ilTorinese

Aggressioni al personale sanitario, l’assessore: “dispositivi di allerta negli ospedali”

«I Pronto Soccorso degli ospedali piemontesi devono dotarsi quanto prima di dispositivi di allerta per i casi di aggressione, perché non è più tollerabile che avvengano casi di violenza ai danni del personale sanitario, a cui va la mia piena solidarietà e il mio ringraziamento per l’impegno e la dedizione che quotidianamente rivolgono ai pazienti.

La mia attenzione sull’argomento è massima e stiamo lavorando affinché i dispositivi elettronici personali per inviare richiesta di aiuto, dopo un primo momento sperimentale, siano consegnati a tutti gli operatori.

Ma accanto a questo si dovrà da un lato rafforzare la presenza e il passaggio delle forze dell’ordine negli Ospedali e installare, nel rispetto della privacy, videocamere proattive e dall’altro avviare un’azione di comunicazione mirata verso i cittadini e i pazienti affinché questi casi non si ripetano».

Così l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi in merito all’episodio avvenuto sabato al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Giovanni Bosco.

Pandemie, Canalis (Pd): “il Governo quando aggiorna il piano nazionale?”

Al momento il Ministero della Salute sta ancora aggiornando il Piano Pandemico Nazionale 2021-2023… ma siamo già a fine 2024.

 La recente pandemia di COVID-19 ha messo in luce la necessità di adattare velocemente il nostro Servizio Sanitario Nazionale a fenomeni globali ad alta intensità come le pandemie, anche alla luce della previsione di nuove epidemie da parte degli istituti di ricerca internazionali.

In questo contesto, l’aggiornamento del Piano pandemico nazionale e regionale è fondamentale per non trovarsi impreparati, come accaduto drammaticamente nel febbraio 2020, quando la debolezza della sanità territoriale, e in particolare dei SISP- Servizi di Igiene e Sanità Pubblica delle Asl, portò ad un intasamento degli ospedali, anche per un numero troppo limitato di posti letto in terapia intensiva. La scarsa sensibilizzazione sull’efficacia dei vaccini generò a sua volta un ritardo nella campagna vaccinale e un esacerbamento delle tensioni sociali, mentre la mancanza di scorte di mascherine e di dispositivi sanitari adatti a fronteggiare le epidemie scatenò un incontrollato aumento dei prezzi ed una carenza dell’offerta ed espose gli operatori a enormi rischi personali. Infine, la confusione e frammentazione della “catena di comando” impedì l’ottimizzazione delle risorse e dei tempi di reazione.

Sono ricordi molto recenti e dolorosi e per questo siamo ancor più basiti dal constatare che, a due anni dalla fine della pandemia di Covid-19 e a ormai due anni dall’insediamento del Governo Meloni, il ministro Schillaci e il Ministero della Salute non hanno ancora ultimato l’aggiornamento del Piano Pandemico Nazionale 2021-2023.

Purtroppo, nel rispondere alla mia interrogazione sul tema, l’assessore regionale Riboldi ha dovuto riconoscere l’assenza di questo documento programmatorio, che dovrebbe fornire le basi tecniche normative/amministrative alla Regione.

Nelle more del nuovo Piano Pandemico Nazionale, la Regione ha prorogato per l’anno 2024 il Piano Panflu 2021-2023, ha aggiornato il sito regionale delle vaccinazioni, sta predisponendo specifiche informative sulle vaccinazioni e promuovendo le vaccinazioni per influenza e Covid. L’assessore ha anche rassicurato sulle scorte di mascherine e dispositivi sanitari e sul miglioramento della catena di comando, ma sono mancati i seguenti fondamentali riferimenti:

