ilTorinese

Bilancio, Grimaldi (Verdi Sinistra): contrastare i bassi salari e prelevare le ricchezze

 

O si va verso ulteriore taglio ai servizi. Non è un giochetto.

“La scorsa settimana la Nadef ha messo nero su bianco ciò che sapevamo: l’economia italiana è e sarà debole nei prossimi anni. Senza il PNRR probabilmente saremmo in recessione. Appena avremo davanti la legge di bilancio vedremo che cosa contiene, ma la ricetta per invertire questa tendenza non può essere né gonfiare il PIL in maniera irrealistica, indebitarsi ancora di più, privatizzare tutto il privatizzabile, né chiedere altra austerità. Non si possono ridurre quelle spese che accrescono il capitale sociale: la sanità, l’istruzione, le politiche di coesione territoriale che, insieme alla transizione ecologica e digitale, sono il cuore della crescita e della resilienza. La proroga del taglio del cuneo fiscale non servirà, se ci si rifiuta di intervenire sul dramma della stagnazione dei salari e del lavoro povero. Il Governo persevera nel proteggere i privilegi di chi dovrebbe contribuire di più e non lo fa, nel non voler estrarre dal capitale l’aumento dei salari. Il che significherà sempre meno entrate, tagli ai servizi e nessun investimento. Che la spesa sanitaria scenda rispetto al PIL non è ‘un giochetto’: – 6,1% nel 2026 sarebbe il valore più basso degli ultimi decenni; 3 miliardi non sono niente, per colmare il nostro gap dovremmo moltiplicarli almeno per dieci. Se si vuole festeggiare la crescita si osi ciò a cui questo Governo è allergico: lotta senza quartiere all’evasione fiscale, stop a ogni idea di condono, una imposta sui grandi patrimoni allineata alla campagna per una patrimoniale europea, tassazione di rendite, extraprofitti e successione. ‘Non ci sono risorse da sperperare?’ Le risorse ci sono, ma prima o poi vanno prelevate” – lo dichiara il Vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera, Marco Grimaldi.

It’s Halloween! La nuova capsule edition di Guido Gobino

Per la festa di Halloween, l’artigiano del cioccolato Guido Gobino propone per la prima volta la capsule edition It’s Halloween! interamente dedicata

Una bellissima tin, contiene un assortimento di prodotti iconici, incartati con i colori arancio e nero tipici di questa spaventosa festività:

  • Tourinot Classico prodotto con Nocciola Tonda Gentile Trilobata, Cacao aromatici del Sud America, Latte della filiera alpina Piemontese e zucchero italiano
  • Cremino Classico, due strati di Cioccolato Gianduja racchiudono un morbidissimo ripieno alla Nocciola Piemonte IGP
  • Tourinot Bianco con Mandorle di varietà Tuono, Arancia e Sale di Sicilia e…uno scherzetto! In ogni lattina sono nascoste alcune cialdine al 100% di massa di cacao del Venezuela.

La lattina è riutilizzabile grazie all’etichetta rimovibile, novità della collezione 2023-’24, ed è impreziosita da una vivace etichetta a tema.

La capsule edition è disponibile nelle Botteghe di Torino e Milano e sullo shop online. Visita il sito guidogobino.com

L’Executive MBA di ESCP al terzo posto a mondiale del Financial Times

 L’Executive MBA di ESCP Business School si posiziona al terzo posto a livello mondiale nella classifica annuale degli EMBA del Financial Times. ESCP scala due posizioni nel ranking delle migliori istituzioni di formazione executive al mondoconfermando la sua leadership.

 

L’EMBA di ESCP è classificato al 1° posto in Europa e occupa la prima posizione in tutti i Paesi in cui sono presenti i nostri campus: Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna e Regno Unito. Questo conferma il suo status di uno dei programmi EMBA più prestigiosi d’Europa.

 

“Questo eccezionale traguardo dimostra l’impegno di ESCP nell’offrire un’esperienza di prim’ordine per formare business leader di alto livello”, afferma la Prof.ssa Véronique Tran, Executive Vice President and Dean for Executive Education“Siamo convinti che, nell’attuale panorama economico in rapida evoluzione, l’apprendimento continuo non sia un’opzione. Si tratta di un vantaggio competitivo e la chiave del successo futuro”.

