ilTorinese

Semaforo antismog: da sabato 27 gennaio scatta il livello 1 (arancio)

Da domani, sabato 27 gennaio, e fino a lunedì 29 gennaio 2024 compreso (prossimo giorno di controllo), le misure di limitazione del traffico passeranno al livello 1 (arancio).

I dati previsionali forniti oggi da Arpa Piemonte evidenziano infatti il superamento del valore di 50 mcg/mc di concentrazione media giornaliera di PM10 nell’aria per tre giorni consecutivi.

Alle limitazioni strutturali in vigore, per il trasporto persone si aggiungerà il blocco dei veicoli diesel con omologazione Euro 5 valido tutti i giorni (festivi compresi) dalle ore 8 alle 19, mentre il blocco dei veicoli diesel Euro 3 e Euro 4 si prolungherà alle giornate di sabato e domenica, sempre dalle ore 8 alle 19.
Stessa regola anche per i veicoli adibiti al trasporto merci, che vedranno il divieto di circolazione estendersi ai diesel con omologazione Euro 3 ed Euro 4 su tutti i giorni (festivi compresi), sempre con orario 8-19.

Con l’attivazione del livello arancio si fermeranno anche tutti i veicoli dotati di dispositivo “Move In”, in quanto comunque soggetti alle limitazioni temporanee della circolazione veicolare conseguenti alle previsioni di perdurante accumulo degli inquinanti nell’aria.

Si ricorda infine che eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, vengono comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entrano in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi sono disponibili alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

Arrestati i cinque minori componenti della baby gang di rapinatori: prendevano a pugni le vittime

Gli agenti della Polizia di Stato hanno tratto in arresto cinque minori stranieri, di cui due tunisini e tre egiziani, di età compresa tra i 15 e i 17 anni, gravemente indiziati del reato continuato di rapina pluriaggravata in concorso. I giovani sono stati denunciati in stato di libertà per ricettazione e lesioni personali.

Sono le dieci di sera quando i cinque minori armati consumano tre rapine a distanza ravvicinata l’una dall’altra ai danni di tre soggetti diversi.

Il primo evento si verifica nei pressi di Via Nizza dove il gruppo avvicina un rider per derubarlo del telefono, sotto la minaccia di un coltello. Un componente del gruppo lo ferisce al viso per ottenerne il codice di sblocco. Mentre i membri del gruppo si danno alla fuga, la vittima li insegue per cercare di recuperare il cellulare ma viene aggredito e scaraventato per terra dai giovani.

Circa un’ora dopo, il gruppo opera un’altra rapina nei pressi di Porta Nuova a danno di un ragazzo anche lui derubato del cellulare. Nella circostanza la vittima viene colpita con un pugno al viso.

Una ventina di minuti dopo, non lontano dal luogo del secondo fatto, il gruppo attua un terzo tentativo di rapina. mentre cammina in via Massena angolo Corso Stati Uniti, un giovane viene avvicinato alle spalle dal gruppo, prima gli viene chiesta una sigaretta e poi di consegnare il cellulare. Al rifiuto di dare l’oggetto il giovane viene colpito con un pugno al volto.

Sul posto arrivano equipaggi della Squadra Volante, addosso a due membri del gruppo gli agenti rinvengono due coltelli (entrambi con lame lunghe circa rispettivamente dieci e quindici centimetri), una terza arma dello stesso tipo della quale si erano liberati durante le fasi del controllo viene trovata per terra.

La prima e la terza vittima, entrambe ferite al volto, ricorreranno a cure mediche con prognosi di quattordici giorni.

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati, sino alla sentenza definitiva.

Torino 2024: quali sono i settori più promettenti in questo inizio anno?

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Torino è una città che ha sempre saputo reinventarsi nel corso della sua storia, passando da capitale industriale a polo di innovazione e cultura. Anche in questo inizio 2024, la città “del Gianduiotto e dell’Automobile” offre diverse opportunità di sviluppo e crescita per i settori commerciali che sanno cogliere le sfide e le tendenze del presente e del futuro.

Vediamo quali sono alcuni di questi.

