Il cielo è biancoblù anche sopra Torino
Trecentosessantaquattro giorni dopo la Challenge Cup vinta il 22 marzo 2023 a Timisoara, il cielo si colora di biancoblù anche sopra Torino. La Reale Mutua Fenera Chieri ’76 torna sul tetto d’Europa conquistando la CEV Volleyball Cup, seconda competizione continentale per importanza. Lo fa nel modo più autorevole possibile aggiudicandosi subito i due set mancanti per chiudere i conti col Viteos Neuchatel UC e mantenere il trofeo in Italia, scrivendo il proprio nome nell’albo d’oro dopo Scandicci. L’incontro termina poi 3-1 a favore delle biancoblù che riescono così a conservare l’imbattibilità in due anni di partecipazione alle coppe europee.
Consapevoli del vantaggio dopo il successo per 0-3 dell’andata, le ragazze di Bregoli entrano in campo senza cullarsi sugli allori. Il primo set, concluso con un eloquente 25-9, è un loro monologo contro un Neuchatel frenato dalla tensione. Più combattuto il secondo set in cui comunque le chieresi mantengono sempre un margine di sicurezza, fino 25-20 messo a terra da Zakchaiou che fa scattare la prima festa. Le svizzere prolungano la partita aggiudicandosi il terzo set 20-25, quindi il pallino del gioco torna in mano a Chieri che nel quarto set fa scendere i titoli di coda sul 25-13.
La cerimonia di premiazione è un intenso e liberatorio abbraccio fra le giocatrici, lo staff, la dirigenza e uno splendido Pala Gianni Asti zeppo di calore e passione. Meritatissimi applausi anche per il Viteos Neuchatel UC.
Il premio di MVP viene consegnato da Lucio Zanon di Valgiurata a Kaja Grobelna, anche top scorer dell’incontro con 16 punti. Le medaglie d’argento vengono messe al collo del Neochatel da Luca Filippone, mentre è il sindaco di Torino Stefano Lo Russo a premiare le biancoblù. Poi com’è giusto che sia la festa continua.
Reale Mutua Fenera Chieri ’76-Viteos Neuchatel UC 3-1 (25-9; 25-20; 20-25; 25-13)
REALE MUTUA FENERA CHIERI ’76: Malinov 4, Grobelna 16, Zakchaiou 11, Weitzel 9, Kingdon 10, Skinner 11; Spirito (L); Morello, Rolando, Gray 2, Omoruyi, Jatzko 1. N. e. Anthouli, Kone (2L). All. Bregoli; 2° Daglio.
VITEOS NEUCHATEL UC: Pierret, Grubbs 8, Gross 1, Branca 3, Haynes 14, Scambray 6; Delley (L); De Micheli 1, Petitat, Legweiller 1, Troesch, Scrucca 1, Camelique, Dalliard (2L). All Bertolacci; 2° Brightwell.
ARBITRI: Husejnovic (Bosnia.Erzegovina) e Buhran (Turchia)
NOTE: presenti 3970 spettatori. Durata set: 16′, 21′, 25′, 17′. Errori in battuta: 15-10. Ace: 11-4. Ricezione positiva: 45%-53%. Ricezione perfetta: 19%-11%. Positività in attacco: 48%-31%. Errori in attacco: 9-15. Muri vincenti: 17-2. MVP: Grobelna.
COMUNICATO STAMPA
La cronaca
Primo set – Con una diagonale da posto 2 capitan Grobelna metta a terra il primo pallone della partita. Subito avanti 3-1 e 5-2, le chieresi piazzano un importante break sul turno di servizio di Skinner che, complici diversi errori ospiti, porta il punteggio sul 12-3. Il distacco raggiunge i 10 punti quando Weitzel mura la pipe di Grubbs (14-4), e su battuta di Zakchaiou aumenta ulteriormente fin quando la centrale serve lungo il pallone del 18-5. Nelle fasi finali Chieri continua a guidare le danze e, guadagnata la prima palla set sul 24-9 con Grobelna, chiudono nell’azione successiva con un muro di Zakchaiou su Scambry (25-9).
