ilTorinese

Settima edizione del “CDVM’S GOT TALENT”

Dove l’impresa e l’Università promuovono una feconda collaborazione

CDVM’S GOT TALENT, l’importante evento annuale organizzato dai giovani del CDVM-Club Dirigenti Vendite e Marketing,giunge quest’anno alla sua settima edizione e promuove nuovamente il suo rapporto con l’Università di Torino, coinvolgendo gli studenti prossimi alla laurea nel corso di Branding della Professoressa Anna Claudia Pelliccelli.

In questi talent gli allievi, organizzati in team da loro creati, avranno l’opportunità di applicarsi in un progetto di business reale della durata di sette settimane, in cui il mondo delle aziende e quello universitario si incontrano per dare vita a nuove idee e nuovi sviluppi. Nel caso aziendale di questa edizione vede coinvolta la Fresia Alluminio SPA, azienda italiana leader nella progettazione e commercializzazione di sistemi ecosostenibili per serramenti in alluminio per l’edilizia ad alta efficienza energetica. L’azienda vanta una lunga tradizione essendo stata fondata nel 1930.

I mesi precedenti hanno visto il gruppo di lavoro impegnarsi per l’organizzazione del concorso e del primo evento, con la presentazione del caso aziendale agli studenti, che è avvenuto il 27 settembre scorso presso l’aula Jona della scuola diManagement ed Economia sita in Corso Unione Sovietica 218 bis a Torino.

Il caso aziendale presentato è quello su cui si cimenteranno 120 studenti, mettendo alla prova quanto finora appreso durante il corso di studi. L’azienda ospite Fresia Alluminio SPA è una realtà piemontese consolidata che, dal 1935, fonda la propria “mission” aziendale sulla qualità del prodotto e l’attenzione al cliente. Gli iscritti sono organizzati in più di venti squadre.

L’evento di presentazione si è tenuto in presenza del Presidente del CDVM Bartolomeo Vassallo, del vicepresidente e coordinatore del CDVM’ S GOT TALENT Maurizio Ciulla e al Consigliere Luca Psacharopulo del coordinamento dei Soci Junior.

“Abbiamo avuto sempre un ottimo riscontro dal Talent – commenta il Presidente Bartolomeo Vassallo – sia per l’interesse dimostrato dagli studenti sia per alcuni elaborati generati che le aziende coinvolte nelle varie edizioni hanno ritenuto interessante e meritevole di ulteriori approfondimenti. Quest’anno abbiamo delle attese molto elevate, considerato che sono coinvolti solo gli studenti del quinto anno, quindi quelli potenzialmente più pronti ad affrontare realtà concrete. Inoltre, per la prima volta, per rendere più vivo l’interesse a emergere nel talent, grazie alla collaborazione con AXL Agenzia per il Lavoro, ai componenti dei primi tre gruppi classificati verrà offerta un’attività di coachingmirata a migliorare la performance attraverso strumenti e tecniche di coaching efficace.”

Mara Martellotta

La mostra di Natale alla galleria d’arte Malinpensa by La Telaccia

Informazione promozionale 

Ospita dal 12 al 23 dicembre 2023 quattro artisti: Alvaro Cerri, Cesare Iezzi, Dario Frascone e Andrea Zannella.

 

Alvaro Cerri, nativo in provincia di Brescia, classe 1951, vive a Gavardo, vicino a Salò, sul lago di Garda. Da sempre è stato pittore e i soggetti dei suoi quadri sono le persone, in quanto interessato all’uomo nella sua essenza. I suoi lavori si possono dividere in due categorie: i ritratti e le storie, che sono le sue storie. Racconta della sua vita e di ciò che gli è accaduto lasciandogli un forte segno. Ha dipinto cinque quadri sulle mani di sua madre morente. Ama dipinti anche dalle grandi dimensioni su tela o su tavola. Validi anche i ritratti realistici realizzati a matita.

