|
|
|
|
|
|
Il Presidente della Regione Alberto Cirio, domenica 7 aprile, ha tagliato ufficialmente il nastro della nuova sede dell’Associazione Artigiana Panificatori di Torino e Provincia.
Molte le autorità presenti per l’occasione, il Sindaco di Collegno Francesco Casciano, gli Assessori Andrea Tronzano, Fabrizio Ricca e Maurizio Marrone, il Consigliere Regionale Paolo Ruzzola, l’on. Daniela Ruffino, l’on. Concetta Zurzolo, il Presidente della Federazione Italiana Panificatori Giancarlo Ceccolini, i presidenti delle Associazioni provinciali di Taranto e Salerno e i Presidenti delle associazioni provinciali del Piemonte di Cuneo, Alessandria, Biella e Vercelli.
Tanti i gli interventi delle autorità, confermando che tutte le autorità presenti hanno espresso apprezzamento per il lavoro dell’Associazione e dei panificatori associati che ogni giorno portano sulle tavole dei piemontesi prodotti di eccellenza.
Il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha ribadito l’importanza di valorizzare il Pane prodotto artigianalmente “il pane fresco” a differenza del “pane caldo” che è frutto di processi industriali. Ha inoltre sottolineato che fare il panificatore è un mestiere duro, difficile, che comporta una vera e propria scelta di vita per sé e per la propria famiglia e può essere portato avanti solo se fatto con grande passione.
L’Assessore Andrea Tronzano, nel ricordare ai presenti una riunione fatta qualche tempo fa proprio nella sede di Collegno appena aperta, ha espresso orgoglio perché la Regione Piemonte ha inserito l’attività di panificazione nelle Academy di formazione per assicurare un profilo di alto livello ai panificatori e ha sottolineato l’importanza di dare nuova “vita mediatica” ai mestieri più tradizionali e ad alto contenuto di manualità.
Il sindaco di Collegno ha dato il benvenuto ad una nuova attività sul suolo cittadino, facendo notare che è logisticamente posizionata vicino alla “rotonda di Marte”, dando la prospettiva di portare il pane su Marte. Chissà che non sia di buon auspicio, come monito per “sognare in grande” per tutti i panificatori dell’Associazione.
Il Presidente della Federazione Nazionale Panificatori, ha lanciato un monito importante ai politici presenti perché rimanga alta l’attenzione alla tutela del pane artigianale prodotto quotidianamente nei laboratori dei panificatori e perché è necessario difendere una categoria sotto costante attacco da parte dell’industria.
Il Presidente dell’Associazione Artigiana Panificatori della Provincia di Torino, Franco Carlo Mattiazzo, ha commentato così la giornata «Ho fortemente voluto questa nuova sede per dare slancio alle attività dell’Associazione e per creare un laboratorio di formazione a disposizione dei nostri soci e degli enti per la crescita e la sempre maggior professionalizzazione della categoria. Il successo di questa giornata – prosegue Mattiazzo – conferma che siamo sulla strada giusta, e assicuro che io e i miei collaboratori continueremo a lavorare per garantire da un lato ai panificatori uno sviluppo futuro e dall’altro ai consumatori un prodotto di alta qualità»
Il pane fresco, lavorato con cura e con dedizione può anche diventare occasione per crescere professionalmente, superando i confini del “pastino” per diventare elemento di innovazione e attrattiva per i giovani, accompagnando il rito dell’aperitivo, come ha testimoniato la presenza di un socio dell’Associazione che ha offerto da bere ai presenti, come fa ogni giorno presso i suoi punti vendita che hanno assunto un’impronta giovane e all’avanguardia.
Infine grande emozione ha accompagnato il secondo taglio del nastro della giornata, quello di apertura della Sala Consiglio dedicata a Giuseppe Boccardo, storico Presidente dell’Associazione e Maestro Panificatore che per molti anni ha guidato i soci verso gli attuali traguardi. Erano presenti, commossi, i membri della famiglia.
Perché in fondo, come è stato sottolineato durante la giornata, un panificatore non ha concorrenti ma “colleghi” e le figure guida diventano per tutti parte della famiglia.
