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Lega: “Stop al cibo sintetico vittoria per il Piemonte”

“Lo stop per Decreto al cibo sintetico è innanzitutto una vittoria della nostra regione, che vede finalmente un baluardo a difesa delle sue filiere agroalimentari e zootecniche. Ma è anche una vittoria delle decine di migliaia di piemontesi che hanno sottoscritto la petizione di Coldiretti che chiedeva di fermare questa assurda degenerazione e del gruppo Lega Salvini Piemonte, che per primo l’ha portata all’attenzione della politica. Grazie a un Ordine del giorno a mia prima firma il Consiglio regionale si è infatti potuto esprimere chiedendo al governo di attivarsi contro la diffusione degli alimenti da laboratorio. Un appello che evidentemente non è caduto nel vuoto, in difesa di un settore, quello del cibo piemontese, il cui valore aggiunto ammonta a 8,1 miliardi di euro, pari al 2,5% della ricchezza generata a livello regionale e all’11,4% della nostra manifattura, con 4.390 aziende. Un quadro economico che non può prescindere dall’indissolubile legame storico e culturale che unisce il Piemonte ai suoi prodotti di eccellenza, come del resto testimoniato dalla nostra rete museale espressamente dedicata al food, dal ricchissimo calendario di eventi e incontri sull’alimentazione e sul vino, dal settore fieristico e dei festival fino ad arrivare al turismo rurale e di riscoperta delle nostre tradizioni enogastronomiche. Con il cibo sintetico, invece, avremmo assistito a una ingegnerizzazione estrema che avrebbe limitato le nostre scelte alimentari e avrebbe spezzato forse per sempre lo straordinario legame tra il cibo e la natura. Pericoli che, anche grazie alla Lega e alle sue battaglie in favore dei nostri produttori e dei nostri territori, sono stati scongiurati”.

 

Lo dichiara in una nota il vicepresidente della commissione Ambiente Matteo Gagliasso, consigliere saviglianese del gruppo regionale Lega Salvini Piemonte.

La polizia arresta 16 affiliati alla mafia nigeriana che gestisce lo spaccio a Torino

La Polizia di Stato ha eseguito numerose ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Tribunale di Torino, su delega della Procura della Repubblica di Torino, nei confronti di un gruppo di cittadini nigeriani sospettati di appartenere al sodalizio criminale di stampo mafioso denominato “EIYE”.

I provvedimenti restrittivi sono stati disposti all’esito di lunghe e complesse indagini e hanno riguardato complessivamente 16 persone, delle quali 11 sono state rintracciate sul territorio nazionale.

Per la realizzazione della fase esecutiva, sono stati impiegati complessivamente oltre 100 uomini della Polizia di Stato, con l’utilizzo di Reparti di rinforzo del controllo del territorio. Oltre alla Squadra Mobile di Torino, l’attività ha coinvolto anche gli omologhi uffici delle Questure di Cuneo, Varese, Bergamo e Livorno.

Secondo l’ipotesi d’accusa i provvedimenti cautelari riguarderebbero personaggi sospettati di rappresentare il vertice del livello nazionale dell’organigramma, direttamente incaricato delle nuove affiliazioni e della gestione dello spaccio di sostanze stupefacenti nelle varie piazze cittadine.

Le indagini hanno consentito la raccolta di rilevanti indizi in grado di suffragare l’ipotesi dell’esistenza e dell’incidenza sul territorio del capoluogo piemontese del cult degli EIYE, grazie alle evidenze emerse sia dalle intercettazioni che dalle testimonianze di alcune persone, appartenenti alla comunità nigeriana di Torino.

Tali acquisizioni sarebbero idonee a dimostrare, secondo l’ipotesi d’accusa, come l’organizzazione indagata venga percepita dalla comunità di riferimento come connotata da un carattere “mafioso” che, maturato nello Stato di origine, risulterebbe ormai noto ai nigeriani anche al di fuori della loro terra, i quali ben ne conoscono le peculiarità e il modus operandi in patria, che rendono i membri notoriamente pericolosi e violenti, tendenti a imporre con la forza la propria volontà.

Le attività investigative, avviate nel marzo del 2019, si sono sviluppate attraverso attività tecniche di intercettazione, nonché articolati e dinamici servizi di diretta osservazione e pedinamento sul territorio, e hanno consentito di individuare coloro che, secondo l’ipotesi accusatoria, rappresenterebbero i vertici nazionali del cult, in costante e diretto contatto con i leader operanti in Nigeria.

