MAGNIFICA TORINO / Il Genio alato in piazza Statuto
Sulla strada provinciale 174 a Nichelino verso Stupinigi un violento scontro è avvenuto ieri tra una Fiat Punto e una moto Kawasaki che è andata a finire sulla pista ciclabile. Il motociclista è stato portato in codice rosso al Cto di Torino dove ha subito un intervento chirurgico per le diverse fratture riportate a gambe e braccia, ma non è in pericolo di vita. Sul posto i carabinieri di Nichelino. Sembra dalle testimonianze che la vettura stesse effettuando una inversione di marcia.
Una Reale Mutua rimaneggiata esce sconfitta a Rieti
08 ott 2023 – Una Reale Mutua Torino rimaneggiata nel reparto esterni, senza l’infortunato Matteo Schina e con Luca Vencato a mezzo servizio per un fastidio alla schiena, esce sconfitta dal PalaSojourner di Rieti contro la Real Sebastiani. Il risultato finale è di 91-84 per la squadra di casa. Torino avrà comunque l’opportunità di riscattarsi già questo mercoledì, con il turno infrasettimanale che vedrà i gialloblù impegnati in Sicilia contro la Fortitudo Agrigento.
Coach Ciani decide di partire con Kennedy, De Vico, Ghirlanda, Thomas e Cusin. Coach Rossi risponde con Johnson, Nobile, Sarto, Raucci e Hogue.
Torino subisce una buona partenza dei padroni di casa che si portano subito sull’8-2, guidati da Jazz Johnson. Kennedy risponde dalla lunga distanza e poi trova Marco Cusin per il layup dell’8-7, ma Rieti affonda un altro colpo alla Reale Mutua con un parziale di 13-5 che costringe coach Ciani a chiamare timeout sul 21-12 dopo poco più di 5 minuti di gioco. Al rientro in campo i gialloblù reagiscono con le triple di De Vico e Pepe che chiudono il primo quarto sul -3: 28-25.
In avvio di secondo quarto Torino trova punti da Federico Poser ma dall’altra parte Johnson continua a colpire dall’arco e Rieti trova il massimo vantaggio sul +11 (43-32). Spazio al giovane gialloblù Fea che risponde presente con 5 punti, ma Sarto segna da tre e poi Raucci in lunetta spinge Torino sul -15. Kennedy dalla media distanza usa il tabellone per chiudere la prima metà di gara sul 51-38.
Al rientro dagli spogliatoi Torino prova a ricucire lo svantaggio ma Raucci e il solito Johnson respingono ogni tentativo di rimonta: dopo 5 minuti la Reale Mutua si trova sul -16 (massimo svantaggio). Cusin segna dalla media e Vencato trova Poser per un layup sotto canestro, ma la Reale Mutua continua ad avere difficoltà a contenere l’attacco dei padroni di casa. Il terzo quarto si chiude sul 69-57 per la squadra reatina.
Torino cade nuovamente sul -15 dopo un canestro di Hogue nei primi minuti del quarto quarto. Poser risponde per provare a tenere i gialloblù in partita ma dall’altra parte il centro ex Trento impedisce alla Reale Mutua di portare l’inerzia del match dalla propria parte. Quando mancano 4 minuti da giocare, la Reale Mutua riesce a trovare in Poser e Kennedy il motore per rientrare in partita, portandosi sul -7 e costringendo coach Rossi al timeout sul punteggio di 80-73. A meno di tre minuti dalla fine De Vico trova la bomba del -4 (80-76). Dall’altra parte la difesa gialloblù perde un rimbalzo fondamentale dopo uno 0/2 in lunetta di Hogue: un’ingenuità che costa caro alla Reale Mutua, che nell’extra-possesso subisce una tripla pesante di Spanghero che chiude di fatto i conti. Torino infatti non riesce più a rimontare negli ultimi secondi: il risultato finale è di 91-84.
Commento postpartita di coach Franco Ciani: “Partita di grande intensità, fisicità e di grande impatto agonsitico. Per noi è stata una partita particolarmente complessa poiché ci presentavamo senza Schina e con Vencato disponibile solo per un minutaggio limitato. Ha pesato molto per noi il secondo quarto in cui abbiamo giocato in maniera caotica e abbiamo subito molto dai nostri avversari. Meglio nella seconda metà di gara, in cui abbiamo giocato una buona pallacanestro e siamo andati vicini a ricucire, ma dobbiamo imparare a non subire questo tipo di parziali dai quali è molto difficile recuperare, specialmente in un campionato come questo dove il livello si è alzato ulteriormente.”
REAL SEBASTIANI RIETI – REALE MUTUA TORINO 91-84 (28-25, 23-13, 18-19, 22-27)
Rieti: Sarto 10, Minestrini ne, Frattoni, Petrovic 4, Hogue 13, Ancellotti 3, Johnson 27, Raucci 10, Italiano 7, Nobile 8, Spanghero 9. Allenatore: Rossi.
