Venerdì 28 aprile 2023
Iniziativa Epat Ascom per promuovere la cultura e la qualità gastronomica del territorio
A TORINO E PROVINCIA LA TRADIZIONE INTERPRETATA ATTRAVERSO LE ZUPPE
Nella carta dei ristoranti un piatto speciale a base di pane per far riscoprire le tradizioni
Torino, 24 aprile 2023 – I ristoratori torinesi hanno risposto con entusiasmo alla chiamata della prima Giornata della Ristorazione promossa per il 28 aprile da FIPE-Confcommercio in tutta Italia con l’intento di valorizzare la cultura della ristorazione e della gastronomia e per celebrare i temi dell’ospitalità e della condivisione.
I ristoratori sono chiamati a preparare per quel giorno un piatto a base di pane, alimento designato come leit motivdi questa prima edizione quale simbolo della ritrovata convivialità dopo il periodo pandemico.
A Torino e provincia l’iniziativa è portata avanti da EpatAscom, che ha coinvolto circa 150 ristoranti. «I difficili anni pandemia – commenta la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa – ci hanno fatto riscoprire il valore della convivialità e la Giornata della Ristorazione vuole sottolineare il ruolo fondamentale dei ristoratori nel saper riunire intorno ad un tavolo gli ospiti offrendo competenza, maestria, impegno e passione. Ai ristoratori il nostro grazie più sentito e un augurio affinché questa iniziativa sia un’occasione per farli conoscere e apprezzare ancora di più».
Insignita della “Medaglia del Presidente della Repubblica” per l’alto valore dell’iniziativa, la Giornata della Ristorazione è infatti anche un’occasione sociale per rifondare il senso di comunità del Paese attraverso il tema della convivialità e per valorizzare e rafforzare i valori e il ruolo della ristorazione e della gastronomia italiana.
«Siamo felici di avere una giornata a noi dedicata – dichiara il presidente dei ristoratori di Epat Ascom Maurizio Zito -. È un riconoscimento che apprezziamo molto. Anche quando siamo circondati dai problemi, e non sono pochi, nelle nostre cucine diamo sempre il massimo e la più grande soddisfazione è vedere il sorriso sul volto dei clienti di fronte ai nostri piatti. Oggi ripartiamo dal pane, il più simbolico degli alimenti e anche il più versatile, che tutti potranno gustare nelle sue mille interpretazioni».
Tra le interpretazioni del tema del pane Epat Ascom scelgono di arricchirlo abbinandolo alle zuppe, quale piatto tradizionale del territorio. Oltre a coinvolgere i ristoratori di Torino e della provincia Epat Ascom hanno infatti organizzato un evento nella sede storica di Palazzo Rey, appena restaurata, che vede protagonisti l’Associazione provinciale dei Cuochi della Mole, i cuochi del Canavese, i ristoranti aderenti a Epat e gli allievi dell’istituto alberghiero Colombatto nella preparazione delle zuppe della tradizione che saranno offerte in degustazione nei gazebo allestiti su Corso Stati Uniti a Torino. Mentre chef e allievi preparano le zuppe di ajucche tipiche del Canavese, la supa barbetta con i grissini di origine valdese, la supa mitunà del Biellese, la zuppa Valtellinese e quella Toscana, all’interno della sede Ascom si terrà un momento divulgativo sulla tradizione della raccolta delle erbe e della lavorazione degli ingredienti che rendono queste zuppe espressione tipica della cultura gastronomica del territorio.
Il 28 aprile rappresenta la prima edizione di un’iniziativa che si ripeterà ogni anno l’ultimo venerdì di aprile.
www.giornatadellaristorazione.it
I ristoranti piemontesi aderenti: https://www.giornatadellaristorazione.com/adesionilista/?ristoranti®ione=Piemonte
Alla “Fondazione Giorgio Amendola” di Torino, presentazione del libro su Giovanni, Giorgio e gli altri, edito dalla “Cambridge University Press”
Sabato 29 aprile, ore 17
A scriverlo il professor Richard James Boon Bosworth da Sidney, docente di Storia all’“University of Oxford” e fra i massimi esperti di storia italiana contemporanea. Il libro è scritto in inglese, ma Bosworth parla perfettamente la lingua italiana e sarà dunque proprio lui a presentare, sabato 29 aprile (ore 17) nei locali della torinese “Fondazione Giorgio Amendola” (via Tollegno 52, a Torino) il suo ultimo libro dedicato alla storia di una delle “nostre famiglie”, fra le più celebri, complesse e storicamente e civilmente impegnate nella lotta al regime fascista, quale fu, per diverse generazioni, la Famiglia Amendola. Con lui, dialogheranno su “Politics, Murder and Love in an Italian Family. The Amendolas in the Age of Totalitarianisms” / “Politica, omicidio e amore in una famiglia italiana. Gli Amendola negli anni dei Totalitarismi” (questo il titolo del libro), Ottavia Dal Maso (PhD, dottorando di ricerca all’“Università di Genova”), Gianni Cerchia(direttore scientifico “Fondazione Giorgio Amendola”) e Domenico Cerabona (direttore della stessa “Fondazione”).
