ilTorinese

La Reale Mutua espugna il PalaDozza dopo un overtime!

02 aprile 2023

Grande vittoria per la Reale Mutua Torino che riesce nell’impresa di espugnare il PalaDozza di Bologna dopo un overtime. Finisce 92-89 per i gialloblù. Cinque uomini in doppia cifra per coach Franco Ciani, con Simone Pepe il migliore, autore di 24 punti.

È di Pepe il primo canestro della partita e Jackson schiaccia in contropiede per il 4-0 torinese dopo 2’30” di gioco. Si sblocca però anche la Fortitudo grazie a Fantinelli (4-2). Pepe trova la tripla di serata ed il tabellone recita 9-4 per la formazione gialloblù. Sul 12-6 in favore della Reale Mutua la panchina della Fortitudo decide di fermare la partita con il time-out. Dopo la sospensione la Reale Mutua trova la doppia cifra di vantaggio (16-6), ma Candussi accorcia il gap (16-8 a 3’30” dalla prima pausa). La Fortitudo mette insieme un parziale di 4-0 grazie a Fantinelli e Candussi che riduce il gap al 19-12 e questa volta è coach Ciani a fermare la partita con il time-out. La schiacciata di Guariglia chiude il primo quarto sul 23-15 in favore di Torino.

Il secondo periodo si apre con il canestro di Taflaj, che ridà la doppia cifra di vantaggio alla Reale Mutua (25-15). La Fortitudo dimezza lo svantaggio grazie a Vasl e Panni (25-20 dopo 3’ di gioco). Si sblocca anche Vencato da tre punti e Torino torna sul +8 (30-22). Vasl segna dai cinque metri e così permette alla Fortitudo di tornare ad un solo possesso di distanza (31-28 a metà quarto). I liberi di Barbante riavvicinano ancora di più i bolognesi (33-32 a 2’30” dalla pausa lunga), ma Taflaj segna la tripla del +4 (36-32). Il gioco da tre punti di Pepe chiude il primo tempo sul 41-38 in favore della Reale Mutua.

Al rientro dagli spogliatoi la sfida riprende con la tripla di Guariglia (44-38), ma Candussi gli risponde con la stessa moneta (44-41). Ancora Candussi segna da tre punti e la Fortitudo pareggia a quota 46 dopo 2’30” di gioco di terzo quarto. Ancora Pepe segna in penetrazione e Torino torna avanti sul 50-48. La Fortitudo trova il primo vantaggio della sua partita grazie a Fantinelli, ma Vencato trova subito il pareggio (54-54). Thornton segna in penetrazione, Bologna va sul +3 (59-56) e coach Ciani decide di fermare la partita con il time-out. Pepe segna da tre punti dall’angolo e Torino torna sul -1 (61-60). Schina segna dalla stessa posizione di Pepe e pareggia la partita sul 63-63 che è il punteggio con cui si chiude il terzo periodo.

L’ultimo quarto inizia con la tripla di Italiano che riporta avanti la Fortitudo, ma ancora Schina pareggia (66-66). Cucci segna da tre punti e la Fortitudo trova cinque punti di vantaggio (73-68), ma Mayfield riduce il gap ad un solo possesso (73-70 dopo 4’30” di gioco). La Reale Mutua torna avanti grazie alla tripla di Guariglia (75-73), ma dall’altra parte Thornton mette insieme da solo un parziale di 5-0 e riporta avanti Bologna (78-75) e coach Ciani decide di fermare la partita con il time-out. Dopo la sospensione Mayfield segna da sotto e Torino torna sul -1 (78-77 a 3’ dalla fine). Inizia l’ultimo minuto con la Fortitudo sul +3 (80-77), ma Pepe pareggia la partita a 23” dall’ultima sirena (80-80). Il punteggio non cambia, si va all’overtime.

Il tempo supplementare inizia con il canestro di Mayfield che porta Torino in vantaggio (82-80), ma Cucci con due liberi pareggia nuovamente la contesa. Ancora Mayfield segna due liberi e Torino torna avanti (84-82 a 2’30” dalla fine dell’overtime). Jackson segna allo scadere dei 24” la tripla che vale il +5 torinese (87-82 a 35” dalla sirena). I tiri liberi di Pepe a 12” dalla fine sembrano chiudere i conti, ma Panni segna da otto metri e rimette tutto in gioco (91-89 a 7” dalla fine). Torino è lucida e vince 92-89.

