“Manifestare è un diritto, non un pericolo per l’ordine pubblico da reprimere con la forza”, sostiene la consigliera Ravinale. “ Non è la prima volta che a Torino si assiste ad un uso della forza sproporzionato da parte delle Forze dell’Ordine nella gestione dell’ordine pubblico, che non appare necessitato dalla pericolosità della situazione”.
“Con l’atto discusso e approvato oggi in Sala Rossa – sottolinea Ravinale – non solo esprimiamo preoccupazione per la gestione dell’ordine pubblico con adozione di atteggiamenti aggressivi – in questo caso rivolti ad una platea di manifestanti non armati e in molti casi minorenni, tale da provocare diversi feriti e contusi – ma chiediamo anche che il Parlamento adotti finalmente il numero identificativo per gli agenti delle Forze dell’Ordine. Ricordiamo infatti che il Parlamento Europeo già nel 2012 chiese agli Stati membri di garantire un codice alfanumerico personale alla polizia. L’Italia, nonostante l’eccezionale gravità di quanto accaduto durante il G8 di Genova, le cui violenze sono rimaste largamente impunite, non si è ancora dotata di una legge che preveda tale numero identificativo. Siamo vergognosamente uno dei pochi Stati membri a esserne a oggi sprovvisto”.
“E’ una misura a tutela dei diritti e della sicurezza di chiunque, tanto di chi esercita quel diritto sancito dalla nostra Costituzione di manifestare il proprio pensiero, quanto di ogni agente che rispetta la legge e svolge con cura e rispetto il proprio lavoro”, conclude Alice Ravinale.