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Covid Piemonte, i dati della settimana

FOCUS SETTIMANALE SULLA SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA E VACCINALE

In Piemonte l’occupazione dei posti letto ordinari si attesta allo 0,5%, quella dei posti letto in terapia intensiva è allo 0,2%, mentre la positività dei tamponi è all’1,3%.

VACCINAZIONI

Tra giovedì 22 giugno e giovedì 29 giugno sono state vaccinate 182 persone: 11 hanno ricevuto la prima dose, 14 la seconda, 18 la terza, 55 la quarta, 84 la quinta.

Dall’inizio della campagna vaccinale sono state somministrate in Piemonte 10.897.864 dosi, di cui 3.346.755 come seconde, 2.965.345 come terze, 816.864 come quarte, 161.692 come quinte.

CONTAGI NELLE PROVINCE

In Piemonte nel periodo da giovedì 22 a mercoledì 28 giugno i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 24. Suddivisi per province: Alessandria 2, Asti 1, Biella 1, Cuneo 3, Novara 1, Vercelli 1, VCO 2, Torino città 6, Torino area metropolitana 7.

In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 169 (-82). Questa la suddivisione per province: Alessandria 16 (-25), Asti 5 (-1), Biella 6 (-6), Cuneo 190 (-11), Novara 5 (-9), Vercelli 5 (-4), VCO 13 (+6), Torino città 39 (-7), Torino area metropolitana 50 (-27).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI

Nel periodo 22-28 giugno l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è stata 4.0 in diminuzione (-32,7%) rispetto a 5.9 dei sette giorni precedenti. Per la terza settimana il Piemonte è sotto i 10 casi per 100.000 abitanti.

Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 2.1 (+162,5%). Nella fascia 25-44 anni è 3.80 (-24%). Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 3.91 (-23,5%). Nella fascia 60-69 anni è 3.4 (-46,9%). Tra i 70-79 anni è 6.3 (-48.4%). Nella fascia over80 l’incidenza risulta 7.5 (-44,9%).

INCIDENZA DEL CONTAGIO IN ETÀ SCOLASTICA

In età scolastica, nel periodo 22-28 giugno, l’incidenza rispetto ai sette giorni precedenti è altalenante.

Nel dettaglio: nella fascia 0-2 anni è 9.7 (+300%), nelle fasce 3-5 anni, 6-10 anni e 11-13 anni non si sono registrati casiè 0.9 (nessun caso la scorsa settimana), nella fascia tra i 14 ed i 18 anni è 2.1 (+110%).

 Zoppas (ICE): “La cucina italiana protagonista degli Stati generali

“Valori, tradizione, famiglia, cultura tra sostenibilità e biodiversità”

 

“I risultati del nostro export – che nel 2022 ha visto una forte crescita, +12,7%, sul 2021, raggiungendo i 624 miliardi di euro – è in gran parte mitigato dall’effetto inflattivo. A fronte dell’aumento delle materie e prime e lo spropositato aumento dei costi logistici l’aumento dei prezzi non ha intaccato i volumi perché protetto dal cappello del Made in Italy. Significa che il consumatore ha preferito ai prodotti locali i prodotti italiani anche se più costosi.  Così come espresso dall’ultimo decreto del Mimit ICE insieme all’intero sistema Paese, continuerà a fare la sua parte nella lotta all’italian sounding e a promuovere attraverso progetti come Track.it la tracciabilità dei prodotti italiani e della filiera. I segnali di crescita registrati nel 2022 stanno continuando anche quest’anno: nei primi quattro mesi del 2023 abbiamo registrato un +8,9% del nostro export. Oggi, l’inversione di tendenza dei costi di trasporto e dei costi delle materie prime, fanno ben sperare per il raggiungimento di quei 667 miliardi indicati da SACE e sarebbe un bell’auspicio se si potesse andare oltre. ICE Agenzia con i suoi 79 uffici in 67 paesi esteri continuerà ad essere al fianco delle imprese, grandi, ma soprattutto quelle medio o piccole in tutte le fasi del loro percorso di internazionalizzazione, che hanno bisogno di aiuto nel capire quali possano essere i loro potenziali clienti all’estero”. Così il Presidente di Ice Matteo Zoppas intervenuto oggi agli Stati Generali dell’Export di Torino che ha inoltre ricordato inoltre dell’evento tenutosi a New York di candidatura della cucina italiana che per i prossimi due anni costituirà una continua valorizzazione di uno dei settori più strategici e di orgoglio per l’export italiano.”

