ilTorinese

Trapianto di cuore straordinario alle Molinette dopo ore dal prelievo mantenendo l’organo battente fuori dal corpo

Questa è la storia di un viaggio molto particolare… sì perché a viaggiare è un cuore nella sua condizione fisiologica, ovvero perfuso e battente fuori dal corpo umano. Tutto inizia con la segnalazione di un potenziale donatore da Caen, in Normandia. Il suo cuore, per la rarità del gruppo sanguigno, non trova una allocazione in Francia e quindi i colleghi d’Oltralpe, per non perdere il prezioso dono, lanciano un appello europeo. Il Centro Trapianti di cuore dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (diretto dal professor Mauro Rinaldi), allertato dal Centro Nazionale Trapianti (diretto dal dottor Massimo Cardillo) e dal Centro Regionale Trapianti del Piemonte (diretto dal professor Antonio Amoroso) , accetta l’organo che si trova però ad oltre 1000 km di distanza. Anche organizzando un volo speciale, la durata del trasporto sarebbe incompatibile con il trapianto e allora i medici dell’ospedale Molinette decidono che l’unico modo per far arrivare in sicurezza l’organo è di trasportarlo nella sua condizione “fisiologica”, ovvero mantenendo il flusso nelle coronarie lasciandolo battere liberamente al di fuori del corpo umano. Da poco, infatti, la Città della Salute di Torino, grazie al contributo della Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi (presieduta da Lodovico Passerin d’Entreves), si è dotata di una nuova tecnologia che permette di mantenere l’organo perfuso e battente, senza più trasportarlo fermo e freddo come avviene normalmente, permettendo quindi di evitare una ischemia cardiaca prolungata e di allungare notevolmente i tempi di trasporto. Questa è la prima volta che il Centro Trapianto di cuore di Torino utilizza questa tecnologia ed il banco di prova è assai severo. Nel caso specifico i tempi di viaggio previsti sono infatti molto lunghi perché il volo charter che porterà l’équipe prelievo potrà atterrare solo all’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi e lì un van proseguirà il viaggio su strada fino a Caen per circa tre ore con una durata complessiva del viaggio di oltre sei ore. Partiti a mezzanotte, i medici arrivano a Caen verso le sei del mattino ed alle sette possono procedere con il prelievo dell’organo che viene subito attaccato al prezioso macchinario, che lo farà funzionare proprio come se fosse nel torace. A quel punto inizia il viaggio particolare del cuore che batte normalmente (come ha sempre fatto), ma non nel torace di un essere umano, ma “in una macchina”. Il cuore, proprio come fosse un normale passeggero che deve recarsi all’aeroporto, viene fatto quindi accomodare sullo stesso van che aveva condotto l’équipe all’andata. L’organo, perfettamente a suo agio nella macchina di perfusione, continua la sua normale attività, ma dopo poco più di un’oretta di viaggio necessita di una piccola sosta all’autogrill per fare un piccolo check. Tutto procede bene ed il viaggio può ripartire. Arrivato all’aeroporto il cuore “battente” ex-vivo viene alloggiato sul jet privato che attende in pista e, dopo circa un’ora e mezza di volo, finalmente atterra a Torino, dove in pista lo attende un secondo van su cui concluderà il suo lungo viaggio con destinazione finale la sala operatoria della Cardiochirurgia dell’ospedale Molinette di Torino. Lì ad attenderlo, un paziente di 65 anni, affetto da una grave cardiopatia terminale, in attesa di un trapianto di cuore. Il cuore a quel punto viene staccato dalla macchina per essere riposizionato nel suo ambiente naturale: il torace di un essere umano. Il trapianto viene eseguito senza difficoltà tecniche dal professor Massimo Boffini, sotto la guida del professor Rinaldi e coadiuvato dal dottor Marco Ellena. Il paziente trapiantato, a distanza di qualche giorno dal trapianto, sta bene, è sveglio, respira da solo e soprattutto ha un cuore nuovo che batte con forza e vigore nel nuovo corpo.
Dietro a questo trasporto veramente speciale una équipe di professionisti dell’ospedale Molinette: i cardiochirurghi dottoressa Erika Simonato e dottor Matteo Marro, sotto la supervisione dei professori Mauro Rinaldi e Massimo Boffini, il rianimatore dottor Andrea Costamagna, sotto la guida del professor Luca Brazzi e della dottoressa Anna Trompeo, il responsabile del Servizio di Perfusione Cardiovascolare dottor Gennaro Izzo, che hanno eseguito e gestito la fase del prelievo e trasporto dell’organo ex-vivo, monitorandone attentamente e costantemente la funzione di pompa.
“Ringraziamo la Fondazione Specchio dei Tempi per la donazione di questo innovativo macchinario che ci proietta nel futuro della trapiantologia. È stato un intervento figlio dell’esperienza e della professionalità dei nostri professionisti, che mai come in questa occasione hanno avuto il coraggio provare e di riuscire ad abbattere frontiere che finora non avevano permesso di effettuare trapianti di cuore oltre un determinato numero di ore. Cosa mai neanche immaginata fino ad ora” dichiara il dottor Giovanni La Valle (Direttore generale Città della Salute di Torino).

