ilTorinese

“Reti al lavoro”: frenare l’immigrazione creando lavoro in Senegal

ASSESSORE MARRONE: “RIBADIAMO INSIEME IL DIRITTO A NON EMIGRARE” 
Sono stati presentati questa mattina a Torino i dati di “Reti al lavoro: percorsi in Comuni per giovani e donne in Senegal“, uno dei principali progetti della Regione Piemonte per frenare l’immigrazione di massa creando un futuro per i giovani africani in Africa.
All’incontro hanno partecipato l’assessore alla Cooperazione internazionale della Regione Piemonte Maurizio Marrone, insieme ai rappresentanti della amministrazioni locali senegalesi arrivati in delegazione, ed ai rappresentanti dei comuni e degli enti piemontesi coinvolti.
“La visita della delegazione senegalese corona l’impegno della Regione Piemonte negli interventi di cooperazione internazionale in Africa Subsahariana, per garantire il diritto a non dover migrare a migliaia di giovani e donne, formati professionalmente e avviati al lavoro, invece di rischiare i viaggi della speranza e destini incerti di sfruttamento e criminalità qui in Europa – dichiara l’assessore alla Cooperazione Internazionale Maurizio Marrone – Una linea piemontese di intervento coerente con il nuovo protagonismo del Governo Meloni in Africa con il Piano Mattei”.
“Siamo felici di essere qui per ribadire la volontà di collaborare insieme per lo sviluppo del Senegal – hanno dichiarato gli amministratori locali della delegazione senegalese -. Tanto è stato fatto, tanto resta ancora da fare per costruire il futuro”
I dati del progetto:
Attualmente “Reti al Lavoro” ha avviato in Senegal 15 corsi di formazione professionale per 375 giovani di età compresa tra i 18-35 anni, 25 percorsi per la creazione di imprese, 15 tirocini con borse lavoro, 5 corsi di formazione per 50 funzionari pubblici, creato 5 centri servizi per 1000 giovani e donne.
Il progetto “Reti al lavoro: percorsi in Comuni per giovani e donne in Senegal” si sta realizzando attraverso il coinvolgimento di 5 Partenariati Territoriali tra Piemonte, Sardegna e Senegal, in specifico tra i Comuni di Louga e Torino; Thiès Ouest e Cuneo; Coubalan e Asti; Ronkh e Carmagnola e il Comune di Pikine Est con la Regione Sardegna, accompagnati dalle Organizzazioni della società civile dei territori interessati.

Nitto Atp Finals, “Torino, it’s a match!”: talk, degustazioni, mostre, visite guidate

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Per ricevere e coinvolgere il pubblico in arrivo per le Nitto ATP Finals di tennis maschile, in calendario al Pala Alpitour di Torino dal 12 al 19 novembre, anche quest’anno Città di Torino, Regione Piemonte e Camera di commercio di Torino, in collaborazione con Turismo Torino e Provincia e Visit Piemonte, hanno messo a punto un ricchissimo programma di appuntamenti collaterali denominato “Torino, it’s a match!”: dal 9 al 19 novembre si terranno talk, degustazioni, mostre, visite guidate e numerosi eventi, molti dei quali gratuiti.

Il luogo principale delle attività sarà piazza Castello. Sul lato destro di Palazzo Madama verrà allestita la “nuova” Casa Tennis, una grande cupola geodetica in acciaio di 21 metri di diametro e dalla capienza di oltre 150 posti che richiama nella forma una pallina da tennis. Sarà animata da conferenze e interviste, prenotabili sull’app DICE, con ospiti torinesi, italiani e internazionali provenienti dai mondi dello sport, dell’editoria e dello spettacolo. Come già avvenuto lo scorso anno, Palazzo Madama aprirà le sue porte ai giornalisti diventando “Casa Media”, uno spazio di lavoro dedicato, allestito nella scenografica Corte Medievale, dove si potranno incontrare ed intervistare i protagonisti degli eventi ospitati in città e a “Casa Tennis”.