A cura della Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia
La Fondazione è a Torino ospite del Sermig Arsenale della Pace insieme al Servizio Missionario Giovani che lo anima e a tante altre associazioni che, insieme anche alla Clinica Oculistica Universitaria dell’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino, creano un circolo virtuoso dedicato alla vista delle persone più svantaggiate
Arrivano in Piemonte le Giornate della Vista della Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia. L’iniziativa, inaugurata alla presenza della Vicesindaca Michela Favaro e dall’assessore regionale alle Pari Opportunità Chiara Caucino, offre accesso a visite oculistiche gratuite a persone indigenti e occhiali da vista dove necessario. La tappa piemontese rinnova la collaborazione con il Sermig già avviata nel 2023 e la estende ad altre associazioni tra le quali la Comunità di Sant’Egidio, l’UNHCR, l’Agenzia della Nazioni Unite per i Rifugiati e la Società San Vincenzo de Paoli
Dall’8 al 17 aprile oltre 600 persone saranno visitate dal team di medici oculisti e ortottisti messo a disposizione dal Prof. Michele Reibaldi, Direttore della Clinica Oculistica Universitaria dell’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino.
Lo spazio del Sermig Arsenale della Pace ospiterà, infatti, una clinica oculistica e un laboratorio ottico, attrezzati grazie alla strumentazione tecnica donata da Essilor Italia, per effettuare visite oculistiche complete al termine delle quali gli ottici di Salmoiraghi & Viganò e Grand Vision individueranno la migliore soluzione visiva in base alla prescrizione effettuata. A coordinare il flusso delle visite oculistiche e la scelta del modello di occhiali ci saranno i volontari di EssilorLuxottica, che partecipano all’attività donando un giorno di ferie.
La vista è un diritto umano fondamentale. La capacità di vedere bene è essenziale per apprendere in modo efficace a scuola, lavorare in modo produttivo, vivere in sicurezza e migliorare la qualità generale della vita. Eppure, una persona su tre- ovvero 2,7 miliardi in tutto il mondo- non riesce a vedere chiaramente a causa di patologie oculari che possono essere corrette con un semplice paio di occhiali. Questo è un contesto comune a diverse comunità vulnerabili, siano esse costituite da persone rifugiate, migranti dal sud del mondo o semplicemente italiani scivolati sotto la soglia della povertà
“Torino è una città che riconosce il valore del volontariato e la funzione sociale delle sue attività quale espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo; Sermig ha una storia di dialogo e di pace, e rappresenta un laboratorio di idee e una casa per tanti giovani che cercano il senso della propria vita. Rinnoviamo con grande piacere la collaborazione di entrambi con la nostra Fondazione. Ci unisce la concretezza delle azioni e la visione di raggiungere obiettivi ambiziosissimi, grazie al ruolo fondamentale del volontariato. Insieme vogliamo superare le oltre 600 persone visitate nel 2023 e dare continuità nel tempo alla nostra azione comune” – questo è l’auspicio di Andrea Rendina, Segretario Generale della Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia
La Vicesindaca della Città di Torino, Michela Favaro, ha dichiarato: “L’iniziativa della Fondazione Onesight Essilor Luxottica nella nostra città è molto importante. La visita oculistica rappresenta un importante momento di prevenzione. E’ fondamentale conservare la propria capacità visiva essenziale per la qualità della vita e l’autonomia personale. Ringrazio la Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia e tutti i partner che hanno dato vita a questo progetto che mette a disposizione assistenza oculistica e occhiali alle persone in difficoltà economica contribuendo alla riduzione delle disuguaglianze. Una tappa nella nostra Torino, al Sermig, dove vengono visitate 600 persone e viene data loro la migliore soluzione visiva per le proprie problematiche”.