Ha partecipato a diverse mostre, collettive e premi nazionali e internazionali. I dipinti dell’artista Alvaro Cerri sono sintesi di vissuto di memoria e di realtà, e realizzati con scioltezza della tecnica e con mano sicura, rivelano una sensibilità non comune in cui ogni soggetto, di chiara introspezione psicologica, vive di un’interiorità intensa, rivelando valori spirituali e umani. Si tratta di una figurazione esistenziale, quella dell’artista Alvaro Cerri, densa di riflessioni e sentimenti in cui riesce a raffigurare nell’opera un ritmo di narrazione e un’atmosfera profonda di vita dal grande vigore rappresentativo. Ne derivano pensieri, immagini e scene di situazioni altamente espressive che richiamano l’attenzione del fruitore e rispondono a una profonda esigenza di comunicazione palpitante di emozioni. Alvaro Cerri ci trasmette nella sua creazione la visione naturale dei suoi protagonisti, altamente simbolici e che documentano una visione evocativa di stati d’animo, attraversando un linguaggio personale ricco di spontanea naturalezza.

Cesare Iezzi è il secondo artista presente in mostra. Nato a Chieti nel 1958, autodidatta, inizia a dipingere giovanissimo.

Dopo aver conseguito il diploma di maturità all’istituto tecnico per geometri, nel 1981 si iscrive alla facoltà di architettura e, nel 2015, presenta all’Aurum di Pescara la sua ultima ricerca intitolata “Photopsyche”, una serie di ritratti fotografici in digital art sul tema del visibile e dell’invisibile. Dal 2016 traspone il concetto di “Photopsyche” nella scultura creando “Sculptures”, ovvero la visione trasfigurata dell’essere umano in cui compaiono le forme materializzate della propria psiche. Ha partecipato a diverse mostre personali e collettive ed è stato finalista di diversi premi tra cui la Biennale di Montecarlo 2023. Con l’inizio di quest’anno ha preso avvio un nuovo progetto dal titolo “Dual”, sei installazioni sul tema della dualità, in un confronto tra vecchi e nuovi miti contemporanei. Lavora spesso presso il suo studio a Civitanova Marche. La scultura di Cesare Iezzi segue un percorso di evidente solidità artistica e di valore culturale in cui i volti umani, che vivono in un tempo sospeso, si liberano in un concetto universale di vero significato sempre pregno di risonanza emotiva e di ricchezza interiore. Le sue creature sono ispirate alla mitologia greca e immerse in uno spazio di rinnovata dimensione. Vengono realizzate con un’interpretazione personale e un’essenza esecutiva elegante, sia nella dinamica dei volumi sia nella sintesi formale e essenziale. Quello di Iezzi è un iter intriso di potenzialità evocative che rivela un aspetto altamente simbolico e contenutistico capace di raggiungere il fruitore e di travolgerlo, perché interpreta un percorso di ricerca di nuova dialettica in grado di emozionare. Ogni opera è unica e irripetibile ed è capacedi comunicare la propria identità stabilendo un linguaggio di grande umanità all’insegna di un’esistenza fortemente spirituale.

Il terzo artista in mostra è Dario Frascone, nato a Torino nel 1992, autodidatta che, sin da subito, trova interesse nella lavorazione del legno.

Successivamente si dedica al disegno iniziando, nel corso del tempo, a esprimere le sue sensazioni con l’arte astratta, realizzando quadri con legno di recupero. Da qualche tempo sta esplorando l’arte digitale ottenendo favorevoli riscontri di critica. È stato selezionato alla X edizione della Biennale di Montecarlo 2023 e ha partecipato a mostre collettive. La ricerca, per l’artista Dario Frascone, è di fondamentale importanza nel suo iter, tanto che egli fa compiere all’osservatore un viaggio fantastico tra realtà e irrealtá, in cui immagini animate da luci, spazi e ritmi formali vivono attraverso una composizione del tutto originale impregnata di meditazione. Le opere dell’artista disegnate a mano e poi sviluppate in digitale con l’ausilio del computer, sono intrise di messaggi ricorrenti e di costanti aspetti fortemente simbolici che rappresentano la società in cui viviamo e lo stato d’animo dei suoi componenti. Ogni soggetto vive di una contemporaneitàsuggestiva realizzata con riflessione e notevole tensione spirituale, che rispecchia il senso e il non senso della vita moderna. Ogni dettaglio è descritto con una valida rispondenza estetica che evidenzia anche una scelta del colore improntata a estrosità e vivacità. L’unione è la sovrapposizione di varie scene di vita e di significati simbolici, che rivelano una compositiva autonoma e personale carica di un’atmosfera incantata, dove tutto nell’opera si veste di un’intensa espressività. Il colore è vivo e dinamico e si accompagna a una capacità tecnica notevole e a una chiara simbologia che esprimono un impeto creativo evidente.

