ilTorinese

Convegno Fdi Pinerolo, Binzoni: “aggressione intollerabile, verbale e fisica”

“Messa in atto da facinorosi che si professano democratici”

Il convegno organizzato – nella serata del 30 giugno 2025 – dal gruppo di Fratelli d’Italia di Pinerolo sul DDL Sicurezza è stato fatto oggetto di una violenta contestazione che ha visto tra i contestatori volti noti della politica e della società civile locale.

Sono ancora sconcertata per i gravissimi fatti accaduti ieri sera – dichiara la consigliera Alessandra Binzoni, vice Capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte -. Ex amministratori comunali ed una consigliera comunale della maggioranza, con numerosi componenti del centro sociale di Pinerolo, hanno dimostrato il loro totale disprezzo per la democrazia contestando in modo violento prima, durante e dopo, il nostro evento dedicato al DDL Sicurezza”.

Non ricordo siano mai accaduti fatti così gravi in precedenza a Pinerolo prima che divenisse una succursale di Askatasuna – prosegue Binzoni -. Al termine del convegno alcuni nostri esponenti di Fratelli d’Italia, tra i quali la vice capogruppo alla Camera Augusta Montaruli e l’assessore regionale alle politiche sociali Maurizio Marrone, hanno ricevuto insulti e sono stati spintonati ed hanno lasciato la manifestazione anche grazie al supporto delle Forze dell’Ordine”.

All’assessore 5S Giulia Proietti – aggiunge ancora Binzoni che in un post online fa ironia sulla sicurezza, ricordo che senza i quattro carabinieri, i violenti ed i facinorosi convenuti per contestare il nostro convegno avrebbero silenziato la democratica dialettica politica”.

Riceviamo quotidianamente lezioni di democrazia dagli esponenti della sinistra i quali con altrettanta frequenza dimostrano il loro quoziente democratico con linguaggi ed azioni totalmente distanti da un normale confronto civile – rimarca il vice Capogruppo di Fratelli d’Italia -. Alla nostra ferma condanna aggiungiamo la richiesta, a chi si dice democratico, di presa di distanza da quanti ieri sera per silenziarci hanno usato toni e metodi violenti” conclude Binzoni.

Bardonecchia, Giachino: “eccessi costruttivi? Forse nel secolo scorso”

Non spetta a me accertare le cause dell’evento alluvionale che ha interessato Bardonecchia , certo se ci sono stati eccessi costruttivi sono stati nel secolo scorso. Ma segnalo Bardonecchia che nel suo territorio ospita ben tre tunnel autostradali e ferroviari internazionali che danno un notevole contributo al nostro commercio internazionale , al turismo e alla nostra economia. A Chiomonte per costruire la TAV da oltre dieci anni lo Stato spende, giustamente, decine di milioni l’anno per garantire la sicurezza ai lavoratori del cantiere della TAV che il Parlamento italiano , l’unica Istituzione che rappresenta la volontà popolare, ha definito di interesse nazionale. Bardonecchia merita pertanto dallo Stato e dalla Regione tutta la attenzione possibile perché un Comune che ha dimostrato e dimostra un senso dello Stato unico.
 
