ilTorinese

Menù delle feste de La Pista sul tetto del Lingotto

 E la Pista Bistrot all’NH Collection Santo Stefano

La Pista del Lingotto è senza dubbio uno dei posti più panoramici della città. Una vista mozzafiato che abbraccia a 360° la collina e l’arco alpino, la Mole Antonelliana, Superga, Il Castello di Moncalieri, il Monviso…

Per chi è a Torino a Natale e Capodanno La Pista offre due menù speciali.

Pranzare a La Pista la mattina di Natale potrebbe essere l’occasione anche per visitare il tetto del Lingotto, la leggendaria pista di collaudo Fiat situata in cima all’ex complesso industriale, oggi trasformata nel giardino sospeso più grande d’Europa, con più di 40.000 piante appartenenti a 300 specie e varietà diverse.

La notte di Capodanno la cena sarà accompagnata dalla vista unica sulle luci e sui fuochi d’artificio che illumineranno la città allo scoccare della mezzanotte.

Per chi non sa rinunciare la fascino della Torino romana, l’alternativa è scegliere La Pista Bistrot, all’interno dell’NH Collection Santo Stefano, con la vista sulle Porte Palatine, uno dei monumenti simbolo della città.

La Pista – Menù pranzo di Natale (Euro 100)

  • Benvenuto di La Pista
  • Batsoà di finanziera, gambero e zuppetta di cachi
  • Capasanta, nocciola, aglio nero e passion fruit
  • Plin al tovagliolo ripieno di risotto alla milanese e comfort di ossobuco
  • Petto di faraona, soffice di patate ai porcini, cima di rapa e melagrana
  • Torrone capra e agrumi
  • Sfera di cioccolato, frutti rossi, spezie e neve
  • Piccola pasticceria fresca
  • Caffè espresso

 

La Pista – Menù Capodanno (Euro 150)

  • Benvenuto di La Pista
  • Manzo, bottarga, ostrica, stilton e rapa
  • Secondo Testa Coda
  • Salmerino, caviale, topinambour e mela verde
  • Carnaroli Riserva San Massimo, astice, ricci, zucca e caffè
  • Raviolini d’anatra, parmigiano 50 mesi, pere e liquirizia
  • Entrecote di bisonte, capounet, ravanelli e patate asselback
  • Mini ice di seirass, agrumi e timut
  • Panettone, oro e Champagne
  • Piccola pasticceria

 

La Pista Bistrot – Menù Pranzo di Natale (Euro 65)

  • Pane burro e acciuga
  • Salmone affumicato lenticchie nere belluga e gel di melograno
  • Tortellini di cappone in consommé
  • Bollito, le salse e topinambur
  • Dessert: Rochè
  • Espresso coffee Lavazza
  • Piccola pasticceria fresca
  • Wines: Nebbiolo cascina Destefanis 2022; Arneis cascina Destefanis 2022
  • Acqua N/F

 

La Pista Bistrot – Menù Cena di Capodanno (a partire da euro 100)

 

  • Ostrica con coulis di melograno e zenzero
  • Lingua, gamberi e bagnetto rosso
  • Primo fiore vaccino, verdure di stagione e tartufo nero
  • Plin agli scampi e bisque
  • Brasato di tonno e cipolla fondente
  • Pancetta di maialino, carota arancia e zenzero
  • Dessert: Monviso 3841
  • Espresso coffee Lavazza
  • Piccola pasticceria
  • Selezione di vini
  • Acqua N/F

 

La Pista

Via Nizza 262, Torino

www.ristorantelapista.com

La Pista Bistrot

Via Porta Palatina 19, Torino

https://ristorantelapista.com/bistrot/

Italia Nostra celebra gli 800 anni del presepe 

 

Italia Nostra celebra l’importante anniversario lanciando la campagna nazionale “I Presepi Artistici dei Territori”

Uno dei compiti di Italia Nostra è quello di promuovere la tutela dei beni culturali attraverso la conoscenza.
“Si ama ciò che si conosce; si tutela ciò che si ama”, è l’assunto che ispira le campagne nazionali sul Patrimonio
culturale.

