ilTorinese

Covid e servizi a Mollet del Vallès, Ravensburg e Rivoli

Presentato a Mollet des Vallès il libro “Analisi dei servizi pubblici e la gestione del Covid-19 nelle città gemellate”

Il Vice Sindaco Laura Adduce ed il Presidente del Consiglio Valerio Calosso erano presenti giovedì 30 marzo a Mollet del Vallés alla presentazione del libro “Analisi dei servizi pubblici e la gestione del Covid-19 nelle città gemellate:  Mollet del Vallès, Ravensburg e Rivoli”, frutto del pluriennale rapporto di gemellaggio delle città e delle dimostrazioni di solidarietà e supporto ricevute durante la pandemia del Covid 19.

Lo studio è il risultato di due anni di lavoro realizzato dai comuni di Mollet del Vallès (Spagna), Ravensburg (Germania) e Rivoli (Italia).
Nonostante la situazione complessa che hanno dovuto affrontare le tre città durante la pandemia del Covid 19, l’impegno politico e il costante lavoro tecnico dei tre comuni hanno permesso a questa pubblicazione di vedere la luce.

Durante la pandemia le tre città sono state molto unite: sono stati realizzati numerosi scambi fra le scuole primarie e secondarie e gli enti culturali e sportivi delle città; sono stati promossi diversi progetti di cooperazione incentrati sui giovani e sul lavoro.

Sanità: “verso via libera a medici e infermieri con titolo estero”

Nursing Up: Nei nostri ospedali così il Governo pensa bene di risolvere la carenza di personale! Abbiamo davvero bisogno di tutto questo? 

Si intende concedere, di fatto, il reclutamento temporaneo anche a professionisti che non vantano un percorso di studi analogo a quello dei nostri operatori sanitari.

Si continuano a cercare inspiegabili soluzioni tampone. Si tratta di scelte dolorose per il patrimonio umano del nostro SSN, fatto di professionisti sanitari, la cui valorizzazione continua a non essere una priorità per la nostra politica. 

«Non bastava l’amarezza per l’ennesimo dietro front, quello relativo ad una libera professione per gli infermieri e gli altri professionisti del comparto non medico, che si sperava finalmente fosse svincolata da lacci e lacciuoli: questo Governo, al pari dei precedenti, nonostante i buoni auspici iniziali, pare avere intrapreso “la pericolosa” strada del passo in avanti e del mezzo indietro. Ma nuove sorprese, però, sono dietro l’angolo.

Stando, infatti, alla recente normativa, che compare tra gli articoli proposti dall’esecutivo, in merito al DDL sul Pnrr, si intenderebbe, udite udite, per far fronte alla carenza di personale, in particolare per sopperire alla drammatica voragine di professionisti nella sanità pubblica, concedere nuove deroghe per il reclutamento di operatori sanitari stranieri o comunque di operatori sanitari che non avrebbero al momento un titolo equiparato al nostro e che non potrebbero di fatto, garantire, lo dice la legge, le medesime competenze di cui i nostri infermieri e le nostre ostetriche sono, da sempre, la massima espressione .

Stiamo parlando di professionisti che hanno conseguito il loro titolo lontano dall’Italia e che non potrebbero, di fatto, esercitare nei nostri ospedali, oppure nelle nostre Rsa, e sui quali si intende puntare invece come soluzione idonea per tappare le falle.

La proroga avrà validità di sei mesi dall’approvazione della legge, ma dovrà anche passare dal tavolo di trattativa tra governo e Regioni, che materialmente dovranno accogliere i professionisti nelle loro strutture sanitarie, sia pubbliche che private.

Altro che mezzo passo indietro, questo ci sembra un triplo salto mortale nel vuoto!

Cosa possiamo affermare a questo punto, di fronte a questa norma, se non che, nel pieno dello sconforto per quanto sta accadendo, ma anche della rabbia legittima, abbiamo il timore concreto di ritrovarci nuovamente davanti alla “sagra delle promesse mancate”, da una parte, ma soprattutto dei paradossi dall’altra, a cui questo nostro malandato SSN è ahimè abituato, ma rispetto al quale, nel contempo, noi, sindacato delle professioni sanitarie, garanti dei diritti degli infermieri e degli altri professionisti ex legge 43/2006, non possiamo certo mestamente piegarci.

Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up.

 

Facciamo fatica a comprendere, facciamo fatica a districarci in un modus operandi che, ancora una volta, non valorizza prima di tutto. le competenze umane, enormi e innegabili, a nostra disposizione.

Non abbiamo mai osteggiato, sia chiaro l’inserimento di professionisti stranieri nel nostro sistema sanitario, che potrebbero sicuramente essere utili alla causa, come già avvenuto durante la pandemia, se opportunamente instradati in percorsi di integrazione del proprio di titolo di studio e delle proprie conoscenze, in funzione di quanto loro richiesto per operare in un sistema sanitario complesso come il nostro.

Tuttavia non possiamo accettare che questa soluzione sia vista, da questo Governo, in questo momento, come la panacea di tutti i mali, quando invece si persegue nell’ignorare che, prima di ogni cosa, la valorizzazione del nostro personale sanitario, già in forza ai nostri ospedali, rappresenta la strada maestra per la ripartenza, restituendo così appeal ad una professione che vive il dramma delle dimissioni volontarie, delle fughe all’estero dei nostri migliori professionisti, del calo alle iscrizioni ai corsi di laurea in infermieristica, senza dimenticare le nefaste ricadute che tutto questo continua e continuerà ad avere sulla collettività e sulla qualità delle prestazioni ad essa offerta.

Il quadro allora diventa desolante, dice ancora De Palma: i Governi del nostro Paese, da troppo tempo, non investono adeguatamente negli uomini e nelle strutture, lasciando tristemente ferma al palo la nostra sanità.

Ed ecco che, quando poi i problemi rischiano di diventare piaghe insanabili, si cercano soluzioni che non tengono in alcun modo in considerazione lo straordinario patrimonio professionale e umano di cui disponiamo, lasciandolo alla mercé di una mediocrità a cui non vogliamo, non possiamo abituarci», chiosa De Palma.

 

Il torinese Gabriele Taurisano sbarca su Netflix

Un ragazzo pieno di talento il piemontese Gabriele Taurisano, classe 2006, che vive a Torino.

Non è nuovo nell’ambiente cinematografico; già da piccolissimo aveva partecipato a due puntate della fiction Rai “Non uccidere” a fianco di Miriam Leone. E poi, il suo ultimo successo: il film Al di là del mare, del regista Carlo Alberto Biazzi, che vedremo da settembre sulla piattaforma Chili e Chili UK, anche qui affiancato da grandi attori del calibro di Eros Pagni e Serena Grandi.

Ora, la sua nuova grande sfida sarà la seconda stagione di Diari (Di4ri, come scritto nel titolo originale), una serie tv targata Netflix.

La seconda stagione potrebbe seguire il gruppo di giovani protagonisti di Marina Piccola, un paesino su un’isola italiana, alle prese con le sfide della terza media, e le decisioni sul loro futuro mentre si accingono ad affrontare il cambiamento rappresentato dalla scuola superiore.

Considerato che la prima stagione di Di4ri è stata girata tra agosto e dicembre 2021, mentre le nuove puntate entrano in produzione a febbraio 2023, ci aspettiamo di vederle arrivare su Netflix entro la fine dell’anno