Informatica Spaziale

Il settore dell‘informatica spaziale, che abbraccia tecnologie di realtà virtuale e mista, è in ascesa a Torino. Le applicazioni di queste tecnologie spaziano dal gaming alla medicina, dall’istruzione alla manifattura. L’annuncio di Apple di introdurre il suo primo computer spaziale, l‘Apple Vision Pro, nel 2024, ha catalizzato ulteriormente l’interesse e gli investimenti in questo settore. Le imprese che si dedicano all’informatica spaziale a Torino stanno vedendo una crescente domanda, contribuendo al posizionamento della città come hub tecnologico all’avanguardia.

Investimenti Industrie e Arredi per Ufficio

In tandem con la crescita di questi settori, molte industrie a Torino stanno investendo in soluzioni pratiche per ottimizzare i loro spazi di lavoro. Emerge, dunque, nella curva dei business in crescita il settore dei componenti industriali. Richieste come le scaffalature metalliche o i soppalchi industriali, ad esempio, stanno avendo un enorme domanda d’acquisto, diventando elementi essenziali per organizzare e gestire in modo efficiente materiali e attrezzature d’impresa.

Parallelamente, in questo contesto, anche la domanda per l’arredo ufficio Torino sta incontrando un business promettente. Questo perché dal 2023 sono cambiate molte esigenze per gli spazi aziendali. Il luogo di lavoro è diventato un vero e proprio biglietto da visita da mostrare ai clienti, un ambiente confortevole è un elemento essenziale per favorire il benessere dei dipendenti e acquisti di natura sostenibile è eticamente una priorità.

Non è solo una questione estetica, dunque. Ma un modo per migliorare l’ergonomia e la funzionalità degli ambienti di lavoro.

Veicoli Elettrici

il settore dei veicoli elettrici (EV) è in forte espansione, grazie alla crescente domanda di mobilità sostenibile e alla riduzione dei costi delle batterie. Torino è una città che ha una lunga tradizione nel settore automobilistico e che sta puntando sullo sviluppo delle infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici, sia pubbliche che private.

Si prevede che il mercato delle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici pesanti varrà poco meno di 7,4 miliardi di dollari nel 2024.

Turismo Culturale

Il turismo culturale a Torino è un motore di sviluppo economico e sociale, evidenziando il ricco patrimonio storico, artistico e naturale della città. Attrazioni come musei, palazzi, chiese e parchi la rendono una meta ideale per i visitatori interessati a scoprire la sua identità unica. Nel 2023, secondo Istat, il turismo culturale a Torino ha registrato una crescita del 12%, superando la media nazionale. Questo trend conferma il ruolo significativo che il patrimonio culturale svolge nel posizionare Torino come una destinazione di grande attrattiva per chi cerca esperienze culturali ricche e autentiche.

Turismo enogastronomico

Si tratta di un settore che valorizza le eccellenze culinarie e vinicole di una destinazione, attraendo visitatori interessati a scoprire e degustare i prodotti tipici e le tradizioni gastronomiche locali. Il turismo enogastronomico è un fattore di attrattività e di sviluppo territoriale, che genera ricadute positive sulle filiere agroalimentari e sulle attività ricettive. Torino è una città che offre una ricca offerta enogastronomica, con prodotti di qualità come il vino, il cioccolato, il caffè e il vermouth, e con eventi e manifestazioni dedicate alla cultura del cibo e del bere. Dopo la crisi causata dalla Pandemia, questo settore sta avendo diversi investitori e risultati promettenti, non solo per il business nazionale ma anche per quello internazionale, merito di questa crescita sono da attribuire alle attività commerciali e pubblicitarie sul web e social network.

Torino si conferma così una città dinamica, innovativa e competitiva, capace di guardare al futuro con fiducia e determinazione.

Non resta che procedere in questo nuovo anno per capire meglio gli effettivi sviluppi!

