Giovedì 9 ottobre alle 20,45
Attori con disabilità cognitiva e non affrontano con intelligenza, ironia e sensibilità la morte
Per lanciare lo spettacolo, una campagna di necrologi per Torino
Ventitré attrici e attori, dieci dei quali con disabilità cognitiva. Saranno loro giovedì 9 ottobre alle 20,45 sul palco del Teatro Alfieri, piazza Solferino 4, a presentare “Rosso – Diario di una morte annunciata” che affronta con intelligenza, ironia e sensibilità un tema delicato come la morte.
Lo spettacolo è portato in scena da La Compagnia delle Frottole, promossa dall’Associazione I Buffoni di Corte APS, formata da attori con disabilità cognitiva e non.
Scritto e diretto da Luca Nicolino, è incentrato sulla morte del protagonista e l’attesa della lettura del testamento: un’esplorazione della natura umana e dei sentimenti che animano i diversi personaggi, svelandone le debolezze, le speranze e i segreti più reconditi.

La trama
La commedia parla di un imprenditore che, arrivato alla soglia dei 50 anni, si rende conto di aver dedicato la sua vita esclusivamente al lavoro a scapito di affetti e relazioni. Desideroso di sapere cosa pensino realmente di lui parenti e amici, decide di inscenare il suo funerale.
Il risultato è una fotografia amara di una famiglia che, in attesa della lettura del testamento, mostrerà debolezze, segreti, avidità e invidie.
L’inclusività in scena
All’interno dell’Associazione I Buffoni di Corte APS di Torino è attiva La Compagnia delle Frottole, composta da 23 attori, dieci dei quali con disabilità cognitiva. Da molti anni, sono impegnati nella realizzazione di spettacoli teatrali inediti.
«La Compagnia delle Frottole permette a diverse persone con disabilità di essere attori, portando in scena un personaggio e non le caratteristiche personali. Il pubblico ha la possibilità di vedere che anche le persone con disabilità, con impegno, professionalità e talento, possono essere attori ed attrici di una compagnia teatrale – spiega il regista e autore dello spettacolo, Luca Nicolino – Gli spettacoli sono anche un’occasione fondamentale per entrare in contatto, nella veste di attori, con tutte le realtà inerenti al mondo del teatro, tra cui le persone che si occupano di costumi, scenografie e così via».
Il gruppo teatrale ha partecipato ad alcune rassegne quali Open to all – Fondazione CRT, Giovani in Scena, promossa dalla Circoscrizione 2, La Grande sfida 18 a Verona, allo spettacolo teatrale organizzato dall’Associazione Sport Life di Montebelluna, ha preso parte a concorsi di vario livello come Teatro des Enfantes ad Aosta. Ha poi organizzato spettacoli per raccogliere fondi da destinare a progetti di beneficenza per il Beslan e per l’emergenza Haiti, in collaborazione con la Onlus Madian Orizzonti e per le associazioni che fanno parte del circuito 1Caffè.org, l’organizzazione no profit fondata e promossa da Luca Argentero. Lo spettacolo “La Locanda del Migrante” ha visto proprio la partecipazione di Luca Argentero, intervenuto con un cameo nella pièce teatrale e replicato successivamente in altra serata, con l’intervento straordinaria di Bruno Gambarotta. La Compagnia, nel 2019-2020, ha inoltre registrato il sold out con lo spettacolo teatrale “Affetti clinici”, portato in scena al Teatro Carignano, al Teatro Alfieri e al Teatro Nuovo di Torino
La campagna di necrologi per Torino
Lo spettacolo è accompagnato da una curiosa campagna: dal 22 settembre, a Torino, compariranno necrologi del protagonista dello spettacolo. Sono stati predisposti 5 poster, sette digital urban adv ma la notizia è stata rilanciata anche su 30 paline e 3 pensiline Gtt e in flyer distribuiti in duemila locali in città, grazie alla collaborazione con Costadoro.
Una serata benefica
Varie tipologie di biglietto. Gallerie, con ticket da 20, 25 e 30 euro. Biglietti platea dai 25 ai 50 euro.
I biglietti si possono comprare https://oooh.events/evento/rosso-diario-di-una-morte-annunciata-biglietti/
Le donazioni sostengono il progetto La Corte, la futura sede dei Buffoni di Corte in via Rubino 82 a Torino: sarà la casa in cui i laboratori e i progetti dell’associazione saranno, da un lato, consolidate e potenziate e, dall’altro, ampliate con nuove iniziative, anche in ambito formativo e lavorativo, rivolte non solo alle persone con disabilità, ma anche ai giovani, agli anziani, agli abitanti di Mirafiori Nord e del territorio.
