Il Salone del Vino di Torino giunge alla sua II edizione da sabato 2 a lunedì 4 marzo all’interno di due spazi espositivi: le OGR Torino e il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano. Ad anticiparlo, una settimana di eventi diffusi in tutta la città all’interno di un ricco palinsesto OFF del Salone, che da quest’anno ruota attorno a due sedi principali, Il Circolo dei lettori e Combo Torino. Sono infatti oltre 100 gli appuntamenti in programma da martedì 27 febbraio che accompagnano il pubblico fino al lungo week end del Salone del Vino di Torino. Una grande manifestazione, dedicata a tutti gli amanti del vino pensata per raccontarlo attraverso tradizione e innovazione, cultura, musica e letteratura.
Mission del Salone del Vino di Torino 2024 è raccontare il Piemonte del vino in tutte le sue sfaccettature e tipicità, alla scoperta delle radici profonde di un territorio capace di guardare al futuro, attraverso la lente di ingrandimento della sostenibilità. Un viaggio che narra i terroir, con l’obiettivo di valorizzare la grande diversità e la ricchezza vitivinicola del Piemonte.
Il Salone del Vino di Torino 2024 è organizzato da KLUG APS con il patrocinio e il sostegno di Città di Torino, Camera di Commercio di Torino, Unioncamere Piemonte, Turismo Torino e Provincia; con il patrocinio di Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino; con il contributo di Fondazione CRT e con la partecipazione e la collaborazione di Regione autonoma Valle d’Aosta, Camera valdostana delle imprese e delle professioni, Ascom Confcommercio Torino e Confesercenti di Torino e Provincia.
“L’edizione 2024 del Salone del Vino di Torino sarà un’esperienza autentica e coinvolgente: avremo l’opportunità di entrare in contatto diretto con cantine provenienti da tutta la nostra regione, con giovani produttori e realtà di eccellenza, assaporando il vino in un contesto che va oltre la degustazione. Ricostruiremo e restituiremo uno spaccato omogeneo e articolato del nostro territorio”, spiega Patrizio Anisio, Direttore del Salone del Vino di Torino.
Sono 500 le cantine attese tra l’esposizione del weekend e il ricco programma di approfondimento del Salone OFF; il palinsesto indaga e promuove la sostenibilità, ambientale, economica e sociale, anche grazie al neonato comitato scientifico.
“L’approccio all’organizzazione della manifestazione è stato guidato dalla filosofia del design system, cercando di ridurre al minimo l’impatto ambientale e promuovendo pratiche sostenibili, sottolinea Luca Spadon, presidente dell’Associazione KLUG. La programmazione culturale analizza le sfide e le opportunità del presente, spaziando dall’uguaglianza di genere all’inclusione sociale, dalla promozione della cultura e dell’arte alla responsabilità sociale d’impresa, approfondendo le sfide del cambiamento climatico e scandagliando le ricerche scientifiche e le innovazioni tecnologiche.”
IL SALONE DEL VINO DI TORINO 2024 La seconda edizione del Salone del vino di Torino entra nel vivo sabato 2 e domenica 3 marzo, con il fitto weekend di esposizione vitivinicola dedicata al grande pubblico, che verrà ospitata tra le OGR Torino e il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano. Si prosegue lunedì 4 marzo, nelle stesse location, con la giornata dedicata agli operatori professionali.
Grande novità di questa edizione 2024 sarà inoltre il coinvolgimento di una regione ospite: la Valle d’Aosta che, insieme al Consorzio Vini Valle d’Aosta, alle sue cantine vitivinicole e i suoi grandi spirits, darà l’opportunità al grande pubblico di conoscere un territorio ricco di storia e tradizioni.
DUE LOCATION: OGR TORINO E MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO ITALIANO
Al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano si potrà degustare una selezione di cantine da tutto il Piemonte. L’Aula della Camera Italiana sarà dedicata alle cantine artigiane e alle cantine dell’Associazione dei vini biologici e del Consorzio di Cocconato, con una sezione di rappresentanza nazionale e internazionale a cura della Torino Wine Week, oltre alle storiche eccellenze vitivinicole piemontesi. Restando all’interno del Museo, si potrà inoltre degustare una selezione di Vermouth piemontesi e, in Sala Plebiscito, ogni giorno, sono in programma 4 masterclass gratuite per il pubblico del Salone, tra le altre Spirito Agricolo, Cascina Rural, Le Viti, Cascina Corte, per approfondire la conoscenza e l’impegno delle cantine volto alla tutela delle tradizioni e della sostenibilità ambientale.
Alle OGR Torino, si potranno invece incontrare i consorzi e le associazioni di tutela e di promozione, le enoteche regionali e le centinaia di cantine a fotografare il Piemonte, a cui si aggiungeranno quelle ospiti provenienti quindi dalla Regione Valle d’Aosta, oltre ancora alle grappe e agli spirits. Anche negli spazi di Snodo, ogni giorno, il pubblico potrà partecipare a 4 masterclass gratuite e non, per ampliare la propria conoscenza sul mondo del vino in Piemonte. Strada del Barolo e grandi vini di Langa approfondirà i cru e le annate del re dei vini il Barolo, Fisar Torino ci guiderà invece alla scoperta dei grandi vini valdostani, mentre con l’Enoteca Regionale del Roero si esploreranno i grandi vini di questo territorio. Grazie all’Onav Torino si scopriranno i meravigliosi Dolcetti di Ovada, e ancora con Ais Piemonte le grandi bolle piemontese, insieme al Consorzio Alta Langa. E poi ancora i vini eroici dei sorì del Moscato, i vini della Val Susa, le grandi fresia con il Consorzio della Freisa di Chieri, le grappe con il Consorzio Tutela Grappa del Piemonte e grappa di Barolo e l’ ANAG associazione nazionale assaggiatori di grappa.