Marito e moglie investiti da un’auto

Una coppia di anziani è stata investita da un’auto. I due stavano attraversando sulle strisce pedonali a Biella. Sono intervenuti gli agenti della Polizia Locale per i rilievi e i sanitari del 118. Marito e moglie sono stati trasportati in ospedale uno  in codice giallo, l’altra in codice verde.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Juve primo club italiano per fatturato

La Juventus è regina del fatturato: è infatti  il primo club calcistico italiano con ben 432 milioni di euro e un aumento dell’8% dei ricavi. Si tratta dell’undicesimo posto nel mondo. I dati sono della Football Money League, report dello Sport Business Group a cura di Deloitte. A livello mondiale il Real Madrid è primo con 831 milioni di euro, quasi il  doppio rispetto alla Juve. Il Milan  è tredicesimo club al mondo e arriva a 385 milioni, contro i 379 milioni dell’Inter, in 14 posizione su scala planetaria.

Controlli di polizia in Barriera e Borgo Vittoria

Nel pomeriggio di mercoledì, si sono verificati i regolari controlli straordinari del territorio diretti dal Commissariato di PS “Barriera di Milano” che hanno interessato l’area di competenza.

Il servizio si è svolto insieme al Reparto Prevenzione Crimine e all’unità cinofila dell’ufficio Prevenzione Generale.

Nel corso del servizio sono stati conseguiti i seguenti risultati:

Identificate 61 persone

Controllati 30 veicoli

Arrestati 2 soggetti

Denunciata 1 persona in stato di libertà

Controllati 2 locali pubblici

Sequestrati circa 140 grammi di sostanze stupefacenti

ü Sequestrati 670 euro in contanti

ü Sottoposto a sequestro 1 veicolo

Le due persone, poco più che trentenni, sono state arrestate poiché gravemente indiziate del reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Un altra persona, invece, è stata denunciata in stato di libertà per la violazione del codice della strada, allo stesso è stato anche sequestrato il veicolo intestato.

I controlli proseguiranno con cadenza regolare.

 

Madonna di Campagna e Borgo Vittoria

 Continuano con regolarità i servizi di controllo straordinario del territorio ad Alto Impatto coordinati dalla Polizia di Stato. Il personale del Commissariato di P.S. di Madonna di Campagna, ha concentrato la propria attività in alcune aree di competenza, fra i quali anche Borgo Vittoria.

Nel corso dell’attività di ieri sera gli agenti hanno controllato tre esercizi commerciali e identificato una sessantina di persone. Nei pressi di un bar, tra l’ingresso e il dehor, e sotto un’autovettura in sosta, sono stati rinvenuti un telefono smarrito e diversi grammi di hashish sequestrati a carico di ignoti.

Tra le persone controllate è stato tratto in stato di arresto un cittadino italiano di quarantanove anni in esecuzione di un mandato Europeo della Corte del Lussemburgo. Gli agenti del reparto prevenzione crimine hanno fermato in Corso Grosseto un’auto con a bordo l’uomo. A seguito di accertamenti è emerso che il soggetto era destinatario del provvedimento poiché avrebbe fornito nomi falsi al fine di trarre profitto ai danni di alcune società e istituti bancari ricevendo così ingenti somme di denaro.

I controlli continueranno con cadenza regolare.

Roberta Grugni: “Poco vento, niente bussola”. Storia di una coppia, tra amore e caregiving

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L’amore, a volte, è vivere senza coordinate

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L’AUTORE

Roberta Grugni è nata a Pavia nel 1967. Dopo la laurea in Scienze Politiche ha svolto vari lavori in giro per l’Italia. Dal 2012 assiste a tempo pieno il marito diventato disabile a seguito di un incidente stradale.

Da allora ha scoperto la scrittura, inizialmente come terapia, poi come passione. Ha già pubblicato tre romanzi: “Navigando a vista” del 2016 Eve edizioni, incentrato sulla disabilità nella coppia, “Educazione siciliana” del 2020 Montag Edizioni- Delos digital (versione ebook), un romanzo di formazione che parla del traffico di esseri umani, mafie, periferie degradate (Menzione d’onore al Premio Nazionale città di Grosseto 2022), e nel novembre del 2023 “Poco vento, niente bussola” Montag Edizioni, una rivisitazione del primo romanzo, con nuovi personaggi e nuove tematiche sulla disabilità. Vive a Parma, ama viaggiare, andare in bicicletta, leggere.