L’obiettivo è creare una comunità culturale dentro e attorno alla nuova sede dove sviluppare un percorso, rivolto soprattutto ai giovani, che renda La Corte un luogo di formazione: in particolare, per i percorsi formativi e di incremento delle competenze anche legate all’autonomia, la soluzione innovativa e sperimentale che sarà attuata è la collaborazione e l’interazione tra associati, studenti, professionisti del settore e volontari.
Fondazione Giubileo per la Cultura ETS, Giubileo e Costadoro
Lo spettacolo è prodotto con il supporto di Fondazione Giubileo per la Cultura ETS, il supporto tecnico di Giubileo e la collaborazione di Costadoro.
«Sostenere “Rosso – Diario di una morte annunciata” significa credere nel valore della cultura come strumento di inclusione e crescita collettiva. La collaborazione con l’associazione I Buffoni di Corte e con la loro compagnia, che mette in scena con sensibilità e professionalità attori con e senza disabilità, incarna perfettamente la missione della Fondazione Giubileo per la Cultura: dare spazio a progetti che uniscono qualità artistica, riflessione sui grandi temi della vita e un forte impatto sociale – afferma Gabriele Cresta, direttore della Fondazione Giubileo per la Cultura ETS – Anche grazie al contributo tecnico di Giubileo Torino, vogliamo testimoniare quanto sia importante abbattere barriere e pregiudizi attraverso il linguaggio universale del teatro».
«Promuovere questa iniziativa è per noi motivo di grande soddisfazione. Buffoni di Corte, uno spazio dedicato alle persone in quanto tali, non solo è in linea con i nostri valori aziendali, ma realizza anche progetti concreti – commenta Giulio Trombetta, amministratore delegato di Costadoro – In quanto azienda B Corp, Costadoro si impegna da sempre a sostenere azioni che favoriscano l’integrazione e l’inclusione sociale e abbiano un impatto positivo sulla nostra comunità».
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Lo spettacolo in breve
ROSSO – Diario di una morte annunciata
Spettacolo scritto e diretto da Luca Nicolino
Con Luca Nicolino, Gaia Chiapino, Sara Garetto, Martina Cipolla, Stefano Gilardi Carlo Testa, Margherita Malisani, Gianluca Rovetto, Tiziana Formiconi, Elisabetta Dua, Riccardo Viano, Riccardo Scappatura, Lorenzo Casarotti, Rossana Postiglione, Valentina Paonessa, Mattia Perlo, Simone Romano, Davide Morabito, Valentina Calcagno, Enrico Mura, Sara Pisoni, Celine Cusanno, Giovanni Digilio, Riccardo Nicolino.
Prodotto da La Compagnia delle Frottole promossa dall’Associazione I Buffoni di Corte APS con il contributo tecnico di Fondazione Giubileo per la Cultura ETS
Coreografie di Rossella Lucà
Scenografie e comunicazione di matteorossi.design
Informazione promozionale
Nel corso del 2025, Torino ha dimostrato una sorprendente capacità di adattamento e crescita, consolidando il proprio ruolo di protagonista nell’economia italiana.
In un contesto nazionale ancora segnato da incertezze globali, il capoluogo piemontese ha saputo distinguersi per dinamismo, innovazione e resilienza.
Le imprese locali hanno beneficiato di un ecosistema favorevole, alimentato da politiche territoriali lungimiranti, investimenti mirati e una rete di servizi digitali sempre più efficiente.
In particolare, l’adozione sempre più diffusa di strumenti web ha contribuito a rafforzare la visibilità delle aziende, facilitando l’accesso ai mercati e la costruzione di relazioni commerciali solide.
Sette settori si sono rivelati decisivi per la crescita economica della città, ciascuno con caratteristiche e traiettorie specifiche, ma accomunati da una forte spinta all’innovazione e alla sostenibilità.
Automotive e mobilità sostenibile
Torino continua a essere un punto di riferimento per l’industria automobilistica, pur in una fase di profonda trasformazione. Il gruppo Stellantis ha investito ingenti risorse nella riconversione degli impianti di Mirafiori e Grugliasco, orientandoli verso la produzione di veicoli elettrici e ibridi. La filiera locale ha risposto con prontezza, sviluppando componenti ad alta efficienza, batterie di nuova generazione e software per la guida autonoma. L’indotto ha beneficiato di un rilancio significativo, con nuove assunzioni e collaborazioni tra imprese, centri di ricerca e università.