Rock Jazz e dintorni a Torino. Il duo Mannoia-Rea e i Modena City Ramblers

GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Lunedì. Al Cafè Des Arts suonano gli ZiroBop di Enzo Zirilli. Al Teatro Alfieri lo show “Mania-The Abba Tribute”.

Martedì. Allo Ziggy si esibiscono i Boogamen. Al Teatro Colosseo Canta Fiorella Mannoia accompagnata al pianoforte da Danilo Rea. Al Magazzino sul Po è di scena Dj Gruff. A El Paso suonano gli Anti System. Per “Movement” alle OGR si esibisce The Blessed  Madonna e i WhoMadeWho.

Mercoledì. Per “Moncalieri Jazz” all’Osteria Rabezzana, suona il quartetto Dido’s Brazilian.

Giovedì. All’Off Topic è di scena il duo Legno. Per “Moncalieri Jazz” al Centro Commerciale suona l’Orchestra I Vitelloni mentre al Gelato Artigiano si esibisce il Duo Sole. Alle OGR per C2C” sono di scena i Model/Actriz e Rackika Nayar. Al Cap 10100 si esibisce il rapper Mattak.

Venerdì. All’Hiroshima Mon Amour suonano i Modena City Ramblers. Per “ Moncalieri Jazz” è di scena il quintetto Jazz Ladies alla Famija Moncalereisa.  Al Blah Blah si esibisce Kid Congo Powers. Al Folk Club è di scena la cantante Lucia De Carvalho. Per “C2C” al Lingotto vede esibirsi Caroline Polachek con Marina Herlop , Evian Christ, Lucrecia Dalt, Overmono mentre allo Stone Island Stage sono di scena Space Afrika, Avalon Emerson, e Tiga.

Sabato. Per “Moncalieri Jazz” suona la “Marching band” JST di Diego Borotti  e in serata l’A26 Quintet. Al Blah Blah suonano i Five Ways To Nowhere. Allo Ziggy gli Spiritual Front rivisitano “The Queen is Dead” degli Smiths. Per “C2C” alle OGR si esibiscono i King Krule, Flyng Lotus , Moodymann e Yves Tumor mentre sul palco secondario sono di scena Bill Kouligas, Bambi e il trio Sangre Nueva.

Domenica. Per “Moncalieri Jazz” al centro commerciale Le Porte suonano i Dixie Six. Conclusione di “C2C” con Gang Of Ducks, Azu Tiwaline, Cinna Peyghami , Upsammy. Al Blah Blah suona il duo Gotho. Allo Ziggy è di scena Ellende. Al Magazzino sul Po suonano gli Escuela Grind.

