“Alcuni esponenti del Pd piemontese sottolineano la necessità, dopo la straripante vittoria del
Presidente Cirio alla recenti elezioni regionali, di dar vita ad una sorta di ‘costituente” per
affrontare insieme i principali problemi del territorio e che sono sul tappeto: dalla sanità all’
urbanistica, dalla questione demografica ai servizi pubblici per le zone più in difficoltà e marginali.
Ottima idea e un marcato passo in avanti sul terreno del rispetto delle istituzioni e anche nel
rapporto tra la maggioranza e l’opposizione. Ma tutto ciò, come ovvio, è possibile e anche
necessario ad una sola condizione. E cioè che le forze più oltranziste e radicali dell’attuale
coalizione di sinistra non continuino a dipingere il Presidente Cirio e la sua maggioranza come
‘l’espressione della peggior destra mai esistita’ o, peggio ancora, come un nemico politico da
liquidare e annientare al più presto perchè sono un rischio per la stessa democrazia.
E questo per la semplice ragione che una ‘nuova ‘costituente’ per il Piemonte è possibile solo se
si rinuncia definitivamente a slogan e pregiudiziali ideologiche che appartengono al campo della
propaganda ma non hanno nulla a che vedere con una politica seria, credibile e costruttiva.
Altrimenti si tratta solo di proposte sterili, fumose, furbesche e semplicemente irrealizzabili”.
Giorgio Merlo, Dirigente nazionale Tempi Nuovi Popolari uniti.




Il dibattito suscitato dall’episodio di violenza di sabato scorso in via Cellini in una festa di Casa Pound merita di essere ripreso. Mi sono documentato in primis sul circolo – pub – ristorante “Asso dei bastoni” di Casa Pound a Torino di via Cellini (di cui non conoscevo l’esistenza) su Tripadvisor con recensioni gastronomiche a partire dal 2015. Solo nel luglio 2024 sono apparse alcune recensioni negative di natura politica: covo di fascisti, feccia ecc. Il che vuol dire che il Circolo non aveva suscitato per quasi dieci anni nessuna obiezione politica da parte di nessuno e si immagina che avesse le licenze necessarie a somministrare cibo, birre ecc. Ma l’aggressione al giornalista della “Stampa” ripropone il tema non certo della gastronomia, ma della politica. Va detto per onestà intellettuale e dovere giornalistico che Casa Pound ha emesso un comunicato stampa in cui, senza scusarsi dell’episodio di sabato scorso, invita, insieme all’on. Salis (condannata più volte per violenze) , il giornalista aggredito a partecipare ad un dibattito, un modo un po’ ambiguo di porsi perché almeno avrebbero dovuto prendere le distanze dai militanti maneschi che sono quaranta – cinquantenni, neppure dei ragazzini esaltati. Ho letto il dibattito sui giornali relativo a casa Pound e debbo dire che la frase che mi ha colpito di più è la seguente: “E’ bene che non si mescolino indistintamente le violenze politiche neofasciste con altre violenze di cortei ed occupazioni”.