ilTorinese

‘Ndrangheta, sequestrati 8 milioni a due fratelli imprenditori

Confiscati da parte degli agenti della Dia  a Volpiano e Chivasso beni  per 8 milioni di euro nei confronti di due imprenditori pregiudicati. Si tratta di due  fratelli di 58 e 61 anni, già condannati in  primo grado nel  procedimento penale scaturito dall’operazione Platinum Dia. L’accusa sostiene che i due imprenditori sono affiliati alla locale ‘ndranghetista di Volpiano. Il sequestro  riguarda otto aziende, quote societarie di un ristornate, 14 immobili, 6 auto e 19 rapporti finanziari. 

La Reale Mutua Fenera Chieri ’76 strappa un punto anche a Milano

Spettacolare scontro in cinque set al Pala Gianni Asti di Torino, dove le biancoblù sono state protagoniste di una brillante prestazione grazie alla quale ottengono
un bel punto contro Vero Volley

Dopo Conegliano, Milano. Dopo aver strappato un punto alla capolista, la Reale Mutua Fenera Chieri ’76 sfiora il colpo grosso anche con l’Allianz Vero Volley seconda forza del campionato, portandola al quinto set e cedendo di un’incollatura durata 2 ore e 27 minuti.
All’ingresso in campo Bregoli mischia un po’ le carte schierando Anthouli in diagonale con Malinov, Gray e Weitzel al centro, Skinner e Omoruyi in banda, Spirito libero.
Dall’altra parte della rete nel sestetto iniziale c’è l’ex Cazaute.
I primi due set sono caratterizzati da molti errori di Milano. Chieri ne approfitta al meglio nel primo set imponendosi con autorevolezza 25-21, mentre nella seconda frazione le ospiti chiudono 23-25 non sbagliando più nulla nel finale. Termina 23-25 anche il terzo set che Milano fa suo in rimonta da 17-13. Il quarto set sorride a Chieri che si impone 27-25 dopo aver annullato un match-point a Milano. Pochi particolari decidono anche il tie-break che termina 13-15.
Grandi applausi per entrambe le squadre al termine di una splendida partita, che lascia tanto a Chieri quanto a Milano buoni motivi per essere soddisfatte. Il premio di MVP va a Sylla che risulta anche la top scorer dell’incontro con 19 punti. Da parte chierese la miglior realizzatrice è Skinner con 14 punti.

Reale Mutua Fenera Chieri ’76-Allianz Vero Volley Milano 2-3 (25-21; 23-25; 23-25; 27-25; 13-15)
REALE MUTUA FENERA CHIERI ’76: Malinov 4, Anthouli 13, Weitzel 13, Gray 9, Omoruyi, Skinner 14; Spirito (L); Morello, Rolando, Zakchaiou 1, Kingdon 7, Grobelna 4. N. e. Kone, Regoni (2L). All. Bregoli; 2° Daglio.
ALLIANZ VERO VOLLEY MILANO: Orro 6, Egonu 18, Folie 14, Heyrman 3, Sylla 19, Cazaute 4; Castillo (L); Prandi 1, Bajema 13, Candi 3, Rettke 4, Malual 7. N. e. Daalderop, Pusic (2L). All. Gaspari; 2° Bucaioni.
ARBITRI: Pozzato di Bolzano e Papadopol di Mantova.
NOTE: presenti 3897 spettatori. Durata set: 25′, 26′, 28′, 34′, 18′. Errori in battuta: 10-14. Ace: 5-8. Ricezione positiva: 61%-67%. Ricezione perfetta: 34%-27%. Positività in attacco: 34%-36%. Errori in attacco: 6-24. Muri vincenti: 11-15. MVP: Sylla.

La cronaca
Primo set – Grande equilibrio fino al 10-10 quando è Milano a piazzare il primo break dell’incontro grazie a Cazaute e un muro di Heyrman (10-13). Anthouli ferma la striscia ospite, quindi due errori lombardi e un primo tempo vincente di Weitzel capovolgono il punteggio in 14-13. Time-out di Gaspari ma al rientro in campo è ancora Chieri a muovere il punteggio con Weitzel e Anthouli (16-13). Egonu firma il 16-14, l’iniziativa resta però in mano alle biancoblù che allungano e toccano il distacco massimo di 6 punti sul 23-17. Folie dimezza lo svantaggio di Milano (23-20). Con una schiacciata spettacolare Skinner dà a Chieri la prima palla set. Egonu mette a terra il 24-21, quindi il primo tempo di Weitzel vale il 25-21.