Il quarto artista in mostra è Andrea Zannella, nato a Torino nel 1984, diplomato in grafica pubblicitaria e trasferitosi in Valle d’Aosta nel 2008.

Questo trasferimento gli ha consentito di approfondire il suo interesse per la natura. Da dieci anni ha unito a questa sua grande passione l’amore per la fotografia, la pittura e la scultura. Attraverso queste forme d’arte ha scoperto un nuovo modo di approcciare la natura, ha partecipato a diverse mostre personali e collettive. L’artista Andrea Zannella riesce a conferire a ogni suo soggetto una visione poetica di evidente pulsione interiore, che acquista un personale linguaggio pittorico. Egli ci proietta in una dimensione di bellezza e di sogno in cui lo studio complesso della luce, della cromia e della forma rivela un’energia strutturale ricca di abilità tecnica. Il colore dinamico e vivace, esteso in tutta la superficie del quadro, dialoga con una modulazione ritmica del segno e con una visione simbolica intrisa di originalità , mentre la resa della forma conserva sempre un’espressione figurativa. Quelle di Andrea Zannella sono immagini di chiara creatività e di evidente senso estetico, in cui la sicurezza del tratto e il dinamismo materico descrivono la capacità dei mezzi con un forte impatto visivo e tecnico. Alcuni suoi soggetti sono cavalli in corsa e particolari di animali, fonte di ispirazioni a cui l’artista è strettamente legato e che si liberano in tutta la loro fantasia vivendo di un’elaborazione tecnica assolutamente unica di pura entità cromatica e materica. Le sue opere si distinguono per una gestualità incisiva densa di accenti materici e ci regalano una realtà pittorica suggestiva, ricca di emozioni e di intensi stati d’animo.

 

Dal 12 al 23 dicembre 2023

Galleria Malinpensa by La Telaccia

Corso Inghilterra, 51 – Torino

Orario: 10:30-12:30/16:00-19:00 (chiuso lunedì e festivi)

 

Mara Martellotta

“La zuppa della Bontà” di Progetto Arca in piazza per scaldare l’inverno dei senza dimora

Torino, venerdì 27 e sabato 28 ottobre 2023

“È buona per te e scalda l’inverno dei senza dimora”: con questo slogan scendono anche quest’anno in piazza i volontari di Progetto Arca per l’appuntamento annuale con la zuppa della Bontà, la due giorni dedicata a sensibilizzare i cittadini sulle persone senza dimora e raccogliere donazioni attraverso la distribuzione di confezioni di zuppa da cucinare a casa, grazie alle quali la fondazione potrà distribuire in strada pasti caldi durante l’inverno.

Venerdì 27 e sabato 28 ottobre i volontari di Progetto Arca sono presenti dalle ore 10 alle 18 in diversi punti di sette città: Milano, Torino, Padova, Roma, Napoli, Bari, Ragusa (sul sito progettoarca.org è presente l’elenco degli indirizzi).

A Torino, venerdì 27 i volontari saranno in via Roma 315, mentre sabato 28 in via Po e piazza Bodoni.

 

“Quest’anno abbiamo scelto di essere presenti in queste città che sono molto importanti per le nostre attività dedicate alle persone senza dimora e indigenti. Qui infatti siamo presenti con le nostre Cucine mobili e i Market solidali, servizi strutturati che hanno un unico obiettivo: offrire un corretto sostegno alimentare a chi è in difficoltà” spiega Alberto Sinigallia, presidente di Progetto ArcaGrazie a tutti i volontari e alle associazioni partner nelle varie città che rendono possibile non solo l’evento ma anche l’attività di ogni giorno dedicata ai più fragili”.