Contro l’autonomia differenziata Rifondazione Comunista e Unione Popolare 

Riceviamo e pubblichiamo

Adesione alla manifestazione di Torino  martedì 4 aprile

Rifondazione Comunista esprime la propria adesione alla manifestazione contro l’autonomia differenziata, prevista per martedì 4 aprile ore 16 a Torino, in piazza Castello.
Il Ddl Calderoli, firmato dal Presidente della Repubblica Mattarella, rappresenta una grave minaccia per l’unità e la coesione del Paese. La differenziazione dei diritti e delle opportunità tra le diverse realtà territoriali potrebbe infatti portare a una frattura sociale e culturale profonda, aumentando le disuguaglianze tra i cittadini.
L’autonomia differenziata porterà il paese a un federalismo asimmetrico, in cui alcune regioni avranno maggiori poteri e risorse rispetto alle altre, a scapito dell’interesse nazionale.
Siamo convinti che la difesa dell’unità del Paese e della solidarietà tra i cittadini, nel pieno rispetto dei princìpi della nostra Costituzione, debba essere una priorità per le istituzioni e la società civile. Per questo motivo, parteciperemo alla manifestazione per esprimere il nostro netto rifiuto a ogni proposta di autonomia differenziata. Invitiamo tutte e tutti i cittadini a difendere insieme l’unità e la coesione del nostro Paese.
Alessio Giaccone – segreteria regionale del PRC-SE di Piemonte e Valle d’Aosta
Fausto Cristofari- Segretario provinciale PRC- SE Torino e provincia
Unione Popolare aderisce alla manifestazione contro l’Autonomia Differenziata di martedì 4 aprile, ore 16 in piazza Castello a Torino.
Il progetto di Autonomia Differenziata, sostenuto nel tempo anche dal PD oltre che dalle forze di destra, si sta concretizzando attraverso il ddl Calderoli, appena firmato dal Presidente Mattarella. Si tratta di un atto che costituisce un grave attacco all’unità e alla coesione sociale del Paese, aumentando ulteriormente le disuguaglianze fra i/le cittadini/e. *Una deriva permessa dalla sciagurata riforma del Titolo V nel 2001, con cui il centro-sinistra, col sostegno dei sindacati confederali, diceva di voler frenare le spinte federaliste della Lega e che invece oggi, come era ampiamente prevedibile, rischia di portarci verso una completa autonomia.
Ciò che è avvenuto con la regionalizzazione della Sanità e dell’Edilizia Sociale pubblica, sta ad esemplificare quali sarebbero gli effetti, ulteriormente amplificati, dell’applicazione dell’Autonomia Differenziata: un Paese con diritti applicati a macchia di leopardo, con enti locali sempre meno in grado di finanziarli e con lavoratori pubblici sempre più divisi in tanti piccoli gruppi e quindi ricattabili.
Ribadiamo quindi   il nostro fermo rifiuto nei confronti di ogni forma di Autonomia Differenziata e il nostro sostegno alle iniziative che vi si oppongono, ribadendo la necessità di tornare alla versione originaria del titolo V. Con queste motivazioni parteciperemo alla manifestazione del 4 aprile ed invitiamo alla massima partecipazione, per la difesa della Costituzione e della coesione territoriale e sociale del nostro Paese. Unione Popolare Torino

Sonia Schiavone in Come Eden! Il jazz e la poesia di Emily Dickinson

Osteria Rabezzana, via San Francesco d’Assisi 23/c, Torino

Mercoledì 5 aprile, ore 21.30

 

 

“Come – Eden!” è uno spettacolo che esplora i suoni del jazz contemporaneo, con composizioni originali ispirate da intense poesie di Emily Dickinson e dalla musica di grandi autori come Horace Silver, Kenny Wheller, Wayne Shorter, Joni Mitchell, Michel Legrand. Nel repertorio anche alcune “My favorite things”, cioè le canzoni preferite di altri autori selezionate con cura per il suono che si poteva ottenere dal riarrangiamento. Il concerto prende il nome dal cd uscito per l’etichetta internazionale giapponese Da Vinci Jazz (2020).

 

Formazione

Sonia Schiavone, voce

Fabio Gorlier, pianoforte

Stefano Profeta, contrabbasso

Gianni Virone, sax tenore

Ora di inizio: 21.30

Ingresso:

15 euro (con calice di vino e dolce) – 10 euro (prezzo riservato a chi cena)

Possibilità di cenare prima del concerto con il menù alla carta

Info e prenotazioni

Web: www.osteriarabezzana.it

Tel: 011.543070 – E-mail: info@osteriarabezzana.it

 

Marchetti apre a Torino una delle gelaterie più piccole del mondo

8,5 mq di gusto e dolcezza: il maestro gelatiere Alberto Marchetti stabilisce un nuovo, golosissimo record. Apre a Torino una delle gelaterie più piccole del mondo!