Sabato 2 marzo, il palco principale del Salone del Vino di Torino ospiterà, dalle ore 18, il panel su sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici in relazione al mondo del vino e dell’enogastronomia insieme a Mario Tozzi, primo ricercatore CNR e Divulgatore scientifico, Chiara Foglietta, Assessora alla Transizione ecologica e digitale e alle politiche per l’ambiente e i docenti Luca Giorgio Carlo Rolle e Paolo Sabbatini del Dipartimento di Scienze Agrarie Forestali ed Alimentari. L’incontro sarà moderato da Luca Ferrua, direttore de Ilgusto.it (Gruppo Gedi). Si approfondiranno inoltre le potenzialità e le criticità della filiera vitivinicola e dei suoi sottoprodotti, nel talk a cura del Prof. Tamborrini e la Dott. Eleonora Fiore, Università di Parma e Politecnico di Torino, con la moderazione del giornalista Danilo Poggio. Al centro del dibattito, anche il tema dell’enoturismo e del rapporto tra vino e città insieme a Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino, Paolo Chiavarino assessore al Commercio della Città di Torino, i docenti Giovanni Peira e Alessandro Bonadonna del Dipartimento di Management Valete Cantino dell’Università degli Studi di Torino e Corrado Scapino – presidente dell’Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino. A concludere la giornata, Luca Paiardi e Danilo Ragona, il primo architetto e musicista, il secondo imprenditore e designer, amici in viaggio per dimostrare come i limiti della disabilità possano essere superati. Al Salone del vino di Torino racconteranno Borghi in Carrozza e Viaggio Italia, oltre al lancio delle loro nuove iniziative di ricerca e approfondimento.
Domenica 3 marzo alle 15:00 si guarderà al futuro, alle sfide della viticoltura eroica e alla valorizzazione dell’enogastronomia insieme alla Regione Valle d’Aosta e al Consorzio Vini Valle d’Aosta, in dialogo con la giornalista Piera Genta del Corriere della Sera. Al centro della giornata, anche la presentazione della nuova Guida Go Wine Cantine d’Italia 2024, insieme al presidente Massimo Corrado e la presenza di alcune delle storiche cantine piemontesi che ‘valgono il viaggio’.
Lunedì 4 marzo, in occasione della giornata dedicata agli operatori professionali, alle OGR Torino sarà presente una delegazione di buyer del nord Europa. La delegazione di operatori danesi e tedeschi è composta da importatori di media taglia, distributori attivi nel comparto ho.re.ca, enoteche specializzate e wine bar. A loro sarà dedicato un programma volto a scoprire i vini piemontesi attraverso Masterclass, visite guidate del Salone ed incontri con i produttori. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con Unioncamere Piemonte con l’obiettivo di favorire l’incontro tra i piccoli produttori presenti al Salone e operatori del Nord Europa. Sul palco principale delle OGR Torino si parlerà anche di Politiche locali del cibo e stili di vita sostenibili nell’ambito dell’Atlante del Cibo, con l’Agronomo Massimo Pinna e il Prof. Egidio Dansero del Dipartimento di Culture, Politica e Società di Unito. Infine, un intero focus di approfondimento è dedicato ai Giovani Viticoltori dei territori della Valsusa, del Pinerolese, della collina Torinese e del Canavese a confronto con la Città Metropolitana di Torino.
IL SALONE DEL VINO COME PIATTAFORMA PARTECIPATIVA: IL PIÙ GRANDE PALCO DI RAPPRESENTANZA DEL PIEMONTE DEL VINO
La partnership con più 18 realtà di tutela e promozione – il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, il Consorzio di tutela e Valorizzazione Vini DOCG Caluso, Carema e Canavese DOC, Consorzio Cocconato Riviera del Monferrato, Consorzio di Tutela e Valorizzazione delle DOC Freisa di Chieri e Collina Torinese, Consorzio di Tutela dell’Ovada DOCG, Il Consorzio per la Tutela e Valorizzazione dei Vini D.O.C. Valsusa, Associazione Tutela Baratuciat e Vitigni minori, Strada del barolo e i grandi vini di langa, Associazione nazionale Le Donne del Vino, Associazione dei comuni del Moscato, i Giovani Vignaioli Canavesani, Associazione dei Vini Biologici, Consorzio Tutela Grappa del Piemonte e Grappa di Barolo, ·Enoteca Regionale dei vini della provincia di Torino, Enoteca Regionale di Gattinara e delle Terre del Nebbiolo, Enoteca regionale del Roero, Enoteca Regionale di Ovada e Monferrato, Torino DOC – rende la tre giorni del Salone del Vino, il più grande palco di rappresentanza del Piemonte del vino.
Il Salone del Vino nasce e cresce sempre più, quindi, come piattaforma partecipativa, volta a dare spazio direttamente alla cantine piemontesi come agli enti di tutela e promozione piemontesi, coinvolgendo nel percorso tanti compagni di viaggio: Associazione Go Wine, Fisar di di Torino e Le Strade di Torino, Libreria Bodoni.
Nell’ambito di questa edizione 2024, si aggiungono inoltre numerose collaborazioni: Borghi in carrozza – Viaggio Italia, il Progetto 8 Pari, l’Associazione SoloRoero, Cultura Liquida, To Housing, SeeYouSound, l’Ais Torino. Inoltre si consolidano le collaborazioni con l‘associazione FEA, Pin Torino, e l’Onav Torino. Il Salone diventa inoltre cashless, con una piattaforma digitale dedicata, per il pubblico e le cantine, che offrirà possibilità di approfondimento e scambio. Anche la formazione trova spazio con momenti dedicati ai volontari, grazie alla collaborazione con GxT e Senior Civico, incentrati sulla storia della viticoltura piemontese, l’enologia e la degustazione, al fine di offrire una crescita a tutti i soggetti che aderiscono volontariamente alla manifestazione. Si aggiunge inoltre la collaborazione con Engim, al fine di aprire lo sguardo verso le nuove generazioni di operatori enogastronomici. Grazie al protocollo d’intesa per il coordinamento generale del Salone del Vino – siglato tra l’Associazione Klug APS, la Città di Torino e la Camera di commercio di Torino – la manifestazione sottolinea sempre di più il suo impegno verso una promozione enoturistica nazionale ed internazionale. In particolare, grazie alla collaborazione con Unioncamere Piemonte, la giornata di lunedì 4 marzo sarà animata da buyer internazionali oltre a tutto il comparto professionale del Piemonte e non solo, coinvolto anche grazie al sostegno di Ascom Confcommercio Torino e Confesercenti di Torino e Provincia.