I volontari propongono la zuppa della Bontà in 3 versioni, tutte bio (zuppa della salute, zuppa della tradizione, zuppa di farro e lenticchie), realizzate in collaborazione con la cooperativa di commercio equo e solidale Chico Mendes Altromercato. Le zuppe contengono prodotti biologici (ceci, farro, lenticchie e orzo) e sulla confezione riportano le modalità di preparazione. Per ogni confezione è richiesta una donazione minima di 5 euro.

Ideata nel 2015, la “zuppa” è stata scelta come alimento da consegnare ai cittadini per il suo forte valore della tradizione e per il suo apporto nutrizionale.

A Milano e Roma sono presenti i volontari di Progetto Arca. Nelle altre città, sono affiancati dalle associazioni partner sul territorio: Cooperativa Animazione Valdocco a TorinoCooperativa sociale Cosep a PadovaAngeli di Strada Villanova a NapoliInConTra a BariCaritas Diocesana a Ragusa.

Partner dell’evento è H&M Italia, i cui dipendenti saranno presenti nelle varie piazze venerdì 27 ottobre a fianco dei volontari per distribuire le zuppe e sostenere così la mission di Progetto Arca. L’iniziativa si inserisce all’interno di una partnership più ampia, attiva con il brand svedese dal 2021. Ad oggi i progetti in essere includono la donazione di indumenti ed accessori ad Impresa Sociale Mirasole e il contributo alla realizzazione di due guardaroba sociali nella città di Milano.

 

 

Fs fermata san Luigi, al via i lavori

  • Investimento complessivo di 40 milioni di euro, finanziati con fondi PNRR
  • Verrà realizzato il capolinea della futura SFM 5

Partiti i lavori per la realizzazione della fermata di S. Luigi di Orbassano. Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane, ha, infatti, approvato il progetto esecutivo e dato il via ai lavori per la realizzazione della nuova stazione capolinea della futura linea ferroviaria SFM5 S. Luigi di Orbassano-Torino Stura. i lavori saranno eseguiti dal Raggruppamento Temporaneo di Imprese, guidato da D’Adiutorio Appalti e Costruzioni srl.

Il progetto ha un investimento complessivo di 40 milioni di euro finanziati anche con fondi PNRR. L’attivazione è prevista entro il 2026.

La nuova fermata ferroviaria San Luigi di Orbassano, funzionale anche al vicino ospedale, sarà capolinea della linea 5 del Servizio Ferroviario Metropolitano, il cui percorso si svilupperà all’interno dell’impianto di Torino Orbassano, dove si attesteranno i treni metropolitani, per poi inserirsi nel nodo di Torino e raggiungere Porta Susa e Stura.

La futura fermata, con nuovo fabbricato viaggiatori, sarà dotata di banchina a isola con sottopasso pedonale per consentire l’attraversamento dei binari, nuovi marciapiedi, accessibilità con scale e ascensori, parcheggio di interscambio con circa 400 posti auto, kiss and ride, postazioni per taxi e postazioni di ricarica elettrica.

I lavori prevedono, inoltre, l’adeguamento del sottovia stradale di collegamento con la Strada Provinciale 174.

I sapori di Sicilia e Piemonte conquistano Cherasco

Oltre 7.000 persone hanno visitato la “Piazza del vino e del cibo” e hanno preso parte ai momenti di approfondimento durante la due giorni cheraschese

 Si è rivelata un grande successo la terza edizione diGusta Cherasco, tenutasi sabato 14 e domenica 15 ottobre, a cui si è aggiunta l’appendice benefica di lunedì 16 ottobre con la cena solidale. Una manifestazione che, anno dopo anno, continua a crescere con l’obiettivo di raccontare e promuovere le eccellenze enogastronomiche, produttive, turistiche e legate al mondo dell’ospitalità di un territorio ricco di tesori e opportunità.

 Sono state oltre 7.000 le persone che nel week end hanno visitato la “Piazza del Vino e del Cibo” presso la Piazza dell’Arco del Belvedere, un luogo magico dove scoprire, assaporare e acquistare le migliori prelibatezze del territorio cheraschese. Alle tipicità piemontesi si sono aggiunte alcune chicche provenienti dalla Sicilia, regione ospite di questa edizione, grazie alla preziosa collaborazione con il giornalista siciliano Nando Calaciura, nominato per l’occasione ambasciatore di Gusta Cherasco.