COMUNICATO STAMPA

Secondo set – Chieri riparte bene e grazie agli errori errori ospiti ha 5 punti di vantaggio sul 13-8 (Gray). Intanto Bajema rileva Cazaute. Nelle fasi centrali del set Milano recupera lo svantaggio grazie a una Folie gli scudi, sfiora la parità una prima volta sul 15-14, la trova sul 16-16 (muro di Orro) e si porta per la prima volta avanti sul 19-20 con un attacco di Sylla. Nel finale la squadra di Gaspari mantiene sempre un’incollatura di vantaggio, guadagna il primo set-point sul 22-24 con Egonu, e chiude 23-25 al secondo tentativo con Bajema.

Terzo set – Inizia meglio Milano e sul 5-8 Bregoli inserisce Kingdon per Omoruyi e Grobelna per Anthouli. Sul 7-11 (Bajema) le chieresi ritrovano il ritmo, pareggiano a 11 (Skinner) e allungano a 17-13 (Kingdon). Gaspari corre ai ripari, prima sostituisce Heyrman con Rettke, quindi cambia la diagonale: dentro Prandi e Malual, fuori Orro e Egonu. Sono proprio le neoentrate sul 20-16 a propiziare la rimonta ospite che si concretizza col pareggio a 22 firmato Sylla dopo due grandi difese di Prandi. Un errore di Grobelna e il muro di Rettke danno a Milano due palle set. Skinner annulla la prima (23-24). Nello scambio successivo Sylla attacco fuori, ma il videocheck rileva un tocco del muro ed è 23-25.

Quarto set – Le due squadre ripartono dai sestetti che avevano concluso il set precedente. Il punteggio resta in bilico fino al 6-6 quando Milano piazza un break con Malual, Rettke e Sylla (7-10). Gray, Kingdon e Grobelna capovolgono il punteggio in 11-10. Le ospiti rispondono con Sylla e Malual ed è 12-14. Bregoli inserisce prima Omoruyi per Skinner, poi Anthouli per Grobelna. Sempre indietro di qualche punto, sul 16-20 Kingdon e Malinov riportano la loro squadra a contatto (19-20). La rimonta biancoblù si concretizza sul 21-21 con Kingdon dopo una grande difesa di Spirito. Negli scambi successivi Sylla e Malual attaccano fuori ed è 23-21. Gaspari rimette in campo Orro ed Egonu. L’opposto firma il 23-22. Candi entra in battuta e piazza l’ace del 23-23. L’errore di Anthouli dà a Milano il primo match-point, che Kingdon annulla con un attacco all’incrocio delle linee. Il primo punto dei vantaggi è chiuso da un muro di Omoruyi. Il set-point chierese se ne va col servizio lungo di Kingdon (25-25). La diagonale fuori misura di Egonu dà a Chieri una seconda palla set, che stavolta viene fruttato al meglio da Anthouli con un mani-out: 27-25, si va al tie-break.

Quinto set – Sul 5-5 due ace di Weitzel portano sul 7-5 Chieri, che poi allunga a 9-6 con un muro di Anthouli. Tre colpi di Egonu riportano il punteggio in parità (9-9). Nel finale si lotta punto a punto. Sul 13-13 l’attacco di Cazaute dà a Milano un match-point. Nello scambio successivo Candi mura Skinner e fa scendere i titoli di coda (13-15).

Il commento
Giulio Cesare Bregoli: «Sarebbe bello ogni tanto vincere contro le grandi squadre, ci stiamo andando vicino spesso ultimamente, ci manca veramente poco, e la nota positiva è che oggi ci è mancato ancora meno. Stiamo crescendo. Dispiace per la sconfitta, ma dobbiamo fare i complimenti alle ragazze per la partita che hanno fatto, per l’atteggiamento e tutto».
Helena Cazaute: «
Sono molto contenta di essere tornata qui. È stata una bella partita con un palazzetto pieno. Brave noi ad aver conquistato due punti perché non era facile».

Sold-out per Riccardo Muti e la Chicago Symphony Orchestra all’Auditorium del Lingotto

Nasce da un’iniziativa della Città di Torino e dell’Assessorato alla Cultura il concerto – già sold-out – che venerdì 26 gennaio, alle 20.30 all’Auditorium Giovanni Agnelli, vede protagonisti il Maestro Riccardo Muti e la Chicago Symphony Orchestra.