Secondo set – Punteggio in bilico fino al 7-6. Kingdon buca il muro da posto 4, quindi va in battuta e un primo tempo di Weitzel dà a Chieri un primo minibreak a 9-6. Neuchatel recupera una lunghezza quando l’attacco di Skinner si ferma sul nastro, ma i muri di Zakchaiou riportano avanti le biancoblù 10-8 e 13-10. Il servizio di Skinner prosegue a 16-10. Nella parte conclusiva del set il distacco non cambia più. Sul 23-17 la diagonale di Kingdon dà a Chieri l’occasione di giocare il primo pallone per la coppa. Grubbs e due volte Hayles prolungano il set a 24-20. Bregoli chiama time-out e al rientro in campo Malinov alza a Zakchaiou il primo tempo del 25-20.
Terzo set – Bregoli inserisce Omoruyi, Gray e Jatzko. Dopo una buona partenza Neuchatel subisce il rientro biancoblù da 6-3 a 6-6. Con un tocco di seconda Malinov dà a Chieri il primo vantaggio (7-6), Sul 10-10 le svizzere allungano di nuovo a 10-13. Dopo il time-out di Bregoli è Jatzko che torna a muovere lo score chierese (11-13), ma le ospiti si mantengono a distanza di sicurezza senza farsi più avvicinare fino agli scambi conclusivi. Il mani-out di Grubbs da posto 2 dà a Neuchatel quattro palle set. Nell’azione successiva Weitzel attacca lungo e la frazione termina 20-25.
Quarto set – Bregoli torna al sestetto iniziale, con l’unica eccezione di Gray al posto di Weitzel. Chieri prende da subito un leggero vantaggio che dopo il muro di Kingdon tocca i 4 punti (8-4). Nelle fasi centrali un turno di battuta di Grobelna scava un solco incolmabile: 16-7. Qualche scambio dopo il tap in di Gray vale il +10 (19-9). Con un attacco e un muro Grobelna incrementa ulteriormente il distacco (23-11). Ottenuta la prima palla match sul 24-10, Chieri chiude infine 25-13 quando Camelique spara in rete l’ultimo pallone.
Il commento
Kaja Grobelna: «Nel cuore e nella mente ci sono tante emozioni. Faccio veramente i complimenti a tutte le ragazze e allo staff. La strada per arrivare fin qua è stata lunga e ce l’abbiamo fatta tutti insieme. Ognuno ha dato il suo e abbiamo realizzato insieme questo sogno. Ce lo meritiamo noi, la società, Torino, Chieri. Siamo veramente molto molto molto contenti. Di solito dopo una partita si dice che si pensa già alla prossima, ma questa sera no: vogliamo goderci questa serata».
L’Italia (in)felice
EDITORIALE
Di Adolfo Spezzaferro direttore de “L’identità”
L’Italia non è un Paese tanto felice. Lo dice una statistica pubblicata in occasione della Giornata internazionale della felicità, che si è celebrata ieri. Ormai in effetti il calendario è pieno zeppo di Giornate mondiali di…, c’è di tutto, impossibile stargli dietro. Questa della felicità però è una faccenda che ci interessa. Anche perché ci taglierebbe fuori. Posto che definire la felicità è un po’ come spiegare che cosa sia l’intelligenza – è tutto molto relativo, soggettivo -, il Belpaese a quanto pare “non è un Paese per felici”. Bello, ma infelice.
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https://www.lidentita.it/litalia-infelice/
I carabinieri li hanno presi all’uscita della banca dove la cassiera si è insospettita e ha chiamato il 112. Le condizioni del volto dell’uomo che, accompagnato da due minorenni aveva appena prelevato 5mila euro erano pietose. L’uomo di 50 anni era infatti stato picchiato a sangue e sequestrato per ore e ore ore da due ragazzi di 15 e 16 anni che lo avevano legato al fondo della stalla di un rudere di Rivoli dove vive. È poi finito in ospedale con diverse fratture al volto. I giovani criminali fanno parte di una baby gang locale.
La nuova rotta in partenza oggi avrà due frequenze alla settimana, il giovedì e la domenica. Inoltre, a partire da oggi torna operativo il collegamento Torino-Parigi Orly.
Caselle Torinese, 21 marzo 2024 – Volotea, la compagnia aerea low-cost delle piccole e medie città europee, inaugura il nuovo collegamento da Torino alla volta di Comiso: da oggi, 21 marzo, si potrà volare verso lo scalo siciliano, con due frequenze alla settimana, ogni giovedì e domenica, per un’offerta complessiva di più di 16.000 posti in vendita e oltre 90 voli. Ma c’è di più. Infatti, a partire da oggi, viene riaperta anche la rotta da Torino verso Parigi Orly, sempre con frequenza bisettimanale, il lunedì e il giovedì.