Per il maestro gelatiere è la numero 6 a Torino, la decima in Italia.

7 giorni su 7, dalle 12 alle 24, la nuova gelateria di Alberto offrirà 16 gusti, realizzati freschi ogni mattina proprio all’interno del laboratorio minimal allestito nella iconica torre di mattoni rossi di Corso Galileo Ferraris 290.

Alberto non è solo in questa nuova avventura perché la gelateria sorge accanto al nuovo M** BUN Aquatica.

M** BUN (che in piemontese vuol dire “solo buono”) è il primo slow fast food italiano fondato da Francesco Bianco, Paola Pellichero e Graziano Scaglia e inaugurato a Rivoli, in provincia di Torino, nel 2009. Una formula veloce che racconta di prodotti preparati al momento con materie prime fresche non congelate e provenienti da filiere controllate.

Un sodalizio, quello fra Alberto Marchetti e M** BUN  che dura da anni e che oggi porta i due torinesissimi brand a creare un vero e proprio polo del gusto, a due passi da Piazza D’Armi, dallo Stadio Olimpico e dal Pala Alpitour.

Come sempre l’impegno di Alberto è quello di offrire un gelato fresco, semplice e buono.

Fresco: il gelato di Alberto Marchetti viene lavorato e mantecato ogni giorno nel laboratorio a vista.

Semplice: solo quello che serve, niente di più. Le materie prime sono selezionate direttamente in giro per l’Italia e attingendo dai presidi Slow Food.

Buono: la bontà sta nello scegliere ingredienti di alta qualità e freschi che rievocano emozioni vere come quelle dell’infanzia.

 

www.albertomarchetti.it

 

ALBERTO MARCHETTI GELATERIE

TORINO, corso Vittorio Emanuele II, 24 bis

TORINO, via Po, 35

TORINO, via Cernaia, 18/A

TORINO, Via Principi d’Acaja, 65/D

TORINO, corso Galileo Ferraris 290

TORINO – CASA MARCHETTI, piazza CLN 248

ALBA (CN), via Vittorio Emanuele, 17D

ALASSIO, via XX settembre, 48

MILANO, viale Monte Nero, 73

MILANO, Eataly Smeraldo, P.zza Venticinque Aprile, 10

A teatro con il Comando Carabinieri contro le truffe

Commedia teatrale

OCCHIO PER OCCHIO, DENTIERA PER DENTIERA”

La truffa imperfetta

Con la collaborazione del Comando Provinciale Carabinieri di Torino

Una cantina buia, due ottantenni dall’aria sospetta e un’idea decisamente pericolosa!

Domenica 16 aprile 2023 ore 18.00

Fondazione Educatorio della Provvidenza

Auditorium Orpheus, C.so G. Govone 16/A, Torino

Biglietto 10€ – Apertura biglietteria ore 17.15

Informazioni e prenotazioni:

E-mail: eventi@educatoriodellaprovvidenza.it | Telefono: 011-595292

Sito: www.educatoriodellaprovvidenza.it

Una esilarante commedia sulle mirabolanti avventure di Uliana e Urbano. Due ottantenni amici da sempre che, ormai stanchi di subire continue truffe e ingiustizie, decidono di vendicarsi sfidando i giovani d’oggi e organizzando “il piano perfetto” per truffarli! La storia di una romanziera cinica e un ex vigile urbano dal cuore tenero. Due pensionati dall’animo bambino uniti da una profonda amicizia che li aiuterà ad affrontare l’incerto domani, guardando ai drammi del quotidiano con una buona dose di coraggio, un pizzico di follia e tante sane risate.

