ilTorinese

Psicologia scolastica, alla prima fase hanno partecipato 455 istituti

Quanti sono gli istituti piemontesi che hanno mantenuto o intendono mantenere il servizio di psicologia scolastica? Questa l’interrogazione che la consigliera del M4O-Unione Popolare Francesca Frediani ha rivolto all’assessore regionale all’Istruzione Elena Chiorino. 

“Il servizio – ha risposto in Aula l’assessore Elena Chiorino – ha previsto una prima fase di sperimentazione, finalizzata ad intercettare e fare emergere le dimensioni della domanda del nuovo servizio da parte dei suoi destinatari, così da poterlo ulteriormente strutturare nel triennio successivo. Al monitoraggio dell’Ufficio scolastico regionale hanno partecipato 455 istituti di ogni ordine e grado, di cui 450 statali e 5 paritarie. Rispetto alla suddivisione per provincia: su Alessandria hanno partecipato 41 scuole; su Asti 24; su Biella 19; su Cuneo 79; a Novara 30; 222 a Torino 222; 20 nel Vco e 20 a Vercelli”.

Lo sportello è attivo nel 94% delle scuole che hanno aderito alla sperimentazione, cioè 429 istituti; 28 istituzioni scolastiche hanno dichiarato che lo sportello non è invece attivo.

“Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da istituti che vorrebbero avviare il servizio di psicologia scolastica, ma non trovano risposta rispetto alle procedure necessarie e alle risorse disponibili – ha dichiarato Frediani – Per questo motivo abbiamo interrogato la giunta per conoscere la situazione sul territorio piemontese e avere un quadro generale delle esperienze attualmente attive. L’auspicio è che si dia presto piena attuazione alla legge approvata in Consiglio e si garantisca l’accesso a questo servizio fondamentale in tempi rapidi, rispondendo al crescente disagio giovanile diffuso nella nostra società”.

Il “Servizio di Psicologia scolastica”, è stato approvato con legge lo scorso giugno 2023 e sarà sostenuto dalle risorse dell’assessorato regionale alle Politiche Sociali con 600mila euro divisi sulle annualità 2023/2024/2025. Gli “psicologi scolastici” potranno svolgere attività nelle scuole primarie e secondarie di I e II grado, statali e paritarie, come sportelli di ascolto, prevenzione di comportamenti a rischio per la salute psicofisica, sostegno allo sviluppo cognitivo, affettivo, emotivo e delle competenze relazionali, sviluppo del senso di autostima, contrasto al bullismo ed alla diffusione delle dipendenze, contrasto al disagio relazionale anche dovuto alla pandemia Covid-19, sostegno all’orientamento.

Durante i question time è stata data risposta anche alle interrogazioni di Monica Canalis (Pd) Reparto di neurologia di Ciriè a rischio chiusura: cosa intende fare la Regione?; di Sean Sacco (M5S) Revisione dei criteri di compartecipazione degli anziani e disabili non autosufficienti. Quali i risvolti?;  di Daniele Valle (Pd) su Percorsi riabilitativi per minori con disabilità, quali garanzie di continuità del servizio da parte dell’ASL Città di Torino?; di Silvio Magliano (Moderati) Ancora al freddo molte unità abitative ATC in via Bologna a Torino: quando la definitiva risoluzione del problema?; di Raffaele Gallo (Pd) Rimodulazione del PNRR: quali impatto sulle strutture di prossimità da realizzare in Piemonte?; di Sarah Disabato (M5S) Bilancio di genere in quali situazioni è stato assunto?

Ruffino (Azione): Città Aerospazio, primo passo di Torino nel dopo – Fiat

“Con l’avvio dei lavori per la realizzazione della Città dello Spazio Torino tenta un primo passo verso il dopo-Fiat. Il declino dell’automotive, di cui misuriamo in questi giorni le tristi conseguenze con la vicenda dello stabilimento di Grugliasco, ha terremotato il tessuto industriale della città e del Piemonte, con ricadute sociali ed economiche molto pesanti. Bene ha fatto il presidente Cirio a richiamare l’importanza che riveste ora un’iniziativa che consentirà al Piemonte di restare agganciato al treno dell’innovazione tecnologica, anzi, di essere noi stessi, con il Politecnico e le altre strutture pubbliche e private, promotori di innovazione. Una cittadella in cui formare ingegneri, sognare il futuro per costruirlo e creare occasioni e opportunità di lavoro per i talenti delle nuove generazioni. La Città dell’Aerospazio va pensata e realizzata come centro di attrazione per gli investitori e le aziende straniere e il governo farà bene a delineare una politica di vantaggi fiscali per chi, dall’estero, vuole partecipare a questa impresa”. Così Daniela Ruffino, deputato di Azione.