 

Un evento straordinario di grande prestigio che unisce per la prima volta Fondazione per la Cultura TorinoLingotto Musica e Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e promuove due fra le maggiori manifestazioni musicali torinesi: il festival MITO SettembreMusica e la rassegna dei Concerti del Lingotto. L’evento, coprodotto da Fondazione per la Cultura Torino e Lingotto Musica, contribuirà a sostenere le attività dell’Istituto di Candiolo – IRCCS, una delle eccellenze italiane e punto di riferimento internazionale nel campo della ricerca e cura oncologica. Grazie al sostegno dei suoi donatori, oggi l’Istituto è interessato da un importante piano di sviluppo finalizzato alla realizzazione di nuovi spazi a disposizione di medici, ricercatori e, soprattutto, dei pazienti e delle persone a loro vicine.

Quella di Torino è la prima data del tour italiano che il 27 gennaio toccherà anche il Teatro alla Scala di Milano e il 28 il Teatro dell’Opera di Roma. La serata segna il ritorno dopo molti anni a Torino della Chicago Symphony Orchestra sotto la guida di uno dei direttori più amati e celebrati del nostro tempo. «Nell’anno in cui dirigerò a Torino Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi – dice il Maestro Riccardo Muti – sono felice di riportare la grande Orchestra di Chicago in questa città che ho imparato ad amare e ad ammirare». Il Maestro Muti, che lo scorso giugno ha concluso il suo mandato da decimo Direttore musicale della blasonata compagine americana dopo tredici anni, è stato nominato Direttore musicale emerito a vita nel settembre 2023, titolo mai assegnato prima nella storia della CSO.

Legata a doppio filo alla cultura e alla musica mitteleuropea – tedesco di nascita era il suo fondatore Theodore Thomas che creò l’Orchestra nel 1891 –, la Chicago Symphony Orchestra è stata guidata in oltre un secolo di storia da direttori come Fritz Reiner, Sir Georg Solti e Daniel Barenboim; Pierre Boulez, Carlo Maria Giulini e Claudio Abbado ne hanno inoltre ricoperto la carica di direttori ospiti principali. Con un repertorio che spazia dal barocco al contemporaneo, si esibisce in più di 150 concerti l’anno presso il Symphony Center di Chicago e la sede estiva del Ravinia Festival, mentre le sue incisioni discografiche hanno ottenuto 64 Grammy Awards. La compagine possiede anche una lunga tradizione di tournée internazionali: sono ben 63 quelle effettuate dal 1892 in 29 Paesi nel mondo.

«È un vero piacere accogliere nuovamente a Torino il Maestro Muti – dice il Sindaco Stefano Lo Russo – dopo il grande successo del Don Giovanni nel 2022 al Teatro Regio, dove tornerà in primavera. Questo appuntamento, reso possibile grazie alla Fondazione per la Cultura Torino e a Lingotto Musica, sarà ancor più prestigioso grazie alla presenza di una delle orchestre più blasonate al mondo, la Chicago Symphony Orchestra, che non vediamo l’ora di ascoltare. Un concerto di livello internazionale che avrà anche la finalità altrettanto importante di favorire le attività di fundraising di un’altra eccellenza che ha sede sul nostro territorio, la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro».

«Ringraziamo la Città e la Fondazione per la Cultura Torino per avere proposto a Lingotto Musica – dice il Presidente Giuseppe Proto – di essere partner musicale di questo progetto, che testimonia una volta di più come la musica sia non solo nutrimento dell’anima ma possa anche essere un efficace strumento per perseguire finalità di natura filantropica. Con grande soddisfazione salutiamo il ritorno del Maestro Muti in stagione dopo sei anni, felici di poter ospitare per la prima volta la Chicago Symphony Orchestra, che impreziosisce ancora di più il novero delle grandi orchestre che in trent’anni di storia si sono succedute nella rassegna dei Concerti del Lingotto».

«C’è un legame profondo tra la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e i grandi eventi musicali – sottolinea il Presidente Allegra Agnelli –. Mi piace ricordare, tra i grandi artisti che ci hanno sostenuto, Pavarotti, Giulini, Mehta, Rostropovič, Dalla, Morandi, Ramazzotti, Ligabue e tanti altri che hanno scelto di essere concretamente al fianco della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. Sono contenta che questo evento speciale cada nei giorni in cui inauguriamo nuovi laboratori e nuovi spazi per la ricerca all’Istituto di Candiolo – IRCCS. Grazie a tutti i partner e le Istituzioni per aver scelto di essere ancora una volta con noi».

