ilTorinese

Peter Pan, ovvero l’isola dei bambini sperduti

Teatro Concordia, corso Puccini, Venaria Reale (TO) Domenica 22 ottobre, ore 16

 

Un viaggio nell’immaginazione con Peter, Capitan Uncino, Wendy e la colonna sonora con brani originali di Paolo Silvestri per Favole a Merenda

 

 

“Peter Pan” è un classico perché affronta aspetti della condizione umana che non conoscono età e periodi storici e suggerisce ancora oggi nuove riflessioni. La capacità di immaginare, che ha il suo picco proprio nell’infanzia, è fondamentale per l’essere umano: in un mondo bombardato da immagini, paradossalmente diventa sempre più difficile sviluppare questa attitudine. Peter Pan, spiega Giorgio Scaramuzzino: «ci è sembrato un ottimo pretesto per ribadire il fatto che il sogno e l’immaginario infantile non devono mai spegnersi, anche quando inevitabilmente il nostro corpo affronta l’età adulta. “Essere un bambino” non per rifiutare responsabilità e voltare le spalle alla realtà, ma per affrontare il quotidiano con più leggerezza e originalità».

In scena gli attori Alessandro Pisci, Pasquale Buonarota e Celeste Gugliandolo si calano rispettivamente nei ruoli di Peter, Capitan Uncino e Wendy. Le gradinate che compongono la scenografia si trasformano alternativamente nella barca dei pirati o nell’Isola che non c’è. Non mancherà l’interazione con i piccoli spettatori che in alcuni momenti sono parte integrante dello spettacolo. Fondamentale nella messa in scena la colonna sonora composta da Paolo Silvestri: parte della narrazione è infatti affidata ai brani originali che vengono cantati dagli attori e che accompagnano il pubblico in un viaggio nell’immaginazione.

 

Domenica 22 ottobre, ore 16

Peter Pan, ovvero l’isola dei bambini perduti

Favole a merenda

Drammaturgia Giorgio Scaramuzzino, Pasquale Buonarota, Alessandro Pisci

Regia Giorgio Scaramuzzino

Con Pasquale Buonarota, Alessandro Pisci, Celeste Gugliandolo

Musiche Paolo Silvestri

Scene e costumi Lorenza Gioberti

Luci Aldo Mantovani

Coproduzione Teatro Nazionale di Genova e Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus

Biglietti: adulto 10 euro – bambino 7 euro

Autotrasportatore di 45 anni trovato morto nel suo camion

È  probabilmente un malore la causa della morte dell’autotrasportatore di 45 anni trovato senza vita, la scorsa notte,  sul suo camion parcheggiato nell’autoporto di Susa.

Sul posto i soccorsi del 118,  il medico legale e la polizia stradale per i rilievi e le indagini.

Tutti in questura gli ambientalisti che hanno paralizzato Corso Vittorio e verniciato il pavimento di Porta Nuova

Hanno bloccato il traffico tra gli improperi degli automobilisti in corso Vittorio Emanuele II a Torino e versato vernice arancione sul pavimento della stazione di Porta Nuova. Questa la cronaca del blitz di Ultima Generazione a Torino. Gli attivisti climatici, dopo aver bloccato la Torino -Milano nei giorni scorsi, questa mattina si sono piazzati incatenati tra loro in mezzo al corso srotolando uno striscione con la scritta  Fondo riparazione. Altri loro “colleghi” hanno versato vernice arancione all’ingresso di Porta Nuova. La polizia ha sgomberato l’area e li ha accompagnati in questura per identificarli.

Fuggito dopo la condanna per violenza sessuale, catturato dalla GdF di Torino

La Guardia di Finanza di Torino ha posto termine alla latitanza, durata quasi un decennio, di un uomo che dal 2014 risultava destinatario di un ordine di carcerazione, dovendo espiare una pena di 5 anni irrogata dal Tribunale di Torino per violenza sessuale.