I concerti dell’Orchestra Sinfonica della RAI diretta da James Conlon

L’Incompiuta di Schubert e brani dal Crepuscolo degli Dei di Wagner giovedì 30 novembre e venerdì primo dicembre

 

Torna sul podio dell’Orchestra Sinfonica della RAI James Conlon, il grande direttore d’orchestra americano, che è stato direttore principale a Torino dell’Orchestra Sinfonica della RAI per quattro anni, dal 2016 al 2020. Recentemente è stato insignito della Croce d’Onore per la Scienza e l’arte della Repubblica d’Austria, assegnata “a chi si è distinto e ha ottenuti encomi attraverso la creatività e servizi lodevoli nell’ambito della scienza e delle arti”. Il suo concerto con la compagine RAI si terrà giovedì 30 novembre alle 20.30 e venerdì 1 dicembre alle 20.

Il concerto si aprirà con il capolavoro di un sommo compositore austriaco: è in programma, infatti, la Sinfonia n. 8 in Si Minore D 759 di Franz Schubert. Scritta nel 1822, destinata a non essere completata e della quale, per decenni, se ne ignorò l’esistenza. I primi due movimenti della Sinfonia in Si Minore “incompiuta” sono completi in tutti i particolari, mentre del terzo rimane solo l’abbozzo. Si chiedeva Schubert “Chi potrà fare qualcosa di più dopo Beethoven?”; indubbiamente la Sinfonia in Si Minore rappresenta un tentativo assolutamente riuscito, nonostante la sua incompiutezza, di dare una risposta a tale domanda. Mentre in Beethoven ogni elemento concorre a costruire una possente architettura e soltanto in quella assume il suo pieno valore, Schubert esalta il valore autonomo del potere ammaliante della melodia, degli espressivi coloriti nell’armonia e del fascino suggestivo del timbro. Anche la dinamica è completamente diversa rispetto alla Sinfonie di Beethoven. I grandi e possenti, ma sempre calibrati crescendo di Beethoven, culminano in esplosioni di forza sonora proporzionata, mentre in Schubert i passaggi dal piano al forte non fanno parte di un progetto architettonico, ma vengono raggiunti con un rapido scatto umorale.

Scritta nel 1822, fu eseguita la prima volta soltanto nel 1865, allorché il direttore Johann Von Herbeck la riscoprì nella biblioteca di uno degli amici fidati di Schubert. Questa pagina è una delle più squisite espressioni romantiche di tutto il repertorio.

Completano il programma alcuni brani sinfonici tratti dal Crepuscolo degli Dei, ultima opera della tetralogia di Richard Wagner. Intitolata in origine Siegfrieds Tod (Morte di Siegfriedo), il Crepuscolo degli Dei costituisce l’embrione che, fin dal 1848, aveva dato vita alla stesura poetica dell’intera saga nibelungica. La composizione musicale risulta successiva di pochi mesi rispetto alla stesura del Lohengrin e fu compresa tra il 1869 e 1874. Andata in scena nel 1876 sotto la direzione di Hans Richter, in occasione della prima rappresentazione dell’intero Anello dei Nibelunghi al Festival di Bayreuth, l’opera evoca attraverso la morte dell’eroe Siegfried la distruzione del mondo e la caduta degli Dei nelle tenebre del nulla. Qui gli splendori del Wagner sinfonista sono condensati nella scelta delle celebri pagine proposte all’ascolto: dall’Aurora fra le due metà del Prologo al poderoso Interludio che conduce all’atto primo, noto come il ‘Viaggio di Siegfried sul Reno’, in cui l’eroe si allontana dalla natura per recarsi nella diabolica società degli uomini, dopo essersi congedato dalla amata valchiria Brunnhilde, fino alla drammatica morte di Siegfried e alla marcia funebre fra la seconda e la terza scena dell’atto terzo; siamo di fronte a un quadro di trionfale bellezza che celebra la vita pura e ingenua del caduto, decretando non solo la fine dell’eroe, ma il crollo di tutto un mondo.

