ilTorinese

La rubrica della domenica di Pier Franco Quaglieni

SOMMARIO: Perché non sono andato per Pannella – Da Gramsci a Guerri – Lettere


Perché non sono andato per Pannella

Stare in piedi per un certo periodo è ancora per me un lusso che non mi posso concedere perché sono ancora convalescente da una lunga malattia .Magari forse avrei anche tentato uno sforzo e sarei andato all’inaugurazione della passeggiata dedicata a Marco Pannella a Torino. Ero stato tra i primi a proporre l’intitolazione. Poi chi si e’ voluto impossessare addirittura di Pannella in esclusiva e la presenza di Littizzetto e di Chiambretti ieri sono state le gocce che hanno fatto un po’ traboccare il vaso e mi hanno portato a starmene a casa. Ringrazio il sindaco Lo Russo e la presidente Grippo per aver realizzato la passeggiata, dedicandola a Marco. Io che ho avuto una discreta amicizia con Pannella, avrò mille altri modi per ricordarlo, come già ho fatto in questi anni senza mescolarmi con “cattive” compagnie vip che mi sono estranee.  E mi spiace che il pur esagerato Silvio Viale non abbia avuto riconosciuto il ruolo che ha avuto.

Da Gramsci a Guerri

Il dibattito sulla egemonia culturale ripreso di recente va subito ridimensionato. E’ un’idea di Gramsci portata alle estreme e soffocanti conseguenze dai marxisti a partire dal 1945 in Italia. L’egemonia comunista ha soffocato la cultura italiana, applicando un criterio che più che illiberale si rivelò sovietico. Solo pochi seppero ribellarsi da Silone a Vittorini, da Pannunzio alla cultura liberale. Io personalmente mi ritengo una vittima dell’ egemonia culturale della sinistra che ha tentato di ostacolarmi in tutti i modi con il fine di tacitarmi.

Oggi c’è chi tenta ad associare Gramsci a Gentile che ebbe degli influssi sull’ intellettuale sardo il quale invece si oppose a Croce. Direi di non creare inutili polveroni polemici su personaggi ormai tramontati. In ogni caso Gentile era di remote origini liberali conservatrici che lo portarono ad aderire al fascismo a cui diede una linea culturale che esso non aveva. Gentile a cui si deve la riforma della scuola italiana, l’unica riuscita, nelle sue attività culturali fu un intellettuale abbastanza tollerante che fece collaborare alle sue imprese anche antifascisti ed anche ebrei. L’uccisione a tradimento di Gentile da parte dei Gap rivelò l’odio dei comunisti verso un uomo che non si può associare a Gramsci per nessun motivo.

L’ intellettuale organico fu un’invenzione gramsciana praticata con cinismo e persino con ferocia da Togliatti e imposta dal PCI al mondo intellettuale , accademico ed editoriale italiano come una camicia di forza. Chi oggi cerca di recuperare la parola egemonia, non conosce le sue origini storiche che sono incompatibili con la cultura liberale nelle sue diverse manifestazioni. Bobbio ha scritto in materia pagine conclusive sulla cultura del dubbio, antitetica a quella fondata sulle certezze manichee e inossidabili dell’ideologia marxista. Chi pensa di recuperare Gramsci e Gentile non ha capito nulla del passato e rivela incapacità a rapportarsi con il presente che può vedere in intellettuali come Giordano Bruno Guerri esempi di una cultura davvero libera . Lui e non altri doveva essere il ministro della cultura. Anche Dagospia si è accorta dell’errore di tenere “relegato” al Vittoriale Guerri che ha rivelato doti e coraggio che andrebbero posti al servizio dell’intera comunità nazionale.

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I saltafossi

Il terzo polo non c’è più e i saltafossi devono essere dimenticati La fine di Renzi che vuole andare con il Pd e i 5 Stelle che non lo vogliono è davvero ridicola. Quella di Calenda abbandonato da tutti appare una patetica conclusione di un uomo pieno di spocchia. Cosa ne pensa?     Gabriella Luperini

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Concordo con Lei. Il centro nel sistema italiano oggi non ha più un ruolo autonomo come lo ebbe in modo egregio la Dc che seppe governare il Paese per decenni insieme ai partiti laici e socialisti. Quel sistema finì con Tangentopoli per un golpe giudiziario. Il centro di Renzi e Calenda è ben misera cosa, specie se si accasa con 5 stelle e l’estrema sinistra; i pochi voti che raccoglieranno non allargheranno il campo perché si tratta di gente ormai squalificata politicamente, non più credibile.