Tecnologie verdi e transizione ecologica
Il 2025 ha segnato un’accelerazione nella transizione ecologica, e Torino si è distinta per la capacità di integrare sostenibilità e competitività. Le imprese attive nel settore delle tecnologie verdi — dall’efficienza energetica alla gestione intelligente dei rifiuti — hanno registrato tassi di crescita superiori alla media nazionale. Il Comune ha promosso bandi per la riqualificazione energetica degli edifici, incentivando l’adozione di pannelli solari, pompe di calore e sistemi di monitoraggio ambientale. Anche le startup green hanno trovato terreno fertile, grazie a incubatori specializzati e fondi di investimento dedicati.
Digitale e innovazione tecnologica
L’ecosistema digitale torinese è tra i più vivaci d’Italia. Con oltre trenta incubatori e acceleratori attivi, la città ha visto nascere e consolidarsi numerose realtà nel campo dell’intelligenza artificiale, della blockchain, della robotica e della cybersecurity. Le imprese tech hanno beneficiato di una forte domanda di soluzioni digitali, sia da parte del settore pubblico che privato. La collaborazione tra Politecnico, Università degli Studi e imprese ha generato brevetti, spin-off e progetti di ricerca applicata. Torino si è affermata come hub dell’innovazione, attirando talenti e investitori da tutta Europa.
Turismo e ospitalità
Il comparto turistico ha vissuto un anno di grande rilancio. Torino ha saputo valorizzare il proprio patrimonio culturale, architettonico e gastronomico, attirando visitatori da ogni parte del continente. Il Museo Egizio, la Reggia di Venaria, il MAUTO e il circuito delle residenze sabaude hanno registrato numeri record. Le strutture ricettive hanno ampliato l’offerta, puntando su esperienze personalizzate, sostenibilità e digitalizzazione. Anche il turismo congressuale ha ripreso vigore, con eventi internazionali ospitati presso il Lingotto e il Centro Congressi Torino Incontra.
Salute, benessere e life sciences
Il settore della salute ha mostrato una crescita solida, trainata da investimenti in ricerca, innovazione e servizi personalizzati. Le aziende farmaceutiche e biotecnologiche torinesi hanno rafforzato la propria presenza sui mercati internazionali, grazie a prodotti innovativi e collaborazioni con centri clinici di eccellenza. Parallelamente, il benessere ha conquistato nuove fasce di pubblico: palestre, centri yoga, spa e cliniche private hanno ampliato la propria offerta, rispondendo a una crescente domanda di servizi orientati alla salute mentale e fisica.
Logistica e movimentazione industriale
La posizione strategica di Torino, crocevia tra Italia, Francia e Svizzera, ha favorito lo sviluppo del settore logistico. Le imprese specializzate nella movimentazione industriale, come Cieffe Carrelli, hanno registrato un incremento della domanda, grazie all’espansione dell’e-commerce e alla necessità di soluzioni flessibili per la gestione delle merci. I poli logistici di Orbassano e Settimo Torinese sono stati potenziati, con l’introduzione di tecnologie smart per il tracciamento e l’ottimizzazione dei flussi. La logistica si è confermata un asset strategico per la competitività del territorio.
Agroalimentare e eccellenze gastronomiche
Il comparto agroalimentare ha continuato a rappresentare un pilastro dell’economia torinese, con una forte vocazione all’export e alla valorizzazione delle tradizioni locali. I produttori di vino, cioccolato, formaggi e salumi hanno consolidato la propria presenza sui mercati internazionali, puntando su qualità, tracciabilità e storytelling. Le fiere gastronomiche, i mercati contadini e le collaborazioni con chef stellati hanno rafforzato l’identità culinaria della città, contribuendo anche al turismo enogastronomico. Torino si è confermata capitale del gusto, capace di coniugare innovazione e tradizione.
Uno sguardo al futuro
Questi sette settori hanno rappresentato il motore della crescita torinese nel 2025, dimostrando come la diversificazione economica sia una strategia vincente. La città ha saputo coniugare tradizione e innovazione, puntando su sostenibilità, digitalizzazione e valorizzazione del territorio.
Le imprese hanno mostrato una notevole capacità di adattamento, investendo in formazione, ricerca e internazionalizzazione.
Con l’arrivo dell’inverno 2025 e l’avvicinarsi delle festività dicembrine, sarà interessante osservare come queste dinamiche evolveranno. Le imprese torinesi, forti dei risultati ottenuti, si preparano a chiudere l’anno con slancio e a pianificare nuove sfide per il 2026. Il futuro, a Torino, è già iniziato.
La Fondazione Merz presenta la seconda edizione di “Push the Limits”, un progetto espositivo che, potenziando la ricerca, in questo secondo appuntamento continua a indagare il linguaggio e la creatività contemporanea con artiste appartenenti a diverse generazioni, che fanno del superamento e della trasformazione dei limiti imposti, e supposti, la propria grammatica artistica.