Per il 2024 sono 8 le destinazioni disponibili dallo scalo piemontese: 7 in Italia (Alghero, Cagliari, Comiso – novità 2024, Lampedusa, Napoli, Olbia e Palermo) e 1 in Francia (Parigi Orly).
“Siamo felici di inaugurare il collegamento alla volta di Comiso, che si aggiunge così alle destinazioni siciliane offerte da Volotea presso l’aeroporto di Torino – ha commentato Valeria Rebasti, International Market Director di Volotea –. Tutti i passeggeri piemontesi potranno pianificare le proprie vacanze nel sud della Sicilia, e allo stesso tempo, i viaggiatori in partenza da Comiso avranno l’occasione di raggiungere comodamente la città della Mole, alla scoperta dei suoi musei e palazzi storici”.
“Con il nuovo collegamento Torino-Comiso, frutto della proficua collaborazione con Volotea, si completa l’offerta voli per la Sicilia dal nostro scalo – ha dichiarato Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport -. Grazie alla compagnia aerea e ai suoi voli in programma il giovedì e la domenica verrà infatti soddisfatta la domanda di quel segmento che sceglie le splendide località della Sicilia sud-orientale come meta turistica, anche solo per un weekend lungo. Senza naturalmente dimenticare tutti coloro che necessitano di spostarsi da e per il Piemonte verso quell’area per ragioni familiari, di studio o di lavoro a prezzi davvero competitivi”.
Tutte le rotte Volotea sono disponibili sul sito www.volotea.com e nelle agenzie di viaggio.
Le proposte per Pasqua di Domori cioccolato
Domori è stata fondata nel 1997 da Gianluca Franzoni ed è parte del Polo del Gusto, la holding di Riccardo Illy che raggruppa eccellenze del food&beverage .
Domori, con sede a None (Torino), è considerata una realtà d’eccellenza nel mondo del cioccolato super premium, portavoce di una vera e propria nuova cultura del cacao, basata su un’instancabile ricerca per la qualità e la purezza della materia prima, che ha reso il marchio competitivo a livello mondiale. Sin dalla sua fondazione Domori ha sviluppato il Progetto Criollo, che da 25 anni protegge la specie di cacao più preziosa e rara al mondo.
Nel negozio di Piazza San Carlo 177, esteso su tre piani, luminoso e denso di profumi “cioccolatosi” , per le festività pasquali, l’azienda propone uova e colombe davvero speciali e particolari: l’Uovo Fondente firmato dal fondatore dell’azienda, in Edizione Limitata, e gli ovetti di cioccolato per i più piccoli, contenuti in eleganti e spiritose latte, con tante sorprese al loro interno.
Sono solo alcune tra le novità che Domori propone nella Collezione di Pasqua 2024: un assortimento ricco e adatto a tutti i gusti, con tantissime ricette diverse che spaziano dal classico al gourmand.
La qualità assoluta del Cioccolato Domori viene esaltata in tante originali
interpretazioni e valorizzata dalle confezioni, dall’incantevole grafica floreale, in cui raffinate illustrazioni di peonie si inseriscono su uno sfondo dalla tonalità pastello.
Una fantasia primaverile suggestiva e di grande impatto, quest’anno proposta anche
nelle nuove latte da regalo.
Uova e ovetti di cioccolato
La collezione 2024 è la più varia e ricca di sempre tra le Pasque Domori. Ben nove deliziose varianti di uova di cioccolato, cui si aggiungono quattro golose ricette di ovetti – fondente crema di cacao, latte ripieno gianduja, latte ripieno pistacchi e sale, latte ripieno cremino.
Anche sul lato “sorprese” all’interno delle uova, Domori introduce due belle novità: la partnership con Carioca, per le matite per i più piccoli, e la partnership con Ethical Grace, marca specializzata in cosmetici green, che firma i regali per le uova nelle latte. Vero gioiello della collezione è l’Uovo a Edizione Limitata “Ricetta dell’anno di Gianluca Franzoni”, che abbina un prezioso cioccolato fondente 62% al profumo delle tre vaniglie del Madagascar, Tahiti e Pompona. Una ricetta da intenditori per un’esperienza sensoriale unica.
Per gli amanti del cioccolato fondente, ci sono poi le versioni Uovo di cioccolato fondente al 60%, con cacao pregiato dalla Costa D’Avorio, e l’Uovo di Cioccolato Fondente e Gruè, la granella di fave di cacao, che aggiunge intensità aromatica e croccantezza.
