ilTorinese

Annullata la gara femminile di sculacciate

Lo Slap Torunament, il torneo di schiaffi  femminili sul sedere, è stato soppresso. L’iniziativa era promossa dal manager Mihai Oana,  all’interno del Mo Fighting Show,  rassegna di kickboxing al Pala Asti di Torino il  21 ottobre 2023 con il patrocinio del Comune. Sono ovviamente insorte le associazioni femministe e l’organizzatore – che evidentemente quando ha avuto la brillante idea ancora non si rendeva conto di vivere nell’era del politicamente corretto –  ha deciso di annullare l’evento. L’iniziativa prevedeva una gara di sculacciate tra donne e di schiaffi in faccia tra uomini. Non ci siamo persi nulla.

Pronto riscatto granata? Torino-Verona

Settima giornata serie A

Lunedì 2 ottobre ore 18.30

È già una gara verità quella che vede di fronte il Torino allenato da Ivan Juric contro il Verona allenato da Marco Baroni. I granata sperano di riscattarsi,subito dopo la sconfitta,subita a Roma contro la Lazio nell’ultimo turno infrasettimanale.Lo stesso discorso vale per i gialloblù, reduci dallo 0-1 casalingo contro l’Atalanta di Gasperini. Derby del cuore per Juric, che incontra la squadra che l’ha lanciato, lo stesso vale per i centrocampisti Ilic e Tameze.
I tre punti sono fondamentali per il granata che coltivano l’ambizione di tornare in Europa.Nel Toro emergenza in difesa ma abbondanza in tutte le altre zone del campo.
Assenti sicuri Buongiorno, Dijdij,Zima e Popa.

Torino (3-4-1-2): Milinkovic-Savic; Schuurs, Sazonov, Rodriguez; Bellanova, Ricci, Tameze, Lazaro; Vlasic, Radonjic; Zapata. Allenatore: Ivan Juric.

Verona (3-4-2-1): Montipò; Magnani, Hien, Dawidowicz; Faraoni, Hongla, Duda, Lazovic; Ngonge, Folorunsho; Bonazzoli. Allenatore: Marco Baroni.

Enzo Grassano

Super sfida! Atalanta -Juventus

Settima giornata serie A

domenica 1° ottobre, ore 18.00

A Bergamo andrà in scena quella che si preannuncia come una gara divertente e ricca di contenuti tecnici.Atalanta e Juventus si sfidano per conquistare i tre punti e rimanere nei primi quattro posti della classifica al fine di ottenere la qualificazione in Champions League e magari lottare per vincere il campionato.
L’Atalanta è orfana di Gianluca Scamacca. El Bilal Touré sarà disponibile solo più avanti.
La Juventus dovrà aspettare ancora a lungo per riavere Alex Sandro, reduce dalla lesione del bicipite femorale.

Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; Toloi, Scalvini, Kolasinac; Zappacosta, Ederson, De Roon, Ruggeri; Koopmeiners, De Ketelaere; Lookman. All. Gasperini

Juventus (3-4-1-2): Szczesny; Danilo, Bremer, Gatti; McKennie, Fagioli, Locatelli, Rabiot, Kostic; Chiesa, Vlahovic. All. Allegri

Enzo Grassano

“Altre forme di vita” di Simone Gaballo: un insolito thriller con colonna sonora

Informazione promozionale

“Qui a Roma c’è da sempre una specie di anestesia collettiva: le cose si dimenticano dopo poco. Ci siamo addormentati dopo l’avviso del comandante in aereo. L’equipaggio fornisce le istruzioni in caso di emergenza e nessuno le ascolta. Ci siamo assuefatti, siamo Gotham City col Colosseo e senza Batman”

Berlino, 10 gennaio 2017, anniversario della morte di David Bowie. Un morto impiccato, un’indagine per omicidio chiusa in fretta con l’arresto dell’amante del defunto. Lui la picchiava, lei si è vendicata. Il social media manager Andrea Straniero e il suo amico avvocato Sandro conoscono la ragazza e sanno che è innocente. Per scagionarla, arrivano fino a Kyoto sulle tracce della ex moglie di Karl fuggita da Berlino. Dice di sapere chi è il colpevole: è attendibile una donna che lascia indizi su Instagram postando biglietti dei biscotti della fortuna cinesi? Intanto, alla periferia est di Berlino, si afferma il misterioso Nazikommunist Partei guidato da Olaf, sanguinario postino della ex DDR, e dal prof. Kravets, filonazista ed esperto in DNA delle piante. A Roma invece, scoppia una strana epidemia: le persone, colte da scatti d’ira, uccidono senza pietà. È tutto collegato?

