ilTorinese

Circolare  di Schael per il rispetto delle norme igieniche alla Città della Salute

In una circolare inviata ai Direttori sanitari degli ospedali, ai Direttori delle Strutture sanitarie, all’Ufficio personale e ai Direttori delle Scuole di specializzazione il Commissario della Città della Salute e della Scienza di Torino Thomas Schael, nell’ottica del miglioramento dei criteri di igiene e sicurezza e nel rispetto delle norme igienico sanitarie, segnala la criticità dell’accesso alla mensa aziendale, bar, uffici della Direzione aziendale e lo spostamento tra presidi di operatori sanitari con gli indumenti di lavoro indossati nelle aree assistenziali (es. camici, divise di sala operatoria, ecc.). L’accesso alla mensa aziendale e/o ai punti di ristoro con gli indumenti indossati durante lo svolgimento dell’attività clinica e assistenziale costituisce comportamento non conforme alle disposizioni aziendali. Raccomanda pertanto di far rispettare il divieto di accesso degli operatori sanitari con le divise di lavoro in mensa, nei bar e in tutti i luoghi che non siano sanitari. Richiede inoltre ai gestori del Servizio di Ristorazione – Mensa e dei bar di collaborare nel rispetto di queste regole, anche mediante il divieto di fruizione del pasto, o di consumo o di accesso agli operatori sanitari che indossino la divisa di lavoro.

Automotive, la Regione: “Anche l’Ue faccia la sua parte”

Al Tavolo sull’Automotive convocato ieri pomeriggio dal ministro Adolfo Urso al Ministero delle Imprese e del Made in Italy è intervenuto l’assessore alle Attività produttive della Piemonte Andrea Tronzano.
“Registriamo alcuni piccoli ma utili passi avanti dalla Commissione Europea – ha dichiarato Tronzano – tuttavia la partita decisiva si gioca sulle risorse. Governo e Regioni stanno già facendo la loro parte, ora è fondamentale che l’Unione Europea garantisca un sostegno concreto alla filiera e ai lavoratori. In questo scenario ho ritenuto importante sollecitare anche un confronto con le banche, che stanno dimostrando attenzione e disponibilità per aiutare tutte le imprese, incluse quelle più piccole, per superare i prossimi 18-24 mesi. È significativo anche il cambio di rotta di Stellantis, specialmente nei confronti della filiera italiana, che oggi può guardare al futuro con maggiore fiducia rispetto a qualche mese fa”.

La Violetta di Don Bosco per aiutare bimbi e ragazzi in difficoltà

sabato 15 e domenica 16 marzo 2025 

In diverse piazze piemontesi volontarie e volontari offriranno la tradizionale piantina di violetta per sostenere i progetti educativi rivolti a bambini, ragazzi e giovani in difficoltà. È possibile aderire all’iniziativa a Torino (Parrocchia Sacro Cuore di Maria, Parrocchia Santi Pietro e Paolo, Parrocchia San Giovanni Evangelista, Oratorio Salesiano Michele Rua), Chieri (Chiesa San Filippo Neri, Istituto Salesiano Cristo Re San Luigi, Supermercato Mercatò), Rivoli (Chiesa San Giovanni Bosco, Chiesa Maria Ausiliatrice), Cuneo (Oratorio Salesiano Don Bosco) e Alessandria (Centro Don Bosco).

Sabato 15 e domenica 16 marzo, le volontarie e i volontari della rete di Salesiani per il sociale saranno presenti in 38 piazze, oratori e parrocchie in tutta Italia per sostenere i giovani più fragili.

Torino, 6 marzo 2025 – Un piccolo fiore per un grande gesto di solidarietà. Sabato 15 e domenica 16 marzo 2025 torna, per il terzo anno consecutivo, l’evento La Violetta di Don Bosco, promosso dalla rete Salesiani per il sociale. In 38 piazze, oratori e parrocchie di 11 Regioni volontarie e volontari offriranno la tradizionale piantina di violetta per sostenere i progetti educativi rivolti a bambini, ragazzi e giovani in difficoltà.

Con l’acquisto di una Violetta di Don Bosco, sarà possibile contribuire alle attività delle oltre 80 strutture salesiane presenti in tutta Italia, che ogni giorno accolgono più di 1.300 minori. Un aiuto concreto per chi vive in condizioni di disagio, per chi rischia di abbandonare la scuola, per chi ha bisogno di un punto di riferimento sicuro nel proprio percorso di crescita.