Il giorno 16 aprile, alle ore 18.00, all’Auditorium Orpheus, presso la Fondazione Educatorio della Provvidenza di Torino, andrà in scena la commedia “Occhio per occhio, dentiera per dentiera. La truffa imperfetta”. Questo spettacolo propone uno spaccato di vita di due anime ancora giovani, forti e piene di coraggio, pronte a non fermarsi davanti agli ostacoli del quotidiano e a vivere a pieno ogni istante di vita. È importante sviluppare quella volontà di reagire alle difficoltà, una forza che non ha età. I due protagonisti lo dimostrano con un costante impegno nell’abbattere i muri che la vita pone davanti a loro, mantenendo sempre il sorriso sulle labbra, la voglia di giocare e indossando un comodo vestito di ironia con rifiniture di autoironia.

Lo spettacolo, realizzato con la collaborazione del Comando Provinciale Carabinieri di Torino, nasce con lo scopo di sensibilizzare il pubblico sulla tematica delle truffe, spinosa questione che coinvolge qualunque fascia di età, tanto un anziano a cui si presenta un malvivente alla porta, spacciandosi per addetto del gas, quanto un giovane che vive nel mondo virtuale di internet. Le truffe agli anziani, in particolare, sono una piaga molto radicata nella società. Sapendo bene come fare leva sui sentimenti più profondi, i malviventi trovano negli anziani tante debolezze legate all’avanzamento dell’età e nel tempo hanno affinato le proprie tattiche di adescamento adottando innumerevoli strategie per carpire la fiducia delle loro vittime. Attraverso questa commedia si vuole lanciare un richiamo all’attenzione e un invito a prepararsi per affrontare correttamente queste situazioni.

Dopo lo spettacolo, ci sarà un momento di riflessione e di approfondimento sul tema delle truffe con i consigli dei Carabinieri.

https://www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/consigli/Cose-di-tutti-i-giorni/contro-le-truffe/truffe-agli-anziani

Spettacolo interpretato da Silvia Saponaro e Marco De Martin. Scritto e diretto da Silvia Saponaro. Produzione ShockArti.

ShockArti è un’etichetta di produzione artistica indipendente fondata alla fine del 2018 a Torino dall’attrice, autrice e formatrice teatrale Silvia Saponaro. Le sue creazioni raccontano e indagano la natura umana e le sue sfaccettature, prediligendo sempre uno sguardo comico sui drammi della vita quotidiana. ShockArti produce spettacoli teatrali ed eroga corsi di formazione teatrale rivolti a privati, professionisti e imprese.  

Sito web: https://www.shockarti.it/

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/SilviaSaponaroShockArti/

Profilo Instagram: https://www.instagram.com/silvia.saponaro.shockarti/

Torino ospita l’Earth Day, per costruire un futuro migliore

/

Tra le 100 città che si sono impegnate a diminuire le proprie emissioni con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica,  Torino diventa per un giorno la capitale della tutela dell’ambiente e della lotta ai cambiamenti climatici. “Per tornare ad esserlo ogni anno”, ha detto l’Assessore alla Transizione ecologica Chiara Foglietta, nel corso della presentazione oggi alla Cavallerizza Reale dell’Earth Day, la più grande manifestazione ambientale del mondo.

Il 22 aprile, dalle 10 e fino a mezzanotte, ai Giardini reali e alla Cavallerizza, si susseguiranno una serie di appuntamenti conclusi da un concerto per la Terra con  l’obiettivo di sensibilizzare al tema della sostenibilità e generare un cambiamento culturale in grado di incidere sullo stile di vita personale a partire da piccoli gesti quotidiani più rispettosi dell’ecosistema. “Eventi come questo servono a risvegliare la nostra coscienza climatica, a fare cultura e spiegare che o si agisce adesso o il futuro sarà invivibile”, ha ricordato nel suo intervento l’Assessora, sottolineando come” la Città indica la strada, ma solo insieme, istituzioni e cittadini, riusciremo a raggiungere l’obiettivo della neutralità”

L’evento proporrà molte attività dedicate ai giovani, protagonisti nella transizione verso un mondo più sostenibile. Laboratori informativi per bambini e una grande Caccia al Tesoro consentiranno ai  partecipanti di imparare a conoscere quei  piccoli gesti che ognuno può compiere quotidianamente per rendere la propria vita e città più sostenibile. Numerose saranno anche le attività dedicate ai più grandi, con momenti di yoga e mindfulness condotti dall’associazione Wake Up!

