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Sanità piemontese, Riboldi: ecco i tre step per ridurre le liste di attesa. E i pronto soccorso restano pubblici

Di Patrizia Corgnati

L’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi, traccia il percorso del prossimo periodo: “Tre step per ridurre le liste d’attesa e una sanità piemontese più attrattiva”. E ribadisce il no ai pronto soccorso privati

 

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La Piazza dei Mestieri festeggia i suoi vent’anni

Dal 23 al 29 settembre si festeggia a Torino il ventennale della Piazza dei Mestieri, presieduto da Dario Odifreddi, Centro di Formazione con una dimensione imprenditoriale tra le più importanti di Torino. Era il 26 ottobre 2004 quando a Torino si inaugurava la Piazza dei Mestieri, e in questi venti anni la Piazza è diventata non solo un luogo adatto alla crescita dei più giovani, ma anche un punto di incontro per gli adulti e le famiglie del territorio, un crocevia di accoglienza per stranieri e persone in difficoltà, di cultura e buon cibo, riproducendo il modello di Piazza dei comuni della tradizione italiana. La Piazza dei Mestieri ha sede a Torino, Catania dal 2012 e Milano dal 2022, e accoglie migliaia di giovani italiani e stranieri desiderosi di imparare un mestiere e trovare un lavoro. Nascono così panettieri, cioccolatieri, cuochi, birrai, camerieri, grafici, informatici, acconciatrici e barber del futuro. Per raggiungere questi risultati sono stati necessari passione, dedizione, lavoro e gratuità delle tante persone che lavorano fianco a fianco dei ragazzi, veri e propri maestri che si coinvolgono con le loro vite e le loro problematiche. Tre città, cinque sedi per oltre 20.000 metri quadrati, attività formative, ristoranti, un pub, una bottega per la vendita dei prodotti artigianali, birra, pane, prodotti da forno e cioccolato, un’agenzia di comunicazione stampa e cento appuntamenti culturali all’anno per insegnare ai giovani l’attrattiva della bellezza del fare e diventare protagonisti della loro vita.

Appuntamenti del 23 settembre sono stati in mattinata un contest di acconciature, seguito alle 18.30 dall’incontro dal titolo “Vent’anni insieme per i giovani e per la città” con il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo, Marco Gilli, Presidente della Compagnia di San Paolo, e Anna Maria Poggi, Presidente della Fondazione CRT. Sono attesi anche gli interventi dell’Arcivescovo di Torino Mons. Roberto Repole, del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, della Parlamentare Europea Letizia Moratti, ex ministra dell’Istruzione e membro della commissione Politiche Sociali del Parlamento Europeo, e l’attuale Assessora Regionale all’Istruzione e Vicepresidente del Piemonte Elena Chiorino.

Ampio spazio verrà dato anche alla cultura e allo svago con lo spettacolo di cabaret di Claudio Lauretta, uno dei migliori imitatori della scena comica italiana, con il grande ritorno alla Piazza dei Tre Lilu, con il nuovo spettacolo “Mai a basta”, il concerto del pianista Antonio Farao, affermato a livello di Jazz internazionale, e la premiazione dello storico concorso di poesia e narrativa dedicato ai ragazzi delle scuole professionali, con Daniele Mencarelli Presidente di Giuria. La settimana verrà conclusa dall’annuale Festival della Birra, il Beer Fest Platz 2024.

 

Mara Martellotta

 

 

Tentato furto di collanina a signora anziana, due in manette

La Polizia di Stato ha tratto in arresto due cittadini marocchini, entrambi maggiorenni, gravemente indiziati di tentato furto con strappo in concorso.

Sono da poco trascorse le 18 quando una pattuglia in borghese del Commissariato di P.S. Centro in via Conte Verde angolo via Garibaldi nota due persone, uno dei quali si avvicina a un’anziana signore e le strappa la collana dal collo mentre il suo complice resta poco più indietro guardandosi intorno.

