ilTorinese

Misure antismog, confermato il livello 0 (bianco) fino a lunedì 18 marzo 

E’ stato confermato , sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti oggi da Arpa Piemonte,  almeno fino a lunedì 18 marzo 2024 compreso – prossimo giorno di controllo – il livello 0 (bianco) delle misure antismog  che prevedono l’applicazione delle  sole misure strutturali di limitazione al traffico.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

TORINO CLICK

Allo sciopero per salvare Mirafiori con gli operai anche impiegati e quadri aziendali

Il 12 aprile lo sciopero per la salvaguardia di Mirafiori sarà una manifestazione unitaria dei sindacati  con i lavoratori di Stellantis e dell’indotto automotive, Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e l’Associazione Quadri.

Otto le ore di sciopero, considerato anche il fatto che agli operai  di Mirafiori  in queste ore  è stato comunicato  il prolungamento della cassa integrazione.

Riguarderà più di 2.200 lavoratori, dal 2 al 20 aprile.

Alla manifestazione parteciperanno, aspetto non comune,  anche gli impiegati e i quadri aziendali.

I manifestanti chiederanno un nuovo modello di auto  per la tutela del  sito produttivo di Torino, oltre ad assunzioni di giovani. Nello stabilimento  l’età media supera i 56 anni.

Allarme bomba al castello di Moncalieri

Ieri allarme bomba davanti al Castello di Moncalieri, sede del Comando del I Reggimento “Piemonte” dei Carabinieri.

Un uomo è sceso da un’auto di passaggio e ha lasciato una valigia in viale Castello 2 Bis. Si è poi dileguato..

L’intervento degli artificieri  ha accertato che la valigia era completamente vuota.

Elezioni regionali, +Europa: “Valutare le opzioni”

“Bene che il PD sia uscito dall’ impasse che lo teneva bloccato da mesi con la proposta di Gianna Pentenero come candidata alla guida del Piemonte rivolta agli altri soggetti della coalizione di cui, lealmente, facciamo parte. Auspichiamo che presto venga convocato il tavolo della coalizione per confrontare questa proposta con eventuali altre indicazioni”. Così il coordinatore regionale di+Europa Flavio Martino in una nota a commento della conclusione dell’ Assemblea regionale del PD di questa mattina. “Lavoriamo per allargare la coalizione il più possibile verso l’ area liberaldemocratica fino a rendere contendibile la guida della nostra regione a Cirio e Marrone”, ha concluso.