Mino GIACHINO 
SITAV SILAVORO 

Le opposizioni: no a fondi in più per i sottosegretari

In Piemonte si deve investire meglio e sui temi che interessano ai piemontesi e alle piemontesi. Un’azione congiunta dei gruppi di minoranza in consiglio regionale ha portato a modificare una variazione di bilancio iniqua proposta dalla Giunta Cirio. Abbiamo presentato migliaia di emendamenti alla variazione di bilancio, l’atto con cui la Giunta avrebbe voluto destinare 300mila euro agli staff dei sottosegretari alla Presidenza del Consiglio regionale Porchietto e Preioni. Dopo una lunga giornata di battaglia, siamo riusciti a portare a casa il taglio del fondo da 300mila a 200mila euro, ottenendo l’impegno allo stanziamento di 2 milioni in più per le cure dei disturbi alimentari.
La Giunta non ha potuto continuare sulla strada fallimentare che aveva intrapreso. La variazione di 3 milioni di euro e i 300 mila euro per gli staff dei sottosegretari – che ad oggi non hanno neanche un ruolo e regole di ingaggio definiti dal regolamento – non si potevano lasciar passare senza rimettere al centro i bisogni veri dei piemontesi e delle piemontesi. Nella variazione si devono, invece, porre le basi per un cronoprogramma verso l’assestamento di bilancio, che metta al centro i capitoli sui quali investire i fondi regionali: il dissesto idrogeologico, la non autosufficienza, i trasporti locali, la cura e l’assistenza per la salute mentale. 
La presidente del gruppo M5S, Sarah Disabato
La presidente del gruppo SUE, Vittoria Nallo
La presidente del gruppo PD, Gianna Pentenero
La presidente del gruppo AVS, Alice Ravinale

Clima, che tempo fa: sarà davvero l’estate più calda di sempre?

Parla l’esperto di Arpa Piemonte che ci spiega cosa ci aspetta nei prossimi mesi e ci raccomanda di scaricare l’app Arpa+Piemonte per restare aggiornati.

È diventata quasi una formula ricorrente, un ritornello che accompagna l’arrivo dei primi caldi: “Sarà l’estate più calda di sempre”. Ma si tratta solo di percezione o i dati confermano questa tendenza? Per fare chiarezza, abbiamo interpellato Secondo Barbero, direttore generale di Arpa Piemonte, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, che monitora costantemente l’andamento climatico e le condizioni ambientali sul territorio.

Ingegner Barbero, l’estate è appena iniziata, ma possiamo già dire che giugno 2025 è stato da record?

No, ma per pochi decimi di grado. Il mese appena trascorso si colloca al secondo posto nella serie storica 1958, dopo il memorabile 2003. La temperatura media regionale del mese, registrata dalle stazioni meteoidrografiche di Arpa Piemonte è stata di 20.33 °C contro 20,87 °C del 2003. L’anomalia termica sta investendo tutto il mediterraneo centro occidentale. Secondo i dati più recenti del servizio Copernicus Marine Service (CMEMS), la temperatura del mediterraneo ha superato di ben 5°C la media climatologica di inizio giugno, valore mai osservato.

Quali scenari ci aspettano da qui a settembre? Sono previste ondate di calore estreme o fenomeni anomali?

I modelli meteorologici prevedono anche a luglio un’alta pressione che dovrebbe rimanere salda su gran parte d’Europa, con il massimo centrato sull’Europa centrale e quindi con un anticiclone africano che potrà portare aria calda anche alle nostre latitudini. Rimane una debole possibilità di flussi limitatamente più instabili in area mediterranea tra il sud-Italia e il nord-Africa, dove l’anomalia barica risulta meno marcata.

Ad agosto il geopotenziale sembra salire oltre la media in misura più marcata sull’Europa centro-settentrionale, mentre, ancora una volta, non si possono escludere locali intrusioni fresche e instabili in area mediterranea.

In ogni caso, un anticiclone che per tutta l’estate mostra un’anomalia positiva estesa sul dominio europeo fino alle alte latitudini, lascia intendere che risalendo dal nord-Africa interessi con valori elevati anche il Piemonte e l’Italia. Qui eventuali episodi instabili si presenteranno come brevi interruzioni all’interno di una stagione estiva che, nel complesso, si preannuncia decisamente calda.

A giorni disporremo di nuove previsioni stagionali per il prossimo trimestre e vedremo con maggiore confidenza gli scenari per i prossimi mesi.

Lo scorso anno eventi meteo intensi, come le grandinate su Torino, hanno provocato gravi danni. Esiste il rischio che si ripetano anche quest’anno?

La forte anomalia ed i grandi quantitativi di vapore acqueo in atmosfera rendono probabili temporali violenti, con grandine anche di grosse dimensioni, raffiche di vento e fulminazioni.

Ad oggi, 2 luglio 2025, qual è ufficialmente l’estate più calda mai registrata in Piemonte (e in Italia)?