L’iniziativa è patrocinata dalla Camera dei Deputati e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
“Per il secondo anno consecutivo la Clinica Oculistica della Città della Salute e della Scienza di Torino parteciperà al bellissimo progetto della Fondazione OneSight EssilorLuxottica grazie alla disponibilità di oculisti ed ortottisti che saranno impegnati nel visitare le persone segnalate dalle diverse associazioni che sostengono questa iniziativa. Il difetto refrattivo non corretto con gli occhiali è la prima causa di ipovisione al mondo nelle persone che per diverse motivazioni, principalmente economiche, non possono accedere alle visite oculistiche. In questo senso è fondamentale un’iniziativa di questo tipo che non solo sarà importante nel fornire una risposta concreta a chi ne ha bisogno, ma ancora di più nel creare una cultura che sostenga l’accesso alle cure e l’inclusione sociale, promuovendo il diritto fondamentale alla salute e alla cura per tutti”. Queste le parole del Prof. Michele Reibaldi, Direttore della Clinica Oculistica Universitaria dell’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino.
“Il Centro Medico dell’Arsenale della Pace è il luogo che il Sermig mette a disposizione per la giornata della vista – dichiara Rosanna Tabasso, presidente del Sermig – Un luogo simbolo di trasformazione fin dall’inizio della sua storia quando da fabbrica di armi diventa luogo di pace e solidarietà. L’Arsenale della Pace è una casa sempre aperta che ogni giorno rinnova l’attenzione ai più deboli e poveri della nostra società, ma non solo. L’impegno abbraccia il mondo intero con altre sedi in Brasile e Giordania e quasi 4mila progetti di sviluppo e pace nei cinque continenti.”
Nel 2024, le Giornate della Vista hanno già fatto tappa a Catanzaro e Firenze, oltre che a Torino e continueranno con Pescara (7 – 17 maggio), Cagliari (4 – 14 giugno), Palermo (9 – 25 settembre), Milano (1 – 31 ottobre), Belluno (11 – 22 novembre) e Roma (9 – 20 dicembre).
Con dieci città in dieci mesi, le Giornate della Vista della Fondazione garantiranno a circa 7.000 persone accesso a una assistenza oculistica adeguata alle loro necessità.
Nel 2023, le Giornate della Vista hanno aiutato 6.838 persone, 4.613 hanno ricevuto un occhiale da vista e sono stati donati 1.306 occhiali da sole a tutti i bambini partecipanti. Agli oltre 1.000 pazienti con patologie oculari è stata offerta una assistenza di secondo livello nell’ambito del sistema sanitario nazionale. Complessivamente, nel 2023 le persone svantaggiate che hanno avuto un miglioramento della propria condizione visiva attraverso la Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia sono state circa 17.500.
Al valdostano “Forte di Bard”, l’attualissimo problema dell’emergenza climatica nelle immagini fotografiche dell’“Agence France – Press”
Fino al 21 luglio
Bard (Aosta)
Acqua, la sorgente di vita. Terra, lì dove si mettono radici. Aria, il respiro del mondo. Fuoco, l’energia che riscalda e purifica. Acqua Terra Aria Fuoco. Dall’equilibrio di questi quattro elementi dipende da sempre, secondo tutte le “cosmogonie” occidentali ed orientali, la vita della specie umana e la sopravvivenza del cosmo.
Equilibrio fortemente fiaccato e strapazzato negli ultimi decenni. Con conseguenze gravissime che si toccano con mano nelle immagini dei disastri ambientali che quotidianamente, ed ovunque, ci presentano conti salatissimi per salvare (se ancora possibile!) un minimo di salvabile del nostro Pianeta, nostra “Casa Comune”. Immagini terrificanti, macigni per occhi e cuore, quelle presentate, in proposito, fino al prossimo 21 luglio, nelle Sale dell’“Opera Mortai” del “Forte di Bard”, nell’ambito della rassegna dal titolo inquietante “Non c’è più tempo”, promossa dalla stessa “Fortezza” sabauda e dall’“Agence France – Press (AFP)”, l’“Agenzia di Stampa” francese (fondata nel 1835) fra le più importanti ed autorevoli al mondo. Oltre 80 gli scatti selezionati dagli archivi “AFP”, sotto la curatela di Pierre Fernandez (responsabile della promozione dei contenuti dell’“Agenzia”), suddivisi nelle quattro tematiche (Acqua Terra Aria Fuoco, di cui sopra) e integrate da una “sezione video” che racconta come l’emergenza climatica influisca sempre maggiormente sui flussi migratori odierni, supportata da cifre fornite dal “Global Report on Internal Displacement 2023” e dal nostro “Ministero dell’Interno”.