Le indagini hanno permesso altresì di ricostruire nel dettaglio la struttura del sodalizio criminale che, secondo gli elementi raccolti, appare caratterizzato da un’organizzazione gerarchica piramidale, che si qualificherebbe per la presenza di un organismo operante a livello nazionale e di numerose articolazioni locali, attive in singole città italiane. La struttura nazionale risulterebbe dotata di un’organizzazione verticistica che vede al proprio apice un “World Ibaka”, detentore del potere esecutivo, il quale godrebbe, sempre in ipotesi di accusa di prestigio internazionale ed è in contatto con l’organismo madre in Nigeria. Risulterebbe suddivisa in sezioni provinciali o locali chiamate “Zone”, ma loro volta guidati da un “Zona Head”.

L’attività tecnica ha documentato, come già emerso in precedenti investigazioni ed attestato in sentenze definitive emesse a carico di analoghe consorterie nigeriane, l’esistenza di una struttura organizzativa, connotata da un insieme di regole di condotta, violenti riti di affiliazione, l’uso di un linguaggio esclusivo tra i membri (finalizzato a rendere meno permeabile il contenuto dei dialoghi e a rafforzare il senso di appartenenza tra i sodali), la divisione in ruoli e cariche corrispondenti a precise funzioni, l’intimidazione ed il ricorso alla violenza fisica in caso di trasgressione delle norme comportamentali proprie dell’ organizzazione.

La solidità della struttura è risultata chiaramente un elemento distintivo della consorteria criminale investigata, che avrebbe posto solide radici in numerose regioni d’Italia.

Come tutte le confraternite nigeriane, vi sono elementi per ritenere che gli EIYE abbiano i loro segni distintivi: come simbolo un uccello, talvolta raffigurato mentre stringe tra gli artigli un teschio umano, mentre il colore abitualmente indossato è il blu.

Secondo l’ipotesi d’accusa, sono stati raccolti significativi indizi di colpevolezza a carico dei sodali: in base alle risultanze dell’indagine, il Tribunale di Torino ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere a carico di sedici persone, contestando, oltre al reato di associazione per delinquere di stampo mafioso (art. 416 bis c.p.), i delitti di rapina, estorsione, lesioni e reati in materia di stupefacenti.

Vi sono gravi indizi per ritenere che l’organizzazione investigata presenti tutti i caratteri di un’associazione di tipo mafioso, poiché connotata, anzitutto, da una precisa struttura gerarchica con ruoli e cariche ufficiali, a cui corrispondono compiti ben precisi. Le affiliazioni, secondo quanto ricostruito dalle indagini svolte, risultano caratterizzate da atti violenti e rigidi rituali, che si traducono in un serio e concreto pericolo per la stessa vita degli aspiranti affiliati, che vengono sottoposti ad azioni brutali, all’esito delle quali manifestano l’accettazione del codice comportamentale dell’associazione e la loro fedeltà indiscussa. Altrettanto spietate, secondo l’ipotesi di accusa risulterebbero le conseguenze previste in caso di violazione delle regole dell’organizzazione, che si traducono in sanzioni corporali talmente efferate da sfociare talora in tentativi di omicidio. Gli elementi raccolti evidenziano inoltre come la violenza appare essere lo strumento di comunicazione privilegiato per affermare la forza dell’organizzazione sul territorio e creare lo stato di soggezione necessario per accrescere il proprio potere. Altro elemento che risulta dalle indagini è la capacità dell’organizzazione di autofinanziarsi, mediante il contributo dei sodali, strumentale anche al mantenimento economico degli affiliati detenuti, come tipico pure delle consorterie mafiose italiane.

Sulla piazza torinese, gli elementi indiziari raccolti indicherebbero che il cult EIYE controllava e gestiva il commercio su strada di sostanze stupefacenti in alcune aree individuate; in particolare, corso Vigevano e piazza Baldissera, e più genericamente la zona della stazione ferroviaria di “Dora”.

Burberry sceglie Torino per progettare i suoi capi di alta moda

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Il celebre brand di moda Burberry progetterà a Torino i propri prodotti. L’azienda inglese acquisirà da Pattern la Business Unit dello stabilimento torinese che si occupa di progettazione e produzione.

Alla Pattern arriveranno 21 milioni di euro e l’operazione coinvolgerà circa 70 persone dello stabilimento torinese.

Nei prossimi due anni vedrà la luce  il nuovo headquarter del Gruppo.

