ilTorinese

Lutto per la scomparsa di un noto medico

E’ morto per una malattia il dottor Gianni Gie’, aveva  67 anni.  Stimato medico di famiglia, molto apprezzato dai pazienti di Vercelli , aveva lo studio in via Borgogna, 3. I funerali si terranno domani, martedì, alle 10,30 in San Bernardo. Lascia la moglie Rosy.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Non solo 25 Novembre: i dati di Telefono Rosa

Amore e violenza: due termini che appaiono inconciliabili.

L’esperienza del Telefono Rosa, invece, è strettamente legata a questo binomio. La violenza maschile contro le donne è ovunque: ma nella stragrande maggioranza dei casi avviene tra le pareti domestiche, o comunque nell’ambito di relazioni affettive e sentimentali. Tanto è vero che abbiamo utilizzato entrambe queste parole per la nostra locandina legata alla ricorrenza del 25 novembre 2023.

Parole che riguardano tutte le forme di aggressione contro le donne, fino all’estremo del femminicidio.

Da anni ormai tutti dovremmo esserci resi  conto di come una delle tipiche frasi stereotipate “ti amo da morire” dovrebbe in molti casi invece echeggiare come “ti amo fino a farti morire”: conseguenza diretta e criminale di pensieri misogini, arroganza di possesso e pretesa di prevaricazione, che si manifestano con condotte progressive.

Con me o con nessuno: questa sembra essere la logica degli uomini che picchiano, umiliano, violentano e spesso addirittura uccidono la partner o la ex.

Di sicuro, possiamo affermare che le donne sono davvero stanche di sentirsi raccomandare prudenza, precauzione e allerta, dicendo loro: di non andare all’ultimo appuntamento, di scappare al primo segnale, di imparare i segni per far capire che si è in pericolo, di mandare a memoria le frasi convenzionali da pronunciare in pubblico o i segnali simbolici per comunicare una richiesta di aiuto.  Tutti suggerimenti molto utili e sensati, ma che nei fatti indicano alle donne di farsi carico dell’autodifesa, nella speranza anche che qualcuno colga  il messaggio e intervenga in loro soccorso, nel momento dell’emergenza. 

Siamo dispiaciute anche noi, perché sollecitare l’attenzione delle donne non può essere la soluzione; così come chiedere loro di abbandonare la propria abitazione, insieme con i figli, per farsi collocare in una struttura di accoglienza. Lasciare le cose, il quartiere, la scuola e le amicizie, proprie e dei figli. L’allontanamento dall’uomo violento deve diventare l’allontanamento dell’uomo violento.

Ma soprattutto siamo contrariate nel constatare il persistere di iniziative e interventi prevalentemente rivolti alle donne o alle ragazze colpite dalla violenza maschile, e non concretamente orientati anche all’adeguato e stringente trattamento degli autori: e anche deluse dal fatto che i tanti uomini non violenti non agiscano per rappresentare un efficace elemento di contrasto e specialmente di prevenzione della violenza presente nel loro stesso genere. Non basta autoassolversi pensando “io non sono così”: nella quotidianità, a partire dalla acquiescenza a battute sessiste o ai diversi tipi di molestie nei confronti di donne e ragazze, ciò non è mera indifferenza, ma equivale a una complicità con un assetto subculturale che deve essere combattuto e superato con il contributo fattivo di tutti. E’ necessario “esserci” anche prima dell’allarme. 

Il mondo è pieno di “bravi ragazzi”: compresi quelli che poi commettono feroci delitti.

 Chiediamo a padri, fratelli, figli, parenti o amici di non banalizzare ciò che si può osservare, giorno dopo giorno, prima che evolva in peggio anche estremo: comportamenti anomali, cambiamento nelle abitudini, ossessioni. Un femminicida ha le sue responsabilità: il suo contesto, specie maschile, ne può avere altrettante. La prevenzione e il contrasto della violenza maschile su donne e ragazze riguarda tutta la società, soprattutto gli uomini, dai quali ci aspettiamo un sussulto di coscienza collettiva e specialmente un cambiamento che duri nel tempo.