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POCO VENTO, NIENTE BUSSOLA

Storia di una coppia, tra amore e caregiving

L’amore, a volte, è vivere senza coordinate

Francesca e Luca sono una coppia affiatata: hanno in comune la passione per la vela e per la moto. E proprio in moto  Luca ha un grave incidente che lo costringerà su una sedia a rotelle. Francesca gli starà vicino cercando di condurre una vita “normale”, ma Luca non riesce ad accettare la sua nuova condizione e giorno dopo giorno sprofonda nella depressione, trascinando con sé la sua compagna. È allora che Francesca reagisce e, d’accordo col marito, parte da sola per Ponza, per ritrovare se stessa e la forza per continuare la nuova vita di coppia. Sull’isola Francesca incontra Pietro, un maestro di kung-fu che le farà riscoprire la passione e la sensualità che con Luca erano venute a mancare. Riuscirà Francesca a rinunciare a sentirsi una donna “completa” per ritornare da Luca, e alla vita da caregiver? O la riconquistata passione avrà la meglio?

Il 15 aprile 2005 la nostra vita cambiò per sempre: i nostri progetti, i sogni, la quotidianità vennero stravolti dal tragico incidente stradale del mio compagno, diventato in seguito mio marito. Durante la folle corsa verso l’ospedale lo rianimarono più volte. Rischiò di morire, ma già da lì dimostrò la sua forza e tenacia. Ancora non sapevo quello che ci aspettava, in quei momenti c’era da pensare all’emorragia inarrestabile, al polmone collassato nell’impatto, c’era solo da lottare per la vita. E lui lo fece. Uscito dalla sala operatoria ancora non sapeva della lesione al midollo spinale, era intubato, incosciente e venne trasportato in rianimazione. A me invece i dottori comunicarono subito l’inesorabile condanna: “Non camminerà più”.

Tutto divenne nero, mi accasciai, non potevo sopportare un tale peso. Pensai al compagno di una vita, provetto subacqueo, appassionato di arrampicata, di viaggi in moto. Tutto cancellato in pochi minuti. Ma ciò che più mi angosciava era non sapere che ne sarebbe stato della nostra vita di coppia. All’epoca avevamo 37 anni, con una vita davanti da scrivere; e mentre lui lottava in un letto di ospedale per sopravvivere, io mi sentivo oppressa, senza fiato, senza risposte. Com’è vivere da disabile? Una domanda che non mi ero mai posta, un mondo che ignoravo e che avrei iniziato a scoprire giorno per giorno. Io ho deciso di rimanere accanto a mio marito, una decisione che presi di pancia, senza pensare, frutto del nostro amore profondo. A volte ho pensato di mollare, di rifarmi una vita, di ricominciare a vivere da persona “normale”. E anche mio marito, uscito dalla rianimazione, nella sua analisi lucida, per prima cosa mi disse: “pensaci bene, non sarà una passeggiata. Se mi lascerai ti capirò”. Una testimonianza forte del suo amore per me che è quello che ci ha permesso di essere qui, oggi, ancora insieme, a lottare per ritagliarci qualche attimo di felicità. La vita del caregiver, cioè di “colui o colei che assiste un familiare in condizioni di non autosufficienza o diminuita autonomia per motivi di età, disabilità o malattia”, è una vita dura. In Italia siamo un esercito silenzioso e laborioso di quasi 8 milioni di persone, che rivestono un ruolo fondamentale nell’assistenza ai propri cari e tutto questo senza una tutela adeguata. Ho voluto raccontare ciò che accade quando la disabilità irrompe in una coppia in età matura. Quasi tutti i libri raccontano l’esperienza dal punto di vista del disabile, mancava la testimonianza del punto di vista di chi resta “sano”, di chi si trova a rimodulare la propria vita in funzione della persona amata, diventata all’improvviso non autosufficiente, già “anziana” nonostante l’età anagrafica. Lo scopo del mio romanzo è avvicinare al mondo della disabilità chi ignora questo universo parallelo, e allo stesso tempo, essere di conforto a coloro che si trovano nella mia stessa situazione. La storia è inventata, ma i sentimenti, gli stati d’animo, la psicologia dei personaggi sono realistici. Spero di essere riuscita nell’intento.