Avrei anche dei dubbi sui voltagabbana che abbandonano Calenda dopo altre giravolte poco limpide. Questi voltagabbana dovrebbero essere abbandonati a se’ stessi e dimenticati. La politica deve andare oltre i saltafossi della seconda repubblica da Casini in poi.

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La fine del mito emiliano

Gli allagamenti di questi giorni dopo quelli di un anno fa rivelano che la Regione Emilia Romagna, portata come ottimo esempio di buongoverno, ha delle gravi pecche idrogeologiche e nella tenuta dei corsi d’acqua, malgrado il “buongoverno della sinistra”.   Vittorio Raiteri

 

Credo che Lei abbia ragione. I disastri che hanno travolto interi paesi rivelano responsabilità e disattenzioni che forse solo Bersani che fu presidente di quella Regione, non capisce o non vuole ammettere. Il mito della Regione rossa è davvero finito nel fango.

Torino dedica un viale alberato a Marco Pannella

Marco Pannella, scomparso nel 2016, ha da oggi un luogo della nostra città che ne perpetua la memoria. Alla presenza di rappresentanti delle istituzioni, compagni e compagne di lotta politica appartenenti a generazioni diverse come Rita Bernardini o Riccardo Magi e un folto gruppo di cittadini, il viale pedonale che si snoda al centro di corso Siccardi ha assunto ufficialmente la denominazione di “Passeggiata Marco Pannella”. La relativa targa viaria è stata inaugurata al termine di una sobria cerimonia, che ha visto gli interventi della vicesindaca Michela Favaro, della presidente della Circoscrizione 1 Cristina Savio, di don Luigi Ciotti, di Sergio Rovasio per l’Associazione “Marco Pannella” di Torino, del direttore del quotidiano “La Stampa” Andrea Malaguti, del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, dello storico attivista radicale Angelo Pezzana, con la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo a concluderne la serie.

Testo e foto da Cittagora’ periodico del Consiglio Comunale di Torino 

Schianto tra auto in piazzale Costantino il grande

Nel pomeriggio a Torino in piazzale Costantino il Grande angolo corso Galileo Ferraris due vetture si sono scontrate per motivi in fase di accertamento. Non ci sarebbero feriti. La polizia municipale è accorsa sul posto per verificare la dinamica dell’incidente e per regolare il traffico.

‘Capitale europea dell’innovazione 2024’: Torino tra le tre finaliste

 

Da sempre territorio di sperimentazione, Torino si conferma città all’avanguardia nell’innovazione.  Il  riconoscimento arriva direttamente alla Commissione Europea che ha scelto Torino tra le tre finaliste – le altre sono Espoo (Finlandia) West Midlands (Regno Unito) – del premio Capitale europea dell’innovazione 2024 (iCapital) che intende celebrare le città europee che sono all’avanguardia nella fornitura di soluzioni innovative a vantaggio dei loro cittadini.

Attraverso iCapital, l’Unione Europea premia le città con ecosistemi di innovazione inclusivi. Il premio identifica le città che riescono a connettere i cittadini con il mondo accademico, il settore privato e quello pubblico per migliorare il benessere dell’intera società, promuovendo allo stesso tempo l’innovazione rivoluzionaria.

“I finalisti di iCapital di quest’anno dimostrano che le città più innovative in Europa sono quelle che pensano oltre la tecnologia e mettono i cittadini al centro dell’innovazione – ha  commentato  Iliana Ivanova, commissaria europea  per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù – . Attraverso politiche verdi, programmi di inclusione sociale o tecnologie urbane pionieristiche, queste città hanno dimostrato che l’innovazione è un potente strumento per creare ambienti più giusti, più sostenibili e vivibili”.