“Push the Limits-la cultura si sveste e fa apparire la guerra” propone incontri di pratiche, linguaggi e ricerche di 19 artiste, protagoniste con opere inedite già realizzate e contestualizzate appositamente per gli spazi della Fondazione. Le artiste sono Heba Y.Amin, Maja Bajević, Mirna Bamieh, Fiona Banner, Rossella Biscotti, Monica Bonvicini, Latifa Echakhch, Yasmine Eid-Sabbagh, Cécile B. Evans, Dominique Gonzalez-Foerster, Mona Hatoum, Emily Jacir, Jasleen Kaur, Katerina Kovaleva,Teresa Margolles, Helina Metaferia, Janis Rafa, Zineb Sedira e Nora Turato.
Il progetto, curato da Claudia Gioia e Beatrice Merz, aperto da lunedì 27 ottobre all’1 febbraio 2026, muove dall’idea dell’arte come rigenerazione e capacità di formulare pensieri e parole, dove le urgenze del presente sembrano spingere verso la ripetizione e la rassegnazione dell’immobilismo. Il titolo ricerca l’attitudine dell’arte di porsi costantemente al limite, per spostare l’asse del pensiero, della percezione e del discorso per immettere nuove soluzioni e letture del nostro tempo. In questa seconda edizione la mostra approfondisce il suo ruolo di fronte alla narrazione ufficiale che prova a normalizzare le conseguenze devastanti dei conflitti, delle distriuzioni e del mutismo della politica.
“Mezzi e fini si avvolgono su di loro e come risultato si ha quello di non capire più quali siano i fini” – spiegano le curatrici. Con l’intenzione di porsi come catalizzatore delle istanze e delle tensioni del nostro tempo, la Fondazione propone un progetto collettivo, la cui sostanza narrativa trae ispirazione dalla maledizione lanciata per voce da William Shakespeare a Riccardo III, per evidenziare come oggi il linguaggio non abbia trovato una nuova formula da sostituire alla maledizione. Forme e modi si sono fatti più sofisticati, ma la sostanza non è mutata.
Tra le artiste presenti nella prima edizione di “Push the Limits”, Barbara Kruger affermava la valenza della relazionalità come qualità costitutiva dell’azione. Questo principio, estendibile a ogni aspetto della vita umana e politica, conduce alla creazione di qualcosa di inedito, che esprime libertà all’origine delle azioni collettive, e che poggia su una plurale interdipendenza. Hanna Arendt vedeva in questo tipo di azione collettiva un principio estetico, che si esprime nell’esecuzione e nella libertà su cui si formano parole e forme nuove in risposta alle crisi del presente.
Gian Giacomo Della Porta
Nei giorni scorsi è stata erogata la prima tranche di ristori per le somme urgenze sostenute dai comuni, ma ci sono molte lacune che generano timore
7.10.2025 – L’evento alluvionale del 15-17 aprile 2025 ha generato enormi danni in quasi tutte le province piemontesi, distruggendo strade, ponti e sponde di fiumi e causando frane e allagamenti. Purtroppo, alcuni interventi sono stati ri-catalogati e la cifra destinata dal Governo al Piemonte è passata da 68 milioni a 35,5 milioni di euro, generando il timore che non tutti gli interventi sostenuti dai comuni a titolo di somma urgenza saranno effettivamente rimborsati dalla Regione.
Nel primo riparto del 23 settembre, la Regione ha escluso del tutto alcuni comuni e ha coperto solo una piccola percentuale dei danni subiti da altri comuni, generando disorientamento e preoccupazione nelle amministrazioni comunali, che ad ora non hanno ricevuto chiarimenti dalla Regione.
Anche la risposta al mio Question Time odierno, che allego, non ha contribuito a chiarire i tempi del secondo riparto.
Ci auguriamo che la Regione gestisca con trasparenza e criteri oggettivi i ristori dell’alluvione di aprile 2025, perché ad oggi questa trasparenza manca, in relazione ai tempi e anche agli importi.
Monica CANALIS – consigliera regionale PD
Nelle sedi di Palazzo Salmatoris e la chiesa di San Gregorio, a Cherasco, e le sale di casa Francotto, a Busca
Dall’11 ottobre prossimo al 22 febbraio 2026, le sale di Palazzo Salmatoris, la chiesa di San Gregorio di Cherasco, in provincia di Cuneo, e le sale di casa Francotto, a Busca, ospiteranno contemporaneamente una mostra dedicata al grande movimento della Pop Art.