Suspence, humor nero, birra e musica: sono questi gli elementi portanti di “Altre forme di vita”, il nuovo romanzo di Simone Gaballo, edito da Bookabook, disponibile in libreria e in tutti gli store digitali.

Se già nella sua prima fatica letteraria “A Berlino va bene” (2018, Ultra Novel), Gaballo aveva messo alla prova i lettori con una trama intricata e sorprendente che si dipanava nella capitale tedesca, qui i colpi di scena si moltiplicano per tre città: da Berlino a Roma, passando per Kyoto.

Dichiara l’autore: “Volevo realizzare un thriller che avesse dentro elementi di giallo classico, fantascienza, citazionismo pop e una consistente spruzzata di ironia, con un occhio molto attento anche ai nuovi estremismi politici europei e ai fenomeni di complottismo in Rete. Si parte da un uomo impiccato in un residence berlinese e si arriva a parlare di tradizioni e cibi giapponesi, birra, guerra fredda, sostanze aliene, neonazismo, hacker, botanica e social media. Non preoccupatevi: alla fine i conti torneranno!”

Scrittura “fotografica” e “sensoriale”, dialoghi fulminanti e una super playlist come colonna sonora

Un’avventura raccontata in prima persona dai vari protagonisti della storia: le diverse voci narranti con i loro punti di vista contribuiscono a dare vivacità a capitoli molto brevi che invogliano il lettore a passare subito al successivo. Ed è proprio questo forse, oltre a una scrittura “fotografica” che fa pensare a molte serie tv di tendenza, uno dei punti di forza di “Altre forme di vita”: uno stile vivace che accompagna anche i dialoghi fulminanti tra i protagonisti Andrea e Sandro e che ad alcuni ha ricordato quelli dei film di Quentin Tarantino o di una certa letteratura americana di genere “hard boiled” di cui Joe. R. Lansdale è uno dei capostipiti.
Nelle recensioni del libro si ritrova spesso anche l’aggettivo “sensoriale”, per la capacità dell’autore di catapultare letteralmente il suo pubblico all’interno della storia, anche soltanto con brevi pennellate su luoghi e personaggi.

L’altro elemento che fa la differenza nel romanzo è la musica: un QR code in seconda pagina rivela subito al lettore dove trovare le “suggestioni sonore”.
Lo scrittore è un grande appassionato di musica: “Poco tempo fa, Paolo Sorrentino ha dichiarato che, prima ancora di scrivere una scena, ha in mente la musica che la accompagnerà. A me succede lo stesso, da sempre. Prima ascolto una canzone, poi ci costruisco sopra un capitolo. Così è nata la playlist di ben 61 brani disponibile su Spotify che fa da colonna sonora al libro”.
Spesso, la musica si rivela fondamentale per il metodo di deduzione del protagonista. Che, non essendo un investigatore professionista, si affida molto alle intuizioni estemporanee. Si spazia tra alcune hit new wave, post punk e rock degli anni ’70-‘80-’90 (David Bowie, Joy Division, Blur, The Cure, Tears for Fears, Talking Heads, Radiohead, Oasis) e pezzi contemporanei anche italiani (Subsonica, Calcutta, I Cani, CCCP, Cosmo), tanta elettronica e canzoni di artisti della scena giapponese e tedesca. Il titolo del romanzo, peraltro, cita un successo dei Bluvertigo del 1997.
Le citazioni ci portano anche a Torino. E in particolare al film di Marco Ponti “Santa Maradona”, interamente ambientato in città. All’occhio più attento, non sfuggiranno la dedica iniziale a Libero De Rienzo con tanto di virgolettato preso dal film, e il nome del protagonista del romanzo, Andrea Straniero, mutuato dal personaggio interpretato da Stefano Accorsi.