Continua inoltre l’attenzione verso le cantine di Torino e provincia grazie alla collaborazione con la Camera di commercio di Torino e la sua selezione Torino DOC e la Città Metropolitana di Torino.
Turismo Torino e Provincia è partner nell’ambito della comunicazione attraverso diverse azioni ed attività, dall’inserimento dell’evento nel portale turismotorino.org tradotto in inglese e francese alla pianificazione di contenuti sui canali ufficiali dell’ATL, FB, IG e LINKEDIN, all’invio di newsletter dedicate al pubblico finale e agli operatori, per la promozione dell’evento a livello nazionale e internazionale oltre che a disposizione di visitatori e cittadini attraverso i 14 Uffici del Turismo presenti sul territorio.
GLI APPUNTAMENTI DIFFUSI DEL SALONE OFF Al via martedì 27 febbraio il Salone OFF, programma diffuso ricco di cene ed eventi che coinvolgeranno centinaia dei luoghi simbolo della Città di Torino: dal Circolo dei lettori a Combo, fino a OFF TOPIC, oltre alle piole che avranno come protagonisti il vino e la musica, i grandi ristoranti, le enoteche e gli spazi informali. Un ricco cartellone di iniziative e attività ideate per tutti i winelovers che potranno incontrare dal vivo i vignaioli piemontesi e degustare le loro eccellenze. Il Salone OFF prende il via con l’Enoteca Day martedì 27 febbraio, la giornata che mette al centro il mondo del vino e dove la curiosità si trasforma in calice: 10 appuntamenti nei quali verranno approfonditi la ricchezza e l’autenticità dei vini piemontesi nei luoghi cult della città, da Vanchiglia a San Salvario, ma non solo.
Tra le auliche sale del Circolo dei lettori è inoltre in programma un intero filone di eventi culturali per approfondire i temi materiali chiave nel mondo del vino di oggi, in relazione alle tre dimensioni della sostenibilità. Un viaggio tra calici e parole, per narrare il vino grazie a diversi sguardi, dalle esperienze legate alla comunità LGBTQIA+ ai racconti di empowerment feminile, dai progetti di sostenibilità, all’inclusione sociale.
Si inizia martedì 27 febbraio alle ore 18 al Barney’s, il bar del Circolo dei lettori, con i vini della cantina queer Gringhigna di Strevi, che si pone come obiettivo l’inclusione, sia di persone del luogo che di minoranze, oltre alla salvaguardia degli animali nativi e del territorio, implementando una viticoltura sostenibile. Alle ore 21, nella Sala Grande del Circolo dei lettori, il talk dell’Associazione Quore – ToHousing: ‘Vini di Ogni Genere’ mette al centro il racconto e lo scambio di buone pratiche turistiche ed enogastronomiche ancora in ambito queer, grazie alla fortunata esperienza di Friendly Piemonte.
L’appuntamento di mercoledì 28 febbraio sarà dedicato, dalle ore 21, al racconto dell’Associazione Nazionale delle Donne dei vini in dialogo con le tante professionalità che ne fanno parte, durante il quale verranno trattati i temi dell’inclusività e del gender gap, oltre ai progetti e alle iniziative dell’Associazione, con Mirella De Martis, Mirella Morra, Laura Novarese, Marina Ramasso, Francesca Poggio. A raccontare e far degustare i propri vini dalle ore 18, Maria Angela Brosio con la cantina Amalia Cascina in Langa – Monforte d’Alba, Elena Bonelli con l’Azienda agricola Germano Ettore – Serralunga d’Alba, Anna Sertorio dal Podere ai Valloni – Boca e Mariuccia Borio dalla Cascina Castlet – Costigliole d’Asti.
Giovedì 29 febbraio, alle ore 21, anche il talk a cura del progetto terapeutico 8 Pari e l’Associazione SoloRoero per affrontare il tema dell’inserimento lavorativo di persone fragili in aziende vitivinicole: una sfida sociale da affrontare insieme a tutto il mondo del vino. Ad aprire la serata, sempre al Barney’s, dalle ore 18 si degusteranno i vini delle cantine che sono parte del progetto, tra cui Matteo Correggia, Marco e Vittorio Adriano, Cascina Fornace, Alberto Oggero, Valfaccenda.
All’interno della Libreria Bodoni si rinnova il format ‘Di Libri in Vino’, proseguendo all’interno del filone culturale del Salone del Vino che propone, da mercoledì 28 febbraio a venerdì 1° marzo, tre appuntamenti: la presentazione de ‘Il grande atlante del vino italiano’ a cura di Alessandro Avataneo, autore e regista cinematografico e teatrale, e Vittorio Manganelli, grande divulgatore del vino e già direttore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, (Rizzoli, 2023). Si prosegue con ‘Italia o Enotria: la vigna del Risorgimento. Storie di uomini, vini e vigneti nell’Italia che si unisce’ (Edizioni Ambiente & Cultura) insieme a Marco Mozzone, archeologo del vino in dialogo con Gianmarco Gastone, archeologo e docente. Infine, ‘Eravamo immortali’ un vero romanzo popolare, presentato dall’autore Marco Cassardo, edito da Mondadori. Ogni giorno, in degustazione gratuita un grande Dolcetto, un vino da sempre amato da tanti scrittori per cui è stato musa creativa, che ci sarà raccontato dei vignaioli stessi e dall’Onav di Torino.
