ilTorinese

A Pinerolo si è concluso il “K9 Mantrailing Instructor Course”

20 ALLIEVI PROMOSSI

A Pinerolo (Torino) si è concluso in questi giorni il “K9 Mantrailing Instructor Course” che ha visto sotto esame allievi provenienti da tutta Italia. Presenti rappresentanti della Puglia, Veneto, FVG, Piemonte, Liguria, Trentino, Lombardia. L’esame finale del corso, consisteva in una prova scritta, orale e pratica svoltasi su due giorni. La prova pratica prevede diverse esercitazioni di ricerca persone con appunto l’ausilio di unità cinofile adeguatamente formate allo scopo. Il corso organizzato dalla Ivan Schmidt Academy in collaborazione con K9 Mantrailing Alliance S.A.R. ed è durato quasi un anno.

Così Ivan Schmidt: – “Grazie alla cooperazione nazionale e internazionale di K9 Mantrailing Alliance S.A.R oggi siamo in grado di offrire sul territorio istruttori con una formazione al passo con i tempi e costantemente aggiornati con le novità in ambito di odorologia in particolare forense. Questo é un grande risultato per tutti i territori rappresentati ed i venti allievi della scuola, promossi con il titolo di K9 Mantrailing Instructor.
CHI È IVAN SCHMIDT ACADEMY
Ivan Schmidt, Dog Trainer Professional, K9 Mantrailing Master Instructor, Missing e Criminal Profiler, ha all’attivo oltre 50 interventi operativi in qualità di Ausiliario di Polizia Giudiziaria, Consulente Tecnico ed ex Membro di Unità Cinofile italiane ed estere, attualmente dirige insieme a Vassilia Sacco, la formazione delle Unità Cinofile di Mantrailing della Croce Verde di Cumiana e Ivan Schmidt Academy.
In prima linea come consulente tecnico nei casi di scomparsa di Yara Gambirasio, le gemelline Sheep in Svizzera e il sequestro di Ruben Bianchi, Ivan Schmidt è uno dei massimi esperti di persone scomparse, ed è stato tra i primi a portare il Mantrailing come disciplina in Italia, nonché pioniere dell’inserimento di un corretto profiling all’interno delle Unità Cinofile di Protezione Civile. Ivan Schmidt è inoltre un docente di fama internazionale e tiene seminari in tutta l’Europa. Nel 2018 insignito del Premio Internazionale del Cane.