Non mancano gli endorsement di personaggi noti: nel 2018, il cantante Garbo ha letto, apprezzato e promosso il primo romanzo dell’autore, “A Berlino va bene”, che citava apertamente il titolo di un suo celebre brano del 1981. Alberto Madrigal, autore di numerose graphic novel di successo in tutto il mondo e colorista di Zerocalcare, ha espresso apprezzamento nei confronti dello scrittore.

L’autore

Simone Gaballo, nato a Roma alla fine del 1974, è da sempre appassionato di parole. Dopo un esordio come speaker radiofonico, declina la sua passione per la comunicazione in ogni modo possibile: giornalista pubblicista, social media specialist, copywriter, blogger di prima generazione tra i più noti in Italia, docente di social media marketing. Nel 2011 pubblica il racconto breve “Miracolo al supermarket” per il progetto di bookcrossing Passaggi. Nel 2018 esce in libreria il romanzo d’esordio “A Berlino va bene” (Ultra Novel) che narra le vicende di Andrea Straniero, detective per caso che indaga con l’aiuto di tre insoliti “Watson”: social network, musica e birra. Nel 2020 il racconto “Carlo Briaschi” viene selezionato dalla giuria di qualità del Comune di Certaldo e del Touring Club Italiano per far parte dell’antologia “Racconti Isolati – Un Decameron al tempo del Covid” (Federighi) uscita a novembre 2021. A fine 2022 esce il suo secondo romanzo “Altre forme di vita” (Bookabook). Il protagonista è ancora una volta lo stralunato social media manager Andrea Straniero. Curioso per natura, appassionato di thriller, horror e colpi di scena, vorrebbe vivere tra Berlino e la costa atlantica francese ma per ora si accontenta di Roma. Nei suoi romanzi sempre permeati da una sottile ironia, mescola le passioni di una vita: social media, geografia, botanica, musica e citazioni pop. Nel contempo, gli occhi sono sempre bene aperti sulla stretta attualità sociopolitica. I suoi lettori gli riconoscono due principali pregi: la scrittura fotografica, quasi come fosse la scena di un film, e lo stile estremamente rapido, tra dialoghi fulminanti e descrizioni poco convenzionali. I suoi romanzi sono accompagnati da playlist musicali eclettiche e ricercate perché, dichiara: “Senza la musica non riesco a scrivere”. Ama definirsi un lettore pigro che scrive per lettori altrettanto pigri, ma la scelta stilistica di realizzare capitoli brevi che lasciano col fiato sospeso ha conquistato anche i palati letterari più esigenti.

LINK UTILI

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Official playlist Spotify (disponibile anche su YouTube)
https://open.spotify.com/playlist/3nvUyvKNFm67OI3DntpgYj?si=7d9b7e94d3cd4bf8

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Guarda il booktrailer di “Altre forme di vita”
https://www.youtube.com/watch?v=iyCq7Zxwidw

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Focus settimanale Covid Piemonte

SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA E VACCINALE

In Piemonte l’occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 3,6%, quella dei posti letto in terapia intensiva è all1%, mentre la positività dei tamponi è al 16,5%.

Anche questa settimana sregistra un andamento crescentrispetto al periodo precedente ma la situazione rimane sotto controllo.

VACCINAZIONI

Dall’inizio della campagna vaccinale sono state somministrate in Piemonte 10.898.699 dosi, di cui 3.346.784 come seconde, 2.965.391 come terze, 817.141 come quarte, 162.161 come quinte.

Tra giovedì 21 e giovedì 28 settembre sono state vaccinate 24 persone: 5 hanno ricevuto la prima dose, 6 la seconda, 2 la terza, 4 la quarta, 7 la quinta.

FOCUS CONTAGI NELLE PROVINCE

In Piemonte nel periodo da giovedì 21 settembre a mercoledì 27 settembre i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 451.

Suddivisi per province: Alessandria 30, Asti 22, Biella 16, Cuneo 52, Novara 32, Vercelli 14, VCO 10, Torino città 107, Torino area metropolitana 152.