Torino: Kennedy 22, Thomas 7, Vencato 1, Ghirlanda, Fea 5, Poser 18, Ruà ne, De Vico 15, Cusin 6, Pepe 10. Allenatore: Ciani. Assistenti: Iacozza, Siragusa. Rimbalzi: Thomas 7. Assist: Vencato 5.
16a EDIZIONE sabato 7 e domenica 8 ottobre 2023
Tutto esaurito a Portici di Carta 2023. Con oltre 100 appuntamenti (tutti a ingresso gratuito), 2 chilometri di libreria lungo i portici del centro torinese, grazie alla presenza 63 librerie torinesi, 69 case editrici e 49 espositori “Il libro ritrovato”, volge in chiusura la sedicesima edizione di Portici di Carta del Salone Internazionale del Libro di Torio e della Città di Torino.
Grande soddisfazione, per la manifestazione che, nelle giornate sabato 7 e domenica 8 ottobre 2023, ha registrato il sold out per tutti gli appuntamenti e ha colorato Via Roma e Piazza San Carlo, con i loro eleganti portici, riunendo attorno al libro la comunità di lettrici e lettori di ogni età e ospitando scrittori e scrittrici da tutta Italia, autori internazionali, bibliotecarie, bibliotecari, insegnanti e volontari. Un appuntamento dedicato non solo al pubblico cittadino, ma anche ai turisti da ogni parte d’Italia, per proporre occasioni di incontro, ascolto, scambio di idee, riflessioni e progetti. Una festa del libro che si è svolta in un’atmosfera vivace e ricca di calore, caratterizzata da un’energia frizzante tra le bancarelle di librai e editori, impreziosito da una dedica importante, quella al compianto Milan Kundera, e da un focus sulle due case editrici ospiti di questa edizione, Adelphi e Clichy.
Ecco alcuni titoli che hanno riscosso maggior successo di vendita a Portici di Carta 2023, oltre ai romanzi delle autrici e autori di cui si sono svolte le presentazioni.
Grandi vendite per l’ultimo libro di Felicia Kingsley, il cui firmacopie è durato quasi cinque ore.
Tra i gialli più richiesti Un semplice caso di infedeltà di Jacqueline Winspeare (Neri Pozza) e Non si uccide il primo che passa di Christian Frascella (Einaudi).
Per la narrativa straniere i più amati sono stati l’ultimo libro di Isabel Allende Il vento conosce il mio nome (Feltrinelli) e Chi è nudo non teme l’acqua di Matthieu Aikins.
Nel settore saggistica i titoli più venduti sono stati All’arme! All’arme! I priori fanno carne! di Alessandro Barbero (Laterza) e Italo di Ernesto Ferrero (Einaudi).
Tra i libri per l’infanzia e ragazzi più apprezzati: i titoli dell’editore ospite Clichy, tra cui i volumi dell’illustratore Barroux, Il ladro di foglie di Alice Hemming, Giungla mortale (Ippocampo), Viaggi di Anna Benotto (Lupo Guido), Calvin and Hobbes di Bill Watterson.
Dell’editore ospite Adelphi richiestissimo Maniac di Banjiamin Labatut, ospite acclamato a Portici di Carta.
Tra i volumi sulla scienza più richiesti: l’ultimo libro di Carlo Rovelli Buchi bianchi (Adelphi).
Per il settore Voci di donne: i libri di Michela Murgia come Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi, Accabadora, Stai Zitta e e Il pozzo delle bambole di Simona Baldelli (Sellerio).
Tra i grandi autori e autrici internazionali sono stati particolarmente richiesti i romanzi di Cormac McCarthy, Margaret Atwood e Milan Kundera, autore a cui l’edizione è stata dedicata.
Per il settore poesia, lettrici e lettori hanno particolarmente amato la raccolta di Patrizia Cavalli Poesie (1974-1992), edito da Einaudi.
Nel settore dei graphic novel hanno suscitato interesse: I quaderni ucraini e I quaderni giapponesi di Igort (Oblomov).
Tra i libri d’arte: Me la ricordo come una giornata felice di Roberto Racca (Allemandi)
Tra i libri in lingua più venduti: The Little Prince di Antoine de Saint-Exupéry, edito da Penguin. Grande interesse per i libri di narrativa e saggistica dedicati al Giappone.
Sul tema della montagna lettrici e lettori hanno richiesto Le mie montagne di Bonatti (Solferino). Per quanto riguarda le storie locali, Porta Palazzo Stories (Graphot) è stato il libro più venduto. Nell’anno dell’anniversario di Italo Calvino, i libri dell’autore più acquistati a Portici di Carta sono stati come Il barone rampante, Marcovaldo, Se una notte d’inverno un viaggiatore.
Grande partecipazione agli incontri con autrici e autori nelle sale delle Gallerie d’Italia-Torino Intesa Sanpaolo, all’Oratorio San Filippo Neri e in piazza San Carlo.