 

I biglietti per il concerto , da 9 a 30 euro, sono in vendita online sul sito dell’OSN RAI e presso la biglietteria dell’Auditorium RAI di Torino.

Info: 0118104653

 

Mara Martellotta

Memorie squisite: la storia Ginori, un racconto itinerante del drammaturgo Luca Scarlini

In occasione dei vent’anni dell’associazione culturale Amici di Doccia

 

Mercoledì 29 novembre 2023 ore 17.30

 

Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica

Sala Feste Piazza Castello, Torino

Fauno danzante, 1750 circa, porcellana

Torino, Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica

Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, ospita, mercoledì 29 novembre alle ore 17.30Memorie squisite: la storia Ginori, un racconto itinerante dello scrittore e drammaturgo Luca Scarlini, dedicato alle vicende della manifattura Ginori, impiantata nel 1737 sulle colline di Sesto Fiorentino. È una storia tutta toscana quella della porcellana, nata quando il marchese Carlo Ginori (Firenze, 1702-Livorno, 1757) acquistò la Villa Buondelmonti per fondarvi la Manifattura di Doccia, così chiamata dal nome della località in cui si trovava e che ben presto divenne una delle più prolifiche e rinomate.

Palazzo Madama custodisce una raccolta di circa 200 porcellane di Doccia, in gran parte provenienti dalla collezione di Emanuele Tapparelli d’Azeglio, donata al museo nel 1874. Tra i capolavori, il Fauno danzante, replica in porcellana della celebre scultura antica conservata nella Tribuna degli Uffizi, e due vasi con il Trionfo di Nettuno e Galatea da originali in bronzo di Massimiliano Soldani Benzi.

Amici di Doccia, l’associazione culturale senza fini di lucro che dal 2003 promuove la ricerca, lo studio, la conservazione e valorizzazione dell’antica porcellana Ginori, una delle prime a essere prodotte in Italia e tra le più prestigiose in Europa, festeggia l’importante traguardo dei suoi vent’anni attraverso il monologo di Luca Scarlini, che ha narrato la vicenda della manifattura in alcuni dei luoghi più strettamente legati a essa.

L’appuntamento a Palazzo Madama è l’ultimo dei cinque incontri, che si sono svolti alla Biblioteca E. Ragionieri di Sesto Fiorentino, nel cortile di Palazzo Ginori a Firenze, al Museo Poldi Pezzoli di Milano e alla Pinacoteca dei Musei Capitolini di Roma.

Il ciclo è organizzato in collaborazione con il Museo Poldi Pezzoli a Milano, la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali – Musei Capitolini a Roma e Palazzo Madama a Torino, con il patrocinio del Comune di Sesto Fiorentino e della Fondazione Museo Archivio Richard Ginori della Manifattura di Doccia.

“Lo scopo dell’iniziativa – dice Livia Frescobaldi, presidente degli Amici di Doccia – è suscitare la curiosità e l’interesse del pubblico sull’incredibile storia della porcellana Ginori e abbiamo pensato che le mille vicende narrate da Scarlini, così avvincenti da sembrare uscite dalla migliore delle serie televisive, fossero assolutamente perfette per questo scopo”.

L’evento è reso possibile grazie al contributo di Bonhams.

Luca Scarlini, scrittore, drammaturgo per teatri e musica, narratore, performance artist. Raccontatore d’arte, collabora con numerosi musei. Laureato in Storia dello Spettacolo all’Università di Firenze, insegna tecniche narrative presso la Scuola Holden di Torino, IED e ha collaborato con numerose istituzioni teatrali italiane e europee, tra cui il National Theatre di Londra, la compagnia Lod a Ghent, il Festival Opera XXI a Anversa, La Batie e il theatre amstramgram a Ginevra, lavorando in varie occasioni su temi di storia della scenografia.