All’Archivio di Stato, ingresso da piazzetta Mollino, si troverà laCasa Gusto”, uno spazio per le degustazioni guidate delle eccellenze enogastronomiche del territorio, organizzate da Camera di commercio di Torino e Regione Piemonte. Anche queste attività – gratuite per i possessori di biglietti Nitto ATP Finals e al costo simbolico di 5 euro per il resto del pubblico (il ricavato sarà devoluto alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus) – saranno prenotabili tramite l’app “DICE”.

Tantissimi, inoltre, gli eventi diffusi nel centro di Torino: dal 10 al 19 novembre, dal primo pomeriggio e fino a sera musica, busking, arti acrobatiche e magia, con performance coinvolgenti che stimoleranno la curiosità del pubblico. Sabato 18 novembre in occasione della Notte del Tennis cultura, musica, danza e arte si fonderanno creando fino a mezzanotte un’atmosfera indimenticabile, con numerosi eventi speciali che coinvolgeranno locali e esercizi commerciali.

Tutte le informazioni sugli eventi e gli appuntamenti in programma durante le Nitto ATP Finals, le attività al Fan Village, il palinsesto delle esperienze a Casa Tennis, le degustazioni di Casa Gusto e le visite guidate sono disponibili e aggiornate in una speciale sezione sul sito www.turismotorino.org

Repole, preghiera per la pace invocata dal Papa venerdì 27 ottobre


Il messaggio dell’Arcivescovo di Torino
“La gravità della situazione internazionale, scrive nel messaggio alle parrocchie e a tutti i fedeli Roberto Repole, Arcivescovo di Torino e Vescovo di Susa, con i conflitti che stanno sconvolgendo Israele e l’Ucraina, turba drammaticamente i nostri cuori e ci spinge ad aderire con totale convinzione alla giornata di digiuno, preghiera e penitenza per la pace che il Papa ha indetto in tutto il mondo venerdì 27 ottobre, invitando ad aderire anche le altre confessioni cristiane e le altre religioni. Nelle diocesi di Torino e Susa sono già previste numerose iniziative presso le parrocchie e gli istituti religiosi: vi propongo di prenderne visione sui siti diocesani, ma anche vi esorto a moltiplicarle con fantasia e ad inventarne di ulteriori, perché ovunque si elevi al Cielo il nostro grido di pace. A un mondo angosciato, che non riesce ad immaginare soluzioni e che fatica a superare la logica della violenza, un mondo che non riesce a mettere da parte il meccanismo perverso delle vendette incrociate, abbiamo il compito evangelico di ricordare che la pace è innanzi tutto un dono di conversione da implorare al Signore nel cuore degli uomini, dei governanti, ma anche dei popoli e quindi di noi stessi”.

Incidente al semaforo tra auto e scooter, motociclista in condizioni critiche

Incidente stradale ieri a Torino all’incrocio tra via Vigliani con via Formiggini e corso Croce a Torino. Nello scontro tra una vettura e uno scooter il motociclista è finito al Cto  in condizioni critiche con  traumi al torace e alla colonna vertebrale. L’uomo è stato operato. La dinamica dello scontro è da chiarire. L’incrocio è regolato da un semaforo.

Notizie flash calcio Torna la Champions League

Notizie flash calcio
Torna la Champions League. Molto bene Napoli ed Inter che proseguono il loro cammino in coppa dopo le ottime prestazioni in campionato.I partenopei guidati da Garcia battono fuori casa,1-0 l’Union Berlino con un bel gol di Raspadori ottimamente servito da un rigenerato Kvaratskhelia.
Bene anche l’Inter che batte a Milano,il Salisburgo per 2-1 con reti di Sanchez ed un rigore trasformato da Chalanoglou.
Come da sempre accade quando le cose non vanno in una squadra di calcio a pagare è sempre l’allenatore.
Andrea Sottil è il terzo mister esonerato nella Serie A 2023/2024. Dopo Zanetti dall’Empoli e Paulo Sousa dalla Salernitana,anche il tecnico friulano lascia la sua panchina al ritorno di Cioffi che ha,a sua volta,risolto il suo rapporto di lavoro con il Verona.