Tutto esaurito per tutti gli appuntamenti, tra cui quelli con protagonisti:
lo scrittore cileno Beniamìn Labatut (Cile) intervistato da Paolo Giordano; Viola Ardone in dialogo con Annalena Benini; l’illustratore francese Barroux; Roberto Colajanni e Chiara Valerio sulla casa editrice Adelphi, editore ospite a Portici di Carta; Michela Marzano in dialogo con Simonetta Sciandivasci; Giorgio Pinotti su Milan Kundera, a cui Portici di Carta è stata dedicata; Marco Rossari con Tiziano Scarpa; Walter Siti con Ottavio Fatica su Louis-Ferdinand Céline; Lorenza Gentile; gli autori per bambini e ragazzi Sergio Olivotti e Giulia Pastorino, autori editi da Clichy, editore ospite.
Felicia Kingsley: «Sono molto affezionata al rapporto con le persone che leggono i miei romanzi, infatti quando scrivo sento una certa responsabilità e temo di deluderle. Come costruisco i protagonisti dei miei libri? Si tratta di un processo spontaneo, è come se i personaggi parlassero nella mia testa e quando succede le opzioni sono due: perdi la ragione o ne fai un lavoro scrivendo dei libri!»
Benjamin Labatut: «Non dico mai da dove arrivano i miei libri perché nemmeno io lo capisco; sicuramente è qualcosa che ha a che fare con il subconscio. Per me i libri sono una sorta di lungo incantesimo. Come esseri umani fatichiamo a farci bastare il mondo che viviamo: gli scienziati infatti soffrono molto i limiti della realtà, ma per fortuna nella letteratura il finito può espandersi in infinito».
Viola Ardone: «Come sei entrata dentro questa storia? L’idea nasce proprio a Torino durante il progetto Adotta uno scrittore del Salone del Libro, quando sono stata “adottata” da una scuola che si trova all’interno del reparto di psichiatria dell’ospedale Regina Margherita. Ho scritto questo libro per tutte quelle famiglie che si sono sentite sole e abbandonate, per cercare di mettere in contatto parti diverse del mondo che di solito non si toccano».
I commenti
Michela Marzano: «Le donne della mia generazione sono cresciute con l’idea che la parità di genere esisteva già, ma non era vero. Quello che io volevo raccontare era la storia delle donne della mia generazione, delle mie colleghe, delle mie studentesse e di tutte le persone che si sono trovate in una situazione in cui non hanno potuto dire no. Più porto in giro questo libro più diventa la storia di tutte le donne. Abbiamo capito tutte cos’è la sorellanza: avere una storia comune che abbiamo subito e che ha limitato la nostra volontà. Con questo libro volevo mostrare come mi piacerebbe che alcune lezioni avvenissero nelle scuole e nelle università, lezioni che trattino l’educazione al rispetto e alla consapevolezza del proprio valore. Provo a spiegare ai miei studenti che il concetto di giustizia nasce nel momento in cui esci dalla legge del taglione, non è che facendo subire lo stesso o qualcosa di peggiore che si migliora il mondo. Io sono per una scrittura riparativa, per me raccontare vuol dire proprio riparare le storie».
Giorgio Pinotti: «Negli anni ’80 Kundera sente una forte esigenza: liberare la sua opera letteraria da qualsiasi sovrainterpretazione di carattere politico. Per Milan Kundera il romanzo è l’ultimo osservatorio dal quale è possibile abbracciare la vita».
Molto apprezzate dalle famiglie le attività nello spazio Mini Portici in piazza San Carlo, che hanno coinvolto bambine e bambini, come le letture ad alta voce di Nati per leggere, le proposte delle Biblioteche civiche torinesi e TorinoReteLibri Piemonte, le azioni di pittura del Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, i laboratori con autori e autrici di Clichy, editore di narrativa per l’infanzia ospite di questa edizione (l’illustratore francese Barroux, Giulia Pastorino, Sergio Olivotti, Marianna Balducci. In Piazza San Carlo ha fatto tappa anche il Bibliobus, la biblioteca itinerante della Città di Torino, con proposte di attività e servizi, inaugurato nell’edizione 2018 di Portici di Carta.
Emozionante il concerto di apertura Musβ es sein? Es muβ sein!” – omaggio a Milan Kundera, proposto dall’Ensemble Futura, gruppo formato da giovani musicisti, cantanti, attori e ballerini provenienti dalle associazioni e dalle scuole elementari, medie e superiori di Torino e del Piemonte. Ingresso libero senza prenotazione.
Portici di Carta è stata anche l’occasione per presentare e confrontarsi su progetti di promozione alla lettura:
il Concorso letterario nazionale Lingua Madre, la Festa del libro medievale e antico di Saluzzo (in programma dal 20 al 22 ottobre), l’Independent Book Tour (dopo la partenza a Verbania), ideato da Hangar del Libro – Regione Piemonte e Salone Internazionale del Libro di Torino, il convegno Stati generali delle biblioteche scolastiche del Piemonte, l’appuntamento Ma… dove vanno i librai? con i librai di diverse parti d’Italia e il presidente nazionale di ALI Paolo Ambrosini.
I luoghi degli incontri sono stati l’Oratorio e la Chiesta San Filippo Neri, le Gallerie d’Italia-Torino di Intesa Sanpaolo, Piazza San Carlo e alcuni Caffè storici, pasticcerie ed esercizi commerciali che si affacciano sulla piazza stessa, orgogliosamente soprannominata il salotto di Torino (Caffè San Carlo, Biraghi, Caffetteria Torino, Pasticceria Iginio Massari, Costadoro, Mokita, Sinatra, Stratta).
