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Un piano per tutelare fontane e monumenti all’aperto

Fontane, monumenti e opere d’arte collocate all’aperto sono un patrimonio prezioso, che arricchiscono le piazze, le vie e i parchi della nostra città, rendendola più bella da vivere e più attraente e interessante da visitare. Grazie a un accordo con la Fondazione 1563 per l’arte e la cultura di Compagnia di San Paolo, questi beni saranno presto sottoposti a interventi di manutenzione programmata e continuativa, per preservarli dal deterioramento causato dall’azione del tempo e dell’uomo. È quanto approvato dalla Giunta comunale nella seduta di ieri mattina, su proposta dell’assessora alla Cultura Rosanna Purchia.

Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo, vincitrice del bando PNRR-Missione 4 “Istruzione e ricerca” – Componente 2 “Dalla ricerca all’impresa” – Investimento 1.3, sarà al fianco della Città di Torino nel progetto “Monumenti e fontane nello spazio pubblico della città di Torino. Beni collocati all’aperto: piani di manutenzione programmata e protocolli di gestione operativa”.

Obiettivo dell’intervento è la pianificazione degli interventi di conservazione, ma soprattutto la creazione e l’acquisizione di strumenti concreti che renderanno più facile, in futuro, la gestione del patrimonio culturale da parte del Comune di Torino. In particolare, la stesura di un protocollo dettagliato, efficace e sostenibile, che garantirà un’azione costante di ispezione e monitoraggio dei beni e la migliore gestione degli interventi di conservazione.

Il progetto prevede quattro fasi, in cui saranno coinvolte, oltre alla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino, anche la Fondazione Centro Conservazione e Restauro dei beni culturali “La Venaria Reale” e la Fondazione LINKS, quest’ultima specializzata in Ricerca e Sviluppo (R&D) di progetti a contenuto altamente tecnologico.

La prima fase sarà fondamentale, poiché fornirà gli elementi per stabilire gli obiettivi, le attività, gli strumenti e gli output di ognuna delle fasi successive. Bisognerà innanzitutto ricostruire il quadro attuale delle risorse economiche, umane e tecnologiche e delle competenze a disposizione. Si dovrà poi definire lo stato di fatto dei beni oggetto dell’indagine, ricostruendo la storia conservativa di ognuno attraverso foto, documenti e relazioni, per poi individuare quali saranno oggetto dell’intervento.

La seconda fase sarà quella dello studio delle correlazioni tra il processo di degrado dei beni e i fattori ambientali e antropologici che ne sono la causa. Si potranno così ricavare i dati sulla vulnerabilità di ciascun bene e individuare le migliori tecnologie presenti sul mercato per rispondere ai bisogni identificati. Questa fase si conclude con la stesura del protocollo di gestione, che sarà poi applicato, in maniera sperimentale, nell’ambito di un progetto pilota.

Nella terza fase, di monitoraggio dei risultati ottenuti durante la sperimentazione, saranno apportate correzioni e modifiche al protocollo, per arrivare alla versione definitiva.

La quarta fase, infine, sarà quella della comunicazione e della condivisione con dei risultati dell’intero progetto, anche al fine di coinvolgere il pubblico nelle attività di conservazione, restauro e monitoraggio di edifici storici, paesaggi culturali e manufatti a forte valenza culturale.

Nel frattempo, prosegue l’impegno della Città nella tutela dei monumenti di interesse storico e culturale anche attraverso specifici interventi di manutenzione straordinaria. Sempre nella seduta di ieri mattina, la Giunta comunale, su proposta della Vicesindaca Michela Favaro, ha approvato il progetto esecutivo dei lavori che interesseranno la Chiesa della Gran Madre di Dio, di elevato pregio storico, che comprende elementi architettonici ed artistici che necessitano di un intervento di restauro. L’intervento in progetto si inserisce in una più ampia serie di manutenzioni ordinarie e straordinarie eseguite sull’edificio, che si sono susseguite negli anni per affrontare le criticità più urgenti e garantirne la sicurezza e la fruibilità. Al progetto di restauro saranno destinati 400mila euro.