Visite nelle case museo dei personaggi illustri piemontesi il 1° e 2 aprile

Porte aperte per casa Alfieri, Cavassa, Pellico, Don Bosco, Galimberti, Mallé e Castello di Miradolo

L’iniziativa è promossa dell’Associazione Nazionale Case della Memoria

con il patrocinio del Ministero della Cultura e di Icom Italia

 

 Anche sette realtà piemontesi prendono parte alla seconda edizione delle Giornate nazionali delle Case dei personaggi illustri, promosse in tutta Italia nel fine settimana del 1° e 2 aprile dall’Associazione Nazionale Case della Memoria.

Quest’anno, a simbolica chiusura dell’anno del centenario della nascita di Ugo Tognazzi (1922-1990) l’iniziativa vede come ambasciatore d’eccezione Gianmarco Tognazzi che coordina la Casa della Memoria dedicata al grande attore, Casa Vecchia a Velletri. Inoltre, l’iniziativa ha ricevuto il patrocinio del Ministero della Cultura, oltre che di Icom Italia.

Obbiettivo dell’associazione, che mette in rete 95 case museo in 14 regioni italiane, è ancora una volta celebrare questi luoghi e valorizzare la memoria del passato a tutto tondo. Per questo l’invito è stato esteso a tutte le case dei personaggi illustri italiani, non solo quelle facenti parte delle Case della Memoria. In Italia sono oltre 100 le case museo italiane che apriranno le porte: tra queste, in Piemonte, anche il Museo Alfieriano/Casa natale di Vittorio Alfieri di Asti, il Museo Casa Don Bosco a Valdocco (TO), Casa Cavassa e Casa Pellico a Saluzzo (CN), il Museo Casa Galimberti a Cuneo, la Fondazione Cosso con il Castello di Miradolo a San Secondo di Pinerolo (TO) e il Museo Civico Luigi Mallé di Dronero (CN).

Il Museo Alfieriano, Casa natale di Vittorio Alfieri di Asti, nel fine settimana del 1° e 2 aprile, propone ingresso ridotto e, alle ore 16, una visita guidata con la direttrice del Centro di Studi Alfieriani, dr.ssa Carla Forno, e del responsabile della rete museale di Fondazione Asti Musei, dr. Andrea Rocco. A Saluzzo (CN) sono aperte a ingresso ridotto Casa Cavassa (sabato 10-13 e 14-18; domenica 10-13 e 14-19), uno degli edifici-simbolo del Rinascirnento saluzzese, e Casa Pellico (solo domenica 2 aprile dalle 14 alle 19) che alle 15.30 di domenica 2 aprile mette in calendario la visita guidata “Silvio Pellico da Saluzzo”, alla scoperta della casa in cui nacque lo scrittore e patriota. Il percorso museale, che raccoglie cimeli e opere dello scrittore donati nel 1858 al Comune di Saluzzo dalla sorella Giuseppina, permette di indagare l’opera letteraria di Silvio Pellico e le vicissitudini che lo portarono da Saluzzo a Milano e poi al carcere dello Spielberg, fino al suo arrivo a Torino, ospite a Palazzo Barolo. La visita si concluderà alla Biblioteca Storica di Saluzzo, in prossimità di Casa Pellico, percorrendo un itinerario sulla vita dello scrittore a 360 gradi. Al termine dell’itinerario, alle ore 17, si terrà la presentazione della nuova acquisizione della collezione pellichiana. Orario: ore 15.30, partenza dalla biglietteria di Casa Pellico. Costo: 5 euro a persona (gratuito under 10).

Aperto sabato 1 e domenica 2 anche il Museo Casa Don Bosco di Valdocco (TO), che racconta la storia di una grande avventura educativa, a partire dai quei primi ragazzi a cui Don Giovanni Bosco ha offerto una casa, una scuola, una educazione, un futuro. Quell’anima profonda è custodita e resa viva nel racconto di quella storia e nella proposta di percorsi disponibili ai nostri visitatori. La visita in autonomia o guidata (prenotata a info@museocasadonbosco.it) è gratuita. Un’offerta è sempre gradita. Orari: 9.30-12.30 e 14.30-17.30.

Al Museo Casa Galimberti di Cuneo, nei due giorni, ecco invece visite guidate gratuite incentrate sulla figura dell’eroe Nazionale della Resistenza Antifascista, Duccio Galimberti, e sulla sua famiglia che hanno contribuito, in modo indelebile, allo sviluppo della Città di Cuneo, nel senso della libertà di scelta e di espressione. Due ingressi alle ore 15.30 e 17. Prenotazione obbligatoria. Ingresso gratuito.