Sold out per le otto passeggiate: sei curate da Alba Andreini, una da Rocco Pinto e una dalla casa editrice Edt che hanno guidato il pubblico alla scoperta dei luoghi e degli spazi cittadini frequentati
da scrittori, pensatori, nomi illustri che hanno visitato a Torino (come Fruttero & Lucentini, Mario Soldati, Jean Jacques Rousseau, Edmondo De Amicis, Augusto Monti, Vittorio Alfieri, Friedrich Nietzsche, Leone Ginzburg, Cesare Pavese, Primo Levi, Emilio Salgari, Italo Calvino) oppure nella Torino dei copisti, degli editori e degli stampatori o, novità di questa edizione, alla scoperta delle relazioni tra arte, architettura e mondo dei libri con la passeggiata matematica.
Portici di Carta ha visto un pubblico nutrito partecipare agli incontri letterari Il giro del mondo in 40 libri, ideati per confrontarsi sui temi della multiculturalità, migrazione e inclusione, grazie al Centro Interculturale della Città di Torino, e agli appuntamenti proposti all’insegna della consapevolezza green al Gazebo Sambuy, grazie a Il Giardino Forbito con il mercato della Biodiversità Googreen. Apprezzatissimi gli incontri di Matota Festival di letteratura per ragazze e ragazzi. Novità di quest’anno è stata la collaborazione con le Giornate della Legalità della Fondazione per la Cultura della Città di Torino e con Festival del Digitale Popolare.
Portici di Carta si conferma la manifestazione di promozione del libro e della lettura capace di coinvolgere tutti i soggetti della filiera, dagli editori ai librai, dalle biblioteche alle scuole.
Quest’anno, grazie alla collaborazione con TPE – Teatro Piemonte Europa, attrici e attori hanno dato voce alle pagine di alcuni romanzi protagonisti a portici: Grande Meraviglia di Viola Ardone (Einaudi) e Guerra di Louis-Ferdinand Céline (Adelphi).
I giovani a Portici di Carta
Anche quest’anno a Portici di Carta, nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, un gruppo di studentesse e studenti è stato coinvolto attivamente nella logistica dell’evento. Grazie alla relazione strutturale con TorinoReteLibri Piemonte (rete di coordinamento delle biblioteche scolastiche che conta più di 69 scuole aderenti sul territorio), i ragazzi e le ragazze hanno la possibilità di svolgere le ore di alternanza scuola-lavoro aiutando nell’accoglienza del pubblico, nella gestione degli spazi e delle sale e nel supporto alle attività per bambine e bambini di Mini Portici. Tutti gli studenti e le studentesse hanno partecipato al percorso organizzato dal Salone del Libro, Lavorare con i libri, l’esperienza formativa che accompagna alla scoperta della filiera del libro. Un percorso per rendere più fruttuosa e consapevole la loro esperienza di PCTO.
A Portici di Carta sono tornati anche le e ragazze e i ragazzi del Bookblog, i giovani reporter del Salone Internazionale del Libro. Una decina di studentesse e studenti del Liceo Alfieri di Torino hanno documentato con interviste, reportage e articoli le giornate di Portici di Carta, raccogliendo riflessioni, temi, idee che saranno riportati sul blog online bookblog.salonelibro.it.
I numeri
Programma Portici di Carta:
20 appuntamenti
Mini Portici: 22 appuntamenti + lo spazio Nati per Leggere aperto tutta la giornata Passeggiate letterarie: 8 appuntamenti
Centro Interculturale della Città di Torino: 40 appuntamenti Portici della legalità: 6 appuntamenti
Matota Festival: 24
Librerie: 63
Case editrici: 69
Libro Ritrovato: 49 espositori Totale espositori: 120
L’isola del libro
RUBRICA SETTIMANALE A CURA DI LAURA GORIA
Martin Amis “La storia da dentro” -Einaudi- euro 25,00
E’ morto recentemente, a 73 anni, (il 19 maggio 2023), lo scrittore, saggista e sceneggiatore britannico Martin Amis; una manciata di giorni prima della pubblicazione in italiano di questo suo libro che può essere letto come una sorta di testamento e come il seguito del memoir “Esperienza” uscito nel 2000.
Era figlio del mostro sacro della letteratura, Kingley Amis; che tra l’altro sposò un’altra scrittrice di talento, Elizabeth Jane Howard, matrigna di Martin. Un matrimonio che il figliastro descrisse armonioso agli inizi, cementato dalla condivisione della scrittura, poi finito malamente.
Martin non sarà un lettore precoce, neanche di successo immediato, e comunque sempre in qualche modo in gara col padre.
“La storia da dentro” è stata definita un’autobiografia di fantasmi, in cui miscela memorie, pensieri sparsi, ritratti di grandi intellettuali conosciuti e frequentati nel corso della vita. Un libro coraggioso, che non fa mai sconti a nessuno, a tratti spigoloso e senza paura di dire fino in fondo. Fondamentalmente parla di morte e vita. I massimi sistemi.