Al momento risulta la seconda più calda dal 1958, tutto dipenderà dai prossimi mesi.

Ci sono consigli o raccomandazioni che vuole darci?

Seguire sempre i bollettini che Arpa Piemonte quotidianamente pubblica sul sito dell’Agenzia perché essere informati è un passo fondamentale. In particolare per il periodo estivo è sempre bene verificare il grado di disagio delle ondate di calore, bollettino che può essere anche scaricato direttamente sullo smartphone con l’applicazione Arpa+Piemonte.

Lori Barozzino 

“Terrazza Monferrato”, dove i Paesaggi sono “siderali”

Fra le suggestive colline di Langhe e Monferrato, il “Castello di Moasca” ospita l’anteprima di “Terrazza Monferrato”, nel programma di “Art Site Fest”

Dal 4 al 6 luglio

Moasca (Asti)

Dopo le importanti tappe torinesi e dintorni (fra “Palazzo Madama” e “Chiablese”, “MAO” e “Museo Egizio” fino alla “Reggia di Venaria” e alla “Palazzina di Caccia di Stupinigi”, per non dimenticare il “Castello di Racconigi”, quello di “Masino” e il “Gamba” di Chatillon) “Art Site Fest” approda, alla sua XI edizione, da venerdì 4 a domenica 6 luglio, all’astigiano trecentesco “Castello di Moasca”, nello scenario mozzafiato di paesaggi unici (fra Langhe e Monferrato) non per nulla dichiarati “Patrimonio Mondiale dell’Umanità – Unesco”. Direttore artistico e ideatore dell’evento, Domenico Maria Papa (curatore e noto critico d’arte) che ha idee ben precise sugli obiettivi della sua creatura: “Obiettivo primo di ‘Art Site Fest’ ha da essere sempre – precisa – quello di portare l’arte contemporanea nei luoghi della storia, della natura e dell’impresa, creando una connessione col territorio, intrecciando il proprio programma con le attività locali, permeando così il tessuto sociale in un’interessante connessione di scambio civico e culturale”.

“Paesaggi siderali”, il tema del primo appuntamento “moaschese” che va ad unire quanto programmato sul piano della proposta artistica al tradizionale evento “Nero di stelle”, promosso dal “Comune di Moasca”, che ormai da anni dedica agli amanti del “buon vino” e dell’“astronomia” una “notte magica”, il primo sabato del mese di luglio.

Su questa linea, il “Castello di Moasca” si animerà per tre giorni con un ricco calendario di iniziative, prime fra tutte quelle dedicate all’arte. “Abbiamo chiesto ad artisti di grande esperienza e curriculum internazionale – ancora Domenico Maria Papa – di immaginare un intervento ‘site specific’ tra le mura del Castello e nei suoi dintorni”. Il primo selezionato è l’intervento dell’artista argentina (oggi residente a Milano) Elizabeth Aro, dedicato a Davide Lajolo (il celebre “partigiano Ulisse” da Vinchio d’Asti), che a questi paesaggi ha rivolto sempre pagine memorabili, ricolme d’intenso amore e poesia. La “Torre” del Castello ospiterà infatti la creazione “site specific” di Aro, concretizzatasi in una fantasiosa trama di luci e neon a unire “in un unico fregio”, le colline circostanti la Torre. “Mi scoprii nell’anima”, il titolo dell’opera, concepita – attraverso il disegno, il vetro e il led – proprio come omaggio al grande Lajolo, scrittore, politico e giornalista, nonché appassionato collezionista d’arte. Sottolinea la stessa artista, presente con una sua personale, “Paesaggi siderali”, anche nella Sala espositiva del “Castello” con nove opere legate al tema del “paesaggio” e dell’“universo”: “Mi avvicino al paesaggio attraverso l’opera di Davide Lajolo. Lui aveva un rapporto profondamente intimo, quasi simbiotico, con il paesaggio delle colline del Monferrato. Cerco quindi di immedesimarmi con il suo sguardo e di vedere la terra non solo come sfondo ma come presenza viva, carica di memoria, capace di illuminare la vita interiore degli uomini”.