Sabato 1 aprile (ore 11), al Castello di Miradolo di San Secondo di Pinerolo (TO), sede della Fondazione Cosso si terrà invece la passeggiata guidata “Il castello di Sofia“: un itinerario guidato a cura della Fondazione nel parco storico del Castello, alla scoperta della storia dell’antica dimora appartenuta ai conti Sofia ed Emanuele Cacherano di Bricherasio, ultimi eredi della nobile casata. Le loro storie si intrecciano con quelle di Federico Caprilli e della Cavalleria, di Lorenzo Delleani e del cenacolo culturale attivo a Miradolo in quegli anni, della fondazione dell’industria automobilistica piemontese. Ingresso e attività gratuita riservata esclusivamente a chi prenota nell’ambito delle Giornate nazionali delle Case dei personaggi illustri. Posti limitati. Visitabile a ingresso gratuito (dalle 15 alle 19) anche il Museo Civico Luigi Mallé di Dronero (CN) che ospita una collezione permanente, ubicata al primo piano di Casa Mallé, e una mostra temporanea allestita al secondo piano. Visite guidate con tablet e video-animazioni.

È possibile prenotare le visite fino al 30 marzo collegandosi al sito www.casedellamemoria.it, dove è presente l’elenco aggiornato delle case partecipanti corredato dalle indicazioni per prenotare.

Mercato immobiliare in crescita Le compravendite aumentano anche a Torino

L’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa ha analizzato i dati diramati dall’Agenzia delle Entrate relativi alle compravendite immobiliari. Il dato a chiusura 2022 vede una crescita del 4,8% rispetto all’anno precedente. L’anno 2022 registra 784.486 transazioni. L’analisi limitata al quarto semestre vede però un calo del 2,1%.

I comuni capoluogo chiudono con 247.263 compravendite in aumento del 5,6% rispetto al 2021 mentre i comuni non capoluogo invece fanno +4,4% passando da 514.435 a 537.223. Si inverte così la tendenza registrata nel 2021 che vedeva invece un migliore risultato di questi ultimi sulla scia di alcuni cambiamenti abitativi indotti dal Covid.

Tra le grandi città è Bari che mette a segno il risultato migliore nell’anno: +25,3%, seguita da Palermo con +11,4%. Seguono Milano con +6,2% e Torino con +5,9%. Fanalino di coda Firenze con +2,2%.

Se si limita l’analisi al quarto trimestre Bologna registra il calo più importante con -12,6% mentre Bari spicca con un +18,1%.

Città 2021 2022 Var % 2022/2021
Bari 4.183 5.243 +25,3%
Bologna 6.559 6.787 +3,5%
Firenze 5.433 5.551 +2,2%
Genova 8.886 9.182 +3,3%
Milano 26.923 28.595 +6,2%
Napoli 8.096 8.314 +2,7%
Palermo 6.088 6.785 +11,4%
Roma 38.841 40.064 +3,1%
Torino 15.224 16.125 +5,9%
Verona 3.784 3.936 +4,0%
ITALIA 748.523 784.486 +4,8%
Fonte: elaborazione Ufficio Studi Tecnocasa su dati Agenzia delle Entrate

 

Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa

James Gray e il ricordo di un’infanzia turbolenta

ARMAGEDDON TIME NELLE SALE

PIANETA CINEMA a cura di Elio Rabbione

Una cascata di “amarcord”, la spinta di tanti registi alla ricerca dei propri anni giovanili. Sorrentino alla ricerca del cinema nella Napoli degli anni Ottanta, Branagh tra le vie e le case semplici di Belfast, il Messico di Cuaròn, Sam Mendes che attraverso l’instabilità mentale della madre guarda con affetto al cinema come desiderio e vincente effetto taumaturgico, Steven Spielberg che con “I Fabelmans” ingiustamente dimenticati agli Oscar si rivede davanti alla prima macchina da presa e all’invenzione dei set e delle riprese costruiti con amici e parenti. Buon ultimo, postasi alle spalle l’avventura spaziale di “Ad Astra”, James Gray torna con “Armageddon Time” (nulla di visivamente apocalittico, semmai l’apocalisse sta nell’intimo delle persone come nell’America dell’epoca) a guardare al nucleo familiare (come in “I padroni della notte” o in “Two Lovers”), ai sentimenti e ai risentimenti, al chiuso della cucina e alle tavolate, alle chiacchierate fatte di parole alte e di quelle senza importanza, chiudendosi ad analizzare con occhio autobiografico la propria famiglia questa volta con toni più caldi, seppur legati da abbracci e sorrisi, da cinghiate e battaglie. Ambienta nel quartiere del Queens, ci dice dell’immigrazione e delle origini ucraine, del razzismo che serpeggia, dell’ascesa di Reagan, degli anni Ottanta che sono stati l’inizio della sua fanciullezza.