“Richard Bosworth – sottolinea Domenico Cerabona – è uno dei più autorevoli storici dell’Italia contemporanea, professore ad Oxford forse la più prestigiosa Università del mondo. La sua ricerca, pubblicata in questo importante libro, dimostra quanto ancora attuale sia la storia della famiglia Amendola, con Giovanni e Giorgio impegnati in prima linea nella lotta antifascista e nella costruzione dell’Italia democratica. Quella di sabato sarà un’occasione importante per riflettere e riscoprire un pezzo importante della storia d’Italia e di Torino. Ricordiamo infatti che Giorgio Amendola è stato anche uno dei massimi dirigenti del CLN torinese”.
Cosa significava vivere sotto il regime fascista, il comunismo e il totalitarismo nell’Italia moderna? E cosa possiamo imparare da un padre liberaldemocratico martirizzato (Giovanni, maestro di Giorgio Napolitano e, per lui, “campione intransigente del liberalismo democratico”) e di suo figlio Giorgio, comunista dal ’29, dopo la morte in Francia, a causa dell’ennesimo pestaggio fascista subito a Montecatini, del padre? Domande poste in prefazione alla ricerca di Bosworth. La risposta: “Attraverso il prisma di un’unica, eccezionale famiglia, gli Amendola, R.J.B. Bosworth svela il cuore della politica italiana del Novecento. Giovanni e Giorgio Amendola, padre e figlio, erano entrambi convinti antifascisti. Hanno avuto entrambi un ruolo importante nella storia d’Italia. E hanno avuto vite private ricche ma contrastanti. Hanno sposato tutti e due una donna straniera e affermata: Giovanni, una donna di un’ illustre famiglia intellettuale tedesco-russa; Giorgio, una ragazza della classe operaia parigina, che per lui incarnava la Rivoluzione. Questo studio biografico vivido e coinvolgente esplora gli alti e bassi di una famiglia che è stata al centro della politica italiana per diverse generazioni. Tracciando il complesso rapporto tra la politica antifascista e la vita privata dei singoli e della famiglia. ‘Politica, omicidio e amore in una famiglia italiana’ offre un ritratto profondo di un secolo di vita italiana”.
A pochi giorni dalle celebrazioni della “Festa della Liberazione”, il confronto e la presentazione del libro alla “Fondazione Giorgio Amendola”, possono certamente fungere da richiamo per quanti, ancora una volta, hanno vissuto il recente 25 aprile come “giornata di festa” ma anche “di memoria”. Irrinunciabile. E doverosa. “Ora e sempre”.
Per info: “Fondazione Giorgio Amendola”, via Tollegno 52, Torino; tel. 011/2482970 o www.fondazioneamendola.it
g.m.
Nelle foto:
– Fondazione Giorgio Amendola
– Cover libro “Politics, Murder and Love in an Italian Family: The Amendolas in the Age of Totalitarianisms”
Sono in via di ultimazione i lavori di sistemazione del Passante tra corso Grosseto e via Breglio per la completa apertura del collegamento diretto con il raccordo autostradale per Caselle.
Nella giornata di giovedì 27 aprile, con l’ausilio della Polizia Municipale, sarà attivato l’impianto semaforico tra corso Venezia e via Breglio – via Lauro Rossi.
Per la realizzazione della segnaletica stradale sul tratto di transizione fra corso Venezia e il raccordo RA10, a partire dalle ore 9.00 circa del 2 maggio sarà chiuso al traffico lo svincolo in uscita su Corso Grosseto. Tutti i veicoli provenienti da nord dovranno utilizzare l’uscita Cenisia-Vallette-Madonna di Campagna.