Da strapparti gli occhi e l’anima l’immagine scelta per la campagna di comunicazione e diventata un triste emblema dell’emergenza climatica globale: lo scatto del giovane brasiliano di Recife, Leo Malafaia, che ritrae la maschera di dolore di un adolescente, che emerge dalle acque nerastre della spiaggia di Itapuama, contaminate da una fuoriuscita di petrolio che nel settembre 2019 devastò circa 2mila km. della costa brasiliana, in particolare la regione di Abrolhos, santuario delle “megattere” e habitat di formazioni coralline uniche al mondo.
Dal Brasile alla Corea del Sud, dall’Africa alla Grecia. Non meno drammatiche l’immagine di Ed Jones (corrispondente “AFP” per la Corea”) con quella fitta cappa di smog (Aria) che avvolge interamente a Seoul il quartiere di Gwanghwamun o la drammatica cristallizazione, opera del keniota Simon Maina, di quelle donne “turkane”, rassegnate al nulla del mondo, che trasportano legna nel deserto (Terra) di Loyangalani, nel nord del Kenia. Senza dimenticare la foto del greco Angelos Tzortzinis che documenta il lavoro instancabile dei vigili del fuoco e degli abitanti di Pefki, in Grecia, mentre cercano di domare le fiamme pronte a mangiarsi una casa (Fuoco). Siamo nell’agosto del 2021, quando inarrestabili incendi (i peggiori dal 2007) aggravati dalle temperature record e dai forti venti portarono morte e la distruzione di 600 ettari di boschi, oltreché di centinaia di case e di interi allevamenti.
“Le conseguenze causate dalle attività umane – spiega il curatore, Pierre Fernandez– coinvolgono tutti, in modo sempre più repentino: siccità, inondazioni, ondate di caldo, incendi, insicurezza alimentare, carenza idrica, malattie, innalzamento del livello delle acque. L’acqua è diventata scarsa e la siccità colpisce un numero crescente di Paesi. … Il 2024 potrebbe battere il record di calore stabilito lo scorso anno. La temperatura della superficie terrestre è destinata ad aumentare di 2,7°C entro il 2100 rispetto all’era preindustriale. Si prevede che questo livello spingerà più di due miliardi di persone fuori dalla zona di comfort climatico che ha permesso all’umanità di prosperare per millenni, secondo uno studio pubblicato su ‘Nature Sustainability’”. Parole decisamente preoccupanti, attenuate almeno un po’ da quanto afferma la presidente del “Forte di Bard”, Ornella Badery: “L’emergenza climatica è una situazione in evoluzione, che può essere governata; l’obiettivo per la nostra istituzione è porre l’attenzione per richiamare ognuno di noi alle proprie responsabilità di fronte alle sorti del Pianeta, il suo futuro è nelle nostre mani: a noi la scelta”. Belle parole. Ma quanto l’Uomo, i litigiosi potenti della Terra riusciranno a seguirle? Le prospettive, ahinoi, non sono delle migliori.
Gianni Milani
“Non c’è più tempo”
Forte di Bard, via Vittorio Emanuele II, Bard (Aosta); tel. 0125/833811 o www.fortedibard.it
Fino al 21 luglio
Orari: mart. – ven. 10/18; sab. dom. e festivi 10/19. Lunedì chiuso
Nelle foto: Leo Malafaia “Un ragazzo emerge dalle acque invase dal petrolio davanti alla spiaggia di Itapuama; Ed Jones “Il quartiere di Gwanghwamun a Seoul, avvolto in una fitta cappa di smog; Simon Maina “Donne turkane trasportano legna nel deserto di Loyangalani, nel nord del Kenya; Angelos Tzortzinis “Vigili del fuoco e abitanti di Pefki, in Grecia, cercano di domare le fiamme che minacciano una casa”
Gli artisti e le artiste selezionate nel 2024 nell’edizione di Futures sono Anna Adamo, Giorgio di Noto, Giulia Vanelli, Ivo Sekulovski e Lucrezia Zanardi. Si tratta del programma europeo indirizzato alla promozione della fotografia contemporanea del quale Camera è l’unico rappresentante in Italia.