Paul, viso aperto e simpatico, zazzera in gran disordine, è il giovane rampollo di una borghese famiglia, nella classe della scuola pubblica che frequenta non è certo il modello da seguire, ama il disegno e l’arte che lo porta a inventare e a sognare un futuro libero e tutto suo, adora il vecchio nonno Anthony Hopkins che dispensa consigli e saggezze. Come ogni genitore che voglia tirar su un figlio all’interno di precise regole, Anne Hathaway e Jeremy Strong tentano le strade della dolcezza e della severità, dove lei usa il lasciar correre lui s’irrigidisce. Forse prevale lei, se in tavola viene messo ogni ben di dio è assurdo che il ragazzino s’inventi i ravioli del cinese: ma s’è già alzato da tavola, è già corso al telefono a scandire l’ordinazione e mamma arriverà con la carezza di sempre. A scuola Paul stringe amicizia con Johnny, ragazzo di colore, niente genitori e soltanto una donna malata che sarà costretto ad abbandonare, pronto a cullare una grande evasione (sogna la Nasa, sogna i voli spaziali e la luna), un esempio di ribellione che non è quanto l’insegnante vorrebbe, per cui ad ogni sfrontatezza via nel banco dell’angolo. I motivi di quel comportamento sono altro, la rabbia è soltanto punita. I due non fanno che simpatizzare, chiudersi nei bagni per provare l’emozione dello spinello, lasciare l’aula per inventarsi fuori qualsiasi cosa, anche il furto notturno di un computer all’interno della scuola: i genitori dividono i due ragazzini e Paul piglia la strada della scuola privata dei Trump, tutta ragazzini viziati e ricchi, tirata su a suon di sovvenzioni, là dove la sorella maggiore (Maryanne, che ha il cameo di Jessica Chastain) del futuro presidente conferma quanto sia ardua la strada del successo e come l’abbia scoperta da sola. In mezzo all’avversione di tutti, anche Paul non difende l’amico: sarà ancora il nonno a insegnargli come soltanto pochi decenni prima siano stati gli ebrei a essere perseguitati. Una parola ancora di affetto e di saggezza, seduto sulla panchina del grande parco.

È un film amarissimo “Armageddon Time” (la sceneggiatura è dello stesso Gray), pur nei suoi momenti di preteso alleggerimento, è condotto in maniera “piana” quando vorresti qualche sussulto che ti facesse riassaporare il Gray delle prove passate, è affettuosamente delicato nell’approccio ai vari componenti della famiglia, gode della fotografia di Darius Khondji fidato collaboratore di Woody Allen, il giovanissimo Banks Repeta è sfrenato e antipatico quanto si conviene, poggia su solide interpretazioni, Hathaway e Hopkins soprattutto in prima linea. Ma forse esci dalla sala con la sensazione forte che il regista, pur muovendosi e navigando nel mare tempestoso e turbolento della propria infanzia, non abbia saputo dirti tutto, narrarcela sino in fondo, addirittura con uno spirito più acceso, più spavaldo, più fuori dalle regole, che quei sussulti giovanili non abbiano trovato posto appieno nelle immagini del film.

Il Fondo sociale per la casa passa da 7 a 12 milioni

Su sollecitazione di Monica Canalis (Pd), l’assessore ha precisato che “queste misure nascono dal riconoscimento dell’importanza, specie nell’attuale momento storico, di garantire dignità abitativa a chi è in difficoltà e sono state condivise attraverso il confronto con il sindacato degli inquilini”.

In risposta a una domanda di Alessandra Biletta (Fi), Caucino ha poi spiegato che “dopo circa 20 anni il lavoro di ricognizione dei fondi ex Gescal è terminato: una prima tranche di 10 milioni verrà utilizzata per il recupero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica”.

Inoltre sono stanziati quasi 15 milioni l’anno provenienti dal fondo complementare al Pnrr per il programma “Sicuro, verde e sociale” di riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica, mentre 2 milioni sono destinati a sostenere gli investimenti delle cooperative a proprietà indivisa, per consentire l’incremento del patrimonio di edilizia sociale. Sono invece 800mila euro le risorse stanziate come contributi ai Comuni per l’abbattimento delle barriere architettoniche a cui si aggiungono poco meno di 150mila euro per interventi finalizzati all’eliminazione delle stesse barriere negli edifici privati. Sono poi previsti 2,5 milioni l’anno a sostegno dei Comuni per le agenzie sociali per la locazione, mentre 90mila euro sono destinati ai programmi regionali di sostegno abitativo rivolti ai genitori separati in situazioni di grave difficoltà.