I numeri e le modalità della violenza maschile sulle donne, infine, non  ammettono più  che si possano descrivere efferati femminicidi col focus sul presunto disagio/dolore/fragilità maschile : “travolto dalla gelosia”, “impazzito per il rifiuto di lei”, “accecato dall’ira per il dubbio del tradimento” sono descrizioni fuorvianti e implicitamente giustificatorie,  e spostano lo sguardo dell’osservatore dall’evento in sè, che è fenomeno subculturale,  e quindi pubblico e politico, alla relazione di coppia, che invece è fatto privato.

ALCUNI DATI

Intanto, nel primo semestre del 2023 il Telefono Rosa Piemonte di Torino ha registrato 348 nuove prese in carico, e 2.214 contatti nella sezione di aiuto on line e social. Il 21% delle accoglienze riguarda ragazze e giovani donne tra i 16 e i 29 anni; il 20%tra i 30 e i 39 anni; e quasi il 32% tra i 40 e i 49 anni.

165 donne riferiscono di aver subito violenza fisica; 222 violenza verbale o minacce; 45 violenza sessuale; e ben 73 altre forme di violenza sessuale, quali molestie in presenza oppure on line, revenge porn o costrizione a pratiche sessuali umilianti o degradanti. Sono stati 48 i casi segnalati di stalking; 246 le violenze psicologiche; 104 le violenze economiche. Come purtroppo sempre si constata, quasi mai viene subita una sola forma di violenza, ma più condotte variamente aggressive nell’ambito delle stesse dinamiche.

Tra gli autori di violenza, 253 appartengono alla cerchia di mariti, conviventi, fidanzati o ex; non trascurabili le violenze anche da parte dei figli.

Le fiabe piemontesi scelte da Calvino

Si terrà lunedì 27 novembre alle ore 17.00 presso la Sala Consiglio del Comune di Volvera, in via Roma 3, una conferenza per il centenario di nascita di Italo Calvino dal titolo: Le fiabe piemontesi scelte da Calvino. L’anima e il folklore del Piemonte divenuti immortali. Ospite della serata lo scrittore, docente e mitologo Paolo Battistel, che dialogherà sul tema delle fiabe piemontesi di Calvino con l’assessore all’istruzione e alle politiche sociali e giovanili Anna Rita Rocca.
L’evento – inserito all’interno dei festeggiamenti per il centenario della nascita di Calvino – desidera prendere in esame l’opera magistrale del grande scrittore italiano tradotto e studiato in tutto il mondo. Nella conferenza verranno trattate le dodici fiabe piemontesi inserite nella sua nota raccolta dal titolo Fiabe italiane, uscita in libreria per la prima volta nel 1956. Si analizzerà in chiave mitologica e antropologica questi antichi racconti ancestrali, facendo riferimento alle molteplici fonti del grande dell’intellettuale italiano, cercando di mettere in luce i molteplici elementi simbolici legati al mito e al folklore indoeuropeo. Dal Principe canarino al Re Crin fino alle disavventure del famoso Principe che sposò una rana, Calvino mette su carta i ricordi ancestrali e magici di una regione e di un popolo facendoli rinascere e consegnandoli all’immortalità della letteratura.
Sarà possibile acquistare l’ultimo libro di Paolo Battistel L’arcolaio delle fiabe. Il femminile e la trasfigurazione nei racconti popolari Oligo Editore
Paolo Battistel, laureato in filosofia e specializzato in mitologia, è profondo conoscitore dei miti e delle leggende precristiane. Vanta numerose collaborazioni con testate giornalistiche e trasmissioni televisive nazionali e locali come Mistero e Mistero Experience. È speaker di Radio Giano (Università Roma Tre). Ha scritto la raccolta di fiabe occitane Lu Barban, il diavolo e le streghe; il saggio di storia locale Il mistero della Roccaforte dei Rosacroce; tre saggi d’argomento storico-mitologico: Il sangue di Caino, I figli di Lucifero e Il dio cornuto; ha scritto il saggio letterario J.R.R. Tolkien, il lungo sentiero tra ombra e luce. Il suo saggio sulle fiabe: La vera origine delle fiabe. Gli ultimi frammenti di un mondo perduto è diventato un bestseller. È appena uscito il suo ultimo libro L’arcolaio delle fiabe. Il femminile e la trasfigurazione nei racconti popolari. Vive e lavora a Torino come scrittore e docente.
Anna Rita Rocca, dal 2004 esercita l’attività libero professionale in qualità di psicoterapeuta, dal 2016 collabora con la Procura presso il Tribunale di Torino, occupandosi di minori vittime di violenza e maltrattamento. Assessore all’Istruzione e alle Politiche Sociali e Giovanili del Comune di Volvera dal 2019.