Attraverso un percorso di rafforzamento della propria ricerca artistica e attività di accompagnamento di natura espositiva, educativa, promozionale e relazionale, pensate su scala nazionale e Internazionale, il programma permetterà loro di entrare in contatto con oltre cento artisti provenienti da venti nazioni diverse e con gli staff curatoriali dei 21 musei e fondazioni per la fotografia che fanno parte della piattaforma.
Le artiste e gli artisti che parteciperanno alla settima annualità di Futures sono stati individuati da Walter Guadagnini, direttore artistico di Camera, e da Giangavino Pazzola, curatore associato del centro e coordinatore del programma.
Al fine di compiere una mappatura esaustiva e individuare le esperienze più significative e innovative nel contesto italiano, Camera ha deciso, per la prima volta nella storia di coinvolgere nell’individuazione delle candidature altri tre esperti del settore: la curatrice e fondatrice di Leporello.photobooks et al., Chiara Capodici, l’editore Tommaso Parrillo, fondatore di Witty Books e Giulia Pollicita, ricercatrice e curatrice della Fondazione Morra Greco.
Mara Martellotta
“Dalla relazione economico-finanziaria un quadro che preoccupa”.
L’accusa del consigliere regionale Daniele VALLE (Pd): “Cirio aveva promesso 72 milioni dalla Regione, ma ne mette meno di 4 e svuota l’ex art. 20”
«Il Parco della Salute costa di più, la Giunta Cirio ha perso tempo e si continua a dare i numeri senza mai prendere in considerazione il Regima Margherita e lo scorporo di questo ospedale dal futuro Parco: questo è quanto risulta dall’ultima relazione economico-finanziaria dello studio di fattibilità per la realizzazione del PSRI. La relazione certifica un incremento dei costi di 68 milioni e 400mila euro a carico dello Stato ex art. 20 e di 3 milioni e 600mila euro a carico della Regione. Un incremento, com’è noto, legato all’aumento dei costi delle materie prime, ma ha pesato anche la perdita di tempo da parte della Regione. A maggio del 2019 c’erano tre operatori economici ammessi alla gara e la lentezza della procedura ha portato i due operatori rimasti a febbraio 2022 a dover rifare i conti. Ci sono voluti mesi di interlocuzione con l’ANAC per consentire la modifica delle condizioni economiche. Le ditte segnalano il problema nel febbraio 2022, ma solo a maggio (ben tre mesi dopo!) la Regione scrive ad ANAC, che risponde negativamente a giugno. La Regione, quindi, riformula la richiesta e solo a settembre 2023 si arriva al via libera. Un anno e mezzo per modificare la procedura! Un aggiornamento, che, peraltro, arriva a quattro mesi di distanza dall’annuncio del presidente Cirio che la Regione si sarebbe fatta carico di tutti i 72 milioni, fissando per il 12 aprile 2024 la presentazione delle offerte. La Regione metterà 3,6 milioni di euro, facendosi carico dei nuovi costi solo nella misura del 5% (risorse che non sono a bilancio nel 2024, ma solo nel 2025, quindi si tratta di un bel “pagherò”). Sulla scadenza del 12 aprile vedremo se sarà rispettata. Ma c’è un altro elemento davvero sorprendente: la relazione del Commissario Mario Corsini ignora del tutto lo scorporo del Regina Margherita, che alle condizioni attuali resterebbe nel nuovo Parco della Salute. Visto che i risparmi previsti dalla nuova Relazione sono dell’ordine di 25 milioni l’anno, ma considerando anche il trasferimento del Regina Margherita, qualcosa non torna. Infine, oggi la A.O.U. Città della Salute, escludendo il C.T.O, conta 2022 posti letto, occupati all’80%. Il nuovo Parco, contando anche il C.T.O riconvertito, conterà 1160 posti, e se ne stima l’occupazione al 90%. Nel dato di partenza bisognerebbe però contare anche i posti letto del C.T.O e il loro tasso di occupazione».