Pier Luigi Fuggetta

Mago Charlie, nuova proposta tra i maghi torinesi. Geometra, lavora come tecnico

RITRATTI TORINESI

Come è nato l’interesse per la magia?
Ad una festa di compleanno alcuni anni fa. C’era un mago bravissimo che girava tra i tavoli. Mi ha incantato con i giochi delle carte. Effetti che mi hanno colpito. Il mago era Marco Aimone, mago professionista e presidente del Circolo Amici della Magia di Torino. Alla fine della serata mi ha invitato ad una lezione gratuita presso il Circolo. Sono stato letteralmente folgorato dagli effetti della nobile arte e così ho deciso di iscrivermi.
Che cosa ti affascina della magia?
Il mondo delle illusioni e del fantastico perché riesce a trasportarti e farti tornare bambino.
Raccontaci come funziona il Circolo
Il Circolo offre la possibilità di partecipare alla sezione didattica. Può accedervi chiunque, dai bambini ai ragazzi agli adulti. Le lezioni si svolgono con lo scopo di insegnare tecniche di cartomagia, con le monete, corde, foulards e tutto ciò che attiene allo spettacolo della nobile arte magica.
Al Circolo vengono inoltre organizzate serate spettacolo con maghi professionisti di caratura internazionale ma anche con apprendisti come il sottoscritto; si svolgono conferenze con maghi di tutto il mondo come Giobbi, DaOrtiz, Tamariz, Gascon solo per citarne alcuni…
Oltre alle conferenze e corsi ti capita di utilizzare la magia nella vita di tutti i giorni e fare sparire persone antipatiche?
Lo farei volentieri ma non sono ancora così bravo!
Scherzi a parte la magia fa parte delle cose belle della mia vita e continuo a seguire i corsi per imparare nuovi effetti e affinare le tecniche già acquisite. E con il gruppo “Nuove proposte” partecipo alle esibizioni per diffondere tra il pubblico il nostro mondo. Con me ci sono altri maghi, amici come Claudio Gabbani e Marco Petrasso (in arte Pedro) con i quali condividiamo serate e spettacoli.
Ti capita di essere invitato dagli amici per serate divertenti?
Più che invitato succede che con gli amici, che conoscono la mia passione per la magia, li intrattenga per mezz’oretta con i trucchi. Ho avuto occasione di intrattenere per beneficenza persone anziane o con disabilità. Il divertimento donato alle persone fragili è un regalo a loro ma anche a me stesso.
Se un “non mago” o babbano per dirla alla Harry Potter volesse avvicinarsi al vostro mondo cosa deve fare?
Il Circolo della Magia è sempre aperto a chi desidera avventurarsi nel nostro mondo. E proprio il mese prossimo sabato 4 novembre ci sarà l’annuale Open Day, giornata nella quale il Circolo aprirà le porte per mostrare i locali, le suggestioni della magia e le dimostrazioni dal vivo con diversi maghi.
Il Circolo della Magia ha sede in Torino – via Juvarra 13 presso l’ex Caffè Procope nel palazzo degli Artigianelli.
Telefono +39 347.2916559

Avanti le torinesi! Lecce-Torino 0-1, Juventus-Verona 1-0

Decima giornata serie A

Buongiorno

Cambiaso

Avanti Juve e Toro nelle gare d’anticipo di campionato al sabato.Stesso punteggio e tre punti davvero importanti per entrambe.
Porta bene la trasferta leccese si granata di Juric che col cambio modulo 3-5-2 ottengono un’ottima vittoria per uscire dal tunnel della crisi.Risolve la gara,con un gran tiro su ribattuta in area di rigore salentina,il rientrante capitan Buongiorno,autore di una buona ed attenta gara,come tutta la squadra granata.
Bene anche i bianconeri di Max Allegri che vincono,in pieno recupero,una gara difficile contro gli attenti scaligeri.Il Verona si è difeso bene ma nulla ha potuto contro il gol di Cambiaso arrivato nei minuti finali di recupero.Il Toro rientra in un tranquillo centroclassifica,la Juve ritorna, momentaneamente,prima in classifica dopo tre anni.

Enzo Grassano

Grugliasco, proseguono i lavori per la Città universitaria

NEL GRANDE CANTIERE TRA CORSO TORINO E CORSO ADRIATICO

Nelle foto di Rolando Capozzoli i piloni per la nuova rampa che collegherà l’area in cui stanno sorgendo gli edifici dell’Università degli Studi di Torino, alla fermata ferroviairia di borgata Paradiso.

Metro, varchi alti un metro e 80 contro i furbetti che non pagano

 

Nuovi varchi di accesso automatici nella stazione Bengasi della Metropolitana. Le nuove barriere, alte un metro e ottanta, sono state installate da Gtt in sostituzione di quelle precedenti, alte un metro e venti, per migliorare la sicurezza e la funzionalità della stazione.