Da martedì 27 febbraio a venerdì 1° marzo, Combo Torino sarà la casa di WOUSE la wine-house del Salone del vino: organizzata da Le strade di Torino, la quattro giorni vede susseguirsi, al pomeriggio, degustazioni e approfondimenti dedicati ai creators, giornalisti e influencer per aprirsi al più grande pubblico, ogni sera, con un talk e una degustazione gratuita, dove il protagonista questa volta è il mondo della comunicazione. Si comincia martedì 27 febbraio alle 17 con i vini in anfora e alle 19 il talk insieme a Metanolo, podcast di Will. Mercoledì 28 febbraio sarà la giornata dei vini eroici, con tante cantine e approfondimenti provenienti da quel mondo, dove un Sorì è un tesoro e una sfida, e dove un muretto a secco conserva una storia preziosa di tutela paesaggistica.
Giovedì 29 febbraio, alle 17, è protagonista l’Erbaluce. Dalle ore 19, Stefano Cavallito, Alessandro Lamacchia e Luca Iaccarino, i tre giornalisti e autori della Guida dei 100 di Torino, moderati da Chiara Cavalleris di Dissapore, racconteranno e si interrogheranno sullo stato dell’arte del mondo enogastronomico di Torino, e non solo. Venerdì 1 marzo sarà la giornata dedicata alle bollicine piemontesi, non solo quelle alla ribalta internazionale, ma anche le piccole produzioni e i vitigni autoctoni riscoperti. Nel week end del Salone del Vino, Wouse e Le strade di Torino, si trasferiscono alle OGR Torino, dove andrà in scena FERMENTO, il podcast nato nel corso della prima edizione del Salone, che da buon ‘esploratore urbano’, ama cogliere i riflessi più trasversali delle storie del vino.
Mercoledì 28 e giovedì 29 febbraio al via ‘Le Grandi Cene’: Il Salone del Vino arriva nei migliori ristoranti di Torino. Il pubblico potrà scegliere tra i migliori ristoranti della città che, per l’occasione, ospiteranno un produttore scelto dall’organizzazione del Salone del Vino di Torino. Un connubio che vuole valorizzare la proposta di menù del ristorante, insieme alle migliori cantine del Piemonte.
Giovedì 29 febbraio, gli spazi di Eataly Lingotto ospiteranno l’evento ‘Cantine d’Italia 2024. Più di 100 vini in festa!’. Venti cantine da tutta Italia in collaborazione con GO WINE, più di 100 vini in degustazione, tanta musica e le tapas della Chef Giorgia Serrani. Una serata unica per scoprire la guida dedicata a oltre 750 cantine italiane che “valgono il viaggio“. Proprio per questo l’appuntamento ‘trasgredisce’ le regole del Salone, e racconta il Piemonte attraverso il dialogo con le tante eccellenze italiane fuori regione.
Venerdì 1° marzo 2024 torna la Notte Rossa Barbera, la sagra diffusa del buon vino e cucina a prezzi popolari, per celebrare la “piola”, luogo simbolo della ristorazione sabauda. Piatti tipici, atmosfere conviviali e l’intrattenimento live di musicisti emergenti per un viaggio nella storia della cultura gastronomica e sociale piemontese. L’ottava edizione coinvolge 14 piole nelle quali viene proposto il Menù Notte Rossa Barbera, ispirato alla tradizione della Merenda Sinoira, e si potrà assistere all’esibizione di 14 musicisti emergenti piemontesi accompagnati dai vini di 14 cantine produttrici di Barbera. Il Barbagusto ospiterà il cantautore Filippo D’Erasmo, da Il Camaleonte si esibirà l’artista Esma, sul palco della Cricca suonerà Salvario, da Ratatui ci sarà Alberodicarta, da Ostu il cantautore Eugenio Rodondi, a OFFTOPIC i Bonsai Bonsai e ancora, Annibale alla Bocciofila Vanchiglietta, da Qucina la musica di La Cricca dij mes-cià, in Via Baltea Diletta Semboloni, Andrea Ciuchetti ai Bagni di via Aglie’, Il Conte Biagio al Capodoglio, l’eclettico pianista Protto accompagnato da una violoncellista al Comala e Dionysian al Kontiki, mentre al Circolo Risorgimento l’artista Pedar.
Durante le giornate del Salone la Gelateria Silvano – gelato d’altri tempi, Mouu Mouu, Gelateria Miretti, Gelateria La Tosca, Gelato Dok, +Di un gelato, e Gelati D’Antan daranno la possibilità di gustare un Sorbetto al Moscato – del Consorzio del Moscato – in collaborazione con Ascom Confcommercio Torino.
Inoltre, nei locali aderenti al circuito Mangébin – progetto di Camera di commercio di Torino, Ascom Torino, Confesercenti di Torino e Provincia, Città di Torino e Turismo Torino e Provincia – composto da 51 ristoranti di Torino e della sua provincia che propongono nei propri menù le ricette tradizionali del Piemonte e i vini regionali, si potranno degustare dal 27 febbraio al 17 marzo i famosi Plin e tutti i partecipanti al Salone del Vino riceveranno un calice in omaggio.
“La Città di Torino – dichiara il Sindaco Stefano Lo Russo – sostiene il Salone del Vino e siamo davvero contenti di dare il via a questa nuova edizione. In un anno che vede la nostra città sempre più protagonista di grandi eventi internazionali, sarà una vetrina d’eccellenza per l’enogastronomia di qualità, che fa parte della storia di questo territorio e rappresenta da sempre una delle sue attrattive, oltre che un importante volano economico”.