Ecco in quali negozi i torinesi fanno più shopping

Torino è una città che coniuga tradizione e innovazione, arte e cultura, gastronomia e tecnologia. Queste caratteristiche si riflettono anche nelle abitudini d’acquisto dei torinesi, che si dividono tra negozi fisici e online, tra prodotti tipici e novità, tra qualità e convenienza. Vediamo quali sono i negozi in cui i torinesi hanno comprato di più nell’ultimo anno, secondo statistiche 2023.

 

Negozi online

I torinesi, come molti altri italiani, preferiscono fare acquisti online per comodità, convenienza e varietà di prodotti. Si stima che nel 2023 il valore degli acquisti online in Italia raggiungerà 8,1 miliardi di euro, con una crescita del 20% rispetto al 2022. Tra le categorie di prodotti più acquistate online ci sono la tecnologia, la casa, l’abbigliamento, i cosmetici e i libri.

Tra i negozi online più frequentati dai torinesi ci sono:

  • Amazon: il colosso dell’e-commerce è il sito più visitato e più utilizzato dagli italiani per fare shopping online. Amazon offre una vasta gamma di prodotti di ogni tipo, dai più comuni ai più insoliti, con prezzi competitivi, spedizioni rapide e servizi aggiuntivi come Prime, Music, Video e Fresh. Quest’ultimo, in particolare, è il servizio di consegna della spesa in giornata di Amazon.it, che ha registrato un forte incremento degli ordini nel 2022, soprattutto di formaggio, che i torinesi hanno comprato sette volte in più rispetto al 2022.

 

  • Zalando: il portale tedesco specializzato in abbigliamento, calzature e accessori è uno dei preferiti dai torinesi per rinnovare il loro guardaroba. Zalando offre una vasta scelta di marchi, stili e taglie, con la possibilità di restituire gratuitamente i prodotti entro 100 giorni. Inoltre, Zalando propone spesso sconti, offerte e codici promozionali per rendere lo shopping online ancora più conveniente.

 

  • Ikea: il famoso brand svedese di mobili ed arredamento è molto apprezzato dai torinesi, che lo scelgono per arredare la loro casa con gusto e funzionalità. Ikea offre la possibilità di acquistare online i suoi prodotti, con la consegna a domicilio o il ritiro presso i punti di raccolta. Inoltre, Ikea offre anche servizi di progettazione, montaggio e smaltimento dei mobili usati.

 

  • Unieuro: la catena italiana di elettronica e elettrodomestici è una delle più affidabili e complete per acquistare online prodotti tecnologici di ultima generazione. Unieuro offre una vasta gamma di articoli, dai più popolari ai più esclusivi, con prezzi vantaggiosi, garanzia e assistenza. Inoltre, Unieuro offre anche la possibilità di pagare a rate, di ritirare i prodotti in negozio o di usufruire della consegna e dell’installazione a domicilio.