Il programma impaginato dal Maestro Muti per la tappa torinese della Chicago Symphony Orchestra è un florilegio tutto mediterraneo affidato alla Sinfonia n. 4 in la maggiore op. 90 di Felix Mendelssohn, detta «Italiana» perché ispirata dall’esuberanza di colori e di vita che l’animo dell’artista riportò dal soggiorno in Italia durato dal 1830 al 1832, e alla fantasia sinfonica Aus Italien op. 16 che il ventiduenne Richard Strauss compose nel 1886 per rievocare le impressioni riportate dal suo primo viaggio nel Bel Paese. Apre la serata la prima esecuzione italiana di The Triumph of the Octagon di Philip Glass, commissionato nel 2023 dalla Chicago Symphony. Dedicato alla pianta ottagonale della famosa fortezza federiciana di Castel del Monte in Puglia, il nuovo lavoro del grande compositore minimalista è un omaggio al Maestro Muti e alla sua terra d’origine. «Il mistero che avvolge questo antico maniero e l’unicità delle sue forme geometriche sono stati formidabili catalizzatori – afferma il compositore Philip Glass –. Anche se ho scritto musica su persone, luoghi, eventi e culture, non ricordo di aver mai composto un pezzo su un edificio storico. Era chiaro che non stavo scrivendo un brano su Castel del Monte ma sulle suggestioni simboliche che offre un luogo così enigmatico».

Precede il concerto, alle 18.30 in Sala Berlino, la conferenza introduttiva a cura del musicologo e critico musicale Paolo Gallarati.

venerdì 26 gennaio 2024 ore 20.30
Auditorium Giovanni Agnelli (via Nizza 280, Torino)

Chicago Symphony Orchestra
Riccardo Muti direttore
 Philip Glass
The Triumph of the Octagon (Prima esecuzione italiana)

Felix Mendelssohn-Barholdy
Sinfonia n. 4 in la maggiore op. 90 «Italiana»

Richard Strauss
Aus Italien. Fantasia sinfonica in sol maggiore op. 16

Conferenza introduttiva a cura di Paolo Gallarati
Ore 18.30 Sala Berlino (via Nizza 280, Torino)

INFORMAZIONI

Il concerto è esaurito. La biglietteria c/o l’Auditorium Giovanni Agnelli (via Nizza 280/41, 10126, Torino) sarà comunque aperta il giorno di concerto dalle 18 alle 20.30. Per maggiori informazioni: lingottomusica.it

“L’istruttoria” di Peter Weiss al teatro Gobetti per la Giornata della Memoria

Martedì 23 gennaio con gli allievi del Teatro Stabile di Torino

 

In occasione delle celebrazioni per la Giornata della Memoria, martedì 23 gennaio, alle ore 19:30, al teatro Gobetti, gli allievi della Scuola per Attori (TST) daranno voce a “L’istruttoria”, il celebre testo che Peter Weiss scrisse dopo aver assistito allo storico processo contro un gruppo di SS e dei funzionari del lager di Auschwitz, che si svolse a Francoforte dal 1963 al 1965. Nelle giornate di dibattimento vennero ascoltati quasi 500 testimoni, 248 dei quali scelti tra i 1500 sopravvissuti, e questo fu il primo vero tentativo da parte della Repubblica Federale Tedesca di far fronte alla questione delle responsabilità individuali, imputabili a esecutori di ogni grado, attivi nei recinti del lager. Il passato è solo una dimensione del lavoro di Weiss, mentre la dimensione del presente è meno percepibile per la sua stessa ambiguità. La cronaca di quel processo non avrebbe significato, infatti, se ad essa non rispondessero le nostre coscienze contemporanee.