Come spiega Dario Gallina, presidente dell’ente camerale: “La Camera di commercio di Torino sostiene il Salone del vino e si impegna a renderlo ricco e animato attraverso la presenza dell’Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino e dei produttori locali con particolare attenzione a quelli della nostra selezione Torino DOC, che raccoglie 45 aziende e 146 vini in rappresentanza delle 7 denominazioni torinesi. Produzioni affermate, ma anche rare e di nicchia, che verranno presentate in masterclass dedicate aperte al pubblico e ai professionali. Grazie al nostro Laboratorio Chimico porteremo poi al centro dell’attenzione dei visitatori temi di estrema attualità, come i cambiamenti climatici e le ricadute sulle produzioni vitivinicole, ma il Salone sarà anche un’occasione per ricordare il nostro impegno nella valorizzazione della viticoltura torinese attraverso progetti come Mangébin, rivolto a clienti e ristoratori, e Atlante del Cibo, a supporto del sistema cibo metropolitano e delle sue politiche di sostenibilità”.
“Il Salone del Vino 2024 porta al centro del capoluogo piemontese il grande patrimonio vitivinicolo del Piemonte, inserendosi tra gli eventi di richiamo per turisti e appassionati. Un’ampia offerta che nasce dai vini eccellenti, rappresentati dai produttori, consorzi di tutela, enoteche regionali e strade del vino, e diventa l’occasione per conoscere i territori di produzione che hanno determinato il successo dell’enoturismo nella nostra regione – dichiara l’assessore all’Agricoltura e cibo della Regione Piemonte Marco Protopapa – È soprattutto la dimostrazione che la città di Torino è sempre di più un riferimento per il mondo agricolo della sua Regione”.
Informazioni relative ai biglietti e ai pacchetti disponibili: bit.ly/SALONE_VINO_TORINO_PACCHETTI
IL SALONE DEL VINO DI TORINO è realizzato:
Con il Patrocinio e il sostegno di Città di Torino, Camera di commercio di Torino, Unioncamere Piemonte, Turismo Torino
Con il Patrocinio di Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino
Con il Contributo di Fondazione CRT
Con la Partecipazione e la Collaborazione di Regione autonoma Valle d’Aosta, Camera valdostana delle imprese e delle professioni, Ascom Confcommercio Torino e Confesercenti di Torino e Provincia.
Main partner organizzativi Go Wine, Fisar Torino, Le strade di Torino, Associazione FEA, Libreria Bodoni
Partner Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, il Consorzio di tutela e Valorizzazione Vini DOCG Caluso, Carema e Canavese DOC, Consorzio Cocconato Riviera del Monferrato, Consorzio di Tutela e Valorizzazione delle DOC Freisa di Chieri e Collina Torinese, Consorzio di Tutela dell’Ovada DOCG, Il Consorzio per la Tutela e Valorizzazione dei Vini D.O.C. Valsusa, Associazione Tutela Baratuciat e Vitigni minori, Strada del barolo e i grandi vini di langa, Associazione nazionale Le Donne del Vino, Associazione dei comuni del Moscato, i Giovani Vignaioli Canavesani, Associazione dei Vini Biologici, Consorzio Tutela Grappa del Piemonte e Grappa di Barolo, Enoteca Regionale dei vini della provincia di Torino, Enoteca Regionale di Gattinara e delle Terre del Nebbiolo, Enoteca regionale del Roero, Enoteca Regionale di Ovada e Monferrato, Torino Doc, Consorzio Vini Valle d’Aosta, Ais Piemonte, Onav Piemonte, Città Europea del Vino 2024, Fondazione Circolo dei lettori
Main Partner Tecnici Rastal, Team System Partner Tecnici Grissinificio Feyles, Acqua Minerale Lauretana
Grazie a GAI Macchine Imbottigliatrici Hospitality partner Federalberghi Torino
Con la collaborazione di Borghi in carrozza – Viaggio Italia, 8 Pari, Associazione SoloRoero, Cultura Liquida, To Housing, SeeYouSound, Pin Torino, GxT e Senior Civico, Engim, To BE, Torino Magazine
Main Location Salone del Vino OGR Torino, Museo Nazionale del Risorgimento Italiano Main Location Salone del Vino OFF Combo Torino, Fondazione Circolo dei lettori e Barney’s, il bar del Circolo dei lettori, Eataly Torino |
Incidente mortale nella notte a Torino. Una ragazza di 29 anni è deceduta a causa dell’impatto della Fiat Tipo su cui viaggiava come passeggera, schiantatasi contro un palo della luce nella rotonda di piazza Derna.
L”incidente aereo di settembre, quando un velivolo delle Frecce Tricolori precipitò a San Francesco al Campo, uccidendo una bimba, non fu causato dall’impatto frontale con volatili. Le indagini, avviate e l’analisi scientifica delle lamiere dei velivolo no fa emergere tracce di uccelli. Ma per quanto riguarda l’interno del motore resta valida l’ipotesi che alcuni volatili siano rimasti incastrati, bloccando così gli ingranaggi. Questa ipotesi sarà studiata tramite una consulenza tecnica.
Carnevale di Ivrea, servizio postale sempre attivo
Nella foto tutto il personale del centro di Distribuzione delle Poste di Ivrea, al centro il direttore Davide Burbatti, che indossano il caratteristico berretto frigio.
Il servizio di recapito durante il carnevale non si è mai fermato.
Juventus-Udinese 0-1
I bianconeri perdono 0-1 in casa sconfitti dall’Udinese nella 24a giornata di Serie A. Si tratta della seconda sconfitta consecutiva in campionato. Ora la Juventus è a -7 dall’Inter prima in classifica. La rete di Giannetti è arrivata al 25′ e i padroni di casa non sono più riusciti a recuperare.
La Regione ha deciso di riconoscere un contributo ai proprietari dei veicoli danneggiati dalla colata di fango che si è abbattuta su Bardonecchia la scorsa estate.
