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La Reale Mutua Fenera Chieri ’76 vince 0-3 il derby con Cuneo

Al Palazzo dello Sport di Cuneo la Reale Mutua Fenera Chieri ’76 vince 0-3 il derby con la Honda Olivero S.Bernardo Cuneo chiudendo la partita a proprio favore in un’ora e 25 minuti.
Le chieresi interpretano la gara con la giusta intensità e conducono meritatamente in porto un incontro che le vede pressoché sempre in vantaggio. Ottime indicazioni per coach Bregoli che in vista della finale di ritorno della Coppa Cev lascia in panchina Malinov, Grobelna, Weitzel, Skinner e Spirito (quest’ultimo a riposo precauzionale) schierando inizialmente la diagonale Morello-Anthouli, Zakchaiou e Gray al centro, Kingdon e Omoruyi in banda, Rolando libero; dal finale del secondo set c’è stabilmente spazio nel sestetto chierese anche per Kone. Molto positiva la risposta sul campo la risposta di tutte le giocatrici chiamate in causa. Fra i dati di fine gara spicca il netto predominio chierese a muro: 3-13.
Le sfida a distanza fra i due opposti vede prevalere Anthouli che con 16 punti (50% di positività in attacco) risulta la miglior realizzatrice del match e guadagna pure il premio di MVP. Sfiorano la doppia cifra Zakchaiou (per lei 100% in attacco), Kingdon e Omoruyi, tutte con 9 punti. Per Cuneo la top scorer è Enweonwu (14).

Honda Olivero S. Bernardo Cuneo-Reale Mutua Fenera Chieri ’76 0-3
(21-25; 18-25; 19-25)

HONDA OLIVERO S. BERNARDO CUNEO: Signorile, Enweonwu 14, Sylves 7, Hall 7, Haak 6, Stigrot 8; Scognamillo (L); Scola, Kubik 1, Molinaro 2, Ter Brugge 2. N. e. Thior, Ferrario, Tanase (2L). All. Micoli; 2° Aime.
REALE MUTUA FENERA CHIERI ’76: Morello 3, Anthouli 16, Gray 8, Zakchaiou 9, Kingdon 9, Omoruyi 9; Rolando (L); Kone 5, Jatzko, Weitzel. N. e. Malinov, Grobelna, Skinner, Spirito (2L). All. Bregoli; 2° Daglio.
ARBITRI: Carcione di Roma e Simbari di Milano.
NOTE: presenti 1855 spettatori. Durata set: 26′, 27′, 26′. Errori in battuta: 8-7. Ace: 2-3. Ricezione positiva: 64%-53%. Ricezione perfetta: 28%-21%. Positività in attacco: 40%-47%. Errori in attacco: 8-3. Muri vincenti: 3-13. MVP: Anthouli.

La cronaca
Primo set – Sul 6-6 Chieri guadagna un primo minibreak che la porta sul 6-8 (Omoruyi). Sul 14-16 Anthouli dà il +3 alle biancoblù, che poi allungano con forza grazie all’azione in prima linea di Zakchaiou che sigla il 16-22. Enweonwu con due attacchi e Stigrot dimezzano il distacco (19-22), time-out di Bregoli e al rientro in campo Anthouli fa 19-23. Ottenute quattro palle set sul 20-24 con un muro di Gray, le chieresi chiudono 21-25 al secondo tentativo con Omoruyi. Nelle statistiche del set spiccano con 6 punti a testa Enweonwu, Anthouli e Zakchaiou, quest’ultima col 100% in attacco.

Secondo set – Chieri guadagna il primo doppio vantaggio sul 3-3 con Zakchaiou e Anthouli. Cuneo ritrova la parità a 6 con Enweonwu. Sul 10-11 il punteggio gira decisamente a favore delle ragazze di Bregoli che piazzano un parziale di 1-5 salendo a 11-16 (muro di Morello). Micoli inserisce Ter Brugge, Molinaro e Scola senza riuscire a invertire il trend favorevole a Chieri che continua ad allungare e tocca il vantaggio massimo di 8 punti sul 13-21 (muro di Gray). Nel finale c’è spazio anche per Jatzko e Kone che danno il cambio a Zakchaiou e Kingdon, ed è proprio la centrale a siglare gli ultimi due punti che concludono la frazione 18-25.

Terzo set – Nel sestetto chierese viene confermata Kone, mentre in banda torna Kingdon. Da 5-5 le biancoblù allungano a 6-9 (Anthouli) e 7-12 (Kingdon). Con Hall e Haak le padrone di casa si riavvicinano a 11-13. Kingdon ferma la rimonta, quindi da 14-17 Omoruyi propizia un nuovo strappo a 15-21. L’errore in attaco di Haak fa scendere i titoli di cosa sul 19-25.

Il commento
Martha Anthouli: «
Oggi non è stata una vittoria facile, non esistono vittorie facili, bisogna giocare bene altrimenti perdi con chiunque. Ringrazio la mia squadra, abbiamo giocato molto bene e abbiamo giocato insieme. Sono stati due mesi molto difficili ma vogliamo continuare a spingere e concentrarci sulla finale di mercoledì, per poi pensare al finale di campionato».

 

Come favorire l’occupabilità dei Neet

Catania, Udine e Torino ospiteranno le nuove edizioni di NeetON, il progetto di formazione che ha l’obiettivo di favorire l’occupabilità dei Neet (Not in Education, Employment or Training) attraverso specifici corsi di formazione. Partito nel 2019, il progetto conta già sedici edizioni completate a cui si andranno ad aggiungere le tre previste nel corso di quest’anno.