Beeple: Conversazione con l’artista al Castello di Rivoli

Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea è lieto di annunciare l’ingresso nella propria Collezione permanente dell’opera di Mike Winkelmann, alias Beeple, FTX BOARD MEETING, DAY #5676 11.13.2022, generosamente donata dall’artista al Museo.
L’opera, esistente sia nel regno fisico che digitale, si compone di un NFT (non-fungible token), ovvero un’immagine digitale registrata con una tecnologia blockchain tramite uno smart contract in un’edizione unica 1/1, e di una componente fisica, un grande dipinto a olio su tela.Quando il Castello di Rivoli ha tentato di mostrare quest’opera sul canale YouTube del Museo, è stata censurata da YouTube a causa delle loro regole contro il nudo. Per vedere l’immagine non censurata, clicca qui. Sebbene questa immagine sia provocatoria, Beeple usa il linguaggio visivo della pornografia e la grafica da cartone animato del mondo digitale per criticare ciò che considera l’incoscienza e l’immaturità adolescenziale dell’imprenditore tecnologico Sam Bankman-Fried e la più ampia cultura digitale che lo circonda.Dal 1° maggio 2007 Beeple ha iniziato a produrre e postare online ogni giorno un’immagine realizzata personalmente, in un esercizio di rigore e di misurazione del trascorrere del tempo che ricorda le pratiche concettuali del XX secolo, aggiornate per l’era della cultura digitale. Nel tempo ha così costruito una vasta comunità di fan, diventando uno dei più importanti artisti visivi sui social media, con 2,4 milioni di follower su Instagram, più di 500.000 su Facebook e oltre 760.000 su Twitter. Beeple è entrato nella coscienza pubblica più ampia quando il suo lavoro EVERYDAYS: THE FIRST 5000 DAYS, 2021, è stato venduto all’asta da Christie’s a un prezzo record l’11 marzo 2021, in pieno lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19. L’opera EVERYDAYS: THE FIRST 5000 DAYS, 2021, è un compendio delle prime 5.000 immagini realizzate dall’artista dal 2007 ai primi giorni del 2021. L’opera ha catturato l’attenzione del settore di riferimento su scala internazionale della comunità digitale globale per aver segnato l’inizio di un nuovo capitolo della storia dell’arte: l’arte digitale. Questo esercizio quotidiano, praticato da Beeple per oltre 15 anni, ha ispirato migliaia di altri artisti digitali a iniziare la loro pratica everyday. I contenuti spesso figurativi e che utilizzano stili diversi, dall’Espressionismo astratto all’illustrazione e alla fantascienza, sono critiche politiche dell’uso anti-ecologico delle tecnologie e delle industrie energetiche estrattive a puro scopo di profitto, sebbene spesso velato da ipocrisia green e menzogne.
L’artista estrapola pochi Everyday dal grande flusso delle sue immagini, per divenire NFT singoli e unici in edizione 1/1 costituendo rare opere d’arte uniche, mentre alcuni drop (pubblicazioni online di sue immagini Everyday NFT) appaiono periodicamente in più accessibili edizioni di 100, come dei multipli.

“L’opera di Beeple FTX BOARD MEETING, DAY #5676 11.13.2022, 2023 (Cinema 4D, Octane Render, Photoshop, NFT, olio su tela 182,9 x 147,3 cm)”, afferma il Direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Carolyn Christov-Bakargiev, “costituisce un’importante donazione che aggiorna la nostra Collezione permanente con un’opera realizzata in un medium estremamente contemporaneo, che unisce il digitale e il fisico. Sono grata a Mike Winkelmann per la sua generosità e il suo rispetto verso la tradizione museale e il nostro museo in particolare”.