Castagnoli, compositore e uomo di cultura

RITRATTI TORINESI

Castagnoli, profondo conoscitore di musica nato a Roma da una famiglia di scienziati è docente di composizione al conservatorio G. Verdi di Torino. Nel capoluogo piemontese ha tenuto corsi al DAMS, diretto la rivista Quaderni della Musica Nuova, studiato lettere antiche e archeologia all’università, laureato in storia della musica e diplomato in composizione con Gilberto Bosco, Carlo Pinelli, Ruggero Maghini e in pianoforte con Maria Golia. Si è perfezionato con Brian Ferneyhough alla Hochschule di Friburgo e con Franco Donatoni alla Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, dove aveva insegnato presso la Scuola Nazionale di Cinema. Il padre Carlo era originario di Gonzaga, terra di origine della celebre famiglia signori di Mantova dove per molti anni fu vicepresidente dell’Accademia Virgiliana. Studiò alla normale di Pisa e fu docente alle università di Roma, Parma e Torino. Scoprì l’esistenza dell’antiprotone esposto alla radiazione cosmica, fu pioniere della fisica astro particellare organizzando e contribuendo alla realizzazione dei laboratori sotto al Monte Bianco, Gran Sasso e sul Cervino. A Torino fu direttore dell’Istituto di Cosmo Geofisica e fu commemorato all’Accademia delle Scienze come socio onorario. Diresse per 40 anni il Giornale di Fisica e la città di Mantova gli dedicò un monumento nei giardini locali. A Roma conobbe la moglie Giuliana Cini, torinese di nascita che contribuì allo studio del flusso dei raggi cosmici sulla terra e alla comprensione fisica del rapporto terra-sole.
Il loro figlio Giulio Castagnoli vinse i concorsi internazionali di composizione ad Amsterdam, il premio Bucchi a Roma e il Gran Prix Italia con la Radio Opera prodotta per Rai-Radio Tre su libretto del pittore Ugo Nespolo. Collabora con i compositori Sergio Liberovici e Giacinto Scelsi, a cui dedica un saggio pubblicato in Germania. Aperto a diversi contesti artistici, collabora con i poeti Carlo Cignetti e Mary de Rachewiltz (figlia di Ezra Pound), con lo scrittore Dario Voltolini e il regista e attore teatrale Glauco Mauri. Incontrò John Cage, compositore e teorico musicale americano, una delle personalità più significative nell’evoluzione della musica contemporanea del ‘900. Conobbe Luciano Berio, altro suo saggio mentore che diresse a Bologna i madrigali di Castagnoli e insieme pubblicarono un’opera per Casa Ricordi. Berio gli commissionò il concerto per violoncello e doppia orchestra per la stagione dell’Accademia di Santa Cecilia. Nella primavera del 1972, Berio diresse la trasmissione “C’è musica e musica” sul canale Rai Nazionale, proponendo una alternativa musicale analizzando le composizioni dai Beatles a Beethoven.
Castagnoli ha all’attivo oltre 150 composizioni e riceve commissioni per le principali istituzioni ed enti in Europa (Rai, Biennale di Venezia, Teatro Regio di Torino, Radio France, Deutschland Radio, Radio Genève) e in Asia, Usa, Australia, Argentina, Cuba e Giappone. In Norvegia ha partecipato alla composizione di un’opera simultanea connessa ad internet tra Copenaghen, S. Francisco e New York. È invitato a conferenze internazionali e fu selezionato per le Giornate Mondiali della musica ISCM di Hong Kong ed è stato compositore ospite del Senato di Berlino e di Daad per gli anni 1998-99. Pubblica saggi sulla politica musicale, libri e inserti musicali in particolare sui lieder di Schumann. È pronipote del compositore e pianista fiorentino Edgardo Del Valle de Paz della comunità di Livorno e cura la rassegna musicale organizzata dalla Comunità della Sinagoga di Casale Monferrato dedicata ad autori di tradizione ebraica o legati all’ebraismo, come Mario Castelnuovo-Tedesco, allievo di Edgardo Del Valle e amico di Andrés Segovia. Inoltre ha composto la Missa Sancti Evasii per coro, orchestra e strumenti barocchi commissionata dal vescovo Zaccheo, eseguita nel duomo di Casale con una fusione musicale visionaria tra Oriente e Occidente.
Utilizza gli strumenti musicali per le loro proprietà fisiche, senza dimenticare che i genitori erano filosofi della materia. La sua struttura compositiva complessa, coraggiosa, unica e arbitraria utilizza tecniche innovative come la musica elettronica e non permette alterazioni come adottate in passato da Max Brod sulle opere di Kafka e Janácek, vittime indifese del provincialismo ceko, proteggendo così la propria esecuzione integrale come solo  Stravinskij e Beckett hanno saputo fare. In età giovanile, Castagnoli fu componente di un gruppo musicale in qualità di sassofonista e al maestro non è sfuggita l’armonia e la melodia del jazz adottate dallo stesso Stravinskij e da Gershwin con versioni personali non solo dei songs negri ma anche con fraseggi di Bach, Mozart e Chopin, come pure Duke Ellington trascriveva musiche di Grieg e Tchaikovskj. Castagnoli ha il piacere di inventare con sottili riflessioni e sorprendere con estatica fantasia, trasformando con chiarezza ogni nota in grande arte raffinata ed espressiva come un irreale messaggio cifrato.
È direttore artistico del Casale Coro, il nostro gruppo vocale classico che si è esibito con il Musikkollegium di Berna, Filarmonica della Romania ad Alba Music Festival Italy&Usa, Orchestra e Coro della Cappella Sistina da papa Francesco a Roma, Festival estivo di Cap Ferrat in Costa Azzurra e in numerose chiese e basiliche torinesi. Risiede tra Torino e Casale, dove abita con il figlio Carlo e la moglie Erika Patrucco (violoncellista) figlia di musicisti (il padre Mario violista e critico musicale e la madre Luciana pianista). Dotato di un geniale senso compositivo, ha incentrato la sua poetica su concetti, stili e immagini di mondi sonori di diverse civiltà musicali, proseguendo le evoluzioni secolari del grande fiume della musica ed evitando la forma poco meditata degli ultimi decenni.
Armano Luigi Gozzano
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Premiazione delle scuole:“Riciclare i RAEE è una bella storia!”

Giovedì 30 novembre, all’Environment Park di Torino si terrà l’evento di premiazione delle scuole che hanno aderito all’iniziativa “Riciclare i RAEE è una bella storia!, nata dalla collaborazione tra Erion WEEE, il principale Consorzio che in Italia si occupa di gestione dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, ed Amiat Gruppo Iren per sensibilizzare sul corretto conferimento di questi rifiuti. In particolare la campagna, partita a fine settembre nel capoluogo piemontese, ha visto 11 scuole torinesi partecipare a un contest di raccolta dei piccoli RAEE.