L’assessorato alla Protezione Civile aveva chiesto ai Comuni coinvolti di raccogliere le segnalazioni dei cittadini che avevano avuto l’auto distrutta o fortemente danneggiata e ha stanziato 500 mila euro per far fronte alle richieste di rimborso danni da parte degli automobilisti dell’evento di Bardonecchia e delle grandinate che hanno colpito alcune zone del Cuneese a luglio.
La ricognizione effettuata dai comuni coinvolti ha portato all’impegno di un contributo di circa 500 mila euro per circa 300 veicoli di cui un centinaio che hanno subito danni la notte del 13 agosto a Bardonecchia.
In particolare per Bardonecchia si tratta di 292 mila euro, di cui 250 mila per 50 veicoli demoliti e 42 mila euro per 42 automobili danneggiate.
«Mai la Regione aveva riconosciuto un contributo per le auto, o comunque per i beni assicurabili. A fronte dell’eccezionalità degli eventi, abbiamo però deciso di erogato questo contributo perché pensiamo che sia giusto sostenere chi, senza alcuna colpa, si è visto distruggere il parabrezza o, nei casi più gravi, tutta l’auto» spiegano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e l’assessore alle Infrastrutture Marco Gabusi.
«Fin dai primi momenti dopo la drammatica esondazione di agosto, la Regione Piemonte è stata vicina a Bardonecchia: il giorno successivo all’evento, l’assessore Gabusi era con noi sul territorio per avere una prima stima dei gravi danni. Da allora l’attenzione del presidente Alberto Cirio e dei suoi assessori è stata costante e preziosa per noi – sottolinea il sindaco di Bardonecchia Chiara Rossetti – La notizia di oggi, del riconoscimento di un contributo anche per i numerosi veicoli travolti e danneggiati da fango e acqua è un’ulteriore conferma dell’impegno della Regione per la nostra cittadina. Sapere di poter contare su questo appoggio ci aiuta nel lavoro di pieno ritorno alla normalità, intrapreso da subito, dopo gli eventi di agosto, con un grande sforzo finanziario da parte del Comune. Sforzo che tuttora prosegue».
“Simboli, segni e sogni” raggiunge la sua terza edizione presso la galleria torinese Spazio44, in via Maria Vittoria 44, una rassegna di arte contemporanea che si terrà dal 16 febbraio al primo marzo prossimo.
Si tratta di una collettiva artistica che mutua un concetto imprescindibile dell’arte: il segno e il suo simbolo.
Ciò a cui assistiamo è una ricerca che accosta la “realtà altra” alle forme e alle sue significazioni.
L’arte proposta in mostra ha lo scopo di rendere visibile la sacralità del quotidiano e l’interiorità dell’artista in una commistione mai banale di tecnica ed emozioni vissute.
Attraverso il simbolo, come riporta lo studioso Mircea Eliade, il mondo si spiega ed assume significato attraverso di esso.
Sviluppando un cosmo vivente articolato e significativo, secondo il pensiero simbolico il mondo non è solo “vivo”, ma anche “aperto”, perché un oggetto è altresi segno di una realtà che trascende l’essenza stessa dell’oggetto rappresentato.
La collettiva promossa dalla curatrice Elisa Bergamino, in collaborazione con Infinito Arte, pone sulla scena un dialogo bifronte che mostra e svela lo spazio immaginario e immaginatoche divide l’arte dall’espressionismo artistico.
Mara Martellotta
Caro direttore, come temevamo, lunedì 12 febbraio, approfittando della chiusura dei Giardini Reali, è stata eseguita la “condanna a morte senza appello” di altri cinque alberi, da quello che abbiamo potuto vedere dalla recinzione esterna. Oggi, a giardini aperti, potremmo fare una verifica completa.
Nonostante le quasi mille firme della nostra petizione su Change.org, con la quale chiediamo di fermare i tagli allo scopo di poter effettuare ulteriori analisi tecniche e le centinaia di mail dei cittadini, nelle quali chiedevamo di pubblicare la documentazione attestante i motivi dell’abbattimento di altri dieci alberi, dopo cinque giorni, al posto di risponderci, hanno avviato le motoseghe.
Finora le proteste dei vari comitati, sui tagli arborei nei vari punti della città di Torino, erano rivolte all’amministrazione politica della città. In questo caso invece ci stiamo rivolgendo ad un ente museale e culturale statale e non ci saremmo mai aspettati lo stesso esito.
Confidavamo nella sensibilità dei Musei Reali nei confronti degli alberi in virtù della recente mostra fotografica, da loro organizzata, sull’Agenda 2030 dell’ONU con l’esposizione di immagini riguardanti i tagli arborei in Amazzonia.
Noi vorremmo ancora credere alla buona fede della direzione dei Musei Reali, alla quale ribadiamo la richiesta di rendere pubblica la documentazione riguardante lo stato di salute degli alberi che si è deciso di eliminare e di sospendere gli abbattimenti per svolgere ulteriori analisi tecniche.