L’imprenditore trentunenne Sam Bankman-Fried, uno dei miliardari più giovani dell’area tech al 2022, fondatore ed ex amministratore delegato della piattaforma di scambio di criptovalute FTX, è il soggetto unico e principale di FTX BOARD MEETING, DAY #5676 11.13.2022. L’opera è una riflessione satirica sulla vicenda che ha coinvolto l’imprenditore statunitense, arrestato nel dicembre 2022 per frode telematica e riciclaggio di denaro. Le allusioni a un Altruismo efficace – pensiero filosofico di William MacAskill predicato da Bankman-Fried e spesso adottato dagli imprenditori tech – che si possono leggere sullo sfondo dell’opera di Beeple, contrastano con la supposta condotta di FTX, accusata di aver utilizzato miliardi di dollari provenienti dalla piattaforma di exchange per finanziare operazioni rischiose della società di valute dello stesso Bankman-Fried, Alameda Research, portando all’inevitabile crollo delle criptovalute. L’imprenditore è stato anche oggetto di notizie, trapelate nei giorni successivi al suo arresto, che lo vedevano protagonista di frequenti orge in ufficio. In quest’opera, Beeple si prende gioco di Bankman-Fried in maniera catartica, attraverso la rappresentazione di un’orgia tra computer dove l’immagine dell’imprenditore è moltiplicata all’inverosimile e attraversa qualunque genere sessuale, fino a rappresentare l’onanismo e il solipsismo puri di alcune parti del nuovo mondo digitale. La reiterazione della stessa figura nell’ambiente può essere letta anche come un’allusione alla strettissima cerchia di collaboratori con cui Bankman-Fried lavorava e conviveva in un resort alle Bahamas.

Carolyn Christov-Bakargiev spiega perché ha scelto questa particolare edizione 1/1 di Beeple:
“Volevo un’immagine forte che fosse pertinente al lavoro di Beeple. Sebbene questa immagine possa essere vista come provocatoria, il motivo principale per cui il lavoro digitale di Beeple e degli artisti NFT è diventato noto al grande pubblico è l’aspetto finanziario del mondo digitale e la vendita di Beeple da parte di Christie’s, che è stata pagata in criptovalute. Per me, il crollo del mondo cripto in seguito allo scandalo FTX e alla bolla speculativa esplosa l’anno scorso è stato uno dei momenti chiave di quel mondo – è stato come una bomba atomica esplosa nel mondo delle criptovalute. Il lavoro di Beeple è particolarmente controverso in quella comunità perché è un artista che critica il mondo digitale. Egli mette in discussione la tecnologia e la società che si sviluppa in relazione a tale tecnologia, ma utilizzandone il sistema e le strutture. Per me Beeple è interessante come artista in modo simile a Andy Warhol: entrambi criticano la società in cui sono inseriti. Warhol criticava la società dei consumi che lo circondava: ecco perché ha realizzato le immagini della sedia elettrica, la tragica immagine di Marilyn Monroe e le sue infinite ripetizioni ed esagerazioni della cultura dei consumi. Molti grandi artisti utilizzano i nuovi mezzi e le nuove tecniche del loro tempo, ma allo stesso tempo li criticano e mostrano i rischi del loro “nuovo mondo”. In quest’opera, l’immagine apparentemente pornografica di Beeple allude anche alla natura infantile, immatura e narcisistica del mondo digitale. È importante che tale arte non venga censurata dalle società di social media e dai loro algoritmi”.

In occasione della donazione, il Museo organizza una conversazione pubblica tra l’artista e il Direttore Carolyn Christov-Bakargiev, moderata dal Curatore di contenuti digitali Giulia Colletti e in diretta streaming su YouTube.

L’evento sarà seguito dalla presentazione e dal firmacopie del volume Beeple: Everydays, the First 5000 Days (Abrams, New York, 2023), prima monografia dedicata all’artista, presso il Bookshop del Castello di Rivoli.

Il Piemonte vuole diventare primo in Europa per chilometri di ciclovie attrezzate

LA REGIONE PIEMONTE INVESTE 40 MILIONI PER NUOVE CICLOVIE

SI PARTE DA CORONA DELLE DELIZIE, COLLINE UNESCO E LAGO MAGGIORE

Rendere il Piemonte primo in Europa per chilometri ciclabili attrezzati è l’obiettivo che si pone la Regione investendo 40 milioni di euro per creare nuove ciclovie capaci di consentire ai turisti di andare alla scoperta del territorio in una modalità più “dolce” e sostenibile.

Tre sono le ciclovie già individuate: la “Corona di Delizie”, collegamento tra le residenze reali piemontesi, quella delle Colline Unesco e quella del Lago Maggiore.

Per la realizzazione di ognuna di esse sono disponibili 10 milioni di euro, e altri 10 saranno destinati alle nuove tratte che saranno proposte dagli altri enti locali, per un totale di 40 milioni di euro. Tutti gli interventi rientrano tra quelli inseriti nella programmazione del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr).