Enzo Grassano

Mino Giachino l’Irriducibile

RITRATTI TORINESI

Mino Giachino (Fdl) è autore del libro dal titolo “Un irriducibile contro il declino”, presentato recentemente all’hotel Diplomatic di Torino.

L’irriducibile del titolo è stato Sottosegretario di Stato ai Trasporti, fondatore del movimento SI TAV, SI LAVORO, è attualmente responsabile per il Piemonte di Trasporti e Infrastrutture di Fratelli d’Italia. 

Da anni denuncia con azioni e numeri alla mano il declino vissuto da Torino, che è da almeno un ventennio più indietro nella graduatoria delle città italiane e europee.

La politica e Torino sono in declino – spiega Mino Giachino – Torino cresce meno della media nazionale. La strategia dei sindaci di sinistra purtroppo non ha difeso l’industria, a differenza di tanti altri capoluoghi italiani, tra cui Bologna. Nel capoluogo emiliano oggi l’industria rappresenta infatti un quarto della sua economia. L’Emilia che, negli anni ‘50 e ‘60 aveva molta emigrazione proprio a Torino, ha puntato sulla industria dei motori, ha individuato una propria nicchia e oggi ci ha superato di molto. Di recente la Banca d’Italia ha ribadito come Torino, negli ultimi vent’anni, abbia perso diciotto punti rispetto alle città italiane più competitive da Milano e Bologna. L’aeroporto risente di un numero di passeggeri basso, tanto da risultare tredicesimo in Italia con un numero che risulta la metà di quello dell’aeroporto Marconi di Bologna, città che vanta la metà degli abitanti di Torino. Incrementare il passaggio da Caselle significherebbe aumentare il PIL dell’economia cittadina, con lo sviluppo del commercio al minuto e nel campo della ristorazione. Perlopiù i collegamenti sono prevalentemente turistici e soddisfano poco le esigenze degli uomini di affari. A Torino la minore crescita ha fatto sì che il PIL procapite sia diminuito  e oggi, almeno nella metà più povera della città, si vive peggio di vent’anni fa.

Già nel 2008/2009 denunciavo – commenta Mino Giachino – questi dati ma la Bresso e Chiamparino non vollero ascoltarmi e hanno proseguito nel puntare tutto su turismo, grandi eventi e cultura senza difendere con le unghie e con i denti l’industria.  Non avendo l’abitudine virtuosa di verificare l’andamento della economia di Città e regione non si accorsero che anche nel 2006 l’economia piemontese, nonostante le Olimpiadi, non riusciva a crescere più della media nazionale. Già nel 2008/2009 sostenevo l’importanza della costruzione della Tav e, se oggi fosse stata completata, non saremmo così in difficoltà nei collegamenti con la Francia. Nel 2013 ho lanciato la proposta di riportare a Torino l’Autorità dei Trasporti che Monti aveva assegnato a Roma. Nel 2018, durante il primo Governo Conte, i grillini vollero far saltare la Tav, con l’ordine del giorno della sindaca Appendino contro la Tav. Fu allora che decisi e riuscii a realizzare, pur distante dal Palazzo, la più grande e significativa manifestazione di piazza nella storia recente di Torino, il 10 novembre 2018, con oltre 40.000 persone a sostenere la Tav. Il 27 maggio 2019, ultimo giorno di campagna elettorale per le Regionali, Salvini era a Settimo Torinese e un mio amico mi scrisse al cellulare ‘Sai che una delle prime cose che ha detto Salvini è che, se si farà la Tav, è soprattutto merito tuo’.

La terza battaglia da società civile Giachino l’ha aperta nel 2021 quando fu chiaro che nell’ultima Finanziaria di Draghi non c’era neanche un euro per difendere il settore auto. 

