ilTorinese

Parkinson, più risorse per cura e riabilitazione

«Le risorse destinate alle strutture che si occupano della cura e della riabilitazione dei malati di Parkinson, negli ultimi anni sono state confermate, con un lieve incremento. Nel dettaglio, infatti, gli stanziamenti per la struttura San Camillo di Torino nel 2018 ammontavano a 10.028.820 e nel 2023 a euro 10.064.784; per la struttura Fatebenefratelli di San Maurizio Canavese nel 2018 ammontavano a euro 12.022.583 e nel 2023 a 12.030.395 euro.

Parallelamente non risultano affatto diminuite le prestazioni erogate per questa patologia in regime pubblico e privato convenzionato: sono state 5.754 nel 2018 e 6.591 nel 2023, quindi 837 in più.

Sono aumentati anche i ricoveri di questi pazienti: dai 581 del 2018 si è passati ai 693 nel 2023, oltre 100 in più. I fondi dedicati consentono una copertura del fabbisogno territoriale e si provvederà ad un adeguamento degli stessi in corrispondenza a nuove evidenze».

Così l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi in risposta all’interrogazione consiliare sulle risorse per la cura della malattia di Parkinson.

Solenghi e Lopez al teatro Colosseo

Da giovedì 1 a sabato 3 febbraio ore 21
domenica 4 febbraio ore 16
MASSIMO LOPEZ E TULLIO SOLENGHI
Dove eravamo rimasti
poltronissima 39,50 / poltrona 33,50 / galleria A 33,50 / galleria B 29,00 / ridotto under 16 31,00
Il nuovo spettacolo di Massimo Lopez e Tullio Solenghi, reduci dallo “Show” che li ha riportati sui palchi e nel cuore di tutta Italia, proporrà numeri, sketch, brani musicali, contributi picchi di comicità irresistibile come una lectio magistralis di Sgarbi/Lopez, un affettuoso omaggio all’avanspettacolo, l’inedito Renato Zero di Solenghi inseriti nella collaudata dimensione di uno grande spettacolo. Il filo conduttore sarà quello di una chiacchierata tra amici, la famiglia allargata di appassionati spettatori di cui i due si sentono ormai parte, che collegherà i vari momenti di spettacolo. La band del maestro Gabriele Comeglio sarà ancora una volta sul palco, irrinunciabile “spalla” della cornice musicale.

Epilessie rare: Piemonte, Liguria e Sardegna a confronto

 Ecco le grandi sfide da affrontare in rete per assicurare ai pazienti il migliore percorso di cura e di assistenza

 

30 gennaio 2023 – I bisogni rappresentati dalle epilessie rare sono trasversali al mondo delle malattie rare e riguardano la diagnosi precoce, la complessità, la multidisciplinarietà, la difficoltà e necessità di portare avanti progetti di ricerca e di tracciare percorsi di continuità terapeutica, la realizzazione di raccordi interaziendali, interregionali e ospedale-territorio (per facilitare l’assistenza domiciliare), l’accesso alle nuove terapie e l’assistenza riabilitativa psicologica. Questi bisogni sono stati discussi nell’evento “EPILESSIE RARE: STATO DELL’ARTE E NUOVI ORIZZONTI DI CURA” che ha coinvolto Piemonte, Liguria, Sardegna. L’evento, organizzato da Motore Sanità con il contributo non condizionante di Jazz Pharmaceuticals, si pone diversi obiettivi, in particolare mettere in luce il tema delle epilessie rare, patologie neurologiche croniche ad alto impatto sociale, stigmatizzate e scarsamente attenzionate dai mezzi di comunicazione, provare a dare soluzioni ai bisogni dei pazienti e favorire la conoscenza del mondo delle epilessie al pari delle altre malattie rare.