In queste numerose pagine, la vita di Amis interseca e racconta soprattutto le vicende e i rapporti con grandi amici-maestri, le loro morti e come le hanno affrontate. Il romanziere Saul Bellow e i suoi ultimi tempi obnubilato dall’Alzheimer che trascina via la sua mente geniale. Il poeta Philip Larkin che apparteneva alla cerchia paterna e gli fece da mentore; come pure John Updike. Il saggista e amico fin dai tempi di gioventù Christopher Hitchens ucciso dallo stesso male che si portò via Martin, un terribile cancro.
657 strepitose pagine che racchiudono infinite vite, amori, morti, vuoti, alta letteratura; una galleria preziosa di ritratti, in parte affettuosi e in parte satirici, di alcuni grandissimi scrittori. Tanti squarci unici che raccontano l’intellighenzia tra swinging London e New York, dal Vermont allo Yorkshire, tra talento, genio a bizzeffe e sregolatezza.
Melissa Da Costa “Bucaneve” -Rizzoli- euro 19,00
La scrittrice francese 33enne Melissa Da Costa -dopo i precedenti successi “I quaderni botanici di Madame Lucie” e “Tutto il blu del cielo”- questa volta strega i lettori con la storia di una Biancaneve moderna.
E’ Ambre, ha 20 anni, una famiglia come tante, dove silenzi e incomprensioni scavano solchi profondi. Dopo un periodo di stravizi e compagnie sbagliate, tra alcol, droga e sesso occasionale, è diventata l’amante di un uomo sposato.
E’ Philippe, professionista 40enne, sposato, con due figli e nessuna intenzione di lasciare la famiglia per la giovanissima amante. Lei diventa succube di quest’uomo che la sistema in un appartamentino, la mantiene, va a trovarla dapprima con una certa costanza, poi sempre più latitante.
La prima svolta è quando lei tenta di farla finita e lui la trova in un bagno di sangue; è allora che, dopo un ricovero, Philippe la spedisce lontano. In un paesino delle Alte Alpi francesi, Arvieux, dove la sistema come cameriera stagionale nell’hotel di suoi conoscenti. E’ lì che Ambre farà nuove conoscenze, altre persone come lei, che sembrano rifiutate dal mondo, e in quella valle isolata trovano lavoro e costruiscono solidarietà.
Il resto del romanzo narra la rinascita della protagonista che impara a volersi bene e rivedere le priorità nella sua vita. Tutto passa attraverso travagli interiori, processi di crescita e nuovi legami; in particolare l’affetto profondo che nasce tra Ambre e Tim, ragazzo gay respinto dalla famiglia che non accetta la sua vera natura.
Un romanzo che parla di amori infelici, sogni, rapporti familiari difficili e della difficoltà di ricostruirsi il futuro dopo una delusione cocente.
Sequoia Nagamatsu “In alto nel buio” -Neri Pozza- euro 19,00
E’ notevole la fantasia dello scrittore americano di origine giapponese Sequoia Nagamatsu che ha scritto questo strabiliante romanzo durante la pandemia; tassello importante nell’elaborazione del lutto per il nonno al quale non ha potuto dare l’ultimo saluto.
La storia sconfina nella fantascienza ma racchiude molto di più: profonde meditazioni sul senso della vita, della storia, dei rapporti umani e sul futuro del mondo e dell’universo.
Siamo nel 2030 in Siberia dove arriva lo scienziato Cliff Miyashiro per finire il lavoro della figlia adottiva Clara che ha dedicato la sua breve esistenza alla ricerca, ed è morta precipitando nel vuoto del cratere artico durante una scoperta eccezionale; lasciando dietro la figlia piccola e la famiglia
Dal permafrost disciolto in Siberia emergono un virus preistorico e i resti di una ragazza di Neanderthal di 30 mila anni fa che nasconde un segreto di portata cosmica. Tra le pagine più geniali, vi anticipo solo quelle che raccontano di ottovolanti dell’eutanasia, che garantiscono agli infettati dalla piaga artica una morte indolore; oppure cani robot che tengono vivo il ricordo dei defunti, attraverso delle registrazioni.
Ma aspettatevi ben altro e un futuro distopico in cui tutto tende a trovare una cura per il virus e c’è pure l’idea di un nuovo pianeta da colonizzare. Un romanzo che inneggia comunque alla speranza e alla salvezza, per la quale sarà strategico soprattutto un personaggio incredibile: una costruttrice di mondi che secolo dopo secolo si reincarna……..
Paola Capriolo “Irina Nikolaevna” -Bompiani- euro 17,00
Questo romanzo è un affresco raffinato e potente di un mondo scomparso. Siamo nella Riviera Ligure, a Sanremo tra 1881 e primi anni del 1900. La storia inizia con Irina Nikolaevna, figura enigmatica e fulcro della storia.