La rubrica della domenica di Pier Franco Quaglieni

SOMMARIO: Basaglia o Tobino? – La Pro Cultura Femminile – Lettere

Basaglia o Tobino?
Il centenario della nascita dello psichiatra Franco Basaglia che volle la chiusura dei manicomi, ma non capì che non bastava chiuderli perché i malati di mente potessero guarire, suscita ancora oggi costanti polemiche su un tema delicato e angoscioso per migliaia e migliaia di famiglie che hanno avuto o hanno un malato psichico che la chiusura dei nosocomi  abbandonò a sé stessi.
La legge 180  del 1978, scritta male ed applicata peggio, resta una legge non adeguata ,anche se la colpa fu dei basagliani perché il maestro morì nel 1980, appena due anni dopo. Tanto più lucida fu la posizione di Mario Tobino che si oppose alla utopia  buonista di Basaglia, vedendo nella riforma dei luoghi di cura il modo di curare con umanità quelli che venivano definiti  senza pietà matti. Tobino, invitato da me a Torino, fu contestato e non gli venne consentito di parlare. La vera colpa di tutto è dei piccoli seguaci di Basaglia che non ebbero il suo coraggio, la sua intelligenza  e la sua cultura, pur ritenendosi degli eroi come tanti medici torinesi di cui oggi nessuno parla , ma che si ritennero dei rivoluzionari ovviamente comunisti. Per pietà non ne faccio i nomi. Si cercarono, sgomitando, notorietà  effimera e immeritata, speculando con l’aiuto di giornalisti codardi, sulla chiusura di Collegno.  Anche un avvocato ultracentenario morto di recente fu della partita: non si sa  davvero con quale competenza , ma volle esserci anche lui. Già il solo termine “Psichiatria democratica” avrebbe dovuto far inorridire ed oggi dovrebbe  suscitare un riso di scherno per le vere follie demagogiche nate dall’eterno ‘68.
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La Pro Cultura Femminile
Sono stato a parlare di Bobbio alla Pro Cultura Femminile, nata a Torino nel 1911 che neppure il fascismo osò chiudere. E’ la più antica associazione culturale torinese e insieme all’Aci di Irma Antonetto è  stata la protagonista assoluta della cultura torinese, molto meglio del celebrato Antonicelli che aveva dietro di se’ il Pci, per non parlare di certi club femminili e femministi odierni fatti da madamazze, come le definiva Montanelli, più casalinghe frustrate che donne colte.
Ricordo la presidente Augusta Guidetti Grosso, anglista di fama, con cui trattenni un ottimo rapporto per tanti anni. Ho cercato di imparare ad organizzare un po’ di cultura, guardando all’esempio suo e di Irma Antonetto. La prof. Grosso, pur essendo moglie del sindaco di Torino e famosissimo giurista, era una donna totalmente libera da obbedienze di partito come dimostrò di essere anche il marito. La Grosso invitò a parlare nel 1966 il deputato missino Tripodi su Gozzano e i Crepuscolari. La conferenza non suscitò scandalo ed io studente di liceo andai ad ascoltarla perché già amavo Gozzano prendendo preziosi appunti che mi servirono per la Maturità. Con la prof. Grosso si stabilì un rapporto nel tentativo vano di mettere d’accordo l’associazionismo culturale torinese che in tempi successivi venne manu militari conquistato e piallato dal circolo dei lettori e dal Polo del 900. Ambedue però sbagliarono nella loro operazione di pulizia etnica e di egemonizzazione perché la Procultura e il centro che presiedo non si piegarono. Anche la prof. Grosso non avrebbe mai accettato di ammainare la bandiera gloriosa di oltre 100 anni di cultura libera.
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LETTERE scrivere a quaglieni@gmail.com
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Le Regionali di giugno
quaglieni penna scritturaDa quanto vedo, i candidati alle Regionali non sono dei migliori soprattutto nel centro – destra, mentre il centro – sinistra è ancora in affanno su un presidente che non avrà successo dalle urne, anche se si alleasse con Appendino in persona e trovasse l’appoggio del quasi novantenne Salza. Mi sorprende che i moderati di Portas si nascondano nella lista civica senza far dimettere il  loro assessore nella Giunta Lo Russo, tenendo il piede in due scarpe. L’assessore moderato in Giunta deve dimettersi! E che dire dell’”assenteista cronico” in Comune dove voleva fare il sindaco, il rag. Damilano, che candida un suo socio o dipendente nell’ industria delle acque, senza considerare il lampante conflitto di interesse con la Regione in tema di acque minerali, bene pubblico e non privato della famiglia Damilano?  Già la lista civica di un vicesegretario di Fi appare ridicola.  Mi sembra che si parta molto male. Negli altri partiti sempre gli stessi nomi senza ricambi. Nessun nome che riguardi la cultura, articolo ormai fuori moda. Posso dirlo? Mi appare un casino.  Vito Lo Cascio
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Sono totalmente fuori dalla mischia e non intendo esprimere giudizi specifici su operazioni che dimostrano ancora una volta la povertà della politica di oggi, a destra e a sinistra. Ambedue mancano di una classe dirigente locale e nazionale. Ma il peggio è in Calenda e in Renzi che ormai dovrebbero limitarsi a passare le proprie ore ai giardinetti . “Torino bellissima” appare politicamente ormai morta, pur avendo avuto ed avendo molti consiglieri comunali in carica. Un bel progetto che non è stato coltivato. Adesso anche “Torino bellissima” si rifugia sotto l’ombrello protettivo di Cirio. La lista civica dovrebbe portare voti, qui sembra invece che tutti si attacchino a Cirio per sperare in un seggio sicuro. Molti si illudono perché i seggi sicuri sono solo quelli del listino di cui non si sa nulla.
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Matteotti
Il centenario del delitto Matteotti moltiplica i libri sul tema, da parte di ex comunisti che hanno sempre disprezzato il socialista Matteotti. Libri stantii, ripubblicati con lievi correzioni che negano o svalutano il valore socialista di Matteotti per ripetere la solita vulgata antifascista. In testa a tutti si distingue il Polo del ‘900 e l’istituto Salvemini, come sempre allineato e coperto sull’estrema sinistra dopo la morte di Valerio Castronovo, uno storico vero.  Gino Lugli
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Sono anch’io impegnato con un piccolo libro per ricordare Matteotti e quindi mi astengo dal dare giudizi. Certo la storia è molto distante da certi autori che sono dei politicanti di lungo corso o dei semplici giornalisti che non sanno la storia.