  • L’assessore non ha fatto alcun accenno al potenziamento dei SISP, che sono gli organismi deputati alle attività di prevenzione, controllo, vigilanza, supporto alle amministrazioni locali per la verifica di compatibilità degli strumenti urbanistici e progetti di edilizia complessa, profilassi delle malattie infettive e vaccinazioni. I SISP hanno una funzione cruciale nel monitoraggio del diffondersi delle epidemie sul territorio, essendo il trait d’union tra i Medici di Medicina Generale (MMG) ed i Pediatri di Libera Scelta (PLS) da un lato ed i laboratori che processano i tamponi e l’Assessorato alla Sanità della Regione dall’altro. Il raccordo tra SISP, MMG e PLS è ancora molto frammentario e i SISP sono fortemente sotto organico.
  • Sul potenziamento dei posti letto ospedalieri in terapia intensiva non sono stati forniti dati precisi sull’utilizzo del finanziamento nazionale dedicato.
  • Non è stata assunta alcuna iniziativa nei confronti degli Atenei piemontesi per istituire anche nella nostra Regione un corso di studi per formare Assistenti sanitari, figure professionali create con decreto ministeriale n. 69/1997 e deputate specificamente a tamponi, vaccinazioni, assistenza sanitaria, prevenzione ed educazione alla salute individuale, familiare, di gruppo. Compiti specifici dell’Assistente sanitario sono le vaccinazioni, i tamponi e le indagini epidemiologiche. Negli anni passati i Presidenti piemontesi dell’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica, delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione, hanno sollecitato le istituzioni ad attivare corsi di Laurea in Assistenza Sanitaria (abilitante alla professione sanitaria di Assistente Sanitario) Classe L-SNT/4 “Classe delle lauree in PROFESSIONI SANITARIE DELLA PREVENZIONE”, presso le Università del Piemonte, ma questo appello è tutt’ora inascoltato.
  • Non è stata promossa alcuna campagna pubblica per sensibilizzare sull’importanza delle vaccinazioni per le persone con più di 65 anni o con meno di 12 anni e per le persone fragili, tradendo forse un’implicita compiacenza verso ambienti no vax.

Insomma, siamo molto preoccupati. Non è bastata una tragedia come il Covid per responsabilizzare il Governo Meloni e la Giunta Cirio rispetto al tema della prevenzione, vera “cenerentola” della sanità piemontese e nazionale. Auspichiamo un rapido cambio di passo per recuperare i ritardi accumulati e attuare vere riforme.

 

Monica CANALIS – consigliera regionale PD

 

Da Torino in tutta Italia indagine su pedofili. Coinvolto sacerdote

La Polizia di Stato con il coordinamento del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica ha eseguito 33 decreti di perquisizione delegati dalla Procura della Repubblica di Torino nell’ambito dell’operazione contro la pedopornografia online denominata “La Croix”. Le attività investigative del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Torino, si sono svolte  da oltre 6 mesi anche sotto copertura, individuando soggetti dediti alla divulgazione e pubblicizzazione di materiale realizzato con sfruttamento di minori online. Coinvolto anche un sacerdote.

 Opera Viva Barriera di Milano, Camouflage con l’opera Far Fall di Davide Dormino

Quest’anno il tema della decima edizione di “Opera Viva. Barriera di Milano. il Manifesto”, progetto sul pre-esistente di Alessandro Bulgini, è dedicato al camouflage. Il settimo appuntamento è con l’opera “Far Fall” di Davide Dormino, lunedì 14 ottobre prossimo alle 18.30 in piazza Bottesini a Barriera di Milano.

Uno spazio urbano di 6×3metri in piazza Bottesini diventa un manifesto di pubblico dissenso nascosto in piena vista. Nel caso dell’artista Davide Dormino si tratta di un simpatico gattino stilizzato che cerca di intrappolare una farfalla nel suo retino. Il gatto è il predatore, la farfalla la preda. Il gatto è il nemico camuffato, la farfalla il nostro spirito libero sul punto di venire intrappolato. Una scena all’apparenza innocente che potrebbe raccontarci una storia tutt’altro che a lieto fine.