E’ la figlia illegittima di un gentiluomo di camera della zarina Maria Aleksandrovna, ed è cresciuta all’ombra della corte, ricevendo un’ottima educazione in svariati collegi. Poi, alla morte della sovrana russa, il padre era dovuto rientrare in patria e tornare ai suoi obblighi verso la famiglia ufficiale; così Irina si era trovata nella necessità di guadagnarsi da vivere.
All’epoca molte fanciulle di buona educazione e cultura, ma sprovviste di mezzi, diventavano dame di compagnia di signore altolocate, entrando di straforo nel loro mondo dorato. Ora Irina si presenta al colloquio per il posto di dama di compagnia nella villa della vedova di un baronetto, Lady Brown. Le due donne trascorreranno insieme ben 20 anni, tra thè e feste sontuose, amicizie importanti e tanto fascino.
All’epoca la città dei fiori, per il suo clima salubre, era meta ambitissima di molti esponenti del gran mondo: milionari, aristocratici, principi e sovrani che a Sanremo andavano volentieri a svernare nelle magnifiche ville che possedevano o affittavano. Paola Capriolo ricostruisce questo affascinante milieu di glamour, ricchezza e vite privilegiate.
In parte il romanzo si può dire anche storico perché vi compaiono personaggi realmente esistiti. Uno su tutti, il futuro Kaiser di Germania Federico Guglielmo, malato di cancro alla gola che, con la moglie (figlia della regina Vittoria), soggiorna nella magnifica Villa Zirio, in parte trasformata in una sorta di clinica di lusso. E’ una cronistoria puntuale dell’epoca, il racconto delle cure cruente dell’epoca, di come a tutti stesse a cuore la salute del futuro Kaiser e dell’ondata di cordoglio che ne accompagnò la morte, e il trasferimento della salma.
Poi la frequentazione di Irina con Madame Ormond, poetessa e moglie dell’industriale svizzero (ramo sigari). Dopo il terremoto che distrusse la vicina Bussana e danneggiò la sua magione, decise di spianare tutto e creare una sontuosa e impareggiabile villa, circondata da un parco declinante fino al mare. Un Eden visitabile ancora oggi e racconta ricchezze e raffinatezze oggi quasi impossibili.
Compare anche Alfred Nobel, l’inventore della dinamite e dell’omonimo prestigioso premio. Irina entrerà nella sua vita, sviluppando nei suoi confronti un amore filiale. Lui è un uomo tormentato, ghermito dai sensi di colpa. Diventato ricchissimo e considerato un mercante di morte, Nobel non si perdona di aver inventato esplosive miscele. Una più letale dall’altra nell’uccidere il massimo numero di persone, nel minor tempo possibile. E le pagine che raccontano la sua amicizia con la protagonista sono semplicemente magnifiche. Un romanzo sulla Sanremo fin de siécle che ci catapulta in anni incredibili e irripetibili, una lettura appassionante.
La Giornata della Salute Mentale a Torino
Con laboratori, incontri, spettacoli in piazza Castello
La malattia mentale ha un simbolo: è un Cavallo di nome Marco, fatto di cartapesta e legno, alto quattro metri e di colore blu. È nato a Trieste nel 1973 per mano degli operatori e degli ospiti dell’ospedale psichiatrico diretto da Franco Basaglia. Da allora gira l’Italia e venerdì 6 ottobre Marco Cavallo a Torino, in piazza Castello, ha dato il via alle celebrazioni del World Health Mental Day, la Giornata Mondiale della Salute Mentale, indetta il 10 ottobre.
L’associazione Pre.zio.sa Prevenzione Promozione Salute, l’associazione per la Lotta contro le Malattie Mentali Onlus e Diapsi Piemonte Odv, in collaborazione con i Dipartimenti di Salute Mentale dell’Asl Città di Torino, ASL TO3, ASL TO4, ASL TO5, hanno organizzato la giornata con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sui problemi di salute mentale. Nel mondo più di 1 adolescente su 7 tra i 10 e i 19 anni convive con un disturbo mentale diagnosticato. In Europa, tra le patologie rilevate, l’ansia e la depressione rappresentano oltre la metà dei casi e il suicidio è diventato la seconda causa di morte fra gli adolescenti fra i 15 e i 19 anni, con 4 casi su 100mila, dopo gli incidenti stradali (5 casi su 100mila).
Laboratori, conferenze, incontri, spettacoli di teatro di strada e musica dal vivo, tornei di calcetto da tavolo e scacchi hanno animato per tutta la giornata piazza Castello.
Martedì 10 ottobre, dalle 9 alle 16.30, all’Auditorium della Città Metropolitana di Torino sarà in programma il convegno “Percorsi di inclusione sociale: residenzialità, semiresidenzialità e sostegno domiciliare”
La Giornata Mondiale della Salute Mentale è organizzata da associazione Pre.zio.sa Prevenzione Promozione Salute, associazione per la Lotta contro le Malattie Mentali Onlus, Diapsi Piemonte Odv, in collaborazione con i Dipartimenti di Salute Mentale dell’Asl Città di Torino, ASL TO3, ASL TO4, ASL TO5. Con il sostegno di Fenascoop, Legacooperative. Con il patrocinio di Regione Piemonte, AICCRE, Città di Torino, Città Metropolitana di Torino, Università degli Studi di Torino e Ordini dei Medici, degli Psicologi, delle Professioni Infermieristiche, degli Assistenti Sociali. Creatività: Serotonina Agency.