L’Earth Village, un’area dedicata al mondo della divulgazione e al confronto tra tutti i protagonisti del Cambiamento, vedrà il succedersi di divulgatori, fondazioni, NGO, scienziati e content creator. Tra questi, sarà presente anche il Salone Internazionale del Libro di  Torino, che proporrà – in collaborazione con AWorld – uno scambio di libri (di cui una parte donata dal Salone stesso) con lo scopo di incentivare la lettura

La giornata sarà animata da diversi momenti, in particolare la Fondazione Compagnia di San Paolo renderà noti i risultati della challenge “Sostenibili per natura” attivata all’interno dell’app AWorld per potenziare gli obiettivi di “Sportivi per Natura”, il bando lanciato nel 2022 per sostenere gli enti sportivi di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta nel periodo post-pandemico e per promuovere i benefici di uno stile di vita sano uniti alla protezione dell’ambiente.

La Fondazione – ha ricordato questa mattina il segretario generale, Alberto Anfossi – negli ultimi anni ha inserito la tutela ambientale fra le proprie linee di azione e Earth Day Torino 2023 guarda alle urgenze in materia ambientale ponendo le persone al centro in ottica di attivazione e coinvolgimento diretto per dare il proprio contributo nella lotta globale al cambiamento climatico”

Nel corso della giornata artisti, musicisti, divulgatori e influencer prenderanno parte alle attività e ai panel in programma. Saranno presenti per testimoniare il proprio impegno nella salvaguardia dell’ambiente anche la cantante Rose Villan ed Elisa, madrina di una nuova grande operazione di forestazione che prenderà il via con la piantumazione di  un ippocastano all’interno dei Giardini Reali di Torino.

All’interno dei Giardini Reali avrà luogo, inoltre, l’Earth Market by Green Pea & Barone Ostu: uno spazio di vendita e di scoperta dedicato al mondo del vintage e del second hand.

Durante le manifestazioni ci sarà spazio anche per il divertimento, il palco darà infatti voce a Massimiliano Loizzi che farà divertire il pubblico con il suo comedy show Il Tour Buonista portato adEarth Day Torino 2023 grazie alla collaborazione con il Torino Fringe Festival.

A partire dalle 19, Eugenio Cesaro (Eugenio in Via Di Gioia), condurrà insieme ad Anna Olivero (editor in chief di AWorld) il Concerto per la Terra. Sul Main Stage di Earth Day, all’interno dei Giardini Reali, prenderà vita una speciale performance live – gratuita e aperta a tutti – che farà ballare e cantare il pubblico sulle note di grandi musicisti, tutti attivamente impegnati sulle tematiche di sostenibilità promosse da Earth Day. Sul palco si alterneranno Saturnino, Marlene Kuntz, Syria, Ensi, Epoque, Frero, Klaus, Leon Faun e molti altri. Un momento conclusivo che vuole non solo celebrare la Terra, ma soprattutto lanciare un appello alla protezione del Pianeta, perché non abbiamo un Pianeta B.

Organizzata da AWorld e Club Silencio con il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo, la giornata sarà gratuita e carbon neutral.

“Speriamo che il messaggio legato alla Giornata per la Terra arrivi forte e chiaro a quante più persone possibili, non solo in Italia ma nel mondo”, affermano Alessandro Armillotta, CEO e Co-Founder di AWorld e Alberto Ferrari, Presidente di Club Silencio.

Le celebrazioni di Earth Day Italia di Roma e Torino, saranno trasmesse in streaming sulla piattaforma RAI Play, e durante tutta la giornata verranno realizzati collegamenti tra le due manifestazioni per dare risalto ai momenti salienti.

Dibattito in Sala Rossa sulla ex caserma La Marmora

L’assessora Gianna Pentenero ha risposto, ieri pomeriggio in Consiglio Comunale, alla richiesta di comunicazioni, da parte dei gruppi consiliari di Torino Bellissima, Fratelli d’Italia e Torino Libero Pensiero, in merito all’occupazione, da parte del comitato EsseNon e del centro sociale Gabrio, della caserma Lamarmora e dell’area antistante ex Nebiolo.