Nel corso della mattinata interverranno:

  • Carlotta Salerno – Assessore politiche educative e giovanili, materie relative all’istruzione
  • Chiara Foglietta – Assessore transizione ecologica e digitale, politiche per l’ambiente, l’innovazione
  • Gianpaolo Platto – Presidente Erion WEEE
  • Giorgio Arienti – Direttore Generale Erion WEEE
  • Paola Bragantini – Presidente Amiat Gruppo Iren
  • Gianluca Riu – AD Amiat Gruppo Iren
  • Giacomo Portas – Presidente di EnviPark

Arriva il torinese campione di apnea Davide Carrera

Detentore di 2 titoli mondiali, 3 record del mondo e 17 record nazionali, sarà a Torino il week end del 9 e 10 dicembre ospite dell’ASD Sottacqua.

La divisione apnea del Circolo Subacqueo con sede a Venaria Reale, insieme al Centro Yoga Rivoli (dal 2009), organizzano infatti in quelle date un workshop dedicato a neofiti e appassionati di apnea, per scoprire come si allena uno degli apneisti più profondi al mondo.

Durante il week end, gli istruttori di apnea Simone Agagliati e Filippo Capriolo, con il maestro di yoga Umberto Iglina, guideranno i partecipanti al workshop alla scoperta del rapporto tra due discipline, l’apnea e lo yoga, apparentemente lontane e invece molto affini, tanto da diventare il fondamento della ricerca personale che il campione Davide Carrera conduce quotidianamente con passione e dedizione da ormai oltre 30 anni.

Davide Carrera, torinese classe 1975, non è un apneista qualunque. La sua capacità di fondersi con il mare, l’eleganza con cui riesce a muoversi in acqua e il profondo rispetto con cui si confronta con la natura gli conferiscono una personalità speciale. La straordinaria umiltà e la gentilezza d’animo lo rendono, secondo chi lo conosce, un vero e proprio maestro di vita.

L’unica profondità che davvero conta è quella interiore – sostiene Davide Carrera – e il rispetto della Terra che ci nutre e dell’Acqua che ci disseta, purifica e accoglie! La semplicità in mare è fondamentale perché si ha a che fare con correnti, onde, vento, che sono poi la vita e il bello del mare.

Il programma della due giorni torinese prevede sessioni dedicate alla tecnica dell’apnea in assetto costante, alla gestione della performance, Yoga e Pranayama.

Davide Carrera, che da molti anni vive nel sud della Spagna, torna a Torino nella sua città natale, dove sempre più persone – grazie all’attività di società sportive dedicate come l’ASD Sottacqua – si avvicinano alla pratica dell’apnea, una disciplina che consente di realizzare performance sempre più sfidanti in acqua, grazie al ritrovamento dell’equilibrio interiore e del proprio rapporto con gli elementi naturali.

Il workshop prevede sessioni pratiche presso la piscina dello Sport Club Venaria Reale e presso il Valdhotel di Val della Torre.

Posti limitati – per informazioni: 338/6208811 – info@asdsottacqua.com

Carosello delle Bande. Il 2 dicembre al PalaLancia di Chivasso

Organizzato da Gianluca Gavazza:  per la prima volta, 12 Bande suonano insieme per gli auguri di Natale.

“Le Bande sono la musica delle nostre terre. Per questo ho fortemente voluto questa serata dedicata al mio territorio e alla mia passione: la musica bandistica – esordisce Gianluca Gavazza, consigliere regionale del Piemonte -. Mi viene difficile pensare ad una qualunque manifestazione popolare, festa, ricorrenza senza la musica di una banda. Quanti bambini si sono innamorati della musica ascoltando le Bande. Quanti giovani hanno iniziato a suonare proprio nella banda del proprio paese”.

L’appuntamento per il Carosello delle Bande è sabato 2 dicembre alle ore 18 presso il PalaLancia di Chivasso in via Favorita 111.

Saranno presenti la Società Filarmonica “Città di Chivasso”, la Filarmonica di Casalborgone, la Banda Musicale “La Fenice” di Brusasco, la Banda Musicale “Luigi Arditi” di Crescentino, la Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Chivasso, la Società Filarmonica Castelrossese, la Banda Musicale “Don Bosco” di Saluggia, la Società Filarmonica di Brandizzo, la Banda Musicale “La Ceresera” di Pecetto Torinese, la Banda Musicale di Verolengo, la Banda Musicale di Cantoira, la Banda Musicale “La Fiorita” di Mazzè.