‘L’evento rappresenta un’opportunità unica per approfondire la diagnosi precoce, il management clinico e la presa in carico dei giovani pazienti con epilessie rare” ha spiegato il professore Pasquale Striano, Direttore Unità Operativa di Neurologia Pediatrica e Malattie Muscolari, IRCCS Istituto ‘G. Gaslini’ e Professore Pediatria Generale e Specialistica Dipartimento di Neuroscienze, Riabilitazione, Oftalmologia, Genetica e Scienze Materno-Infantili (DINOGMI), Università di Genova, che ha condiviso le più recenti scoperte e migliori pratiche in questo campo, fornendo un quadro completo delle sfide da affrontare: “una presa in carico globale, una valutazione e un follow up regolare, una gestione migliore delle situazioni che coinvolgono i pazienti e che sono molto impattanti. Inoltre, ha continuato: “è importante capire quali sono i farmaci che impattano sia in senso positivo sia in senso negativo sul contesto cognitivo del paziente; bisogna comprendere meglio le correlazioni genotipo-fenotipo, quindi offrire degli elementi prognostici e anche gli aspetti di farmacogenomica possono aiutare a capire se un paziente è un metabolizzatore lento o rapido e di conseguenza se un farmaco è più o meno indicato. Questo comporta anche l’innovativo disegno di nuovi trials clinici. Infine, la transizione dall’età pediatrica a quella adulta, che vuol dire assegnare il paziente al medico dell’adulto deve assicurare una presa in carico olistica che comprende anche gli aspetti riabilitativi, sociali e di gestione globale del paziente”.

Sulla complessità del quadro clinico del paziente con epilessia rara è intervenuto Walter Merella, Coordinatore LICE – Lega Italiana contro l’Epilessia per la regione Sardegna. “Il 70% delle persone con epilessia è farmacoresistente e tra di loro un discreto numero è anche affetto da malattia rara – spiega Merella -. La complessità di tali condizioni ha un’influenza negativa sulla qualità di vita generale dei pazienti e dei loro familiari, con elevato rischio di esclusione sociale. La presa in carico globale di queste persone non può quindi che essere multidisciplinare. La risposta alla necessità, imprescindibile, di una presa in carico globale della persona con epilessia si realizza solo attraverso l’adozione di percorsi diagnostico terapeutici (PDTA) al fine di adattare le linee guida alle risorse sanitarie locali. Il PDTA è uno strumento fondamentale per il governo clinico dell’assistenza delle patologie croniche e complesse, ma queste persone devono essere assistite da specialisti (neuropsichiatri infatili, neurologi epilettologi). Il Tavolo tecnico sull’epilessia della Regione Autonoma della Sardegna è stato reinsediato, per la terza volta, un anno fa; ha redatto il PDTA regionale Epilessia e un progetto di Rete integrata di cure dell’epilessia. La RAS è prevista entro il prossimo febbraio.

La RAS nel 2017 ha stilato la lista dei centri di riferimento per patologia e l’elenco delle malattie rare ove è presente solo una forma di epilessia (l’epilessia mioclonica progressiva). Il Decreto indica gli ambulatori di “epilettologia” neurologici (per minori o adulti) di riferimento per le malattie rare che si associano in misura a epilessia. “La difficoltà ad attuare l’integrazione tra servizi era ed è dovuta all’insufficienza di risorse umane/professionali con competenza “epilettologica”, indispensabili per offrire le cure più appropriate alle persone con malattie rare ed epilessia associata o forme di epilessia “rare” (Dravet, West, Lennox Gastaut, Angelman, GNA01)” ha spiegato Walter Merella.

Il progetto di Rete integrata di cure dell’epilessia, che considera un percorso di cure fondato su centri epilessia di primo e secondo livello (per intensità di cura), prevede: centri per le epilessie esistenti che operanti da anni divengono realtà ufficiale; la necessità di istituire Centri di epilessia di primo livello sul territorio, soprattutto per gli adulti; si riconoscono due livelli di intensità di cura e si prevedono una serie di strumenti che consentano di attuare la Rete dei Centri esistenti (cartella clinica unica regionale, rete telematica informatica, protocollo della transizione, assistenza).

In Liguria il quadro generale è stato presentato dalla professoressa Paola BarabinoDirettore UOC Farmacia dell’IRCCS Gaslini di Genova, la quale ha sottolineato che essere un centro di riferimento consente sicuramente un accesso al farmaco in ospedale veloce e rapido. Inoltre ha evidenziato il ruolo della formazione: “un aspetto fondamentale sia per i neurologi dell’adulto e i neurologi del bambino ma anche per i farmacisti affinché sappiano in quale contesto e in quale patologia si muovono e possano così erogare una dispensazione che sia all’altezza della complessità del quadro clinico del paziente”.

