Ubriaco tenta di strozzare in strada ragazza 16enne
La ragazzina è stata insultata, poi l’uomo ha tentato di strozzarla. Lui un ventenne egiziano, lei una liceale sedicenne, residente a Vercelli, che stava camminando a Novara tra via dei Mille e corso della Vittoria. La giovane ha tentato di ribellarsi all’aggressore: lo ha spintonato, lo ha graffiato cercando di divincolarsi fino a cadere all’indietro. Lei è stata soccorsa dal 118 e l’egiziano è stato arrestato dalla polizia municipale.
NOTIZIE DAL PIEMONTE
Il mondo dei trasporti deve battersi di più per le Infrastrutture ma anche per la difesa dell’industria a partire dal settore Auto.




All’ospedale Mauriziano di Torino la robotica, dopo aver rivoluzionato l’ambito della logistica dei medicinali, approda in Oncologia. Un sistema automatizzato di nuova generazione, integrato con il Sistema Informativo Clinico, che, grazie all’ausilio di braccia antropomorfe, è in grado di dosare perfettamente la quantità di farmaci oncologici necessari alle esigenze di ogni singolo paziente, preparando in sicurezza ed autonomia le chemioterapie. Si tratta dell’ultima tecnologia introdotta in Azienda, installata presso l’Unità Farmaci Antiblastici (UFA) della Farmacia ospedaliera (diretta dalla dottoressa Annalisa Gasco), dove vengono preparate più di 25.000 terapie oncologiche all’anno. Questo progetto ha un valore economico complessivo di circa 500mila euro.
Il professor Massimo Di Maio, del Dipartimento di Oncologia dell’Università degli studi di Torino, dichiara: “Nei sette anni trascorsi come Direttore della Oncologia Medica universitaria del Mauriziano, ho visto un’importante crescita nella quantità e nella qualità dell’attività clinica dedicata ai pazienti oncologici seguiti al Mauriziano. Le nuove terapie stanno modificando in modo significativo le prospettive dei pazienti affetti da tumore, ma il processo di “allestimento” che ne consente la somministrazione rimane un momento delicatissimo nel percorso di cura dei malati. La preparazione delle terapie oncologiche è personalizzata per singolo paziente ed è un procedimento complesso, che richiede personale specializzato, tempo e soprattutto precisione, poichè è fondamentale che ogni paziente riceva la giusta combinazione di farmaci al giusto dosaggio. I farmaci oncologici sono caratterizzati da una finestra terapeutica ristretta, al di sotto della quale la terapia rimane inefficace causando la progressione della malattia, mentre al di sopra si manifestano effetti tossici molto pericolosi. Gli eventuali errori di dosaggio potrebbero avere conseguenze gravi per il paziente. L’automazione del processo di preparazione delle terapie garantisce accuratezza e precisione ed inoltre permette di efficientare il processo di allestimento delle chemioterapie. Questo è particolarmente importante considerando il crescente numero di pazienti che necessitano di questi trattamenti e che afferiscono ogni giorno al nostro Day-Hospital”.
“I vantaggi di questa tecnologia sono davvero molti e si apprezzano quanto più alti sono i numeri delle terapie preparate” afferma la dottoressa Annalisa Gasco, Direttore della Farmacia Ospedaliera, presso i cui Laboratori è stato installato il nuovo robot. “Prima dell’arrivo di questa tecnologia tutte le terapie oncologiche richieste quotidianamente dai nostri oncologi erano allestite manualmente: selezione dei farmaci, misurazione delle dosi e dei volumi di prelievo, miscelazione delle soluzioni, etichettatura delle terapie ai fini della tracciabilità… attività di grande precisione, complesse, ripetitive ed alla lunga usuranti, condotte in ambienti sterili, secondo procedure stringenti e rotazioni periodiche del personale per mantenere la concentrazione ed evitare gli errori. La presenza del robot, precisissimo e molto veloce, consente a tutti gli operatori sanitari di concentrarsi maggiormente sull’assistenza ai pazienti e di dedicarsi ad attività altrettanto complesse e di valore”.