«La nostra rete è in prima linea per offrire opportunità educative e di crescita ai giovani più fragili. Con questa iniziativa, vogliamo coinvolgere le comunità locali in un gesto semplice ma dal grande valore: sostenere chi ha più bisogno – dichiara don Francesco Preite, Presidente di Salesiani per il sociale – Ogni violetta donata è un segno tangibile di speranza e di vicinanza alle nuove generazioni, perché nessun ragazzo si senta solo o abbandonato».

Il messaggio di Don Bosco continua a vivere attraverso l’impegno quotidiano degli educatori salesiani, dei volontari e di tutti coloro che si prendono cura dei giovani più vulnerabili: “Fare del bene è come il fiore della violetta: un fiore che non si vede, ma di cui tutti sentono il profumo”. Ed è proprio con questo spirito che chiunque può fare la propria parte: con un piccolo gesto, come l’acquisto di una violetta, è possibile contribuire a un futuro migliore per tanti ragazzi. Tutte le piazze della Violetta, in cui sarà possibile sostenere l’iniziativa, sono disponibili sul sito www.salesianiperilsociale.itEcco dove è possibile aderire all’iniziativa in Piemonte:

–          Torino – Parrocchia Sacro Cuore di Maria – Via Oddino Morgari, 11

–          Torino – Parrocchia Santi Pietro e Paolo – Via Saluzzo, 25bis

–          Torino – Parrocchia San Giovanni Evangelista – Via Madama Cristina, 1

–          Torino – Oratorio Salesiano Michele Rua – Via Giovanni Paisiello, 37

–          Chieri – Chiesa San Filippo Neri – Via Vittorio Veneto II

–          Chieri – Istituto Salesiano Cristo Re San Luigi – Via Vittorio Veneto II, 80 (solo 16 marzo)

–          Chieri – Supermercato Mercatò – Via Riva, 2 (solo 15 marzo)

–          Chieri – Supermercato Mercatò – Via Buschetti, 4

–          Rivoli (TO) – Chiesa San Giovanni Bosco – Viale Carrù, 9

–          Rivoli (TO) – Chiesa Maria Ausiliatrice – Via Stupinigi, 1

–          Cuneo – Oratorio Salesiano Don Bosco – Via San Giovanni Bosco, 21

–          Alessandria – Centro Don Bosco – Corso Acqui, 398

 

Morto bimbo di due anni caduto dal terzo piano

È morto il piccolo di due anni caduto dal terzo piano di un edificio di Alessandria lunedì scorso. Il bambino si era sporto sul davanzale per recuperare un giocattolo. Le ricostruzioni degli investigatori dicono che il bimbo era in casa con la mamma che stava allattando il fratellino quando è caduto nel cortile. In gravissime condizioni era stato ricoverato in ospedale.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Rosso indelebile. L’arte contro la violenza di genere

IL TORINESE WEB TV

Il 14 marzo è stata una giornata significativa per la lotta contro la violenza di genere, con l’inaugurazione di due panchine rosse, simbolo di sensibilizzazione sul tema. Le panchine sono state realizzate dalle classi 4 L e 4 E del liceo artistico Passoni, sotto la guida dell’artivista Rosalba Castelli e delle professoresse Giovanna Mavilia, Mariangela Capra e Sabina Ramundo. Il progetto è stato pensato per trasmettere messaggi forti contro la violenza sulle donne. Le panchine sono state collocate davanti al “fungo” di corso Telesio, un’area simbolica, e sono state arricchite da frasi che invocano rispetto, consapevolezza e la necessità di fermare ogni forma di abuso. Durante l’inaugurazione, hanno partecipato anche diverse figure istituzionali, tra cui Alberto Re, presidente della circoscrizione 4, il coordinatore Lorenzo Ciravegna, e i consiglieri Roberto Ceschina e Federico Varacalli, che hanno preso parte all’evento, dimostrando il loro impegno nel promuovere la cultura del rispetto e della parità. Oltre al colore, le panchine sono arricchite da frasi scritte dagli studenti stessi, pensate per sensibilizzare e combattere questo fenomeno sempre più diffuso. “Le violenze non segnano solo i corpi” e “Anche i luoghi lasciano impronte indelebili” “L’amore non è una cella” e “1522” numero di telefono cui le donne vittime di violenza possono ricorrere. Questa creativa azione artistica non solo valorizza l’arte come strumento di comunicazione sociale, ma vuole anche stimolare una riflessione nei passanti, incoraggiando la consapevolezza e il rispetto verso tutte le donne.