 

Fortitudo Flats Service Bologna – Reale Mutua Torino d1ts 89-92 (15-23, 38-41, 63-63, 80-80)

Fortitudo Flats Service Bologna: Thornton 17, Aradori 2, Natalini NE, Barbante 6, Panni 11, Vasl 6, Candussi 18, Fantinelli 15, Italiano 5, Cucci 9. All.: Luca Dalmonte.

Reale Mutua Torino: Mayfield 19, Fea NE, Vencato 10, Taflaj 5, Schina 10, Jackson JR. 9, Guariglia 15, De Vico NE, Dalle Ave NE, Pepe 24. All.: Franco Ciani.

 

Il commento di coach Franco Ciani: “Grande impresa per la quale mi complimento con i ragazzi. Venivamo da un ciclo di sconfitte e infortuni, con De Vico e Poser assenti, ma abbiamo sempre sottolineato che questo è un gruppo che non molla. Vincere al PalaDozza non è mai facile, la Fortitudo è una grande squadra con nomi, talento e fisicità, siamo riusciti a trovare le energie e la lucidità nel finale che sono stati fondamentali per la vittoria”.

La Reale Mutua Fenera Chieri ’76 batte 3-0 Perugia

25-19, 20-20, 25-20: in un’ora e mezza di gioco la Reale Mutua Fenera Chieri ’76 batte 3-0 la Bartoccini-Fortinfissi Perugia e conserva il quarto posto in classifica con 3 punti di vantaggio su Novara.

In una clima di festa e grande entusiasmo per la prima al PalaFenera dopo la conquista dalla CEV Challenge Cup, la partita fila via liscia senza grandi sussulti: le ragazze di Bregoli sono quasi sempre in vantaggio, tranne nelle fasi iniziali del secondo set, e forniscono una prova complessivamente migliore in tutti i fondamentali conquistando 3 punti meritatissimi.
Miglior realizzatrice Grobelna con 16 punti, seguita da Cazaute (15) che viene eletta MVP.

Reale Mutua Fenera Chieri ’76-Bartoccini-Fortinfissi Perugia 3-0 (25-19; 25-20; 25-20)
REALE MUTUA FENERA CHIERI ’76: Bosio 1, Grobelna 16, Mazzaro 9, Weitzel 9, Cazaute 15, Rozanski 5; Spirito (L); Morell, Storck, Villani 8. N. e. Butler, Kone, Nervini, Fini (2L). All. Bregoli; 2° Piazzese.
BARTOCCINI-FORTINFISSI PERUGIA: Santos, Galkovska 6, Polder 9, Linda Nwakalor 6, Guerra 13, Gardini 3; Armini (L); Avenia, Lazic 5, Galic, Garcia. N. e. Rumori. All. Bertini; 2° Giovi.
ARBITRI: Carcione di Roma e Cesare di Roma.
NOTE: prima, durante e al termine della gara sono stati premiati l’ex Martina Armini; la “portafortuna” Ilaria Stradiotto; il difensore della Juventus, Federico Gatti; e Francesca Villani per le 100 presenze in biancoblù. Presenti 1462 spettatori. Durata set: 26’, 27’, 28’. Errori in battuta: 8-2. Ace: 7-1. Ricezione positiva: 60%-37%. Ricezione perfetta: 36%-16%. Positività in attacco: 46%-35%. Errori in attacco: 7-5. Muri vincenti: 10-7. MVP: Cazaute.

La cronaca
Primo set – Sul 2-2 Chieri guadagna i primi punti break salendo a 6-2 su servizio di Grobelna. Time-out di Bertini e al rientro in campo Polder fa 6-3. Il distacco resta nell’ordine dei tre/quattro punti fino al 15-12 quando con un parziali di 5-2 le biancoblù allungano 19-14. Perugia reagisce e recupera a 19-18 grazie ai colpi di Gardini. L’errore al servizio di Guerra torna a muovere il punteggi delle chieresi, che siglano poi il 21-18 grazie al videocheck su attacco di Grobelna inizialmente dato fuori. Sul 22-19 Mazzaro realizza due ace dando il primo set point a Chieri, che Weitzel sfrutta subito con un muro vincente: 25-19.