Case popolari, la proposta del Pd per le assegnazioni

Dopo il Disegno di legge della Giunta regionale presentato dall’assessore Chiara Caucino nella scorsa seduta, il presidente della seconda Commissione Valter Marin ha aperto la discussione generale sulla Pdl 253 che anch’esso modifica le norme in materia di edilizia sociale.
Monica Canalis (Pd), prima firmataria del progetto di legge, ha illustrato i punti salienti del suo documento. È partita dai requisiti di residenza necessari per l’assegnazione delle case popolari, chiedendo che il termine sia riportato a tre anni (oggi sono cinque). Su questo punto il presidente Marin ha ricordato che la Commissione è in attesa della pronuncia della Corte Costituzionale.
La consigliera ha parlato poi della difficoltà – soprattutto per gli stranieri – di reperire il certificato di mancata proprietà di altri immobili, chiedendo di poter far valere una autocertificazione e di limitarlo allo stato estero di nazionalità.
Per valutare le decadenze delle assegnazioni degli alloggi popolari, Canalis ha proposto di istituire formalmente in ogni Atc un’apposita commissione e di avere un unico regolamento su tutto il territorio regionale.
Per fronteggiare le difficoltà economiche di sempre più famiglie assegnatarie, la consigliera ha chiesto di valutare i casi in base all’Isee del nucleo famigliare e di aumentare il Fondo sociale con cui vengono coperti i casi di morosità incolpevole, pesando così meno sui singoli Comuni di residenza.  Al termine della sua illustrazione la consigliera ha chiesto di stanziare 10 milioni di euro di risorse regionali per gli anni 2024-2026 per l’edilizia sociale.
Silvana Accossato (Luv) nel suo intervento ha ribadito le proposte di Canalis sottolineando le difficoltà per le famiglie non tanto di pagare l’affitto, ma di far fronte alle bollette.
La discussione generale sulla Pdl 253, con l’intervento di Francesca Frediani (M4o-Up), proseguirà nella prossima seduta.

Rischio alluvioni, in arrivo i fondi statali e regionali

DIFESA DEL SUOLO: OLTRE 16 MILIONI DI EURO PER 13 INTERVENTI DI RIDUZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO

Sono 13 gli interventi per la riduzione del rischio idrogeologico finanziati grazie all’intesa tra Regione Piemonte e Ministero dell’Ambiente per oltre 16 milioni di euro, di cui 15,5 messi a disposizione dal Ministero e circa 900.000 dalla Regione.

«Grazie a queste risorse continuano gli interventi di messa in sicurezza e prevenzione del territorio che stiamo portando avanti in maniera coordinata tra Regione e Ministero – commentano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Difesa del Suolo Marco Gabusi – La collaborazione con gli uffici del ministro Gilberto Pichetto Fratin è costante e consente di proseguire con il piano di interventi per rendere il Piemonte più sicuro e protetto».

Saranno finanziati i seguenti interventi:

– con 4.015.000 euro i principali dissesti di versanti esistenti a Gavi (AL) tra il Forte e l’abitato;

– con 538.000 euro il secondo lotto della riduzione del rischio idrogeologico lungo i torrenti di Garbagna (AL);

– con 975.000 euro il consolidamento dell’abitato diRocca Grimalda (AL);

– con 3.200.000 di euro una serie di interventi sul fiume Orco in località Cascina Frera a San Giorgio Canavese e Foglizzo (TO);

– con 1.850.000 euro un argine a protezione dell’autostrada Torino-Pinerolo a Volvera (TO).

La mitigazione del rischio idraulico provocata dal torrente Chisola in località Tetti Rolle a Moncalieri sarà finanziata con 2.940.000 euro, di cui 2.235.270 del Ministero e 704.730 della Regione.