La presentazione di queste ciclovie è stata effettuata ieri nella Sala Trasparenza del Grattacielo Piemonte dal presidente della Regione Alberto Cirio e dall’assessore ai Trasporti e Infrastrutture Marco Gabusi, alla presenza del sindaco della Città metropolitana Stefano Lo Russo e di numerosi altri sindaci della zona interessata.

“Stiamo lavorando da tempo su azioni che ci permetteranno di raggiungere l’obiettivo di essere la prima Regione in Europa per chilometri di ciclovie attrezzate – hanno dichiarato il presidente Cirio e l’assessore Gabusi – Riteniamo che la bicicletta sia il mezzo ideale per viaggiare alla scoperta delle varie zone del Piemonte e che lo sviluppo cicloturistico rappresenti un importante strategia di
valorizzazione e accesso sostenibile alle risorse del territorio, oltre ad uno strumento di rivitalizzazione economica. Abbiamo deciso di puntare su tre progetti strategici, che corrispondono ad altrettante zone di eccellenza del nostro territorio: le colline Unesco, le Residenze reali e i Laghi. Progetti a cui affianchiamo un bando aperto ad altre proposte di potenziamento delle ciclovie perché crediamo nella mobilità sostenibile e nel cicloturismo. Per questo vogliamo progetti di piste vere, sicure, utili per chi visita il nostro meraviglioso territorio ma anche chi le userà per spostarsi preferendo la bicicletta all’auto e contribuendo al miglioramento della qualità dell’aria”.

Alla presentazione del progetto della Corona di Delizie al Grattacielo Piemonte è intervenuto anche il sindaco di Torino e della Città metropolitana Stefano Lo Russo: “La scelta di puntare su realtà di eccellenza turistica contribuisce alla strategia di posizionamento del nostro territorio sui mercati turistici internazionali e aiuta enti e istituzioni a lavorare in maniera unitaria per valorizzare le nostre bellezze paesaggistiche, culturali e architettoniche con l’occhio ben attento alla mobilità sostenibile”
La tempistica dei progetti prevede l’avvio dei progetti di fattibilità entro settembre 2023 e la fine dei lavori a dicembre 2027.

Tutte le ciclovie si inseriscono nel Piano regionale per la mobilità ciclistica, approvato nel 2022, che comprende 28 percorsi per 3 mila chilometri complessivi, di cui è già stato realizzato il 40%.

Corona di Delizie

Vuole declinare la mobilità ciclabile all’interno del più ampio progetto della Corona Verde, la grande cintura che abbraccia Torino con aree verdi, Residenze reali, reti fluviali e campi coltivati e che rappresenta un modello di sviluppo locale sostenibile e durevole.


Colline Unesco

Il percorso si snoda tra le colline riconosciute dall’Unesco Patrimonio mondiale dell’Umanità e mira a unire le principali Core Zone del sito, che già da quest’estate potranno contare su un tratto realizzato di 13 km tra Canelli e Nizza Monferrato.


Lago Maggiore

Il finanziamento finanzia un primo lotto lungolago che risulta particolarmente suggestivo per l’affaccio sulle Isole Borromee.

Quando la vacanza intelligente è stare a casa

Circa 3 mesi fa, su queste colonne, scrissi a proposito delle vacanze invitando i lettori a non seguire la moda che di anno in anno detta nuovi canoni ma a pensare a ciò che realmente dovrebbero essere: vacanze, dal latino “vacantia”, cioè cose (uffici, incarichi) prive di un titolare perché assente.

Ma guardiamo cosa fa la maggior parte di noi durante le vacanze: anziché approfittarne per imparare qualcosa di nuovo, conoscere nuove culture e nuovi idiomi (o migliorare quelli conosciuti) ci si accontenta di immergersi nella italianità di qualche villaggio situato qua e là nel mondo uscendo, quando va bene, per un safari che ricorda molto quello di Paolo Villaggio nel film “Dove vai in vacanza?”

Se escludiamo qualche uscita fuori dal villaggio, la vita nei villaggi vacanze è identica ovunque ci si trovi: Africa equatoriale, Caraibi, Sardegna, Calabria, Maghreb o Egitto e, cosa ancora peggiore, per non far soffrire la distanza da casa gli animatori sono spesso italiani.