Secondo set – Dopo un avvio favorevole alle ospiti Chieri raggiunge per un attimo la parità a 6, ma Perugia riprende il controllo salendo a 7-12 su servizio di Guerra. Bregoli prima chiama time-out, poi inserisce Villani al posto di Rozanski. Mazzaro mette a terra l’8-12 in pallonetto, quindi il suo turno di servizio propizia il recupero a 11-12. Sul 12-13 due muri, di Villani e Bosio, danno il primo vantaggio alle biancoblù che poi scappano via a 20-15, per chiudere 25-20 alla prima palla set con Villani.

Terzo set – Dopo una fase iniziale di equilibrio, sul 9-8 il punteggio gira decisamente a favore di Chieri che strappa a 14-8 su servizio di Cazaute, autrice anche di due ace. Bertini esaurisce i time-out e tanta il cambio della diagonale inserendo Avenia e Galic, ma il gioco resta in mano alle chieresi che controllano il vantaggio senza problemi conducendo vittoriosamente in porto set e partita, che termina 25-20 al secondo match-point con Villani.

Il commento
Alessia Mazzaro: «La vittoria non era scontata, anche Perugia lottava per qualcosa di importante. Siamo entrate in campo concentrate e siamo felicissime per aver conquistato questi 3 punti».

Martina Armini: «Sapevamo di incontrare una squadra molto forte. Potevamo fare meglio, soprattutto potevamo fare le cose semplici in una maniera migliore. Ora pensiamo alla prossima partita e a dare il massimo».

(Foto di Luca Ravera)

“…le sorprese mi fanno capire che lei ci tiene tanto a me”

Music Tales, la rubrica musicale 

“A notte tarda vieni a casa

il lavoro e’ stressante, lo so

mi ha lasciato delle rose sulle scale

le sorprese mi fanno capire che lei ci tiene tanto a me”

Il rock vince sempre su tutto. Su tutto. Anche sulle donne, che pure sono una delle ragioni per cui si comincia a fare rock, per cui si mette su una band.

Mark Allan Hoppus è una specie di nomade, cambia continuamente casa per colpa del lavoro di suo padre, un ingegnere specializzato nella progettazione di armi da fuoco.

Forse è anche per questa mancanza di un centro di gravità che è alla ricerca di ragazzi simili a lui Per formare una band.

Sua sorella Ann è buona amica di Tom DeLonge, un tizio piuttosto irrequieto che si è fatto espellere dalla Poway High School per essersi presentato ubriaco ad una partita di basket.

I due si piacciono , cominciano a vedersi nel garage di Mark, dove ognuno fa ascoltare al nuovo amico le proprie canzoni, abbozzi che sono presto destinati ad essere trasformati da una band vera e propria: quella che sognano di metter su.

Assoldano Scott Raynor. Ora sono pronti. Il trio prima si chiama Duck Tape, poi Blink, poi Blink 182.

I tre suonano che è un piacere, hanno trovato una strada, la loro.

Tutto bene quindi? No perchè la fidanzata di Mark, stufa delle poche attenzioni che lui le riserva da quando è nato il gruppo, lo mette di fronte ad un bivio: “o me o la musica”.

Mark è indeciso, adora il rock, ma gli ormoni a quell’età impazziscono come la maionese e, spesso, hanno la meglio.

Mark decide di lasciare la band,

Scott e Tom sono disperati e tentano l’ultima carta.

Tom dice a Mark che ha appena comprato un registratore a quattro piste per registrare un demo.

Mark sorride a 56 denti.

Chiede semplicemente: ”Ok a che ora proviamo?”

E niente, il rock vince sempre.

“Le passioni fanno vivere l’uomo, la saggezza lo fa soltanto vivere a lungo.”

Buon ascolto

https://www.youtube.com/watch?v=9Ht5RZpzPqw&ab_channel=blink182VEVO

CHIARA DE CARLO

scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!

Ecco a voi gli eventi da non perdere!

Locali fracassoni e droga Continuano i controlli di polizia nelle zone della movida torinese

I controlli di polizia della movida torinese hanno rilevato nel weekend irregolarità in  alcuni esercizi commerciali nella zona di piazza Vittorio Veneto, in zona Santa Giulia e nel quadrilatero romano. Tre sono stati multati per violazione del regolamento acustico cittadino e uno anche per la violazione del regolamento  dei dehors. In tutto sono state identificate 84 persone ed è stata sequestrata una modica quantità di sostanza stupefacente. Infine due persone sono state arrestate, per spaccio di droga e per resistenza e minacce a pubblico ufficiale.