73°GIORNATA NAZIONALE ANMIL/CHIORINO: “RAFFORZIAMO LA CULTURA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO INSERENDOLA TRA LE MATERIE DI STUDIO IN CLASSE”
“Le norme ci sono come le sanzioni per chi non rispetta le regole: bisogna rafforzare la cultura della sicurezza, questa è la vera sfida per arrestare un fenomeno che continua a mietere vittime – così l’assessore al lavoro, istruzione e merito della Regione Piemonte Elena Chiorino intervenuta a Torino in occasione della 73esima giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro.”Importante è lavorare sul concetto di partecipazione come ad inserire la sicurezza sul lavoro tra le materie di studio in classe. Insegnando ai nostri ragazzi l’importanza di preservare la vita delle persone, responsabilizziamo e formiamo potenziali imprenditori e lavoratori di domani. Siamo in linea con il Governo Meloni nel ribadire quanto sia indispensabile acquisire una maggiore consapevolezza dei rischi, delle regole già esistenti e potenziare il più possibile i controlli ispettivi come già sta avvenendo con i nuovi 42 ispettori assunti in Piemonte. A livello regionale confermo che il prossimo 25 ottobre si riuniranno le parti sociali per condividere il piano regionale per la sicurezza sui luoghi di lavoro. In sede di Conferenza Stato/Regioni, invece, sarà ufficializzato il protocollo con Inail Nazionale per rafforzare la formazione di chi lavorerà nei cantieri Pnrr attraverso fondi destinati alle Regioni: in Piemonte arriveranno 700 mila euro per la formazione. La sicurezza sul lavoro è un dovere ed un investimento per il futuro della nostra Nazione – ha concluso Chiorino – morire per onorare un proprio dovere è inaccettabile, a maggior ragione in età adolescenziale. L’alternanza scuola/lavoro è un’opportunità a cui non possiamo rinunciare. Bene ha fatto il Governo a non commettere lo stesso errore, come quello di rinunciare alle Olimpiadi per paura delle infiltrazioni mafiose: la soluzione ad un problema non è l’eliminazione dello strumento, semmai una revisione dello stesso in termini di sicurezza e non a caso il Decreto, varato a maggio, ha previsto un monitoraggio qualitativo dei percorsi e l’obbligo, un segno di sensibilità che va nella giusta direzione.”
PARTNERSHIP GLOBALE TRA ATP E IL CONSORZIO PIEMONTESE FINO AL 2025
(Asti, ottobre 2023). L’Asti Docg brinda al successo di Jannik Sinner, che si è assicurato oggi il pass per le Nitto Atp Finals di Torino e lo fa annunciando il rinnovo del sodalizio, fino al 2025, con il grande tennis e il suo principale torneo indoor al mondo. L’accordo di partnership globale con l’Atp Tour vede protagonista la denominazione dell’Asti quale Official sparkling wine e Silver partner delle Finals torinesi e di alcuni tra i più importanti tornei internazionali, a partire dal Master 1000 di Roma.
“Siamo particolarmente felici di poter affiancare ancora una volta il top del tennis mondiale e quest’anno anche un tennista italiano della qualità di Sinner – ha detto il direttore del Consorzio, Giacomo Pondini – la stessa che perseguono le nostre imprese con l’Asti Spumante e il Moscato d’Asti Docg. È il modo migliore – ha aggiunto – per rinnovare una partnership con il tennis professionistico e il suo target grazie al quale, nel corso dei 4 tornei selezionati, lo scorso anno abbiamo raggiunto 442 mila spettatori presenti e un’audience mediatica di 362 milioni di utenti in 90 ore di esposizione diretta, per un equivalente di 3,7 milioni di euro di controvalore pubblicitario”.
Un successo, rileva il Consorzio vinicolo fornitore ufficiale Atp Tour, che si è manifestato anche sui canali online grazie alle finali di Torino, alla partecipazione al Master 1000 di Roma, all’Hall of fame Open di Newport (Stati Uniti) e al torneo 500 di Amburgo (Germania). Sono infatti 554 milioni le impression dedicate al brand territoriale piemontese sul sito Atp Tour, con i contenuti social a marchio Asti Docg che hanno inoltre raggiunto oltre 9 milioni di follower e 2,1 milioni di video visualizzati.
Alle prossime Finals, i magnifici 8 del ranking mondiale si affronteranno dal 12 al 19 novembre (Pala Alpitour, Torino) e l’Asti Docg ha in serbo numerose iniziative in favore della prima denominazione nata in Italia per la produzione di bollicine. Supera quota 100 milioni il numero di bottiglie prodotte ogni anno, per il 90% destinate ai Paesi della domanda estera sia verso mercati di sbocco, come Stati Uniti, Germania, Regno Unito e Russia, che verso quelli emergenti, tra cui Messico, Cina, Sud Corea, Est Europa. Sono oltre 1000 le aziende tutelate dal Consorzio Asti Docg in un territorio vitato di 10 mila ettari lungo i paesaggi vitivinicoli Patrimonio Unesco di Langhe-Roero e Monferrato.