Il decreto comprende anche risorse necessarie per integrare gli extra costi, dovuti all’aumento del prezzo delle materie prime, di alcuni interventi già finanziati in precedenza:

– per lo scolmatore di Valperga (TO) si aggiungono 790.000 euro del Ministero e 60.000 della Regione ai 950.000 già disponibili;

– per il primo programma operativo di sistemazione del torrente Orco a Chivasso (TO) si aggiungono 760.000 euro del Ministero ai 4.500.000 euro già disponibili;

– per la sistemazione del torrente Rospart a Villar Pellice (TO) si aggiungo 42.800 euro del Ministero ai 2.150.000 euro già disponibili;

– per le arginature sul fiume Bormida ad Acqui Terme(AL) si aggiungono 422.000 euro del Ministero ai 328.000 già disponibili;

– per la sistemazione del torrente Pesio in corrispondenza del ponte di via Mondovì a Chiusa Pesio (CN) si aggiungono 250.000 euro del Ministero e 150.000 della Regione ai 3.250.000 già disponibili;

– per l’adeguamento degli argini del fiume Sesia aVercelli si aggiungono 400.000 euro del Ministero a 1.100.000 euro già disponibili.

RFI, Chieri tra le stazioni del circuito Sala Blu

Un ulteriore ampliamento per il circuito Sala Blu di Rete Ferroviaria Italiana. Entro dicembre, infatti, il servizio di assistenza gratuito dedicato ai viaggiatori a ridotta mobilità e con disabilità sarà disponibile in altre dieci stazioni. Si tratta degli scali, operativi da oggi, di San Candido, Treviglio, Colico, Forlanini, Chieri, Gemelli, Torre in Pietra-Palidoro, Frattamaggiore e San Giovanni Barra, ai quali si aggiungerà Aulla Lunigiana entro la fine di dicembre. A Casarsa e Orsa il servizio è già attivo da settembre.

In particolare, in Piemonte, da oggi il servizio Sala Blu è attivo nella stazione di Chieri.

Da inizio anno, sono stati circa 30.000 i servizi effettuati in Piemonte attraverso la Sala Blu di Torino Porta Nuova, che coordina le attività nelle 29 stazioni regionali del circuito PRM.

L’ampliamento del network, che quindi da dicembre può contare su 345 stazioni, è stato reso possibile grazie alla fornitura di nuovi dispositivi per la salita/discesa dal treno, ovvero carrelli elevatori e rampe da marciapiede per l’incarrozzamento.

Le nuove stazioni sono state individuate in base ad una serie di considerazioni connesse alle segnalazioni pervenute dai principali stakeholder del servizio (Associazioni, Istituzioni, Regioni) e nella logica di intercettare i maggiori bisogni della collettività. L’analisi delle priorità è stata condotta incrociando informazioni relative al contesto infrastrutturale e all’accessibilità nelle stazioni, integrandole con i dati territoriali raccolti all’interno di StationLand, l’innovativa piattaforma di local intelligence sviluppata da RFI per analizzare le relazioni esistenti tra le stazioni ed i contesti urbani che le ospitano. L’ampliamento del network Sala Blu non si ferma e continuerà anche il prossimo anno con l’inserimento di ulteriori nuove stazioni.

Dal 2011, da quando Rete Ferroviaria Italiana ha assunto il ruolo di station manager, sono stati oltre 3,6 milioni i servizi di assistenza erogati dalle sue Sale Blu. Nel solo 2023 i servizi operati da gennaio a novembre sono stati circa 372mila ed entro la fine dell’anno si stima di tornare ai consuntivi del 2019, quando è stato registrato il picco, con circa 408.000 interventi.

Infine, grazie a un investimento di circa 464 milioni di euro, RFI potrà migliorare l’accessibilità in ulteriori 81 stazioni che si aggiungeranno alle 264 che ad oggi risultano accessibili in autonomia da parte delle persone a ridotta mobilità. Tra gli interventi la realizzazione di rampe e percorsi pedotattili, l’installazione di ascensori e l’innalzamento dei marciapiedi ad altezza 55 centimetri dalle rotaie per agevolare l’accesso ai treni.

Azioni che dimostrano la costante attenzione di RFI nei riguardi delle persone a ridotta mobilità, un impegno che si declina attraverso molteplici azioni e novità introdotte nel corso degli anni per migliorare e semplificare la fruibilità del servizio.

RFI ha inoltre attivato nella sede centrale di FS a Roma la nuova Control Room Stazioni Nazionale, che affiancherà e collaborerà con le 15 Control Room territoriali, già impegnate nel monitoraggio costante di tutti gli impianti di stazione e nella loro gestione da remoto, grazie anche a un dialogo costante con la Sala Circolazione e le Sale Blu per l’assistenza alle persone a ridotta mobilità.

