Oggi sull’ipotesi del Festival di Sanremo a Torino, dopo la sentenza del TAR che potrebbe spostare la location della rassegna canora è intervenuto il sindaco del capoluogo piemontese: “Per noi sarebbe un grandissimo risultato, ma è prematuro parlarne. Il Regio sarebbe una location perfetta”, ha detto Stefano Lo Russo. “Sul festival della canzone italiana diamo la massima disponibilità, pronti a ospitarlo al Teatro Regio”.
Prosegue fino a mercoledì 12 marzo 2025 compreso – prossimo giorno di controllo – l’applicazione delle sole misure strutturali di limitazione al traffico: sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti da Arpa Piemonte è stato infatti confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.
L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale
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Guardie ecozoofile a Chieri
Un’attività di vigilanza svolta da guardie eco-zoofile sul territorio della città di Chieri, con cadenza settimanale o bisettimanale, in particolare nei giorni di mercato: è quanto previsto dalla convenzione siglata tra il Comune di Chieri e l’associazione “Guardie Ambientali d’Italia”.
Le guardie eco-zoofile, provenienti dai distaccamenti di Torino, Rivarolo e Chieri, opereranno con appositi automezzi e divise, d’intesa e con il coordinamento del Comando di Polizia Locale, procedendo a sopralluoghi e controlli su segnalazione dello stesso Comando.
I controlli (che hanno finalità non solo sanzionatorie ma anche di natura informativa e preventiva) riguardano sia la vigilanza ambientale sia la tutela del benessere animale.
Spiega l’assessore alla Prevenzione e Sicurezza e Polizia Locale Biagio Fabrizio CARILLO: «Si tratta di un servizio di vigilanza che era stato attivato in via sperimentale per quattro mesi durante il 2024, con una trentina di controlli. Ora abbiamo rinnovato la convenzione e definito apposite linee guida per definire un piano di interventi preventivi e repressivi.Non si pensi che le guardie abbiano solo il compito di sanzionare le deiezioni canine o altri comportamenti bagatellari (ad es. la regolare condotta al guinzaglio o la verifica anagrafica del microchip e dei documenti). C’è molto di più: si tratta, infatti, di vigilare sul rispetto delle norme in materia di benessere animale, a cominciare da quelle previste dal nostro Regolamento comunale, contrastando gli abbandoni, l’incustodia o il maltrattamento. E questo riguarda sia gli animali d’affezione sia quelli presenti nelle aziende agricole. Inoltre, le guardie svolgeranno controlli sul corretto conferimento dei rifiuti e potranno essere impiegate durante lo svolgimento di particolari manifestazioni cittadine, per attività di assistenza informativa e di osservazione, sempre a supporto della nostra Polizia Locale».
Le guardie eco-zoofile dell’Associazione Guardie Ambientali d’Italia sono volontari che svolgono la loro attività in modo gratuito (salvo un rimborso delle spese sostenute) e rivestono la qualifica di pubblico ufficiale.
Con lo slogan “Libera la musica” è stata presentata la tredicesima edizione del Torino Jazz Festival. La kermesse si svolgerà dal 23 al 30 aprile con un anteprima dal 15 al 22 in 16 club. Le location dei concerti saranno 58 con 71 concerti, 8 produzioni originali e 289 musicisti. “Libera la musica” è un invito a non confinarla nei generi, ma liberarla e farla volare. Mille colori musicali che spaziano dal trio di Enrico Pieranunzi il 26 al Conservatorio con l’Orchestra Filarmonica Italiana per “Blues e Bach”, al rock dei Calibro 35 sulle colonne sonore italiane il 24, Il jazz che dialoga con la danza con “Flamenco Collo” al Colosseo il 29, un incontro tra flamenco e ritmi afroamericani condotti dal pianista Aruàn Ortiz. La poliedrica sassofonista Lakecia Benjamin il 28 al Colosseo, il grande pianista Vijay Iyer il 25 al conservatorio. Altra stella della tradizione Enrico Rava (86 anni) con il suo quintetto “Fearless” al teatro Colosseo il 23. Nella serata gli verrà consegnata la targa “Torri Palatine” della città, riconoscimento per come ha diffuso il jazz nel mondo. Per il 25 aprile ottantesimo anniversario della liberazione, spicca “ Il Ballo della Liberazione” in cui 2 orchestre torinesi, la Gianpaolo Petrini big band e la Jct big band di Valerio Signetto, si sfideranno al museo dell’automobile a ritmo di swing. Il TJF prevede anche la sezione off del Salone del libro, musica nei luoghi di accoglienza e assistenza e collaborazioni con il Museo del Cinema. Gran finale il 30 all’auditorium del Lingotto con l’esclusiva europea del pianista Jason Moran col trio Bandwagon &TJF All Stars. Il direttore artistico Stefano Zenni è riuscito come un grande cuoco, a preparare grandi piatti buoni per tutti i palati. I prezzi dei biglietti vanno dai 12 ai 17 euro. Oggi inizia la prevendita all’Urban Lab di Piazza Palazzo di città e sul sito www.torinojazzfestival.it
Pier Luigi Fuggetta
“Mistificazione sul concetto di “contratti stabili” e omissione dei contratti interrotti o cessati e della scarsa qualità del lavoro”
11.3.2025 – Ancora una volta assistiamo con stupore al tentativo della Giunta Cirio di ammantare di propaganda e di occultare le reali dimensioni occupazionali del Piemonte.