Un vero e proprio viaggio nei sapori su e giù per lo Stivale:  la robiola di Cherasco De.Co., la salsiccia di barolo, lo zafferano, il miele, le lumache, le rane, i tartufi, il biscotto ranocchio di Roreto, i rinomati e deliziosi “Baci” di Cherasco e vini pregiati come il Barolo Mantoetto si sono incontrati con “ospiti”altrettanto pregiati come i vini della DOC Monreale, gli olii extravergine di oliva DOP provenienti da territori quali l’Etna, i Monti Iblei e la Val di Mazaro, il cioccolato di Modica, la pasta di grani antichi e il pane di Monreale.

A queste prelibatezze in esposizione, degustazione e vendita, si sono aggiunti i piatti preparati dal ristorantino di Gusta Cherasco, grazie alla collaborazione con l’Associazione cuochi della Provincia di Cuneo, letteralmente preso d’assalto dai visitatori durante i pranzi e le cene del week end: un intrigante connubio tra ravioli del plin e arancine, pinzimonio di porri di Cervere e pane e panelle, rane, chiocciole e anelletti al forno, torta di nocciole e cannoli siciliani solo per citarne alcuni.

I sapori sono stati protagonisti anche dei momenti di approfondimento, tra masterclass e laboratori: occasioni per fare cultura del cibo e del vino attraverso degustazioni, dibattiti e sorprendenti abbinamenti che hanno incontrato l’interesse di un pubblico desideroso di “saperne di più”. Dalla masterclass sull’Olio Extravergine d’Oliva della Sicilia a quella dedicata all’incontro tra il Barolo del Versante Occidentale e i grandi rossi del Monreale Doc. Dall’appuntamento che ha sancito l’abbinamento tra gli oli siciliani e la piemontese Robiola di Cherasco De.Co. all’appuntamento gestito dalla Banca del Vino dal titolo “Sulle orme di Goethe, viaggio in Sicilia in 5 vini”. Senza dimenticare momenti conviviali tra gusto e spettacolo: l’incontro con il sigaro italico, in abbinamento a rhum, Baci di Cherasco, cioccolato di Modica e praline Don Papa, e la dolce masterclass dedicata al cioccolato, che ha coinvolto in uno spettacolo di voci, profumi e sapori un pubblico di ogni età.

 Il week end di Gusta Cherasco è stato anche all’insegna della musica, con performance live, e arte, grazie alla mostra “Montmartre nelle vie del centro storico” curata da LeonoraRapezzi dell’Associazione Ponte degli Artisti di Milano. Non sono mancati momenti dedicati ai più piccoli e occasioni per visitare le bellezze del territorio attraverso tour guidati in e-bike.

La manifestazione si è conclusa lunedì 16 ottobre con il “tutto esaurito” della cena solidale.  Una serata organizzata in collaborazione con i ristoratori dell’Associazione Gusta Cherasco, con l’Associazione Il Sorriso di Cherasco che si occupa di ragazzi diversamente abili e con il Catering Inclusivo “Bundamangè”, un progetto unico nella provincia di Cuneo per creare concretamente un’opportunità di inserimento lavorativo per studenti ed ex studenti con disabilità e giovani dell’Associazione Centro Down di Cuneo.

 Anno dopo anno Gusta Cherasco cresce e si rinnova, sia per quanto riguarda la propria offerta di sapori, saperi ed esperienze, sia in termini di pubblico che decide di visitare la nostra bella città per scoprirne i tesori enogastronomici ma anche artistici e culturali – Racconta Umberto Ferrondi,Assessore alla valorizzazione dei prodotti gastronomici della Città di Cherasco – Questa edizione è stata particolarmente significativa perché ci ha permesso di stringere un gemellaggio importante con una Regione che, sebbene lontana geograficamente, promuove e tutela un patrimonio enogastronomico, produttivo e artigianale ricco e variegato come il nostro. Un’amicizia importante che ha dimostrato una volta di più come l’enogastronomia possa essere un ponte tra territori e culture, capace di unire, abbracciare e creare saldi legami e opportunità di crescita”.