L’Assessora ha evidenziato come le aree occupate siano già state affidate ai proprietari, mentre la Città, attraverso il settore Patrimonio, ha messo in sicurezza il magazzino di sua proprietà.

Pentenero ha ricordato come i proprietari e il comitato stesso abbiano effettuato un confronto sul progetto con l’assessorato all’Urbanistica, attraverso il quale alcune proposte avanzate dal comitato stesso sono stati accolte. La motivazione con la quale è avvenuta l’occupazione sabato è nuova rispetto a quella di un anno fa, poiché sia l’area verde sia lo spostamento della strada hanno trovato soluzione nel nuovo progetto.

Dopo l’intervento dell’Assessora, si è sviluppato il dibattito.

Per Enzo Liardo (Fd’I) siamo arrivati al paradosso. Questa città è prigioniera di continue rivendicazioni. Torino come può essere appetibile verso possibili investitori. Fanalino di coda nello sviluppo al nord, per Liardo, continuiamo a rincorrere questi gruppi che non si capisce bene cosa vogliano.

Giuseppe Iannò (Torino Libero pensiero) si chiede che programmi abbiano l’Amministrazione e il tavolo della sicurezza. Forze di estrema sinistra che continuano a vandalizzare la città e nessuno fa nulla per fermarle. Askatasuna, il Gabrio, vanno contenuti, non hanno nulla a che vedere con la protesta contro l’Esselunga. Ostacolano le azioni forti realizzate per il bene di questa città.

Il consigliere Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) ricorda di avere chiesto più volte il ripristino della legalità in quella zona. Sgombero del Gabrio e realizzazione del Centro congressi sull’area ex Westinghouse. Non è bastato a luglio salvare Comala per il Comitato Essenon che non riconosce l’autorità delle istituzioni e pensa di farsi giustizia da solo. Non hanno ottenuto quello che volevano, hanno occupato. Per Firrao una situazione insostenibile: più gli si lascia spazio, più se ne prendono.

Al netto della considerazione che questa città non abbia bisogno di nuovi centri commerciali, il capogruppo della Lega Fabrizio Ricca ricorda che ci sono due modi per protestare, fare sentire la propria voce per salvaguardare il territorio. Uno è quello del Comitato per il Parco del Meisino, pacifico, che dialoga con le istituzioni, trova un progetto alternativo, lo presenta per discuterlo. Poi c’è il modo di un comitato che in maniera abusiva, illegale, occupa uno spazio che non gli compete, commettendo dei reati. Ricca invita a soffermarsi sulle differenze azioni: una pacifica e intelligente, l’altra commettendo dei reati. Il sindaco dovrebbe prendere una posizione chiara, chiedendo immediatamente lo sgombero.

Per Nadia Conticelli (PD) il tema pone diverse questioni che per comodità politica vengono sovrapposte. Ribadisce che l’occupazione è un reato e gli immobili occupati vanno sgomberati. Ma la Sala Rossa può esprimere un giudizio politico, fare partire un appello, l’ordine pubblico dipende da altri. E il problema dell’ordine pubblico non deve mettere in ombra l’altra importante questione riguardante la possibilità di rivedere il progetto, salvaguardando il verde e lo spazio di protagonismo giovanile sviluppato in quell’area e oggi piuttosto frequentato.

Alice Ravinale (Sinistra Ecologista) evidenzia come il problema risieda in un’area abbandonata da decenni, e come dopo dieci anni ancora non sia stata avviata progettazione, con dubbi su utilità del supermercato. Qui, sottolinea, c’è un tema che non si può legare al tema di reato poiché non si può far finta di non sentire chi pone questioni sull’area.

Giovanni Crosetto (FD’I) ritiene di aver sentito tutto e contrario di tutto. Considera non chiara la linea di maggioranza mentre le occupazioni abusive vanno condannate. Le posizioni sfumate non sono funzionali a rendere Torino attrattiva.