In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 3.157 (+535). Questa la suddivisione per province: Alessandria 210 (-11), Asti 155 (+43), Biella 111 (-5), Cuneo 361 (+77), Novara 224 (+20), Vercelli 97 (+19), VCO 70 (+5), Torino città 746 (+147), Torino area metropolitana 1066 (+212).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI

Nel periodo 21-27 settembre l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è stata 74.2 in aumento (+20.4%) rispetto ai 61.7 del periodo precedente.

Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 37.4 (+46.1%). Nella fascia 25-44 anni è 66.8 (+25.1%). Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 74.7 (+25.3%). Nella fascia 60-69 anni è 84.1 (+20.8%). Tra i 70-79 anni è 110 (+12.8%). Nella fascia over80 l’incidenza risulta 143.9 (+23.6%).

INCIDENZA DEL CONTAGIO IN ETÀ SCOLASTICA

Nel periodo 21-27 settembrel’incidenza nella fascia 0-2 anni è 43.7 (30.8%), nella fascia 3-5 anni 8.6 (-53%), nella fascia 6-10 anni 17 (9.2%), nella fascia 11-13 anni 23.3 (+34.7%)mentre nella fascia tra i 14 ed i 18 anni è 29 (+14.2%).

Profilo letterario. Ana Andreu Baquero

La biografia romanzata su Mafalda di Savoia dal titolo ‘La princesa de Buchenwald’ pubblicato in Spagna dalla editrice Maria Josè de Jaime rappresenta il debutto letterario di Ana Andreu Baquero. Mafalda principessa d’Italia, d’Etiopia e di Albania, secondogenita del re Vittorio Emanuele III° e della regina Elena del Montenegro, passò dagli sfarzosi palazzi al campo di concentramento. Si era recata a Sofia per assistere il cognato Boris III° re di Bulgaria ormai in fin di vita, marito della sorella Giovanna. Nonostante fosse stata informata dalla regina Elena di Romania del disarmo delle truppe italiane dopo il giorno 8-9-1943, rientrò a Roma sicura che i tedeschi l’avrebbero rispettata. Anche se era cittadina tedesca fu subito arrestata, trasferita a Berlino e deportata nel lager di Buchenwald, mentre il marito ufficiale delle S.S. principe Filippo d’Assia era già stato internato per tradimento.

 Ana Andreu si è recata a Gaeta per intervistare l’ultimo sopravvissuto dei sette marinai della Regia Marina Italiana che presero parte alla ricerca di Mafalda dopo il 1945. Nel registro di un piccolo cimitero tedesco trovarono una persona descritta come ‘unbekannte frau’ (donna sconosciuta). Il nome di Mafalda era inciso sul paletto della tomba numerato 262. Dopo la pubblicazione avvenuta nel marzo 2023, Ana Andreu inviò il suo libro al re Simeone II° di Bulgaria, primo ministro dal 2001 al 2005, figlio di Boris III° e nipote di Mafalda di Savoia. L’incontro tra Ana Andreu Baquero e  il re Simeone II° è avvenuto a Madrid il giorno 26-9-2023, mentre il suo libro è stato presentato il giorno dopo a Madrid in Calle Serrano nella libreria Troa Neblí.
Armano Luigi Gozzano