L’usignolo e l’imperatore alla Casa Teatro Ragazzi e Giovani

In scena sabato 2 dicembre una coproduzione Fondazione TRG e Unione Musicale Onlus

 

Andrà in scena sabato 2 dicembre alle 20.45, alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di Torino l’Usignolo e l’imperatore, uno spettacolo coproduzione dalla Fondazione TRG e Unione Musicale Onlus, una fiaba in musica ispirata a “L’usignolo” di Hans Christian Andersen con Miriam Schiavello, Pasquale Buonarota e Alessandro Pisci, per la regia, ideazione e scene e costumi di Giacomo Ravicchio, testo di Pasquale Buonarota, Alessandro Pisci, Giacomo Ravicchio, musiche originali di Andrea Chenna.

Il grande imperatore della Cina scopre che la meraviglia più invidiata al mondo è il canto di un usignolo che vive nel suo immenso giardino reale. Quando finalmente ascolta quel canto, si commuove di tanta bellezza e fa rinchiudere l’usignolo nel suo palazzo reale, così da poterlo ascoltare a suo piacere. Un giorno gli viene offerto un uccellino meccanico.

La trama delicata e limpida della fiaba di Andersen traccia percorsi tematici di sorprendente attualità, quali il rapporto tra reale e virtuale, naturalezza e artificio. Lo spettacolo vuol essere una riflessione sulle forza dell’esperienza diretta, del contatto, dell’incontro nei rapporti tra persone e cose e, per analogia, sulla forza del Teatro, sul suo mistero, sulla musica eseguita e fruita dal vivo, sulla forza data dalla fisicità dei gesti, dei suoni, della voce e del canto.

L’usignolo che dà il titolo al racconto è paradigma di natura e bellezza, di meraviglia e vitalità. Quel che rende prezioso e commuovente il canto dell’usignolo è la sua autenticità, perché è presente e vivo come lo sono i suoi sentimenti. Il canto dell’usignolo è un ideale di espressione vera, libera e vitale. Una bellezza che non si oppone ad altre meraviglie, neanche a quella tecnologica dell’uccellino meccanico.

Qui il teatro di parola si intreccia al teatro musicale, al canto, al gioco delle ombre e alle proiezioni in uno spettacolo che vede Giacomo Ravicchio, drammaturgo, regista, attore, scenografo e video designer, tra i fondatori del Teatro dell’Angolo, e in scena un trio già consolidato in ‘Cenerentola, Rossini all’opera’, composto dall’attrice e cantante Mjriam Schiavello e dagli attori Pasquale Buonarota e Alessandro Pisci.

MARA MARTELLOTTA

Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus

Corso Galileo Ferraris 266.

Tel 01119740260

Cybersecurity, alle Ogr arrivano i cyberesperti per il progetto di Fondazione Crt

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OLTRE 200 ENTI DEL TERZO SETTORE

Mercoledì 29 novembre, dalle ore 11 alle 13, presso le OGR, in corso Castelfidardo 22 a Torino, oltre 200 associazioni non profit parteciperanno al progetto-pilota in Italia “SOS! Cyber Security”, ideato e realizzato dalla Fondazione CRT per aiutare il Terzo Settore a prevenire gli attacchi sempre più diffusi dei criminali informatici.

Dopo l’introduzione del Segretario Generale della Fondazione CRT Andrea Varese, seguiranno gli interventi di esperti in cyber sicurezza, cyber avvocati e vertici della Polizia Postale del Piemonte e Valle D’Aosta impegnati nel C.O.S.C. (Centro Operativo Sicurezza Cibernetica).

L’evoluzione del cybercrime e le nuove strategie per una più incisiva risposta alle minacce” a cura della Dott.ssa Manuela De Giorgi, dirigente del C.O.S.C. (Centro Operativo Sicurezza Cibernetica) e del Dott. Francesco Bacco, responsabile del N.O.S.C. (Nucleo Operativo Sicurezza Cibernetica).

Cybersecurity e privacy nel Terzo Settore: guida pratica per sopravvivere agli adempimenti legali e alle sfide cyber” a cura dell’Avv. Luisa Di Giacomo, Presidente e founder di CyberAcademy, Data Protection Officer, portavoce nazionale del C.N.A.C. (Centro Nazionale Anti-Cyberbullismo) e componente del pool di esperti in privacy e cybersecurity presso lo European Data Protection Board.