Una narrazione fuorviante, a livello nazionale come a quello regionale.
I dati numerici dovrebbero infatti essere sempre accompagnati da valutazioni qualitative.
Ad esempio, quando si dice che gli occupati in Italia aumentano numericamente, si tende a tacere che tra i 24 milioni di lavoratori, una quota pari al 10,0% versa in condizioni di povertà lavorativa.
Così quando l’8 marzo l’assessore Chiorino faceva riferimento per il 2024 a 589.034 contratti femminili “stabili”, cioè senza limiti di tempo, taceva il fatto che in realtà in Piemonte i contratti a tempo indeterminato rappresentano il 15,5 % del totale.
Impieghi che offrono maggiore sicurezza e continuità lavorativa rispetto a contratti temporanei o a progetto: questo è il lavoro stabile piemontese.
Con l’attuale paradigma economico che si basa sulla compressione del costo del lavoro, generando un sistema che inevitabilmente determina bassi salari e condizioni occupazionali precarie, la percentuale è diventata strutturale, qualche decimale in più o in meno.
Come è possibile immaginare un numero consistente di impieghi duraturi in una realtà nazionale che conta ben 40 differenti forme di contratti?
Si parli piuttosto della presenza di un lavoro “parcellizzato”.
Si discute poi dei contratti avviati, ma raramente si approfondisce l’aspetto opposto, ovvero i contratti che vengono interrotti o conclusi. Questo dato numerico rimane costantemente molto alto in Piemonte, come si evince dall’analisi delle serie storiche.
Proprio le donne interrompono il rapporto di lavoro più frequentemente degli uomini, nonostante stipulino più contratti, siano più attive nel mercato del lavoro e abbiano un livello di istruzione più elevato.
Anche il dato sull’apparente incremento del tasso di attività femminile in Piemonte (65,8%) non considera adeguatamente le criticità del mercato del lavoro femminile, che si contraddistingue per contrattualistica instabile, ricorso diffuso a part time involontario e assenza di concrete prospettive di sviluppo professionale. La condizione di disagio economico legata al lavoro colpisce in misura più significativa il genere femminile, dal momento che le donne tendono a essere occupate proprio con tipologie contrattuali instabili e a bassa protezione. I dati dell’INAPP mostrano che nella prima metà del 2024, le donne in Italia hanno ottenuto nuovi impieghi prevalentemente con contratti a termine: il 40,4% delle assunzioni femminili risultavano a tempo determinato, contro un più limitato 13,5% a tempo indeterminato. Inoltre, mentre per gli uomini il lavoro part-time si attestava al 27,3%, per le donne la percentuale raggiungeva quasi la metà dei contratti, precisamente il 49,2%.
In Italia il tasso di occupazione femminile secondo i dati Istat è 53,0% contro un 71,0% maschile, un gap rilevante di quasi 18 punti percentuali. Questa è l’autentica realtà dell’impiego delle donne nel mondo del lavoro, da considerare qualitativamente e in comparazione con l’occupazione maschile.
L’assessore oltre ad esultare per i numeri, dovrebbe scendere un po’ più in profondità e presentare i dati con più trasparenza.
La realtà piemontese è fatta da un’occupazione femminile decisamente inferiore a quella maschile, da contratti molto parcellizzati e precari, da minor retribuzione e stabilità.
Monica CANALIS, vice presidente commissione lavoro del Consiglio regionale
Maria Grazia GRIPPO, responsabile lavoro PD Piemonte
Massimo TAMIATTI, responsabile lavoro PD Torino
Nel mese di febbraio sono stati 597 gli interventi gestiti dalla Centrale Operativa del Corpo di Polizia Locale di Torino per sosta non consentita sui posti riservati alle persone con disabilità. Una infrazione che dal 14 dicembre 2024, con la riforma del Codice della Strada, ha visto raddoppiare l’importo a carico dei trasgressori: 165 euro per ciclomotori e motoveicoli a due ruote e 330 euro per auto e altri tipi di veicoli che utilizzano questi spazi senza averne titolo, oltre alla sanzione accessoria della perdita di 4 punti della patente del conducente (art. 158; invariati i costi dell’art. 188, che sanziona i comportamenti irregolari di chi detiene un permesso).