Sono città che hanno adottato misure per rimodellare le proprie comunità incorporando l’innovazione nel tessuto della vita quotidiana, da iniziative pionieristiche di sostenibilità alla promozione di una trasformazione digitale inclusiva. Queste città innovative non solo hanno trasformato i loro paesaggi urbani, ma fungono anche da modelli per gli altri, dimostrando come l’innovazione possa essere uno strumento per il cambiamento sistemico e il progresso sociale

“La nostra città – sottolinea l’assessora all’Innovazione della Città di Torino, Chiara Foglietta – ha saputo mostrare un approccio globale alla sperimentazione e all’innovazione, sfruttando la sua ricca storia e il suo ecosistema per affrontare le sfide urbane presenti e future. La città ha sviluppato una gamma di soluzioni innovative, dalle tecnologie per città intelligenti alle iniziative di innovazione sociale, e ha posto particolare attenzione alla collaborazione, all’inclusività e alle questioni ambientali”.

In questo processo è stato decisivo il ruolo di iniziative come la piattaforma Torino City Lab, il laboratorio di innovazione aperto e diffuso della Città di Torino che dal 2021 si è arricchito con la Casa delle Tecnologie Emergenti CTE Next. Così come la collegata piattaforma Torino Social Impact con le numerose progettualità finalizzate a creare impatto sociale sul territorio.  Strumenti ma soprattutto ecosistemi di attori ed energie che hanno consentito la co-creazione e la sperimentazione di soluzioni urbane all’avanguardia in condizioni reali in settori che vanno dalla Smart Mobility, allo Smart Living verso un modello di Città a zero emissioni e generativa di opportunità per tutti.

Dopo un intenso processo di selezione, che comprendeva interviste con dodici città semifinaliste, una giuria di alto livello composta da illustri leader dell’innovazione provenienti dal mondo accademico, economico e politico ha fatto la sua scelta (per saperne di più, consulta i precedenti membri della giuria). Basandosi sulla propria esperienza in settori quali ricerca, pianificazione urbana, innovazione digitale e sostenibilità, la giuria ha valutato attentamente la candidatura di ciascuna città promuovendo alla finale Torino, Espoo e West Midlands per la categoria ‘Capitale europea dell’innovazione’ e Braga, Linz e Oulu in qualità di ‘Città innovativa emergente europea’

Il 13 novembre 2024, durante la cerimonia di premiazione che si terrà a Lisbona, Portogallo, città vincitrice del premio iCapital 2023, verranno annunciati un vincitore e due secondi classificati per ciascuna categoria.

Oltre al prestigioso riconoscimento, il vincitore della categoria European Capital of Innovation riceverà un premio di 1 milione di euro, mentre i due secondi classificati otterranno ciascuno 100mila euro. Il vincitore della categoria European Rising Innovative City sarà premiato con 500mila euro, con due città seconde classificate che riceveranno 50mila euro ciascuna.

Tra i vincitori delle edizioni passate figurano città come Barcellona (2014), Amsterdam (2016), Parigi (2017) e Atene (2018), mentre nella categoria Rising Innovative City spiccano Vantaa (2021), Haarlem (2022) e Linkoping (2023).

Tutti i finalisti saranno invitati a unirsi alla prestigiosa rete Alumni iCapital, composta dai precedenti finalisti degli iCapital Awards, creando così un ecosistema di città all’avanguardia nell’innovazione.

Il premio iCapital è uno dei quattro premi Eic concessi nell’ambito di Horizon Europe, il programma quadro dell’Ue per la ricerca e l’innovazione. La gestione del premio è affidata all’Agenzia Esecutiva del Consiglio Europeo per l’Innovazione e delle Pmi, con i vincitori scelti a seguito di una valutazione condotta da due giurie di esperti indipendenti.

TORINO CLICK

Verona – Torino 2-3

Finisce 3-2 per il Toro al veronese Bentegodi. Al 10′ Sanabria segna il primo gol  ma il Verona arriva al pari con un sinistro deviato di Kastanos. Poi rigore al 20′ per i granata con espulsione di Dawidowicz, Sanabria calcia sul palo. Il Torino nuovamente  in vantaggio con il colpo di testa di Zapata, assist di Lazaro. Nella ripresa segna  Adams. Nel recupero reagisce Mosquera. il Toro resta primo in classifica per una notte.

Accensione del Braciere dei FISU World University Games

 

 

Al via il Tour della Fiamma del Sapere e le vendite dei biglietti dei

Giochi sulla piattaforma http://wugtorino2025.vivaticket.it/

Venerdì 20 settembre, in occasione della nona Giornata Mondiale dello Sport Universitario (voluta da UNESCO e FISU nel 2016), è stata accesa nuovamente la Fiamma del Sapere contenuta nel Braciere della FISU, la Federazione Internazionale Sport Universitari, custodito nel Rettorato dell’Università degli Studi di Torino. Proprio dal Braciere torinese è stata accesa la Torcia “Guarini” dei XXXII Giochi Mondiali Universitari Invernali che si terranno a Torino e nelle Valli Piemontesi dal 13 al 23 gennaio 2025.