Replicando a una domanda di Matteo Gagliasso (Lega) Caucino ha infine precisato che in tema di bonus edilizi gli stessi sono direttamente veicolati dallo Stato alle Atc e quindi non trovano spazio nel bilancio regionale.

L’assessore all’Urbanistica Fabio Carosso ha svolto una breve relazione per le materie di sua competenza in relazione al Bilancio, in particolare ha sottolineato che sono stati inseriti due milioni di euro in più da destinare ai Comuni per adeguare i loro Piani regolatori alle nuove norme urbanistiche.

Gagliasso è intervenuto chiedendo chiarimenti sui contributi dati ai Comuni per i progetti di riqualificazione paesaggistica. L’assessore ha risposto che si riferiscono alla legge 14/2008 e serviranno a mitigare o a camuffare capannoni o altre costruzioni che impattano negativamente sul paesaggio.

Al termine della seduta la Commissione ha espresso parere favorevole a maggioranza alla legge di bilancio per tutte le materie di sua competenza.

ecorreggia

fcalosso

Ippodromo di Vinovo: a Pasquetta il GP Costa Azzurra

Martedì 4 aprile ore 11,30 – Palazzo Cisterna, sede aulica della Città metropolitana di Torino, via Maria Vittoria 12 TORINO

Alla conferenza stampa di presentazione del Gran Premio Costa Azzurra 2023, verranno illustrate le  iniziative collaterali e le grandi novità che caratterizzeranno l’Ippodromo di Vinovo per la stagione appena iniziata.

Il Costa Azzurra 2023, patrocinato ancora una volta dalla Città Metropolitana di Torino, si disputerà lunedì 10 aprile, giorno di Pasquetta. La corsa faro dell’ippica torinese, quest’anno sarà accompagnata da eventi dedicati ai più piccoli: una caccia al tesoro in tema pasquale, la presenza dei pony per il battesimo della sella ed una serie di giochi all’aperto organizzati dal Team di CircoWow.

Convegno annuale: Giornata Mondiale della Malattia di Parkinson

Giovedì 13 Aprile 2023, dalle ore 9:00 alle ore 13:00, presso la Sala Congressi OMCeO, Corso Francia 8, Torino.

La prenotazione è obbligatoria, la partecipazione è gratuita, per iscriversi occorre compilare il modulo di
iscrizione online al seguente link: https://forms.gle/Kv63LcdUzmyuZFpA6 oppure mandare un’email a
info@parkinsoninpiemonte.it

L’evento è organizzato dall’Associazione Amici Parkinsoniani Piemonte Onlus (AAPP) e l’Associazione Italiana
Parkinsoniani (AIP) – Torino, Sezione “G.Cavallari”, con il contributo di Fondazione Grimaldi Onlus e in
collaborazione con Azienda Ospedaliero – Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino.
La giornata si aprirà con un’introduzione a cura del dott. U. Pilotto (Presidente AAPP, Coordinatore AIP Torino)
e del Prof. Lopiano (Professore Ordinario di Neurologia – AOU Città della Salute e della Scienza di Torino), che
passeranno la parola alle autorità locali per i saluti di apertura. Seguiranno gli interventi “La genetica nella
malattia di Parkinson”, a cura del dott. C.A. Artusi (Neurologo, A.O.U. Città della Salute e della Scienza di
Torino), “Parkinson e Parkinsonismi”, a cura della dott.ssa P. Filippi (Neurologa, Ospedale Maria Vittoria –
Torino), “La riabilitazione fisica e cognitiva” a cura del dott. P. Bottino (Geriatra, Presidio Sanitario San Camillo
– Torino), “La mia esperienza di riabilitazione cognitiva in AIP” a cura della dott.ssa M. Quarnero (Psicologa
esperta in neuropsicologia), “Progetti di ricerca Politecnico di Torino” a cura della dott.ssa G. Olmo (Medico
Chirurgo, Dipartimento di Automatica e Informatica – Politecnico di Torino), “I nuovi farmaci” a cura del prof.
Lopiano (Professore Ordinario di Neurologia – AOU Città della Salute e della Scienza di Torino) in cui saranno
presentati i farmaci in via di sperimentazione che hanno il potenziale di rallentare il decorso della malattia.
Seguirà una tavola rotonda sul “Piano cronicità, implementazione PSDTA e domiciliarità” con moderatore il
dott. A. Marchet (Neurologo, Ospedale Martini – Torino) e relatori il dott. G. Gusmaroli (Neurologo, Ospedale
degli Infermi – Biella), il dott. F. Ripa (Dirigente settore programmazione sanitaria Regione Piemonte) e la
dott.ssa M. Canalis (Consigliere Regione Piemonte).
L’ultima parte sarà dedicata a “La parola a pazienti e caregiver”, uno spazio dove verrà lasciato spazio
dedicato alle domande dei partecipanti, moderatore prof. L. Lopiano.
L’Associazione Amici Parkinsoniani Piemonte Onlus e l’Associazione Italiana Parkinsoniani – Torino, sez. “G.
Cavallari” hanno lo scopo di promuovere un’informazione sistematica su tutti gli aspetti della malattia di
Parkinson, rivolta ai pazienti, ai loro familiari ed ai sanitari coinvolti, ma anche alle istituzioni preposte a
decisioni di politica sanitaria.