FRANCESCO VALENTE

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Panfua: Il Nuovo Tempio dei Fluffy Pancake a Torino

SCOPRI – TO   ALLA SCOPERTA DI TORINO

Torino è una città che ha sempre saputo mescolare tradizione e innovazione e ora accoglie con entusiasmo un nuovo indirizzo gastronomico che sta già conquistando il cuore degli amanti della colazione e non solo. Si chiama Panfua, ed è un locale che ha appena aperto in Via Maria Vittoria, con un’offerta che ruota attorno a uno dei piatti più amati e confortanti: i fluffy pancake.
Da sempre simbolo della colazione americana, i pancake sono diventati un must per molti anche in Italia, ma a Panfua la ricetta si reinventa, con una proposta unica che non si limita alla versione dolce. Il ristorante offre anche pancake salati, pensati per soddisfare i gusti più diversi e adattarsi a ogni momento della giornata. Se fino a qualche tempo fa i pancake erano considerati un piatto esclusivamente dolce, oggi si trovano anche con farciture salate, un’idea innovativa che Panfua ha portato a Torino con grande successo.
Il fascino dei fluffy pancake, rispetto alla versione più sottile e compatta, risiede nella loro morbidezza e leggerezza. Questi pancake, alti e soffici, si sciolgono praticamente in bocca, regalando una sensazione di piacere che si sposa perfettamente con gli ingredienti freschi e di qualità che il locale utilizza. La preparazione è un’arte che richiede attenzione e cura: l’impasto, arricchito da lievito e una selezione precisa di farine, crea una base perfetta, che si presta a mille varianti, sia dolci che salate.
Ma a Panfua non si trova solo la versione tradizionale con sciroppo d’acero e frutta fresca. La vera novità è la possibilità di personalizzare il piatto come meglio si crede, scegliendo tra una vasta gamma di farciture, salse, frutta, formaggi e addirittura piatti salati. Immaginate un pancake farcito con uova strapazzate, bacon croccante, o una versione vegetariana con avocado, pomodori secchi e hummus: un abbinamento che potrebbe sembrare inusuale, ma che si rivela assolutamente irresistibile
Un’Offerta Sana e Deliziosa
Ma quello che distingue davvero Panfua è la sua attenzione al benessere e all’equilibrio alimentare. Molti dei suoi clienti, infatti, apprezzano anche la possibilità di gustare i pancake senza sensi di colpa. Il locale propone diverse varianti che rispondono alle esigenze alimentari di chi segue diete particolari. Per chi è intollerante al glutine o preferisce una versione vegana, Panfua ha pensato a pancake preparati con farine alternative e dolcificanti naturali, offrendo anche la possibilità di scegliere una versione a basso contenuto di zuccheri. Grazie a queste varianti, anche chi è attento alla propria alimentazione può concedersi un piccolo piacere senza rinunciare alla leggerezza.
E per accompagnare i pancake, il locale offre una selezione di bevande salutari, come succhi freschi, centrifughe di frutta e verdura, e smoothies ricchi di vitamine. Non mancano ovviamente caffè, tè e altre bevande più tradizionali, ma l’idea è di proporre una colazione sana e nutriente, senza rinunciare al gusto.
L’atmosfera di Panfua è un altro punto di forza; il locale, dall’aspetto moderno ma caldo e accogliente è perfetto per trascorrere una mattina in compagnia o per una pausa rilassante durante la giornata. Gli interni, semplici ma eleganti, invitano a sedersi e godere di un’esperienza che va oltre il semplice pasto: qui, infatti, si viene accolti con un sorriso e con la promessa di un prodotto genuino, preparato con cura.
Il team di Panfua è giovane e dinamico, sempre pronto a consigliare i clienti nella scelta della versione migliore dei pancake, che possono essere gustati sia per un brunch, che per una cena alternativa. La passione e l’entusiasmo che si percepiscono in ogni dettaglio fanno di questo locale un punto di riferimento per chi cerca qualcosa di nuovo, ma anche di qualità, nel panorama gastronomico torinese.
Panfua non è solo un luogo dove mangiare, ma un’esperienza che celebra la creatività in cucina e l’incontro di culture gastronomiche. Grazie alla sua proposta variegata, il locale è perfetto per ogni tipo di cliente, da chi cerca un piatto goloso ma sano a chi è sempre alla ricerca di nuove tendenze culinarie. Ogni visita a Panfua è un’opportunità per esplorare nuovi abbinamenti di ingredienti e scoprire combinazioni che forse non sibsarebbero mai immaginate. Che si tratti di una colazione abbondante, una merenda o una cena fuori dagli schemi, i fluffy pancake di Panfua sono pronti a conquistare anche i palati più esigenti.
Con l’apertura di questo nuovo locale, Torino si conferma come una città che guarda al futuro senza dimenticare le tradizioni, in un perfetto equilibrio tra innovazione e cultura gastronomica.
NOEMI GARIANO