Una cerimonia particolarmente emozionante e di grande importanza per la Città, che dal 2018, secondo un protocollo strutturato tra FISU e CUS Torino, è sede della Fiamma della Conoscenza: in occasione di tutte le edizioni delle Universiadi, i Comitati dei Paesi organizzatori dei Giochi si recano a Torino per accendere la Fiaccola che, dopo il percorso, accende il Braciere dei Giochi nella città ospitante.

Come è noto, questa sarà un’edizione speciale per la Fiaccola, che è partita da Torino per presentarsi all’Europa e al mondo, ritornando infine in Piemonte per concludere il suo tour dove tutto è cominciato, ovvero a Torino e nelle nostre Valli, quando il 13 gennaio si accenderà il Braciere dei Torino 2025 FISU Games Winter.

Per la prima volta nella storia dei Giochi, alla Cerimonia presso il Rettorato erano presenti i Capi Delegazione di 25 dei Paesi coinvolti, oltre alle massime autorità che partecipano al grande evento FISU Games: il “padrone di casa”, ovvero il Rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna, il Presidente FISU Leonz Eder, il rappresentante di FederCusi Lorenzo Lentini, Fabrizio Ricca in rappresentanza della Regione Piemonte, il Sindaco della Città Stefano Lo Russo, il Presidente del CUS Torino Riccardo D’Elicio, il Prorettore del Politecnico di Torino Elena Maria Baralis e il Presidente del Comitato organizzatore dei Giochi di Torino 2025 Alessandro Ciro Sciretti.

Durante la Cerimonia è stata portata al Rettorato la Torcia delle prime Universiadi – datata 1959 – che, passando dalle mani del Rettore di UNITO a quelle del Rettore di POLITO, a quelle del Presidente del CUS Torino e infine a quelle del Presidente di FederCUSI, è giunta al Presidente FISU per l’accensione del Braciere. Dal Braciere è stata quindi accesa la Torcia Guarini e si è ufficialmente avviata la Staffetta dei Tedofori, che dal Rettorato dell’Università hanno attraversato il centro cittadino e portato la Fiaccola a Piazza Palazzo di Città, dove è stata accolta dai 100 studenti in rappresentanza delle scuole del territorio, da 50 volontari in rappresentanza di tutto il corpo Volontari e dai Capi Delegazioni in rappresentanza dei 25 Paesi che prenderanno parte a Torino 2025 FISU Games.

I Tedofori e Ambassadors Irma Caldara, Ricardo Maglio e Raffaele Zich hanno concluso la prima giornata di staffetta presso il Pala Gianni Asti (già PalaRuffini) con la consegna della Fiamma del Sapere al Presidente del Comitato, per custodirla nella Lanterna che verrà usata per trasportare la Fiamma da una tappa all’altra del Tour. La prima tappa è in programma il 23 settembre a Bruxelles presso il Parlamento Europeo nella giornata di apertura della settimana europea dello sport #BEACTIVE. 

Per chiudere la Giornata Mondiale dello Sport Universitario, al Pala Gianni Asti si è svolta la grande festa Let’s IDUS, un party con ingresso gratuito aperto a tutti, in cui si sono alternati momenti di spettacolo acrobatico, esibizioni, dj set e magia, pensato per far ballare e divertire i più giovani e per dare il via alla campagna di adesione dedicata ai Volontari e promuovere il Mese dello Sport CUS Torino; in occasione della festa, la Mole Antonelliana si è illuminata col logo dei Torino 2025 FISU Games Winter.