Prevenendo il salto dei varchi, impediscono il passaggio di persone non autorizzate che tentano di accedere alla stazione senza pagare il biglietto. Questo comportamento ha ripetutamente danneggiato gli impianti con i derivanti costi per la manutenzione.

L’intervento è stato realizzato per garantire un elevato livello di sicurezza con un più efficace controllo degli accessi alla stazione e un’importante misura di equità per i passeggeri e le famiglie che pagano regolari abbonamenti. L’evasione tariffaria è un problema che va affrontato con fermezza e i nuovi varchi sono un passo importante in questa direzione.

Le nuove barriere, finanziate da Infra.To, sono realizzate in un materiale trasparente che preserva l’estetica della stazione e sono dello stesso modello installato nella stazione Porta Susa.

GTT valuterà l’efficacia del provvedimento nei prossimi mesi, prima di decidere se implementarlo anche in altre stazioni e in particolare in quelle attualmente in costruzione.

Centro alternativo al populismo

LO SCENARIO POLITICO  di Giorgio Merlo

Nella confusione che continua a caratterizzare la cittadella politica italiana, alcuni elementi sono
sufficientemente chiari per non cadere in spiacevole equivoci. Uno di questi è rappresentato dalla
incompatibilità politica, culturale e programmatica tra le forze e i movimenti del Centro riformista e
democratico e il populismo demagogico, qualunquista e anti politico. Una incompatibilità che
affonda le sue radici nella cultura politica e in un universo valoriale che erano e restano alternativi
tra due precise concezioni della politica e quindi, e di conseguenza, anche della società. Non c’è,
infatti, alcuna convergenza tra chi sostiene e propugna la scorciatoia populista, come l’esperienza
dei 5 stelle, e chi invece individua nella politica e nelle sue storiche e costitutive categorie la
strada principale per affrontare e risolvere i problemi. E quando parlo del ritorno della politica
penso al ruolo dei partiti democratici, alla valenza della cifra riformista, alla cultura della
mediazione, al rispetto dell’avversario, al valore del pluralismo, alla centralità delle istituzioni
democratiche, alla autorevolezza e alla statura della classe dirigente e, in ultimo ma non per
ordine di importanza, alla qualità della democrazia. Tasselli che rendono, di fatto, e senza alcun
pregiudizio ideologico, semplicemente alternativi i riformisti rispetto ai populisti.
Ecco perchè, se c’è un campo concreto in cui la politica può ritornare protagonista e decisiva, è
proprio quello della costruzione delle alleanze. A livello nazionale come a livello locale e regionale.
Alleanze che prescindono, quindi, dal trasformismo, dall’opportunismo o dalla logica della sola
convenienza momentanea. Ma, al contrario, alleanze e coalizioni che dovranno basarsi
esclusivamente sulla coerenza e sulla serietà della politica. E quindi sulla affinità politica e
culturale tra i vari attori in campo. Del resto, com’è possibile pensare di rendere compatibile chi
pratica la deriva populista e anti politica come strumento decisivo per affrontare e risolvere i
problemi del nostro paese con chi, invece, fa del riformismo e della cultura di governo l’elemento
cruciale e decisivo per costruire le alleanze e dar vita ad un progetto politico? Sono, di fatto,
tasselli che contribuiscono, comunque sia, a ridare nobiltà alla politica e forse anche credibilità
alla stessa classe dirigente. E, nello specifico, contribuisce anche a sciogliere alcuni nodi
essenziali. E cioè, chi si allea con i populisti probabilmente condivide anche l’impianto ideale di
quella sub cultura. Cosa in sè legittima ma del tutto estranea rispetto a chi persegue altri valori,
altre prospettive e altri programmi.
Insomma, a partire dalle prossime elezioni regionali forse ci sarà la necessaria chiarezza politica e
culturale tra i vari partiti e nella costruzione delle stesse alleanze. Una pagina indubbiamente
importante che da un lato può rafforzare la vocazione riformista e di governo delle forze centriste
e, dall’altro, fa emergere in modo altrettanto chiaro l’alternativa populista e massimalista. Per
chiarezza e non per polemica.