 

  • Sephora: il leader mondiale della bellezza e dei profumi è il sito ideale per gli amanti del make-up, della cura della pelle e della profumeria. Sephora offre una vasta selezione di marchi, dai più famosi ai più emergenti, con prodotti di qualità, innovativi e sicuri. Inoltre, Sephora offre anche la possibilità di ricevere campioni gratuiti, di accedere a promozioni esclusive e di entrare a far parte del programma fedeltà Beauty Pass.

Negozi fisici

I torinesi, però, non hanno abbandonato del tutto il negozio tradizionale, che offre loro un’esperienza di acquisto più emozionante e coinvolgente. I negozi fisici, infatti, stanno cercando di innovarsi e di offrire ai clienti servizi e soluzioni personalizzate, grazie anche all’uso delle tecnologie digitali. Tra i negozi fisici più frequentati dai torinesi ci sono:

  • Eataly: il tempio della gastronomia italiana è una meta imperdibile per i torinesi, che amano acquistare prodotti freschi e di qualità, provenienti dai migliori produttori locali e nazionali. Eataly offre una varietà di prodotti, dal pane alla pasta, dalla carne al pesce, dal formaggio al vino, con la possibilità di degustare le specialità nei vari ristoranti e punti di ristoro presenti all’interno del negozio.

 

  • Coin: il grande magazzino italiano è una delle destinazioni preferite dai torinesi per lo shopping di abbigliamento, accessori, casa e beauty. Coin offre una selezione di marchi, dai più classici ai più trendy, con prodotti di qualità, stile e convenienza. Inoltre, Coin offre anche la possibilità di usufruire della carta fedeltà, che dà diritto a sconti, promozioni e servizi esclusivi.

 

  • Mondadori: la libreria più grande d’Italia è il luogo ideale per gli appassionati di lettura, che possono trovare una vasta scelta di libri di ogni genere, dagli ultimi bestseller ai classici intramontabili, dalle novità editoriali ai saggi e ai manuali. Mondadori offre anche una sezione dedicata ai bambini e ai ragazzi, con libri, giochi e attività. Inoltre, Mondadori organizza spesso eventi, presentazioni e incontri con gli autori.

 

  • Decathlon: il negozio di articoli sportivi è il paradiso per gli amanti dello sport e del fitness, che possono trovare tutto il necessario per praticare la loro attività preferita, sia indoor che outdoor. Decathlon offre una gamma di prodotti, dai più tecnici ai più semplici, con prezzi accessibili e qualità garantita. Inoltre, Decathlon offre anche la possibilità di testare i prodotti, di noleggiarli o di restituirli entro 365 giorni.

 

  • Tiger: il negozio di oggetti di design e gadget è una delle mete preferite dai torinesi, che lo scelgono per acquistare prodotti originali, divertenti e utili per la casa, il lavoro e il tempo libero. Tiger offre una vasta gamma di prodotti, dai più pratici ai più fantasiosi, con prezzi bassi e qualità elevata. Inoltre, Tiger offre anche la possibilità di partecipare a eventi e iniziative culturali.

 

  • Zara: il colosso spagnolo dell’abbigliamento è uno dei più amati dai torinesi, che lo scelgono per acquistare capi di moda, accessori e calzature per uomo, donna e bambino. Zara offre una collezione di prodotti di tendenza, qualità e convenienza, con la possibilità di restituire gratuitamente i prodotti entro 30 giorni. Inoltre, Zara offre anche la possibilità di acquistare online, con la consegna a domicilio o il ritiro in negozio.

Non ci resta che aspettare il post-Natale per capire a classifica definitiva, poiché, il periodo di inizio dicembre è il “più caldo” in merito a shopping e a corse per acquisti dei regali.

 

Cristina Taverniti

 

Giachino: Torino per crescere ha bisogno di un forte partito dello sviluppo

Come la DC degli anni 50. FDI punti al 30% e si dia un programma forte di rilancio da portare avanti dalla Regione.