Al termine di questa fase, che dovrebbe concludersi il 7 maggio salvo imprevisti, sarà attivo definitivamente, nei due sensi di marcia, il raccordo tra la Torino-Caselle e corso Venezia, che consentirà anche ai veicoli provenienti dal raccordo autostradale di Caselle di proseguire fino al centro città, e verrà riaperto lo svincolo verso corso Grosseto – piazza Rebaudengo.
Intanto proseguono regolari i lavori relativi al secondo lotto con i quali sarà riqualificata l’area verde liberata dal cantiere della Torino-Ceres, e sarà realizzato il secondo accesso a corso Venezia da via Sospello. La conclusione del cantiere è prevista per ottobre 2023.
Da ormai un mese in Circoscrizione 4 non vengono convocati i Consigli Circoscrizionali, volti alla discussione dei documenti atti a risolvere le problematiche dei quartieri. Questa situazione, che si verifica solo ed esclusivamente in questa Circoscrizione, sta scatenando l’ira e lo sdegno dei cittadini, che attendo risposte dal Presidente e dalla sua Giunta. Sul punto sono intervenuti i Consiglieri di Fratelli d’Italia in Circoscrizione, Raffaele Marascio e Luca Maggia.
“Quanto sta avvenendo in Circoscrizione 4 da oltre un mese a questa parte è scandaloso.” – dichiarano i Consiglieri di Fratelli d’Italia in Circoscrizione 4 Raffaele Marascio e Luca Maggia – “Da ormai un mese il Presidente Alberto Re si rifiuta di convocare i Consigli volti a discutere i documenti presentati dai Consiglieri in rappresentanza dei cittadini e delle problematiche che affrancano la nostra Circoscrizione”- continuano – “Siamo di fronte alla paralisi più totale dell’ente circoscrizionale che viene in tal modo spogliato del suo valore di unità territoriale nata per svolgere funzioni di governo e gestire servizi di base nel modo più possibile vicino alla cittadinanza” – proseguono –”Una Giunta immobile, probabilmente troppo impegnata in giochetti di palazzo, ormai da settimane non permette alle opposizioni e al Consiglio nella sua interezza di portare avanti le problematiche dei quartieri di San Donato, Campidoglio e Parella. Non accetteremo ulteriormente questa situazione di totale immobilismo, altamente irrispettosa nei confronti dei residenti. Siamo pronti a valerci degli strumenti giuridici e amministrativi di cui disponiamo per sbloccare questa situazione vergognosa e a scendere in piazza con i cittadini ormai stanchi del menefreghismo del Presidente e della Giunta. Torneremo presto a farci sentire, dentro e fuori dall’aula”.
Le Pubbliche Assistenze Anpas Croce Verde di Pinerolo e Croce Bianca di Orbassano, giovedì 4 maggio, daranno il via al corso gratuito conosciuto con l’acronimo “Sara” (Servizio di Accompagnamento con Relazione d’Aiuto) che abilita a svolgere servizi programmati di accompagnamento a visite o a terapie, a dialisi con ambulanze o pulmini anche attrezzati per il trasporto di persone disabili.
Il corso si svolgerà nel mese di maggio tra Pinerolo, presso la Parrocchia dello Spirito Santo in strada al Colletto 16 e Orbassano presso la sede della Croce Bianca in Strada Rivalta 50.
Per le date ad Orbassano sarà disponibile un servizio navetta da Pinerolo. Il corso e il servizio navetta sono gratuiti.
Il corso è rivolto a tutte le cittadine e i cittadini interessati a dare aiuto ad anziani o malati, verrà insegnato come assistere persone con diverse esigenze e come rapportarsi e comunicare efficacemente con loro.
L’obiettivo è formare volontarie e volontari per l’accompagnamento delle persone a centri diurni, visite, terapie, dialisi, istituti scolastici.
Il corso avrà la durata di 44 ore. Le lezioni inizieranno il 4 maggio alle ore 19.30 presso la Croce Bianca di Orbassano.
Il corso “Sara” tratterà diversi argomenti tra cui il sistema di emergenza sanitaria, la chiamata di soccorso e le comunicazioni radio, il supporto di base alle funzioni vitali, la mobilizzazione e il trasferimento della persona, la relazione d’aiuto e molto altro.