Viene da domandarsi che senso abbia andare a migliaia di chilometri da casa per poi restare chiusi nel villaggio a imparare i balli latino-americani (nella palestra vicino casa l’insegnante era portoricano, qui nel villaggio è italiano), a giocare a pallavolo, subire tornei di burraco e bere alcolici come se non ci fosse un domani perché è tutto “all inclusive”.

Io ho cominciato a viaggiare all’età di 13 anni, ovviamente con viaggi organizzati specie nei Paesi dell’ex patto di Varsavia, ma dopo il pernottamento tutto il giorno si stava in giro a comprendere la vita reale del luogo, musei, negozi, ristoranti, incontrare un dissidente appena rimesso in libertà e, in generale, ogni cosa che permettesse di comprendere davvero la vita e la cultura del luogo.

Col passare degli anni, e l’aumento della curiosità, sono via via andato nei Paesi scandinavi, in Turchia, in Tunisia ed in Marocco, ma sempre limitando la permanenza in hotel al pernottamento e cercando di scoprire cosa vi fosse nelle medine, al Gran Bazar di Istanbul, nei sexy shop di Copenhagen o come si trasformi piazza Jamaa el Fna al tramonto.

Solo viaggiare in questo mondo ci permette di comprendere la diversità e accettarla come confronto, come paragone tra ciò che abbiamo e siamo e ciò che vediamo nel luogo in cui ci troviamo.

Quando nel 1998 arrivai a Dürres, diretto a Shkoder, durante la guerra civile mi meravigliai di come un popolo così vicino a noi fosse così diverso, da non avere corrente elettrica per circa 8 ore al giorno, dove pochissimi avevano la TV, dove il frigorifero era un optional perché la corrente mancava continuamente, dove di notte le strade erano totalmente al buio e dove, quando chiedevi di visitare una località al confine col Montenegro (che allora era parte della Serbia) venivi accompagnato da un autista fornito di Kalashnikov.

Ora non pretendo che tutti abbiano il coraggio o la voglia di visitare un Paese in quel modo, ma solo chi ha visto l’Albania di fine anni 90 può apprezzarne oggi l’ospitalità, la ricettività turistica e la bellezza dei luoghi.

Lo stesso potrei dire di Capo Verde o della Repubblica Domenicana, dove vedi bambini di meno di 10 anni tagliare col machete la canna da zucchero per darla ai turisti in cambio di 1-2 euro, turisti che ignorano che quei bambini sono tutti haitiani, sieropositivi, e che se si tagliano saranno medicati come potete immaginare.

Solitamente i turisti vedono solo quello che vogliono vedere o vanno dove fa loro comodo: dal turismo sessuale nei Paesi asiatici, ai safari per cacciare un animale che non potranno mai importare nel loro Paese o raccogliendo squaletti o sabbia che alla dogana ti verrà immancabilmente sequestrata e perciò dovrai pagare sanzioni “mica da ridere”.

Se non si ha la capacità (o la voglia o l’intelligenza, vedete voi) di visitare un luogo rispettandone non soltanto la cultura e le leggi, ma soprattutto l’ambiente e le consuetudini meglio stare a casa, andare a qualche chilometro da casa magari in bicicletta risparmiando, oltre a soldi e fatica, una figura “da italiano in gita” come canta Paolo Cante in “Bartali”.

Mentre sto scrivendo mi trovo in Catalunya per tenere una conferenza sulla differenza tra erotismo e sesso, tra seduzione edadescamento: ho notato con piacere che i catalani accolgono con piacere i turisti ma sono ancora più felici se i turisti rispettano le tradizioni catalane e si adattano a usi e consuetudini locali.

La cosa incredibile è che ormai tutti cerchino su internet ogni notizia, dalle più importanti a quelle più banali ma pochissimi, in previsione delle vacanze estive, si documentino sui luoghi che andranno a visitare, che ancora meno pensino a frequentare uno dei tanti corsi di lingua straniera almeno per salutare, chiedere una strada, ordinare al ristorante o spiegare un problema al medico dell’ospedale.