Resistenza e ANPI fanno 80: “Canti Resistenti” e “Canzoni in libertà”

L’’ANPI torinese festeggia in musica l’ottantesimo anniversario delle due ricorrenze

Martedì 19 e venerdì 22 marzo

“80anni dalla e di Resistenza”: sotto questo titolo-slogan, l’“ANPI – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia” celebra a Torino l’ottantesimo compleanno arrivato proprio con l’arrivo del 2024. Anno importante per l’Associazione, costituita il 6 giugno del 1944 a Roma dal “CLN – Centro Italia” (sotto la Presidenza dei componenti del Comando Generale del “CVL – Corpo Volontari della Libertà”, da Cadorna a Parri, da Mattei a Stucchi e ad Argenton) mentre il Nord era ancora sotto l’occupazione nazifascista. E quattro volte venti segna anche l’età della “Resistenza Partigiana” (8 settembre 1943 – 25 aprile 1945), in cui sono da individuarsi le origini stesse della “Repubblica Italiana”. Un duplice importante anniversario che, a Torino, “città medaglia d’oro” della “Resistenza”, nonché città che fu coraggiosa protagonista degli scioperi del marzo ’44, quando ben 70mila lavoratori scesero in piazza incrociando le braccia, sarà ricordato con due concerti richiamanti il “valore della Libertà” e che si terranno in questo mese di marzo.

Il primo appuntamento è in programma martedì 19 marzoore 20, presso la “Sala Fortino”, in Strada del Fortino 20. La serata, ad ingresso libero, ha come titolo “Canti Resistenti” e vedrà protagonisti “Mattia Martinengo e gli Psiconauti”Anna Spray“Il Quaderno Rosso” (gruppo nato con l’intento di reinterpretare canzoni di lotta e brani che negli anni hanno raccontato avvenimenti della storia del nostro paese) e la band degli Zyp, il cui sound  è “frutto di una commistione di sfoghi, speranze e dolcezza ed i cui testi rispondono all’urgenza di una gioventù consapevole e complessa, che guarda all’ambiente urbano in cui è immersa come ad una giungla in cui si sente tribù”.

Il secondo appuntamento è, invece, in programma per venerdì 22 marzoore 21, al “Teatro San Secondo”, in Via San Secondo 8, che ospiterà il concerto “Canzoni in libertà. Mille papaveri Rossi”, con protagonista il “NuvoleIncanto Quartet” (sempre a ingresso libero).

I due concerti sono realizzati con il sostegno del “Comitato Resistenza e Costituzione della Regione Piemonte”. E, in proposito, commenta Daniele Valle, presidente del “Comitato” e vicepresidente del Consiglio Regionale: “Ogni anno cerchiamo di celebrare la ‘Festa della Liberazione’ non solo con le tradizionali commemorazioni istituzionali e i momenti di approfondimento storico, ma promuovendo eventi che auspichiamo servano a coinvolgere le giovani generazioni e a ricordare loro che 80 anni fa, ragazzi e ragazze della loro età diedero la vita per consentire a noi, oggi, di vivere in un Paese democratico. Perché il 25 aprile è un momento di gioia e, al tempo stesso, occasione di riflessione sul nostro passato per non perdere la ‘Memoria’ di ciò che è stato e farne linfa del nostro impegno per un futuro libero, giusto e pacifico”. Sempre nel segno di quell’antifascismo che “deve essere inteso oggi – sottolinea, da parte sua, Nino Boeti, presidente dell’‘ANPI’ provinciale – come lotta contro chi minaccia le libertà individuali, che nega la giustizia sociale, che discrimina i cittadini, che usa la violenza come strumento politico. Resistenza fu sacrificio, sofferenza, fame, freddo. Ma fu anche gioia. Quella di sentirsi in tanti dalla parte della giustizia e della Storia”.