Punto di forza dell’EMBA è la sua eccellenza internazionale, e per questo ESCP si aggiudica il primo posto nella classifica del FT, dando rilevanza alla preziosa esperienza internazionale dei suoi corsi. I partecipanti EMBA di ESCP prendono parte a un programma dedicato allo sviluppo della loro filosofia di leadership personale, imparando a valorizzare la loro carriera per ottenere il massimo impatto nell’attuale ambiente economico globale.

Questa forte prospettiva internazionale si riflette nella diversità delle classi e dei docenti dell’EMBA, grazie anche all’esclusivo modello multicampus di ESCP. I partecipanti entrano a far parte di un importante network formato da 75.000 alumni, presente in 200 paesi.

 

Il FT ha inoltre classificato l’EMBA di ESCP al 4° posto per l’avanzamento di carriera, calcolato in base alle variazioni del livello di seniority e delle dimensioni dell’organizzazione per gli alumni dell’EMBA. La percentuale di aumento di stipendio per gli alumni rispetto a prima dell’EMBA e ora è del 101%.

All’interno del programma EMBA, la sostenibilità non è solamente una materia studiata in classe, ma è una costante, intessuta nell’intero programma di studi. Per ogni corso del programma EMBA, i professori hanno identificato da due a quattro SDG che il corso contribuisce a realizzare. Questi sforzi sono stati riconosciuti dal fatto che l’EMBA di ESCP si è classificato al secondo posto a livello mondiale per “Environmental, Social and Governance (ESG)“.

 

“Molti dei nostri alumni, dopo aver completato l’EMBA, sono passati a ricoprire ruoli chiave nel campo della sostenibilità o hanno avviato startup dedicate a iniziative legate alla sostenibilità. Questa trasformazione e i risultati di questo ranking sottolineano la profonda influenza che il nostro programma ha sulla formazione di leader che creano valore per le aziende e la società, tenendo conto delle questioni di sostenibilità e con un forte impegno ad avere un impatto positivo sul mondo. Per noi la sostenibilità è un concetto ampio e completo, incorporato in tutti gli aspetti del nostro programma EMBA, che comprende tutte le dimensioni dell’ESG, inclusi i fattori ambientali, sociali e di governance”, dichiara il Prof. Francesco Venuti, Direttore Accademico dell’EMBA.

 

“Il programma EMBA dell’ESCP fornisce agli executive le conoscenze e le competenze essenziali per realizzare appieno il loro potenziale di leader di livello mondiale impegnati a dare vita ad un impatto positivo”, afferma Manon Marinière, direttrice dell’EMBA. “Questo grande risultato nel ranking sottolinea la nostra dedizione alla leadership responsabile”.

 

Per maggiori informazioni sull’Executive MBA di ESCP Business School, visitare il sito: https://escp.eu/programmes/executive-mba.

 

Cerutti (Lega): “NO al “novel food” per i nostri figli, sì alla dieta

DA PALAZZO CIVICO – In una discussione che ha acceso gli animi, Silvio Viale, noto esponente del movimento radicale, ha presentato una proposta insolita che ha guadagnato il sostegno di numerosi colleghi all’interno della sua coalizione politica. La proposta riguarda l’inclusione degli insetti nel menù delle mense scolastiche, aprendo un dibattito appassionato sulla possibilità di considerare gli insetti come “novel food” autorizzati per la vendita.

 

Andrea Cerutti, Consigliere Regionale del Gruppo Lega Salvini Piemonte, ha espresso il suo dissenso nei confronti di questa proposta, dichiarando: “Ancora una volta, la sinistra si dimostra incosciente. Non sappiamo ancora se questi prodotti possano causare allergie, mettendo a rischio la salute dei bambini e degli adulti. Noi, senza dubbio, continuiamo a sostenere l’adozione della dieta mediterranea nelle nostre scuole e mense comunali, considerata la scelta più salutare dalla sanità pubblica. Se questa è la visione dei nostri colleghi, siamo fermamente dalla parte della cucina italiana e del made in Italy“.

Melodie romantiche con il Trio Hamburg: “L’amore troverà una via”

Osteria Rabezzana, via San Francesco d’Assisi 23/c, Torino

Martedì 17 ottobre, ore 21.30

“L’amore troverà una via” è il nome del programma di melodie romantiche proposto dal Trio Hamburg: Nadja Kather (soprano, violino), Erdmute Kather (pianoforte), Jonas Schünke (baritono).

In programma: O Sole mio, Dolente immagine di Fille mia, Vois sur ton chemin, Caresse sur l’océan, Vivo per lei, A million dreams, Irgendwo auf der Welt, Razzle Dazzle, The longest time, Le bleu lumière, Humoresque, Gloria, Hallelujah, Romanza, Con te partirò.