La polizia scopre blatte ed escrementi di topi Chiusi due locali

Gli agenti di polizia hanno rilevato uno stato di pulizia generale precario con blatte vive nelle cucine ed escrementi di topo  nel piano interrato. I poliziotti del Commissariato di P.S. San Secondo, con l’ausilio degli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte, dell’unità cinofila antidroga dell’U.P.G.S.P, del personale della Polizia Municipale, dell’ASL-SIAN, della SPRESAL e dell’Ispettorato del Lavoro, hanno ispezionato due locali a Torino.

In un ristorante nei pressi della stazione Porta Nuova all’interno di un mobile erano presenti numerose blatte, vive; uno dei congelatori, inoltre, era privo del termometro funzionante. Il locale interrato ad uso deposito alimenti non era provvisto della prevista autorizzazione. Inoltre, venivano riscontrate gravi inadempienze relative alle norme sulla sicurezza (estintori non più revisionati dal maggio del 2022 e porta dell’uscita di emergenza priva del maniglione antipanico e con apertura verso il locale e non verso l’esterno).

In considerazione delle carenze igienico sanitarie riscontrate sono state elevate dagli ispettori dell’A.S.L. sanzioni pari ad Euro 3.066,33 e decisa la sospensione dell’attività sino al ripristino delle condizioni di norma.

Invece in una kebaberia di Corso Vittorio Emanuele II, veniva riscontrata la presenza di numerosi escrementi di roditori nel piano interrato usato come deposito alimenti e la non idoneità igienica dei locali spogliatoi e dei bagni. A causa delle carenze igienico sanitarie riscontrate e valutato il rischio di contaminazione degli alimenti presenti, il locale è stato chiuso  sino al ripristino delle condizioni di norma. Inoltre, La Polizia Municipale, sanzionava la titolare per l’occupazione abusiva del suolo pubblico e per le condizioni di precaria pulizia dei locali per euro  1.200.

 

Arrivano i fondi regionali per creare nuove imprese in Piemonte

6,3 MILIONI DI EURO
Elena Chiorino, assessore regionale al Lavoro: “non regaliamo ad altri i nostri talenti. Il Piemonte è  terra fertile dove fare impresa di qualità. Con queste misure stimoliamo l’iniziativa imprenditoriale, dando coraggio e supporto concreto a chi vuole poter realizzare le proprie ambizioni imprenditoriali”
Stanziate le risorse per il triennio 2023-2025 del programma MIP – Mettersi in proprio, volto a stimolare la nascita e lo sviluppo di nuove forme di impresa in Piemonte. Ammontano a 6,3 milioni di euro i fondi destinati ai servizi per la creazione di impresa, lavoro autonomo e trasferimento di azienda approvati, su proposta dell’assessore al lavoro Elena Chiorino.
“Stimoliamo l’iniziativa e la creatività imprenditoriale dei talenti che nel nostro territorio si formano, ma che spesso non riescono a trovare lo spazio che meritano, accompagnandoli con un supporto concreto nella realizzazione delle proprie ambizioni imprenditoriali – sottolinea l’assessore al Lavoro Elena Chiorino che prosegue – Non aiutiamo con forme di assistenzialismo fine a se stesse: restituiamo alle persone la dignità lavorativa attraverso un sistema di politiche attive che offrano a chi si è trovato senza un lavoro nuovi percorsi di orientamento, formazione e inserimento per superare velocemente la condizione di disagio e acquisire l’autonomia economica e la giusta soddisfazione professionale. Anche attraverso il programma MIP contribuiamo a ricucire una lacerazione profonda che per decenni ha visto l’impoverimento occupazionale del Piemonte, contrastando così la fuga verso altre regioni, o all’estero, di “buone idee” che possono, invece, diventare nuove realtà imprenditoriali di successo. Non regaliamo ad altri i nostri talenti: il Piemonte è terra fertile dove poter fare impresa di qualità”.
La ripartizione delle risorse
Le risorse saranno distribuite sui quattro ambiti territoriali piemontesi: Città metropolitana di Torino, Province di Alessandria e Asti, il Cuneese e la zona del Nord Est che comprende Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli. I fondi saranno distribuiti in proporzioni calcolate sulla base dell’incidenza della popolazione tra i 18-65enni e dei disoccupati. 110 mila euro sarà la quota minima di risorse riconosciuta ad ogni ambito territoriale.
I risultati MIP 2019-2022
Nel corso del precedente triennio del Programma MIP 5.434 utenti si sono registrati al portale mettersinproprio.it, 4.614 sono stati i partecipanti agli incontri di pre accoglienza,   circa  2.732 utenti sono stati seguiti attraverso i percorsi di consulenza; sono stati 636 progetti d’impresa validati e 433 il numero delle imprese neo-costituite sul territorio regionale. Sono 134 i nuovi piani di attività di lavoro autonomo approvati e circa 100 le neonate attività di lavoro autonomo avviate su tutto il territorio piemontese.
Al link che segue si possono conoscere più da vicino alcune delle realtà imprenditoriali nate grazie al Progetto Mip – Mettersi in proprio: https://mettersinproprio.it/storie-di-imprese-nate-con-mip/