“Questa iniziativa vuole essere un focus su un mondo fatto di tradizione ma anche di tanti giovani e giovanissimi: un vivaio prezioso che va assolutamente sostenuto in questa passione. Trascorrere del tempo in compagnia degli amici è un aspetto centrale nella vita di ognuno di noi, tanto più nella vita di ragazzi ed adolescenti: è qui che la musica può diventare un ottimo collante. Lo spirito della Banda, proprio come quello di ogni altra associazione di volontariato, in fondo è anche quello di creare un gruppo di persone collaborative ed in sintonia tra loro che, legate dalla comune passione per la musica, si mettono a disposizione degli altri offrendo un servizio importante – evidenzia Gianluca Gavazza, consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale del Piemonte -. Chi si avvicina alla musica da amatore, deve assaporare fin da subito i valori fondanti dell’associazione alla quale si sta legando. Se ci pensiamo bene, gli insegnanti di musica vengono comunemente definiti “Maestri” e ciò investe loro di una grandissima responsabilità perché non servono solo ad “insegnare a suonare”, bensì rivestono una forte valenza nella trasmissione dei valori fondanti la persona”.

“Nelle bande vivono insieme spesso tre generazioni: nonni, padri e figli. Promuovere le Bande sul territorio significa poi attribuire loro un grande significato anche perché, spesso, si tende a sminuirne l’attività non sapendo che il repertorio eseguito spazia dalle marce da parata e marce sinfoniche fino a composizioni destinate anche ai concerti o all’opera – conclude il consigliere regionale del gruppo Lega Salvini Piemonte -. La tradizione bandistica italiana ha goduto del favore di molti tra i nomi più famosi dell’Ottocento musicale italiano, come Giuseppe Verdi o Pietro Mascagni che hanno ricoperto il ruolo di maestro e hanno composto per banda. Applaudiamo dunque, questi giovani e non più giovani uniti dall’amore per la musica!”

Con ‘Icona Callas’ l’Università di Torino si apre alla cittadinanza nel progetto UniVerso

Il mito di Maria Callas rivive nel programma di eventi promossi dall’Università degli Studi di Torino per i cento anni dalla suanascita, dal titolo “Icona Callas”, presentati lunedì 20 novembre scorso.

Si tratta di un palinsesto di iniziative organizzato dall’Università degli Studi di Torino nell’ambito del progetto UniVerso, che partirà il 6 dicembre prossimo per animare il palazzo del Rettoratoe altre location cittadine, con mostre, proiezioni, concerti, masterclass e un convegno internazionale di studi. Il tutto realizzato in collaborazione con Fondazione Teatro Regio di Torino, Archivio Storico Ricordi, Archivio Intesa San Paolo e Gallerie d’Italia, Marina Abramovic Institute,  Museo Nazionale del Cinema, Conservatorio Statale di Musica Giuseppe Verdi di Torino, Ono Arte,  Fondazione Ellenica di Cultura e con il patrocinio di Regione Piemonte,  Città di Torino, Città Metropolitana di Torino, Accademia Albertina di Belle Arti, Consulta Universitaria del Cinema, Fondazione Zeffirelli e con il supporto di Fondazione CRT.

Il programma “Icona Callas” sarà aperto da alcune masterclass, la prima delle quali il 6 dicembre prossimo con la fumettista e illustratrice Vanna Vinci che, per Feltrinelli Comics, ha pubblicato la graphic novel ‘Io sono Maria Callas’, una biografia per immagini in cui il soprano è al contempo un personaggio da tragedia greca e una superstar. Il 7 dicembre Mario Riberi, docente di Storia del Diritto Medievale e Moderno all’Università di Torino, indagherà il rapporto tra diritto e opera lirica. L’11 dicembre prossimo Pierluigi Ledda, direttore dell’Archivio Storico Ricordi, condurrà il pubblico nell’esplorazione della Medea di Cherubini, un disco leggendario che sancì l’ingresso di casa Ricordi nel mondo della discografia come Dischi Ricordi, etichetta che pochi anni dopo avrebbe dato vita al fenomeno dei “cantautori”.

II 12 dicembre verrà indagato il rapporto tra Maria Callas e quella che era conosciuta come la sarta della soprano, Elvira Leonardi Bouyeure (1906-1999), in arte Biki. A farlo la docente di Storia della moda dell’Università di Bologna Simona Segre Reinach.

II 14 dicembre l’autore del libro Maria Callas, Alberto Bentoglio, illustrerà il profilo del soprano come cantante-attrice, nelle relazioni con i registi con cui ha lavorato.

Non mancherà la rassegna cinematografica,  dall’8 all’11 dicembre, in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema dal titolo “Maria Callas e il cinema”. Verranno proiettati al cinema Massimo in via Verdi 18 la Medea di Pier Paolo Pasolini, Maria by Callas, “In her own words” di Tom Volf, “Callas forever”di Franco Zeffirelli e “Callas assoluta” di Philippe Kohly.

L’8 dicembre al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino si terrà il recital intitolato “100 +1: Maria Callas e Irene Papas”, ideato  e prodotto da Maria Mitsopoulou, per la regia di NIkaito Kontouri, che pone in relazione il percorso artistico di Maria Callas con quello di Irene Papas, altra icona della cultura greca del  Novecento, scomparsa lo scorso anno.