“Con la mostra Sbam! Busca e Cherasco dimostrano che l’unione fa la forza tra i territori – hanno affermato l’assessore al Turismo e alla Cultura della Regione Piemonte Marina Chiarelli e l’assessore alla Montagna della Regione Piemonte Marco Gallo – nel 1974 il Piemonte ha ospitato a Torino una mostra interamente dedicata a Andy Warhol, oggi torna protagonista la Pop Art grazie all’i legno di due città che hanno creduto in un progetto artistico condiviso, capace di valorizzare le eccellenze locali. Una collaborazione virtuosa da seguire su scala regionale”.
Palazzo Salmatoris, con la chiesa di San Gregorio, a Cherasco, nel cuneese, casa Francotto, a Busca, attraverso 150 opere, in un continuum espositivo, affrontano un viaggio vibrante attraverso la Pop Art, un movimento che ha rivoluzionato il panorama artistico del XX secolo. Nata tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta, la Pop Art ha sfidato le convenzioni, ha sovversivo le gerarchie estetiche trasformando il quotidiano in straordinario e rendendo l’arte accessibile e immediata. L’originale progetto, curato da Cinzia Tesio, con la direzione di Riccardo Gattolin, prevede due mostre complementari di carattere internazionale con le opere dei più importanti artisti.
Partendo dalle analisi del Nouveau Realism, teorizzato in Italia e Francia dal critico Pierre Restany, con opere prestigiose esposte di Arman, Cézarre e Spoerri, la narrazione continua con un’ampia rassegna di artisti americani, con opere di Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Robert Rauschenberg e Robert Indiana. Non manca un’ampia pagina dedicata alla pop art italiana con autentici capolavori esposti: i romani Mario Schifano, Tano Festa, Franco Angeli, ma anche autori come Valerio Adami, Ugo Nespolo ed Emilio Talini. La chiesa di San Gregorio ospiterà, con il progetto ICONS, un’ampia esposizione delle nuove tendenze Pop, con un importante corpo di opere della Cracking Art. Le opere presentate, tra cui molte inedite, provengono da collezioni private e gallerie di respiro internazionale. Il percorso di narrazione della mostra offrirà allo spettatore la possibilità di rivivere l’effervescente clima di ricerca artistica che pervase quegli anni, cogliendo in maniera naturale la vivacità, la forza innovativa e riconoscendo nell’eredità critica e visiva, rintracciabile nella contemporaneità.
A Palazzo Salmatoris il visitatore potrà trovare un’opera unica, un gioiello di Andy Warhol intitolato “Marella Agnelli”, del 1973, oltre alle iconiche Marilyn Monroe, Mao, Flowers e Campbell’s Soup. Affiancheranno l’artista di Pittsburgh altri fuoriclasse della Pop Art americana, tra cui Roy Lichtenstein, rappresentato al meglio con un’opera del 1965; Indiana, con l’imponente tappeto “Love” e Mel Ramos, con un’importante tela del 1968. La Pop Art italiana vede in prima linea la scuola italiana, con un nutrito corpus di opere degli anni Sessanta, tra cui spicca una rara “Oasi” di Mario Schifano, del 1967, Tano Festa con “La cacciata dal Paradiso, del 1969, opera monumentale di quasi quattro metri, “Frammento di grande ala” di Franco Angeli, del 1965, “Il gesto tipico J.F.K.” di Sergio Lombardo e una museale tela di Sergio Mauri, “The End”, del 1970. La Pop Art milanese, è le nuove tendenze italiane degli anni Sessanta, sono rappresentate da opere di Enrico Baj (“Giambattista Della Valle di Venafro”, 1974), Lucio Del Pezzo, con opere degli anni Sessanta, Aldo Mondino con una “American flag”, realizzata con i cioccolatini di Peyrano, è per finire uno storico “Oriente” di Ugo Nespolo, del 1974, che rappresenta pienamente la capacità narrativa Pop.
Il Nouveau Realism vede in esposizione la fondamentale opere a quattro mani di Warhol e Arman “Poubelle frozen civilization “, carica di simboli della società consumistica, ma anche un’opera di Rotella, del 1960, intitolata “Con occhio falso” e opere datate di Hains, Césarre, Spoerri e Cristo.