Nuovo ospedale ASL To5, Chieri chiede certezze

Il documento approvato all’unanimità dal Consiglio comunale

 

«Per Chieri, per il chierese e per l’alto astigiano quella dell’Area di Cambiano rappresenta certamente una scelta consona, da accogliersi con estremo favore»: è quanto affermato nell’Ordine del Giorno approvato all’unanimità dal Consiglio comunale di Chieri.

Il documento, presentato dalle consigliere comunali Clara BRAMARDI (Sicchiero per Chieri Si), Manuela OLIA (Partito democratico) e Mariella TAGLIAVIA (Chieri Ecosolidale) e sottoscritto anche dai consiglieri di minoranza Rachele SACCO (Progetto per Chieri-Salviamo l’ospedale insieme) e Antonio ZULLO e Piercarlo BENEDICENTI (Lista per Chieri Zullo):

  • chiede all’assessore regionale alla Sanità Icardi e alla Giunta regionale di dare certezze sui tempi e sulle risorse necessarie per la realizzazione del nuovo ospedale unico dell’ASLTO5 e di fare chiarezza sul destino dell’ospedale Maggiore;
  • chiede alla Giunta regionale, al Consiglio regionale e all’assessore alla Sanità precise rassicurazioni sul futuro dell’ospedale di Chieri, quale sia il piano di sviluppo che lo coinvolge e quali potenziamenti si intendono sviluppare in questo presidio;
  • dichiara la ferma opposizione da parte del Consiglio comunale della Città di Chieri a qualsiasi ridimensionamento e taglio di personale e servizi che dovesse coinvolgere il Maggiore fino alla realizzazione e alla piena entrata in funzione del nuovo ospedale unico dell’AslTO5.

«È importante che su un tema così strategico come quello del nuovo ospedale ci sia stata convergenza tra maggioranza e minoranze-commenta il Sindaco Alessandro SICCHIERO-qualora nei prossimi giorni il Consiglio regionale dovesse confermare l’Area di Cambiano, ci auguriamo che si proceda alla realizzazione del nuovo ospedale senza ulteriori perdite di tempo. Voglio ricordare che era il 3 dicembre del 2015 quando veniva siglato il Protocollo d’Intesa e in un Paese normale in sette anni si costruisce un nuovo ospedale! Invece, noi stiamo ricominciando da zero.  Non ci interessa condurre battaglie “campanilistiche”: la priorità è fare presto e bene il nuovo ospedale, perché abbiamo bisogno di un ospedale moderno, efficiente, non energivoro, destinato alle alte complessità, dove i cittadini siano curati meglio e gli operatori possano lavorare in sicurezza Un nuovo ospedale che venga a sostituire presidi ospedalieri oramai obsoleti, sempre meno attrattivi, inadeguati a fronte delle sempre più rapide innovazioni tecnologiche e dove gli interventi edilizi di adeguamento sono costosi e complessi. L’Ires ha calcolato che il Maggiore presenta un fabbisogno di adeguamento stimato in 20 milioni di euro (S. Croce si ferma a 15) e costi annuali di manutenzione pari a 2 milioni e 400 euro (il doppio del Santa Croce). Ma soprattutto, accanto al nuovo ospedale, occorre potenziare una medicina di territorio in grado di dare risposte ai bisogni di salute soprattutto degli anziani, dei non autosufficienti e dei malati cronici».