Ogni giorno molte persone con disabilità, titolari di permesso, telefonano alla Centrale della Polizia Locale, tramite 112 o direttamente, per chiedere di liberare posti loro riservati occupati impropriamente. Un dato, va detto, sostanzialmente in linea con quello degli anni precedenti: a febbraio 2024 (bisestile) gli interventi erano stati 643, a febbraio 2023 erano invece stati 589. Da quest’anno, tuttavia, l’infrazione comporta sanzioni più severe.
Questi sono i numeri dei soli interventi “gestiti” sino alla fine e che sono culminati in una sanzione. Talvolta accade anche che l’intervento venga disdetto dalla persona che lo aveva richiesto perché lo stallo è stato nel frattempo liberato dal trasgressore. I reclami di ogni giorno, dunque, sono superiori.
Guardando ai dati di febbraio 2025, statisticamente il numero di interventi superiore si è registrato nei giorni di sabato e domenica.
Gli importi raddoppiati dell’art. 158 del nuovo Codice della Strada valgono anche per chi occupa, oltre agli stalli, le strutture stradali dedicate alle persone disabili, ad esempio in corrispondenza degli scivoli o dei raccordi tra i marciapiedi, di rampe o corridoi di transito.
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Una donna straordinaria che arrivò fino all’Himalaya e al Polo Sud.
Il 9 marzo scorso al Museo della Cavalleria di Pinerolo si e’ inaugurata la sala delle Amazzoni, dedicata alle celebri cavallerizze, che verra’ per utilizzata per diversi eventi pianificati nel 2025.
Durante l’incontro, che ha visto un susseguirsi di testimonianze ed interventi preziosi e prestigiosi, si e’ parlato anche di Fanny Vialardi di Sandigliano, la cavallerizza piemontese che ha portato gloria a questa regione nel 1925, al Concours Hippique International Militaire di Nizza, il primo campionato del mondo di monta all’amazzone su Zaglione, battendo concorrenti di alto livello come Yvonne de la Croix e vincendo il primo premio. Ma cosa vuol dire montare all’amazzone? Definita come modalita’ nell’800 prevedeva un abbigliamento speciale e vedeva la donna seduta su una sella speciale con le gambe posizionate da una parte del cavallo. La sua prima apparizione avvenne nel XIII secolo ed ebbe una evoluzione nel tempo soprattutto riguardo alla sella che, inizialmente, era molto scomoda e non permetteva di cavalcare con disinvoltura fino a che non arrivo’ quella con il doppio appoggio o corno.
Fanny, appartenente ad una delle famiglie piu’ conosciute e potenti del Piemonte: i Tornielli, fu una cavallerizza della scuola di Federico Caprilli che modifico’ lo stile e la relazione tra cavallo e cavaliere.
Gentile e mai aggressiva nella sua personalita’ di cavallerizza, la sua specialita’ fu il salto ad ostacoli; debutto nel 1923 ai campionati di Pinerolo e continuo’ la sua carriera partecipando a diversi concorsi in Italia e all’estero, soprattutto a quelli delle Grandi Prove Ippiche.
Nel 1922 sposò il conte Carlo Vialardi di Sandigliano, ufficiale e diplomatico e nel 1930 si ritiro’ dalle gare e si dedico all’allevamento dei cani che amava di piu’, gli airedale terrier, che le diedero’ molte soddisfazioni anche come campioni.
Fu una grande viaggiatrice in un periodo in cui spostarsi non era per nulla confortevole. Tra i suoi viaggi piu’ belli troviamo quello che fece sull’Himalaya in Nepal per i suoi 75 anni e l’altro al Polo Sud per celebrare i suoi 80.
In sua memoria, il nipote Tomaso Vialardi di Sandigliano ha istituito nel 2006 il Prix International Fanny Vialardi di Sandigliano, che premia ogni due anni la migliore amazzone del Rassemblement International des Amazones di Carcassonne. Fanny Vialardi resta una figura emblematica nel panorama equestre italiano, simbolo di eleganza, tecnica e passione per l’equitazione. Questa signora straordinaria ha contribuito a rendere piu’ accessibile lo sport alle donne, ha dimostrato, nel fatto specifico, che a cavallo non ci sono differenze di genere, neanche quando si tratta dei percorsi piu’ ardui e complicati. La sua vita e’ un altro importante esempio di volonta’ e tenacia non solo in riferimento alla sua carriera, ma anche per la sua audacia nel vivere la sua esistenza come desiderava e non secondo le aspettative culturali.