 
Nel corso del congresso cittadino di Fratelli d’Italia che si disputa la leadership tra i partiti torinesi con il PD e’ intervenuto l’ex sottosegretario ai trasporti Mino Bartolomeo GIACHINO , attualmente presidente e amministratore del.to di SAIMARE spa società logistica di Genova. 
Dopo tanti proclami e interviste la somma della economia piemontese, come diceva il Principe De Curtis, da un totale inferiore alla media nazionale, tutto grazie alla bassa crescita di Torino come ha detto Banca d’Italia.  Lunedì scorso un importante quotidiano ha pubblicato la tabella che allego relativa alla crescita del PIL  dal 2018 al 2022 del Piemonte , dell’Italia e di Cuneo. Basta  fare il calcolo della crescita e si scopre che mentre l’Italia è cresciuta del 7,8% e il Piemonte del 7,2, Cuneo è cresciuta del 12%
E il Piemonte ricordo , come dice la nostra sede di Banca d’Italia,  e’ zavorrato dalla diminuita crescita della economia di Torino e della sua area metropolitana che dal 2001 al 2019 hanno perso 18 punti rispetto a Milano, Bologna e le Città più avanzate del Nord del Paese.
Le interviste di architetti, guru vari etc. non fanno PIL.
Il PIL lo fanno, come si vede dalla slide di destra che dà il peso dei vari settori, l’industria che data per declinante dagli ultimi Sindaci vale sempre un quarto del PIL regionale, (il doppio di quanto danno turismo, cultura e eventi) dai servizi, dalle costruzioni e dalla agricoltura.
Lo sviluppo di Torino e del Paese e’ scaturito dalle scelte dei Governi e dall’ ingegno della nostra imprenditoria . Cavour oltre a unire l’Italia la dotò di infrastrutture, di politica industriale , agraria e scolastica. La DC nel secondo dopoguerra oltre alla riforma agraria e al Piano casa di Fanfani punto’ molto sia a livello nazionale che a livello piemontese su autostrade e trafori autostradali alpini. Senza i trafori come avremmo potuto esportare tessile, auto e elettrodomestici, tre settori nei quali eravamo leader in Europa?  I vecchi DC ci raccontavano di un incontro domenicale nel quale Valletta spiegava a Peyron e Grosso che la crescita della azienda avrebbe richiamato 100.000 lavoratori.  Ben diverso il tenore degli incontri di Tavares , Cirio e Lorusso, senza dimenticare le partite a carte di Marchionne e Chiamparino. Negli ultimi trent’anni si è data per declinante l’industria, si è puntato quasi tutto sul turismo sulla cultura e sugli eventi, si è perlato di Mito, di GemiTo, mentre le infrastrutture a partire dai trafori sono invecchiate e deperite.
Mentre gli on.li Botta e Froio costruivano una tangenziale a tre corsie e la Autostrada del Frejus in pochi anni ,  la TAV , l’opera più importante e strategica, dopo aver evitato di perderla purtroppo viene portata avanti pianissimo. Il rilancio di Torino come abbiamo ascoltato alla Convention di Lorusso non arriverà dagli esperti di Bloomberg e neanche dall’anno della Cultura fissata al 2033 ma solo dal forte rilancio programmatico  della politica e dei partiti.
Ecco perché FDI deve puntare al 30% dei consensi ma deve darsi un programma forte di sviluppo della Regione , partendo dal lavoro dei suoi migliori Ministri, Urso per difendere il settore automotive disponendo del gruzzolo del fondo Giorgetti , nato da una mia idea trasformata in mozione Molinari. Per rilanciare Torino sarà importante il Centro per la Intelligenza artificiale nato da un idea di Don Luca Peyron (cognomen omen) che Urso ha assegnato  a Torino. Importante inoltre lo sviluppo dell’aerospazio forte della presenza al Ministero della Difesa di Guido Crosetto. Il rilancio di Torino arriverà dalle infrastrutture , in primis dalla TAV che finalmente ha assegnato il lotto del lato italiano del Tunnel a un gruppo piemontese , poi dall’ampliamento della tangenziale e dalla accelerazione dei lavori della Linea 2 della Metro. Torino deve rilanciare la Attività fieristica,  l’unica in grado di portare in Città gli uomini di affari , i manager e gli imprenditori. E’ chiaro che un programma così forte presuppone in Regione la presenza di consiglieri regionali esperti e competenti due categorie che negli ultimi anni sono state piuttosto dimenticate.
 