Rosignano Monferrato,  “Un lunghissimo Ottocento”

Viene inaugurata sabato 15 marzo, alle 15.30, la mostra “Un lunghissimo Ottocento – esperienze estetiche, poetiche e tematiche tra collezionismo e decorazione prima e dopo il divisionismo di Angelo Mombelli”, un’esposizione che attraversa un secolo di evoluzioni artistiche e culturali.

Organizzata dal Comune di Rosignano Monferrato, in collaborazione con Emanuele Cardellino, esperto d’arte e titolare della galleria L’ Estampe di Torino, e con Francesca Boi alla direzione artistica e al progetto curatoriale. La mostra è allestita presso i Saloni Arnaldo Morano, attraversa e percorre il lunghissimo Ottocento, un secolo eccezionalmente intenso, costituito da grande evoluzione economico culturale, nel quale correnti più strettamente positiviste si alternarono ad altre spiritualiste, nella cultura elitaria come nel sentimento comune, dando origine a figurazioni artistiche nelle quali dall’alternanza rifletteva l’indagine, più o meno consapevole, che gli artisti e gli intellettuali erano chiamati ad approfondire. Nel percorso espositivo appariranno oltre 30 opere di grandi artisti dell’Ottocento e del primo Novecento italiano che ebbero una straordinaria fortuna collezionistica nonostante le pressioni sempre più forti da parte delle avanguardie, contestualizzati in ambienti domestici opportunamente ricostruiti prendendo spunto e ispirandosi ad alcune opere di Angelo Morbelli, capace di rendere al meglio il contesto nel quale le opere si collocano.

La mostra di Rosignano Monferrato si pone in ideale continuità con la “bellezza liberata-Leonardo Vistolfi, gli amici divisionisti” ospitata a Casale Monferrato. L’obiettivo è offrire ai visitatori la possibilità di confrontare le diverse espressioni artistiche del periodo, dal divisionismo ad altre correnti che hanno sancito il passaggio tra Ottocento e Novecento.

Inaugurazione: sabato 15 marzo alle 15.30

Durata mostra: 15 marzo – 11 maggio 2025

Orari: sabato e domenica 10.30 – 12.30 e 15.30 – 17.30. In settimana 15.30 – 17.30 su appuntamento.

Telefono: 347 0530167

Mara Martellotta

Duathlon Sprint Città di Santena

Nuova edizione del Duathlon Sprint Città di Santena, prova del circuito nazionale in programma domenica 16 marzo sulle distanze di 5 e di 2,5 km per quanto riguarda la corsa podistica e di 20 km per la prova ciclistica. Il programma della manifestazione organizzata dall’associazione sportiva Qualitry di Torino prevede il ritrovo alle 10 alla scuola media Giovanni Falcone di via Tetti Agostino 31, mentre alle 11 nella piazza adiacente alle scuole elementari, di fronte al parco Cavour, si aprirà la zona cambio. La gara femminile partirà con la formula “Mass Start” alle 13 e quella maschile alle 14,30. Le premiazioni sono in programma alle 16,30.

Il duathlon è uno sport individuale che comprende una frazione iniziale di corsa, seguita da una di ciclismo e da un’ulteriore frazione di corsa. Il format è simile a quello di una gara di triathlon, senza soluzione di continuità tra le frazioni. La corsa si disputerà su di un anello di 2,5 km interamente chiuso al traffico, da percorrere due volte nella prima frazione e una volta nell’ultima. La frazione ciclistica di 20 km avrà come teatro un anello chiuso al traffico, da percorrere due volte. Per partecipare alla gara è necessario essere in possesso della tessera della Federazione Italiana Triathlon o di una federazione riconosciuta dalla Federazione internazionale World Triathlon. Gli atleti non tesserati potranno sottoscrivere un tesseramento giornaliero fornendo copia del certificato medico agonistico per la pratica del triathlon.