Rifugiatosi in Moldavia, suo Paese d’origine, il soggetto, di 40 anni, aveva assunto una nuova identità e, successivamente, era rientrato in Italia. Con il proprio nucleo familiare, era tornato a vivere a Torino, dove lavorava come manovale.

Nel corso di un controllo, i “Baschi Verdi” del Gruppo Pronto Impiego della Guardia di Finanza del capoluogo piemontese, insospettiti da alcune anomalie dei documenti esibiti dallo straniero e dal suo atteggiamento di particolare nervosismo, hanno sottoposto l’uomo a rilievi fotodattiloscopici, accertandone la reale identità.

A quel punto, i Finanzieri gli hanno notificato il provvedimento magistratuale al quale si era per tanti anni sottratto e lo hanno associato alla Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno”.

Ascoltare la città per il nuovo Prg

Chi abita o lavora a Torino potrà dire la sua su come immagina la città del futuro, contribuendo alla redazione del nuovo piano regolatore.

Succede oggi, domani e domenica in otto sedi in contemporanea (una per ciascuna Circoscrizione), dove la Città e Urban Lab, in collaborazione con le otto Circoscrizioni cittadine, organizzano un programma di informazione, ascolto, dialogo e coinvolgimento sulla città di domani.

L’iniziativa si inserisce nella fase di ascolto del territorio prevista dalle linee guida per il nuovo piano regolatore della Città approvate lo scorso mese di giugno. L’intenzione è quella di rendere corale il processo di redazione del nuovo strumento urbanistico, con il coinvolgimento di tutte le parti interessate e della società civile nel suo insieme: portatori di interesse sociale ed economico, abitanti e utenti della città, associazioni e corpi intermedi, enti pubblici ed esperti.

Il primo appuntamento aveva riguardato gli addetti ai lavori mentre ora, a poter suggerire traiettorie di lavoro per la costruzione del nuovo piano, saranno i cittadini di ogni quartiere.

Il programma della tre giorni prevede un incontro pubblico di presentazione del percorso per il nuovo Piano Regolatore, durante il quale i presidenti delle Circoscrizioni e i rappresentanti delle organizzazioni locali illustreranno punti forza e problemi di ciascun territorio. Dalle 12 alle 19 sarà poi aperto uno sportello dedicato, dove cittadine e cittadini potranno proporre progetti, segnalare suggerimenti e criticità e ricevere informazioni sulle trasformazioni in corso nella città.

Proposte, idee e suggerimenti potranno essere inviati all’amministrazione anche on linecompilando un questionario rivolto a chiunque abiti, studi o lavori a Torino e voglia raccontare come vorrebbe la città.

Il Piano regolatore è il principale strumento dell’amministrazione per governare l’assetto del territorio comunale: detta regole, stabilisce limiti e indica, progettandolo, il futuro della città, tanto nelle sue aree di sviluppo quanto nella trasformazione del tessuto urbano consolidato. Quello ad oggi in vigore fu adottato nel lontano 1991 e approvato nel 1995, opera di Vittorio Gregotti e Augusto Cagnardi.

“L’ultimo piano regolatore che Torino ha avuto– spiega l’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni– ha consentito negli anni la trasformazione di molte sue parti ma è evidente che oggi uno strumento pensato negli anni ‘90 non risponde più alle esigenze delle città. Serve un nuovo piano, costruito a partire dai temi che caratterizzano la specificità del tessuto urbano ma anche da una oggettiva esigenza di contemporaneità, ovvero di un atteggiamento capace di trattare, al tempo stesso, la consistenza dei luoghi da trasformare, la transizione energetica e ambientale, l’aspetto demografico. E per costruirlo servono l’ascolto, la condivisione e i suggerimenti di tutti coloro che vivono la città e vogliono contribuire a migliorarla”.