Il calendario del corso è il seguente:
Giovedì 04 maggio orario 19:30 – 23:30 – Orbassano
Lunedì 08 maggio orario 19:30 – 23:30 – Pinerolo
Giovedì 11 maggio orario 19:30 – 23:30 – Orbassano
Sabato 13 maggio orario 9:00 – 18:00 – Pinerolo
Lunedì 15 maggio orario 19:30 – 23:30 – Pinerolo
Giovedì 18 maggio orario 19:30 – 23:30 – Orbassano
Sabato 20 maggio orario 9:00 – 18:00 – Orbassano
Lunedì 22 maggio orario 19:30 – 23:30 – Pinerolo
Giovedì 25 maggio orario 19:30 – 23:30 – Orbassano
Per servizi di accompagnamento si intendono i trasporti ordinari non di emergenza e i trasporti infermi, ossia quei servizi svolti in ambulanza e non, che prevedono la necessità di offrire assistenza sanitaria, ma soprattutto relazionale di aiuto alla persona accompagnata. Si tratta di servizi e trasporti a carattere socio sanitario come quelli interospedalieri per terapie, dialisi o visite mediche, dimissioni da ospedali e case di cura, accompagnamenti in centri diurni di socializzazione o riabilitazione, assistenza ad anziani e disabili.
Per informazioni telefonare al numero 0121-321988 o scrivere a info@croceverdepinerolo.org oppure asegreteria@crocebiancaorbassano.it. Iscrizioni al link:https://bit.ly/CVPsara2023.
L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 80 associazioni di volontariato con 10 sezioni distaccate, 10.310 volontari (di cui 4.122 donne), 5.245 soci, 670 dipendenti, di cui 76 amministrativi che, con 436 autoambulanze, 230 automezzi per il trasporto disabili, 264 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 2 imbarcazioni, svolgono annualmente 570.082 servizi con una percorrenza complessiva di 18.784.626 chilometri.
“Truffa? No grazie” Un convegno a Rivoli
Al Centro Congressi sul tema delle truffe alle fasce più deboli della popolazione
Al Centro Congressi di via Dora Riparia è in programma giovedì 4 maggio dalle ore 18,00 alle ore 20,00 il convegno dal titolo “Truffa? No grazie” organizzato in collaborazione con l’Associazione Culturale Musiné Aps di Alpignano.
E’ dedicato al tema delle truffe alle fasce più deboli della popolazione ed in particolare alle persone sole o anziane.
“Si tratta di un incontro importante per tutelare concretamente i nostri anziani e operare nel contrasto di una manifestazione sgradevole e intollerabile come quella delle truffe. – afferma il sindaco Andrea Tragaioli – La lotta contro le truffe agli anziani si affronta in tanti modi e l’informazione ha certamente un ruolo fondamentale. Ringrazio la Polizia Municipale per l’impegno e la professionalità su questo tema.”.
“Le truffe agli anziani sono una piaga da eliminare e l’azione informativa e preventiva è importante. – sottolinea il vicesindaco e assessore alla sicurezza Laura Adduce – Verranno fornite precise indicazioni di tipo precauzionale ai presenti. Le truffe vanno denunciate ai referenti delle forze dell’ordine. E’ importante fare rete tra istituzioni, credo fermamente che le amministrazioni locali e le realtà associative debbano essere sempre più un punto di riferimento per tutta la cittadinanza.”
Interverranno esponenti delle forze di polizia, sociologi, psicologi, autori: il sindaco Andrea Tragaioli, il vicesindaco Laura Adduce, il vice Questore Aggiunto Marilina Castaldo della Polizia di Stato, il Capitano Ugo Mercurio comandante Compagnia dei Carabinieri, il vicecomandante della Polizia Municipale Augusto Dilonardo, lo scrittore Vincenzo Tancredi, il sociologo Roberto Cardaci, la psicologa Paola Savarino, l’esperta di sovra indebitamento Sonia Corradini.
L’ingresso è libero.
Rosario Livatino: una mostra al Palagiustizia
A Torino dal 3 al 13 maggio a Palazzo di Giustizia una mostra sul giudice ucciso dalla mafia
nel 1990 e proclamato beato da papa Francesco nel 2021.
Convegno inaugurale il 3 maggio con magistrati e avvocati.
Iniziativa di LAF (Libera Associazione Forense) con il sostegno di Intesa Sanpaolo
Il 21 settembre 1990 la stidda agrigentina uccide il magistrato siciliano Rosario Livatino e due
anni fa (il 9 maggio 2021) papa Francesco lo proclama “beato” perché ucciso in odio della sua
fede cristiana e perciò considerato “martire”.