Oltre alla proposta artistica, inaugurata con l’esposizione delle opere di Elizabeth Aro, il fine settimana al “Castello” non lesinerà al pubblico svariati e piacevoli altri appuntamenti, passando dalle più eterogenee proposte musicali alle degustazioni enogastronomiche(con indimenticabili prodotti del territorio), fino a sessioni di “meditazione yoga” e a curiosi incontri, come quello di sabato 5 luglio, alle 11, con il biologo e giornalista scientifico Danilo Zagaria che dialogherà con Domenico Maria Papa sull’improbabile possibilità di “coltivare viti” nientemeno che sul “Pianeta rosso”.

Da segnalare ancora, domenica 6 luglio (ore 13), al Ristorante del Castello “Tra la terra e il cielo”, il tradizionale pranzo a tema “Nero di stelle” a cura dello chef Filippo Maria Oliviero; a seguire in serata (ore 18) nella “piazza del Catello”, lo spettacolo teatrale “Ai signori della terra”  interpretato dall’attrice, doppiatrice e scrittrice torinese Eleni Molos, accompagnata dalle musiche dell’estroso trio dei “Futurarkestra”.

Per tutta la giornata di domenica 6 luglio, il “Castello di Moasca”  ospiterà inoltre (pensate un po’!) la prima tappa della “Tiramisù World Cup” della “Monferrato Selection”, ove appassionati del dolce al cucchiaio più famoso al mondo si contenderanno l’accesso alle “Semifinali” della competizione.

Per info più dettagliate sul programma: “Castello di Moasca”, piazza Castello, Moasca (Asti); tel. 0141/1800739 o www.comune.moasca.at.it

g.m.

Nelle foto: Il Castello di Moasca (visto dall’alto); Elizabeth Aro (Photo Credit Chiara Ferrandi); Elizabeth Aro “Mi scoprii nell’anima” (particolare); Eleni Molos

Le mammografie anche di sabato alla Città della Salute e della Scienza di Torino 

A partire dal mese di luglio, tutte le donne residenti a Torino tra i 45 e i 74 anni potranno prenotare una mammografia di screening gratuita anche il sabato, dalle ore 8 alle ore 16, presso il Centro di Senologia del presidio San Giovanni Antica Sede della Città della Salute e della Scienza di Torino in via Cavour 31.
L’obiettivo è incentivare la partecipazione allo screening, recuperare entro dicembre sulle liste d’attesa ed offrire più flessibilità, permettendo anche a chi lavora durante la settimana di effettuare l’esame in un giorno normalmente non lavorativo.
Il Centro di Senologia metterà a disposizione tutte le 6 apparecchiature mammografiche presenti nel servizio garantendo l’effettuazione di circa 200 mammografie ogni sabato di luglio. La programmazione potrà continuare nei mesi successivi.
Possono prenotare le donne che non hanno effettuato una mammografia nel programma “Prevenzione Serena” negli ultimi due anni (o nell’ultimo anno se hanno meno di 50 anni).
Il programma regionale di screening, gratuito e su invito, prevede mammografie biennali per le donne tra i 50 e i 69 anni, annuali su richiesta per quelle tra i 45 e i 49 anni, e prosegue fino ai 74 anni.
Per prenotare è sufficiente chiamare il numero verde 800 00 11 41 attivo dal lunedì al sabato dalle ore 8 alle ore 20, oppure accedere al portale PIEMONTETU (www.piemontetu.it) con SPID o Carta d’Identità Elettronica. La mammografia è totalmente gratuita, viene letta da due radiologi e tutto il percorso è sottoposto a rigorosi controlli di qualità.
“Al fine di aumentare la percentuale di donne sottoposte al test di screening, la Città della Salute e della Scienza di Torino si è molto impegnata nell’ampliare le possibilità di prenotazione dell’esame incrementando le ore di attività del personale sanitario coinvolto con prestazioni aggiuntive, anche ricorrendo, oltre ai Fondi Regionali dedicati alle attività di screening, ai Fondi aziendali derivanti dal Fondo Balduzzi, destinato all’abbattimento dei tempi di attesa delle prestazioni sanitarie. Grazie alla preziosa partecipazione del personale aziendale, sono stati pertanto aumentati gli spazi disponibili per l’adesione alla mammografia” dichiara Flavia Pirola (Direttrice sanitaria (CDSS).
La Città della Salute e della Scienza (CDSS) di Torino partecipa a Prevenzione Serena, il programma di screening della Regione Piemonte finalizzato alla prevenzione e diagnosi precoce del tumore della mammella, del tumore del collo dell’utero e del tumore del colon-retto.
Lo screening del tumore della mammella, tumore al primo posto per diffusione e per numero di decessi nella popolazione femminile, si basa sulla mammografia bilaterale quale test di primo livello, che può essere seguito, sulla base delle risultanze di questo, da ulteriori indagini.
Presso la CDSS tale esame viene erogato dalla Senologia di Screening (diretta dal dottor Vincenzo Marra), struttura inserita nel Dipartimento di Diagnostica per Immagini e Radiologia Interventistica (diretto dal professor Paolo Fonio), in stretta collaborazione con la struttura Epidemiologia di Screening – CRPT (diretta dalla dottoressa Livia Giordano, Responsabile del Programma 1 di Screening).
Così come per gli altri programmi di screening, anche per lo screening del tumore della mammella è fondamentale l’adesione dell’utenza: se, infatti, è compito e responsabilità delle Aziende Sanitarie il corretto invio degli inviti ai test, il cittadino diventa attore principale nel raggiungimento degli obiettivi di copertura esami, vale a dire del numero di persone sottoposte al test rispetto alla popolazione bersaglio.