Secondo Paola Ambrogio (FD’I) sono gravi le parole di Pentenero visto che la Giunta ha dovuto scendere a patti con chi oggi occupa, mentre non è chiara la posizione di sindaco e Giunta visto che parte della maggioranza non ritiene occupazioni fatto grave. La consigliera, al contrario, rivendica di essere fiera per aver firmato il disegno di legge che prevede il carcere per le occupazioni abusive.

Secondo Sara Diena (Sinistra ecologista) bisogna riflettere sul fatto che molte persone stanno mettendo a rischio fedina penale per far sentire propria voce

Per Silvio Viale l’occupazione è forma di lotta per chi pensa di bloccare l’operazione. Ritiene che sia possibile sacrificare un pezzo di parco nell’interesse della città e che quando partirà il cantiere si sgombererà, operazione che la Città sosterrà con fermezza.

Nella replica conclusiva, l’assessora Pentenero ribadisce di non avere mai dichiarato che si voglia in qualche modo giustificare l’occupazione. Ma che sia invece competenza delle autorità competenti. E aspettare che vengano fornite indicazioni in merito, non vuole dire avere scarsa attenzione verso le occupazioni. Ogni episodio va contestualizzato. Quest’area è già stata assegnata ed esiste un progetto con una sua definizione, ma se i tempi dell’Urbanistica non si sono ancora completati è per dare prima risposte ai cittadini, non solo quelli riuniti in comitato. Se prendiamo l’atto in sé, viola la legge, è illegittimo. Ma per Pentenero si deve valutare la situazione nella sua complessità e mettere in campo una progettualità condivisa.

3 aprile 2023

La Gam celebra la scultura italiana dagli anni Quaranta agli Ottanta

Esposte 50 opere, anche grazie al contributo della fondazione De Fornaris

 

Alla Gam di Torino sono in mostra cinquanta sculture provenienti dalle collezioni del Museo e realizzate tra il 1940 e il 1980 da quaranta artisti in un periodo di grande fermento artistico.

Ad accrescere  la raccolta, con importanti acquisizioni, ha contribuito la Fondazione De Fornaris.

“Mi fa piacere che la Gam inauguri una mostra dedicata alle sculture italiane – ha spiegato il presidente della Fondazione De Fornaris, Piergiorgio Re. La scultura rappresenta, infatti, unambito al quale la Fondazione ha da sempre prestato attenzione”.

L’esposizione si intitola “Viaggio al termine della statuaria. Scultura italiana 1940-1980 dalle collezioni Gam”.

Sono cinquanta le opere esposte, realizzate da quaranta artisti,  significative dei cambiamenti in atto nella scultura italiana nell’arco di quei quattro decenni.

“La scultura  è riuscita a liberarsi – spiega il direttore della GamRiccardo Passoni – dal celebre verdetto espresso da Martini che considerava questa disciplina “lingua morta”, per sperimentare nuove tecniche e nuovi soggetti”.

Tra le sculture presenti i ferri di Franco Garelli e Nino Franchina, i bronzi di Umberto Mastroianni e Pietro Consagra, le nature morte di Piero Gilardi.

La mostra è introdotta dal monumentale “Il ritratto di Eva” di Eduardo Russo, che dialoga con ‘La pazza’ di Sandro Cherchi. Tra gli altri capolavori assoluti presenta Miracolo (Olocausto) di Marino Marini, la scultura concetto spaziale con i tipici tagli, realizzata da Lucio Fontana, e la coppia delle Donnine di Mainolfi.

Gli anni Sessanta sono rappresentati dai lavoro di Mario Ceroli, Giuseppe Uncini, Nicola Carrino, Pietro Gallina. In mostra compare anche il tappeto natura intitolato “La zuccaia”, omaggio a Piero GIlardi, recentemente scomparso.

Il percorso si conclude con le opere degli anni Settanta, inizio anni Ottanta, con i lavori specchianti di Michelangelo Pistoletto e l’opera in vetro ferro e neon, di Nanda Vigo, intitolata ExotericGate.

MARA MARTELLOTTA