Il colpo, però, non va a segno. La collana pur rompendosi sfugge di mano allo scippatore e finisce nella maglia della vittima.

Dopo lo strappo, i due si danno alla fuga inseguiti dai poliziotti che li fermano in via Ariosto angolo via Cottolengo.

Uno dei due, l’uomo che ha materialmente operato lo strappo viene anche denunciato in stato di libertà per aver fornito false generalità dichiarandosi minore. Il cittadino straniero, inoltre, viene deferito in stato di libertà poiché presunto autore di un reato simile commesso lo scorso agosto nella stazione di Savona.

A La Morra la mostra “Mia unica collina“nel ricordo di Claudia Ferraresi

Nel decennale della sua scomparsa, l’omaggio ad un’importante artista, Donna di cultura e del vino della terra di Langa

Sono ormai trascorsi dieci anni dalla scomparsa di Claudia Ferraresi, giornalista e critico d’arte, pittrice, scrittrice, Donna di cultura e Donna del vino. Eclettica imprenditrice, infaticabile e creativa, dal cuore grande e generoso, realizzatrice di tanti progetti finalizzati alla valorizzazione della sua amata terra di Langa, dal 2014 patrimonio dell’Unesco.

Si è sempre impegnata a farla conoscere e a proteggerla con cura proprio come quelle rose profumate e belle che si incontrano all’inizio dei filari delle viti e che, con la loro costante presenza, sono amiche e sentinelle attente alla salute e al benessere dei preziosi vitigni. Ha saputo precorrere i tempi con il suo intuito creativo ed imprenditoriale quando il marchio Langhe e Roero era ancora di là da venire, con un’attenzione crescente al territorio nei suoi molteplici valori. In lei, testimonial e ambasciatrice per oltre quarant’anni, un grande sogno dal profumo che sa di terra, tutto da realizzare stava giorno per giorno prendendo forma e partendo dalle grandi potenzialità che aveva già intravisto in tempi di tanta speranza, di progetti, di scommesse e di realizzazioni a lungo immaginate.

 

Questa è stata Claudia Ferraresi che in questi giorni il Comune di La Morra con la sua famiglia Locatelli e le  Cantine Rocche Costamagna, l’Associazione Agorà e La Morra Eventi e Turismo oltre al Club Unesco e alla Biblioteca Civica Don Rubino hanno voluto commemorare con un convegno dedicato alla sua figura di imprenditrice e di artista e con una mostra aperta sino al 29 Settembre dal titolo “ Mia unica collina “ con alcuni suoi dipinti che raccontano le sue terre dai contorni sfumati e intimi. Ci parlano di lei, figlia d’arte, alcuni suoi acquerelli delicati ed al tempo stesso forti , accanto a tele della madre pittrice, musicista e cantante lirica Valeria Costamagna, nella piccola chiesa sconsacrata di S. Sebastiano, gioiello del barocco langarolo, molto amato dalla Ferraresi che ne fece un luogo elettivo per i tanti eventi da lei realizzati in questo suo angolo di terra, una cresta di Langa da cui mai avrebbe potuto allontanarsi, scrigno dei suoi sentimenti più privati e profondi. “ Le mie colline delle Langhe – sono sue parole – sono diventate la mia unica collina, dentro la quale cercare amore e pace.

Tentare di interpretarle per vivere è stata la mia salvezza umana “. Nata a Santena da un’antica famiglia piemontese, privata giovanissima dei genitori a causa di un grave incidente, ciò che causò in lei una ferita difficile da rimarginare, si trasferì da Torino a La Morra nel 1972 nella casa di famiglia dove scelse di vivere pienamente quelle colline con i loro vigneti, i loro sapori e tradizioni, le loro nebbie e le loro albe e quel loro tempo scandito dalla stagionalità della vita, dai rintocchi delle campane nella valle e degli antichi Morbier, le pendole di casa. La nota azienda vitivinicola lamorrese Rocche Costamagna da lei ereditata come prezioso bene di famiglia ed oggi gestita dal figlio, l’imprenditore Alessandro Locatelli, entrato in azienda negli anni Ottanta al suo fianco, cui ha passato il testimone, ha visto la nascita di molte sue attività.