Al Lingotto premiati i commercialisti torinesi “anziani”

“E’ stato un grande evento che ha confermato la capacità di Torino di essere un luogo di confronto per elaborare idee e proposte per il futuro del Paese”. Così Luca Asvisio, Presidente dei commercialisti torinesi, ha commentato i lavori del Congresso nazionale della categoria che si è chiuso al Lingotto, dopo tre giorni di incontri e dibattiti.

Ben 1.800 professionisti hanno partecipato all’evento, facendo registrare il sold out nella grande Sala Auditorium. “Anche per la nostra categoria Torino e il Piemonte sono un importante punto di riferimento: non è un caso se due dei cinque congressi nazionali della categoria dopo l’unificazione fra commercialisti e Albo dei ragionieri si sono svolti qui”.

Sono sfilati nella grande sala disegnata da Renzo Piano molti e autorevoli personaggi:  “A Torino abbiamo portato economisti, esponenti del mondo accademico, delle professioni e delle imprese, alti dirigenti dello Stato, giornalisti e rappresentanti del governo, coni quali c’è stato  un confronto a 360 gradi sui più importati temi economici del momento: il PNRR, il debito pubblico, la sostenibilità, la riforma fiscale, le prospettive del lavoro intellettuale nell’era dell’intelligenza artificiale, la cyber security. Abbiamo anche fatto sentire la voce e i problemi di una città che deve essere aiutata a riprendere il suo cammino di sviluppo e ad attrarre investimenti stranieri. Da Torino è partito un messaggio al governo perchè attui le necessarie riforme per snellire la burocrazia, per dare la certezza del diritto alle imprese, per un fisco più equo. Personalmente ho sottolineato il grave problema dell’enorme carico del debito pubblico e la necessità di non sottovalutare i segnali di malessere sociale di fronte all’impennata dell’inflazione. Da parte nostra abbiamo ribadito la piena disponibilità al confronto e alla collaborazione con il governo e le forze politiche”.

 L’ultima giornata è stata caratterizzata dalla tavola rotonda, su “PNRR, una sfida da vincere”, con i ministri Raffaele Fitto, ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, intervistati dal vicedirettore della Stampa. Marco Zatterin. Sul palco anche il Presidente Luca Asvisio e il Presidente nazionale dei Commercialisti, Elbano de Nuccio.

Un momento toccante è stata la cerimonia di proclamazione dei vincitori delle tre borse di studio assegnate dal Consiglio Nazionale in memoria di tre commercialisti assassinati nell’esercizio della loro attività professionale. In sala erano presenti i familiari dei professionisti uccisi.

Nel pomeriggio, al termine dei lavori congressuali, l’Ordine dei Commercialisti di Torino ha organizzato, sempre nell’ Auditorium del Lingotto, la cerimonia di premiazione di  153 colleghi con 60, 50 e 30 anni di anzianità professionale.

Nella foto ultima tavola rotonda: da sin. Pichetto Fratin, De Nuccio, Fitto, Asvisio

