ilTorinese

Punta coltello alla gola della farmacista e la rapina

Rapina nel pomeriggio di ieri, giovedì alla farmacia delle Molinette di via Nizza a Torino. Momenti di paura a causa di  un uomo che ha puntato  un taglierino alla gola della direttrice facendosi consegnare il denaro in cassa sotto gli occhi dei clienti. Facendosi scudo della donna il rapinatore è uscito ed è fuggito. Ma gli agenti delle volanti lo hanno preso poco dopo è lo hanno portato in carcere.

Lutto a scuola per la morte della giovane professoressa

Profondo dolore nel mondo scolastico per la prematura scomparsa della professoressa Serena Gallione, di appena 40 anni. L’insegnante è mancata in ospedale a Biella dove era  ricoverata. Lascia il marito Emanuel con la figlia e la mamma.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Sinner batte Rune e manda Djokovic in semifinale

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È la  terza vittoria in tre partite per Jannik Sinner. Il campione delle Atp già qualificato per le semifinali  ha vinto in tre set (6-2, 5-7, 6-4 in due ore e 32′ di gioco) il danese Holger Rune. Situazione che consente anche Novak Djokovic di passere il turno e andare in semifinale.

Curtis e Miressi in azzurro agli Europei di nuoto

Pubblicata la lista degli azzurri che prenderanno parte al Campionato Europeo in Vasca Corta di Otopeni: nella lista dei 32 atleti spiccano i nomi di Alessandro Miressi (GS Fiamme Oro/CN Torino) e Sara Curris (CS Roero). La ventiduesima edizione del campionato si disputerà tra i blocchi della città rumena a partire dal 5 dicembre

Che senso ha quel blocco di cemento in via Garibaldi?

Caro direttore,

vi scrivo nella speranza che il vostro giornale possa fare da cassa di risonanza al fine di risolvere una situazione che si protrae da troppo tempo. Mi riferisco al blocco di cemento protetto da una catena che da tempo immemore si trova in via Garibaldi, quasi all’angolo con via della Consolata. Chi passa da lì, turista e non, rimane un po’ sconcertato nel vedere un blocco di cemento nel bel mezzo della via, senza alcuna utilità. Forse i più anziani ricorderanno che in origine, al posto del cemento, c’era una spessa lastra di vetro che consentiva di vedere il sottostante tratto di mura romane. Col tempo la lastra di vetro si era però rovinata ed anche l’umidità proveniente dal sottosuolo aveva reso praticamente impossibile vedere le mura sottostanti. Ma anziché sostituire la lastra di vetro danneggiata, qualcuno ha pensato bene di coprire il tutto con un po’ di cemento. A distanza di così tanto tempo non sarebbe forse opportuno ripristinare la lastra di vetro? Se invece non si ha più interesse a far vedere l’antico tratto di mura, non sarebbe meglio eliminare definitivamente quell’obbrobrio? Che senso ha infatti lasciarlo lì? Ormai è solo più un ostacolo al transito delle persone. Spero che chi di dovere possa intervenire per risolvere la situazione una volta per tutte.

Luca Manfredi

Sciopero del trasporto pubblico di venerdì, le fasce garantite Gtt

Venerdì 17 novembre 2023 è previsto uno sciopero nazionale del servizio di trasporto pubblico locale a cui aderiscono le OO.SS. Filt Cgil e Uiltrasporti e uno sciopero aziendale indetto dalla O.S. Fast – Confsal, entrambi relativi a tematiche economico-sociali.

IL SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE SARÀ COMUNQUE GARANTITO NELLE SEGUENTI FASCE ORARIE:

  • Servizio URBANO-SUBURBANO, METROPOLITANA, CENTRI DI SERVIZI AL CLIENTE: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00.
  • Servizio EXTRAURBANO, Servizio BUS SOSTITUTIVO FERROVIA sfmA – Torino-Aeroporto-Germagnano-Ceres: da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30. 
  • Servizio FERROVIARIO sfm1 – Rivarolo-Chieri: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 18.00 alle ore 21.00

Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito.

Lo sciopero potrà avere ripercussioni anche sui diversi servizi gestiti da GTT, con conseguenti possibili disagi per la clientela.

Nuove telecamere a presidio delle corsie preferenziali

 Per agevolare e velocizzare il percorso di bus e tram

 

La Giunta Comunale ha approvato questa mattina su proposta dell’assessora alla Mobilità Chiara Foglietta una modifica al progetto del dicembre 2020 per la realizzazione di nuovi impianti di rilevazione del traffico.