“L’Azienda – prosegue il dottor Maurizio Dall’Acqua (Direttore generale dell’A.O. Ordine Mauriziano di Torino) – con questa nuova tecnologia affidata all’esperienza dei nostri farmacisti ospedalieri ha voluto prima di tutto investire in più sicurezza, per i propri pazienti e per gli operatori che manipolano farmaci citotossici, ma il complessivo efficientamento del processo di allestimento delle terapie oncologiche ha consentito di ridurre i tempi di attesa in sala d’aspetto ed ha avuto senza dubbio un impatto positivo sull’organizzazione delle strutture che collaborano alla cura del paziente oncologico e sulla qualità degli ambienti di lavoro e di cura. Certamente si è anche voluto porre la massima attenzione alla sostenibilità dell’investimento: stiamo monitorando le conseguenze economiche derivanti da una riduzione del numero di operatori dedicati al processo, dall’ottimizzazione dei residui dei farmaci e dispositivi utilizzati, da una migliore gestione dei rifiuti in condizioni di aumentata sicurezza. Stiamo lavorando per massimizzare il profilo costo beneficio di questa nuova tecnologia ed ampliare il più possibile la coorte di pazienti che potrà trarre vantaggio da questa importante innovazione tecnologica”.
Martedí mattina gli agenti del Reparto di Polizia Commerciale della Polizia Locale hanno posto sotto sequestro amministrativo un autolavaggio Self Service ubicato in corso Svizzera che svolgeva l’attività in assenza della Scia sanitaria.
I tecnici di ARPA, intervenuti sul posto su richiesta dei ‘civich’, hanno effettuato accurati controlli sugli scarichi delle acque di lavaggio e hanno accertato che, oltre a non essere in possesso delle autorizzazioni ambientali per lo scarico delle acque reflue ambientali, l’autolavaggio sversava le acque prodotte dal lavaggio dei veicoli direttamente nel vicino fiume Dora Riparia, motivo per cui il titolare dell’attività è stato sottoposto a indagini. (e.b.)
Il cubo gastronomico torinese e le sue facce
Scopri – To
ITINERARI E SORPRESE TORINESI
.



Il piazzale all’angolo tra via Bologna e via Gottardo, da questa mattina è dedicato alla storia e al ricordo delle “Operaie della Manifattura Tabacchi”, storica fabbrica di corso Regio Parco specializzata nella lavorazione del tabacco costruita nel 1768 che, dalla seconda metà del XIX secolo, si è consolidata come una delle realtà produttive più importanti della città.
Preponderante il personale femminile (nel 1925 le donne erano 1400).
Alla cerimonia, presenti molte fra quelle che hanno visto la chiusura dell’impianto, nel 1996, con lo scoprimento della targa da parte della presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo e del presidente della Circoscrizione 6, Valerio Lomanto.
Nel suo intervento, Grippo ha sottolineato come quella della Manifattura Tabacchi sia una storia di grande rilievo per la città, dove, a fare la differenza nel percorso della memoria collettiva è stato il carattere mostrato dalle tabacchine e il valore delle loro battaglie, non soltanto da un punto di vista sindacale, ma anche in termini di una nuova cultura del lavoro. Un lavoro che, ha ricordato, ha conosciuto le sue stagioni più aspre nella negazione dei diritti e, grazie all’impegno delle tabacchine, si è imposta la questione di genere pubblicamente. Le “sigaraie” del Regio Parco”, ha aggiunto Grippo, furono l’emblema di un movimento femminile per tutto il ‘900, sviluppando una coscienza di classe, schierandosi a sostegno di grandi cause, tra tutte l’impegno nella Resistenza. L’intitolazione, ha concluso, lascia un’impronta della storia in un contesto di prossime trasformazioni, non tanto per chi già c’era ma per chi deve ancora venire.
Lomanto, nel portare il saluto della Circoscrizione, ha evidenziato come un luogo vissuto come un parcheggio, da oggi possa essere vissuto in modo diverso perché la storia della Manifattura Tabacchi deve essere riscoperta.