Mentre si cerca di sembrare superiori all’interlocutore, sproloquiando in un linguaggio fatto di storpiature (Totò, Peppino e la malafemmina insegna) ed aiutandoci con la nostra tipica gestualità italiana, si viene in realtà presi per i soliti ignoranti che vogliono viaggiare ma non sanno uscire dal condominio, che anche per una vacanza di pochi giorni non vivono se non mangiano pasta, pizza, pane e altre specialità italiane e, in aggiunta, pretendono che tutto il mondo si adegui a loro anziché al contrario com’è giusto che sia; mi reco spessissimo in Francia e, pur conoscendo solo approssimativamente la lingua, ordino in francese al ristorante, dal benzinaio, al supermercato: solitamente mi rispondono istintivamente in italiano. Capita sovente che qualche italiano entri al ristorante parlando esclusivamente italiano e, in aggiunta, con un modo di fare piuttosto buzzurro: chissà perché la stessa cameriera che mi ha trattato benissimo apostrofa i buzzurri con un “Desolé, nous ne parlons pas italien”.

Se proprio fate fatica ad adattarvi al posto in cui vi recate restate in casa perché spesso, anche nel nostro Paese, siete comunque fuori luogo.

Sergio Motta

Pensioni, Grimaldi (AVS): Portare il reddito pensionistico minimo a 1000 euro 

“Oggi un anziano con pensione minima percepisce meno – a volte molto meno – di mille euro al mese, significa vivere sotto la soglia di povertà magari dopo aver lavorato una vita intera. Inflazione e caro vita si abbattono su queste situazioni in modo drammatico, negando a tante persone un’esistenza dignitosa sotto ogni aspetto: la casa, i servizi essenziali, l’alimentazione, la mobilità, la socialità.
C’è una sola cosa da fare: portare a 1.000 euro il reddito pensionistico di tutti i percettori di pensione minima” – dichiara il Vice-capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi.
“Questa misura costerebbe circa 19,5 miliardi” – prosegue Grimaldi. – “Aggiungendo i pensionati con un reddito fino a due volte il minimo (la maggior parte dei quali ha un reddito pensionistico inferiore a 1.000 euro) il conto sale a 31,2 miliardi di euro. Se il governo si decidesse a contrastare davvero l’evasione fiscale e contributiva, considerando che il tax gap sfiora i 100 miliardi, potremmo farlo”.

Ruffino (Az): si trovino risorse per Centro studi Paolo e Rita Borsellino

“Il Centro studi Paolo e Rita Borsellino a Palermo è un luogo dall’enorme valore simbolico, un presidio di cultura e di legalità democratica, un centro di incontro e di aggregazione che accoglie ogni anno centinaia di studenti. Il suo enorme valore non sta solo in quello che è, ma anche in quello che rappresenta, nella importantissima funzione sociale e civile che svolge. Sapere che è a rischio chiusura per problemi economici amareggia e non può certo lasciare indifferenti. Le Istituzioni a qualunque livello si uniscano per garantire le risorse economiche necessarie per continuare a tenere aperto il centro. Allo stesso tempo è necessario far sentire il massimo sostegno da tutta l’Italia, per questo esprimo il mio apprezzamento per la mozione di solidarietà deliberata dall’Istituto Superiore Statale “Enzo Ferrari” di Susa. E’ un segnale importante, occorre fare fronte comune. Aiutiamo tutti il Centro studi Paolo e Rita Borsellino perché non debba chiudere”. Così Daniela Ruffino, deputata piemontese di Azione

Gli strappano collanina d’oro: arrestati dalla polizia

Le Volanti dell’UGPSP hanno arrestato due ragazzi egiziani, di 17 e di 20 anni, gravemente indiziati del reato di furto con strappo ai danni di un loro coetaneo.

Sono quasi le tre del pomeriggio quando la Centrale Operativa della locale Questura riceve la segnalazione di un furto con strappo, consumato sulla linea 4 del tram, ad opera di due soggetti di origine nord africana ai danni di una giovane vittima, che da subito non nasconde il forte legame affettivo che ha con il bene sottratto appartenuto a suo nonno defunto.

La pattuglia della Polizia di Stato, attraverso le indicazioni fornite dalla vittima alla Centrale Operativa e dai passanti, ripercorre la via di fuga imboccata dai due egiziani e blocca l’autobus della linea 11 a bordo del quale gli stessi sono stati visti salire.

Seduti negli ultimi posti vengono immediatamente individuati due soggetti corrispondenti alle descrizioni fornite, che sin da subito mostrano un atteggiamento insofferente al controllo degli operatori di polizia.

Nelle immediate vicinanze dei due ragazzi egiziani, ossia nello spazio tra i due sedili dagli stessi occupati, viene rinvenuta la collana d’oro del valore di circa 1200 euro sottratta poco prima ad un loro coetaneo.