Se volete seguirmi ho la pagina Pennairrequieta su Facebook e Instagram

https://www.facebook.com/Pennairrequieta

il nuovo gruppo Facebook: “Universo caregiver”

https://www.facebook.com/groups/399675079116536

 

I libri li potete acquistare ai seguenti link:

https://www.edizionimontag.it/catalogo/poco-vento-niente-bussola/

https://delos.digital/9788825416947/educazione-siciliana

Lavia per Goldoni: una storia “verissima”, gli amori e il vecchio gabbato

Successo per “Un curioso accidente” al Carignano, sino a domenica 28 gennaio

Tutto (piacevolmente) sopra le righe, la rilettura di un testo che di prima apparenza dovrebbe scorrere via in modo tranquillo, entrate e uscite come da copione, merletti e parrucche come da tradizione. Invece Gabriele Lavia – con tutta la vitalità dei suoi ottantuno compiuti, andate a cercarvi e godervi qualche stralcio in rete che riproponga la fatica e l’immedesimazione delle prove: una scuola per chiunque e un vero divertimento – questo “Curioso accidente”, che Carlo Goldoni scrisse nel 1760, te lo sconquassa, te lo fa esplodere di gran dinamismo, di corse dal palcoscenico alla sala, di urla e di inseguimenti, di equivoci e di bisticci e di lotte di sfrenata fisicità. Tutto diventa “altra cosa”, diventa una festa del teatro. A cominciare da quel palcoscenico (la scena è firmata da Alessandro Camera), una scena sghemba, un affollato dietro le quinte semmai ben visibile, uno spazio che parrebbe pronto per l’apparizione fulminea di una Madama Pace, un palcoscenico che non soltanto ospita una dozzina di spettatori, accomodati sul fondo, nelle loro brave poltrone rosse, ma pure riempito di due pianoforti largamente adoperati con le musiche di Andrea Nicolini (su uno di essi, il fantoccio di un Arlecchino, una gamba penzoloni tra tastiera e spartito: in riposo, addormentato? certo morto no), un rosso sipario che scende sino in platea, le casse e i capaci bauli ad accogliere le palandrane, i “roboni”, e le uniformi degli attori, tappeti e scivolo a far da ponte tra chi recita e chi assiste, sedie, le grandi luci in bella vista, il camerino del primo attore a far da confessionale e casa, lo specchio con le sacrosante lampadine fulminate.

L’argomento di questa Commedia non è che un fatto vero, verissimo, accaduto non ha molto tempo in una Città di Olanda. Mi fu raccontato da persone degne di fede in Venezia al Caffè della Sultana, nella piazza San Marco”, avverte l’autore “a chi legge”, narrandoci poi che il periodo storico è quello della Guerra dei sette anni – con l’Inghilterra (e alleati) a combattere contro la Francia (e alleati), con la disfatta di questa e la perdita di territori in giro per il mondo -, dell’ospitalità da parte del ricco Filiberto, mercante della non belligerante Olanda e, peggio per lui, di una saggezza soltanto apparente, dello squattrinato Monsieur de la Cotterie e del suo attendente, dell’innamoramento per Giannina, la figlia del padrone di casa, dabbene oltremodo ma prontissima a guidare l’intero gioco, maliziosa e trasgressiva quanto conviene, buona rappresentante di uno schietto quanto fermo femminismo. Di come questa, pur ricambiandolo, tema i sospetti del genitore e il suo parere avverso a quella unione e pensi bene quindi di imbastire un nuovo innamoramento per il bel tenente, inconsapevole vittima Madamigella Costanza, figlia di un acerrimo nemico del mercante. Immancabile nasce una rete di imbarazzanti equivoci che non possono non coinvolgere ogni personaggio, che ignora e che è messo al corrente, che stupisce dinanzi ai nuovi comportamenti del ricco padrone, che qui non raccontiamo, che allinea altresì la servetta di turno che, in quell’atmosfera di amori caldeggiati e delusi, pretende giustamente il suo.