Proteggiamo il Terzo Settore: quali strumenti la Fondazione CRT mette gratuitamente a disposizione per difendersi dagli attacchi informatici, tutelare i dati sensibili e lavorare in sicurezza”, a cura di Nino D’Amico, Chief Technology Officer di HRC.

La band piemontese “Omini” a Sanremo Giovani

“Omini”, i fratelli Julian e Zak Loggia, il primo al basso e alla voce, il secondo alla chitarra e ai cori, insieme a Mattia Fratucelli alla batteria sono una band tutta piemontese. Rivelazione lo scorso anno del programma televisivo “X Factor” insieme ai Santi Francesi, piemontesi pure loro, e tutti di provenienza canavesana. Ora, in occasione di “Sanremo Giovani” le due band si ritroveranno a concorrere alla stessa manifestazione per ottenere la possibilità di partecipare alla 74esima edizione del Festival della Canzone italiana che si svolgerà nel 2024 dal 6 al 10 febbraio. Gli “Omini” da domenica difatti, insieme a Dipinto, Fellow e Nausica, hanno ottenuto il via libera, da Amadeus e dalla Commissione musicale Rai  di “Area Sanremo”, per accedere alla serata del 19 dicembre, in onda in prima serata su Rai1 e in streaming su Raiplay, in diretta dal Teatro del Casinò di Sanremo. Nel corso della quale verranno proclamati i 4 artisti che affiancheranno i Big del cast sanremese 2024 ancora tutti da scoprire: per conoscere i loro nomi bisognerà attendere l’annuncio del direttore artistico Amadeus, al Tg1 delle 13.30, domenica 3 dicembre. “Omini” sono una band giovanissima: i tre ragazzi, nati e cresciuti nella provincia torinese, hanno iniziato a suonare nel 2015 come The Minis aprendo i concerti di artisti del calibro di Caparezza, Subsonica, Africa Unite e Baustelle. Nel 2020 decidono di cambiare il sound e di avvicinarsi a sonorità che spaziano dalla controcultura anni ’60 al rock britannico. I fratelli Julian e Zack Loggia sono i figli di Alex Loggia, chitarrista della famosissima band torinese degli Statuto che nel 1992 ha partecipato al Festival di Sanremo, nella categoria Nuove proposte con il brano “Abbiamo vinto il Festival di Sanremo”. Anche il batterista Mattia Fratucelli è figlio d’arte, del batterista Alberto Fratucelli, molto noto al pubblico del Canavese. Ma perché si chiamano così? Si tratta di un semplice omaggio al loro primo singolo con questa nuova impronta più rock pubblicato nel 2021 appunto con il titolo “Omini”. “Siamo superfelici e onorati di essere tra i finalisti di Sanremo Giovani – scrivono gli Omini sui loro canali social – non stiamo più nella pelle e non vediamo l’ora di farvi sentire “Mare Forza 9oi”.Ci vediamo il 19 dicembre su Rai1!”.

Igino Macagno

29 novembre 1899, nasce la leggendaria squadra del Barcellona

Accadde oggi
Auguri Barcellona!

124 anni e non dimostrarli affatto.Il club che tutti, amichevolmente, chiamiamo Barça, è una società polisportiva conosciuta soprattutto per la sezione calcistica. Nonostante si trattasse di una polisportiva catalana, i fondatori furono un gruppo di calciatori svizzeri e britannici capitanati da Hans Gamper.
Il Barcelona,in poco tempo, raggiunse grandi traguardi e record.Uno su tutti:dal 1956 è l’unica squadra che, ad oggi, ha partecipato sempre nelle competizioni europee.
Ecco il suo infinito albo d’oro,tra i più ricchi e blasonati di tutta la storia del calcio.
5 Champions League già Coppa dei Campioni
3 coppe del Mondo per club
5 supercoppe UEFA
4 Coppa delle Coppe
27 campionati
31 coppe di Spagna
14 supercoppe spagnole
3 coppe delle Fiere.
Hanno giocato nel Barcellona quasi tutti i più forti giocatori della storia del calcio.
Maradona
Messi
Ronaldo
Cruyff
Ronaldinho
Allenatore Guardiola.