Tanto nella cultura orientale quanto in quella occidentale, la farfalla è un simbolo ricorrente, dall’iconografia cristiana fino alle arti visive, nei dipinti di van Gogh, di Hiorenymus Bosch, nelle nature morte fiamminghe, nei kimono giapponesi. È un’allegoria dell’anima, della salvezza, della metamorfosi. Non a caso il termine greco “psyché” indica l’anima, ma significa anche farfalla. Ecco perché nella tradizione ellenistica la giovane Psiche è rappresentata con ali di farfalla. Da qui l’analogia anima farfalla, o soffio vitale che sfugge all’uomo in punto di morte.

Per il settimo manifesto camouflage l’artista Davide Dormino, nativo di Udine, si è appropriato di uno sticker whatsapp da un pacchetto creato da Jerrod Maruyama, Cutie Pets, dolcissimi amici graziosi e simpatici, a cui ha dato liberamente il titolo di Far Fall.

“In inglese l’espressione si traduce come “caduta lontano, cade lontano”, così come l’immagine in questione è distante in tutto – spiega Davide Dormino – dalla mia ricerca estetica e concettuale. Rinnegare, tradire, censurare se stessi quando il sangue bolle dall’altra parte diventa un atto di resistenza ancora più incisivo perché è la dichiarazione che esiste un problema radicato nel sistema”.

Con questa dichiarazione Dormino intende denunciare quanto l’arte sia costretta talvolta a piegarsi alle logiche di mercato.

Realizzando un’opera antitetica, lontana dalla sua consueta pratica artistica, Far Fall concorre a completare l’opera di dissenso corale di “Opera Viva Barriera di Milano il Manifesto“, nascondendo in piena vista un credo personale, una necessità, un’idea ei camouflage.

 

Mara Martellotta

AI&VR Festival Multiverse World, Intelligenza Artificiale e Realtà Virtuale

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Intelligenza artificiale e realtà virtuale tra economia digitale, i nuovi trend del mondo big-tech e le sfide delle startup più innovative. Sono questi i grandi temi al centro della Terza Edizione dell’AI&VR FESTIVAL Multiverse World, il Festival dedicato al mondo del Metaverso e a tutto l’universo della comunicazione digitale, chiamando a raccolta anche quest’anno, dopo il grande successo delle passate edizioni, le eccellenze dei giovani innovatori italiani in una preziosa occasione di incontro e confronto. Un evento che raccoglie l’eredità del Festival del Metaverso, diventando oggi “Multiverso”, evolvendosi anch’esso esattamente come le nuove tecnologie in un processo ancora più d’avanguardia.

La Terza edizione dell’AI&VR FESTIVAL multiverse world è stata presentata  a Torino, nella prestigiosa sala delle Colonne del palazzo del Comune, alla presenza e con la partecipazione di rappresentanti del mondo istituzionale, digitale e culturale del panorama locale e nazionale, come Gabriele Ferrieri Presidente ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori; Chiara Foglietta Assessore del Comune di Torino; Anna Cavallo Direttrice Trasformazione Digitale CSI Piemonte; Stefano Boni, Responsabile Patrimonio del Museo Nazionale del Cinema, Giovanni Balletta co-founder del BAIFF – Burano Artificial Intelligence Film Festival e Hanna Rudak Direttrice Artistica e co-founder del BAIFF.

Nel corso della conferenza stampa è stato presentato il programma completo della nuova edizione dell’AI&VR FESTIVAL Multiverse World che si svolgerà lunedì 21 ottobre (con una riservata cerimonia di apertura) e martedì 22 ottobre al Museo Nazionale del Cinema di Torino. Un’importante iniziativa mai come quest’anno legata al mondo dei giovani e al ruolo cruciale dell’economia digitale e dei social network, coinvolgendo tutte le grandi realtà del mondo big-tech, startup e opinion leader per illustrare, confrontarsi e lanciare spunti di riflessione su tutti i nuovi trend del mondo della tecnologia, tra intelligenza artificiale e realtà virtuale.