Regio, confermato lo sciopero sulla prima recita de La bohème

In seguito all’adesione dei lavoratori del Teatro Regio allo sciopero nazionale indetto per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro delle Fondazioni Lirico Sinfoniche, la Fondazione Teatro Regio di Torino informa che non è in grado di garantire il regolare svolgimento della recita de La bohème, prevista sabato 21 ottobre alle ore 20.
Stefano Lo Russo, Sindaco della Città e presidente della Fondazione Teatro Regio afferma: «Comprendiamo e condividiamo le ragioni che hanno spinto le lavoratrici e i lavoratori del Teatro Regio ad aderire allo sciopero per il rinnovo del contratto nazionale, ed esprimiamo vicinanza a professioniste e professionisti che hanno scelto di far sentire in maniera decisa la propria voce. Siamo ben consci dell’impatto che questo sciopero avrà sul Regio, patrimonio della città e della comunità, e sul pubblico di persone appassionate e affezionate, e cercheremo di porre rapido rimedio al disagio che la situazione arrecherà».
«Non appena abbiamo ricevuto la dichiarazione di adesione allo sciopero nazionale da parte dei sindacati territoriali e delle RSU del Teatro – afferma il sovrintendente Mathieu Jouvin – mi sono mobilitato per cercare di trovare una mediazione. Nonostante la disponibilità di tutti, il mancato rinnovo di un contratto di lavoro nazionale non può, purtroppo, trovare una soluzione a livello locale. Mi sono quindi immediatamente concentrato sul nostro pubblico, nei confronti del quale dobbiamo tutti avere il massimo rispetto, e ho messo in atto tutti gli strumenti a mia disposizione per offrire la possibilità di vedere La bohème in un’altra recita, di scegliere un altro spettacolo o di ricevere un rimborso. In questi giorni il rapporto con Reale Mutua – sponsor della produzione – è stato costante e, grazie alla fiducia che il nostro Socio Fondatore ripone nella Fondazione, è stato possibile spiegare e far comprendere le ragioni eccezionali che hanno portato i lavoratori ad aderire allo sciopero. Confido quindi anche nella massima comprensione del nostro amato pubblico e mi auguro che sia possibile trovare al più presto una piattaforma condivisa in modo da siglare il rinnovo contrattuale».

 

INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO
CAMBIO DATA

I possessori di biglietto o di tagliando di abbonamento, indipendentemente dalla modalità di acquisto utilizzata, potranno scegliere fin da subito un’altra data de La bohème, non perdendo così l’opportunità di assistere all’opera di Puccini e ricevendo l’eventuale rimborso in caso di differenza di costo.

Basterà recarsi in Biglietteria già da oggi per consegnare, o mostrare da smartphone, il biglietto/tagliando e scegliere immediatamente il proprio posto su un’altra data de La bohème o di un altro spettacolo della stagione.
EVENTUALE RICHIESTA RIMBORSO

Chi fosse impossibilitato a partecipare a un’altra recita de La bohème, o non volesse scegliere un altro spettacolo, potrà richiedere il rimborso:

In Biglietteria, consegnando o mostrando da smartphone il biglietto/tagliando a partire da martedì 24 ottobre ed entro e non oltre martedì 31 ottobre; in caso di richiesta di accredito su conto corrente, è necessario fornire anche il codice IBAN
Online, inviando una e-mail direttamente alla Biglietteria del Teatro in cui allegare copia del biglietto/tagliando e il codice IBAN per ricevere l’accredito su conto corrente.

 

Chi ha acquistato online riceverà una comunicazione direttamente da Vivaticket con le modalità e la procedura di rimborso specifica.

Torino al passo con i tempi: una cena in tram alla scoperta della città sabauda

SCOPRI-TO: ITINERARI E SORPRESE TORINESI
“Se dovessi disegnare la società, mi piacerebbe che sul tram, sul metro, su una panchina ci fosse un posto riservato ai lettori di un libro.” Frase celebre rivisitata di Fabrizio Caramagna che ci porta a pensare quanti chilometri hanno percorso i tram torinesi e quanti personaggi importanti hanno usufruito di quei sedili scricchiolanti, ognuno con la sua storia…
Alla fine del 1800 i tram erano vagoni trainati dai cavalli e proprio Torino è stata la prima città italiana ad averli; dal primo dopo guerra diventarono più simili a come li conosciamo oggi, avevano due carrozze una dietro l’altra e si muovevano su rotaie. Con il passare degli anni si sono evoluti per stare al passo con i tempi, fino ad oggi, ormai quasi tutti elettrici. Il 30 gennaio 1988 Torino creò il primo tram Europeo con ristorazione a bordo.
L’inventore fu Franco Rosso che organizzò all’interno di un tram un vero e proprio ristornate con tavole imbandite e menù tipici torinesi avvalendosi dell’aiuto del noto architetto Giorgetto Giugiaro. Agli albori il tram poteva ospitare fino a 40 commensali e faceva due tour uno a pranzo e uno al desio. Il fascino di un tempo è ancora attuale, i tram che effettuano questo servizio per GTT sono Ristocolor e Gustotram che, oltre ai pasti principali, propongono succulenti ed apprezzati aperitivi per circa 32 persone, i tavoli sono da quattro commensali, quindi per coloro che prediligono essere solo in due vi è un supplemento da pagare.