Maria La Barbera
Al Grattacielo Piemonte, il sottosegretario alla Presidenza della Regione Claudia Porchietto ha incontrato il sindaco della città ucraina di Kharkiv Ihor Terekhov per un confronto istituzionale volto a rafforzare la collaborazione tra il Piemonte e le comunità ucraine colpite dal conflitto.
All’incontro ha preso parte anche Dario Arrigotti, Console Onorario dell’Ucraina a Torino, che ha sottolineato l’importanza di consolidare i rapporti tra le istituzioni locali e le realtà ucraine per favorire la ricostruzione e il supporto alla popolazione.
Il sottosegretario Porchietto ha ribadito il forte impegno della Regione Piemonte nel sostenere la popolazione ucraina attraverso iniziative di solidarietà, aiuti umanitari e progetti di cooperazione internazionale: “Il legame tra il Piemonte e l’Ucraina è solido e basato su valori di pace, democrazia e aiuto reciproco. Vogliamo continuare a offrire il nostro contributo concreto alla ricostruzione e al sostegno delle comunità più colpite”.
Il sindaco di Kharkiv ha espresso gratitudine per il supporto ricevuto, sottolineando l’importanza di sinergie internazionali per la ricostruzione della città e il benessere dei suoi cittadini. Tra i temi affrontati, particolare attenzione è stata data agli aiuti umanitari, al coinvolgimento delle imprese piemontesi in progetti di ricostruzione e alla possibilità di iniziative culturali e formative per favorire lo scambio tra le due realtà.
L’incontro si inserisce nel quadro di una più ampia strategia della Regione Piemonte volta a rafforzare i rapporti con le istituzioni ucraine e a promuovere azioni di supporto concreto alle comunità in difficoltà.
cs
“La Garibaldina”, ultima creatura letteraria della scrittrice Mara Antonaccio, in vendita presso lo store online Amazon, non è il solito thriller fine a sé stesso, ma un’indagine profonda sulle dinamiche dell’essere umano, attorno alle quali ballano quegli eventi della storia che fungono da legante delle stesse, mettendo in evidenza le personalità dei personaggi in un modo tale che alla fine del romanzo pare quasi di conoscerli, che in qualche modo e per qualche ragione abbiano fatto parte delle nostre vite.
I tratti realistici dei personaggi, e in particolare quelli della protagonista Milli Pazienza (chi ha letto “Delitto al Museo Egizio” ha imparato un po’ a conoscerla), mettono ognuno di noi a confronto con il proprio specchio, uno straordinario legame di parole che un letterato consapevole dona al lettore, la percezione che avviene appena sotto la pelle quando si entra in contatto empaticamente con persone, oggetti e simboli. Riconoscendo l’universalità di quei comportamenti che sperimentiamo quotidianamente, fatti di coraggio, fragilità, fatica di rendere funzionale ciò che in ognuno di noi rimarrà per sempre disfunzionale, troviamo in Milli un esempio umano straordinario poiché privo di ipocrisia e difesa, come vuole la bella letteratura. In fondo la letteratura non è che uno maschera utile a raccontare la verità.
Sembra che ogni evento della storia scaturisca dallo sguardo di Milli, come se nascesse un fiore attraverso i suoi occhi o da una particolare condizione dell’animo. Questa sensazione assume un significato veramente poetico se pensiamo a “Le Vie dei Canti” di Bruce Chatwin, in cui si narra della magia che gli aborigeni australiani evocavano attraverso il canto, la poesia, fondamentale per creare, prima ancora che per descrivere, il loro mondo. Insomma, il mondo non prende forma reale attraverso gli occhi di Milli, questo sarebbe banale, e l’autrice del libro non lo è, ma viene creato attraverso il canto delle interazioni umane e dall’urlo della fragilità. Il thriller in sé funziona molto bene: è fluido, appassionato e scritto con il rispetto per la parola che contraddistingue l’opera di Mara Antonaccio.
Dalla sinossi: “È passato più di un anno dal suo arrivo ai RIS di Parma e Milli si è integrata sia nella vita lavorativa, che in quella personale. Ai RIS si è creato un bel gruppo di lavoro con il capitano Parisi e i colleghi, la sua amicizia con il maresciallo Ciro Cangemi si è rafforzata, come la sua liason con il dott. Astolfi, il farmacista. La quiete della Bassa viene però turbata da una serie di delitti a sfondo sadomaso, in cui è implicata una cantante lirica, Mercedes Acosta. Tutte le vittime sono del mondo della lirica e vengono uccise in modi orribili, che sanno di omicidio rituale. ‘La Garibaldina’ è più di un semplice giallo: è una storia di resilienza, crescita e battaglie personali, in cui la protagonista si confronta con una giustizia che non è mai solo bianca o nera, ma si tinge di mille sfumature. Un romanzo avvincente, che intreccia investigazione, introspezione psicologica e mistero, tenendo il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima pagina”.
Gian Giacomo Della Porta