Lavia, per l’occasione divenuto pure paroliere con certe strofe che attraversano l’azione, immergendosi in un Goldoni che poco compare sulle scene, si ritrova tra le mani una gran bella materia, prima di tutto una divertente commedia degli equivoci che con approfondito ribaltamento si tramuta in un tratto amaro o certo amarognolo, campeggiandovi la quasi distruzione della figura paterna, la presa in giro di una sfacciata mascolinità, il tutto come decadente e sgangherato ma portato ad alti gradi di poesia. Lavia, se da un lato tra le risate alleggerisce con massime pseudo filosofiche e lui stesso esterrefatto cita grandi pensatori del passato, allo stesso tempo maneggia con sempre grande sicurezza la Storia che s’immette nella vita quotidiana e quell’aria di catastrofe (“Il mondo è finito!”) che minaccia da più parti, verso la caduta del secolo dei lumi e la Rivoluzione pronta di lì a non molto a dare i suoi primi tremendi scossoni. È uno spettacolo godibilissimo questo “Curioso accidente”, prodotto da Effimera, dal Teatro di Roma e dal Teatro della Toscana e presentato al Carignano sino a domenica 28 gennaio nel cartellone dello Stabile torinese. Godibilissimo (anche se il “gioco” verso il termine si scopre, non ha davvero importanza) perché a guidarlo, con il primo attore tutto sicurezza e dabbenaggine e sconfitta, una vera allegria vederlo “recitare”, è una compagnia che non bada a spese nel buttarsi a capofitto nella storia e in ciascun personaggio, de la Cotterie di Simone Toni ha i giusti slanci vitalistici e amorosi, Federica De Martino sottile innocenza e una bella grinta a gettare in prima linea la sua Giannina, Giorgia Solari e Beatrice Ceccherini giocano a divertire e a languire con loro e altrui divertimento. Con loro ancora Leonardo Nicolini, Lorenzo Terenzi, Andrea Nicolini divenuto attore con bella foga e l’Arlecchino “batocio” di Lorenzo Volpe: tutti negli abiti di Andrea Viotti, sporcati dei colori intensi del blu, del giallo, del verde. Serata divertita, risate senza risparmio, applauditissima: costretti a ricevere gli applausi anche gli spettatori in palcoscenico, schierati e mescolati in bella fila, se ci volesse ancora la prova del ponte che Lavia sa creare con il suo pubblico.

Elio Rabbione

Le immagini dello spettacolo sono di Tommaso Le Pera

In Barriera ritorna “In.FEST.ante”, Festival di Musica Contemporanea

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Negli spazi inediti dello storico “Circolo Arci Banfo” di via Cervino

Da sabato 27 gennaio, ore 19,30

Si inizia in pieno inverno e si chiude a primavera appena iniziata. Da sabato 27 gennaio a sabato 23 marzo. Fa indubbiamente una bella corsa, proponendo appuntamenti musicali d’indubbio interesse, la seconda edizione di “In.FEST.ante”, il “Festival di Musica Contemporanea e di Ricerca”, promosso dallo storico “Circolo Arci Banfo”di Torino in partenariato con la torinese associazione “Babelica aps” e la romana “Magma aps”, forti del sostegno della “Fondazione Compagnia di San Paolo”. L’idea alla base è quella di portare la “musica di ricerca” fuori dai circuiti convenzionali, in un quartiere che, contro i luoghi comuni, è il più “europeo” della città e il più ricco di realtà ed energie creative. Ispirandosi ai “tiny desk concert”, concerti con allestimenti molto semplici in “luoghi inaspettati”, “In.FEST.ante” va così in scena negli spazi del “Circolo Arci Banfo” in via Cervino 0, a Barriera di Milano. Un “luogo altro”, dunque, che si apre ai set e alla “ricerca musicale” per un progetto che prevede di avvicinare non solo appassionati e addetti ai lavori ma anche tanti curiosi. Un’incursione è anche prevista alla “Galleria Gagliardi & Domke” di via Cervino 16, che ospiterà una data del festival, nella quale la musica creerà interazioni visive e concettuali con le opere d’arte esposte.