STEFANO GEUNA – Rettore Università di Torino

«L’accensione della Fiamma del Sapere nel Cortile del Rettorato dell’Università di Torino è un momento di grande significato per la nostra comunità accademica e per la città di Torino. Il Braciere, simbolo universale di cultura, sport e conoscenza, è il punto di partenza di un viaggio che unirà paesi e persone, testimoniando ancora una volta il valore dello sport universitario come strumento di dialogo e integrazione. È un grande onore per il nostro Ateneo custodire la Fiamma della Conoscenza e contribuire a mantenere vivo lo spirito delle Universiadi. L’accensione della Torcia Guarini e il coinvolgimento delle delegazioni di 25 paesi rappresentano il primo passo verso un’edizione speciale dei FISU Games, che nel 2025 riporterà la fiaccola proprio qui, dove tutto è iniziato. Questo evento sottolinea il profondo legame tra lo sport e la formazione, elementi chiave per la crescita delle future generazioni di studenti e atleti».

LEONZ EDER – Presidente FISU (Federazione Internazionale Sport Universitari)

“È con immenso orgoglio e un profondo senso della storia che ci riuniamo qui a Torino, in occasione della Giornata Internazionale dello Sport Universitario, per accendere la torcia delle Universiadi Invernali FISU Torino 2025. Ritornando in questa città straordinaria, rendiamo omaggio a un’eredità che si estende per oltre mezzo secolo e celebriamo la collaborazione tra Torino e la FISU. Che lo spirito e la storia di Torino, i valori della FISU e la fiamma simbolica possano ispirarvi tutti”.

LORENZO LENTINI – Rappresentante Federcusi e membro del Comitato Esecutivo della FISU

“Vi porto il saluto della Federazione Universitaria Italiana, del Presidente di Federcusi Antonio Dima. Federcusi e tutte le Istituzioni della regione Piemonte sono pronte ad accogliervi a Torino per i Giochi di gennaio 2025. Il ricordo dell’accensione della torcia a Napoli è ancora vivo, una fiamma che ha illuminato studenti da tutto il mondo ed alimentata dai valori di tutto il nostro movimento. Da quando la fiamma si è spenta, alla chiusura dell’Universiade del 2019, il mondo ha vissuto momenti di incertezza e disordini, attraverso la pandemia, e poi le guerre, che hanno avuto profonde ripercussioni sulla vita di tutti noi. Nei momenti di difficoltà ricorriamo ai valori dell’amicizia e della solidarietà, i valori che mantengono viva la fiamma dello Sport Universitario. Proprio come la FISU dopo i grandi conflitti del secolo scorso ha unito studenti di tutto il mondo sotto un’unica bandiera dello sport, oggi tutti dobbiamo rimanere fedeli a questi valori! Sono certo che tutti insieme vivremo dei Giochi indimenticabili a Torino, riprendendo da dove ci eravamo fermati a Napoli, e facendovi sentire tutti a casa, nella tradizione del Movimento Sportivo Universitario Italiano. Gaudeamus igitur”

ALBERTO CIRIO – Presidente della Regione Piemonte; ELENA CHIORINO – Vicepresidente e Assessore all’Istruzione; MARINA CHIARELLI l’Assessore allo Sport, Turismo e Cultura

Accendere la Fiamma del Sapere in occasione della Giornata Mondiale dello Sport Universitario rappresenta il senso profondo di questa manifestazione che vede protagonisti i giovani che da tutto il mondo arriveranno a Torino e in Piemonte per le Universiadi
La Fiaccola, che gode della benedizione speciale da parte di Papa Francesco, illuminerà i Giochi mondiali universitari invernali, un grande evento sportivo che si aggiunge ai molti organizzati quest’anno nella nostra regione e che nel 2025 vedrà le montagne olimpiche di Torino e del Piemonte ancora una volta sotto i riflettori del mondo”.

STEFANO LO RUSSO – Sindaco della Città di Torino

“L’accensione della torcia dei XXXII Giochi Mondiali Universitari Invernali rappresenta un momento di grande orgoglio per Torino, la città dove le Universiadi sono nate, grazie ad una straordinaria intuizione di Primo Nebiolo. Oggi celebriamo la tradizione di questo evento e guardiamo al 2025, preparandoci a dare il benvenuto ad atlete ed atleti da tutto il mondo uniti dai valori della lealtà sportiva e dell’inclusione.

I Giochi saranno una grande festa, che ancora una volta ci ricorderà dell’importanza dello sport per tutte e tutti noi, in particolar modo per le nuove generazioni. Atlete e atleti daranno spettacolo e saranno esempio per le nostre ragazze e i nostri ragazzi: la fiaccola che accendiamo oggi proietta, simbolicamente, la sua luce sul futuro:Torino è pronta ad accogliere questo grande evento internazionale e a diffondere il suo messaggio positivo al mondo intero”.