Una delle ultime tabacchine, Maura Fenoglio ha ricordato “i gradevoli spazi destinati al benessere della vita lavorativa, dedicati alla refezione, con una mensa di cibi preparati freschi, dedicati alla pulizia personale di fine giornata, docce calde e asciugamani puliti”, la presenza di un’infermeria con un’infermiera sempre presente e a orari definiti, la presenza di un medico. Ha ricordato la sartoria che sistemava gli abiti di lavoro, e i capi puliti con il nome ricamato. “Questo ambiente, ha sottolineato, è il frutto delle lotte delle tabacchine che ci hanno preceduto. L’intitolazione, ha concluso, è un omaggio alle tabacchine che hanno animato il quartiere con i loro acquisti nei molti negozi che ora non ci sono più, a coloro che allattavano i loro bimbi all’interno della fabbrica.
Toccante anche la testimonianza di Simone Birolo, classe 1940, che nel nido della fabbrica venne allattato dalla mamma e di quelle fabbrica divenne responsabile degli impianti elettrici, nel 1963.
“Una manovra per la vita”, ecco come salvare i bimbi
Domenica 15 ottobre 2023 in Piazza Castello, a Torino, e in altre piazze italiane
Si chiama “Una Manovra per La Vita” ed è l’iniziativa – promossa dalla Simeup (Società Italiana Medicina di Emergenza e Urgenza Pediatrica) in collaborazione con la Pediatria d’Urgenza dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino e la Croce Verde Torino – che dalle ore 10 alle ore 17 di domenica 15 ottobre in piazza Castello, a Torino, promuoverà la manovra necessaria ad impedire il soffocamento da inalazione di corpi estranei, un fenomeno generato dall’ostruzione completa delle vie aeree e che in Italia provoca ogni anno la morte di circa trenta bambini.
Nei tre stand di piazza Castello – allestiti da ospedale Infantile Regina Margherita, e da Croce Verde Torino – gli operatori saranno a disposizione dei cittadini e spiegheranno come eseguire la manovra di disostruzione delle vie aeree in caso di inalazione dei corpi estranei. Lo faranno anche con alcune prove pratiche realizzate con l’ausilio di manichini pediatrici.
“Quando c’è ostruzione completa – spiega la dottoressa Claudia Bondone, Segretario Nazionale SIMEUP e Direttore della Pediatria d’Urgenza dell’ospedale Infantile Regina Margherita – i tempi d’azione sono davvero limitati e se si agisce immediatamente, le possibilità di salvare il bambino crescono in modo notevole: “Ecco perché è opportuno che la manovra di disostruzione da corpo estraneo delle vie aeree sia conosciuta da quanta più gente possibile”, conclude il dottor Urbino, Direttore Sanitario della Croce Verde di Torino.
Ed è questo il motivo per cui è nata “Una Manovra per La Vita”: domenica 15 ottobre, per la quattordicesima edizione, l’iniziativa sarà presente in più di 40 piazze italiane.
Quest’anno a Torino, in collaborazione con la Fondazione Terres des Hommes Italia, la manifestazione sarà anche occasione per diffondere nella popolazione un altro importante messaggio: la prevenzione della Shaken baby syndrome o sindrome dello scuotimento. La Shaken Baby Syndrome è una grave forma di maltrattamento, ancora poco conosciuta, che si verifica quando il neonato viene scosso violentemente dal caregiver, come reazione al suo pianto inconsolabile. Secondo i dati della recente indagine “NONSCUOTERLO!”, realizzata da Terres des Hommes in collaborazione con la Rete Ospedaliera per la Prevenzione del Maltrattamento all’Infanzia (Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, Ospedale Vittore Buzzi di Milano, Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova, Istituto Giannina Gaslini di Genova, Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer IRCCS di Firenze, Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico Giovanni XXIII di Bari e l’Ospedale Santobono – A.O.R.N. Santobono-Pausilipon di Napoli), la Shaken baby sindrome in oltre il 50% dei casi provoca danni permanenti al bambino e nel 9.4% dei casi porta al coma o alla morte.
Informare e far conoscere i rischi e le conseguenze di una delle “manovre consolatorie” più frequenti del pianto dei bambini rimane la principale arma di prevenzione rivolgendosi in particolare ai genitori ed a chiunque si occupi, a vario titolo, dei bambini, specie quelli fra gli 0 e i 2 anni di vita.
Maggiori informazioni sul sito nonscuoterlo.it
|
|