La proposta di Giachino venne accolta con favore dai deputati dei vari schieramenti e in particolare dall’on. Molinari che la trasformò in Mozione. Nacque così il fondo Giorgetti adì 8,7 miliardi in nove annualità . Dopo gli incentivi del 2022 e 2023 a chi ha sostituito l’auto ora in 6 miliardi e 300 milioni di euro costituiscono il tesoretto per il Piano Urso che punta a riportare a 1 milione la produzione di auto in Italia, scesa l’anno scorso a meno di 500.000.

L’”irriducibile” ha sempre avuto uno stretto rapporto col territorio e con Torino, soprattutto un’attenzione particolare per il Sermig, e le Parrocchie della periferia dimenticata  che guardano di più agli esclusi. Nella Parrocchia della Pace, in Barriera di Milano, vengono aiutate 350 famiglie a mangiare, ed è stato regalato loro un muletto per smistare 80 tonnellate di cibo di cui necessitano all’anno.

Nel libro “Un irriducibile contro il declino” sono indicati nove punti per il rilancio di Torino: oltre alla adozione del piano del Ministro Urso per il rilancio del settore Automotive, Giachino indica l’importanza di accelerare gli investimenti nel campo della Tav, in quanto Torino assumerebbe una posizione centrale nella Tav Valley, un’area di oltre 700 miliardi di PIL. Torino sarà città di transito nel quadrilatero che unirà Lione, capitale della Rhone Alpes, a Milano, Parigi e Genova.

Altri punti del decalogo riguardano la correzione della decisione europea che punta solo sull’auto elettrica, il rilancio delle fiere economiche, a partire dal Salone dell’Auto e della Tecnica, il completamento della costruzione della Città della Salute, la realizzazione del Centro Ricerche e Scambio Tecnologico nell’ex palazzo RAI di via Cernaia, la messa a punto di un piano di ristrutturazione delle periferie, la tangenziale Est torinese, il rilancio dell’aeroporto di Caselle e la promozione dei prodotti della nostra agricoltura provenienti dalla pianura e dalle vallate. Giachino infine chiede che nella scelta dell’area per localizzare il Centro per la Intelligenza Artificiale che il Governo Meloni conferma per Torino sia valutata anche Barriera di Milano.

MARA MARTELLOTTA

 

Bonus mamme, che cosa c’è da sapere

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

La misura più rilevante per sostenere le madri che lavorano è rappresentata dalla “decontribuzione delle madri,” che prevede che le lavoratrici con due figli o più siano esentate dal pagamento dei contributi a carico del lavoratore. Esaminiamo questa misura e valutiamo di quanto aumenterà il reddito di queste lavoratrici.

La versione originale della misura prevedeva che fosse una soluzione permanente, garantendo alle madri i seguenti benefici:per le mamme con due figli, la decontribuzione sarebbe stata in vigore fino a quando il secondo figlio, il più giovane, avesse compiuto 10 anni; per le mamme con più di due figli, la decontribuzione sarebbe durata fino al compimento dei 18 anni del figlio più giovane.

La misura di decontribuzione per le mamme con due o più figli comporta che il terzo dei contributi a carico del lavoratore dipendente non venga più trattenuto direttamente dalla busta paga delle lavoratrici, ma diventi un onere a carico dello Stato. Di conseguenza, lo Stato coprirà questa parte dei contributi, alleviando così il peso finanziario sulle madri che lavorano. Questo cambiamento mira a fornire un sostegno diretto alle famiglie, garantendo che una parte significativa dei costi contributivi sia coperta dal governo.

La misura di decontribuzione non è permanente ma ha limiti temporali ben definiti: le lavoratrici con 2 figli avranno diritto alla decontribuzione per un periodo di 12 mesi; le lavoratrici con più di 2 figli beneficeranno della decontribuzione per un periodo di 36 mesi, ovvero 3 anni.