Le “Carte salvate” all’Archivio di Stato

Documenti antichi e più recenti, lettere, libri, fotografie, manufatti e disegni di grande importanza storica. Rubati, dispersi, venduti illegalmente sul mercato nero e poi ritrovati dai carabinieri e restituiti al patrimonio culturale nazionale. Ora sono esposti al pubblico e dietro ad ogni pezzo c’è una storia tutta da leggere.
Alcune di queste testimonianze, una sessantina, sono presentate nella mostra “Le carte salvate” allestita all’Archivio di Stato in via Piave 21 a Torino, fino al 20 ottobre. L’esposizione prende in esame un arco di tempo che spazia dal Cinquecento alla Seconda Guerra Mondiale. Tra i pezzi messi in vetrina spiccano la lettera scritta nel 1534 dall’imperatore d’Asburgo Carlo V e inviata al cardinale Marino Caracciolo, governatore dello Stato di Milano, relativa alla successione del marchesato di Saluzzo e volta a dirimere una controversia tra le parti e la lettera del re di Francia Luigi XIV scritta nel 1666 in cui parla della nascita di Vittorio Amedeo, figlio di Carlo Emanuele II di Savoia e di Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours.
Spicca anche la lettera (1517) di Enrico VIII, re di Inghilterra, al doge di Genova in cui il sovrano inglese chiede un risarcimento per un atto di pirateria compiuto dal capitano genovese Paolo Giustiniani ai danni di una nave inglese al largo della Cornovaglia. Accanto a questi antichi documenti si possono vedere alcuni personaggi di Casa Savoia come un ritratto a matita di Vittorio Emanuele II dell’Ottocento, non firmato ma attribuito a un ufficiale, e un bozzetto per il costume di Don Carlo nell’“Ernani” di Giuseppe Verdi per la stagione 1958-59 del Teatro alla Scala.
Un settore della mostra è dedicato ai libri di argomento esoterico, magico e satanista con le carte dei processi contro streghe e stregoni mentre nella parte dedicata al Novecento c’è la commovente lettera del partigiano Remo alla famiglia. In carcere da undici giorni invia clandestinamente, su fogli di carta di recupero, notizie ai genitori allegando un disegno del cortile del carcere.
La mostra, che ospita beni culturali recentemente recuperati dai carabinieri, è organizzata dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Piemonte e della Valle d’Aosta e dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. È aperta da lunedì a venerdì 9-14, mercoledì 9-13 e 14-18, fino al 20 ottobre con ingresso libero. La rassegna è anche un’occasione per visitare l’Archivio di Stato che conserva oltre 80 chilometri di documenti databili dall’VIII secolo ai giorni nostri.                  Filippo Re 
nelle foto:
Mostra “Le carte salvate”, locandina
Lettera dell’imperatore Carlo V
Lettera di Enrico VIII al doge di Genova
Bozzetto per il costume di Don Carlo

Festival dell’accoglienza: Rom, sinti, “nomadi per forza”

Dal 14 settembre al 31 ottobre prossimo si svolge a Torino il Festival dell’Accoglienza “E mi avete accolto” edizione 2023, appuntamento annuale  che unisce la Giornata del Migrante e del Rifugiato, celebrata domenica 24 settembre, alla Giornata della Memoria e Accoglienza, che si terrà martedì  3 ottobre prossimo, alla Giornata Europea contro la tratta degli esseri umani, mercoledì 18 ottobre e la Giornata missionaria mondiale, in programma domenica 22 ottobre prossimo.

Si tratta di un’iniziativa che l’ufficio Pastorale Migranti dell’Arcidiocesi di Torino ha voluto ideare per rafforzare il suo lavoro di sensibilizzazione  e riflessione su queste tematiche

Seguendo i lavori della giornata di mercoledì 27 settembre, la tematica affrontata è  stata quella di “Rom e Sinti, nomadi per forza”. I rom in Europa, secondo il Consiglio di Stato,  variano dalle 110 alle 170 mila unità,  in Italia sarebbero 70 mila.

“La loro presenza – hanno spiegato nel convegno diversi religiosi tra cui Eraldo Cacchione, gesuita a Scampia e responsabile della pastorale rom- rappresenta una grande sfida,  ma anche una grande possibilità.  Hanno un vero e proprio talento per la musica, per la danza, nutrono un sentimento di Dio molto forte. I rom che oggi popolano l’Europa sono il risultato di flussi migratori che risalgono a poco dopo il Mille, provenienti dall’India e poi scacciati da Spagna, Inghilterra e Impero Germanico.

Un campo rom sorge immediatamente vicino a Scampia, ma i rom sono stati proprio i primi abitanti di Scampia, capaci di sviluppare un’integrazione con i pastori”. A Scampia dirigo  una chiesa – aggiunge padre Eraldo – e con noi operano delle suore. Lasituazione del campo è di estrema difficoltà. Il campo comprende anche una famiglia di rom musulmani, di serbi ortodossi e è stato visitato da numerose associazioni.  Vi è  un’attiva interazione tra i rom, i plessi scolastici e l’ASL. I bambini rom vanno a scuola fino almeno a frequentare la seconda o terza media. Nel campo rom di San Giuliano la situazione appare ancora più  delicata perché sono presenti 700 persone che vivono in situazioni critiche e i bambini non sono scolarizzati.