Il tram Ristocolor è un mezzo molto caratteristico con colori esterni che ricordano i quadri in stile Pop-art e con colori accesi che vanno dal giallo al bianco al rosso, l’artista che ha progettato la grafica è Ugo Nespolo, un pittore piemontese molto noto soprattutto negli anni ’60.
Gustotram invece ricorda i primi tram del ‘900 con il suo gusto retrò color panna e rosso.
Per entrambi i tram la ristorazione è affidata al personale del locale Slurp, che propone una cucina realizzata con materie prime d’eccellenza e tipiche del territorio piemontese, adatte a tutte le esigenze anche per vegani e vegetariani.
“LE TRE VARIANTI DEL RISTORANTE IN MOVIMENTO”
Esistono tre differenti tour, l’aperitivo di circa un’ora, la cena classica di giovedì e venerdì che dura un’ora e mezza e la cena gourmet solo il venerdì e il sabato di circa due ore. I prezzi vanno dai 25 ai 50 Euro a persona. Tra le prelibatezze piemontesi spesso si trova il tomino, la millefoglie di asparagi e grana padano, i risotti, i tipici plin, il cremino allo zabaione il tutto accompagnato da ottimi vini e bevande analcoliche.
Durante il tragitto si percorrono le vie principali del centro ad andatura molto lenta e costante non solo per evitare eventuali problemi ma in particolare per apprezzare il cibo e riempirsi gli occhi con le meraviglie di Torino. Il percorso infatti prevede tra gli altri il passaggio al parco del Valentino, la Mole Antonelliana, i grattacieli e la piazza Castello.
Molti sono gli eventi che vengono creati sul tram, ad esempio quello dedicato al salone del libro dal titolo “Attraverso lo specchio” dove vi erano piatti tipici delle storie più famose di tutti i tempi, oppure quello per il club sandwich di Orgoglio e Pregiudizio con il timballo di maccheroni del Gattopardo.
I RISTO-TRAM IN GIRO PER L’ITALIA E NON SOLO
Anche Milano da qualche anno offre questo servizio girando per il centro città e offerendo quattro portate più un aperitivo al costo di 70 Euro a persona.
A Roma troviamo il Risto-tram che offre due tipi di biglietti in base all’evento e che promette serate indimenticabili di grande festa percorrendo le vie principali della capitale.
In giro per il mondo troviamo questo servizio ad esempio a Copenhagen dove offrono un tour con cena sui loro tram, molto differenti da quelli torinesi, più ristretti all’interno dove vengono proposti cibi tipici ed in particolare gli hamburger proposti nei menù nelle diverse varianti in uso e apprezzate nel territorio. Per il prezzo si paga il piatto ordinato e non c’è un prezzo unico a menù come per i tram torinesi.
LE EMOZIONI DELLE CENE SUI TRAM
Sicuramente mangiare su un tram ha un fascino particolare specialmente quando gli anziani ci ricordano che un tempo, in tram, si correva da una parte all’altra della città e a volte bisognava portarsi dietro il famoso baracchino per i torinesi o la schiscetta per i milanesi e magari in quegli istanti ci si sentiva strani a mangiare cibo ormai quasi freddo da un contenitore che lasciava comunque odori che permeavano tutto il tram e facevano voltare i passeggeri ad osservare incuriositi.
Ecco che Ristotram di Torino vuole abbattere questa visione creando in primis un design interno che assomigli ad un vero e proprio ristorante, pareti dipinte, tovaglie, tovaglioli eleganti e calici vetrati.