Per calcolare di quanto aumenta la busta paga delle lavoratrici madri beneficiarie della decontribuzione, dobbiamo considerare le aliquote contributive e l’effetto del bonus mamme. In generale, le aliquote contributive per i lavoratori dipendenti prevedono il 33% del reddito, di cui il 23,81% è versato dal datore di lavoro e il restante 9,19% è a carico del lavoratore dipendente.

Tuttavia, fino a quando è in vigore la decontribuzione generale del 6% o del 7% in base al reddito (che è stato confermato per tutto il 2024), l’aumento reale della busta paga per le lavoratrici madri sarà del 3,19% o del 2,19%.

Per le mamme con due figli, la decontribuzione effettiva, riconosciuta attraverso il bonus mamme, sarà del 2,19% o del 3,19%, considerando che il bonus sarà concesso solo per 12 mesi e che la decontribuzione generale sarà ancora applicata per tutto il 2024.

In pratica, la lavoratrice vedrà un aumento del 9,19% sull’importo lordo soggetto a contributi previdenziali solo quando la decontribuzione generale, prevista per tutti i lavoratori, verrà meno. È importante sottolineare che questo è un beneficio temporaneo e non può essere mantenuto in modo indefinito, poiché le risorse disponibili per finanziare tale incentivo sono limitate nel tempo.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Torino – Ceres, “integrato il progetto per potenziare la linea”

Gabusi risponde a un’interrogazione di Canalis (Pd): “Abbiamo ottenuto 155 milioni perché il passante di corso Grosseto non era sufficiente per l’interconnessione”.

“L’inaugurazione del collegamento tra il passante ferroviario e la Torino – Ceres avverrà a gennaio 2024: la realizzazione del passante di corso Grosseto, così come progettato, non era sufficiente per l’interconnessione alla rete ferroviaria nazionale e sono stati quindi ridefiniti ed aumentati i lavori per raggiungere tale obiettivo. Per questo motivo tempo fa Regione e Rfi hanno ottenuto ulteriori 140 milioni di euro di finanziamento, a cui vanno aggiunti 15 milioni ottenuti dalla Regione, da un bando europeo”.

Lo ha spiegato l’assessore ai Trasporti, Marco Gabusi, in risposta a un’interrogazione della consigliera Monica Canalis (Pd).

Sulla data effettiva di ripresa dell’esercizio della linea, l’assessore ha spiegato che prima devono concludersi le prove di Trenitalia sulla linea, indicativamente all’inizio di gennaio, in seguito alla richiesta dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa).

Invece, in merito al potenziamento della tratta tra Germagnano e Ceres, il servizio riprenderà con l’installazione del Scmt (Sistema di controllo marcia treno) collegando Ceres con il Servizio ferroviario metropolitano (Sfm), attraverso Germagnano-Ciriè.

La Regione ha anche previsto delle risorse per mettere a norma alcuni attraversamenti della linea, tra Cirié e Germagnano mentre, l’Scmt sarà a breve attivo su tutta la linea e la circolazione in entrambe le direzioni su ciascun binario (la cosiddetta “banalizzazione”) dovrebbe essere attivata entro il 2025. L’assessorato sta valutando l’utilizzo dei treni “Pop-Jazz” fino a Cirié e “Minuetto” fino a Germagnano. Sulla questione della trasformazione di Cirié in “Stazione Porta” dell’Sfm, la Regione ha finanziato il Comune di Ciriè per la progettazione e la realizzazione dell’intervento di soppressione del passaggio a livello, cosa che consentirà la riqualificazione e riconversione dell’area della stazione.

Ufficio Stampa

In Consiglio regionale la delegazione cinese di Sichuan

Una delegazione di rappresentanti ufficiali provenienti dalla provincia cinese di Sichuan, all’interno della Repubblica Popolare Cinese, ha fatto visita in Consiglio regionale. L’incontro, a cui hanno partecipato il presidente del Consiglio Stefano Allasia , il vicepresidente della Giunta Fabio Carosso e il sindaco di Asti Maurizio Raseroha segnato un importante passo avanti nelle relazioni bilaterali tra Piemonte e la provincia di Sichuan.