Ha portato l’esperienza piemonteseSimone Baldovino, referente della Regione Piemonte presso il Tavolo interregionale delle Malattie Rare e del Centro di Coordinamento della Rete interregionale per le malattie rare del Piemonte e della Valle d’Aosta, Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche Università di Torino, sottolineando che il Piemonte ha istituito una rete organizzata che coinvolge tutti i presidi, sanitari e locali e i grandi ospedali. “L’esempio della rete piemontese che poi si è espansa anche alla Valle d’Aosta – ha ricordato Baldovino – ci fa vedere come il paziente può essere preso in carico in maniera adeguata e più vicina alle sue esigenze, soprattutto se si sviluppa una rete di presa in carico diffusa che riservi agli ospedali hub la gestione delle attività di terzo livello e di ricerca”.

E proprio sulla presa in carico è intervenuta Irene Bagnasco, Coordinatore LICE – Lega Italiana Contro l’Epilessia per Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta: “la presa in carico delle epilessie rare e complesse deve essere necessariamente di tipo globale sia per quanto concerne le problematiche sanitarie sia quelle socioriabilitativeCon l’avvicinamento all’età adulta le comorbidità neuropsichiatriche possono diventare prevalenti rispetto all’epilessia in sé e questo può comportare difficoltà nel reperire specialisti e operatori di riferimento. Il delicato percorso della transizione deve tenere in conto questi aspetti che differenziano il setting pediatrico da quello dell’adulto, il primo maggiormente orientato ad una comprehensive care e alla multidisciplinarietà spesso sinergica con gli operatori del mondo della riabilitazione e del sociale“.

Aggiornamento dei LEA con riconoscimento delle ESE, Percorsi Diagnostici Terapeutici alla ricerca dell’assistenza, continuità delle cure quindi transizione dall’età pediatrica all’età adulta. Questi, infine, i nodi cruciali portati all’attenzione di Katia Santoro, Presidente dell’Associazione Famiglie LGS Italia e rappresentante dell’Alleanza Epilessie Rare e Complesse. “Manca l’assistenza perché non c’è il collegamento con il territorio – spiega Santoro -, nel PDTA la parte Assistenziale deve essere considerata parte della cura, non “una cosa a parte”Per quanto riguarda la transizione viene ancora considerata come un momento, ma in realtà essa rappresenta l’inizio di una nuova fase della vita, che non è né transitoria né breve, pertanto deve risultare costruttiva e non riduttiva. Il team multidisciplinare pediatrico deve essere replicato, con i dovuti accorgimenti, anche nella fase adulta perché le cronicità e le comorbidità dei nostri bambini, ahimè, li accompagnano per tutta la vita, non spariscono con la maggiore età, anzi”. Secondo Santoro, è importante che le regioni facciano una mappatura dei sistemi e delle risorse territoriali per monitorare ciò che esiste e ciò che manca, c’è bisogno di fare rete (i vari livelli del sistema sanitario devono comunicare) e quindi gli sforzi di ogni regione andrebbero convogliati verso un fascicolo sanitario elettronico; poi serve uniformare e migliorare la distribuzione e l’accesso dei farmaci.

 

Anpas, 258 autisti formati nel  2023 dalla scuola guida mezzi di soccorso 

Anpas Comitato Regionale Piemonte per la formazione degli autisti dei mezzi di soccorso si avvale dell’esperienza decennale della prestigiosa scuola guida “Luigi Vigna- Ilario Naretto” di Anpas Piemonte e Croce Verde di Torino che, nel solo 2023, ha organizzato ben 27 corsi divisi in sessioni teoriche e pratiche di guida, formando 258 autisti soccorritori delle associazioni Anpas del Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria.

Il percorso formativo degli autisti delle ambulanze è molto selettivo e impegnativo e la finalità è quella di migliorare la qualità di guida del conducente, che si traduce in una maggior sicurezza per l’autista stesso, per i pazienti e per gli operatori trasportati, nonché nella riduzione del rischio di incidenti stradali, soprattutto durante la guida in stato di emergenza.