L’evento è organizzato da ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori, punto di riferimento in Italia e nel mondo per il settore dell’innovazione sviluppata in tutte le sue declinazioni.

“Siamo lieti di tornare a Torino che da sempre rappresenta un vanto per l’economia digitale in Italia. Tengo particolarmente a ringraziare tutte le istituzioni che hanno tenuto a promuovere e supportare l’iniziativa, a cominciare dal Comune di Torino e alla Regione Piemonte e al Museo Nazionale del Cinema per l’ospitalità. Abbiamo chiamato a raccolta alcuni dei più importanti esponenti del mondo istituzionale, accademico e delle grandi aziende per riflettere, confrontare ed evidenziare insieme i media trend più caldi dell’intelligenza artificiale e della realtà aumentata” spiega Gabriele Ferrieri Presidente ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori.

“Un occasione preziosa per condividere anche il lavoro del nostro Osservatorio sullo stato dell’ A.I. e della V.R. in Italia, grazie anche alle esperienze dirette nel mondo della virtual reality con il supporto dei set immersivi che saranno allestiti nei giorni del Festival proprio in collaborazione con RAI Cinema e Meta” continua Ferrieri, ricordando anche l’importante ruolo del mercato italiano che nella sfida tecnologica può trovare investimenti e opportunità di crescita, rivolgendo un appello alle istituzioni e al Governo Meloni “per rafforzare ancora ancora di più gli incentivi per lo sviluppo e dell’ecosistema delle start-up innovative con una visione sistemica in cui come giovani innovatori e come punto di riferimento dell’innovazione da anni in Italia cerchiamo di dare per vincere la sfida delle giovani generazioni”.

“Torino ha da sempre occhi aperti sul futuro. Lo testimonia anche la presenza della nostra città tra le finaliste del premio che designerà la ‘Capitale europea dell’innovazione’, riconoscendole un ruolo di avanguardia nell’adozione di soluzioni innovative che migliorino la qualità della vita delle persone – commenta Chiara Foglietta Assessore all’Innovazione e alla Transizione Digitale della Città di Torino -. L’AI&VR FESTIVAL Multiverse World e i tanti altri appuntamenti ospitati ogni autunno in città rappresentano un’occasione imperdibile di conoscenza e confronto sul ruolo e sul potenziale delle tecnologie emergenti, sul loro impiego e sull’impatto che hanno e potranno avere nella nostra vita”.

Per Anna Cavallo, Direttrice Trasformazione Digitale CSI Piemonte “Il Festival rappresenta un’importante occasione per far conoscere i progetti di intelligenza artificiale che stiamo sviluppando per la Pubblica Amministrazione, focalizzati principalmente su tre filoni: automazione intelligente dei processi, assistenti digitali conversazionali e soluzioni di data insight e analisi predittive. In particolare durante l’evento, nell’area espositiva, i partecipanti potranno interagire con Camilla, l’assistente virtuale basata sull’intelligenza artificiale generativa, realizzata dal CSI, che affiancherà i cittadini nell’utilizzo dei servizi digitali e renderà più agevole il loro rapporto con la Pubblica Amministrazione. Un esempio concreto di strumento al servizio delle persone, capace di semplificare l’accesso ai servizi pubblici e migliorare la qualità della vita dei cittadini”.

L’iniziativa è nata con la sua prima edizione nello scorso ottobre 2022 e che vanta la collaborazione degli Uffici del Parlamento Europeo in Italia e del patrocinio della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, della Regione Piemonte, del Comune di Torino, dell’Agenzia ENEA, dell’AGID, del CNR, dell’Istituto Italiano di Tecnologia, di Anitec Assinform, di Anica – Unione Creators Digitali, di Assintel Confcommercio e di AIDP.