Per info: tel. 011/2452976 o info@anpitorino.com

Gianni Milani

Nelle foto:

–       Immagini guida degli appuntamenti musicali

–       Daniele Valle

–       Nino Boeti

Ferrovie, lavori potenziamento. Treni ok sulla Torino-Milano

Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del Polo Infrastrutture del gruppo FS, eseguirà importanti interventi di potenziamento infrastrutturale in prossimità della stazione di Novara.

Con un investimento complessivo di 1,7 milioni di euro, si provvederà ad adeguare il piano dei binari di Novara Centrale, intervento propedeutico e necessario per consentire l’installazione e l’attivazione dell’Apparato Centrale Computerizzato (ACC) un sistema all’avanguardia che, grazie a moderne tecnologie, renderà più efficiente la gestione della circolazione, incrementando gli standard di regolarità e puntualità dei treni.

Per consentire le attività di cantiere, programmate nelle domeniche del 17 e 24 marzo e 21 e 28 aprile 2024, saranno necessarie modifiche alla circolazione. In particolare, per le linee Novara-Domodossola; Novara-Arona e Novara-Biella è prevista una riprogrammazione del servizio. Circoleranno regolarmente i treni sulla linea Torino-Milano.

180° della Reale Società Ginnastica di Torino, la più antica d’Italia

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17 marzo 2024 – dalle ore 10:00 alle ore 18:00

All’interno e all’esterno della Reale Società Ginnastica e FLIC Scuola di Circo, Via Magenta 11, TORINO

Ingresso libero

La società Sportiva più antica d’Italia e tra le più antiche al mondo celebra i suoi 180 anni di sport, impegno sociale, cultura e spettacolo con un evento dedicato alle donne importanti della sua storia e alle situazioni in cui ha dato un contributo importante all’emancipazione femminile.

Quattro registi e una coreografa stanno lavorando con ottantacinque artisti circensi per trasformare una parte di via Magenta e i 3000 mq dello storico palazzo della Società in un teatro vivente.

L’evento si svolgerà in un’intensa giornata con spettacoli, performance interattive e itineranti e una mostra che offriranno al pubblico l’opportunità di immergersi in un viaggio fantastico che farà rivivere la storia di questa rinomata Società e delle sue grandi donne attraverso l’arte del circo contemporaneo.

 

 

Il 17 marzo 2024 si celebra il 180° anniversario della Reale Società Ginnastica di Torinofondata il 17 marzo 1844, esattamente 17 anni prima della proclamazione dell’Unità d’Italia avvenuta il 17 marzo 1861.

Per questa importante ricorrenza, la società sportiva più antica del nostro Paese e tra le più antiche al mondo ha deciso di organizzare un evento attraverso il quale immergersi in un viaggio che intreccia la sua storia con il tema cruciale dell’emancipazione femminile, riconoscendo il ruolo essenziale svolto da donne che, con tenacia e coraggio, hanno contribuito a rendere migliore la società, ampliando il prisma dei diritti fondamentali e il significato di uguaglianza. Un’iniziativa che vuole dare voce alle donne in un momento in cui le loro voci risuonano chiare e forti, contribuendo a sottolineare i progressi compiuti e a ispirare ulteriori miglioramenti necessari.

La Reale Società Ginnastica nacque da un’idea del famoso ginnasta svizzero Rodolfo Obermann, chiamato a Torino sotto il regno di Re Carlo Alberto per insegnare l’educazione fisica agli allievi dell’Accademia Militare.

Nel 1848 le fu concesso da Carlo Alberto quello che sarebbe divenuto il suo segno distintivo: il sigillo di Amedeo VI di Savoia, ancora oggi ben visibile sullo scudo nell’atrio di via Magenta e sul frontone d’ingresso.