 

RICCARDO D’ELICIO – Presidente CUS Torino (Centro Universitario Sportivo torinese)

“Il CUS è orgoglioso di organizzare e di aver portato a Torino questa cerimonia, voluta fortemente dalla FISU, frutto della firma del protocollo d’intesa tra la Federazione Internazionale Sport Universitari e il Centro Universitario Sportivo torinese. Torino è l’Olimpia del mondo sportivo universitario, l’Universiade infatti venne ideata nel 1959 da Primo Nebiolo, storico Presidente del CUS Torino allora Presidente FISU. Siamo quindi onorati di continuare questa tradizione in occasione della Giornata Mondiale dello Sport Universitario riconosciuta dall’Unesco”. 

ELENA MARIA BARALIS – Prorettore Politecnico di Torino 

“Grazie a questi giochi Torino avrà la possibilità di farsi conoscere al mondo e di diffondere i valori in cui tutti crediamo, a cominciare dall’accoglienza e dall’importanza dello sport a qualsiasi livello. Spero che grazie a questa vetrina d’eccezione sempre più studenti stranieri capiscano quanto possa essere bello e stimolante venire a studiare qui. Al Politecnico ospitiamo attualmente studenti che provengono da 115 paesi, ma speriamo che ne arrivino sempre di più anche da nazioni non ancora rappresentate nel nostro Ateneo”.

FABRIZIO RICCA – Presidente Comitato d’Onore Torino 2025 FISU World University Games Winter 

“Con la fiaccola olimpica si accende la nostra passione per lo sport e realizziamo un sogno durato cinque anni. Finalmente dopo quasi cinque anni di lavoro accendiamo la fiaccola che illuminerà in giro per il mondo la nostra passione per lo sport”.

ALESSANDRO SCIRETTI – Presidente Comitato Organizzatore Torino 2025 FISU World University Games Winter 

“Si pensa ai Giochi come un evento di natura sportiva, ma in realtà sono molto di più: sono cultura, sono scambio sociale, sono volano economico per territorio, ma soprattutto sono una vera vetrina per il sistema universitario piemontese, che sarà al centro dei riflettori del Mondo. Le università favoriscono l’incontro tra persone di diversa estrazione sociale e culturale. Attraverso questo scambio, gli studenti possono allargare i propri orizzonti, sviluppare un senso di appartenenza e costruire relazioni significative, arricchendo il loro bagaglio personale. Tutti valori che si trovano anche nello sport. In quest’ottica, i FISU Games giocano un ruolo cruciale nel valorizzare da una parte gli studenti-atleti, spronandoli a competere, migliorarsi e rappresentare la propria università a livello nazionale o internazionale, e dall’altra il sistema universitario della Regione Piemonte, che rappresenta un’eccellenza a livello mondiale, con una ricca tradizione storica e una vasta offerta formativa. La regione Piemonte è sede di diverse università e istituti di alta formazione, che attraggono studenti sia dall’Italia che dall’estero, e siamo fieri di poter mostrare al Mondo questo nostro patrimonio”.

 

Via Palmieri: pedonalizzazioni e diritti al lavoro e famiglia

Caro direttore,

ecco l’effetto pedonalizzazione di Via Palmieri e via Collegno nei pressi del IC Montalcini.

Auto parcheggiate sui marciapiedi e in doppia fila su via Avigliana (rimasta unica via transitabile per uscire dal dedalo della scuola con costrizione di confluire su via principi d’Acaja come unica via d uscita: imbottigliamento garantito!) e abusivamente su via Collegno

Abbiamo disincentivato l utilizzo dell’auto?

Sarebbe diminuito il traffico e lo smog?

Sarebbe aumentata la sicurezza dei nostri bambini?

Chiediamo la rimozione immediata delle transenne, il ripristino dei parcheggi su via Collegno e Via Palmieri, il ripristino del divieto di transito nelle vie in orario scolastico: funzionava benissimo!

continuiamo a chiedere una presa di coscienza del forte disagio arrecato a noi cittadini contribuenti finanziatori della zona blu e votanti.

 

Il comitato di circoscrizione 3

Regionale Trenitalia, modifiche alla circolazione per manutenzione

Modifiche alla circolazione dei treni per lavori di manutenzione straordinaria ai viadotti Stura e Pesio sulla linea Torino-Savona/Ventimiglia.