La novità del 2023 è stata l’organizzazione di corsi avanzati di guida plus, nei quali, oltre ai già previsti esercizi, come il percorso lento tra i birilli che simula un tragitto cittadino con paziente a bordo, la frenata d’emergenza per un ostacolo improvviso da evitare, la guida in retromarcia, l’esercizio a otto per imparare a usare correttamente lo sterzo, il freno e l’acceleratore, sono state inserite delle prove di guida più complesse. In particolare, nel corso avanzato, è stato inserito l’utilizzo dello skid car, un carrellino che viene posto sulle ruote posteriori del mezzo simulando la perdita di aderenza, costringendo l’allievo a porre in atto metodi di guida utili a riprendere il controllo del veicolo. Altro esercizio è lo slalom lungo nel quale diventa importante gestire l’acceleratore, la giusta frenata e l’impostazione della traiettoria della curva intorno al birillo.

Grazie a questi corsi si apprendono le tecniche di guida sicura e le peculiarità del mezzo di soccorso, oltre agli aggiornamenti del codice della strada.

“Ringrazio tutti coloro che hanno creduto nel progetto della scuola guida mezzi di soccorso e che ci hanno sostenuto in questi anni – afferma Massimiliano Manzini, direttore scuola guida per conducente mezzi di soccorso Anpas Piemonte Croce Verde di Torino – un doveroso ringraziamento va ai formatori per l’impegno profuso e la disponibilità in questi anni, dietro a ogni corso vi è una struttura organizzativa complessa che implica un impegno da non sottovalutare. Un ringraziamento ancora Cnh industriale e ai Comuni di Orbassano, Rivalta di Torino, Savigliano e Saluzzo per la messa a disposizione gratuita dei circuiti per le prove di guida in sicurezza”.

Nei dieci anni di attività la scuola guida Mezzi di soccorso Anpas Piemonte e Croce Verde ha formato 1812 autisti soccorritori con una media ei circa 180 discenti l’anno. 40 sono i formatori della scuola guida.

MARA MARTELLOTTA

Ravetti (pd): Irccs, una proposta di legge

RAVETTI (PD): “PREVEDERNE LA GOVERNANCE. DATA L’IMPORTANZA DEL TEMA AUSPICO CHE VENGA APPROVATA ENTRO LA FINE DELLA LEGISLATURA”

30 gennaio 2024 – “Si sta diffondendo in Piemonte una fibrillazione che spinge i diversi territori a candidare a Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) alcune Aziende. Si tratta sicuramente di un fatto positivo e il Partito Democratico è stato un promotore di queste trasformazioni” dichiara il Consigliere regionale del Partito Democratico Domenico Ravetti.

“Nonostante il Piemonte – prosegue l’esponente dem – non si sia fino ad oggi dotato di un Piano strategico regionale per la ricerca sanitaria e biomedica, abbiamo presentato una proposta di legge per prevedere la governance di questi Istituti. La forma giuridica prevista dalla pdl è quella della Fondazione di diritto pubblico che favorisce un recupero del ruolo svolto dagli Enti Locali. Il ricorso a questo modello permette di instaurare quelle forme di coesione tra pubblico e privato che garantiscono modalità di finanziamento derivanti, non solo più esclusivamente, da sovvenzioni ad opera di soggetti pubblici, ma anche da privati che partecipano attraverso erogazioni liberali”.

“La proposta di legge – conclude Ravetti – mette al centro di questa trasformazione gli Enti Locali e prevede che la designazione dei componenti del Consiglio d’Amministrazione sia espressione del Presidente della Regione, acquisito il parere vincolante dell’Assemblea regionale, una scelta che coinvolge in prima persona tutto il Consiglio regionale. Data l’importanza del tema auspico che il provvedimento possa essere approvato entro la fine della legislatura”.

Marin (Lega): Ecco il Registro contro le barriere architettoniche

Preioni: Approvata in Consiglio regionale pdl per promuovere adeguamento di edifici e mezzi di trasporto e garantire la mobilità autonoma di tutti i cittadini

Eliminare le barriere architettoniche e garantire la mobilità autonoma di tutti i cittadini: sono questi gli obiettivi della proposta di legge 230, di cui è primo firmatario Valter Marin, consigliere regionale della Lega e presidente della II Commissione, con cui viene istituito il Registro telematico regionale per censire i Comuni che adottano i Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche (Peba) .

“Con questa pdl la Regione Piemonte fa propria la normativa nazionale, promuovendo interventi per adeguare edifici e mezzi di trasporto al fine di migliorarne l’accessibilità e la fruibilità, rispettando in primo luogo i principi costituzionali di uguaglianza e pari dignità di tutti i cittadini”, commenta Marin dopo l’approvazione in Aula di Palazzo Lascaris del provvedimento presentato, ‘Disposizioni per l’accessibilità e l’eliminazione delle barriere architettoniche’.