Enzo Grassano

La 7ma edizione del premio Virna Lisi al 41° Torino Film Festival

 

Greta Scarano riceverà il Premio Virna Lisi, a Romana Maggiora Vergano il Premio Giovane Rivelazione

 

 

Torino, mercoledì 29 novembre

Incontro stampa: ore 12.30 Media Center (via Verdi 9)

Premiazione: ore 17.30, Cinema Romano

 

Nell’ambito della 41ma edizione del Torino Film Festival, la Fondazione Virna Lisi assegnerà mercoledì 29 novembre il Premio Virna Lisi, istituito 7 anni da dalla famiglia dell’attrice e assegnato ogni anno a una protagonista del cinema italiano.

 

A ricevere il prestigioso premio sarà Greta Scarano, che nell’ultimo anno è stata tra i protagonisti dell’ultimo film di Ferzan Ozpetk, Nuovo Olimpo, oltre che di Circeo, serie tv in onda su Rai 1 che racconta il massacro del 1975.

 

Il Premio Giovane Rivelazione sarà invece assegnato a Romana Maggiora Vergano per la sua interpretazione in C’è ancora domani di Paola Cortellesi.

 

Greta Scarano e Romana Maggiora Vergano incontreranno la stampa domani alle ore 12.30 nel corso di una conferenza

 

presso il Media Center alla presenza di Corrado Pesci (pres Fondazione Virna Lisi), Veronica Pesci (vicepres Fondazione Virna Lisi), Romana Maggiora Vergano (att), Mauro Tarantino (pres Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi), Bruno Di Marino (docente di Teoria e metodo dei Mass Media presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e curatore del volume “Virna Lisi. Diva e Antidiva”), Stefano Iachetti (dir Cineteca Nazionale – CSC), Steve Della Casa (direttore TFF)

 

Il Premio Virna Lisi a Greta Scarano e Romana Maggiora Vergano sarà assegnato mercoledì 29 novembre alle ore 17.30 presso il Cinema Romano con un talk condotto dal direttore artistico del TFF Steve Della Casa e da Laura Delli Colli (presidente SNGCI).

Nelle immagini, Greta Scarano (a dx nella foto tratta da “Circeo”, in onda su Rai 1; e Romana Maggiora Vergano a dx nella foto, tratta da “C’è ancora domani”, interpretato e diretto da Paola Cortellesi, attualmente sugli schermi con enorme successo di pubblico e di critica.

 

 

Aerospace & Defense Meetings, a Torino la business convention per l’industria aerospaziale in Italia 

Per la prima volta sono insieme i maggiori player mondiali dell’economia lunare:

ASI, ESA, NASA, Thales Alenia Space, Blue Origin ospiti del Lunar Economy Summit che chiuderà la business convention.

Torino, 28 novembre 2023 – È iniziata  la nona edizione di Aerospace & Defense Meetings, l’unica business convention internazionale per l’industria aerospaziale in Italia che si svolge a Torino fino al 30 novembre. All’Oval Lingotto sono in programma tre giorni di business tra gli oltre 1.400 partecipanti, 400 espositori e 280 buyer e di confronto sulle ultime tematiche innovative del settore, tra cui economia lunare, Advanced & Urban Air Mobility, Industria 5.0, Intelligenza Artificiale, cybersicurezza e sostenibilità.

L’evento, voluto e sostenuto da Regione Piemonte e Camera di commercio di Torino, è organizzato dalla società internazionale specializzata in business convention abe-BCI Aerospace, in collaborazione con Ceipiemonte e Ice Agenzia.

La conferenza inaugurale, dedicata agli ecosistemi innovativi al servizio delle future sfide nell’aviazione, è stata aperta con i saluti del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, dell’Assessore per l’internazionalizzazione della Regione Piemonte Fabrizio Ricca, del Presidente della Camera di commercio di Torino Dario Gallina, del Presidente di Ceipiemonte Dario Peirone, del CEO di abe-BCI Aerospace Stéphane Castet, della Vice Segretaria Generale della Difesa Luisa Riccardi, del Presidente di Ice Agenzia Matteo Zoppas, del Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Teodoro Valente, del Presidente di Confindustria Piemonte Marco Gay e della Presidente del Distretto Aerospaziale Piemonte Fulvia Quagliotti. È stato quindi il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti a dare il via ufficiale della nona edizione di Aerospace & Defense Meetings evidenziando il ruolo del capoluogo piemontese come il miglior luogo in Europa per fare innovazione nell’aerospazio.