Bardonecchia saprà risollevarsi grazie alla forza della sua gente

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
Che il siciliano Nello Musumeci, ministro dormiente per la protezione civile, accusi Bardonecchia di aver “costruito dove non si doveva” appare un’affermazione azzardata e non provata. Forse Musumeci che si è reso noto per l’infelice frase sulla sobrietà della festa del 25 aprile, non sa  che il rischio idrogeologico riguarda il  94% dei comuni italiani e sicuramente non sa nulla della Valle di Susa danneggiata dal vandalismo dei No tav.
A Bardonecchia si è costruito negli anni secondo le conoscenze tecniche del periodo e ciò che ha fatto la Sindaca Chiara Rossetti è encomiabile sotto ogni punto di vista. Musumeci prima di parlare avrebbe dovuto accorrere a Bardonecchia insieme ai suoi esperti per prendere visione dei fatti. Bardonecchia  è paese del Nord e non del Sud che spesso vive di assistenzialismo clientelare se non di espedienti. Sa affrontare i problemi subito secondo lo stile piemontese. E’ gente laboriosa che vive in montagna e sa bene come il turismo possa venire compromesso  da un nonnulla. Musumeci non sa o dimentica come  il  pazzesco domicilio coatto a Bardonecchia circa mezzo secolo fa di delinquenti siciliani abbia avuto effetti nefasti sul paese. Sono fatti che un ministro non può ignorare. Due anni fa proposi ad un club di cui ero socio ,di destinare un service a Bardonecchia alluvionata. Non si fece nulla e si continuò a mandare soldi all’estero per le missioni più disparate. Devo dire che cominciai a non credere più in quel club che ignora il Piemonte. Chiara Rossetti con la sua inesausta passione civile resta il punto di forza, serio e costruttivo, per Bardonecchia e i suoi abitanti e turisti. Il 14 agosto sarò a parlare a Bardonecchia e sono certo che da tempo la vita sarà tornata normale.

Tromba d’aria a Settimo, alberi spezzati

Non solo grande caldo ma anche maltempo nel Torinese. Dopo i danni a Bardonecchia ieri una  tromba d’aria ha colpito in serata Settimo Torinese, provocando  il crollo di alcuni  alberi del Parco Lama, reso inagibile da rami e tronchi divelti.
(foto archivio)