La delegazione cinese, guidata dal Wang Yanfei, Segretario e Vice Direttore Generale del Comitato Permanente del Congresso del Popolo della Provincia di Sichuan e  da Jia Ruiyun, Capo Gabinetto per la Presidenza del Congresso del Popolo della Provincia di Sichuan, è in visita in Piemonte con l’obiettivo di promuovere lo scambio culturale, commerciale e istituzionale tra le due parti. Durante l’incontro, si è discusso di una serie di temi di interesse comune, tra cui la cooperazione economica, l’educazione, la scienza e la cultura, l’avvio di progetti di collaborazione che promuovano una maggiore conoscenza reciproca e una più stretta cooperazione.

Wang Yanfei, si è detto convinto del fatto che conoscenza e cooperazione siano le strade da percorrere per accrescere in modo significativo lo sviluppo e al benessere delle rispettive comunità. “Con il Piemonte – ha ribadito – abbiamo da tempo stabilito una relazione di gemellaggio. Non dimenticheremo l’aiuto che la vostra regione ci ha dato nel 2008, in seguito ad un terremoto che ha colpito le nostre cittadine”. La provincia di Shuan è situata nella parte nord-occidentale del nostro paese ed è un luogo di straordinaria diversità naturale e culturale. Oltre alla bellezza naturale, Shuan è anche un luogo ricco di tradizioni culturali. I nostri abitanti mantengono con orgoglio le antiche pratiche culturali, dalle danze tradizionali alla cucina locale. è anche un centro di innovazione e progresso. I nostri centri urbani stanno crescendo rapidamente e sono all’avanguardia in settori come la tecnologia, scienza e l’istruzione. Al momento sono circa 45 le imprese italiane iscritte nella nostra regione”.

“Il presidente Stefano Allasia ha espresso la sua personale gratitudine alla delegazione cinese dalla provincia di Sichuan per la visita, una visita che offre l’opportunità di lavorare insieme e rafforzamento relazioni e intenti. “Auspico in un rapporto bilaterale, di interessi culturali, commerciali e sociali. Un doppio piacere per noi ospitarvi, perché la popolazione cinese qui in Piemonte si è sempre distinta per senso del dovere e per il rispetto che dimostra ogni giorno per la nostra cultura. Con lo stesso rispetto dobbiamo imparare a conoscerci e fare in modo che il Piemonte sia per voi opportunità come per noi la Cina. Siamo a disposizione per valutare come questa istituzione possa in futuro agevolare scambi economici e culturali”

Di lavoro e commercio ha invece parlato Fabio Carosso, vicepresidente della Giunta regionale “il Piemonte è stato recentemente insignito da Gambero Rosso, del riconoscimento di Regione in cui si mangia meglio, terra di eccellenza gastronomica. Ci auguriamo che anche la Cina e la provincia  Sichuan possa presto apprezzarne tutte le caratteristiche. Questa collaborazione è di vitale importanza per entrambe le parti e offre opportunità significative per la crescita economica e lo sviluppo. La Cina è attualmente una delle economie più dinamiche del mondo, e la provincia di Sichuan è una delle sue regioni economicamente più vitali. Inoltre, il gemellaggio tra l’Italia e Sichuan può favorire la collaborazione nel settore della tecnologia e dell’innovazione”.

Il sindaco di Asti Maurizio Rasero, ha infine sottolineato che già a partire dagli anni 90 sono stati messi in piedi i primi progetti tra la città di Asti e lo Shuan. Con la stessa amicizia e voglia di continuare a conoscersi prosegue questo rapporto interculturale, molte sono le città di questa provincia della Cina che stanno tessendo legami con il Piemonte . Il sostengo che Italia e Cina possano reciprocamente darsi è importante per avviare progetti sia in ambito commerciale che culturali. Un terreno fertile su cui dobbiamo seminare”.

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