Ora di inizio: 21.30

Ingresso:

15 euro (con calice di vino e dolce) – 10 euro (prezzo riservato a chi cena)

Possibilità di cenare prima del concerto con il menù alla carta

Info e prenotazioni

Web: www.osteriarabezzana.it

Tel: 011.543070 – E-mail: info@osteriarabezzana.it

Sostegno agli affidi familiari dei minori non accompagnati

Il Consiglio comunale ha approvato, una mozione presentata dalla consigliera Elena Apollonio (Alleanza democratici – DemoS) riguardante il sostegno al sistema degli affidi familiari per l’accoglienza dei minori non accompagnati.

Il documento, firmato anche da Nadia Conticelli (PD), Alice Ravinale (Sinistra Ecologista), Tiziana Ciampolini (Torino Domani) e Simone Fissolo (Moderati), impegna il Sindaco e la Giunta ad avviare una campagna di sensibilizzazione, rivolta alla collettività, con l’obiettivo di aumentare il numero di coppie o singoli disponibili ad accogliere minori e minori stranieri non accompagnati (MSNA) utilizzando l’istituto dell’affidamento familiare o altre modalità ad esso riconducibili, quale il Progetto rifugio diffuso.

Per Apollonio è poi necessario incaricare i servizi sociali della valutazione delle famiglie per verificarne l’idoneità e, successivamente, del controllo e del monitoraggio degli inserimenti, anche sfruttando la collaborazione dei tutori volontari se presenti.

La mozione impegna anche Sindaco e Giunta a prevedere, per ogni famiglia che accoglie un minore attraverso istituti diversi dall’affidamento familiare, il riconoscimento di un rimborso spese per i costi sostenuti riguardanti la formazione, la scuola e altre attività considerate necessarie dai servizi sociali.

Il documento sottolinea infine la volontà di coinvolgere le comunità immigrate presenti sul territorio, con l’obiettivo di incentivare forme di affido anche a connazionali e/o familiari presenti sul nostro territorio.

Prima del voto finale ha espresso il proprio parere positivo sul documento anche l’assessore alle Pari opportunità Jacopo Rosatelli. Per l’assessore, la mozione aiuta a fare chiarezza sull’istituto dell’affido, risorsa che si fonda sulla disponibilità delle famiglie. Rosatelli la considera un’opportunità fondamentale sia per i minori italiani sia per quelli nati altrove e che, arrivando nel nostro Paese attraverso percorsi accidentati, più di altri hanno bisogno di cure, di attenzione e dell’accoglienza che può garantire una famiglia, meglio dei contesti collettivi.

Pensione integrativa: una proposta alternativa

 

La situazione previdenziale degli italiani è ancorata da sempre all’INPS, che raccoglie e gestisce i contributi versati dalle aziende e dai lavoratori per costruire una posizione personale che, al momento della maturazione dell’età pensionabile (o dell’uscita anticipata dal mondo lavorativo per agevolazioni o accordi) consenta di erogare una rendita vitalizia.

I contributi sono obbligatori e rappresentano una forma di “risparmio forzoso” nell’interesse del lavoratore che, a fronte delle trattenute, otterrà un capitale finale da godere nella sua vecchiaia.

Attualmente il sistema prevede che la rendita sia pagata tenendo conto dei contributi obbligatori versati.

Accanto alla “pensione obbligatoria” sono state istituite anche forme di previdenza complementare (i fondi pensione ed i Piani individuali pensionistici) con l’obiettivo di integrare il trattamento pensionistico di base).

Ma queste soluzioni hanno costi elevati, che spesso annullano i benefici dell’accumulo.

Ecco perché recentemente è stata pubblicata una proposta molto innovativa, formulata da un trio di studiosi (Arun Muralidhar, Fabio Galli e Giorgio Fano) che hanno pubblicato un interessante studio intitolato “Investi nel tuo futuro e nel futuro dell’Italia”, in cui lanciano l’idea di una nuova forma di Buoni del Tesoro finalizzati a costruire una forma pensionistica complementare svincolata dai tradizionali versamenti in “casse comuni” o in polizze vita.

I BTP (denominati Buoni del Tesoro Poliennali Previdenziali) avrebbero caratteristiche ben diverse da quelli tradizionali.