Diretti da Leonardo Lidi, questi giovani interpreti daranno voce alle testimonianze che vennero rilasciate durante queste dolorose udienze, rispondendo con consapevolezza al dovere di ricordare l’Olocausto e mantenere vivo il nostro impegno verso la storia. “L’istruttoria” è un atto di denuncia contro i criminali nazisti. Un giudice, un difensore e un procuratore, 18 accusati e 9 testimoni anonimi sono i personaggi di un’opera in 11 canti che, come un inferno laico e contemporaneo, trascende la rappresentazione del processo e acquista la veridicità di una tragedia antica. Si tratta di una sorta di viaggio agli inferi, non solo nel tempo ma anche nello nello spazio, in cui i personaggi, bloccati tra forma e vita, tentano con l’azione di dipingere l’istante eterno della storia e del ricordo. Nel 1965, quando l’opera fu pubblicata, furono molti gli allestimenti realizzati secondo i dettami teatrali di Weiss. Questi richiedevano una estremizzazione del teatro epico brechtiano, come la totale riduzione dell’aspetto emotivo, per far emergere in tutta la sua potenza l’informazione documentaria. A più di quarant’anni di distanza dai fatti, all’aspetto documentaristico si affianca quello emotivo.

Assistente alla regia è Francesca Bracchino.

“L’istruttoria”, prodotta dal Teatro Stabile di Torino, verrà replicata per la stagione in abbonamento fino a domenica 28 gennaio 2024.

 

Mara Martellotta

La Polizia Locale torna a scuola a Sauze d’Oulx

 

SAUZE D’OULX – Gli Agenti della Polizia Locale tornano a scuola a Sauze d’Oulx. Giovedì 25 gennaio il Comune di Sauze d’Oulx ospita la terza Giornata di studio per operatori di Polizia Locale “3° Seminario dei Comuni Olimpici”. Dopo il grande successo delle due precedenti edizioni, ritorna l’appuntamento con gli Agenti della Polizia Locale che arriveranno un po’ da tutto il Piemonte e non solo, in quanto sono già un centinaio gli iscritti oltre che dal Piemonte anche da Lombardia e Toscana, per questa prima giornata di formazione loro dedicata in questo 2024. Anche quest’anno la giornata di studio per Operatori di Polizia Locale è organizzata dalla Maggioli Editore in collaborazione con l’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea e con il Comune di Sauze d’Oulx. Unica novità di un programma ormai consolidato è il cambio di sede, con il corso che si terrà presso la Sala Conferenze dell’Ufficio del Turismo di viale Genevris, stante l’indisponibilità del Teatro d’Ou.

Pantanella (FMPI): “Ecco come caro-assicurazioni e noleggi incidono su Pmi”

I dati di un ampio studio del Presidente dell’Osservatorio Economico delle Piccole e Medie Imprese.

Flotte aziendali, caro-noleggi da record”. Lo rivela uno studio di Luca Pantanella, presidente dell’Osservatorio Economico FMPI – Federazione Medie e Piccole Imprese – che in regione conta oltre 500 aziende su più di 6.000 in tutta Italia.

Da fine 2022 assistiamo a un’impennata dei canoni di oltre il 30% in media che penalizza soprattutto la piccola e media impresa, costretta a rivedere i propri budget e adeguarsi a sua volta con il rischio di una perdita di competitività nel settore di riferimento. L’incremento costante dei tassi di interesse per leasing e finanziamenti è tra i motivi principali alla base del trend di rialzo”, osserva l’esperto nel corso di un’ampia intervista rilasciata all’agenzia di stampa Ansa.

Un fattore al quale si aggiungono “i costi lievitati delle materie prime per la produzione degli autoveicoli e i ritardi nelle consegne, mai così prolungati dopo lo stop pandemico che ha completamente rivoluzionato i tempi del mercato automobilistico con meno veicoli disponibili”.

A farne le spese soprattutto “piccoli artigiani – chiosa Pantanella – che necessitano di furgoncini e auto per consegne, disbrigo pratiche e spostamenti locali. Ma anche carrozzieri e autoriparatori per i quali auto di cortesia e sostitutive stanno diventando sempre più un lusso, con aumenti medi mensili dei canoni che oscillano dai 40 ai 70 euro lordi”.

Ma c’è di più. “Flotte aziendali, caro-noleggi da record”, aggiunge altresì a un quadro già dalle tinte fosche Luca Pantanella.

Da fine 2022 assistiamo a un’impennata dei canoni di oltre il 30% in media che penalizza soprattutto la piccola e media impresa, costretta a rivedere i propri budget e adeguarsi a sua volta con il rischio di una perdita di competitività nel settore di riferimento. L’incremento costante dei tassi di interesse per leasing e finanziamenti è tra i motivi principali alla base del trend di rialzo”, osserva l’esperto.