Mino GIACHINO  
responsabile piemontese trasporti e logistica di FDI

Cesare Mondon. La Resistenza scuola di vita e di libertà

Presentazione del libro di Raffaella Chiaravalloti sul partigiano Rino. 1° Dicembre 2023 – Sala Consiliare, corso Pastrengo n. 10 Collegno

Era da molto tempo che si sperava che qualcuno scrivesse un libro su Cesare Mondon, meglio conosciuto come “il miracolato di Rubiana”. Finalmente, grazie al lavoro della giornalista Raffaella Chiaravalloti, questo desiderio è diventato realtà.
L’autrice ci guida attraverso i pensieri e le esperienze di Cesare Mondon, condividendo con i lettori i valori di giustizia e libertà che hanno ispirato la sua lotta durante i giorni bui della Resistenza. Non solo un partigiano coraggioso, ma anche un individuo di notevole rilevanza per la comunità nord ovest di Torino.
Cesare Mondon è stato un personaggio molto importante per Collegno; sarà, infatti, l’Amministrazione Collegnese a rendergli omaggio organizzando la prima presentazione del libro a lui dedicato, presso la Sala Consiliare in Corso Pastrengo n. 10, alle ore 18.00.
La presentazione del libro di Raffaella Chiaravalloti promette di essere un momento toccante e significativo, un’opportunità per onorare la memoria di Cesare e soprattutto trasmettere i valori fondamentali ai nostri giovani che rappresentano il nostro futuro e per riflettere sulle lezioni di coraggio e impegno che la Resistenza ci ha lasciato in eredità.

 

Chivasso in festa, Pecco Bagnaia si conferma campione del mondo MotoGP

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Migliaia di persone in festa davanti al maxi schermo in piazza a Chivasso per Pecco Bagnaia che vince il GP Valencia e, anche per via della la caduta di Jorge Martin al sesto giro per l’incidente con Marc Marquez, si conferma campione del mondo MotoGP.

È il secondo anno consecutivo, il chivassese rinnova il trionfo  del 2022. Questo  è il terzo titolo per Pecco, se si tiene conto di quello in Moto2 del 2018. In Spagna sul podio con Bagnaia nella Valencia anche Di Giannantonio e Zarco.

Rock jazz e dintorni a Torino: Madame e gli Elii, sold out in città

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

 

Lunedì. Al teatro Colosseo il concerto sold out di Madame. Al Mad Dog serata jazz con il Trio Monne che reinterpreta Jimi Hendrix.

 

Martedì. Prima delle due serate, sempre al teatro Colosseo, con la rentrée, anche in questo caso sold out, di Elio e le Storie Tese. Spostandosi al Duomo delle Ogr, fari accesi sul concerto di Daniela Pes, cantautrice esordiente premiata con la targa Tenco.

 

Mercoledì. Allo Ziggy il britannico Matt Elliott. Al Capodoglio dei Murazzi performance del Power4et di Fabio Giacalone. Al Blah Blah, glam e cabaret con le Piume di Morris.

 

Giovedì. Margherita Vicario al Concordia di Venaria; Venerussuona all’Hiroshima Mon Amour. Al Cap10100 tocca all’hip hop italiano di Dj Shocca, Mad Buddy ed Egreen. Al Capodoglio c’è la performance “Anima L” di Laura Messerklinger; al Magazzino sul Po il concerto del cantautore novarese Pit Coccato; allo Ziggy microfoni e luci sullo show di Michele Cosentino, in arte Antimusica.