Per il periodo di accumulo il lavoratore potrebbe acquistare BTPPI che andrebbero a costituire un capitale finale in continua crescita grazie ai versamenti ed alla capitalizzazione delle cedole, che non sarebbero pagate ma calcolate ad incremento della posizione.

Al momento della messa in quiescenza (o dell’eventuale decesso anticipato) lo Stato erogherà per un periodo predeterminato (si ipotizzano 15 anni, pari alla presunta vita residua del pensionato medio) una rendita mensile pari al montante finale diviso i 180 mesi; rendita indicizzata in base al tasso d’inflazione per coprire i rischi della svalutazione.

Facciamo un esempio pratico.

Un lavoratore di 25 anni investe in BTPPI un importo di 100 euro mensili, dai quali ottiene ogni anno il 5% capitalizzato.

Dopo 40 anni, il montante è pari ad oltre 160.000 euro, con un esborso complessivo di 48.000 euro, e può fare affidamento su rate mensili di circa 900 euro per 15 anni.

Sarà un importo sufficiente per far fronte al costo della vita di allora? Probabilmente no, ma, come dice il proverbio, meglio poco che niente.

E per coprire l’eventuale perdita del potere d’acquisto, basterebbe incrementare ogni anno il versamento dei 100 euro in funzione del tasso d’inflazione rilevato dall’ISTAT. Con un tasso medio d’inflazione al 5%, i primi versamenti di 100 euro mensili salirebbero alla fine a circa 700 euro, ma ovviamente il capitale finale sarebbe ben superiore, arrivando a sfiorare i 350.000 euro, con una rendita finale mensile di 1.800 euro per 15 anni.

U n sistema semplice, già adottato in altri paesi come il Brasile dallo scorso gennaio, che ha ottenuto un immediato riscontro positivo.

Usare speciali emissioni di BTP consentirebbe di ottenere importanti risultati.

Lo Stato potrebbe fare affidamento su imponenti somme derivanti dalle sottoscrizioni per un periodo molto lungo: nella fase di accumulo almeno 30/40 anni, nella fase di distribuzione 15 anni (anche se con valori gradualmente crescenti per i pagamenti della pensione). Il costo della raccolta sarebbe uguale a quello dei BTP ordinari, con l’altro vantaggio di “risparmiare” il pagamento degli interessi per 30/40 anni (vantaggio di liquidità).

I lavoratori potrebbero fare affidamento su un accumulo certo, svincolato dall’alea degli investimenti che sono previsti dai fondi pensione e dai PIP. E’ vero che in teoria una buona gestione potrebbe rendere bene, ma è altrettanto vero che l’esperienza purtroppo insegna che non è sempre così, anzi! Ed i costi a carico dei sottoscrittori sono elevati, erodendo il rendimento lordo, tanto che in certi anni i risultati sono stati addirittura negativi.

La tassazione sul capitale maturato sarebbe agevolata (12,50% previsto per i titoli di Stato), non ci sarebbe imposta di successione in caso di premorienza del lavoratore, la rendita quindicennale sarebbe certa e piena anche per i familiari (mentre con le pensioni è prevista la decurtazione dell’importo versato agli eredi).

Signori governanti, volete prendere in considerazione questa proposta?

Per approfondire: Arun Muralidhar · Fabio Galli · Giorgio Fano- “Investi nel tuo futuro e nel futuro dell’Italia”

https://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=4486371

 