Ecco una breve descrizione dei contenuti più rilevanti degli interventi dei relatori.

● “La genetica nella malattia di Parkinson”, a cura del dott. C.A. Artusi (Neurologo, A.O.U. Città della
Salute e della Scienza di Torino)
La ricerca genetica degli ultimi anni ha portato a importanti scoperte sulla malattia di Parkinson, in particolare
riguardo alle varianti del gene GBA e il loro alto rischio di sviluppare la malattia. Questo sta cambiando
l’importanza della genetica nel Parkinson e sta aprendo la strada alla terapia genica come possibile
trattamento. È importante sensibilizzare i pazienti e le loro famiglie su questo tema e offrire test genetici per la
partecipazione a studi innovativi.
● “Parkinson e Parkinsonismi”, a cura della dott.ssa P. Filippi (Neurologa, Ospedale Maria Vittoria –
Torino)
Descrizione delle caratteristiche cliniche della Malattia di Parkinson e di alcuni principali parkinsonismi atipici.
Focus sui criteri diagnostici e sulla necessità di seguire nel tempo l’evoluzione di queste patologie molto
variabili nei singoli pazienti con le conseguenti variabili esigenze terapeutiche.
● “La riabilitazione fisica e cognitiva” a cura del dott. P. Bottino (Geriatra, Presidio Sanitario San Camillo
– Torino
Le molteplici difficoltà nella vita quotidiana riscontrate dalle persone con Parkinson spiegano il bisogno di un
approccio riabilitativo multidisciplinare. Fisioterapia, terapia occupazionale, logopedia, psicologia e
neuropsicologia sono terapie imprescindibili nella presa in carico di questa patologia. Verrà descritta la realtà
del presidio sanitario San Camillo.
● “La mia esperienza di riabilitazione cognitiva in AIP” a cura della dott.ssa M. Quarnero (Psicologa
esperta in neuropsicologia).
Presentazione della stimolazione cognitiva, intervento volto alla prevenzione e al mantenimento delle funzioni
cognitive come memoria, attenzione e linguaggio. Tale stimolazione avviene attraverso specifici compiti
computerizzati o carta e matita. ci si soffermerà sull’esperienza di tale attività in associazione con le persone
con malattia di Parkinson.
● “Progetti di ricerca Politecnico di Torino” a cura della dott.ssa G. Olmo (Medico Chirurgo, Dipartimento
di Automatica e Informatica – Politecnico di Torino)
Si parlerà di alcuni progetti di ricerca del Politecnico di Torino, tra cui gli studi sui disturbi della voce e l’utilizzo
dello smartphone per la raccolta di informazioni cliniche. Verrà inoltre presentata una cavigliera sviluppata in
collaborazione con l’Università di Siena per la prevenzione del freezing del cammino che invia feedback tattili
per prevenire tali episodi. Il prototipo è stato ora restituito all’Università di Siena per l’integrazione ad un
software e la sperimentazione del sistema integrato.
● “I nuovi farmaci” a cura del prof. Lopiano (Professore Ordinario di Neurologia – AOU Città della Salute e
della Scienza di Torino)
Verranno presentate le novità legate al trattamento della malattia di Parkinson, con i dati e le principali
informazioni sui nuovi farmaci in via di sperimentazione o che sono attesi per la commercializzazione in Italia
nei prossimi mesi. Più nello specifico, si parlerà sia di farmaci di tipo sintomatico, quali la levodopa sottocute e
nuovi dopamino-agonisti, sia delle nuove frontiere di terapia ‘disease modifying’, ovvero quei farmaci in via di
sperimentazione che hanno il potenziale di rallentare il decorso della malattia.
● “Piano cronicità, implementazione PSDTA e domiciliarità” con moderatore il dott. A. Marchet
(Neurologo, Ospedale Martini – Torino)
Il Piano Locale Cronicità, derivato dal Piano Nazionale Cronicità del 2016, mira a definire e implementare un
Percorso di Salute Diagnostico Terapeutico Assistenziale per la malattia di Parkinson in ogni ASL. I tavoli di
lavoro multidisciplinari, inclusi rappresentanti delle associazioni dei pazienti, hanno come obiettivo la qualità
della vita dei pazienti e dei loro familiari, garantendo tempestività e competenza nell’intervento sanitario,
offrendo percorsi di supporto sociale e psicologico e programmi di attività fisica e di stimolazione cognitiva.