Come ci ricorda la CEI, il 24 dicembre 1223 a Greccio, nella valle reatina, San Francesco d’Assisi volle allestire
nel bosco una rappresentazione essenziale della Natività con solo due animali, una greppia e il Santo a leggere
il Vangelo. Si fa risalire a quell’evento narrato da Tommaso da Celano l’istituzione del Presepe, che nella
tradizione devozionale italica è diventato qualcosa di molto più articolato ed elaborato. Nei secoli, la
tradizione si è tanto consolidata che numerosi artisti ed artigiani hanno profuso la loro arte e la lora maestria
nella creazione di Presepi che rappresentano la Natività nei più svariati contesti paesaggistico-ambientali,
arricchita da innumerevoli personaggi legati alla narrazione evangelica, ma anche alla quotidianità e
all’attualità. Espressione autentica di una cultura popolare, tale produzione ha raggiunto una altissima qualità
artistica sia per varietà dei materiali che per la maestria delle manifatture, tanto da essere ospitata in vari
musei e godere di fama internazionale.

Le segnalazioni che perverranno tramite le Sezioni e i Consigli regionali di Italia Nostra saranno accessibili
nello spazio dedicato sul sito di Italia Nostra, anche per meglio conoscere le attività del più che sessantennale
impegno dell’Associazione a tutela del Patrimonio culturale della Nazione nelle sue molteplici manifestazioni.
Italia Nostra

La Scialuppa sul podio nazionale dei fondi anti-usura

Già assistite 17.000 famiglie e piccole e medie imprese, 2.500 garanzie su finanziamenti bancari per oltre 45 milioni di euro 

La Scialuppa CRT Onlus, ente strumentale della Fondazione CRT, si posiziona per il secondo anno consecutivo sul podio in Italia tra i soggetti non profit (fondazioni e associazioni) che hanno ricevuto i contributi statali a sostegno del loro impegno nella prevenzione del fenomeno dell’usura.

La Fondazione La Scialuppa CRT, infatti, ha ricevuto risorse statali per circa 350.000 euro, assegnati dal ministero dell’Economia e delle Finanze sulla base, tra i vari criteri, di indicatori oggettivi dell’efficacia e dell’efficienza operativa e gestionale.
Il nuovo contributo pubblico si aggiunge ai 450.000 euro che la Fondazione CRT ha stanziato quest’anno a favore della Scialuppa CRT, ente istituito nel 1998 per supportare soggetti a rischio usura in Piemonte e Valle d’Aosta.

 

Con una quarantina di volontari e 10 centri di ascolto diffusi sul territorio (Torino, Aosta, Ivrea, Biella, Cuneo, Verbania, Novara, Vercelli, Asti, Alessandria), La Scialuppa CRT ha fornito finora assistenza gratuita a 17.000 famiglie e piccole e medie imprese in temporanea difficoltà, deliberando 2.500 garanzie su finanziamenti bancari per oltre 45 milioni di euro, in modo da evitare il ricorso ai canali illegali del credito.

 

La conferma del podio è il riconoscimento del grande impegno dei volontari della Scialuppa CRT, che danno risposte concrete ai fabbisogni delle famiglie in temporanea difficoltà economica – dichiara il Presidente della Scialuppa CRT Ernesto Ramojno –. Da 25 anni con il supporto della Fondazione CRT, contribuiamo a prevenire un fenomeno grave e ripugnante come l’usura, che alimenta il mondo criminale e provoca un indebolimento del tessuto economico e sociale”.