Per gli appassionati del cioccolato al latte, si passa dalla versione Uovo Dark Milk 42%, cioccolato al latte con alta percentuale di cacao, alla ricetta Uovo Bigusto, cioccolato fondente e latte, sino al delicatissimo Uovo Bimbi, con cioccolato al latte 38%.
Le Colombe Domori
Anche quest’anno Domori propone tre ricette straordinarie per il dolce più classico della Pasqua. Ingredienti pregiati e lavorazione artigianale per tre proposte raffinate e autenticamente gourmand, in cui il cioccolato diventa protagonista, grazie ad
abbinamenti sorprendenti: Colomba al Cioccolato, Colomba Cioccolato e Chinotto,
Colomba e Albicocca.
Nella Colomba al Cioccolato, l’impasto al naturale (senza canditi e uvetta) è impreziosito da gocce di cioccolato; nelle altre due ricette, anch’esse tra le novità Domori, le gocce di cioccolato fondente creano un delizioso contrasto con i morbidi pezzetti di chinotto e albicocca canditi. In tutte e tre le versioni, la copertura è di qualità pasticcera, con una fine glassa alla nocciola e squisite mandorle tostate intere.
Chiara Vannini
Corsi di formazione al Collegio Trevisio
“Il Collegio Trevisio di Casale Monferrato è un edificio del 1643, destinato all’insegnamento che negli ultimi anni era stato abbandonato, l’abbiamo avuto in comodato d’uso per 99 anni dall’Ente Trevisio con l’interessamento del Comune di Casale Monferrato e grazie all’importante e decisivo contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, abbiamo potuto realizzare il progetto presentato poi al Comune di Casale ed alla Sovrintendenza delle Belle Arti e avere il via libera per realizzare i lavori”. Alessandro Traverso, presidente di Foral in un incontro con gli organi di informazione che si è tenuto nella sede dell’ente formativo a Palazzo Pacto in Alessandria, ha così riassunto lo stato dell’arte dell’intervento su un immobile storico nel quale andranno a collocarsi i corsi che attualmente si tengono nella sede di piazza Baronino: Oss, parrucchieri e probabilmente anche termoidraulici. Lo stato dell’arte dei lavori ha visto il rifacimento dei tetti, è in corso l’intervento sull’impianto elettrico e a brevissimo inizierà la piastrellatura dei bagni. Traverso ha ringraziato poi la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e il suo presidente, notaio Luciano Mariano “per la grande sensibilità dimostrata che ci ha consentito con il contributo erogato di procedere alla progettazione ed accelerare tutto l’iter”.
Ieri sera in una azienda di Collegno in via De Amicis per motivi in fase di accertamento da parte dell’Asl To3, un uomo di 63 anni è stato colpito da un muletto guidato dal titolare della ditta. E’ caduto battendo la testa. I soccorritori lo hanno portato in ospedale, le sue condizioni sarebbero gravi.
La rinomata Farmacia Del Cambio, situata in piazza Carignano a Torino, continua a stupire i suoi clienti con le sue innovative creazioni culinarie. Dopo il successo del croissant a forma di cubo, che ha generato lunghe code e imitazioni in tutta la città, il locale ha lanciato con successo il nuovocroissant sferico.
Il croissant sferico è stato il frutto di oltre sette mesi di ricerca e sviluppo per raggiungere la sua forma e perfezione culinaria. La sua struttura priva di lati offre un’esperienza di gusto unica, che si estende in ogni dettaglio, dalla sfogliatura alla lievitazione, fino alla farcitura di crema Gianduia.
Questa nuova creazione è stata ufficialmente presentata dallo staff di Matteo Baronetto, chef del rinomato ristorante stellato Del Cambio, durante l’Horeca Expo Forum, l’evento internazionale dedicato ai professionisti del settore del Nord Ovest Italia.
La Brioches Sfera ha già conquistato il palato e la curiosità dei torinesi, con le scorte esaurite tra lunedì e martedì mattina. Nonostante il prezzo più elevato rispetto ad altri dolci, 4 euro e 50 centesimi, la sua popolarità è in costante crescita. La notizia di questa nuova prelibatezza si sta diffondendo rapidamente, promettendo di diventare il prossimo trend su TikTok e Instagram, grazie al sostegno di diversi creator e influencer che ne stanno condividendo l’entusiasmo e la delizia culinaria.