La sua vicenda umana, religiosa e professionale è a tema nella mostra che dal 3 al 13 maggio
prossimi sarà esposta nel Foyer dell’Aula Magna del Palazzo di Giustizia di Torino in corso
Vittorio Emanuele II, 130, per iniziativa di Libera Associazione Forense (LAF), con il
sostegno di Intesa Sanpaolo e il patrocinio di ANM sezione di Piemonte e Valle d’Aosta, Ordine
degli Avvocati di Torino e Diocesi di Torino.
Assassinato a neanche 38 anni, Livatino si era distinto per la sua intelligenza, per la passione,
per l’impegno e il suo estremo rigore professionale nella ricerca della verità e della giustizia,
tanto da attirare l’attenzione dei mafiosi che decisero di eliminarlo.
Cresciuto nelle file dell’Azione Cattolica, ha vissuto la sua profonda religiosità e la sua grande
umanità nell’esercizio quotidiano della sua professione. Questo è il cuore della mostra intitolata
“Sub tutela Dei – Il giudice Rosario Livatino” e del convegno inaugurale che si terrà il 3
maggio dalle 15,15 a Palazzo di Giustizia al quale parteciperanno Antonia Pappalardo,
Presidente di sezione penale del Tribunale di Palermo e Paolo Tosoni avvocato milanese,
membro LAF e curatore della mostra. Introdurrà l’incontro Cristiano de Filippi, avvocato
torinese e membro LAF, modererà Rossana Zappasodi, Presidente di sezione civile del
Tribunale di Torino.
La mostra è articolata in quattro sezioni, con testi, fotografie e video che raccolgono
testimonianze di colleghi, amici e conoscenti che a diverso titolo lo hanno conosciuto. La prima è
dedicata alla formazione personale di Livatino e al contesto umano, familiare e sociale della
cittadina di Canicattì dove è cresciuto e vissuto. La seconda, al suo percorso professionale come
magistrato, dapprima presso la Procura della Repubblica di Agrigento e in seguito nella sezione
penale del Tribunale di Agrigento. La terza sezione è dedicata all’omicidio-martirio e al processo
di beatificazione, con un approfondimento sulla persona di Piero Ivano Nava, il testimone chiave
nei processi celebrati a carico degli esecutori materiali e dei mandanti dell’omicidio. La quarta e
ultima sezione tratteggia l’eredità di Livatino nella società e nella Chiesa di oggi. Chiudono la
mostra le lettere scritte da Salvatore Calafato (uno dei mandanti dell’omicidio) e da Domenico
Pace (uno degli esecutori materiali del delitto), entrambe commovente segno di un pentimento
che ha del miracoloso.
La mostra sarà visitabile tutti i giorni feriali dalle 9 alle 17 (il sabato fino alle 13) anche con
l’ausilio di guide, prenotabili online scrivendo a mostragiudicelivatino@gmail.com
Il Consiglio comunale ha approvato a maggioranza, con 25 voti, il rendiconto di bilancio per il 2022, presentato in aula dall’assessora Nardelli a nome della Giunta. Le riscossioni dell’anno passato sono state pari a circa 2.513.500. 000 di euro, mentre i pagamenti effettuati si sono attestati intorno ai 2.462.600.000 di euro. Il fondo cassa di Palazzo Civico, che al 1° gennaio dell’anno scorso ammontava a circa 132.675.000 euro, al 31 dicembre era di 183.500.000 euro circa.
Presentando il documento all’assemblea consiliare l’assessora Gabriella Nardelli ha specificato come sia stato un anno che ha visto tutti i settori dell’amministrazione impegnati nello straordinario sforzo di rilanciare la Città, grazie alla mole di interventi previsti dai Fondi del PNRR, dal Fondo Complementare e dai fondi europei e ministeriali, senza perdere di vista la qualità e la quantità dei servizi ai cittadini, coniugando in maniera efficiente e sinergica l’attività ordinaria e quella straordinaria, per riorganizzare la spesa e ridurre sprechi e sovrapposizioni. Per quanto riguarda la gestione finanziaria, ha proseguito Nardelli, l’elemento più rilevante è stato la sottoscrizione del Patto per Torino che ha riconosciuto alla Città un contributo complessivo di 1120 milioni di euro per 20 anni, ed impegna l’Ente al raggiungimento di obiettivi di grande respiro: miglioramento della riscossione, revisione della macchina comunale, riduzione del debito da finanziamento, riduzione dell’anticipazione di tesoreria ,rispetto dei tempi di pagamento, rispetto degli obiettivi correlati al PNRR e al PNC. Per contro, ha precisato l’assessora al Bilancio, gli elementi esogeni negativi che hanno caratterizzato la gestione finanziaria e costretto a rivedere la programmazione della Città, sono stati l’aumento del costo di energia e materie prime e interessi passivi. L’indebitamento, ha concluso Nardelli, conferma il trend di discesa attestandosi su euro 3.008 milioni, passando da un indebitamento pro capite di euro 3.812 nel 2020 a 3.492 nel 2022, mentre migliora anche l’indicatore di tempestività dei pagamenti del 2022 che è pari a -12,90 giorni, mentre quello ponderato è pari a – 15 giorni.