 Gusta Cherasco è stata organizzata dal Comune di Cherasco e dall’Associazione Cherasco Eventi per promuovere e sostenere le innumerevoli specialità ristorative, enogastronomiche e legate al mondo dell’ospitalità del territorio.

 “Il successo di questa edizione è stato possibile grazie al grande lavoro da parte di tutti: dai colleghi di Giunta ai dipendenti comunali e ai numerosi volontari. Alla collaborazione preziosa di Cherasco eventi, dei ristoratori e delle attività di Cherasco, dell’Associazione “la rana a Roreto”, della proloco di Cappellazzo, dei ragazzi dell’Associazione Cnos – Fap dell’Istituto Salesiano, dell’Associazione Cuochi della provincia di Cuneo, del Dipartimento e solidarietà della FIC Piemonte Liguria e Valle d’Aosta, del gruppo sbandieratori di Cherasco, della banda musicale. Senza dimenticare il fondamentale supporto di tutti gli sponsor, degli istituti bancari e delle Fondazioni che hanno creduto in questo progetto. Un grande grazie a tutti quelli che si sono adoperati per la buona riuscita di gusta Cherasco”.Conclude Umberto Ferrondi.

Torino dedica un giardino a Enrico Mattei

In memoria di Enrico Mattei (1906-1962) – figura centrale nella storia italiana del secolo scorso – la Commissione Toponomastica ha approvato l’intitolazione di un giardino della Circoscrizione quattro di fronte alla piscina Franzoj tra strada antica di Collegno e via Carlo Bianco.

Nel corso della riunione presieduta da Maria Grazia Grippo a Palazzo civico è intervenuto il presidente della Circoscrizione Alberto Re in qualità di proponente della denominazione che ha ricordato l’approvazione all’unanimità di un Ordine del giorno circoscrizionale per l’intitolazione dell’area verde a Mattei.

Trentadue i voti favorevoli in Commissione Toponomastica e un voto contrario.

Olimpiadi, Ruffino (Azione): “A Fi dico meno tweet e più fatti”

MILANO-CORTINA

“Forza Italia è un partito della maggioranza di governo, esprime due ministri, Pichetto Fratin e Zangrillo, entrambi piemontesi, un discreto numero di sottosegretari e il presidente della Regione, Alberto Cirio. Bene così. Se davvero Forza Italia prova “sorpresa e imbarazzo” per la possibile disputa delle gare di bob in un altro Paese anziché utilizzare la pista di Cesana, ha gli strumenti giusti per far valere le ragioni del Piemonte e di Cesana nel governo. A Tajani, ministro degli Esteri nonché vice presidente del Consiglio, suggerisco di fare meno tweet e più fatti. Da Azione e da me personalmente possono aspettarsi pieno sostegno a ogni iniziativa pro-Cesana”, afferma Daniela Ruffino, deputato di Azione.

Dello stesso avviso Davide Zappia, ingegnere di 31 anni, militante di Azione “Come giovane piemontese, comprendo l’importanza di dare priorità alla rivalutazione e allo sviluppo del nostro territorio. È fondamentale per noi che i rappresentanti politici del territorio, come l’onorevole Daniela Ruffino, lavorino attivamente per difendere gli interessi della regione, come evidenziato nella sua dichiarazione.
Sono convinto che azioni concrete, piuttosto che semplici dichiarazioni sui social media, siano cruciali per garantire il sostegno e la crescita di luoghi come Cesana, e mi auguro che ciò diventi una priorità tangibile per il governo.”

Il Teatro Regio di Torino tributa un omaggio al suo ideatore Carlo Mollino

Con la mostra “Carlo Mollino. Atlante. Viaggio nell’universo di un genio del Novecento” a 50 anni dalla rinascita

 

Al geniale architetto che ha concepito e disegnato il nuovo Regio è stata dedicata la mostra, aperta dal 18 ottobre al 14 gennaio 2024 dal titolo “Carlo Mollino. Atlante. Viaggio nell’universo di un genio del Novecento “, un protagonista eclettico e singolare della storia dell’architettura e del design, ma anche scrittore, fotografo, sciatore, automobilista e pilota di aerei, tra le menti più poliedriche del XX secolo.