Il Comune di Napoli ha poi sospeso la residenza a tutti i rom. Coloro  che devono fare richiesta del codice fiscale e del permesso di soggiorno ne sono impossibilitati. Per questo motivo ci siamo rivolti all’”Agenzia Europea per i diritti dei rom”, richiedendo anche la possibilità di ricorrere alla cosiddetta residenza di prossimità.”.

“Il progetto per una sistemazione residenziale dei rom a Scampia doveva prevedere una spesa di 7 milioni di euro, ma in effetti non è  stato attuto – continua Eraldo Cacchione – e la situazione dei rom rimane sempre particolarmente precaria. A questo si aggiungano le difficoltà  di comunicazione con la comunità rom, l’opera di convincimento nel mandare i bambini a scuola, che risulta essenziale e purtroppo il giudizio ancora negativo da  parte della popolazione italiana per la quale tale giudizio negativo sui Rom si estenderebbe al 20% del totale della popolazione stessa.

Oggi la società ha sicuramente invertito la rotta e alla maggiore stabilità  di un tempo preferisce spesso gli spostamenti spesso per motivi di lavoro. Questo ha provocato una costrizione imposta alle comunità rom di rimanere stanziali, creando problemi a diversi nuclei rom che vivono proprio sugli spostamenti,  come i giostrai.

A Torino esistono diverse situazioni di precarietà di campi nomadi, come quello di strada dell’Aeroporto o di strada dell’Arrivore. Vi sono anche progetti di superamento delle situazioni più disagiate, come quella che si è  verificata a Collegno, nel campo di strada della Berlia. Le 14 famiglie residenti rimaste nell’area hanno accettato percorsi di riqualificazione abitativa proposti dal Comune e dall’aprile scorso hanno traslocato. Il progetto intrapreso dal Comune beneficia di 500 mila euro come finanziamento del PNRR e di 250 mila euro quale finanziamento da parte del Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti. Ha ricevuto il sostegno della Prefettura  di Torino e quello richiesto alla Regione Piemonte. Altri campi nomadi erano sorti dopo lo smantellamento di via Germagnano. Uno dei campi nomadi dove la situazione appare più critica è  sicuramente quella del campo rom di strada dell’Aeroporto,  dove vivono 150 persone in situazioni di estrema precarietà. Ad assisterli l’associazione AIZO. A Comune  e Regione chiedono certezze abitative per il futuro.

 

Mara Martellotta

 

Area gioco riqualificata a Venaria Reale

5 ottobre 2023 ore 16.30 presso il parco Vespucci di via Buozzi / via Diaz

 

L’inaugurazione prevede, come accaduto al parco di via Petrarca il 14 giugno 2023, un momento di saluti istituzionali, la parola alle Dirigenti scolastiche, alle/ai insegnanti che hanno partecipato al progetto e se possibile ad alcuni ragazzi: lo scorso anno scolastico, infatti, sono stati coinvolti nella coprogettazione di alcune aree gioco i ragazzi e le ragazze delle classi 5°G e 4°F della 8 marzo e 5°B e 4°A della Romero dell’a.s.2022/2023.

A seguire l’intervento della società CircoWOW e un momento di animazione e merenda.

L’area è stata riqualificata all’interno del progetto più ampio di Parco Giochi Diffuso realizzato dalla squadra artistica di Circowow e grazie ai finanziamenti regionali dell’iniziativa “giochiamo all’aria aperta” – DGR n. 5-5278 del 01.07.2022 e DD n. 1218 del 06.07.2022.

Il progetto Parco Giochi Diffuso della Città di Venaria Reale, realizzato in collaborazione con CircoWow, ha l’ambiziosa idea di dare ai giovani della nostra città uno spazio più ampio e più stimolante per il gioco e lo svago. Questa idea si sta concretizzando con la riqualificazione delle aree gioco già presenti e con la loro implementazione con opere che tengono conto delle proposte dei suoi stessi fruitori.

Infatti, ha coinvolto i bambini e le bambine di alcune classi dei plessi “8 marzo” e “Romero” per la co-progettazione delle pavimentazioni-gioco, lo scorso anno scolastico.
Le proposte dei bambini si stanno concretizzando in ogni parco: a partire dal Parco della Bambina di Via Petrarca inaugurato a inizio estate, poi Iannetti e Amati, passando oggi per il Parco Vespucci, fino ad arrivare al Parco Galilei che chiuderà il progetto, le nostre aree gioco sono e saranno valorizzate con giochi a terra disegnati con colori ad acqua resistenti all’usura e a basso impatto ambientale.