“Quello della disabilità – sottolinea Alberto Preioni, capogruppo della Lega – è un tema che è sempre stato prioritario per la Lega e sul quale ci si batte da anni, infatti siamo stati i promotori del Ministero per le Disabilità. Il sicuro e comodo utilizzo degli spazi e dei mezzi pubblici è un diritto di tutti, a prescindere dalle condizioni psico-fisiche in cui ci si trova. Questo diritto – rimarca – non deve trovare impedimenti per ostacoli fisici o perché mancano accorgimenti e segnalazioni utili all’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi o di eventuali pericoli per chiunque, ma in particolare per i non vedenti, ipovedenti e per chi ha qualsiasi disabilità”.

“Questa nuova legge – aggiunge Marin – istituisce il Registro regionale telematico dei Piani per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (Peba) con lo scopo di monitorare e promuovere l’adozione dei Piani da parte dei Comuni, delle Province e della Città metropolitana. In questo registro dovranno essere indicati l’atto di adozione del piano, il cronoprogramma degli interventi e le risorse stanziate”.

Sono introdotti inoltre criteri di premialità, finalizzati a tutti i lavori pubblici finanziati, del tutto o in parte, dalla Regione: è stabilito dunque che un’opera pubblica debba riservare il 2% dell’importo dei lavori come contributo da erogare per la redazione dei Peba, “perché – rimarca Marin – nonostante la legge nazionale 13 dell’89, moltissimi Comuni non hanno ancora adottato il piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche”, oppure destinare questo 2% alla realizzazione degli interventi per l’eliminazione vera e propria delle barriere.

Punti fondamentali della proposta di legge sono anche il tema dell’accessibilità degli ambienti di lavoro e l’introduzione del Disability Manager nei comuni con una popolazione superiore a 50mila abitanti.

Juravle campione romeno under20 di fioretto

Riparte con una grande successo la stagione agonistica del Circolo della Scherma Ramon Fonst di Mirafiori Sud. A Bucarest, in Romania, sono svolti i Campionati Nazionale Under17 e Under20 di fioretto, ultima prova utile per la qualificazione ai Campionati Europei di Napoli e mondiali di Riyad. Il fiorettista Luca JURAVLE, nato e cresciuto in Circoscrizione 2 ma con cittadinanza della Romania, ha partecipato alle competizioni per entrambe le categorie, riportando a casa due successi ed un secondo posto. Venerdì 26 gennaio ha esordito conquistando l’argento nella gara Cadetti, ripetendo lo stesso risultato dello scorso anno, sconfitto in finale sempre dal connazionale Dogariu, questa volta per una sola stoccata. Sabato 27 Luca ha trascinato la sua squadra alla medaglia d’oro, con una straordinaria rimonta in semifinale sempre opposto a Dogariu, al quale infliggeva un parziale di 12 punti a 4. Sabato 28, nella gara Under20, vinceva la medaglia d’oro, ancora una volta sbarazzandosi in semifinale di Dogariu, ed in finale del campione uscente Pop. Con questi risultati Luca JURAVLE si è guadagnato la convocazione con la Romania per le massime competizioni internazionali: Europei a Napoli e Mondiali a Riyad, primo schermitore a riuscire in questa impresa, che ha comunque pochi eguali anche nelle altre discipline. Domenica 28 a Foggia si completava questo autentico tour de force, con la 2° prova nazionale di qualificazione under17. Luca JURAVLE, comprensibilmente stanco, non brillava come alla prima prova di Salsomaggiore, ma conquistava la qualificazione diretta ai Campionati Italiani del prossimo maggio a Genova. Con lui in terra pugliese anche Guido Maria FRANGIONI, classe 2009 che, pur non emulando il suo più esperto compagno di club, riusciva a conquistare il pass per il Campionato Nazionale GOLD a Riccione, dove saranno in palio gli ultimi quattro posti per i campionati italiani di categoria.

Da domenica 4 febbraio si anima il Real carnevale Venariese

E’ giunto alla sua 46 esima edizione

 

Domenica 4 febbraio prossimo entrerà nel vivo il 46esimo Real Carnevale Venariese, con una giornata dedicata alla festa e alla sfilata.