 

Il contributo statale ricevuto dalla Scialuppa CRT, con funzione di garanzia per la concessione di prestiti a tasso agevolato, è il risultato della ripartizione annuale tra i 75 enti attivi in Italia (48 confidi e 27 associazioni e fondazioni antiusura), ai quali sono stati erogati quest’anno oltre 23 milioni di euro del Fondo nazionale antiusura, Il Fondo è alimentato in prevalenza dai proventi delle sanzioni amministrative antiriciclaggio, ed è gestito dalla Commissione interministeriale Economia e Finanze, Interno, Sviluppo economico, Lavoro e Politiche sociali.
In seguito a una valutazione basata sulla combinazione di parametri meritocratici – come il numero di pratiche deliberate dagli enti, l’efficienza storica nell’utilizzo delle risorse, l’attività di ascolto dei soggetti in crisi e l’effettiva capacità di garantire l’accesso al credito – la Commissione ha destinato 348.370,15 euro alla Fondazione La Scialuppa CRT.
Per quota parte del Fondo antiusura, La Scialuppa CRT si colloca così al primo posto a livello regionale e al terzo posto a livello nazionale.

Le autorità militari in visita alla mostra degli internati militari nei lager nazisti

 

 

Polo del ‘900, 18 dicembre 2023, ore 11.30

Le autorità militari fanno visita alla mostra “DisobbediResistere” ospitata al Polo del ‘900 nell’ambito dell’ottantesimo della Resistenza. A intervenire in dialogo con i promotori della mostra il presidente Paolo Borgna e la storicaChiara Colombini dell’Istoreto: il generale Stefano Mannino, comandante della Scuola d’Applicazione dell’esercito di Torino; il Colonnello Giovanni Spirito, Comandante della Scuola Allievi Carabinieri di Torino; Alessandro Paola, direttore regionale dei vigili del fuoco. Presenti anche un rappresentante del generale Antonio Di Stasio, comandante regionale dei carabinieri; 20 militari della scuola di applicazione e 10 militari della Brigata Alpina Taurense. Si succedono intanto le visite di familiari e studenti fino alla chiusura, prorogata al 2 febbraio 2024.

Il percorso della mostra racconta l’esperienza degli Imi – gli Internati militari italiani – i soldati catturati dall’esercito tedesco e deportati nei campi di prigionia in Germania dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. Sui circa 800.000 militari imprigionati, 600.000 si rifiutarono di aderire alla Repubblica sociale italiana e di continuare la guerra al fianco del suo alleato nazista: la loro disobbedienza fu un’altra forma di Resistenza.

Oggetti originali appartenuti ai militari internati nei campi si alternano alla riproduzione di documenti (lettere, disegni, pagine di diario, volantini) che testimoniano le condizioni della prigionia, le difficoltà del quotidiano, la durezza del lavoro coatto, e restituiscono una capacità di resistenza che passa attraverso le risorse interiori.

Un progetto di Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea Giorgio Agosti, Istituto di studi storici Gaetano Salvemini e Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza.

Apertura | Martedì – Domenica, ore 10-18

Accesso libero

Addio a Remo: il decano degli alpini è andato avanti

Negli occhi di Remo si leggeva l’orgoglio e il temperamento dei “veci” d’altri tempi: “ancora lo scorso giugno eravamo a Brusasco insieme ai suoi Alpini e come sempre bastava la sua presenza per dare carattere e significato alle celebrazioni.

Con la scomparsa di Remo viene a mancare l’ultimo dei Soci Fondatori che 76 anni fa si riunirono per costituire il Gruppo Alpini di Cavagnolo, alla Famiglia Ferrero e alle sue amate penne nere rivolgiamo le nostre più sentite condoglianze”,  si legge nella pagina Facebook del Comune di Cavagnolo.

Il rinnovo e l’allargamento del patto di amicizia tra Rivarolo Canavese e Vasto

 

In 50 anni di vita, il Coro Città di Rivarolo, si è confrontato molte volte con diversi sodalizi musicali ma con il Coro Polifonico Histonium “Bernardino Lupacchino dal Vasto”, in provincia di Chieti, è nata quasi istantanea, l’unità di intenti, l’affetto, la sinergia che negli anni ha visto queste due realtà corali collaborare tra loro, malgrado la distanza geografica.