Campagna “Salviamo i Giardini Reali di Torino”
Link della petizione https://www.change.org/p/campagna-salviamo-i-giardini-reali-di-torino
Mentre ancora da noi – a Torino, luogo scelto e deputato – tutto tace, in attesa di un’esplosione che a suo tempo ci dia il giusto merito (“valorizzare un patrimonio che è proprio dei Musei torinesi”, “di prima fascia” è stato tra l’altro ribadito, nucleo d’eccellenza di una corte che con avveduta attenzione amava raccogliere e circondarsi di quella che era l’arte “contemporanea”), già si sono accese le luci, con le due conferenze stampa, a Roma presso il Ministero della Cultura e a Milano nelle sale di Palazzo Litta, sulla mostra intorno alla figura del “Guercino. Il mestiere del pittore” che dal 23 marzo sino al 28 luglio occuperà gli ambienti cittadini di palazzo Chiablese. Una mostra che vuol essere un giusto inserimento nella grande attenzione come negli studi sempre più approfonditi in questi ultimi anni sulla figura dell’artista nato a Cento nel 1591 (morirà a Bologna settantacinquenne), per tacere delle mostre recenti di Madrid e di Francoforte e di quella felice riscoperta che è la riapertura della Pinacoteca Civica della sua città natale. Un fermento, una figura importante dell’arte seicentesca, un “maestro” cui più di altri si deve collegare il termine “mestiere”, un omaggio che vedrà allineate più di cento opere, un preciso “affresco del sistema dell’arte”, una suggestiva proposta dei Musei Reali di Torino – con Direttore avocante Mario Turetta, Segretario Generale del Ministero della Cultura -, un’importante organizzazione dovuta (e prodotta) da CoopCulture (era presente a Milano, lo scorso venerdì, Federica Bianchi, Regional Manager Piemonte) con Villaggio Globale International (con la presenza della consigliera Nicoletta Buffon).
Più di cento opere tra le quali sono comprese alcune di artisti coevi, i Carracci, Guido Reni, il Domenichino, l’importante nucleo delle collezioni sabaude che incontra i prestiti di trenta musei e collezioni – tra cui il Prado e il Monastero di San Lorenzo dell’Escorial – e che per la prima volta, dopo 400 anni, riunifica altresì il ciclo di dipinti commissionati al pittore a Bologna da Alessandro Ludovisi, futuro papa (dal febbraio 1621 alla morte avvenuta nel luglio di due anni dopo) e squisito quanto accanito mecenate, fautore di committenze e di compensi non indifferenti. Un percorso che vuole essere un evento unico e spettacolare, curato da Annamaria Bava dei Musei Reali e da Gelsomina Spione dell’Università di Torino, in perfetta compartecipazione con un prestigioso comitato scientifico, cui partecipano Daniele Benati, David Garcìa Cueto, Barbara Ghelfi, Francesco Gonzales, Fausto Gozzi, Alessandro Morandotti, Raffaella Morselli e Sofia Villano. Tutti d’accordo nel lavorare partendo dalla figura dell’artista per allargare il panorama alla professione del pittore a quel tempo, sottolinea ancora Annamaria Bava, ovvero focalizzare lo sguardo e l’attenzione dello studioso, del visitatore e dell’appassionato alle sfide del mestiere, ai sistemi di produzione, all’organizzazione della bottega, alle dinamiche del mercato e delle committenze, ai soggetti più richiesti. Svelare la quotidianità attraverso l’epistolario e la ricca documentazione lasciata, l’importanza del suo “Libro dei conti”, gli incontri con amici e agenti e mercanti, gli intermediari che coinvolgevano l’artista e i tanti committenti pronti a riconoscere la sua arte, borghesi, nobili, pontefici e prelati, sino alle prestigiose corti europee, curiosare nel prezzario pronto a distinguere tra una figura soltanto e le molte che s’imponessero ad affollare una tela, tra una mezza figura e una piccola testa, le piccole e sempre presenti problematiche di ogni opera terminata, come l’imballaggio, l’eventuale arrotolamento della tela, i deprecabili danni, l’arrivo a destinazione.
“Gran disegnatore e felicissimo coloritore: è mostro di natura e miracolo da far stupire chi vede le sue opere. Non dico nulla: ei fa rimaner stupidi li primi pittori”, ebbe a scrivere nell’ottobre del 1617 Ludovico Carracci in una lettera a Don Ferrante Carli. Questo “miracolo da far stupire” verrà confermato dalle curatrici in un approfondito percorso suddiviso in dieci sezioni: “Come si forma un pittore: il confronto con i maestri”, non soltanto l’apprendistato all’interno della bottega di un maestro più vecchio ma anche il luogo dove Giovanni Francesco Barbieri (questo il suo vero nome: il soprannome gli venne in giovanissima età, per lo strabismo dell’occhio destro colpa del gesto di un tale che, messosi a urlare all’improvviso, svegliò di soprassalto il piccolo che dormiva e che cominciò a stralunare gli occhi, finché il destro si bloccò in quell’accidente che lo avrebbe segnato per tutta la vita) viveva, quella Cento che è a metà strada tra Bologna e Ferrara, la prima con i suoi maestri, l’altra con il grande modello cinquecentesco di Dosso Dossi, habitat ampliato con il viaggio a Venezia che il pittore compì nel 1618, trovandosi a confronto con le opere della stagione cinquecentesca dei Tiziano, dei Tintoretto e dei Veronese; “Rappresentare la realtà: il paesaggio”, con gli esempi di una ricca produzione, se è vero, come attesta il biografo Cesare Malvasia, che Guercino disegnava in ogni momento della giornata, anche la sera dopo la cena, quando s’intratteneva con i familiari; “Da allievo a maestro: l’Accademia del nudo”, un’istituzione in proprio, nel 1616, due stanze messe a disposizione dall’amico Bartolomeo Fabbri, che vede la partecipazione di parecchi giovani, e “L’affermazione del pittore: viaggi, relazioni e committenze”, l’arrivo a Cento di Antonio Mirandola, eccellente promotore, i contatti con i Ludovisi e la protezione, il soggiorno a Roma, con il “Libro dei conti” a renderci conoscenza dei tanti, appartenenti alle differenti classi sociali, pronti a commissionargli opere. E poi ancora: “Nella bottega dell’artista: natura e oggetti in posa”, “Il processo creativo: L’invenzione, la riproposizione dei modelli, l’organizzazione della bottega”, uno sguardo affascinante sopra l’intero lavoro preparatorio delle varie tele (si pensi solo che il Guercino, “d’applicazione indefessa”, per la pala della “Vestizione di san Guglielmo”, oggi a Bologna, realizzò ben 23 disegni), “Il mercato e il prezzo delle opere”, dove ancora ci viene in aiuto il diario giornaliero delle entrate, una redazione che fu sino alla morte (nel 1649) compito del fratello Paolo Antonio e che poi Giovanni Francesco curò di persona sino al 1666, “Il mondo intorno al pittore: scienza vs magia”, “Il gran teatro della pittura” dove al centro si pone lo squillare del Barocco e il pieno coinvolgimento dello spettatore. “Un tema di successo: Sibille e “Femmes fortes”, infine, dove attraverso i nomi di Reni e di Domenichino, di Elisabetta Sirani e di Guercino appunto, si immortala il tema iconografico delle Sibille, coniugando con vivaci composizioni e nuove formule inventive, in un misto “di pudore e sensualità, di chiarezza e di mistero”, l’enigma della profezia e della gioventù intrecciata alla bellezza, il tema dell’arcaico a quello esotico.