Un fattore al quale si aggiungono “i costi lievitati delle materie prime per la produzione degli autoveicoli e i ritardi nelle consegne, mai così prolungati dopo lo stop pandemico che ha completamente rivoluzionato i tempi del mercato automobilistico con meno veicoli disponibili”.

A farne le spese soprattutto “piccoli artigiani – chiosa Pantanella – che necessitano di furgoncini e auto per consegne, disbrigo pratiche e spostamenti locali. Ma anche carrozzieri e autoriparatori per i quali auto di cortesia e sostitutive stanno diventando sempre più un lusso, con aumenti medi mensili dei canoni che oscillano dai 40 ai 70 euro lordi”.

Turismo Torino e Provincia, giornalisti a Torino e in Valle di Susa 

 

 

Da Italia, Francia, Spagna, UK, Svizzera e Scandinavia e operatori da Svezia ed Est Europa.

Per Turismo Torino e Provincia, i primi mesi del 2024 sono caratterizzati da un lato, dall’arrivo di importanti media nazionali e internazionali che visiteranno Torino e le montagne (dal comprensorio sciistico di Bardonecchia alla Vialattea) al fine di raccontare la destinazione e i motivi per cui trascorre una vacanza ai rispettivi target di riferimento e, dall’altro, di tour operator internazionali per programmare la destinazione nei loro cataloghi.
Invitare e accogliere i giornalisti e i tour operator – sottolinea Mercella Gaspardone, Dirigente di Turismo Torino e Provincia – è una delle principali attività dell’Ente; sono strumenti necessari per stimolare le testate internazionali a scrivere articoli di approfondimento sulla destinazione e per inserirla nelle varie programmazioni di operatori che muovono ingenti numeri di turisti; ne consegue un ritorno d’immagine per il territorio oltre che economico per il tessuto sociale e commerciale”.
Dal 15 al 18 gennaio si sono svolte le riprese a Torino e in Valle di Susa (in collaborazione con Val Susa Turismo) per una puntata di Linea Verde RAI1 che andrà in onda il 4 febbraio alle ore 12.20. Oltre a Torino con alcune sue eccellenze, la Valle di Susa è la protagonista con la sua storia millenaria e con una delle figure femminili più rappresentative del Medioevo, Adelaide di Susa. Non mancheranno incontri con l’enogastronomia valsusina: la focaccia dolce di Susa, i grani antichi del mulino di Bruzolo e i formaggi di capra di Cristina Cibrario, i prodotti tradizionali di montagna dell’agriturismo di Sansicario e il vino del ghiaccio di Chiomonte.
Dal 24 al 26 gennaio il supplemento Weekend del prestigioso settimanale economico Les Echos soggiornerà a Torino per scoprire e raccontarne le diverse attrattive – da Casa Mollino, al Museo Egizio, dal Museo Nazionale del Cinema alla Pista 500 – e alle recenti aperture in campo ristorativo. Les Echos Weekend ha una diffusione di oltre 135mila copie e un’audience di oltre 676mila lettori mentre la versione digitale registra oltre 9milioni e 900mila visitatori unici per un audience totale di oltre 11milioni e 830mila lettori.
Dal 30 gennaio al 2 febbraio toccherà al noto settimanale francese Le Parisien Weekend scoprire la prima capitale d’Italia. Con oltre 19milioni e 800mila lettori racconterà la ricchezza museale e le novità cittadine suggerendo inoltre trattorie, caffè storici e nuovi ristoranti.
Ai primi di marzo sarà invece la prestigiosa rivista spagnola Viajes National Geographic a scoprire Torino per un ampio reportage sulla città e le sue attrattive oltre che le novità (oltre 2 milioni e 400 mila i lettori).
Dal 23 al 26 gennaio invece, noti magazine inglesi – The ArbuturianLuxuriate LifeScottish Sun e The Daily Telegraph – scopriranno le località montane di Sauze d’Oulx e Sestriere in collaborazione con Vialattea e i rispettivi Consorzi.
Il noto quotidiano britannico The Times, dal 27 al 29 gennaio, sarà invece a Bardonecchia per un articolo sulla località sciistica e le sue attrattive (oltre 495mila le copie distribuite) in collaborazione con Visit Piemonte.
Airtours, il quarto tour operator svedese, sarà invece a Sauze d’Oulx dal 25 al 28 gennaio per inserire la destinazione nelle loro programmazioni.
Dal 25 al 29 febbraio, in collaborazione con l’ATL Cuneese e su finanziamento della Regione Piemonte, giungeranno sul comprensorio della Vialattea, dopo Limone Piemonte e Prato Nevoso, importanti media da UK, Olanda, Danimarca e Svezia: Ski Club Of Great Britain, Best in Travel Magazine, Style Altitude, Vicini Media e Racer Ready oltre ad operatori dei paesi baltici e dell’Est Europa: Kelioniu e Novaturas dalla Lituania, Sia Menness Diena dalla Lettonia, CK Turista e Smart Travel dalla Repubblica Ceca, Allegra Travel e Ski Sun dalla Polonia).