La chiesa di San Gregiporio, da poco adibita per le esposizioni d’arte, con il progetto ICONS ospita una notevole sezione dedicata alla Cracking Art, con le celeberrime “Plastiche” di grandi dimensioni, i “Suricati, le “Chiocciole” e il “Delfino”, ma anche un’ampia visione sugli artisti Pop contemporanei, a partire da Marco Lodola, con le sue installazioni illuminate, all’ironico “Pop” di Luca De March, alle opere citazioniste di Maifo e Renè. Non meno importante, dal punto di vista qualitativo e numerico, l’esposizione a Casa Francotto, a Busca: Warhol è rappresentato da un acrilico su tela celebratissimo, “Mao”. Rarissima tela a pezzo unico, ma anche un ritratto e un autoritratto di Keith Haring. Anche qui l’artista sarà affiancato da Roy Lichtenstein, rappresentato al meglio con un’opera del 1975. Sarà presente anche Indiana, con “The Berlin Series”, Robert Rauschenberg e Jim Dine. La Pop Art italiana vede la Scuola Romana con l’esposizione di una rara Composizione, dedicata a Balla, del 1974, di Mario Schifano, Mario Lombardo con “Il gesto tipico La Pira” e una museale opera di Mario Ceroli, del 1969. La Pop Art Milanese e le nuove tendenze italiane degli anni Sessanta sono rappresentate da opere di Enrico Baj, tra cui si segnala “Il giardino”, del 1968, ma anche Lucio Del Pezzo e Mondino, con un’opera degli anni Sessanta. Un focus particolare verrà riservato alla Pop Art con connotazioni di impegno politico e sociale, con le opere di Sapari, De Filippi e Baratella. Il Nouveau Realism è rappresentato da opere di rilievo di Arman, con più accumulazioni, una “Compression” di Cézarre e “Villegle”
“La mostra sulla Pop Art propone, nella sua costruzione, una chiave di lettura particolare e che pensiamo interessante, utilizzata precedentemente per le mostre di Fontana, Picasso e Mirò – spiega Cinzia Tesio, curatrice della mostra insieme a Riccardo Gattolin. Non vogliamo fornire risposte preconfezionate, ma desideriamo incuriosire lo spettatore con un alto grado di confronto dialettico tra le opere dei maestri Pop e la contemporaneità del fare artistico”.
La rassegna rappresenta un percorso artistico e culturale tra i comuni di Cherasco e Busca che, negli anni, si è consolidata al punto da portare progetti di respiro internazionale. Senza dimenticare i laboratori didattici e i rapporto con le scuole del territorio, e non solo, che sapranno diffondere tra le famiglie, attraverso i ragazzi, l’esperienza del bello, l’analisi critica e la comprensione dell’altro.
“Siamo orgogliosi di ospitare a Palazzo Salmatoris, ancora una volta – spiega Claudio Bogetti, Sindaco di Cherasco – un evento culturale di grande rilevanza come questa mostra. L’esposizione rappresenta un’occasione preziosa per avvicinare il grande pubblico a una corrente artistica vibrante, ironica, profondamente legato alla contemporaneità”.
“La mostra Sbam!, che unirà il percorso congiunto tra Busca e Cherasco, è un appuntamento culturale straordinario che, attraverso oltre 150 opere, offrirà un viaggio immersivo in uno dei movimenti più rivoluzionari del Novecento – spiega Ezio Donadio, Sindaco di Busca – con protagonisti internazionali come Warhol, Roy Lichtenstein e Robert Indiana, accanto a grandi nomi italiani quali Mario Schifano, Franco Angeli e Tano Festa. L’esposizione si distingue per qualità e valore delle opere esposte ed è il frutto di una grande collaborazione tra i due Comuni, che negli anni si è consolidata e rafforzata. Il risultato importante di organizzatori è sostenitori, uniti dalla convinzione dell’importanza sociale e culturale di un’offerta artistica di questo livello”.
Palazzo Salmatoris: via Vittorio Emanuele 31, Cherasco.
Chiesa di San Gregorio: via dell’Ospedale 25, Cherasco
Orari: da mercoledì a sabato 9.30-12.30/14.30-18.30 / domenica e festivi stesso orari precedenti.
Segreteria: 0172 427050 -sbampopart.it
Casa Francotto: piazza Regina Margherita 4, Busca – orario venerdì 15.30-18.30 / sabato 10-12/15.30-18.30 / domenica e festivi 10-12/14.30-18.30
Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle 14 alle 18 – telefono: 371 5420603
Mara Martellotta
Tra i servizi per le famiglie offerti presso corner e sportelli dedicati in 42 uffici postali torinesi anche Luce e gas che, a due anni e mezzo dal lancio, ha tagliato il traguardo di 900 mila contratti
Cresce la presenza degli spazi Punto Poste Casa &Famiglia negli uffici postali della provincia di Torino. Ad oggi sono 42 gli spazi Punto Poste Casa&Famiglia che offrono un servizio dedicato alle famiglie per favorire la relazione, semplificare l’accesso ai servizi e offrire una gamma di prodotti modulati per diverse necessità.