Sono in tutto circa 80 le persone che lavorano all’interno delle Control Room contribuendo, in particolare, ad alimentare il canale online Infoaccessibilità di RFI, dove è possibile verificare in tempo reale lo stato di funzionamento degli ascensori e delle rampe di accesso ai binari, completo di indicazioni sui tempi di ripristino. Questo servizio informativo, a beneficio soprattutto delle persone con disabilità e a ridotta mobilità, è stato sviluppato in ottemperanza a quanto previsto dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) con la delibera 106/2018.

La Control Room Nazionale sarà impegnata anche nel monitoraggio delle performance tecniche e gestionali degli impianti, l’analisi delle anormalità di funzionamento.

L’operatività della Control Room Nazionale punta quindi al miglioramento degli aspetti manutentivi e gestionali relativi alle stazioni, proseguendo il percorso di customer centricity intrapreso da RFI in coerenza con il nuovo modello di stazione del futuro, intesa non solo come luogo di passaggio, ma anche come nodo intermodale e polo di attrazione.

Economia Piemonte: avanti adagio

 

Il Comitato Torino Finanza ha diffuso le sue stime sul Pilregionale del terzo trimestre. La variazione rispetto allo stesso trimestre di un anno fa è del +0,37%. Per l’ultima parte dell’anno non si prevedono rimbalzi.

Il rialzo dei tassi e l’inflazione hanno frenato i consumi e congelato le spese: in Piemonte nel terzo trimestre di quest’anno la crescita dell’economia si è quasi fermata, la variazione tendenziale (sullo stesso trimestre dell’anno precedente) è positiva, ma per pochi decimi (+0,37%), anche se migliore rispetto a quella dell’Italia (+0%). C’ è stato un progressivo rallentamento: +2% nel primo trimestre, +1,1% nel secondo. Sono le stime del Comitato Torino Finanza presso la Camera di commercio di Torino, che grazie al modello del PILNOW può dare indicazioni sull’andamento dell’economia piemontese con largo anticipo (7 trimestri) rispetto al Pil che l’Istat diffonde sulle regioni.

Con il superindice PILNOW il Comitato Torino Finanza è anche in grado di prevedere che per il Piemonte sarà un finale d’anno “senza il botto”. A novembre, infatti, c’è la possibile conferma di una crescita annuale del Pil piemontese dello 0,9%. Ma conterà molto il periodo di Natale, pur se per ora i consumi scricchiolano e il recupero dell’inflazione nei salari non è all’orizzonte. A prezzi costanti (depurando il PILNOW dall’inflazione), il valore del Pilregionale degli ultimi 12 mesi è di 135 miliardi di euro (33,4 nel terzo trimestre), mancano ancora 4 punti percentuali di crescita e 7 miliardi per ritrovare il livello del reddito prodotto in Piemonte nel 2008.

Il peggioramento sembra comunque essersi esaurito nel mese di settembre, ma da ottobre in poi il Pil non sta rimbalzando, piuttosto, ristagna. I ricercatori del Comitato Torino Finanza sottolineano, fra gli aspetti negativi, l’inflazione, che, pur in via di riduzione, è penetrata nei comportamenti e sta probabilmente deprimendo i consumi, che avevano tenuto nella primissima parte dell’anno (I trimestre). E non si avverte ancora il segnale di rialzo. E così il 2023 non terminerà più con un lascito di punti acquisiti per il 2024 (come fu per il 2022) e la strada del 2024 sarà in salita. Il PILNOW registra però anche alcuni aspetti positivi: la recessione, anche se tecnica, non c’è stata; i dati sono almeno in linea con la media nazionale o lievemente migliori; la cultura, settore tradizionalmente fragile, e il turismo compensano il rallentamento dei consumi.

Il PILNOW fornisce un giudizio sintetico, tempestivo, istantaneo, dell’andamento economico del Piemonte. Il modello si è ulteriormente arricchito grazie ai dati sui consumi mensili forniti da Nova Coop.