Tra febbraio e marzo, toccherà invece alla rivista svizzera Winter Sesations Magazine scoprire Sestriere e il comprensorio della Vialattea.

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

 

Paul Auster “Baumgartner” -Einaudi- euro 17,50

Ha infinite sfaccettature l’ultimo romanzo del grande scrittore newyorkese 76enne; un po’ il suo testamento spirituale in cui centrali sono il senso della perdita, la memoria, l’amore, la vita con le sue gioie e i suoi immensi dolori. Lo ha scritto durante il ricovero ospedaliero, mentre la moglie scrittrice Siri Hustvedt mandava dispacci da “Cancerland”, terreno difficile che lei ha superato e lui sta attraversando. Potrebbe essere la sua ultima opera: è quello che ha dichiarato perché è in piena lotta contro il male e la morte.

Protagonista è Seymour Baumgartner, in parte l’alter ego di Auster, che gli affida una parte delle sue vicende e dei suoi pensieri. Seymour è un anziano professore e saggista di filosofia, vedovo da 10 anni, senza figli, pieno di ricordi e rimpianti per la moglie che non c’è più.

In queste 160 pagine tutto parla di lei, Anne, moglie amatissima che è stata portata via da un’onda feroce. Aveva 58 anni, e a Cape Cod, in un giorno maledetto, si era avventurata per le ultime bracciate da nuotatrice provetta, quando la violenza d’urto di un’onda le aveva spezzato la colonna vertebrale, uccidendola.

Baumgartner ricorda perfettamente tutto, anche i 30 anni di felicità trascorsi insieme a quella donna indomita che non si sarebbe comunque fermata dal fare quel tuffo, neanche se lui avesse tentato di tutto per impedirglielo.

Da questo vuoto che si è spalancato nella sua vita, Seymour trae un’immensità di pensieri, ricordi, attimi di vita trascorsi insieme, tutto saldato da un amore immenso. Tanto grande che ora lui prova una dilaniante «sindrome della persona fantasma», che rimanda ai postumi di un’amputazione che non annulla la percezione dell’arto o della persona mancante.

Un’assenza che riporta al senso della vita e dei rapporti umani, che permea il resto della vita di Baumgartner; nonostante lui abbia cercato di andare avanti, con altre donne di poca importanza, e una che invece avrebbe anche pensato di sposare, senza riuscirci. Un libro splendido sul quale meditare parecchio.

 

Jiři Hájiček “Sangue di pesce” -Keller editore- euro 19,00

L’autore di questo romanzo è nato in repubblica Ceca nel 1967, ed ha trascorso i suoi primi anni nella Boemia meridionale. In queste quasi 500 pagine narra il legame delle persone con la loro terra, il senso del ritorno alle proprie radici; ma anche lo scontro tra uomo e progresso tecnologico che può essere devastante.

Hanna è la protagonista che dopo un’assenza di 15 anni torna al suo villaggio di origine, mezzo allagato, sulle rive della Moldava. Tutto è cambiato: i suoi rapporti con le persone del passato si sono sfilacciati e la sua casa è stata sommersa. Soprattutto il villaggio rischia di sparire per sempre, per fare posto ad una centrale nucleare.

Hanna torna dove era cresciuta, si era innamorata al punto di pensare di sposarsi e aveva sognato di diventare insegnante. Poi le cose erano andate molto diversamente, ed ora gestisce un ostello della gioventù con l’attuale compagno e all’estero.

Centro del romanzo è la difficile situazione del suo villaggio che si sta spopolando inesorabilmente da quando è stata costruita la centrale nucleare di Temelín che, in nome del progresso, ha distrutto case, tradizioni, persone. Un libro corposo dal risvolto potentemente ecologico, che esplora il tentativo di sottomettere e stravolgere la natura in nome dell’evoluzione.