 

Venerdì. Evento del Torino Film Festival: all’Edit Porto Ubanoconcerto del contrabbassista Kyle Eastwood, figlio del grande Clint, con un programma omaggio al cinema di suo padre. Al teatro Colosseo lo show della cover band Dire Straits Legacy. All’Off Topic suona Bluem, Fabrizio Cammarata al Jazz Club, Pino Forastiere al Folk Club.

 

Sabato. Al Pala Alpitour due maestri della scena musicale italiana, Francesco De Gregori ed Antonello Venditti. Emma suona al Cap10100; il metallaro Chris Holmes si esibisce al BlahBlah; al Magazzino sul Po microfoni e proscenio per Master BootRecord, Arottenbit, The Last Vinci e Daniele Brusaschetto.All’Off Topic la musica elettronica di Lorenzo Nada, akaGodblesscomputers. A Moncalieri (all’Audiodrome) la techno di Luke Slater; alla Sala Polivalente di Lauriano i francesi CyrilleBrotto e Stéphane Mallet. Al Music Circus di “Collisioni” (ad Alba) Nitro; al Magda Olivero di Saluzzo, recital di Giovanni Truppo.

 

Domenica. Emma in replica al Cap10100; i piacentini NotMoving LTD, leggenda del garage rock nazionale, al Blah Blah.

 

Pier Luigi Fuggetta

Vernice e pomodori sui poliziotti, il Siulp: “25 novembre, persa un’occasione”

Caro direttore,

la manifestazione tenutasi ieri a Torino contro la violenza sulle donne è stata una delle più importanti recentemente tenutesi nella città, sia per i numeri che per i valori ad essa collegati.
Valori,come la lotta alla violenza sulle donne, condivisibile in maniera imprescindibile, da qualsiasi parte politico-sociale si decida di schierarsi. Proprio per questi valori risulta ancora più stridente il vile gesto compiuto, di fronte alla sede Rai di Torino, contro i poliziotti di servizio a tutela dell’incolumità di tutti.
Un lancio di pomodori da prima, che ha imbrattato mezzi, divise e volti dei poliziotti, per poi degenerare in altri fatti irrispettosi, come il saltellare sulle auto parcheggiate.
Una manifestazione con legittimi slogan e motivazioni contro la violenza non può contemplare al suo interno, gratuiti gesti di violenza.
Una violenza diretta, oltretutto, contro coloro che quotidianamente sono al fianco di tutte le vittime di reati, e al fianco delle donne in questa immane lotta contro la piaga dei femminicidi. Una lotta fatta di
impegno e dedizione, di ascolto e di vicinanza, in tutti le tipologie di servizio.
I manifestanti che hanno creduto bene di insultare i poliziotti con tanto di pomodori, forse non sanno l’impegno professionale della Polizia di Stato che da anni forma e aggiorna operatrici e operatori attraverso corsi specifici e verso i quali i Centri antiviolenza si rivolgono per avere supporto e suggerimenti.
I poliziotti sono sicuramente dalla parte giusta, quella delle donne, chi invece lancia contro di loro dei pomodori, evidentemente si trova in una palese contraddizione, usando violenza
in una manifestazione che la stigmatizza in maniera decisa e convinta.
Gli autori di tale ennesimo attacco alla Polizia hanno perso l’occasione di capire il valore
intenso dell’azione comune da intraprendere per questa lotta.

Ancora una volta il SIULP esprime solidarietà alle donne vittime di violenza di qualsiasi natura,alle quali si sente di garantire che le poliziotte e i poliziotti di Torino, come di tutta Italia, non mancheranno di prestare il massimo aiuto e sostegno nei loro confronti.

Il  Segretario Generale Provinciale del Siulp di Torino Eugenio Bravo
Torino, 26 novembre 2023