I treni del Regionale veloce della linea Torino-Ventimiglia viaggeranno via Alessandria con un maggiore tempo di percorrenza.

I treni della linea Torino-Savona e Fossano-San Giuseppe di Cairo/Savona sono cancellati tra Fossano e Savona, mentre tra Mondovì e Savona i treni rispetteranno un nuovo orario, visibile sui canali Trenitalia.

Da sabato 21 settembre a domenica 3 novembrenella tratta tra Fossano e Mondovì la circolazione dei treni è interrotta; Trenitalia ha previsto un servizio con corse bus per garantire la continuità del servizio e limitare l’impatto dei lavori sul territorio.

L’orario dei bus può variare in funzione delle condizioni del traffico stradale, con possibile aumento dei tempi di percorrenza; si consiglia pertanto di valutare la ripianificazione del proprio viaggio.

I canali di acquisto sono aggiornati con il programma straordinario dei bus.

Maggiori informazioni sono disponibili su www.trenitalia.com (sezione Infomobilità, alla pagina Lavori e Modifiche al servizio), su App Trenitalia, al numero verde gratuito 800 89 20 21, oltre che nelle biglietterie/self-service e presso i desk assistenza delle stazioni ferroviarie. Attivo il servizio di smart caring su App Trenitalia.

Torino: “Quante persone costrette a cercare cibo tra i rifiuti”

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Caro direttore,

Torino è una città  che giorno giorno diventa sempre più povera. Aziende che chiudono, la lista dei disoccupati si allunga, i supermercati ogni settimana aumentano i prezzi. La gente, quella delle fasce più deboli è dispretata e per sbarcare il lunario va a rovistare  sempre più spesso nei bidoni dei supermercati in cui vengono gettati prodotti in scadenza, scaduti o divenuti invendibili per la presenza di muffe, foglie marce, confezioni danneggiate ecc. Abbiamo un exercito quasi invisibile che quotidianamente combatte per accaparrarsi qualcosa da mettere in pentola e nello stomaca. Vedere queste scene non può suscitare che tristezza. L’Italia è un paese ricco ma altrettanto ricco di nuovi poveri.

Luigi Gagliano 

Exhibi.to, ultimo giorno di immersione nell’arte

Exhibi.to si rinnova per il quinto anno consecutivo con le sue passeggiate tra le gallerie, accompagnati da una guida qualificata

 

Per il quinto anno consecutivo torna Exhibi.to, un weekend di immersione generale nell’arte che si può definire l’open gallery weekend, avviato giovedì 19 fino a sabato 21 settembre, che porta a Torino al centro del mondo delle arti visive. Sono trenta le gallerie partecipanti che propongono percorsi guidati per esplorare gli spazi artistici della città, promuovendo arte contemporanea e cultura. Sono anche presenti degli spazi fuori Torino come la Biblioteca Civica Arduino di Moncalieri e, a Biella, il Bi – Box Art Space e Woolbridge Gallery. Per i tour guidati bisogna prenotarsi a exhibitotorino@gmail.com, oppure telefonando al numero 338 142630. Si potrà scegliere tra il tour delle gallerie Umberto Benappi, Le Rosine, La Rocca, Rocca 3, Biasutti & Biasutti, In Arco recontemporary, con partenza da via Doria 10, oppure quella degli Acrobati, Metroquadro, Febo e Dafne, Quartz Studio, Moitre, CSA Farm Gallery, con partenza da via Ornato 4. Da via Davide Bertolotti 2 prende il via il percorso per Tucci Russo Chambre d’Art, Weber & Weber, Doctor Fake Gabinet, Circolo degli Artisti e Nisba Studio. Un altro percorso inizia da Corso Tassoni 56 e coinvolge la Sant’Agostino Galleria d’Arte, il MAO Galleria del Museo di Arte Urbana, la Via Lattea, Galleria Malinpensa by La Telaccia e Spazio Musa. Il tour numero cinque prevede la visita alla Gilistra – antiquariato giapponese, Artemporary, Riccardo Costantini, Otto Finestre, con partenza da Corso Duca degli Abruzzi 74. Una particolare proposta è quella di Artemporary, Galleria che si apre al fashion design con la presentazione in anteprima di stilisti piemontesi, la cui esposizione è attesa in ottobre.

 

Mara Martellotta