Vladimiro Rambaldi, Presidente Comitato Torino Finanza: “L’economia piemontese, come del resto quella di tutta l’Europa ad eccezione della Spagna, rallenta, anche se meno della media italiana. Le nostre stime ci dicono che siamo in una fase di ristagno. Certo paghiamo l’effetto del rialzo dei tassi di interesse di 450 punti base in poco più di un anno da parte della Bce, un rialzo che si sta propagando sempre più all’economia reale in un contesto di crescita debole, inflazione elevata, anche se fortunatamente in rallentamento, e tensioni geopolitiche accentuate. La crescita ha bisogno di stimoli e, in questo senso, bisognerà vedere se nel 2024 basteranno le riforme del PNRR”.

“Questi dati ci mostrano un Piemonte che fa fatica a crescere, ma che è in linea con il dato nazionale. In quest’ottica non possiamo dimenticare che l’Italia ha un’economia solida, che offre diverse opportunità di espansione in settori come l’automotive, l’industria manifatturiera, l’energia rinnovabile, il turismo, la moda e il design. Tuttavia, affrontiamo alcune sfide strutturali che possono influenzare la nostra capacità di sviluppo come la burocrazia e l’elevata pressione fiscale. Inoltre, dobbiamo investire in infrastrutture materiali e immateriali e sostenere la ricerca scientifica e lo sviluppo tecnologico attraverso l’innovazione. Questo ci consentirà di affrontare le sfide interne ed esterne alla nostra economia”, commenta il Presidente di UnioncamerePiemonte, Gian Paolo Coscia.

Un tram per scoprire il Natale a Torino

Un tram per scoprire il Natale a Torino con racconti, curiosità e dolcetti natalizi. Partenze ogni 30 minuti circa dalle 10 alle 12:30 da piazza Castello (lato Teatro) Regio:

– sabato 9 dicembre 2023
– sabato 16 dicembre 2023
– sabato 23 dicembre 2023
– sabato 6 gennaio 2023

L’iniziativa è ad accesso libero, non occorre prenotare.
Per informazioni: eventi@atts.to.it

Evento organizzato da Zip s.r.l. per Città di Torino, in collaborazione con GTT Gruppo Torinese Trasporti

Tour in Tram storico con degustazioni

Mercatino di solidarietà alla Madonna dei Poveri di Collegno

20’ N@ Tale che sia Tale
Ritorna l’ evento organizzato dalle Associazioni Gruppo Rangers e Millemani Insieme per Condividere, dal 15 al 17 dicembre, nella Parrocchia Madonna dei Poveri a Collegno.
Al Mercatino della solidarietà parteciperanno, oltre a Nonno Luciano, le Associazioni di volontariato quali ad esempio: Operazione Uribe, APS Geniaut, Ass.ne del
Piemonte X Fragile, Cercando Fabrizio e…, Ass.ne AnteScena, Operazione Mato Grosso.
Grande novità di quest’anno il villaggio del Polo Nord con l’arrivo di Babbo Natale e giochi in mezzo al ghiaccio.
Inizio della festa venerdì 15 con il concerto delle classi della scuola Anna Frank di Collegno.
Sabato sera cena solidale e a seguire giochi di Magia con il Mago Cele.
Durante la manifestazione si raccolgono le “Scatole di Natale” per regalare un dono ai più bisognosi.
Un momento di festa per vivere il Natale in un’atmosfera familiare, più reale che virtu@le. Testo raccolto da Enzo Grassano

COVID Open day sul territorio per aumentare la copertura vaccinale

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La Regione Piemonte ha aderito alla richiesta del Ministero della Salute, nel corso dell’incontro con tutte le Regioni che si è svolto ieri, di attivare iniziative per facilitare ulteriormente l’accesso dei cittadini alla vaccinazione anti covid.

In queste ore la Direzione regionale dell’Assessorato, con il DIRMEI ed Azienda zero, sta inviando alle Asl, ai medici di medicina generale e ai farmacisti una circolare con le integrazioni delle indicazioni e le raccomandazioni.

In particolare, la Regione chiede alle Asl di organizzare degli open day già nel periodo pre-natalizio: le iniziative potranno avvalersi del nuovo vaccino ricombinante adiuvato Nuvaxovid autorizzato per l’immunizzazione dei soggetti di età pari o superiore a 12 anni.