L’edizione di quest’anno vede anche come Main Cultural Partner Rai Cinema e l’adesione e il sostegno di altri importanti attori del territorio tra cui la Fondazione Compagnia di Sanpaolo, il CSI Piemonte e l’Archivio Storico Olivetti.

TORINO CLICK

Ruba in profumeria, arrestato

In via Garibaldi di Torino, in una profumeria, un ventinovenne, senza fissa dimora, noto alle forze di polizia, ha rubato dei cosmetici e ha tentato di eludere la sorveglianza dandosi alla fuga; e’ stato bloccato ed arrestato da una pattuglia del nucleo radiomobile per il reato di “furto aggravato”. Il giovane è stato accompagnato in camera di sicurezza in attesa del rito direttissimo.

(foto archivio)

Somministrava cibo e bevande abusivamente nei giardini

I carabinieri della compagnia Torino Mirafiori e Moncalieri hanno effettuato controlli capillari nelle aree lingotto – Bengasi – millefonti e lungo Po, segnalando alla prefettura quattro giovani sorpresi (in momenti diversi) in possesso di sostanze stupefacenti – hashish e crack . Infine è stato sanzionato amministrativamente un trentaquattrenne di origine africana sorpreso nei giardinetti di corso caio Plinio a rifornire di cibo e bevande (previo corrispettivo in denaro) i giovani che bivaccavano nell’area, datisi alla fuga alla vista dei militari.

(foto archivio)

Le “Variazioni” a colori di Enrico Vanzina

Nella Cripta di San Michele Arcangelo, fino al 27 ottobre

A irrobustire il lungo progetto iniziato nel 2020, Enrico Vanzina – lui e il cinema, i primi passi con papà Steno, la passione per le sceneggiature disposte a mettere allo scoperto i tanti vizi e le poche virtù di un’Italia sempre più piccola, produttore, scrittore che ha dato alle stampe tra l’altro il “ritratto di un paese che non cambia” come quello del fratello Carlo prematuramente scomparso sei anni fa – prosegue con “Atlante Pop”, affidato all’organizzazione di Mauric Renaissance Art e alla curatela di Giuseppe Biasutti e Marcello Corazzini, il suo sguardo, pubblico e privato, sull’Immagine e sulle immagini che si sono impossessate della nostro quotidiano. Immancabile il passaggio dall’immagine in movimento a quella fissa: “Non c’è da stupirsi se un uomo di cinema come Enrico Vanzina – annotava Francesco Poli in una precedente mostra di eguali soggetti -, immerso da sempre nelle immagini in movimento, si dedichi anche, per conto suo come fotografo, alla realizzazione di immagini fisse. Ma l’aspetto interessante e intrigante, è che Vanzina ha utilizzato tecniche fotografiche caratterizzate da una specifica connotazione artistica, con particolari valenze sperimentali e metalinguistiche… si tratta di lavori che si collegano alla gloriosa tradizione dei foto-collage d’avanguardia (in particolare quelli dadaisti, neo-dadaisti e pop) ma sostituendo la forbice e la colla con interventi digitali.” Per dirla con Giuseppe Biasutti, in un tempo di maggiore attualità, “una fotografia è l’orizzonte dell’arte e ammette innumerevoli sconfinamenti.”