Frammento non ultimo della importanza della mostra, le Giornate internazionali di studio promosse il 7 e 8 maggio dai Musei Reali e Università di Torino – Dipartimento Studi Storici, occasione necessaria per chi vorrà meglio conoscere e approfondire la figura del grande artista di Cento.
Elio Rabbione
Nelle immagini: Guercino, “autoritratto”, 1630-1632, Londra, Schoeppler Collection; Guercino, “Il ritorno del figliol prodigo, Torino, Musei Reali – Galleria Sabauda; Guercino, “Susanna e i vecchioni”, Madrid, Museo del Prado; Guercino, “Sibilla Persica”, 1647, Roma, Musei Capitolini – Pinacoteca Capitolina
Dal 17 al 19 marzo a Torino arriva Horeca Expoforum, il più importante evento dell’ospitalità e del food and beverage nel nord ovest d’Italia: non solo spazi espositivi per i professionisti del settore, ma anche eventi, dibattiti, degustazioni e la possibilità di conoscere innovative start-up.
Porta di accesso a novità, occasioni di business, nuovi fornitori, divertimento, informazione: è in arrivo Horeca Expoforum, l’unico evento internazionale del Nord-Ovest d’Italia. La tre giorni è organizzata da GL events Italia dal 17 al 19 marzo 2024 al Lingotto Fiere di Torino (Padiglione 3) ed è riservata ai professionisti della filiera dell’ospitalità e del food and beverage. Qui potranno addentrarsi nel mondo dell’Horeca, confrontarsi con le proposte degli espositori e partecipare al fitto programma di appuntamenti, tra masterclass, showcooking e corsi di aggiornamento professionale.
Horeca celebra un universo fatto di ospitalità, ristorazione e catering rappresentato in Italia da 405.000 aziende in cui lavorano 1.300.000 dipendenti (fonte: Rapporto Ristorazione 2022 FIPE – Federazione Italiana Pubblici esercizi). Un settore eterogeneo, in cui ognuno ha necessità diverse. È il pianeta della convivialità, che 92,9% degli italiani riconosce come uno degli aspetti fondamentali dello stile di vita (fonte: Rapporto Censis 2023).
Su un’area espositiva di 13.000 mq, Horeca Expoforum darà voce ai protagonisti della filiera anche attraverso un ricco palinsesto di incontri, dibattiti e degustazioni. Tra questi, il 18 marzo ci sarà il Simposio Nazionale Stelle della Ristorazione 2024, un simposio tecnico per valorizzare la formazione e il confronto tra chef, e l’Assemblea Nazionale APCI (Associazione Professionale Cuochi Italiani), prezioso momento di confronto e pianificazione strategica, durante il quale si parlerà della ristorazione come impresa, di sostenibilità e del progetto di valorizzazione dei giovani #APCIJR.
Parallelamente l’Associazione Cuochi della Mole di Torino e provincia organizza una giornata di appuntamenti con chef che si alternano nella preparazione di pietanze dedicate al mondo delle verdure e dei legumi del territorio piemontese, per richiamare l’attenzione sull’importanza di una sana e corretta alimentazione.
In collaborazione con la World Green Tea Association, nella giornata di apertura sarà invece organizzata una degustazione guidata di pregiati tè verdi giapponesi, in risposta al crescente interesse dei consumatori verso i tè e le tisane.
Tra i protagonisti della manifestazione anche Horeca Job, start-up piacentina e società benefit, composta da un team femminile al 100%, che offre un servizio innovativo a chi offre e cerca lavoro nel mondo Horeca, tema che costituisce uno dei problemi più caldi in questa fase di “talent shortage”, ovvero di scarsità di candidati, soprattutto per le attività più operative.
Cuochi, chef, operatori food e aziende di catering, pasticcerie, baristi e titolari di bar ed enoteche gastronomie, panetteria, salumeria e molti altri operatori della ristorazione, proprietari e gestori di hotel e attività ricettive, agenti, rappresentanti e distributori: sono loro gli interpreti della manifestazione, insieme a espositori che contano importanti nomi in arrivo da tutta Italia. Tra loro: Barilla for professionals, Lauretana, Bonduelle, Cantine Bava, Orogel, Electrolux, Costadoro, Marchetti, Délifrance Ekaf, Cioccolato Gobino, Galup. Presenti anche numerose associazioni, tra cui Conpait (Confederazione Pasticceri Italiani), APCI (Associazione Professionale Cuochi Italiani), Specialty Coffee Association, AVPN (Associazione Verace Pizza Napoletana), FIC (Federazione italiana cuochi), Associazione Provinciale Cuochi Della Mole, Associazione Cuochi di Novara e VCO, Associazione Cuochi Provincia Granda, Unione Regionale Cuochi Piemontesi, ASVI: associazione sala vendita italiana.
· date: 17-19 marzo 2024 ore 9.30 – 18.30, luogo: Padiglione 3 | Lingotto Fiere Torino, via Nizza 280
· pubblico: evento dedicato ai professionisti del settore hospitality e Food&Beverage
· ingresso: gratuito previo accredito: operatori – scuole