Quattro mostre inedite inaugureranno il 17 dicembre al palazzo del Rettorato, capaci di esplorare la figura di Maria Callas, attraversando diversi linguaggi. Saranno presenti dieciingrandimenti scenografici  che vestiranno il cortile del Rettorato per la  mostra fotografica “Maria Callas fuori dal palco. Ritratti dall’archivio Publifoto Intesa Sanpaolo”. Verrà poi allestito il nuovo spazio espositivo dall’Ateneo intitolato galleria di UniVerso  che ospiterà l’installazione video “Seven Deaths” di Marina Abramovic. Nella Sala Athenaeum, si terrà  una mostra in collaborazione con l’Archivio storico Ricordi dal titolo “Callas-Medea. Storia di un disco”, un percorso espositivo che ricostruisce la vicenda di un disco leggendario, Medea, attraverso preziosi materiali originali dell’epoca per la prima volta in mostra. Nellesale storiche della biblioteca Graf saranno esposte 25 tavole originali realizzate dalla fumettista Vanna Vinci, per la sua graphic novel “Io sono Maria Callas”. Da lunedì 18 a mercoledì 20 dicembre, al Teatro Regio, nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale e poi in quella del Rettorato, si riuniranno più di sessanta studiosi italiani e stranieri, che si confronteranno nel convegno internazionale “Maria Callas at 100: Opera, Celebrity, Myth”, per affrontare in una prospettiva multidisciplinare e transmediale la figura di Maria Callas, una personalità d’artista che ha segnato la storia dell’opera, ma anche più in generale l’immaginario, divenendo una vera e propria icona del ‘900.

Il convegno si aprirà domenica 17 dicembre alle ore 17:00 nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale, con una tavola rotonda dedicata ai grandi archivi in cui sono raccolti importanti documenti che raccontano la figura di Maria Callas da diverse prospettive. Gli interventi previsti sono di Pierluigi Ledda (Archivio Storico Ricordi), Simona Segre Reinach (Archivio Biki), Barbara Costa (Archivio Publifoto), Caterina d’Amico (Fondazione Zeffirelli) e Simone Solinas (Archivio Storico Editoriale Teatro Regio di Torino).

“Con il progetto ‘Icona Callas’ – ha dichiarato il Rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna – il nostro programma di eventi culturali UniVerso dimostra di voler investire con sempre maggiore impatto l’obiettivo di aprire spazi universitari alla cittadinanza, e di contribuire da protagonista al potenziamento dell’offerta culturale del territorio. UniVerso è stato inaugurato nel 2021 e ha intrapreso un percorso guidato dall’idea di mettere in rete quel capitale di conoscenza che è la più grande risorsa strategica dell’Università, connettendola al fianco al più ampio sistema culturale di Torino e del Piemonte. Questo progetto nuovo e articolato è dedicato a un’artista che ha segnato il ‘900 e che ha un rapporto privilegiato con la nostra città, ed è una straordinaria dimostrazione dell’alto valore pubblico della divulgazione culturale. In un momento storico nel quale c’è molto da riaffermare il significato di ciò che è e che deve essere pubblico, anche grazie a ‘Icona Callas’, ognuno potrà fare esperienza dell’Università come spazio aperto per fruire di una proposta culturale di livello internazionale. Quale immagine migliore, quella di Callas, per rappresentare il pubblico come bene di tutti e alla portata di ognuno. Lei, che ha scritto le pagine più alte del melodramma, e che è stata a sua volta ‘melodramma’.”

“Il programma di eventi dedicati a Maria Callas nel centenario della nascita, ideati da UniVerso Università di Torino – ha dichiarato la Prorettrice dell’Università di Torino Giulia Carluccio – propone un percorso multidisciplinare e trasversale che intende offrire un ritratto sfaccettato di una delle più potenti icone del ‘900, ma anche evidenziare l’impatto che la grande artista continua ad avere nella cultura contemporanea. Attraverso diversi format, e con la preziosa collaborazione di numerose istituzioni culturali, con ‘Icona Callas’ UniVerso realizza un vero e proprio festival in cui esposizioni, performance, incontri e proiezioni si integrano con l’importante occasione di studio costituita dal convegno internazionale ‘Callas at 100’, in cui circa sessanta relatori e relatrici interverranno da diverse prospettive disciplinari per ricostruire l’arte, la vita e il mito di Maria Callas”.