“Il Piemonte prosegue il suo impegno nella campagna vaccinale e si conferma in prima linea nella capillarità che viene offerta a chi vuole vaccinarsi, grazie al coinvolgimento di medici di medicina generale, delle farmacie che sono già protagonisti da tempo della campagna vaccinale del Piemonte, come per altro auspicato ieri dalla cabina di regia nazionale. Abbiamo chiesto alle ASL di organizzare nei prossimi giorni open day per aumentare la copertura vaccinale che, non ci stancheremo mai di ricordarlo, è fondamentale soprattutto per le persone più anziane e fragili.”- dichiarano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Icardi.

La campagna autunnale/ invernale partita a metà ottobre ha registrato ad oggi la somministrazione di 96.231 dosi, con una media di circa 12.000 dosi a settimana. Attualmente sono in giacenza 16.000 dosi ed altre 8.700 sono in arrivo.

Inizialmente rivolta alla fascia di popolazione over 60 e alle persone con elevata fragilità a rischio di complicanze, la campagna di vaccinazione anti covid, su richiesta della Regione, è stata estesa dal 23 novembre a tutta la popolazione.

Nelle scorse settimane la Regione ha attivato anche la modalità di prenotazione tramite piattaforma, che aveva caratterizzato le precedenti campagne vaccinali, per offrire ai cittadini un ulteriore canale di accesso al vaccino. Ora con gli Open day organizzati sul territorio si punta ad ampliare il numero delle persone che si sottopongono alla vaccinazione anti covid.

Salario minimo, Grimaldi (Verdi Sinistra): “Avete affossato la proposta”

”Non nel nostro nome”. Le opposizioni fermano l’aula.
“Il Governo è scappato per mesi senza avere nemmeno il coraggio di votare contro. Senza vergogna ha trasformato la proposta delle opposizioni in una ‘delega pirata’ per sè. Noi vogliamo togliere dalla povertà un esercito di lavoratori e lavoratrici invisibili, vogliamo che non siano i tribunali a dover dire che sotto 9 euro l’ora è sfruttamento. Questa volta il Paese non è con il Governo, sono minoranza e non ci fermeranno” – così il Vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera, Marco Grimaldi, che insieme a tutte le opposizioni ieri ha occupato l’aula per fermare i lavori prima del voto finale, con cartelli recanti le scritte: “Non nel nostro nome, salario minimo negato, sfruttamento legalizzato”.

“Smartphone d’oro”, premiato il Comune di Chieri

SI AGGIUDICA IL PREMIO AMBIENTE 

Il primo premio italiano dedicato alle migliori esperienze di comunicazione e informazione digitale della Pubblica Amministrazione

Anche il Comune di Chieri nell’albo dei vincitori dello Smartphone d’Oro 2023, ideato e organizzato dall’Associazione nazionale PA Social, la prima associazione italiana dedicata alla comunicazione e informazione digitale nella Pubblica Amministrazione.

A pari merito con il Comune di Milano, il Comune di Chieri ha vinto il premio ambiente con il video Rechiering.

Il premio è stato ritirato a Roma dall’assessora alla Comunicazione Antonella Giordano e dalle responsabili Flavia Silvestri e Rita Vanzo. 

Il prodotto multimediale, realizzato dal Servizio Promozione del Territorio e Comunicazione, in collaborazione con la ditta LegVideo di Massimo Trombi e la dott.ssa Silvia Tabasso di SynThesi è solo un tassello di un piano integrato di comunicazione sviluppato per promuovere i progetti di rigenerazione urbana che hanno ottenuto i finanziamenti del PNRR.

Il mix di comunicazione prevederà il corretto equilibrio tra gli strumenti out of home e i social network.

A breve terminerà la produzione di ulteriori strumenti tipografici e web, che avranno come obiettivo promuovere da un lato i progetti ed esporre le opportunità a potenziali investitori, dall’altro raccontare ai cittadini come agli spazi prescelti sarà restituita la bellezza e come la città diventerà più inclusiva e vivace senza consumare altro suolo.

In foto: premiazione con il Presidente PA Social Francesco Di Costanzo