Daniele Valle
Vicepresidente del Consiglio Regionale
Giovedì 18 aprile alle ore 18
Salone delle Feste della Cascina Roccafranca via Rubino 45, Torino
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Il progetto di Vivere Mirafiori nasce e si sviluppa nell’ambito del gruppo di volontarie e volontari che da molti anni collaborano con la Fondazione Cascina Roccafranca nella realizzazione, promozione e gestione delle numerose iniziative di carattere culturale, sociale ed educativo attuate dalla Fondazione stessa.
Finalità dell’associazione è favorire partecipazione civica e cittadinanza attiva, valorizzando il volontariato, per offrire percorsi di benessere, aggregazione e coesione sociale tra le cittadine e i cittadini del territorio, per contribuire allo sviluppo di reti formali e informali, per promuovere l’inclusione delle fasce fragili della popolazione e per consolidare forme di collaborazione tra pubblico e terzo settore nella costruzione dei beni comuni su cui si fonda la convivenza civile.
E’ obiettivo dell’associazione collaborare con tutte le realtà, formali e informali, del territorio allo sviluppo di progetti ed iniziative di interesse comune e della cittadinanza.
L’associazione ha ottenuto l’iscrizione al RUNTS (Registro Unico Nazionale del terzo Settore) ed è aperta a tutte le cittadine e i cittadini che ne condividano le finalità e desiderino contribuire al loro raggiungimento.
La Giornata Mondiale del Parkinson – World Parkinson’s Day (WPD) ricorre l’11 aprile, giorno della nascita del dott. James Parkinson, primo al mondo a individuare, studiare e dettagliare nel 1817 la condizione medica che porta il suo nome.
La malattia di Parkinson, oggi, è la malattia neurodegenerativa più diffusa dopo l’Alzheimer, con circa dieci milioni di persone in tutto il mondo che attualmente convivono con questa malattia. Solo nel nostro Paese sono circa 230 mila le persone affette dal Parkinson, in maggioranza uomini (sei su dieci): una cifra purtroppo destinata a raddoppiare entro il 2030, a causa del progressivo invecchiamento della popolazione. (Fonte: ISS)
A oggi non si conosce una cura per la malattia di Parkinson, tuttavia esistono diversi trattamenti che possono controllarne i sintomi e aiutare i pazienti a convivere al meglio con la malattia.
Il Presidio Sanitario San Camillo di Torino è da sempre all’avanguardia nel trattamento e nella riabilitazione dei pazienti affetti da Parkinson, e prosegue con un approccio riabilitativo sempre più innovativo, con l’introduzione di nuovi percorsi di rieducazione e riabilitazione studiati da un’équipe di specialisti, fisioterapisti, logopedisti, psicologi, neuropsicologi, terapisti occupazionali e infermieri altamente specializzata sul tema.
Il riconoscimento del Presidio Sanitario San Camillo come punto di riferimento per il trattamento della malattia di Parkinson è confermato anche dalla partecipazione del dottor Pietro Bottino, autorevole medico del Presidio (a questo link una sua intervista sul tema: https://www.sancamillotorino.net/-/la-malattia-di-parkinson-una-problematica-affrontata-al-san-camillo-con-un-lavoro-di-equipe) al Convegno annuale sulla Malattia di Parkinson organizzato dall”Associazione Amici Parkinsoniani Piemonte e dall’Associazione Italiana Parkinsoniani – Sez. G.Cavallari di Torino in occasione della Giornata mondiale per la Malattia di Parkinson.
La chiave dei progetti di riabilitazione dedicati al Parkinson attivati dal Presidio Sanitario San Camillo è, come da filosofia della struttura, quella della massima attenzione al benessere del paziente, obiettivo che si raggiunge non solo con le cure ma anche con la costruzione di un ambiente sereno, positivo e, nel caso di alcuni percorsi dedicati al Parkinson, perfino divertente.