Tutte le informazioni sul Duathlon Sprint Città di Santena sono reperibili nel sito Internet www.qualitry.it

 

Ecomuseo dei Seggiolai di Azeglio, una storia antica che inizia con “un pezzo di legno”

C’era una volta… “un pezzo di legno” scriveva Carlo Lorenzini, in arte Collodi. Anche questa storia inizia con un pezzo di legno, ma il legno non è destinato a diventare burattino, bensì una sedia impagliata che in comune con Pinocchio ha avventure, viaggi e un legame stretto con i suoi artigiani: il seggiolaio, il cadregat in dialetto e l’impagliatrice, l’ampajaura.

L’attività, sviluppatasi a partire dalla metà dell’Ottocento, coinvolge gran parte delle famiglie del Comune di Azeglio e si sviluppa a tal punto da riuscire a dare impulso non solo al commercio locale, ma a creare flussi stabili verso il Nord Italia, la Svizzera, la Francia e gli Stati Uniti, affievolendosi, per poi cessare del tutto intorno agli anni ’80 del secolo scorso, travolta dalla produzione in serie, dalle macchine e dall’utilizzo di quella tecnologia che ha tutto uniformato, spazzando via il calore del passato a vantaggio della freddezza di un presente sempre più rapido e superficiale. Nel 2004, con grande impegno e amore, i volontari dell’Associazione ARTEV hanno creato l’ecomuseo “La Cadrega fiurja”, un piccolo gioiello che custodisce e sottrae al trascorrere del tempo il racconto della nascita della produzione e dell’impagliatura delle sedie, un luogo di gozzaniana memoria dove regna non il rimpianto, ma semplicemente quella sottile malinconia che tutto avvolge e tutto rende caro.

Ai locali si accede attraverso una piccola scalinata che da piazza Massimo d’Azeglio scende verso via XX Settembre, costeggiando la Torre Campanaria e la Chiesa Parrocchiale. Una lungo e ampio ingresso ospita numerosi esemplari di sedie sottratte al trascorrere del tempo, sedie umili per la cucina contadina e sedie eleganti per la sala da pranzo, sedie impagliate con la lesca, l’erba palustre che con la paglia di segale costituisce la seduta, e sedie alle quali si intreccia la canapa, sedie che si fronteggiano e si affiancano, richiamando alla mente la “Sedia di Vincent” e la “Sedia di Gauguin” dipinte da Van Gogh, in apparenza vuote, ma evocative di presenze, di volti, di storie, di emozioni. Non poteva mancare la ricostruzione della sala da pranzo o salotto con i manufatti azegliesi, con il servizio “buono” che nessuno utilizzerà, con il canapè impagliato sul quale non siederà nessuno, con i volti sottratti per sempre al trascorrere del tempo da uno scatto fotografico. “Fuga delle stanze morte! Odore d’ombra! Odore di passato!”, citando Gozzano. E poi la cucina con l’angolo per impagliare e il laboratorio di falegnameria del cadregat con gli utensili, gli attrezzi, le sedie incompiute, la paglia ancora da intrecciare. Questo sito espositivo che dovrebbe essere conosciuto e protetto, come conosciute e preservate devono essere le nostre radici perché il presente e il futuro non si possono costruire senza passato, senza origini, senza un punto dal quale partire e al quale tornare, rappresenta solo una cellula dell’Ecomuseo, che si compone anche del “Sentiero della lesca”, il percorso naturalistico nel bosco e sulla sponda azegliese del lago di Viverone, dove si può osservare l’erba lacustre usata per l’impagliatura, e dovrebbe coinvolgere la vecchia fabbrica di sedie fondata nel 1879 dal cav. Santina, in regione Pila, nella quale i macchinari funzionano ancora. Una via dell’anima, un ritorno alle origini e alle storie delle generazioni che ci hanno preceduto, di quegli antenati che vivono nelle memorie e nei gesti ripetuti, oltre che nei nostri cuori e che un umile oggetto come una semplice sedia può riportarci, per caso, alla mente, simile alla “madeleine intinta nell’infuso di tiglio del ricordo”.

 

Barbara Castellaro

 

Visite su prenotazione

P.za M. d’Azeglio – 10010, Azeglio

0125 72537 / 3398151581

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