A seguire, in due panel si sono confrontati i vertici di Leonardo, Avio Aero, Thales Alenia Space, Collins Aerospace, Altec, Punch Group, Aernnova, Aciturri su due tematiche chiave di questa edizione: le strategie di resilienza della supply chain e le tecnologie green applicate all’aerospazio per ridurre l’impatto ambientale. E va proprio in questa direzione il Memorandum of Cooperation (MoC) firmato al termine di questa prima giornata dall’Assessore alle Attività Produttive della Regione Piemonte Andrea Tronzano con la Clean Aviation Joint Undertaking (CAJU) finalizzato a contribuire agli obiettivi legati al raggiungimento della neutralità climatica dell’aviazione attraverso tecnologie a emissioni zero.

Mercoledì 29 novembre sono invece al centro del programma cybersecurity, Intelligenza Artificiale, Industria 5.0 e Advanced and Urban Air Mobility, la nuova frontiera del trasporto urbano e tema condiviso con VTM-Vehicle & Transportation Technology Innovation Meetings, la business convention per i trasporti e la mobilità la cui terza edizione si svolge a Torino il 26 e 27 marzo 2024.

Novità di questo Aerospace & Defense Meetings è il Lunar Economy Summit di giovedì 30 novembre, appuntamento che raduna per la prima volta i maggiori player globali dell’economia lunare a Torino: ASI, ESA, NASA, Thales Alenia Space e Blue Origin sono all’Oval per confrontarsi sulle sfide e le opportunità commerciali dell’esplorazione lunare nei prossimi 50 anni. Le ultime stime indicano che il valore dell’intera Space Economy oggi nel mondo vale circa 480 miliardi di dollari e, secondo le previsioni di crescita delineate da Morgan Stanley, si arriverà a un trilione di dollari entro il 2040: sono queste le prospettive di sviluppo del settore che vedrà nei prossimi anni un enorme contributo legato all’economia che gira intorno al ritorno sulla Luna, la Lunar Economy appunto. E proprio il Piemonte è un territorio leader a livello mondiale in questo campo: è la regione dove vengono sviluppate le nuove tecnologie per l’esplorazione della Luna, Marte e Spazio profondo e da qui proviene più del 50% dei moduli abitabili della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), incluso il sistema Cygnus/PCM. Nel prossimo futuro, il Piemonte guiderà le aziende europee nello sviluppo del Lunar Gateway e svolgerà un ruolo centrale in molti programmi, tra cui la missione Artemis che riporterà gli astronauti sulla Luna nel 2024.

Ma Aerospace & Defense Meetings è anche un’occasione unica di incontro e business. Provengono da oltre 30 Paesi i 400 espositori – tra cui 25 start up – e grandi player internazionali. Oltre all’industrial supporter Leonardo, i partner industriali Thales Alenia Space, Avio Aero, Collins Aerospace e Altec, sono a Torino alla ricerca di fornitori e soluzioni innovative più di 280 buyer in rappresentanza di differenti divisioni di: Airbus, Avic, Aernnova Aerospace, Boeing, Comac, Dell, Embraer, IHI Corporation, Lockheed Martin, Mahindra Aerostuctures, MBDA, Mitsubishi, Nanoracks Europe, Nikon, Northrop Grumman, SAAB, Poeton Polska, SKF Industrie, Superjet International, Tei-Tusas Engine IndustriesSono presenti tutti i 7 cluster aerospaziali italiani: la Lombardia, la Campania, il Lazio, l’Umbria, la Puglia e il Veneto e il Piemonte, la regione italiana più rappresentata con 75 imprese e 11 startup. In Piemonte l’aerospazio è un comparto strategico, grazie a un ecosistema caratterizzato da una forte collaborazione tra enti, mondo imprenditoriale e ricerca scientifica e a una filiera completa composta da grandi player e oltre 450 PMI che registra un fatturato complessivo che supera 8 miliardi di euro e impiega oltre 35.000 addetti (Analisi 2023 di Ceipiemonte e Distretto Aerospaziale Piemontese su dati 2022).