“Due debutti diversissimi fra loro e in due fasi differenti della vita dell’artista – ha precisato il Sovrintendente del Teatro Regio Mathieu Jouvin, ricordando che i due grandi debutti che la Callas realizzò per il Teatro Regio furono il primo nel 1948, quando in una delle sue prime presenze in Italia Maria Callas interpretò per la prima volta il ruolo di Aida sotto la direzione di Tullio Serafin. Il secondo debutto avvenne esattamente cinquant’anni fa, quando il Teatro Regio le affidò, prima e unica volta per lei, la regia dei ‘Vespri siciliani’ di Giuseppe Verdi, che inaugurarono il nuovo teatro progettato da Carlo Mollino – abbiamo ricordato questa storica produzione con un concerto speciale prima dell’estate e ora siamo molto felici di contribuire al programma di ‘Icona Callas’”.

“Il nostro patrimonio musicale ci permette di ripercorrere il processo creativo dei grandi capolavori del melodramma italiano, nonché le vicende di Casa Ricordi, un’industria culturale stratificata e complessa”, ha dichiarato Pierluigi Ledda, Direttore dell’archivio storico Ricordi. “È con Maria Callas nel disco ‘Medea’ che l’editore milanese ha avviato nel 1958 la propria etichetta discografica, quella ‘Dischi Ricordi’ che sarebbe diventata la ‘casa dei cantautori’. La collaborazione a ‘Icona Callas’ ci permetterà di analizzare e condividere l’importante progetto artistico ricostruendo l’intreccio di vite e professionalità che ne ha permesso la genesi e il ruolo fondamentale che ebbe la ‘Divina’ a determinarne il successo”.

“Fu Pier Paolo Pasolini a mostrare al cinema, sotto un diverso punto di vista, il grande talento scenico della soprano – ha dichiarato il Direttore del Museo Nazionale del Cinema Domenico De Gaetano.

“Medea, con cui sia apre la programmazione dei film al Cinema Massimo nei giorni del convegno è testimonianza della versatilità di Maria Callas e della sua forza interpretativa, che vengono descritte e esaminate in altri momenti topici della sua vita e della sua carriera”.

“Non credo esista uno studente di canto di un conservatorio italiano che inizi i suoi studi senza guardare al mito di Maria Callas – conclude il Direttore del Conservatorio Statale di Musica Giuseppe Verdi, Francesco Pennarola – un mito che, in quanto tale, porta con sé grande musica, successo e soprattutto sogni. Una voce come quella di Maria Callas, la sua presenza scenica e la capacità di calarsi nei personaggi che portava in scena, sono il più straordinario modello per ogni cantante, ma posso tranquillamente dire per ogni musicista che deve affrontare il pubblico in recital e concerti”.

 

Mara Martellotta

Torino Wine Week  NATURALMENTE VINO 2023

 

“Il vino, specialmente in Italia, è la poesia della terra.”

Mario Soldati

È la poesia della terra quello che Naturalmente Vino porta al centro del racconto nel week end di sabato 9 e domenica 10 dicembre da Combo con il Salone dedicato ai vini naturali, biodinamici e biologici e alle aziende attente alla sostenibilità in vigna e in cantina: più di 30 produttori e oltre 100 etichette in degustazione da tutta Italia saranno i protagonisti della due giorni di talk, degustazioni e masterclass.

 

Storie, terroir, produzioni e lavoro di questi Vigneron, per far conoscere  l’impegno e la fatica nel tentare di salvaguardare la natura e l’ambiente, è la mission di Naturalmente Vino.

 

Un viaggio per l’Italia tutto da raccontare, ma soprattutto da approfondire, scoprendo le forme di vinificazione più alternative. Una manifestazione che chiama a rapporto vignaioli e produttori, selezionati lungo tutto lo stivale, che mettono al centro del loro lavoro in vigna l’attenzione verso l’ambiente.

 

Il prodotto finale e i processi che lo portano ad essere unico sono fulcro del pensiero di un’agricoltura che cerca nei cicli della terra, nei prodotti naturali, nell’assenza di interventi che velocizzino il processo di vinificazione, il fuoco della propria attività e della propria filosofia.

 

La scelta di portare questa manifestazione da Combo – già sede di altri eventi di Torino Wine Week – nasce dall’importanza del lavoro che questo centro culturale sta da tempo portando avanti sul territorio Torinese. Non solo da un punto di vista culturale e di accoglienza turistica, ma anche e soprattutto all’attenzione e alla ricerca legata all’offerta enologica che seleziona all’interno della sua carta vini dedicata la mondo del biologico e del naturale, con cantine giovani e dinamiche ma anche etichette importanti di cantine storiche.

Infine anche un’offerta gastronomica di tapas dedicate oltre al servizio ristornate classico.

 

L’evento è organizzato da Torino Wine Week in collaborazione con Gambero RossoCittà del Gusto e con Wouse.