Economia circolare: chiudere il cerchio tra risorse e rifiuti

Lunedì 30 ottobre 2023

Incontro con Antonella Pannocchia

Moncalieri, ore 17,30

Biblioteca civica Arduino, via Cavour 31

Pagina facebook @bibliomonc

Ridurre al minimo i rifiuti si può: alla biblioteca Arduino di Moncalieri il prossimo lunedì si parla di economia circolare. Si tratta di mettere in piedi un modello di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento, riciclo di materiali, per estendere il ciclo di vita di quanto si produce. E’ il focus dell’incontro in scaletta lunedì 30 ottobre. Interviene Antonella Pannocchia, già dirigente Arpa Piemonte, in dialogo con l’assessore alla Cultura Laura Pompeo. Appuntamento alle ore 17,30 alla biblioteca Arduino (via Cavour 31), ingresso libero fino ad esaurimento posti e diretta facebook.

Torino che cambia: area Ex Mercati Generali, approvato il Pec

Al via il piano per completare la trasformazione dell’area di via Giordano Bruno. La Giunta comunale,  su proposta dell’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni, ha approvato il Piano Esecutivo Convenzionato (P.E.C.) dell’ambito 12.24 “Mercati Generali”. Sarà l’occasione per contribuire al completamento e alla definizione di un nuovo utilizzo della struttura dell’Ex-Mercato Ortofrutticolo, trasferitosi negli anni ’80 fuori città.

L’area d’intervento individuata è quella relativa a via Giordano Bruno 159 e costituisce, per il vigente Piano regolatore, l’Unità Minima di Intervento della Zona Urbana di Trasformazione 12.24 “Mercati Generali”.

L’iter amministrativo era cominciato con la Variante urbanistica 227, approvata nel marzo del 2011, relativa ai due Ambiti 12.24 “Mercati Generali” e 16.33 “Guala” che aveva definito le modalità di trasformazione. Entrambi gli ambiti sono stati poi oggetto di vendita, attraverso una procedura di cartolarizzazione con asta pubblica.

Con il piano si avvia il percorso che porterà al completamento della riqualificazione di un’area strategica per lo sviluppo della città dove insistono l’insediamento commerciale e congressuale del Lingotto, le aree ferroviarie, il Villaggio Olimpico, frutto di lunga e complessa riconversione, gli investimenti infrastrutturali di accesso alla città, insediamenti come la sede Amiat e le nuova sede della Regione Piemonte e su cui sono in corso progettualità importanti come la complessa trasformazione dell’area ex-Avio tra via Nizza e la ferrovia e la realizzazione del futuro Parco della Salute.

La proposta progettuale, a prevalente destinazione residenziale, prevede la realizzazione di una serie di edifici sui bordi dell’area, con un profilo rettilineo, in particolare sul prolungamento di via Montevideo. L’articolazione degli edifici confermerà, al suo interno, un grande spazio verde a servizio dei numerosi nuclei familiari ed un ulteriore spazio aperto pensato come luogo di incontro per la nuova comunità. Sarà inoltre previsto un parcheggio pubblico in struttura che verrà realizzato tra le arcate dell’ex Moi e il perimetro sud dell’ambito del PEC e che sarà destinato alla mobilità sostenibile, alla sosta di veicoli elettrici e al transito ciclopedonale. Previsto qui anche un sistema di elementi di arredo urbano come aiuole verdi e sedute per agevolare la definizione dei limiti tra ambito pubblico e privato.

Tra le opere di urbanizzazione è previsto il prolungamento di via Montevideo fino a collegarla con via Zino Zini, consentendo così di razionalizzare e semplificare la viabilità di tutta la zona.

“L’approvazione dello strumento urbanistico- commenta l’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni– consentirà la futura trasformazione di un’area attualmente inutilizzata e deteriorata, garantendone la totale riqualificazione. Verrà realizzato un nuovo isolato residenziale, corredato da servizi per i cittadini e nuove aree pubbliche, intervenendo su un’area già consumata e garantendo la restituzione di nuovi spazi verdi fruibili e vivibili alla cittadinanza”.

Nell’ambito è presente, nella parte del sottosuolo adiacente a via Giordano Bruno, anche un rifugio antiaereo, di cui la Città manterrà la proprietà per preservarne il valore storico. Dopo un confronto con la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Culturali in merito si è infatti deciso di non intervenire sulla struttura del Rifugio che sarà mantenuto nello stato attuale.