La Farmacia Del Cambio non è solo un ristorante e un bar boutique, ma anche un luogo intriso di storia e cultura. Situato di fronte al primo parlamento d’Italia, è stato il ritrovo prediletto dell’aristocrazia sabauda.
Se il croissant sferico avrà un successo simile al suo predecessore cubico, è probabile che si diffonderà rapidamente e diventerà una tendenza tra le pasticcerie di Torino, magari proprio in occasione delle prossime ATP Finals.
CRISTINA TAVERNITI
Si è svolta il 20 marzo 2024 nella Sala Rossa del Municipio di Torino la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria a Oscar Bertetto, vicepresidente e co-fondatore della Fondazione Faro, proposta dai consiglieri comunali dem Vincenzo Camarda e Nadia Conticelli.
La presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo, ha aperto la cerimonia, spiegando che l’evento fa seguito alle celebrazioni per i quarant’anni della Faro. È ben radicata nella città – ha dichiarato – la consapevolezza del ruolo che riveste la Faro nella sanità e nell’approccio innovativo alla malattia.
La Faro – ha affermato – ha portato una nuova cultura: quella del dovere di curare anche quando non si può guarire, mettendo al centro la persona, la sua dignità, la sua vita, anche quando è prossima a essere perduta.
Oscar Bertetto – ha aggiunto la presidente – è un’eccellenza nel campo della medicina oncologica in Piemonte, un protagonista nella ricerca scientifica, dotato di grande umanità, capace di ispirare e guidare una realtà come la Faro, di cui la Città è fiera e alla quale possiamo solo dire grazie.
Il presidente della Fondazione Faro, Giuseppe Cravetto, ha quindi ringraziato il Consiglio Comunale e il presidente Camarda per l’iniziativa e ha tracciato un profilo professionale e politico di Oscar Bertetto, che ha saputo imparare a guardare ai pazienti con un altro occhio, prestando attenzione alle loro esigenze e a quelle dei loro familiari. Ha sviluppato le cure palliative – ha spiegato – con l’assistenza a domicilio e negli hospice della Faro che ha saputo creare.
Negli hospice della Faro – ha detto – gli ospiti non sono abbandonati, c’è vita grazie alla preziosa opera di volontari e volontarie. Curioso e spiritoso – ha affermato – è da sempre attento allo studio e alla lettura: ha realizzato oltre 450 pubblicazioni e ha partecipato a più di 500 congressi. È stato anche sindaco di Brandizzo e consigliere regionale.
L’assessora al Lavoro e alla Formazione professionale del Comune di Torino, Gianna Pentenero, intervenuta in rappresentanza della Città, ha elogiato la grande professionalità e umanità di Oscar Bertetto.
Ha dato molto agli uomini e alle donne della nostra città e della nostra regione – ha dichiarato – e ha saputo affrontare, oltre a quelle cliniche, le fragilità sociali, economiche e relazionali dei pazienti e dei loro familiari. Ha creato la Rete oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta: un modello per l’Italia – ha spiegato l’assessora – per la qualità e per la gestione interdisciplinare dei percorsi di cura. Grande formatore e organizzatore, ha saputo intuire e sviluppare nuove pratiche di cura con la Faro, fornendo servizi gratuiti a cittadine e cittadini, grazie anche a tanti volontari e volontarie dotati di grande professionalità.
Preparato e attento, Oscar Bertetto non si è mai tirato indietro e si è sempre posto al servizio della comunità – ha concluso l’assessora Gianna Pentenero, ringraziandolo per quanto ha fatto e per quanto ancora farà per la città.
È stata quindi consegnata la pergamena a Oscar Bertetto, che ha voluto dedicare il riconoscimento al compianto professor Alessandro Calciati, suo maestro, e a tutto il personale e a tutti i volontari e le volontarie della Faro. Ha quindi ringraziato il presidente della Commissione Sanità, Vincenzo Camarda, per la sensibilità dimostrata.
Le cure palliative – ha poi dichiarato – sono parte essenziale di un nuovo modo di gestire la medicina contemporanea, che è ancora instabile tra accanimento e abbandono, mentre dovrebbe imparare ad accompagnare i pazienti verso la morte, come un fatto naturale.
Senza ascolto, senza relazione manca una grande parte della medicina, la medicina è monca, mi ha insegnato la Faro – ha dichiarato Oscar Bertetto.
La sanità deve essere territoriale, vicina a chi soffre – ha concluso – anche attraverso gli hospice e deve sapere creare reti, per scambiare informazioni e lavorare insieme, con umiltà, imparando dagli altri.