L’atmosfera risulta così molto accogliente, distante dalla visione di un cibo consumato di fretta, la musica in sottofondo aiuta ad immergersi ancora di più nella Torino barocca che si scorge guardando dai finestrini, una Torino illuminata e maestosa che sorprende i turisti e ne meraviglia ancora anche il pubblico torinese. La cena sul tram risulta così un’esperienza unica, diversa nel suo genere, a tratti romantica, come le coppie che amano festeggiare i propri anniversari in giro per la città. Vi è inoltre la possibilità di noleggiarli interamente per una serata in caso di eventi personali come gite di gruppo o eventi aziendali. Per questi ultimi risulta molto utile cenare sul tram per meravigliare i propri dipendenti o clienti, mostrandogli Torino e consolidando i rapporti pur senza parlar molto di lavoro, emerge infatti da numerosi studi che essere in un ambiente rilassato e con del buon cibo possa aiutare a trovare dei punti comuni e nuove strategie, conviene però non farlo dopo la cena perché si rischia di addormentarsi in quanto numerose sono le portate a base di carboidrati che possono portare al rilassamento e alla sonnolenza! Sicuramente l’esperienza è rilassante anche grazie alla natura che Torino ha nei suoi parchi come quello del Valentino presente nel percorso del tram, ricerche scientifiche confermano che osservare le piante e tutto ciò che ha a che fare con la natura stimoli gli ormoni del benessere, Torino è quindi ricca di questi spunti e vederli su un tram mentre si mangiano prelibatezze è sicuramente la strategia migliore.
(foto di copertina Michele D’Ottavio)

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NOEMI GARIANO

Merlo, Olimpiadi: tutti con Cirio per rilanciare il Piemonte e le valli olimpiche

“Per poter rimediare, seppur in ‘zona cesarini’, ad un clamoroso e plateale errore politico creato
dalla precedente amministrazione del Comune di Torino a guida 5 stelle, dobbiamo sostenere con
forza e determinazione la posizione dell’attuale Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio,
se vogliamo raggiungere e centrare 3 obiettivi importanti e decisivi. Parlando, appunto, delle
prossime Olimpiadi invernali di Milano/Cortina.
Innanzitutto risparmiare e non dissipare le risorse pubbliche quando si affronta il capitolo della
costruzione dei vari impianti funzionali alle gare sportive.
In secondo luogo, e di conseguenza allo stato dei fatti, riportare un pezzo delle Olimpiadi invernali
di Milano/Cortina in Piemonte. Nello specifico, a Cesana torinese per la gara del bob.
E in ultimo, ma non per ordine di importanza, la possibilità di risolvere, e forse definitivamente, il
nodo intricato e complesso del cosiddetto post olimpico di Torino 2006.
Un triplice obiettivo che si può raggiungere solo se l’iniziativa intrapresa dal Presidente della
Regione Piemonte Cirio viene sostenuta con senso di responsabilità e coerenza politica da tutto il
sistema politico, economico ed istituzionale piemontese”.
Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci”.

“Quartiere pulito” domenica in borgo Vittoria

Appuntamento con i volontari di protezione civile della Comunità di Scientology PRO.CIVI.CO.S. OdV per “Quartiere Pulito”.

“L’iniziativa, ispirata alla guida al buon senso per una vita migliore, di L. Ron Hubbard, – dicono i promotori – è aperta a tutti, con la finalità di sensibilizzare e invitare attivamente la cittadinanza ad un sempre maggiore rispetto del territorio troppo spesso oggetto di incuria e vandalismo”. Domenica 22 ottobre alle 10:00 in via Villar, 2. Attrezzatura fornita dall’associazione.

Per informazioni: 347 345 41 72