Un fiore all’occhiello è stata in quei suoi primi anni la valorizzazione della coltivazione e della raccolta delle uve del Barolo, re dei re dei vini, oggi conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo e da loro prodotto a partire dal 1841. Nel 1976 creò “ La cà dj’ amis “, un’Associazione culturale con cui ha inteso offrire i suoi spazi e le sue conoscenze territoriali per parlare di cultura locale e tradizioni, di colture agricole e di enogastronomia. Erano tanti in quegli anni i personaggi che invitava nella sua casa – museo accanto alle famose cantine, da Piero Angela a Luigi Firpo, Primo Levi, Ottavio Missoni, Giovanni Arpino e tanti altri che omaggiava della simbolica chiave con cui entrare virtualmente nel cuore delle Langhe in incontri che culminavano in un evento annuale, un premio sempre molto atteso che battezzò “ la ciau d’la cà”. Era un’occasione unica che sfociava in sempre nuovi progetti per la valorizzazione e lo sviluppo di una lettura del Piemonte cosciente e lungimirante che puntasse al recupero delle eccellenze culturali ed enogastronomiche da salvaguardare e tramandare, premiando quanti tra i personaggi della cultura, dell’arte e delle scienze avevano collaborato con fattivi contributi culturali a puntare l’attenzione su queste terre langarole. Dagli anni Ottanta dette vita a “ Le tavole della cultura “ con vari eventi ed iniziative a tema che facevano da sfondo a “ Libri da gustare”, altra sua creazione con un’ importante raccolta di testi enogastronomici, una rassegna letteraria con premiazione degli autori eccellenti che culminava all’annuale Salone del Libro di Torino.

Infine nel 1990 è la volta di un’altra sua realizzazione, “ I Ristoranti della tavolozza ”, con la presenza di ristoratori d’eccellenza con un occhio attento alla cultura enogastronomica e all’educazione al cibo. E’ giusto e doveroso che tutto del mondo di Claudia Ferraresi riviva in chi l’ha conosciuta ed oltre, nei suoi luoghi ed oltre perché nulla di lei, della sua vita, del suo operato, della sua ricca eredità culturale e spirituale, nessuno dei tanti semi da lei piantati e fioriti, vada perso.

                                                                                             Patrizia Foresto

Mostra “ Mia unica collina”

Chiesa di S. Sebastiano

Via Umberto 22/30

La Morra ( Cn)

 ore 10/ 13 e 15/18

Chiro, “Ombre”: una lunga lotta per la libertà e la vita

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Chiro esordisce a 47 anni  con un romanzo che sta lasciando i lettori incollati alle pagine di questo libro

La storia
La piccola Chiro cresce tra i caruggi genovesi. La sua è una famiglia in apparenza normalissima: mentre la madre è impiegata in un ufficio, il padre restaura chiese antiche. Tra le mura di casa, però, l’arte e la cultura lasciano il posto alla violenza della prima e all’alcolismo del secondo. Chiro, incatenata in un mondo di dolore e solitudine, cerca pace nelle droghe e nella vita di strada. Sarà lungo il viaggio da compiere per diventare grande, per sentirsi libera dai genitori, dai pregiudizi del mondo, da se stessa. Ma il cammino di Chiro è reso ancor più arduo da una sfida inaspettata: l’HIV. Dopo aver contratto il virus in giovane età, Chiro deve affrontare non solo i problemi di salute causati dalla malattia, ma anche il peso schiacciante dello stigma sociale. Per oltre vent’anni combatte contro un nemico invisibile, lottando per rimanere in piedi in un mondo che spesso la rifiuta e la giudica. Con straordinaria forza e sincerità, Chiro racconta la storia vera di chi ha vissuto un’Italia piegata dalla tossicodipendenza, dal perbenismo e dal pregiudizio, uscendone più forte. Questo libro è il testamento di una donna che non ha mai smesso di lottare per la sua libertà, per la sua dignità, e per la sua vita.
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Recensione
Veronica