Entrambi i giovani vengono tratti in arresto e tradotti rispettivamente presso la casa circondariale “Lorusso e Cutugno” e presso il centro di accoglienza per minori.

Il tema dello spreco alimentare: Simona Riccio visita “Cibus” a Matera

Il tema dello spreco alimentare è  molto caro alla rubrica di Parlami di Spreco by # Parla con me , di cui l’onorevole Maria Chiara Gadda è testimonial.

Grazie alla legge 166 si possono donare moltissimi oggetti e non solo cibo.

“ A Matera – spiega Simona Riccio, Social Media Marketing e Organic Specialist – ho avuto l’opportunità di andare a visitare con lei e con Luca Braia , Gianni Capalbi e Nicola Scocuzza, due realtà che si occupano di recupero e somministrazione di cibo alle persone meno abbienti. Per primo abbiamo visitato la sede di Cibus, dove viene recuperato  e donato cibo con un furgoncino di CIbus Matera. Abbiamo ovviamente avuto modo di ascoltare e apprezzare il lavoro dei volontari che si impegnano ogni giorno. Successivamente abbiamo potuto visitare, parlare e pranzare presso la mensa della Fraternità Don Giovanni Mele Ets. Abbiamo pranzato con persone che tutti i giorni tendenzialmente mangiano lì.  Si tratta di un luogo molto ben curato, tanto da non sembrare una mensa solidale, quanto un normale self service dove vengono serviti prodotti di qualità, dall’antipasto al dolce, in un luogo dove i volontari sono persone deliziose e gentili”.

“Ho raccolto alcune riflessioni personali – aggiunge Simona Riccio – Nella mensa non vanno solo persone bisognose di cibo, ma anche di compagnia; umiltà, riservatezza, sorrisi, famiglie, collaborazioni, condivisioni, dolcezze sono le basi di queste esperte.  Si tratta di realtà fatte di persone che apprezzano e stimano con affetto queste persone e hanno a cuore il tema del cibo solidale”.

MARA MARTELLOTTA

Inizia il servizio civile nelle associazioni Anpas

Per 161 giovani di età compresa fra i 18 e 28 anni di età è iniziato l’anno di servizio civile nelle associazioni Anpas del Piemonte. Attualmente le volontarie e i volontari in servizio civile sono impegnati nei corsi di formazione che li abiliteranno a svolgere le diverse attività previste dai progetti.

Dei 161 giovani in servizio civile in Anpas 87, dopo la formazione e una volta conseguita la certificazione riconosciuta dalla Regione Piemonte, potranno svolgere servizi di trasporto sanitario di emergenza/urgenza 118 in ambulanza; altri 67 giovani saranno abilitati a compiere trasporti sanitari di accompagnamento per esami clinici, terapie continuative, dimissioni da ospedali e case di cura; infine sette ragazze e ragazzi, una volta completata la formazione, saranno impegnati nel settore dell’educazione e promozione della cultura del volontariato al fine di divulgare tra gli studenti delle scuole superiori e tra la cittadinanza la cultura del volontariato assistenziale e del primo soccorso nonché promuovere stili di vita più sani e salutari.

I progetti di servizio civile in Anpas che riguardano l’ambito del socio sanitario in Piemonte prevedono lo svolgimento di servizi socio-sanitari sia su pulmini sia su autoambulanze. In molti casi gli utenti possono essere persone con disabilità che spesso necessitano di essere accompagnate negli spostamenti in quanto non autosufficienti o perché bisognose di particolari accorgimenti durante la fase del trasporto.

I progetti di servizio civile in Pubblica Assistenza Anpas nel campo del soccorso di emergenza 118 in Piemonte includono, oltre alla possibilità di effettuare i servizi sociali precedentemente descritti, anche l’impiego in servizi di emergenza urgenza 118. I volontari in servizio civile saranno quindi impegnati nel ruolo di soccorritore in ambulanza e in tutte le mansioni riguardanti le attività di emergenza e primo soccorso.

L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 80 associazioni di volontariato con 10 sezioni distaccate, 10.310 volontari (di cui 4.122 donne), 5.245 soci, 670 dipendenti, di cui 76 amministrativi che, con 436 autoambulanze, 230 automezzi per il trasporto disabili, 264 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 2 imbarcazioni, svolgono annualmente 570.082 servizi con una percorrenza complessiva di 18.784.626 chilometri.