Servizio civile regionale contro il disagio giovanile
Pubblicato il bando per la selezione dei volontari. Si tratta di un passo storico, destinato, nella volontà della Regione, a crescere e finalizzato a creare uno strumento che consenta ai giovani interessati di vivere un’esperienza di cittadinanza attiva attraverso attività di solidarietà sociale, di salvaguardia e tutela del patrimonio regionale, ma anche di cooperazione nazionale ed internazionale.
Il Servizio Civile Regionale del Piemonte diventa per la prima volta realtà e servirà a contrastare, in prima battuta, il disagio giovanile. Si tratta di uno strumento che consente di vivere un’esperienza di cittadinanza attiva attraverso attività di solidarietà sociale, di salvaguardia e tutela del patrimonio regionale, ma anche di cooperazione nazionale ed internazionale.
Nello specifico, in Piemonte, si è deciso di avviare la sperimentazione delimitandone l’ambito d’azione per far fronte alle criticità presenti sul territorio: considerato, infatti, il crescente numero di episodi di devianza giovanile e di comportamenti antisociali commessi da gruppi di adolescenti e giovani adulti in spazi pubblici, è emersa la necessità di definire una politica di contrasto delle povertà educative che coinvolga tutti gli ambiti propri delle relazioni giovanili e, come tale, di circoscrivere l’ambito della sperimentazione del Servizio Civile Regionale alla tematica del contrasto al disagio giovanile, declinando la progettazione nella realizzazione di interventi rivolti a minori a rischio di esclusione sociale.
Per questo è stato pubblicato il bando, su iniziativa dell’assessore regionale, Chiara Caucino, per la selezione dei volontari, aperto ai giovani, senza distinzione di sesso, cittadini italiani, cittadini comunitari e cittadini residenti non titolari della cittadinanza italiana, di età compresa tra i 18 ed i 28 anni compiuti, in possesso di diploma di scuola secondaria di secondo grado, qualifica professionale o diploma professionale e che non hanno partecipato ad alcun bando di Servizio Civile Universale o di Garanzia Giovani.
Dato il carattere di sperimentazione, si è ritenuto opportuno fissare in 100 il numero massimo dei giovani da impiegare nei progetti di Servizio Civile Regionale e di fissare in 8 mesi la durata dei progetti (anziché 12, come avviene per i progetti Servizio Civile Universale), con un orario settimanale di 25 ore. Inoltre è stato deciso di riconoscere agli operatori volontari che verranno avviati al servizio un assegno di natura non retributiva pari a 444 euro mensili, insieme alla copertura assicurativa per i rischi contro gli infortuni e la responsabilità civile.
Il bando per la presentazione di progetti sperimentali – destinato agli Enti iscritti all’Albo del Servizio Civile Universale ed con almeno una sede operativa in Piemonte – è stato pubblicato l’8 giugno scorso e ha raccolto l’adesione di 6 enti che hanno presentato in tutto 8 progetti, per un totale di 54 operatori volontari avviabili.
Ma come si può fare per aderire? La domanda di partecipazione può essere presentata esclusivamente in modalità on-line, a partire dall’11 ottobre, fino alle 12 del 3 novembre, attraverso la piattaforma DOL raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://dol.serviziocivileregionepiemonte.it., cui si accede tramite il sistema «SPID».
Il link al bando, in cui è possibile ricevere tutte le informazioni è
http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2023/40/siste/00000225.htm
«L’istituzione del Servizio Civile Regionale – spiega il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – rappresenta un traguardo molto importante per il Piemonte in quanto offrirà la possibilità a numerosi giovani di vivere davvero un’esperienza di cittadinanza attiva, volta, in un primo momento nello specifico, proprio al contrasto del disagio giovanile, che è una piaga da combattere con tutti i mezzi a disposizione».
«Con questo strumento – prosegue l’assessore regionale alla Famiglia, Chiara Caucino – diamo la possibilità a chi lo vorrà di dare una mano concreta, di fare la propria parte in maniera ancora più incisiva per il bene della nostra collettività e delle nostre comunità, venendo incontro a un’esigenza reale. Valorizzando ancora una volta e ancora di più il volontariato, settore fondamentale, che ogni giorno contribuisce a rendere migliore la nostra società e che ha dato più volte dimostrazione – pensiamo in particolare alla recente emergenza Covid – di quanto sia importante e irrinunciabile».
Le attività dell’Arsenale dell’armonia
L’Arsenale dell’Armonia ex Eremo dei Camaldolesi di Pecetto Torinese continua ad allargarsi e a proporre attività di diverso tipo rivolte a giovani e adulti anche con disabilità. “Stiamo anche terminando la realizzazione di una stalla didattica che presto sarà abitata da diversi animali: non vediamo l’ora di potercene prendere cura”, dicono i promotori del Sermig.
(Facebook Sermig Arsenale dell’ Pace)