 

Smartphone d’Oro per la campagna digital Nitto ATP Finals 2022

Mate, Città di Torino e Turismo Torino e Provincia premiati  

Il progetto, lanciato per promuovere le bellezze della città di Torino attraverso i racconti di 11 sportivi, ha conquistato il premio italiano dedicato alle migliori esperienze di comunicazione e informazione digitale di enti e aziende pubbliche ideato e curato dall’Associazione PA Social

 Mate, Città di Torino e Turismo Torino e Provincia sono stati premiati con lo Smartphone d’Oro 2023 per la campagna digital creata ad hoc al fine di valorizzare il territorio durante le Nitto ATP Finals 2022, all’interno di #TorinoThePlaceToBe.
Il riconoscimento annuale è stato ideato e creato da PA Social, la prima associazione in Italia dedicata alla comunicazione e all’informazione digitale di enti e aziende pubbliche.  La cerimonia di premiazione si è tenuta mercoledì 29 novembre, a partire dalle 14:30, a Roma, presso lo spazio Binario F, c/o Hub LVenture Group e LUISS ENLABS.

La campagna digital – Il progetto di comunicazione ha coinvolto 11 personalità di assoluto livello nel mondo dello sport, scese in campo
per promuovere le bellezze di Torino in occasione di un evento globale come le Nitto ATP Finals, che nel 2022 si sono disputate per la seconda volta nel capoluogo piemontese. L’attività, commissionata da Città di Torino e Turismo Torino e Provincia e prodotta da Mate, è stata veicolata sui canali social dell’Ente per il Turismo e su quelli dei protagonisti ed è rientrata all’interno delle iniziative promosse dal Comune per valorizzare un evento unico.

I numeri – La campagna ha avuto un target potenziale di oltre 10 milioni di utenti online e ha coinvolto stelle del calibro di Gianluigi Buffon, Claudio Marchisio, Urbano Cairo, Sara Gama, Cristina Chirichella, Valentina Rodini, Federica Cesarini, Carlotta Gilli, Alessia Maurelli, Alessandro Ossola, Ivan Federico. Complessivamente, tutti i video hanno generato oltre un milione di visualizzazioni, considerando i profili degli atleti e quelli di Turismo Torino e Provincia.

La creatività – Tutte le celebrità dello sport individuate si sono contraddistinte per il loro legame profondo con la città. La creatività, ideata e realizzata da Mate –  si è posta l’obiettivo di valorizzare i luoghi iconici della città, sfruttando brevi interviste nelle quali ogni protagonista raccontava il proprio posto del cuore di Torino, rivelando alcuni aneddoti vissuti negli anni trascorsi nel capoluogo piemontese e analizzando l’impatto positivo che la presenza di una kermesse di livello assoluto  come le Nitto ATP Finals può generare. A ogni ambassador è stato dedicato un contenuto esclusivo, dal taglio informale, per favorire una narrazione più autentica e meno ingessata, utilizzando il carisma e la popolarità dei talent per promuovere il fascino del capoluogo verso il grande pubblico e intercettare target diversi. A queste breve clip, si è sommato il contenuto di lancio, pubblicato subito dopo la prima gara inaugurale: si trattava di un teaser con presenti tutti gli undici “sportivi”, scenicamente connessi dal passaggio ideale di una pallina da tennis, simbolo delle Nitto ATP Finals, evento che costituisce l’elemento centrale attorno al quale si sviluppa il dialogo virtuale tra i talent legati a Torino.

Lo Smartphone d’Oro –  Lo Smartphone d’Oro nasce per attribuire un riconoscimento annuale alle migliori esperienze pubbliche di comunicazione, informazione, servizi ai cittadini attraverso le piattaforme e gli strumenti web, social, chat, intelligenza artificiale.
Il vincitore dello Smartphone d’Oro e quelli dei premi speciali tematici sono stabiliti alla fine di un percorso che passa dall’esame e dal voto di una giuria scientifica di esperti e di una giuria popolare. La manifestazione si tiene ogni anno con un Albo d’Oro dedicato.

Alessandro Tocci, Amministratore Delegato di Mate:
 “Come agenzia da sempre legata al territorio siamo orgogliosi di ricevere questo premio per il lavoro di valorizzazione svolto per la Città di Torino nell’ambito delle Nitto ATP Finals: da sempre la nostra realtà infatti si pone come obiettivo quello di creare un fil rouge tra la comunicazione istituzionale e quella del mondo dello sport. Oggi, per valorizzare al massimo un evento, è necessario creare una comunicazione integrata che vada ben oltre la promozione delle attività ad esso legate. Per questo abbiamo deciso di creare un contenuto che proprio attraverso i grandi dello sport permettesse di conoscere luoghi iconici, aneddoti e aspetti originali di una Città sempre più internazionale. La risposta del pubblico sui social è andata ogni più rosea previsione, con un forte interesse riscontrabile sia sui profili di Turismo Torino e Provincia che su quelli degli atleti che hanno partecipato alla campagna”.