Con tale rimodulazione si intende garantire un maggiore controllo sulle aree pedonali, sulla Ztl e nei tratti più critici della viabilità dissuadendo chi è solito attraversarle indebitamente dal farlo e rendendo più fluido il trasporto pubblico con gli autobus che potranno finalmente muoversi lungo corsie preferenziali non rallentati da altri veicoli.

Oltre alle due telecamere già posizionate nella zona pedonale di via Di Nanni  e alle tre in uscita dal centro città nei corsi Galileo Ferraris e Re Umberto e in via della Consolata, il progetto, che consentirà anche la sostituzione di parte degli impianti della ZTL centrale attualmente in esercizio con altri tecnologicamente più avanzati, prevede la realizzazione di nuovi varchi: al Monte dei Cappuccini; nelle aree pedonali della Crocetta e in via Vibò, nelle vie Fiano, Corio, Musinè, San Rocchetto, Rocciamelone al Borgo Vecchio nel quartiere Campidoglio; sulle corsie riservate agli incroci dei corsi Vittorio e Re Umberto in direzione di piazza Rivoli, tra i corsi Vittorio e Cairoli in direzione centro, tra il ponte Sommeiller e via Sacchi, in via Vanchiglia all’altezza di via degli Artisti e lungo il tracciato delle due linee Bus Rapid Transport (BRT Linea 2 e 5) previste dal nuovo piano di trasporto.

“Rendere il trasporto pubblico più efficiente e attrattivo vuol dire anche agevolare e velocizzare il percorso di autobus e tram, renderlo più scorrevole – spiega l’assessora Foglietta –  L’installazione di telecamere nei tratti più critici della viabilità cittadina concorrerà, insieme alla priorità semaforica riservata ai mezzi pubblici, ad aumentare la velocità commerciale del trasporto pubblico, che spesso viene rallentato dall’uso improprio che le auto private fanno delle corsie preferenziali,  riducendo così i tempi di attesa e consentendo un servizio più puntuale.”

Inalterata la spesa prevista la progettazione, l’acquisizione, l’installazione e la messa in esercizio delle 46 telecamere che è di 1 milione e 500mila euro e verrà finanziata con economie di mutuo.

“Gian Paolo Barbieri. Oltre” al forte di Bard

Una ricca retrospettiva dedicata al grande artista milanese, fra i massimi esponenti della “fotografia di moda” del Novecento

Fino al 3 marzo 2024

Bard (Aosta)

In un’intervista di qualche tempo fa, lui stesso dichiarava: “Fotografo il mondo per ritrovare me stesso”. Parole – guida, perfette per approcciarsi nel giusto modo alla grande personale che il “Forte di Bard” dedica, finoal 3 marzo del prossimo anno, al Maestro milanese che ha segnato la storia della fotografia contemporanea di moda e costume, Gian Paolo Barbieri (Milano, 1935), classificato nel ’68 dalla rivista “Stern” come “uno dei quattordici migliori fotografi di moda al mondo”.

Realizzata in collaborazione con la “Fondazione Gian Paolo Barbieri” di Milano, curata  da Emmanuele Randazzo, Giulia Manca e Catia Zucchetti, la rassegna vede esposte, nelle “Sale delle Cantine”, 112 fotografie, di cui ben 88 inedite che spaziano dagli anni ’60 agli anni 2000, frutto di un’approfondita ricerca condotta all’interno dell’archivio analogico dell’artista, patrimonio storico culturale, custodito dalla “Fondazione” a lui dedicata. Titolo, scelto con saggia competenza: “Gian Paolo Barbieri. Oltre”. E proprio quell’ “Oltre” deve guidarci alla precisa lettura e comprensione dell’opera complessiva di un artista nato nel periodo storico in cui nasceva la “moda italiana” che, in certo senso, l’obbligava a guidare i suoi scatti verso la cristallizzazione di immagini attente ad ogni più piccolo dettaglio, senza però restarne imbrigliato in toto, molto e ben presto giocando sui piacevoli effetti di un gusto singolarmente eccentrico e sulla volontà di spingere il suo sguardo sul corpo “oltre” la pura fisicità per indagarne e osservarne l’anima. “Oltre” i corpi. “Oltre” i volti. “Oltre” l’immediatezza dello scatto. “Oltre” il tutto. Nei suoi photo reportdestinati alle più famose campagne pubblicitarie, i capi del “prêt-à-porter” o dell’“haute couture” sono sempre trattati (grazie soprattutto al sodalizio con il leggendario Valentino)  come vere e proprie opere d’arte e spesso citano anche maestri di arti visive, del cinema e del teatro, suoi primi amori, con ben visibili tendenze futuriste nella libera, spregiudicata predisposizione di trucchi, accessori, scenografie o pettinature curate da lui stesso, come fosse lui il “fashion editor”.