Tutto nacque nel 2009 dal drammatico terremoto dell’Aquila. Il Coro di Rivarolo Canavese si mise immediatamente alla ricerca di un coro “fratello” nell’ottica di organizzare insieme un evento musicale per raccogliere fondi da destinare a quegli sfortunati territori. Il Coro Polifonico Histonium Bernardino Lupacchino dal Vasto si rese immediatamente disponibile per questo progetto e da quel momento iniziò subito una forte empatia tra i due sodalizi che portò negli anni a seguire, a reciproche trasferte. Nel 2022, dopo aver condiviso per 16 anni tante esperienze di musica ed amicizia, i due cori avevano deciso di ufficializzare i “vincoli permanenti di fratellanza”, attraverso la stipula di un “Patto di Amicizia” che ha visto coinvolte a Rivarolo Canavese anche le amministrazioni civiche delle due città.
Per dare forza e concretezza al Patto di Amicizia stipulato l’amministrazione Rivarolese e il Coro Città di Rivarolo hanno deciso di allargare ad altre associazioni l’esperienza e la conoscenza di quei luoghi con l’obiettivo di unire altre realtà culturali, sociali, turistiche dei nostri due comuni.

Nei giorni dell’Immacolata Concezione, da venerdì 8 a domenica 10 dicembre i Coristi del Coro di Rivarolo, presieduto da Gianfranco Ponchia e diretto da Maria Grazia Laino, con l’assessore alle Politiche Sociali ed ai gemellaggi di Rivarolo Michele Nastro, una delegazione dell’ANFFAS ed una dell’UNITRE, si sono recati nella Città del Vasto per partecipare alle celebrazioni concertistiche previste dal Coro Histonium per le celebrazioni del loro 50°mo anniversario.

Venerdì 8 dicembre partenza da Rivarolo e arrivo a Vasto nel tardo pomeriggio. Alla sera, dopo un piacevole concerto effettuato dai due cori, un ricevimento informale da parte del sindaco Francesco Menna, dell’Assessore alla cultura e al Welfare Nicola Della Gatta e di tutta la giunta della città con una visita al mercato cittadino recentemente ristrutturato. Sabato mattina ha visto i coristi dei due cori affiancati per una prova generale del concerto, mentre nel pomeriggio i Rivarolesi sono stati accompagnati in una visita guidata della città con visita al palazzo D’Avalos. In serata, nella chiesa di Santa Maria Maggiore si è tenuto l’emozionante concerto dal titolo “Magnificat”.

Tante le realtà musicali per questo concerto: il Coro Polifonico Histonium “Bernardino Lupacchino dal Vasto”, diretto da Luigi di Tullio, il “Coro città di Rivarolo Canavese” diretto da Maria Grazia Laino, “La Compagnia Virtuosa” diretta da Chiara Leonzi, “Il complesso Ars Vocalis Ensemble” diretto da Carmine Leonzi, l’Orchestra I musici del Polifonico e la partecipazione della soprano Valeria De Fanis. Ha diretto il concerto il maestro Luigi Di Tullio.

La domenica mattina il ricevimento nella pinacoteca civica del palazzo D’Avalos e dopo i discorsi ufficiali dei vari rappresentanti comunali, l’allargamento del patto di amicizia alle realtà ANFFAS e UNITRE presenti nelle città di Rivarolo e Vasto con l’obiettivo di realizzare un programma di attività culturali e scientifiche volte a favorire comuni iniziative che promuovano l’inclusione sociale e la promozione della cultura della disabilità a 360°, e con il desiderio e impegno di promuovere scambi culturali tra queste due realtà promuovendone il processo di integrazione.
L’ANFFAS era rappresentata dall’operatrice Rosita Ferrara e da due ragazze: Concetta e Silvana mentre l’Università della Terza Età è stata rappresentata da Fulvia Guglielmetti.