Ma affronta anche temi portanti come i rapporti umani, il perdono, il passato e la coesione di un piccolo centro i cui abitanti sono legati dalla lotta per la sopravvivenza.

 

Laura Calosso “Bordighera Gran Hotel” -SEM- euro 20,00

Questa storia della scrittrice e giornalista astigiana ci conduce nella Belle Époque. Più precisamente nel 1899 in Riviera ligure, e mette al centro della narrazione Lily, 16enne aristocratica che, con la zia Lady Amabel, è partita da Londra; destinazione Bordighera, tappa obbligata per l’alta società europea.

All’epoca era uno dei punti di ritrovo più frequentati dal bel mondo, e nel prestigioso Hotel Angst di Bordighera si ritrovavano personaggi blasonati e carichi di imponenti patrimoni. La vicenda ruota intorno al soggiorno di Lily nel prestigioso Hotel, spinta dal padre che sta trascinando il suo grande casato in rovina, e dall’avida zia che intende trovarle un ricco marito. Soluzione ideale per riscattare la sorte e gettare l’esca.

Lily non è bella, piuttosto graziosa e molto ben educata come si conviene a una giovane del suo rango, dolce, timida e poco appariscente. La sua infanzia è stata all’ombra del padre disinteressato a lei e una madre assente; lei ha superato i momenti di solitudine e abbandono affettivo dedicandosi allo studio della natura e alla lettura. Una vita appartata in cui la botanica è diventata la sua passione.

Un delicato romanzo scandito in più parti: la situazione di Lily e della sua famiglia, lo stile di vita della riviera in quegli anni, inclusa l’attesa per la regina Vittoria e il suo seguito, i maneggiamenti per maritare la giovane a un buon partito, e la crescita personale della protagonista.

 

Alessia Gazzola “Una piccola formalità” -Longanesi- euro 16,90

Si chiama Rachele la nuova eroina che la scrittrice siciliana fa scendere in campo, dopo averci deliziati con le storie di Alice Allevi e Costanza Macallè. E anche questo romanzo è un mix sapientemente miscelato tra romanticismo, suspense e scrittura accattivante. Un po’commedia brillante, storia d’amore e giallo che intriga il lettore. L’alchimia sapiente che è il marchio del successo della Gazzola.

Rachele Braganza è giovane, vive a Milano, ama il suo lavoro di giornalista esperta di life style per una blasonata rivista del settore, e passa da un evento e un cocktail all’altro, fidanzata con lo stesso ragazzo dai tempi del liceo.

Sullo sfondo di una Milano da bere, la sua vita viene stravolta da un’inaspettata eredità dal fratello di suo padre, lo zio Massimo considerato la pecora nera di famiglia che neanche aveva mai conosciuto. E poi anche il fidanzatino le dà il benservito.

Il padre, che col fratello aveva avuto un pessimo rapporto, ha rinunciato all’eredità che di conseguenza passa alla figlia; ma la esorta a fare altrettanto. Però Rachele vuole capire cosa sia successo tra i fratelli e soprattutto decidere come regolarsi in merito al lascito testamentario.

E’ così che entra in scena un vecchio compagno di scuola, diventato affermato notaio, al quale si rivolge per andare a fondo, partendo da quanto ammonterebbe l’eredità. Aspettatevi un tuffo in rancori familiari, flashback che riportano indietro e fanno luce su tutta una serie di avvenimenti che scoprirete leggendo.

Muore ciclista investito da pirata della strada

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Incidente mortale ieri a Borgaro Torinese. Un uomo di  47 anni, in sella alla sua bicicletta da corsa è stato investito  da un’auto ed è morto. Il conducente del veicolo anziché prestare soccorso è fuggito. Le forze dell’ordine stanno cercando di rintracciare l’auto.

Il sorpasso bianconero

Con la vittoria sul Lecce per 3-0 la Juventus  è in testa alla classifica della Serie A. La 21a giornata di campionato porta i bianconeri a +1 dall’Inter tenuto conto dell’impegno in Supercoppa dei nerazzurri. Ieri sera a Lecce salvataggio di Krstovic nel primo tempo su colpo di testa di McKennie. Nella ripresa la Juve merita i tre punti con una doppietta di Vlahovic (59′ e 68′) e a un gol di testa di Bremer (85′) in chiusura.