Ispirazione Jodorovsky

 

E proprio la sua sensibilità “quasi pittorica” per il “set design”, cattura l’attenzione dell’élite internazionale della moda, permettendogli di pubblicare sulle più grandi riviste internazionali. Personaggi della scena come Diana Vreeland, Yves Saint Laurent e Richard Avedon, fanno parte della sua storia tanto importante quanto le collaborazioni con le attrici più iconiche di tutti i tempi da Audrey Hepburn e Jerry Hall a “top model” come Veruschka, Naomi Campbell e Eva Herzigovà. Barbieri è la “voce creativa” della moda negli anni ’60, ‘70 e ’80. La voce dei brand più famosi da Walter Albini a Gianni Versace, da Valentino a Giorgio Armani, fino a Gianfranco Ferré, a Saint Laurent e a Vivienne Westwood. Gli anni Novanta aprono a Barbieri un nuovo capitolo di vita e di lavoro. Un’antica attrazione per l’esotismo lo porta a compiere diversi viaggi (dalle Seychelles, al Madagascar, alla Polinesia) alla scoperta “della cultura senza limiti – dicono i curatori della mostra – uniti alla curiosità per paesi lontani e gruppi etnici, per la natura e per gli oggetti più disparati secondo le sue ispirazioni, dando vita poi, a meravigliosi libri fotografici in cui luoghi e realtà lontane vengono raccontati attraverso il suo impeccabile gusto”.

Sue opere hanno casa nei più importanti Musei del mondo. Un anno fa è stato anche presentato al pubblico il “docu-film” sulla vita dell’artista: “Gian Paolo Barbieri, l’uomo e la bellezza”, prodotto da “Moovie” in collaborazione con la sua “Fondazione” e nato dalla regia di Emiliano Scatarzi e da un soggetto di Federica Masin ed Emiliano Scatarzi. L’opera, che ripercorre la vita dell’artista, ha partecipato al “Biografilm Festival” di Bologna aggiudicandosi la vittoria dell’“Audience Award”  e al “Festival Master of Art” in Bulgaria, vincendo due premi: l’“Award for Best Debut documentary on Art” e lo “Special Award for Best documentary” in “Photography category”.

Gianni Milani

“Gian Paolo Barbieri. Oltre”

Forte di Bard, via Vittorio Emanuele II, Bard (Aosta); tel. 0125/833811 o www.fortedibard.it

Fino al 3 marzo 2024

Orari: feriali 10/18; sab. dom. festivi 10/19

Nelle foto, Credits Gian Paolo Barbieri:

–       “Lilly Bistrattin in Pomellato”, Milano, 1971

–       “Benedetta Barzini”, Vogue Italia & Novità, Milano, 1965

–       “Susan Moncur in Valentino”, Vogue Italia, Roma, 1976

–       “Atollo di Aldhabra, Seychelles”, 1998

Al Mauto “Dall’austerity alla mobilità del futuro”

DRIVE DIFFERENT 

Giovedì 23 novembre 2023 – ore 11

Museo Nazionale dell’Automobile 

Corso Unità d’Italia, 40, Torino

Intervengono:
Benedetto Camerana | Presidente MAUTO
Alberto Cirio | Presidente della Regione Piemonte
Stefano Lo Russo | Sindaco della Città di Torino
John Elkann | Presidente Stellantis
Carlos Tavares | Amministratore Delegato Stellantis

Angelo Sticchi Damiani | Presidente ACI

Guido Saracco | Rettore del Politecnico di Torino

Giuseppe Ricci | Direttore Generale Energy Evolution Eni

Giosuè Boetto Cohen | Curatore della mostra

Una mostra multimediale, unica nel suo genere, allestita al MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile dal 24 novembre 2023 al 7 aprile 2024: un racconto di cinquant’anni di politiche sulla mobilità, di ricerca tecnologica sui motori, di progettazione delle nuove aree urbane, di innovazione nel trasporto pubblico e di invenzioni futuristiche.

Per offrire ai visitatori spunti di riflessione sulle scelte indispensabili da fare nell’immediato e una maggiore consapevolezza riguardo ai temi ambientali.