Sconfinamenti che sono variazioni, diciotto per l’esattezza, rappresentazioni su un palcoscenico felicemente pop. E allora sono gli oggetti, i ricordi privati come una camera d’albergo, un paesaggio tutto torinese che accomuna un volto di donna e la Mole, o un altro che rende omaggio al De Chirico di un interno metafisico che racchiude la grande fabbrica; e allora sono i volti di Mina biondissima e unghie laccate di un rosso vivissimo – era “Milleluci” di cinquant’anni fa? -, o di Albertone Sordi alle prese con il suo pantagruelico piatto di pasta (“maccarone, m’hai provocato e io te distruggo, me te magno!”), incastonato nella piazza Santi Apostoli vuota e piovosa, o della signorina Chanel, eterna sigaretta tra le labbra; e allora è il volto di Marilyn negli scatti di Sam Shaw e nei colori di Wharol, nelle immagini che ci lasciano intendere quanto “Diamonds Are a Girl’s Best Friend” o quanto sia sensuale augurare buon compleanno a mister President; e allora è il cinema alto, Hollywood e dintorni, dove campeggiano il Billy Wilder dell’eterno “Some Like It Hot” e il nome di Stanley Kubrick, maestro insuperato. E ancora idee, suggestioni, momenti, realtà e invenzioni lunghe decenni, rappresentazioni e set, un amore senza fine, posti in cui sentirsi bene, passioni e memorie, una cultura impareggiabile. Una società che un artista ha saputo e continua a raccontare, un panorama che ci coinvolge, “un atlante” definisce la mostra Biasutti, in cui è bello perdersi.

Suggestioni che crescono in quell’ambiente nuovo e per molti versi ricercato al riparo del quale Enrico Vanzina trova spazio per le tessere del suo atlante, quella Cripta di San Michele Arcangelo di fine Settecento che s’affaccia sulla piazza Cavour (da mercoledì a domenica dalle 15 alle 19, sino al 27 ottobre), spazio antico, pronto a mettere a disposizione di uno sguardo moderno quella sua certa magia che può incantare oggi il visitatore.

Elio Rabbione

Nelle immagini, di Enrico Vanzina “Variazione Torino”, 2022, fotografia a colori; “Variazione Mina”, 2024, fotografia a colori; “Variazione Chanel”, 2024, fotografia a colori.

Controlli dei carabinieri: guida in stato di ebbrezza e droga in auto

A Chivasso e Brandizzo,  il dispositivo messo in atto dai Carabinieri della locale compagnia ha portato al controllo di una ventina di autovetture e più di cinquanta persone nonché l’ispezione di alcuni esercizi commerciali: il risultato finale ha registrato la denuncia di un sessantaseienne della zona per guida in stato di ebrezza, la denuncia di un ventisettenne di Settimo perché trovato con un manganello a bordo della propria autovettura e la segnalazione alla prefettura quale assuntore di sostanze stupefacenti di una ventunenne trovata in possesso di alcuni grammi di hashish.

(foto archivio)

La bocciatura ingiusta configura un giusto risarcimento?

La bocciatura ingiusta configura un giusto risarcimento? Sì, vengono risarciti il primo anno di lavoro e i danni morali.

Un alunno maltrattato in classe da un professore può subire un trauma, con conseguenze negative sul proprio rendimento scolastico, fino a portarlo alla bocciatura. Questa, a sua volta, può precludere l’accesso all’università, la partecipazione a concorsi pubblici o la ricerca di un lavoro, causando un danno che necessita, ovviamente, di un adeguato risarcimento.

L’articolo 2043 del codice civile prevede infatti che «qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno».

Un’applicazione concreta di questa norma si trova in una recente sentenza del Tar della Liguria, che ha condannato il Miur e un Liceo Scientifico di Savona a risarcire una studentessa ingiustamente bocciata. La ragazza era stata sottoposta a una valutazione più severa rispetto ai suoi compagni e, a causa di un accanimento da parte dei docenti, era stata bocciata dopo l’esame di riparazione in matematica e fisica. Questo stress emotivo ha rallentato il suo percorso accademico e professionale e il tribunale ha riconosciuto un risarcimento di 10.000 euro in suo favore.

Non è stata accolta la richiesta di risarcire un intero anno lavorativo, ma il risarcimento è stato concesso per il ritardo di un anno negli studi universitari e nell’inizio della carriera lavorativa.
La decisione del Tar dimostra comunque che, con il giusto supporto legale e una buona dose di consapevolezza, è possibile tutelare i propri diritti!

STEFANO CALLA’

Avvocato