La mostra è curata da Fulvio e Napoleone Ferrari e prodotta dal Regio nell’ambito di Regio 50, in collaborazione con il Museo Casa Mollino, realizzata con il contributo della Reale Mutua, Socio Fondatore del Teatro Regio, e con il sostegno della BuonoLopera Foundation, che del teatro è socio sostenitore. La mostra ha visto il coordinamento per il Regio di Simone Solinas; progetto esecutivo e direzioni lavori sono dell’architetto Elena Maria D’Agnolo Vallan, insieme all’architetto Valeria Cottino. Il lighting design è di Marco Ostini.

Un ringraziamento va anche al Museo Nazionale di Scienza e Tecnologia di Milano.

“In occasione del cinquantesimo anniversario del Nuovo Teatro Regio non poteva mancare – spiega il Sovrintendente del teatro Regio Mathieu Jouvin – un importante omaggio a Carlo Mollino e questa mostra racconta di un uomo e un artista straordinario, che ha saputo eccellere in ogni disciplina e il cui lavoro mi ha sempre affascinato. Personalità di questo tipo sono rare e sono entusiasta di poter accogliere il pubblico in questo scrigno d’arte ricco di riferimenti simbolici, opera audace e contemporanea proiettata verso il futuro”.

“Oggi con entusiasmo, apriamo le porte alla mostra “Carlo Mollino Atlante”, esposizione che celebra la straordinaria creatività dell’architetto torinese e rafforza il profondo legame tra il teatro Regio e la Reale Mutua – dichiara Luigi Lana, presidente di Reale Mutua. Questa esposizione dimostra l’importanza di quanto sia cruciale preservare e promuovere il nostro ricco patrimonio e sostenere il tessuto culturale locale”

“Siamo contenti di riportare la Basiluro a Torino – spiega Marco Iezzi, curatore dell’area Trasporti del Museo Nazionale di Scienza e Tecnologia di Milano – in questa importante esposizione dedicata a Carlo Mollino, autore delle linee della vettura che partecipò alle 24 ore di Les Mans nel 1955. Per inquadrare Mollino nella sua città è stato fondamentale lo studio del curatore Fulvio Ferrari, esperto dell’architetto torinese.

Carlo Mollino, figlio unico dell’ingegnere Eugenio Mollino, nasce a Torino nel 1905, dove compie i suoi studi, iscrivendosi nel 1925 alla Facoltà di Ingegneria e l’anno dopo trasferendosi alla Regia Scuola Superiore di Architettura dell’Accademia Albertina di Torino, divenuta poi Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, dove si laurea nel luglio del 1931.

Architetto e designer, progettista e pilota di aeroplani e di auto da corsa, fotografo e scrittore, ottimo sciatore, diventa nel 1942 presidente della Commissione delle Scuole e dei Maestri di Sci della FISI e nel 1951 scrive il Trattato di Introduzione al discesismo, dalle cui pagine emerge tutta la sua personalità fantasiosa e inquieta.

Dopo aver pubblicato nel 1948 i volumi ‘Architettura, arte e tecnica’ nel 1953 vince il concorso di Professore Ordinario e ottiene la cattedra di Composizione, che conserva fino alla morte, avvenuta nel suo studio improvvisamente nel 1973.

La mostra si sviluppa in dieci isole-capitoli distribuiti nei vari livelli del foyer che introducono alla leonardesca complessità dell’architetto e dell’uomo e quello che è considerato il suo capolavoro, il nuovo teatro Regio, concluso in coincidenza della scomparsa del suo autore.

A partire dall’atrio esterno, su ognuna delle dodici porte di ingresso del Teatro, è posto un segno zodiacale realizzato al neon.

“Il Teatro accoglie al mondo dell’arte – spiegano i curatori Fulvio e Napoleone Ferrari esattamente come siamo accolti in questa nostra vita sotto un segno zodiacale. Mollino ci accoglie alla vita dell’arte che nasce nel suo teatro con dodici varchi. Con questo segno, fin da subito, è resa sorprendente l’unicità della sua architettura”.