«Ciò detto-aggiunge il Sindaco Alessandro SICCHIERO -ora occorre dare certezze sui tempi e sulle risorse necessarie per la realizzazione del nuovo ospedale e fare chiarezza sul destino dell’ospedale Maggiore, che nel frattempo non deve in alcun modo essere depotenziato. Sono chiarimenti dovuti agli amministratori di questi territori e ai cittadini».

Sulla questione dei finanziamenti, il documento ricorda come il nuovo ospedale sia contemplato nel Piano triennale di investimenti dell’Inail, «ma si tratta di un elenco contenuto meramente indicativo, non corrisponde a stanziamenti certi-spiega Alessandro SICCHIERO-Quel Piano prevede 600 milioni di euro per tutta l’Italia, 200 milioni di euro annui. La Regione Piemonte ha comunicato in più circostanze che le nuove strutture sanitarie da realizzarsi tramite investimento da parte dell’Inail sarebbero otto, ovvero, oltre al nuovo ospedale dell’ASLTO5, i nuovi ospedali del VCO, Cuneo, Alessandria, Vercelli, Savigliano-Saluzzo-Fossano, Ivrea e Torino/Maria Vittoria. Dell’ospedale del VCO si sono perse le tracce, quello di Cuneo verrà realizzato tramite partenariato pubblico privato. Ne restano sei. Ma se lo stanziamento Inail è pari a 200 milioni di euro l’anno per tutta Italia, è irrealistico pensare di realizzare con tali risorse sei ospedali nel solo Piemonte».

Per quanto riguarda il futuro del Maggiore, il documento ricorda che l’assessore Icardi il 3 marzo 2023 ha precisato che il nuovo ospedale funzionerà per le “acuzie” mentre quelli dismessi “rimarranno attivi per tutti i servizi sanitari che non necessitano di struttura ospedaliera: la presa in carico di patologie croniche, esami e visite ambulatoriali, ospedali e case di comunità, servizi amministrativi e ogni altra prestazione territoriale”.

«Tuttavia-aggiunge ancora Alessandro SICCHIERO-nel ridisegno della medicina territoriale dell’AslTO5 tramite i fondi del PNRR, che prevede la realizzazione di case di comunità e di ospedali di comunità, non è stato precisato destino dei tre attuali ospedali dell’ASLTO5, quindi non è noto se saranno trasformati in ospedali di comunità/case di comunità e quali servizi accoglieranno, a parte il fatto che il Maggiore sarà sede di una Cot (Centrale operativa territoriale). In altri territori della nostra Regione vediamo che ospedali dismessi vengono riqualificati e riempiti di servizi sanitari. È quello che sta capitando, ad esempio, con gli ex ospedali di Alba e di Bra, dove la Giunta regionale ha investito rispettivamente 25 e 20 milioni di euro. Ci aspettiamo analoghi investimenti anche a Chieri per garantire servizi adeguati ai nostri cittadini».

 

«Per tutelare il diritto alla salute dei cittadini occorre unità d’intenti-commenta la consigliera di minoranza Rachele SACCO-per questo ho sottoscritto l’Ordine del giorno della maggioranza, a cui è stata aggiunta la richiesta di non depotenziare il Maggiore. Fino al taglio del nastro non deve esserci ridimensionamento e tagli di personale o di servizi. La Regione Piemonte deve dare rassicurazioni in merito e chiarire come intende sviluppare il nostro presidio».

Ecco i finalisti del premio Inedito Colline di Torino

I FINALISTI

Alla Scuola Holden di via Borgo Dora a Torino – sono stati presentati i candidati finalisti alla 22° edizione del PREMIO INEDITO COLLINE DI TORINO, edizione 2023. E’ stato lo stesso direttore artistico e letterario della manifestazione – Valerio Vigliaturo – a presentare gli autori finalisti alla stampa.