Formazione professionale, Pd: Sistema Piemonte è il migliore

 CANALIS, MAZZÙ E TAMIATTI (PD):  NON VA MESSO A RISCHIO CON UN’APERTURA INDISCRIMINATA AD ENTI CON SCOPO DI LUCRO.

In un periodo storico in cui c’è un’inedita quantità di denaro per la formazione, ci preoccupa la volontà della Giunta Cirio di modificare un sistema che funziona (83.094 allievi nel 2022) e che è da sempre riservato agli enti no profit.

 Il Piemonte ha una storia di successo per quanto riguarda la capacità di spendere le risorse del Fondo Sociale Europeo (FSE). Siamo primi in Italia, grazie alla capacità di programmazione della nostra classe politica e dei funzionari dell’assessorato regionale, ma anche grazie alle agenzie formative accreditate che, negli anni, hanno costruito un sistema efficiente e capace da un lato di far scendere la dispersione scolastica al di sotto del 10% e dall’altro di fare formazione per gli adulti, mentre la maggior parte delle Regioni italiane ne era priva.

Un sistema che solo nel 2022 ha coinvolto 83.094 allievi in Piemonte per più tipologie di corso (formazione iniziale, formazione superiore, apprendistato, formazione per l’inclusione, formazione per il lavoro, formazione continua e formazione socio-assistenziale) secondo la fonte IRES Piemonte.

Non si comprende, pertanto, la volontà della Giunta Cirio di “smontare” un sistema così serio, performante e caratterizzato dalla natura no profit, introducendo un forte elemento di discontinuità come l’apertura indiscriminata agli enti con scopo di lucro.

La formazione professionale è di esclusiva competenza regionale, quindi abbiamo il diritto di salvaguardare la nostra eccellenza, senza inseguire i modelli liberisti di altre Regioni.

Si coglie, sotto traccia, quasi un attacco alle realtà piemontesi, raccolte nelle associazioni FORMA e CENFOP, che in questi anni hanno retto e dato lustro al nostro sistema e che, in molti casi, hanno letteralmente “inventato” le tipologie di formazione (si pensi ad esempio all’apprendistato, nato proprio in Piemonte nell’800 grazie a soggetti no profit).

Il Fondo Sociale Europeo nel settennato 2021-2027 porterà in Piemonte 1 miliardo 318 milioni di euro, ampiamente destinati alla formazione. Nel settennato precedente erano molti meno, 872 milioni. Oltre al Fondo Sociale Europeo sono, inoltre, disponibili le ingenti risorse PNRR del programma GOL (Garanzia Occupabilità dei Lavoratori). Si tratta, quindi, di un periodo di “vacche grasse” per la formazione, che espone il sistema ad un rischio di assalto alla diligenza.

Basteranno gli stringenti criteri di accreditamento promessi dall’assessore Chiorino, per salvaguardare la formazione piemontese da manovre opportunistiche? Lo speriamo, ma restiamo convinti che i soggetti no profit diano più garanzie all’ente regionale erogatore dei fondi, in quanto reinvestono gli utili della loro attività e così facendo accrescono gli standards di qualità del servizio e il benessere di utenti e lavoratori.

La riserva no profit per gli ITS, gli IFTS, la IeFP e la formazione per persone svantaggiate non basta. Nel disegno di legge dell’assessore Chiorino, attualmente in discussione, bisogna estendere la riserva.

A fronte dei risultati eccezionali della formazione piemontese, ci aspettiamo una conferma dell’impianto e non una netta modifica con i relativi rischi.

Purtroppo, come sul gioco d’azzardo, sugli affidi e sulla sanità, la visione liberista e privatizzatrice della giunta Cirio sembra stia prevalendo su tutto il resto.

Monica CANALIS – vice presidente terza commissione consiliare regionale

Marcello MAZZÙ, segretario Pd Torino

Massimo TAMIATTI – responsabile lavoro e formazione professionale PD Torino