Dieci capitoli, dieci canti narrano la sua biografia, il suo Teatro, la professione, i mobili milionari, le acrobazie aeree e quelle sugli sci, le auto da corsa, la moda e la filosofia che hanno influenzato la sua vita.

Con una videoinstallazione realizzata dall’artista Donato Sansone, sono rappresentate in maniera semplice, con un ipnotico fluire di forme generali si trasformano dal corpo femminile al corpo del teatro, dalle scale di di Piranesi alle passerelle del Regio, le relazioni visive che legano i mondi citati con il poliedrico interno del teatro.

Un’isola conterrà la biografia fotografica di Carlo Mollino e i suoi ritratti pittorici, un’altra ne illustrerà la professione con modelli di architettura rotanti, immagini e disegni. Un letto a castello insieme a piastrelle descrivono il suo lavoro di inventore di interni, come nel caso di Le Roi, la sala da ballo da lui realizzata a Torino. Accanto al capolavoro della Basiluro Damiano, l’automobile progettata per le 24 Ore di LesMans nel 1955, il modellino della macchina da record di velocità Osso di seppia, accompagnato da disegni e fotografie.

La fotografia è rappresentata nelle sue due fasi, nella prima è esposto il lavoro degli anni Trenta, mentre nel foyer, nei salottini, sono esposte venti delle celebri Polaroid erotiche create nell’ultimo decennio di vita.

Nell’ambito di Artissima 2023, fino al 12 novembre prossimo il percorso di visita si arricchirà dell’installazione multimediale di Simon Starling “Four Thousand Seven Hundred and Twenty five”.

Tutta la mostra è resa possibile grazie alla documentazione e alle opere custodite dal Museo Casa Mollino di Torino, fondato da Fulvio e Napoleone Ferrari, fin dal 1985 impegnati nella valorizzazione della figura di Carlo Mollino.

Mara Martellotta

Avetta (Pd): “Per valorizzare i locali storici servono risorse”

Il consigliere Alberto Avetta: “Il commercio piemontese non vive sui buoni propositi.”

 

«Il Presidente Cirio dice spesso che servono “metà consigli e metà soldi”. La norma approvata dal Consiglio regionale che favorisce la valorizzazione dei luoghi storici del commercio, a cominciare dai mercati e dai caffè storici piemontesi, è assolutamente condivisibile ma si ferma ai “buoni consigli”. Ed è un peccato, perché mercati e caffè storici, anche quelli dei piccoli o piccolissimi Comuni, sono una delle eccellenze del nostro Piemonte e rappresentano una straordinaria potenzialità anche per il turismo. Il problema di questa legge, come altre varate nel corso di questa legislatura, è che enuncia buone intenzioni ma poi si ferma lì. Ovvero, nonostante si parli di sostegno alle attività commerciali di antiche tradizioni”, non vengono però stanziati soldi. Da figlio di commercianti, so bene che il commercio ha bisogno di azioni e di fatti più che di belle parole. Lo abbiamo già vissuto con i distretti del commercio, che sono strumenti importanti e che è stato opportuno riattivare, ma che possono essere un vero volano di sviluppo e di riqualificazione dei centri urbani solo se adeguatamente finanziati. Il commercio è un settore vitale e trainante dell’economia piemontese. Deve essere rispettato. E per questo ci impegneremo, affinché non ci si accontenti dei buoni propositi e vengano stanziate risorse adeguate».

Alberto AVETTA

Consigliere regionale PD

San Mauro in Francia per il gemellaggio con Mirande

TAVOLO DI LAVORO

Durante il fine settimana si è svolto, a Mirande, l’annuale tavolo di lavoro del comitato gemellaggi, quest’anno ospite del comune francese.
La delegazione sanmaurese era composta dall’assessora Daisy Miatton, la consigliera Germana Lionello, il responsabile del comitato, Gigi Lobino e, come componente del comitato, Martina Porrello.

Al tavolo hanno partecipato i comuni di Tubize e Korntal-Mughen, con cui Mirande ha altri gemellaggi.
I lavori si sono svolti il sabato mattina, e nel pomeriggio la delegazione ha visitato il liceo agricolo ed il museo delle belle arti di Mirande.

L’appuntamento per il 2024 a San Mauro Torinese in occasione della festa patronale.

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