Forgiato nel 1373, rappresenta la difesa del bene contro il male, vi è raffigurato il grifone o leone sabaudo e in mezzo campeggia il motto “Je atans mo: anstre” (Tendo al mio astro). Tale dono fu attribuito alla Società Ginnastica di Torino, elevata al titolo di Reale nel 1933, quale fregio distintivo per i meriti acquisiti dalla stessa “nel prezioso lavoro svolto a favore della gioventù”.

Nel corso degli anni la Reale Società Ginnastica ha contribuito a realizzare i sogni di innumerevoli individui, plasmando la storia della ginnastica e giocando un ruolo significativo nella crescita della società moderna.

Sul piano sportivo e agonistico ha svolto un ruolo importante per l’introduzione della ginnastica obbligatoria nelle scuole nel 1878, ha contribuito ad organizzare il primo campionato di calcio nel 1898 al quale ha partecipato, è stata insignita dal C.O.N.I. della Stella e del Collare d’Oro al merito sportivo, annovera 4 medaglie d’oro alle Olimpiadi, 10 medaglie d’oro vinte tra Campionati Europei, Universiadi e Giochi del Mediterraneo; oltre 100 Scudetti Tricolore, tra cui quello vinto nel Rugby, unico nella storia dello sport piemontese.

Ma la Reale Società Ginnastica è stata anche artefice di grandi iniziative e risultati sul piano sociale – ammissione della donna nel mondo dell’attività fisica con la fondazione della Scuola Magistrale Femminile nel 1866 – sul piano istituzionale e scolastico – decisivo impegno per l’introduzione della ginnastica nelle scuole nel 1878 e predisposizione dei programmi ufficiali di educazione fisica per la Pubblica Istruzione, per il Governo sabaudo prima e per il Governo italiano poi – e sul piano della medicina e dell’anatomia – fondazione della Scuola di Ginnastica Medica nel 1889 con lezioni di anatomia, studio delle reazioni fisiologiche sotto sforzo e molto altro.

L’EVENTO E I SUOI PROTAGONISTI

L’evento del 17 marzo 2024 celebrerà i punti salienti della storia della Società, concentrandosi sul contributo fondamentale che alcune donne hanno dato alla sua evoluzione.

Attraverso il linguaggio del circo contemporaneo, sul quale la Reale Società Ginnastica lavora con ottimi riconoscimenti dal 2002 attraverso il suo progetto FLIC Scuola di Circo, si esploreranno le storie di donne straordinarie che hanno partecipato attivamente alla costruzione del destino della Società, superando le sfide e perseguendo la realizzazione dei propri sogni.

Quattro registi e una coreografa stanno lavorano con ottantacinque artisti, tra attuali allievi ed ex-allievi della FLIC, per trasformare una parte di via Magenta e i 3000 mq dello storico palazzo della Società in un teatro vivente.

L’evento si svolgerà dalle 10:00 alle 18:00 con spettacoli, performance interattive e itineranti che offriranno al pubblico l’opportunità di immergersi in un viaggio fantastico che farà rivivere la storia di questa rinomata Società e delle sue grandi donne attraverso l’arte del circo contemporaneo.

Inoltre, all’interno del palazzo, appositamente preparato per l’evento, verrà allestita una mostra fotografica in omaggio a sette donne che hanno lasciato un’impronta significativa nella storia della società, ciascuna corredata

da un podcast.

Il viaggio inizierà dal 1866, per rivivere la nascita della prima scuola magistrale femminile, un momento fondamentale che ha aperto le porte dell’istruzione alle donne e ha gettato le basi per un futuro di parità e opportunità.

Si continuerà quindi esplorando la vita e le gesta di Andreina Sacco Gotta, atleta poliedrica e vincente tra il 1920 e il 1930, docente appassionata, allenatrice rigorosa e competente sino al 1938 e infine, dirigente appassionata e mente ispiratrice della creazione della ginnastica ritmica. Il suo contributo al mondo dello sport e della cultura rimane un faro ispiratore per generazioni di donne. Ha ricevuto il Distintivo d’Onore di Atleta Azzurra nel 1950, il Cavalierato della Repubblica nel 1974, la Stella d’Oro al Merito sportivo nel 1975 ed è stata nominata Membro d’onore della Federazione Internazionale di Ginnastica nel 1980. È scomparsa nel 1988 a 84 anni.

Una parte del viaggio sarà dedicata a Nadia Rizzo e Dora Cortigiani.