Presso i Punto Poste Casa & Famiglia della provincia di Torino sono disponibili le offerte di telefonia, sia mobile sia per la casa, si possono richiedere strumenti di pagamento quali la PostePay Evolution e sottoscrivere una polizza RCA Poste Guidare Sicuri, per assicurare l’auto di famiglia dai danni causati a persone o cose. È possibile, inoltre, richiedere anche tutti i prodotti tipici del risparmio postale (Libretto di Risparmio e Buono Fruttifero Postale). Inoltre, è possibile trovare soluzioni dedicate per la fornitura di luce e gas. A due anni e mezzo dal lancio dell’offerta luce e gas, le utenze domestiche sfiorano i 900mila clienti assegnando a Poste un ruolo di riferimento per le famiglie italiane. L’energia elettrica proviene al 100% da fonti rinnovabili, grazie all’acquisto di energia certificata dà garanzie di origine del GSE e per il gas è prevista la compensazione, ovvero l’acquisto di crediti di CO2 equivalenti alle emissioni dei clienti gas di Poste Energia, nell’ambito della partecipazione a progetti internazionali.
Si ricorda che presso tutti gli uffici è possibile prenotare un appuntamento al numero telefonico 06 45264526 oppure tramite l’App Ufficio Postale per riservare il proprio accesso. Cliccando sul tasto “prenota ticket” è possibile verificare in tempo reale il numero di clienti in attesa e scegliere tra l’opzione “Mettiti in fila” o “prenota turno ” per eseguire l’operazione in un momento successivo. Se si sceglie l’opzione “Mettiti in fila” l’applicazione genererà automaticamente un numero di chiamata che comprende l’indicazione dei clienti in attesa in quel momento e dell’ultimo numero chiamato. Sarà la stessa App ad indicare al cliente, con una notifica, il momento in cui avvicinarsi ed entrare nell’Ufficio postale.
Con l’opzione “Prenota turno” invece il cittadino selezionerà il tipo di servizio richiesto (Bollettini, Telefonia e Carte, Spedizioni, Polizze Rc Auto e SPID), il giorno e l’orario preferito per svolgere l’operazione.
Ieri Carlo Napoli, Segretario Regionale di Confartigianato Imprese Piemonte e Andrea Tronzano, Assessore allo Sviluppo delle attività produttive hanno consegnato alla Scuola dell’infanzia Margherita di Mirafiori l’album “I Mestieri dell’artigianato”: un album da colorare, nel quale sono rappresentate le sagome di 27 mestieri artigiani spiegati da una filastrocca inedita.
Il progetto prevede la distribuzione dell’album agli alunni di terza elementare nelle scuole primarie di tutto il Piemonte per far conoscere ai bambini il mondo dell’artigianato.
La Scuola dell’infanzia Margherita di Mirafiori, apprezzando l’iniziativa e avendo scelto per l’anno scolastico il tema dei mestieri, incentrato sul far conoscere ai bambini la bellezza delle professioni ritenute nell’immaginario collettivo “dei nostri nonni” come il calzolaio, il falegname, etc.., ha chiesto alla Regione Piemonte la possibilità di avere qualche copia dell’album da utilizzare con i propri bambini.
L’Assessore Tronzano ed il Segretario Carlo Napoli hanno accettato l’invito e questa mattina si sono recati presso la Scuola dell’Infanzia, per consegnare a ciascuno degli 85 bambini iscritti, di fascia di età tra i tre ed i cinque anni, una copia dell’album.
Sono stati accolti da don Gianmarco Suardi, Presidente della Scuola, Micaela Iardella, coordinatrice didattica e Paola Morabito, responsabile amministrativa, oltre a tutto il personale docente, che li hanno presentati ai bambini spiegando il lavoro dell’artigiano.
“Abbiamo ideato questo album per i bambini – spiega Carlo Napoli, Segretario di Confartigianato Imprese Piemonte – che con un linguaggio semplice ed in rima racconta i mestieri artigiani, con l’auspicio di dare continuità a tutte quelle professioni che vengono ormai ritenute “antichi mestieri”. Ci ha fatto molto piacere accogliere l’invito della Scuola dell’Infanzia Margherita di Mirafiori poiché crediamo fortemente in questo progetto e riteniamo che con il gioco anche i più piccoli possano scoprire le potenzialità delle professioni artigiane”.
“L’artigianato rappresenta un pilastro della nostra economia. Questa iniziativa – dichiara Andrea Tronzano, assessore al Bilancio e alle Attività Produttive della Regione Piemonte – porta il valore del fare artigiano direttamente tra i banchi di scuola ed offre ai più piccoli un gioco educativo e una finestra su mestieri che uniscono tradizione e modernità. Abbiamo accolto con piacere l’invito della Scuola dell’Infanzia Margherita di Mirafiori perché far conoscere la realtà artigiana ai bambini più piccoli significa costruire futuro, trasmettere competenze, stimolare curiosità e dare continuità a un patrimonio che vogliamo rimanga vivo, riconosciuto e competitivo. I mestieri artigiani sono professioni che, se svolte con passione e competenza, offrono soddisfazioni personali ed economiche significative. La formazione tecnica e professionale, unita al talento manuale e creativo dei nostri ragazzi, può aprire a percorsi di successo che danno dignità, prospettiva e sicurezza, al pari di qualsiasi altra carriera”.