“Ricordando Alessandro Galante Garrone”

Il “Polo del ‘900” fa memoria, in Palazzo San Daniele, del “mite giacobino” nel ventesimo della scomparsa

Lunedì 30 ottobre, ore 15

Un incontro, fra dibattito e spettacolo/performance, quello in programma il prossimo lunedì 30 ottobrea partire dalle 15, presso l’“Auditorium” del “Polo del ‘900” nello juvarriano “Palazzo San  Daniele”, per ricordare la figura di Alessandro Galante Garrone (Vercelli, 1° ottobre 1909 – Torino, 30 ottobre 2003), nell’ambito delle iniziative per l’80° della Resistenza e a vent’anni dalla scomparsa dello storico, scrittore, magistrato, antifascista di primo piano e partigiano (militante durante il Ventennio nelle formazioni GL in Piemonte), fra i padri fondatori della Repubblica Italiana. L’incontro servirà anche per presentare il libro di Galante Garrone “Per l’eguaglianza e la libertà”, edito di recente da “Einaudi”, a cura di Paolo Borgna (presidente di “Istoreto – Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della Società Contemporanea”, di cui Galante Garrone fu fra i fondatori nel lontano 1947), Francesco Campobello e Massimo Vogliotti.

Dopo i saluti e l’introduzione di Alberto Sinigaglia (presidente del “Polo” di piazza Antonicelli) e di Paolo Borgna, il programma prevede una “lezione recitata” dall’attore albese Diego Coscia, su testo dello scrittore (e dal 2005 docente di “Civilisation italienne” all’Università “Grenoble Alpes”) Leonardo Casalino avente a tema “Alessandro Galante Garrone: pensare libertà liberatrici”.

Il pomeriggio proseguirà alle 17 sotto il segno de “Le battaglie civili del ‘mite giacobino’”, termine che lui stesso si cucì addosso, nel ’94, in un libretto scritto a quattro mani con Paolo Borgna. Come dire: “un rivoluzionario democratico – così Paolo Bagnoli – a caratura radicale essendo egli un azionista fedele al filone della democrazia radicale che, oltre ad essere una posizione politica, fu per Galante Garrone anche la bussola che mosse il suo continuo impegno pubblicistico, caratterizzato da una moralità concreta nel leggere un paese sempre più tristemente e squallidamente risucchiato dal disprezzo della Costituzione e dalla perdita di senso di quell’Italia civile in cui egli e, con lui tanti altri, avevano creduto ed avevano continuato a credere”. Il valore delle Istituzioni e quello supremo della “libertà” ritornano costantemente nella vita, nei gesti e nelle parole di quel nostro “mite giacobino” che non abbisogna di feroci “ghigliottine”, ma che non cede caparbiamente il passo al progredire di tempi privi di ideali e passione politica e civile, testardo all’estremo nel rifiuto di “ogni neutralità imbelle” lontana e pavida nella negazione di ogni “scelta di campo”.

Posizioni, concetti, idee ben presenti nel recente libro-antologia “Per l’eguaglianza e la libertà” (Einaudi) che raccoglie gli editoriali, ancora oggi di eccezionale attualità , da lui scritti per “La Stampa”: dalla necessità di uno Stato moderno autorevole ma non autoritario all’importanza della scuola pubblica e alla condizione della donna via via fino al rapporto fra politica e giustizia, con l’ideale di una magistratura che viva la propria indipendenza senza trasformarla in separatezza. Temi di cui si discuterà nel tardo pomeriggio al “Polo del ‘900” insieme a Gad Lerner e allo storico Gianpaolo Romagnani, con il coordinamento di Chiara Colombini, ricercatrice presso “Istoreto”. Saranno presenti anche i curatori del volume e la figlia di Gante Garrone, Giovanna.

Per info: “Polo del ‘900 – Palazzo San Daniele”, piazza Antonicelli, Torino; tel. 011/0883200 o www.polodel900.it

g.m.

Nelle foto:

–       Alessandro Galante Garrone (Ph. Paolo Agosti)

–       Alessandro Galante Garrone con il fratello Carlo e Ferruccio Parri, primo presidente del Consiglio dei Ministri a capo di un governo di unità nazionale, al termine del secondo conflitto mondiale

–       Alessandro Galante Garrone con le vedove dei ferrovieri, 1946