Nadia Rizzo è l’attuale direttrice dei corsi della Società, atleta eccezionale, insegnante dedicata e appassionata studiosa della storia della Società. La sua leadership e la sua dedizione hanno contribuito in modo significativo a plasmare il corso della Società e a garantire un futuro radioso per la ginnastica mantenendone vive le radici.

Dora Cortigiani, che ci ha lasciati lo scorso agosto, è stata un punto di riferimento importante della Società per molti anni, in qualità di ginnasta e di allenatrice, giudice internazionale considerata tra le migliori al mondo, insignita nel 2019 del premio “longevity of judging service awards”, assegnato a tutti coloro che hanno operato attivamente in almeno cinque competizioni mondiali.

Un tappa del viaggio viene dedicata a Veronica Servente, attuale allenatrice della Società per la ginnastica artistica e che precedentemente, in qualità di ginnasta nel 1992 ha partecipato alle Olimpiadi di Barcellona entrando nella storia come la più giovane atleta italiana alle Olimpiadi, insieme a Novella Calligaris, nel 1993 ha vinto la medaglia d’oro nel volteggio ai Giochi del Mediterraneo e ha presentato ai Mondiali di Birmingham un nuovo salto al volteggio inserito poi nel Codice Internazionale con il nome di “salto Servente”.

Infine si concluderà investigando le storie delle artiste circensi che, negli ultimi vent’anni, hanno contribuito in modo concreto alla metamorfosi dell’arte del circo contemporaneo in Italia, lasciando un’impronta indelebile grazie al loro prezioso contributo. Ex allieve della FLIC Scuola di Circo, donne audaci e determinate che hanno trasceso il cliché dell’estetica circense tradizionale, riuscendo a ridefinire il modo in cui presentano le proprie performance. Invece di limitarsi a esibire abilità fisiche straordinarie, le artiste del circo contemporaneo hanno abbracciato una prospettiva più drammaturgica, trasformandosi in vere e proprie attrici di circo, libere, autentiche ed umane.

Come Elena Burani che da 18 anni, cominciando proprio dalla FLIC dove si è diplomata nel 2005, lavora come interprete, autrice, organizzatrice e consulente di spettacoli e progetti di circo contemporaneo.

E come Marica Marinoni che il 28 gennaio scorso si è aggiudicata il Grand Prix e il Premio del Presidente della Repubblica di Francia al 43° Festival Mondial du Cirque de Demain, uno tra i più importanti festival al mondo dedicati al circo contemporaneo.

Una produzione che – dalla varietà delle prospettive, delle esperienze e delle influenze culturali presenti – promette di offrire un’esperienza ricca e stimolante per un ampio target di pubblico, contribuendo così a promuovere la diversità e l’interculturalità attraverso le arti, oltre al tema principale dell’emancipazione femminile.

IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA

Dalle ore 10:00 alle ore 18:00, le numerose performance create verranno ripetute più volte.

▪ Performance esterne

Nella porzione di Via Magenta compresa tra Via Massena e Corso Re Umberto, il pubblico avrà l’opportunità di godere di un’area eccezionalmente pedonale e di partecipare a spettacoli dal vivo, i quali includeranno varie esibizioni circensi, sia a terra che in aria, tra cui acrobazie oscillanti con il trapezio ballant. Sarà una sorta di benvenuto e di accoglienza, che introdurrà in modo coinvolgente il tema dell’intera manifestazione.

▪ Evento all’interno della Società

I visitatori, suddivisi in gruppi, saranno guidati all’interno dello storico palazzo e seguendo un programma prestabilito, avranno l’opportunità di godere di spettacoli e performance artistiche nelle diverse sale della società.

Per gli eventi che si svolgeranno all’interno della Società, è previsto un accesso limitato a un massimo di 160 persone alla volta fino ad esaurimento posti.

 

A Udine il Toro torna a vincere

I granata vincono fuori casa a Udine dopo i pareggi con Napoli e Fiorentina. Il Torino va immediatamente  in vantaggio grazie a un colpo di testa di Duvan Zapata. E  all’8′ della ripresa, sempre da Zapaya ecco l’assist per il raddoppio  di Vlasic.