Gli artisti selezionati dalla direttrice artistica Rosy Togaci sono tutti noti a livello nazionale ed internazionale e rappresentano appieno, e nella maniera migliore, la “sperimentazione artistica” e la “multidisciplinarietà” dei linguaggi musicali. Sottolinea la stessa Togaci: “Per la sua seconda edizione, In.FEST.ante allarga il suo focus allo scambio e all’incrocio di culture. La rassegna, che ha le sue radici nel quartiere multietnico di Barriera di Milano, ha voluto invitare artisti nazionali e internazionali dalle identità musicali complesse, per sviluppare coralmente un “mosaico di suoni” tra origini e prospettive globali, mappe musicali, universi di ritmi, battiti, e tonalità che generano nuove cartografie sonore”.

Musica e musiche, ma non solo. Nella mattina  del giorno del loro set, infatti, i musicisti si faranno anche “maestri”, realizzando una lezione per “spiegare” e “condividere” la loro musica con i bambini delle scuole del quartiere, protagonisti abituali delle attività del “Circolo”, che ospita anche una “Biblioteca popolare”, una “streetview art gallery” e organizza attività di “doposcuola”, nonché corsi di lingua italiana per i residenti stranieri.

Ad aprire le danze, sabato 27 gennaio, sarà il chitarrista romano, arrangiatore e “manipolatore elettronico”, Marco Bonini che si esibirà in uno spettacolo dalle grandi sorprese e suggestioni, dal titolo “Rituale domestico”.

A chiudere i giochi, sabato 23 marzo, negli spazi della “Galleria Gagliardi & Domke”(via Cervino, 16 – Unica esibizione “fuori casa”, tutte le altre sempre al “Circolo Banfo”) sarà “Here The Was Once A Sea” con Pouya Ehsaei, musicista, sound designer e promotore iraniano, attualmente residente a Londra, dov’è considerato uno dei musicisti elettronici più prolifici.

In mezzo, sabato 10 febbraio, “Didjin Beat”con Christian Muela (Italia-Congo), musicista specializzato in “didjeridoo”, strumento a fiato aborigeno con cui Christian compone musica contemporanea elettronica e sonorità urbane provenienti dal Trip hop, Dub e Techno. A seguire (24 febbraio) la romana Barbara De Dominicis con Christian Maddalena ed Elio Martusciello, in “Body Maps”, mentre (sabato 9 marzo) andrà in scena “Zaleska”, con Caterina Palazzi, leader della band “Sudoku Killer” e annoverata, nel 2022, tra i venti migliori bassisti italiani di sempre dalla rivista “Rockit”.

Tutti gli appuntamenti si terranno a partire dalle 19,30. Ingresso libero con la formula “up to you”.

Dettagli sugli appuntamenti e sulle singole iniziative previste in: www.circolobanfo.it/in-fest-ante-2024

g.m.

Nelle foto:

– Marco Bonini

– Caterina Palazzi (ph. Paolo Cruschelli)

– Barbara De Dominicis

– Pouya Ehsaei

Disturbi nutrizione, dal Governo ok al progetto del Piemonte

«Con deliberazione del 15 luglio 2022, la Giunta ha recepito l’Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sull’Allegato tecnico per la definizione di criteri, modalità e linee di intervento per l’utilizzo del Fondo per il contrasto dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione e ha approvato gli indirizzi per l’attuazione, in coerenza anche con il disposto della L. R. 10/2022.
Il progetto attuativo di quanto previsto dalla citata normativa, presentato dalla Regione Piemonte al Ministero della Salute, è stato valutato positivamente da quest’ultimo, grazie al costante impegno sia della Direzione Sanità, sia delle Aziende Sanitarie e degli operatori coinvolti nel progetto medesimo».

Cosi l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, in risposta all’interrogazione consiliare sul finanziamento del fondo per il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione.

«Per quanto sopra – continua l’assessore Icardi -, ribadendo l’importanza dell’argomento, è impegno dell’Assessorato alla Sanità, in pieno accordo con altre Regioni, interloquire con il Ministero della Salute al fine di risolvere le criticità sull’intero territorio nazionale, a tutela e beneficio dei pazienti affetti da disturbi della nutrizione e dell’alimentazione».