“L’équipe multidisciplinare del San Camillo da anni si occupa della presa in carico del paziente con malattia di Parkinson“, spiega la dottoressa Cristina Destefanis (fisiatra del Presidio Sanitario San Camillo). “Il Presidio ha in atto una collaborazione con il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino per progetti di ricerca all’avanguardia. Grazie agli investimenti sulla formazione dei professionisti siamo in grado di proporre approcci fortemente innovativi“.
Il programma Power Moves!
Il programma Power Moves! È uno specifico percorso fisioterapico, volto a contrastare gli effetti del Parkinson che rendono i movimenti più lenti, rigidi e difficoltosi. Si tratta di una specifica attività di attivazione muscolare, seguita da terapisti professionisti, che può essere effettuata in coppia o in piccoli gruppi, allenando la mobilità in maniera divertente.
Danzaterapia
Lo stesso principio – la serenità e il divertimento del paziente nel trattamento della malattia – è quello che muove il percorso di Danzaterapia del Presidio Sanitario San Camillo: un’attività che stimola il piacere psicofisico e l’iniziativa motoria della persona in un contesto ludico e relazionale con proposte di allenamento sul ritmo, su schemi dinamici e sul movimento, così da tornare a sentire il controllo sul proprio corpo.
Teleriabilitazione
Il Presidio Sanitario San Camillo introduce anche un programma innovativo per il mantenimento delle abilità acquisite: si tratta di un percorso di dieci sedute online con il fisioterapista presente in collegamento a guida delle proposte terapeutiche. Un modo per proseguire il dialogo con il paziente anche mentre è nella comodità della sua abitazione, rendendolo sempre più autonomo nell’allenamento utile a mantenere le funzioni di movimento.
Il percorso di rieducazione (anche per i caregiver)
Una delle attenzioni che il Presidio Sanitario San Camillo ha introdotto per la rieducazione dei pazienti affetti da Parkinson è la possibilità di includere nel percorso le figure dei familiari e del caregiver, che sono fondamentali per il benessere del paziente. Per questo, all’interno del progetto, il San Camillo propone specifici incontri formativi e psicologici destinati a loro.
In programma giovedì 11 e venerdì 12 aprile
Ha fatto registrare il tutto esaurito sia l’11 sia il 12 aprile il Concerto dell’Orchestra Sinfonica della RAI di Torinoall’Auditorium Rai di Torino, diretta da Ottavio Dantone con la spalla della compagine di Alessandro Milani in veste di solista.
Il concerto è in programma giovedì 11 aprile alle 20.30 all’Auditorium RAI di Torino, con trasmissione su Radio 3 e in live streaming su RAI 5. Replica venerdì 12 aprile alle 20.
Tra i massimi interpreti di musica antica attivi oggi, Ottavio Dantone è noto come clavicembalista e ha salito i podi più famosi e importanti del mondo, da quelli londinesi, alla Scala e al Festival di Salisburgo.
In apertura di concerto propone la celebre Ouverture dalle Nozze di Figaro di Wolfang Amadeus Mozart , per passare poi al concerto n. 5 di Mozart in la maggiore per violino e orchestra K 219, interpretato da Alessandro Milani che lascia il primo leggio dell’OSN RAI per affrontare uno dei più eseguiti concerti violinistici mozartiani.
La composizione del concerto per violino e orchestra n. 5 in la maggiore k 219 detto “Turkish” fu terminata da Mozart il 20 dicembre 1775 e costituisce il quinto , e forse il maggiore, dei cinque concerti per lo stesso strumento attribuibili al compositore.
Conclude la serata la Sinfonia n. 4 in Si bemolle maggiore, opera 60, di Ludwig van Beethoven, composta nel 1806 ed eseguita a Vienna per la prima volta nel 1807. Robert Schumann la definì “una slanciata fanciulla greca fra due giganti nordici”, immagine che contribuì a marchiarla come secondaria, rispetto all’afflato titanico della Terza e della Quinta. La critica romantica associa il carattere più trattenuto della partitura a un momento positivo della vita del compositore, che si era innamorato della studentessa Teresa Brunswik.
Eventuali titoli di ingresso dovuti a rinunce saranno messi in vendita un’ora prima delle due serate.
Informazioni 0118104653
biglietteria.osn@ rai.it
Mara Martellotta