L’approvazione del rendiconto 2022, nei giorni scorsi esaminato dalla Commissioni consiliari, è stata preceduta da un dibattito in Aula del quale viene qui riportata una breve sintesi:
Nel dibattito in aula, il consigliere Andrea Russi (M5S), annunciando la non partecipazione al voto del suo Gruppo, ha criticato i risultati amministrativi, ritenendoli insufficienti e impalpabili, pur avendo riscosso i frutti del lavoro della precedente Amministrazione, in particolare su GTT ed eventi. Anzi – ha sostenuto – sono aumentate le tasse, le occupazioni abusive di alloggi ATC e la presenza di clochard e le società partecipate sono diventate un ufficio di collocamento del PD.
Silvio Viale (Lista Civica per Torino) non ha condiviso il pessimismo del consigliere Russi. Ha però criticato l’assenza nel Rendiconto delle prese di posizione che il Consiglio Comunale ha invitato Sindaco e Giunta a prendere, come ad esempio sulla registrazione dei figli di coppie omogenitoriali.
Secondo Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) la Giunta ha realizzato poco rispetto quanto promesso nelle linee programmatiche come la riduzione dei tempi di rilascio dei certificati dell’anagrafe, la riapertura dei Murazzi e dei locali al Valentino. E le opposizioni non sono ascoltate – ha aggiunto -; soltanto il dieci per cento degli atti di indirizzo approvati sono stati eseguiti.
Il consigliere della Lega Giuseppe Catizone ha poi evidenziato le potenzialità non espresse dall’amministrazione comunale: se da un lato i conti migliorano grazie al Patto per Torino purtroppo la città continua ad essere sporca e non si appronta un piano per il rilancio delle aree industriali dismesse. Occorre nei prossimi anni un rilancio dell’azione della Giunta.
Per Nadia Conticelli (PD), la Giunta ha dovuto lavorare in condizioni avverse, partendo da zero, senza continuità con l’Amministrazione precedente. Ha lavorato alle scadenze dei grandi progetti senza dimenticare il quotidiano e rilanciando tutta la città (peccato l’occasione persa delle Olimpiadi), anche le periferie. Un segnale di attenzione per quelle zone dove la crisi, economica e pandemica, ha inciso di più. Questa Amministrazione ha dimostrato che si sono potuti mettere i conti in regola e insieme pensare allo sviluppo della città.
Spaccate notturne, un arresto in via Genova
Continua senza sosta l’attività d’indagine della Polizia di Stato volta all’individuazione dei responsabili di furti ai danni di esercizi commerciali cittadini avvenuti nell’ultimo periodo.
Gli agenti della Squadra Volante hanno arrestato un cittadino marocchino di 23 anni gravemente indiziato di furto aggravato ai danni un negozio di via Genova.
I poliziotti sono intervenuti nella tarda serata di domenica, su segnalazione di un cittadino che, attirato da rumori, aveva notato la presenza di un uomo che armeggiava all’interno di un esercizio commerciale con la vetrina infranta. All’arrivo dei poliziotti, l’uomo stava uscendo dal negozio attraverso il buco aperto nella vetrina. Alla vista delle volanti, il ventitreenne si è dato alla fuga, durata poco visto che gli agenti lo hanno bloccato pochi istanti dopo.
Accanto alla vetrina rotta, gli agenti hanno rinvenuto un tombino in ghisa e un monopattino elettrico, quest’ultimo asportato dall’interno del negozio e poi restituito al legittimo proprietario insieme a una piccola somma di denaro trafugata dalla cassa. All’interno del negozio, gli agenti hanno anche trovato una biciletta di proprietà del titolare che era stata smontata, probabilmente per essere asportata. Infatti, l’uomo, era stato anche visto mentre avrebbe tentato di allargare il foro della vetrina.