L’evento è organizzato dalla città di Venaria Reale e dalla Fondazione Via Maestra, in collaborazione con la Pro Loco di Altessano, Venaria Reale, Comitato carnevale e corpo musicale Giuseppe Verdi.

Il programma prevede la sfilata dei gruppi in maschera alle 14.30 da via Diaz, accompagnati dal corpo musicale Giuseppe Verdi, con la partecipazione dei personaggi di Lucio d’la Venaria e la Castellana, la crisalide di ieri e di oggi, il gruppo storico Vittorio Emanuele II, i conti di Cremieu, Gianduja e Giacometta di Pinerolo, Re Peperone di Carmagnola, sbandieratori e tamburini di Fiano, Veneziani di Lemie, Majorette di Orbassano, Abruzzesi e Molisani e da Avigliana sbandieratori, musici, gruppo di corte del Conte Rosso e dei diversi borghi.

Alle 15.30 in piazza Pettiti vi sarà la Carnival parade, con la presenza di trampolieri, giocolieri e musica e la distribuzione di palloncini a cura dell’Avis di Venaria. Alle 16, in piazza Annunziata, si animerà la vera e propria festa del carnevale con giocolieri, trucca bambini, balli di gruppo e battaglia di coriandoli, a cura di Fem spettacoli, con bugie e cioccolata calda a cura del comitato carnevale e della Pro Loco di Altessano Venaria Reale.

MARA MARTELLOTTA

Energia: MASE, pubblicato il decreto per le Comunità energetiche rinnovabili

È stato pubblicato, sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il decreto che stimola la nascita e lo sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili e dell’autoconsumo diffuso in Italia. Da oggi, 24 gennaio, entra dunque a tutti gli effetti in vigore il decreto, essendo avvenuta la registrazione della Corte dei Conti e, in precedenza, l’approvazione della Commissione europea.

Come previsto dal provvedimento stesso, entro i successivi trenta giorni saranno approvate dal Ministero, previa verifica da parte dell’ARERA e su proposta del Gestore dei Servizi Energetici, le regole operative che dovranno disciplinare le modalità e le tempistiche di riconoscimento degli incentivi. Il GSE, soggetto gestore della misura, metterà in esercizio i portali attraverso i quali sarà possibile presentare le richieste, entro 45 giorni dall’approvazione delle regole.

Palcoscenico danza 2023/2024 al teatro Astra

Una ricchezza di appuntamenti che prenderanno avvio il 10 febbraio prossimo

 

Il teatro Astra propone il suo palcoscenico Danza 2023/2024 ricco di appuntamenti che prenderanno avvio il 10 febbraio prossimo con Cultus, dove Zappalà ritorna prepotentemente alla sua danza ricca di contraddizioni creative, dai sapori carnali e delicati, musicali e attuali, poetici e al tempo stesso intimi. A ispirare questa nuova creazione sono brani di musica popolare e le atmosfere di ‘The Little match Girl’, passione di David Lang del 2007. Si tratta di voci che danno vita a un lavoro di grande impatto sonoro con atmosfere sacre che fanno riferimento alla fiaba della piccola fiammiferaia di Hans Christian Andersen e alla Passione secondo Matteo di Bach. Nella performance non si farà alcun cenno alla fiaba di Andersen, ma sarà  la danza la protagonista assoluta. ‘Cultus’ significa danza pura e propone al contempo un viaggio coreografico.

Dopo un prologo dove il verso shakespeariano è utilizzato come pura colonna sonora fonetica, si procede in un fluire coreografico incessante, in transiti in movimento dove i corpi dei danzatori si immergono nei vari stati d’abbandono, dalla tenerezza, all’estasi, dalla gioia alla poesia.

Un secondo spettacolo sempre di palcoscenico Danza sarà l’11 marzo 2024 alle Lavanderie a vapore dal titolo “We are nomads”, dove Anuang’s si interrogherà su chi sia alla ricerca di qualcosa, come i nomadi che vanno alla ricerca di nuovi pascoli. Anche noi uomini siamo nomadi delle nostre vite, nomadi in senso tradizionale e nomadi digitali.