Una trasferta con numeri straordinari per il nostro Club: una trentina di atleti si sono messi alla prova sul fiume Livenza. Nella giornata di sabato si sono tenute le gare delle categorie Junior e Senior, mentre domenica sono scesi in acqua Allievi, Cadetti, Ragazzi e Master. Nei due giorni di gara, i nostri atleti hanno conquistato più di 15 medaglie, tra cui svariati ori.
Un risultato che premia un anno di intenso lavoro e la passione condivisa da atleti, tecnici e volontari del club.
“Queste vittorie sono il frutto di un impegno collettivo, della dedizione quotidiana di chi scende in acqua e di chi lavora dietro le quinte,” commenta il presidente Matteo Magotti. “È una grande soddisfazione che condividiamo con tutta la nostra squadra e con chi, ogni giorno, contribuisce alla crescita del nostro club.”
Questi i podi.
Sabato 4 ottobre – gara nazionale Junior-Senior
C1 Senior Femminile 1° posto Caterina Pignat
C1 Junior Femminile 2° posto Vittoria Cuignon
K1 Senior Maschile 1° posto Mattia Poletto, 2° posto Ludovico Cuignon (CUS Torino)
K1 Senior Femminile 3° posto Caterina Pignat
K1 Junior Femminile 2° posto Vittoria Cuignon, 3° posto Margherita Alberto
Domenica 5 ottobre – gara nazionale Allievi, Cadetti, Ragazzi, Master
C1 Ragazze 1° posto Vittoria Cuignon, 3° posto Francesca Bufo
C1 Cadette “B” 3° posto Sofia Loce
C1 Cadetti “A” 2° posto Carlo Ballurio, 3° posto Filippo Prelle
C1 Allievi “B” 1° posto Jacopo Giachino
C1 Allievi “A” 1° posto Fabio Ballurio, 3° posto Pietro Beata
K1 Master “E” Maschile 1° posto Roberto Loce
K1 Ragazze 1° posto Vittoria Cuignon, 2° posto Elisa Montaldo
K1 Cadette “B” 3° posto Sofia Loce
K1 Cadetti “A” 2° posto Filippo Prelle, 3° posto Carlo Ballurio
K1 Allievi “B” 1° posto Jacopo Giachino, 2° posto Leonardo Bufo
K1 Allievi “A” 1° posto Fabio Ballurio
K1 Allieve “A” 1° posto Evelyn Genta
Reperire maggiori risorse finanziare per far scorrere il più possibile la graduatoria delle domande del Voucher A e B che ad oggi risultano ammissibili ma non finanziabili. E’ la richiesta che impegna la Giunta regionale, attraverso l’ordine del giorno approvato all’unanimità dall’Assemblea legislativa, primo firmatario Fabrizio Ricca (Lega). Sempre sul tema Voucher è stato votato a maggioranza un secondo ordine del giorno, primo firmatario Silvio Magliano(Lista Cirio), che impegna l’esecutivo a reperire le risorse finanziarie necessarie al fine di esaurire interamente la graduatoria relativamente al bando voucher scuola di Tipo A per l’anno scolastico 2025/2026, garantendo in tal modo alle famiglie il pieno esercizio del diritto alla libertà di educazione. Respinti dall’aula invece sempre sullo stesso tema gli atti di indirizzo n. 368 “Riallocazione delle risorse del Voucher Scuola 2025/2026 per massimizzare la platea dei beneficiari, con priorità alle spese universali (libri/materiali/trasporti – ‘Voucher B’) rispetto alle rette scolastiche (‘Voucher A’) prima firmataria Giulia Marro(Avs) e il n.386 presentato da Sarah Disabato(M5S) “Garantire l’erogazione del Voucher Scuola a tutte le famiglie aventi diritto, ma non beneficiarie”. L’assessore Gian Luca Vignale durante il suo intervento nel dare il parere sugli atti di indirizzo, ha sottolineato quanto la Giunta Cirio abbia aumentato le risorse sui Voucher rispetto all’esecutivo di centrosinistra.
Durante il dibattito sono intervenuti i consiglieri: Gianna Pentenero, Nadia Conticelli ed Emanuela Verzella (Pd), Alice Ravinale (Avs) e Davide Zappalà (Fdi).
Ufficio Stampa CRP