Gianluigi De Marchi

 demarketing2008@libero.it

Casa, la Regione Piemonte sostiene i genitori separati o divorziati

Approvato un finanziamento di più di 2milioni e mezzo di euro per sostenere locazioni e mutui a chi è separato e si trova a grave rischio di indigenza. I contributi verranno gestiti dai Comuni attraverso appositi sportelli che valuteranno l’Isee dei richiedenti. Cirio e Caucino: «Tutelare i diritti evitando o limitando l’emergere delle nuove povertà».
Uno dei problemi più importanti, se non il più grave, per i genitori separati, è quello sostenimento dei costi per la propria abitazione, che sia essa in affitto o soggetta al pagamento di un mutuo. Proprio per sostenere queste persone – spesso in grave difficoltà, in quanto devono provvedere al pagamento di più abitazioni, essendo appunto separate –  la Regione ha deciso di sostenere gli affitti e i mutui per i genitori separati o divorziati in situazione di grave difficoltà.
La decisione è stata confermata dalla giunta regionale che, su proposta dell’assessore regionale alle Politiche per la Casa, Chiara Caucino, ha deciso di assegnare ai Comuni interessati le risorse regionali pari a 2.590.000 euro complessivi per il 2023 e di confermare il sostegno per i mutuatari, in linea con le «Disposizioni in materia di sostegno ai mutui destinati alla prima casa», che prevede che i contributi stanziati dalla Regione per la misura «Agenzie Sociali per la Locazione» siano anche destinati a contenere il disagio sociale connesso ai problemi abitativi e di concorrere a mantenere la proprietà della prima casa di abitazione, mediante la concessione di contributi a favore dei mutuatari in difficoltà nel pagamento delle rate del mutuo per sopravvenute e temporanee situazioni che incidono negativamente sulla situazione economica del nucleo familiare.
Le «Agenzie Sociali per la Locazione» sono sportelli comunali a cui è affidato il compito di promuovere, attraverso un sistema di incentivi, la sottoscrizione di contratti di locazione a canone concordato mettendo in contatto i proprietari degli alloggi con famiglie in condizioni di svantaggio economico e sociale, destinando a tale misura risorse proprie del bilancio regionale: i Comuni che nel 2023 hanno manifestato il loro interesse ad aderire a queste misure erogabili sono 51.
L e risorse regionali disponibili saranno ripartite tra i Comuni interessati prevedendo l’accesso dei beneficiari attraverso domande a sportello da presentare al Comune di riferimento, stabilendo quale criterio ragionevole per determinarne l’entità del contributo da riconoscere l’ISEE ed la durata del contratto di locazione dell’interessato.
L’adozione di tutti gli atti necessari all’attuazione del presente provvedimento è stato demandato al Settore Politiche di Welfare abitativo della Direzione regionale Welfare.
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«Si tratta di un contributo molto importante – spiegano il Presidente della Regione, Alberto Cirio e  l’assessore regionale alle Politiche per la Casa, Chiara Caucino – in quanto un genitore separato o divorziato, a meno che non disponga di entrate cospicue o di importanti risorse proprie, è da considerarsi a tutti gli effetti un soggetto fragile in quanto deve far fronte, praticamente, a un incremento spesso non sostenibile delle spese, in particolare per quanto riguarda quelle abitative. Con questa misura, che vede l’adesione di 51 Comuni, offriamo contributi importanti alle persone in difficoltà. Un sostegno fondamentale, che tutela i diritti delle persone e che, allo stesso tempo, evita o limita il formarsi di nuove drammatiche povertà».

Diversamente uguali

Martedì 17 ottobre ore 19.30
Cinema Ambrosio, c.so Vittorio Emanuele II 52, Torino

Nessuna distinzione può avere un peso quando si tratta di garantire i diritti di un essere umano, si tratti della sua nazionalità o del colore della pelle, del genere o dell’orientamento sessuale, del credo religioso così come di ogni altra circostanza. È quello che stabilisce il principio di non discriminazione, uno dei pilastri fondamentali della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani approvata dalle Nazioni Unite nel 1948.
Ma un mondo privo di pregiudizi è possibile? Quale ruolo può giocare il cinema nel superamento (o nel rafforzamento) delle discriminazioni?
Ne parleremo con Domizia De Rosa, presidente di Women in Film, Television & Media Italia, la regista Alessia Alciati, Giampiero Leo, vicepresidente del Comitato Regionale per i Diritti Umani e Civili, Eleonora Giovanardi, co-fondatrice di Amleta, e Fabia Fleri, producer.
Nel corso dell’incontro sarà proiettato il cortometraggio Different Century, Same Shit (Italia, 2020, 14’) di Alessia Alciati.
L’incontro è patrocinato dal Comitato Regionale per i Diritti Umani e Civili.

Intervengono
Giampiero Leo, Comitato Regionale per i Diritti Umani e Civili Domizia De Rosa, Women in Film, Television & Media Italia Eleonora Giovanardi, Amleta
Fabia Fleri, producer
Alessia Alciati, regista

Urlava “Allah akbar”, uomo armato di coltello bloccato con il taser davanti alla sinagoga di Torino

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Mentre la tensione è alta a Bruxelles per gli attentati in corso, oggi anche a Torino si sono registrati momenti di paura a San Salvario. La polizia ha bloccato con il taser un uomo armato di coltello. Probabilmente extracomunitario e ubriaco ha percorso un tratto di via Madama Cristina e si è recato davanti alla Sinagoga, dove  è stato arrestato. Esagitato urlava “Allah akbar”. Alcuni passanti si sono rifugiati nei negozi.