Ci spostiamo da un punto all’altro, non ci fermiamo, ma vorremmo rimanere, riflettendo sulla nostra vita e usando ciò di cui abbiamo bisogno per il viaggio. Camminiamo come fecero i nostri antenati e ci fermiamo solo quando siamo stanchi e desideriamo placare la nostra sete e riposare i nostri piedi.

Danzatore e coreografo keniota, autodidatta e atipico, rappresenta il suo Paese in ogni evento ufficiale fin dall’inizio della sua carriera nel 1990. Recupera dalla tradizione la fede e la forza che gli sono state necessarie per creare. Vero e proprio gesto iniziatico, la sua gestualità è  amplificata da un movimento ondulatorio. L’energia è  canalizzata dai salti verticali, l’emozione è  potente e primitiva.

Al teatro Astra, il 23 e 24 marzo prossimi, saranno in scena ‘La sagra della primavera’ e ‘Intimate Wonder’, per la coreografia di Roberta Ferrara. Si tratta di una creazione che incarna energie primordiali e sublimazioni pagane attraverso una scrittura coreografica corale, ridisegnata sui corpi dei danzatori dell’Eko Dance project,  che si lascia guidare dal modus operandi del genio di Igor Stravinsky. Il respiro della Sagra della primavera di Roberta Ferrara si apre alla collaborazione  con Pompea Santoro, già danzatrice di Mats Ek e sua assistente. Di Intimate Wonder la coreografia è  di Paolo Mohovic, che ci conduce attraverso le emozioni che costituiscono la meraviglia che riusciamo a produrre e dalla quale costantemente ci alimentiamo.

Il 28 marzo sarà  la volta, al teatro Astra, di “The hidden face of the moon”, una nuova creazione di Giovanni Insaudo Staff, che si concentra sulla preparazione di uno spettacolo,  dove un gruppo di tecnici prepara freneticamente una nuova produzione.

La proposta di Paolo Mohovic Hondo narra il mare, che è molto di più  dell’altra parte del mondo, qualcosa che noi conosciamo ma che è  ancora particolarmente inesplorato.

Sempre al teatro Astra, dall’11 al 14 aprile prossimo, andrà in scena di Aurélien Bory la pièce “Invisibili”.

Il coreografo e regista francese Aurélien Bory, da sempre affascinato dalle contaminazioni linguistiche e culturali,  realizza uno spettacolo che nasce dalla sua infatuazione  per la città  di Palermo. “Invisibili” è  il risultato di diversi sopralluoghi del regista nella città e  di incontri con i cittadini e artisti, di riflessioni sull’arte, la storia e le contraddizioni di Palermo.

Il 23 e 24 aprile, sempre al teatro Astra, si terrà una serata specialedal titolo  “Echoes of life” con una coppia d’eccezione, formata da Silvia Azzoni, tra le più sensibili ballerine del panorama internazionale,  vincitrice del premio Benois e prima ballerina dell’Hamburg Ballet, insieme a un fuoriclasse di fama mondiale, Oleksandr Ryabko, impegnati in un percorso di chiari di luna e sonate eseguite dal vivo dal virtuoso Michael Bialk.

Il 10 e 12 maggio sarà  la volta dell’appuntamento “Made4you+Interplay link”, progetto diretto da Pompea Santoro, che apre una porta verso il mondo coreografico riunendo tre giovani coreografi, ex studenti dell’Eco dance alta Formazione. Coreografo Simone Repele, fondatore della compagnia Riva & Repele in tandem con Sasha Riva, Edoardo Cino danzatore professionista  nella compagnia Saarlaendisches Staatballet e Tiziano Piloni. Padrino della serata sarà Fernando Suels Mendoza.

Il 24 marzo , dalle 11.30 alle 13.30, si terranno delle masterclasscon Roberta Ferrara, dove la presenza, la consapevolezza e l’energia muovono la pratica pedagogica condotta da questa insegnante. Nella masterclass viene condiviso il training abituale  della compagnia Equilibrio Dinamico, in cui volontà e disponibilità  si mettono al servizio di corpo, mente e spirito. Si esplora il concetto di alternanza , di gioco perpetuo dello yin e yang, attraverso corpi sempre più consapevoli, flessibili e presenti.

Un’altra masterclass sarà  il 12 maggio dalle 11.30 alle 13.30 con Fernando Suels Mendoza.

 

Mara Martellotta