Poesia (11)

Antonella Sica (Genova), Cesare Cuscianna (Carinola, CE), Lorenzo Babini (nato a Ravenna, vive a Milano), Antonio Corona (nato a Sassari, vive a Torino), Piera Giordano (Castellamonte), Mattia Grigolo (nato a Milano, vive a Berlino), Valentina Virando (Torino), Daniele Giustolisi (nato a Catania, vive a Bologna), Jonathan Rizzo (nato a Fiesole, FI, vive a Marciana Marina, LI), Rosanna Frattaruolo (nata a San Giovanni Rotondo, FG, vive a Rivarolo Canavese, TO), Rossana Nicotra (nata a Piedimonte Etneo, CT, vive a Trecate, NO)

Narrativa-Romanzo (7)

Davide Rubini (nato a Torino, vive a Londra), Beatrice Tozzi (Parma), Andrea Bonansea (Pinerolo, TO), Letizia Laria (Locarno, Svizzera), Gianluca Garrapa (nata a Castrignano de Greci, LE, vive a Empoli, FI), Nicoletta Retico (nata a Roma, vive a Viterbo), Alessandro Genovese (Trento)

Narrativa-Racconto (9)

Stefano Pomes (nato a Taranto, vive a Roma), Mattia Grigolo (nato a Milano, vive a Berlino), Andrea Ferri (Reggio Emilia), Andrea Tani (Firenze), Elisabetta Foresti (Roma), E.M. Nostoi (Bologna), LTMM (Padova), Samuele Chiovoloni (Perugia), Prisca Nicoletti (nata a Rimini, vive a Londra)

Saggistica (4)

Emanuele Cusumano (Palermo), Fabio Ferrari (Novi Ligure, AL), Valentina Petaros Jeromela (Capodistria, Slovenia), Margherita Boffano (Torino)

Testo Teatrale (7)

Margherita Ortolani (Palermo), Federico Malvaldi (Pisa), Marco Boccia (nato a Catania, vive a Roma), Francesco Halupca (Trieste), Debora Benincasa (Torino), Chiara Arrigoni (Milano), Lorenzo Bartoli (nato a Sinalaunga, SI, vive a Torino)

Testo Cinematografico (8)

Beniamino Rosa (Padova), Antonio Cecchi (nato a Milano, vive a Bassiano, LT) e Gianni Gatti (nato a Pescara, vive a Giulianova, TE), Leonardo Gaspa (Roma), Andrea Corbo (nato a Bari, vive a Roma) e Claudio Russo (nato a Napoli, vive a Benevento, BN), Lucrezia Delle Foglie (Bari) e Carlo Murè (Bari)

Testo Canzone (10)

Themorbelli (Acqui Terme, AL), Dulco Giuseppe Mazzoleni della band Moostroo (Bergamo), Sgrò (nato a Pisa, vive a Milano), Riccardo D’Avino (Torino), Tiso (Como), Dycos (nato a San Giovanni Rotondo, FG, vive a Rivarolo Canavese, TO), Giacomo Casaula (nato a Napoli, vive a Cava de’ Tirreni, SA), Marco Elba (Savona, SV), Marilena Anzini (Busto Arsizio, VA), Andrea Ciuchetti (Torino)

Premio specialeInediTO Young” (5)

Poesia

Ginevra Puccetti (Lucca), Cortocircuito cinico (San Gavino Monreale, SU), Veronica Zeffin (Piove di Sacco, PD)

Narrativa-Romanzo

Vanessa Ferrero (Carmagnola, TO), Annagiulia Puccioni (Pisa)

Premio specialeInediTO RitrovaTO” (1)

Narrativa-Romanzo: Giorgio Buridan (Stresa, VB) iscritto da Maria Silvia Caffari

 

 

Finisce con l’auto nel giardino di una casa, uomo in gravi condizioni

In un stradale verificatosi  a Pecetto Torinese un uomo di 33 anni, alla guida di una Volkswagen è finito fuori strada. La vettura è entrata nel giardino di una casa e si è ribaltata. Il conducente è stato portato in condizioni gravi al Cto di Torino dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico a causa di un trauma cranico riportato.

 

Annalena Benini direttrice del Salone del Libro di Torino

Annalena Benini sarà la direttrice del Salone Internazionale del Libro di Torino per il triennio 2024-2026.

Il Presidente della Regione Piemonte, il Sindaco della Città di Torino e il Presidente dell’Associazione Torino, la Città del Libro hanno convocato gli organi di stampa oggi, lunedì 3 aprile, alle ore 17.45, a Palazzo Madama (Sala delle Feste), per presentare ai media Annalena Benini.