Agricoltura, commercio e turismo Ecco le risorse della Regione per il rilancio del territorio

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Nel sottolineare come il comparto stia patendo il cambiamento climatico e l’aumento dei prezzi dovuti anche alla guerra in Ucraina, Protopapa ha spiegato che è sempre più viva l’attenzione per un’agricoltura sostenibile e utile allo sviluppo dei territori rurali, dove attualmente sono attive circa  52 mila aziende.Proseguono poi le attività di valorizzazione dei prodotti agroalimentari e vitivinicoli di qualità attraverso il sostegno ai Consorzi di tutela ed alle associazioni di produttori per la promozione del cibo e vino made in Piemonte. A difesa delle colture si intensificano poi le attività di ricerca del Settore fitosanitario della Regione nella lotta agli organismi nocivi che colpiscono diversi comparti produttivi.Per chiarimenti sono intervenuti Matteo Gagliasso e Paolo Demarchi (Lega) e Monica Canalis (Pd).

A margine dell’illustrazione è poi stata approvata una modifica allo statuto dell’Associazione consorzio d’irrigazione di secondo grado “Bealera Maestra – Destra Stura” di Bene Vagienna (Cn).

 

Emigrazione piemontese

L’assessore Maurizio Marrone ha spiegato che la Regione Piemonte continuerà a sostenere le attività del Museo regionale dell’emigrazione dei Piemontesi nel mondo (attualmente in fase di ristrutturazione), che ha sede a Frossasco (To) e del Museo regionale dell’emigrazione vigezzina nel mondo situato all’interno del parco di Villa Antonia, nel Comune di Santa Maria Maggiore (Vco) con due contributi di 18mila euro ciascuno.

Verranno poi stanziati 200 mila euro per la legge regionale sui movimenti migratori, che permette anche di sostenere le varie Associazioni di piemontesi nel mondo.

È intervenuta per delucidazioni Canalis.

 

Commercio e turismo

Per il commercio nel 2023, come ha riferito l’assessore Vittoria Poggio, si potrà contare su un budget di 6 milioni 482mila euro.

Si stanno superando le misure emergenziali adottate nel periodo della pandemia per non fare morire il settore e, per rilanciare il comparto, l’assessore ha sottolineato l’importante strumento dei Distretti del commercio, che attualmente sono 77 per una copertura di circa 800 Comuni.

Per l’istituzione di nuovi 12 Distretti sono stati stanziati circa 240 mila euro, mentre la dotazione per i progetti è di circa 2,5 milioni annui.

Per il turismo, invece, si potrà contare su circa 21 milioni e 800 mila euro annui. Nella ripartizione dei fondi spiccano 500 mila euro per la promozione internazionale, 500 mila euro per le strade di montagna, 5 milioni per la promozione degli eventi strategici come le fiere, 90 mila euro riservati agli Enti locali, 550 mila alle associazioni. Per le Agenzie turistiche (Atl) sono disponibili oltre 6 milioni e mezzo, per i Consorzi 1 milione 400 mila, mentre alle pro loco tocca la cifra di 615 mila euro.

Ha espresso soddisfazione per il raddoppio della dotazione alle pro loco, rispetto allo scorso anno, Federico Perugini.

La Commissione ha poi votato, a maggioranza, parere preventivo favorevole al provvedimento per gli indirizzi per la revisione dei criteri di riconoscimento dei Consorzi di rilevante interesse turistico.

Sono intervenuti CanalisSilvana Accossato (Luv), Gagliasso e Perugini.

Al termine dei lavori, la commissione ha quindi espresso a maggioranza parere consultivo favorevole al bilancio per tutte le materie di competenza.