Recensito in Italia il 5 settembre 2024

Una storia onesta, reale, un libro scritto con il cuore, senza fronzoli. Una scrittura che ti tiene incollata, parola dopo parola, emozione dopo emozione. Un pugno dritto nello stomaco di ipocrisie, pregiudizi preconcetti. La storia di una Persona. Con la P maiuscola. Una che non molla. Mai.

Controlli zona movida, sanzioni ai locali

Nella notte di sabato hanno avuto luogo, come di consueto, i controlli congiunti della Polizia di Stato e delle altre forze di polizia – Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Municipale –  nelle aree cittadine interessate dal fenomeno della “movida”.

L’attività, iniziata alle ore 20 del sabato sera, si è concentrata nelle aree maggiormente interessate dall’afflusso di persone: quartieri San Salvario e Vanchiglia, area del Quadrilatero, Piazza Vittorio Veneto, via Matteo Pescatore e vie limitrofe.

Complessivamente l’attività ha portato:

 all’identificazione di 173 persone;

  al controllo di 7 esercizi pubblici;

all’emissione di 8 sanzioni amministrative;

all’emissione di 3 sanzioni amministrativa per il possesso di sostanza stupefacente;  alla denuncia in stato di libertà di una persona;  al sequestro di una decina di grammi di hashish.

Nello specifico due esercizi commerciali di via Matteo Pescatore e uno di Lungo Po Cadorna sono stati sanzionati per l’eccessivo assembramento di avventori. Uno dei due locali di via Matteo Pescatore è stato sanzionato anche per la vendita di alcolici oltre l’orario consentito.

Per quest’ultima motivazione è stato sanzionato anche un minimarket di via Bonafous e due ubicati in via Bava. Un locale di Piazza Vittorio Veneto, invece, è stato sanzionato in violazione del Codice della Strada per inottemperanza delle prescrizioni sull’occupazione del suolo stradale.

Complessivamente sono state elevate sanzioni per 7373 euro.

Nel corso dell’attività, tre persone sono state sanzionata amministrativamente per il possesso di modiche quantità di hashish. Altri sei grammi della stessa sostanza stupefacente sono stati sequestrati a carico di ignoti.

Un soggetto è stato denunciato in stato di libertà per il possesso di un coltello.

I servizi di polizia nelle aree sopra menzionate continueranno con cadenza regolare.

Erbacce e ortiche invadono i giardini della scuola “Sandro Pertini”

“Jungla di ortiche e altre erbe infestanti invadono  i giardini  del plesso scolastico  “Sandro Pertini” , in Borgo Filadelfia. Le erbacce non sfalciate da tempo raggiungono il metro di altezza ed invadono persino il passaggio delle scale di emergenza  che per tale motivo devono essere  sgombre da ogni qualsivoglia ostacolo.  Il plesso ospita due scuole primarie e una secondaria di secondo grado, un totale di 850 studenti suddivisi in 20 classi. Sono molti i genitori degli studenti che lamentano con preoccupazione questo stato di quasi abbandono. Ipotizzano che nell’erba alta si possano nascondere insidie per i loro figli, quali zecche e altri parassiti  che vi si annidano, nonchè siringhe usate dai drogati, che nella zona non mancano: una volta bucatisi , gettano sulla strada attraverso le grate le siringhe che rimangono occultate in mezzo alle erbacce. Qualche genitore, ufficiosamente, ha accennato  i propri timori alla scuola ma fatti e risposte al momento non ne sarebbero arrivati mentre le erbacce, favorite dalle piogge di questi giorni, continuano a svilupparsi rigogliosamente, come visibile dalle foto”.
E’ quanto ci scrive il lettore Luigi Gagliano.