Dopo i discorsi e impegni ufficiali, il classico scambio di doni con la consegna alla città del Vasto di un gallo in terracotta, simbolo della città di Rivarolo Canavese, e di alcune formelle in terracotta realizzate dai ragazzi nel laboratorio di ceramica dell’ANFFAS all’interno di un progetto sociale promosso dall’amministrazione comunale rivarolese.

Un generoso pranzo ha sancito la fine delle attività previste e nel pomeriggio le delegazioni Rivarolesi sono ripartite in bus rientrando a notte fonda a Rivarolo stanche ma molto soddisfatte per l’esperienza vissuta.

(Facebook Comune di Rivarolo Canavese)

Coppa Brema: ottima prova corale del TDN, in top ten con uomini e donne

Ragazza trovata morta nel Po di Torino

Nella mattinata di oggi  ai Murazzi di Torino, alcuni canottieri hanno visto nel fiume Po un cadavere. Chiamati i soccorsi sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno recuperato il corpo di una donna che potrebbe essere di una 32enne di Torino la cui denuncia di scomparsa era stata presentata giorni fa, quando la giovane era uscita per fare jogging e non era più rientrata. Sembra che in passato la ragazza avesse tentato di togliersi la vita.

Rock Jazz e dintorni a Torino: Balanescu Quartet e Max Gazzè

Lunedì. Al Cafè Des Arts suona il trio di Luigi Tessarollo. Al teatro Alfieri il coro Abundant Life Singers diretto da Eric Waddell.

Martedì. Al Blah Blah si esibiscono gli Achtung! Banditen. Allo Juvarra sono di scena gli Accordi e Disaccordi. Al teatro Colosseo la coppia Masini-Panariello.

Mercoledì. Al Jazz Club cantano gli Sweet Soul Singers. Al teatro Colosseo si esibisce l’Harlem Gospel Choir.

Giovedì. Al Folk Club suona il Balanescu Quartet. Al Capolinea 8 suonano gli Ex Abruto del trombettista Johnny Lapio mentre all’Edit si esibisce la Big Band di Gianpaolo Petrini. Al Magazzino sul Po sono di scena i Movie Star Junkies. All’Hiroshima Mon Amour suonano i Modena City Ramblers. Al Bunker si esibiscono Deepho & Talpa, Vibrisse, Mai Mai Mai, Hate Engine.

Venerdì. Al Capolinea 8 suona il trio del chitarrista Christian Coccia. Al teatro Alessandrino si esibisce Max Gazze. Al Magazzino sul Po è di scena Edera, Zagara, Spalle al Muro, Sasok. Per il quarantennale degli Statuto al Cap 10100 suonano Johnson Righeira, Willie Peyote, Bunna e Persiana Jones. Al Blah Blah sono di scena gli Sfregio. Al Bunker punk con Medusa, , Bull Brigade, Scheletri, Il Complesso e Madbeat. All’Hiroshima suonano i Meganoidi.

Sabato. A El Paso si esibiscono i Sonic Wolves e Jackson Pollock. Allo Spazio 211 suonano i Bluebeaters. All’Off Topic sono di scena The Sweet Life Society. Al Blah Blah suonano gli Slug Gore.

Pier Luigi Fuggetta

Donna aggredita per rapina in strada nel cuore della notte

Si è trattato di un vero e proprio inseguimento dei carabinieri  per le vie del centro città, ad Alessandria, di  notte, per arrestare un uomo che aveva aggredito a scopo di derubarla  una donna che tornava dal lavoro. È dapprima  intervenuto in soccorso un uomo che aveva assistito all’aggressione poi i carabinieri sono stati avvisati dagli abitanti svegliati dalle urla. L’aggressore 29 enne è stato arrestato.

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