Domenico Carretta, assessore ai Grandi eventi della Città di Torino: “A nome della Città di Torino faccio i complimenti all’agenzia Mate per questo importante riconoscimento, che premia il lavoro svolto in occasione delle Nitto ATP Finals 2022, un evento sportivo di grande rilievo che per cinque anni mette Torino al centro del grande tennis internazionale. Il progetto di comunicazione di Mate è stato un tassello molto importante nella campagna di promozione dell’evento #TorinoThePlaceToBe messa a punto dalla Città insieme agli altri enti coinvolti. Ha contribuito a comunicare al grande pubblico il fascino di Torino, i suoi luoghi iconici, attraverso il racconto appassionato di undici testimonial di eccellenza che hanno un rapporto privilegiato con la città”.

Marcella Gaspardone, Dirigente di Turismo Torino e Provincia: “Siamo davvero lieti di aver ottenuto questo riconoscimento che testimonia l’alta vocazione sportiva di Torino e del Piemonte; raccontare le eccellenze del nostro territorio attraverso alcuni dei più importanti influencer sportivi nazionali in occasione di un grande evento di respiro internazionale come le Nitto ATP Finals è stata l’arma vincente perché crediamo fortemente che #TorinoThePlaceToBe“.

«IL GIARDINO PIU’ BELLO», premiati i condomini “virtuosi”

 
Si tratta degli stabili di Villadossola, in via Marconi 60, di Torino, in corso Novara angolo via Como e di Novi Ligure in viale Chicchero 67. L’assessore Caucino: «Dalla cura degli spazi comuni parte la riqualificazione anche sociale e la sicurezza. Auspico che questa iniziativa, alla prima edizione, possa proseguire e coinvolgere sempre più persone». I presidenti delle tre Atc piemontesi: «Iniziativa di grande importanza in quanto rappresenta il lato migliore delle case popolari e dei loro assegnatari, che riqualificando le aree verdi hanno mandato un segnale molto importante contro il degrado e l’illegalità».
 
 
Alla fine è stato un successo quasi inatteso. Già, perché l’iniziativa «Il Giardino più bello» il contest tra gli assegnatari delle case popolari per riqualificare le proprie aree verdi, ideata dall’assessore alle Politiche per la Casa, Chiara Caucino e organizzato in pochi giorni ha ottenuto una cinquantina di adesioni in tutto il Piemonte.
Gli assegnatari dovevano risistemare i loro spazi verdi, fotografare il «prima», il «durante» e il «dopo» e inviare tutto ad una email creata ad hoc. Una commissione interna all’assessorato ha poi decretato i tre vincitori (uno per Atc piemontese) che oggi sono stati premiati dall’assessore Caucino e dai tre presidenti: Emilio Bolla (Atc Piemonte Centrale), Marco Marchioni (Atc Piemonte Nord) e Paolo Caviglia (Atc Piemonte Sud).
«Sono davvero molto soddisfatta – ha spiegato Caucino – in quanto l’idea, nata quasi come una battuta in un sopralluogo a Novi Ligure, è diventata realtà in pochi giorni e soprattutto ha riscontrato un notevole successo, considerati anche i tempi ristretti in cui è stata realizzata».  «Da sempre infatti – ha proseguito Caucino – sono convinta che la riqualificazione sociale e anche il rafforzamento della sicurezza e la lotta al degrado passino dal culto del bello, dalla collaborazione, dalle sinergie positive, proprio come quelle che, in questi anni, ho avuto con Emilio BollaMarco Marchioni e Paolo Caviglia, che sono stati determinanti, e che ringrazio, nel veicolare il messaggio di questa iniziativa. Un’unità di intenti che forse non c’era mai stata e che ha prodotto risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Ora auspico che questa iniziativa venga ripetuta e che, per il prossimo anno, si possa anche pensare a premiare i vincitori anche con strumenti per il giardinaggio e la cura degli spazi pubblici».
«Abbiamo da subito condiviso l’idea dell’assessore Caucino – hanno spiegato i tre presidenti Atc – in quanto convinti che la concorrenza tra assegnatari e condomini per la cura degli spazi verdi sia positiva e non possa che migliorare i nostri complessi, oltre che imprimere un importante cambiamento culturale, da tanto tempo auspicato e atteso»
I vincitori sono stati premiati con una targa della Regione Piemonte (che per l’occasione ha creato un apposito logo) e con un cartello che verrà affisso nei condomìni vincitori: quello di Villadossola, in via Marconi 60 per Atc Nord, quello di Torino, in corso Novara angolo via Como, per Atc Piemonte Centrale e quello di Novi Ligure, in viale Chicchero 67, per Atc Piemonte Sud.