Secondo i dati Eurostat riferiti al 2022, in Italia la percentuale di Neet, giovani tra i 15 e i 29 anni che non si formano, non studiano e non lavorano, è la più alta in Europa per quanto riguarda la popolazione maschile. Per le donne, invece, si registra il secondo peggior risultato. Per questo, Bosch Italia, in collaborazione con LabLawManpowerGroupFondazione Human Age Institute e la Corporate Academy Bosch TEC, ha deciso di avviare anche nel 2024 NeetON, il progetto nato con l’obiettivo di trasferire competenze tecniche e trasversali che consentano ai Neet di entrare ed essere competitivi nel mondo del lavoro.

Sono stati oltre 230 i Neet che hanno partecipato alle sedici edizioni precedenti, durante le quali sono state erogate più di 2.400 ore di formazione suddivise tra lezioni, incontri di orientamento e pillole formative in presenza e online, con la possibilità per gran parte dei partecipanti di consolidare il percorso con un’esperienza lavorativa. Circa l’80% dei partecipanti al progetto, infatti, ha avuto l’opportunità di intraprendere una carriera professionale dopo 6 mesi dal termine del progetto. Il 2024 vedrà tre nuove edizioni che coinvolgeranno in totale più di 50 ragazzi. Si punterà su due figure professionali: tecnico dell’automazione industriale e operatore Industry 4.0.

A partire dal 18 marzo, Catania ospita per la prima volta NeetON presso Isola Catania, l’Innovation Hub di cui ManpowerGroup, con Experis, è partner, con l’obiettivo di creare sinergie per la crescita del territorio e l’incontro tra le persone che cercano lavoro, formazione e le realtà tecnologiche e industriali che caratterizzano quest’area, una delle “Tech Cities” secondo una ricerca di ManpowerGroup. In questa sede il corso NeetON ha l’obiettivo di formare giovani tecnici dell’automazione industriale. Il 3 aprile partirà poi una nuova edizione a Udine per diventare operatori Industry 4.0. Per partecipare, i ragazzi disoccupati da almeno 12 mesi, entro i 35 anni di età e residenti in Italia, possono inviare la propria candidatura sul sito Manpower al seguente link. Infine, in autunno, NeetON tornerà nella città di Torino, chiudendo gli appuntamenti del 2024.

I partecipanti seguiranno lezioni in presenza e potranno consultare contenuti e approfondimenti tramite piattaforma digitale. A questo, si aggiungeranno i project work, grazie ai quali avranno l’opportunità di applicare concretamente le nozioni apprese, confrontandosi con le aziende per facilitare così il processo di ingresso nel mondo del lavoro.

Formazione e orientamento dei giovani, uniti alla responsabilità e alla sostenibilità sociale, sono temi al centro dell’attenzione di Bosch. NeetON ne è un chiaro esempio perché si pone l’obiettivo di restituire fiducia e motivazione ai ragazzi che non studiano e non lavorano, contribuendo così alla costruzione del loro futuro professionale. In particolare, le edizioni di quest’anno puntano a formare figure specializzate, in linea con le nuove esigenze del mercato del lavoro sempre più contraddistinto dalla trasformazione digitale”, ha dichiarato Roberto Zecchino, Deputy General Manager & Corporate Vice President Human Resources Bosch Group South Europe.

“LabLaw ha sempre, convintamente, creduto nella formazione dei giovani sin dalle sue origini, a maggior ragione quando questi non hanno o hanno “perso” un percorso di crescita. Muovendo da questo assunto LabLaw sostiene il progetto NeetON, che nel tempo ha dimostrato di essere una formula di successo per far emergere il potenziale dei giovani. Immaginiamo, quindi, NeetON come una mano tesa alle nuove generazioni che hanno l’obbligo di raccogliere l’opportunità per intraprendere o riprendere un percorso all’interno della società come protagonisti attivi del proprio futuro”, ha spiegato Francesco Rotondi, Name Partner LabLaw.

“Il nostro progetto NeetON si evolve continuamente per offrire opportunità sempre mirate e calzanti rispetto al mercato del lavoro attuale e ai territori specifici. Da cinque anni crediamo e ci impegniamo in questo progetto, perché penso che solo con una sinergia come quella che si è creata tra i partner si possano ottenere risultati concreti e accompagnare realmente i giovani NEET verso il mondo del lavoro”, ha dichiarato Anna Gionfriddo, Amministratrice Delegata di ManpowerGroup Italia. “Allo stesso tempo, con il 75% di aziende che dichiarano un talent shortage, veniamo incontro alle aziende nella ricerca di talenti, sempre più complessa, e accompagniamo distretti e territori nelle peculiarità della crescita delle aziende nell’ambito della tecnologia, dell’automazione e del green, i temi più cruciali nell’attuale mondo del lavoro”.

 

Segui il progetto e candidati ai percorsi NeetON: https://www.manpower.it/it/trova-lavoro/aziende/neeton

 

Marrone (Fdi): “Tolleranza zero contro lo spaccio di droga”

L’assessore regionale Maurizio Marrone ha commentato sui social il recente incremento della presenza dei militari  di “Strade sicure” in zone di Torino come  Barriera di Milano e san Salvario contro lo spaccio di droga. “Da quando al governo dell’Italia c’è Giorgia Meloni le richieste del territorio vengono ascoltate. Tolleranza zero per lo spaccio di droga!”. Marrone lancia anche una stoccata al Pd: ” Chissà come rilancerà il PD che da una parte chiede più presidi delle forze armate e dall’altra frigna contro la “militarizzazione”? Ma, soprattutto, che ci importa?”

Tutti in Europa (tranne uno)

EDITORIALE

di Adolfo Spezzaferro direttore de “L’identità”

Nell’anno elettorale mondiale per antonomasia – ora la Russia a novembre gli Usa -, le Europee assumono un ruolo più importante del solito, di sicuro più che in passato. Il vento di destra che soffia sul Vecchio Continente potrebbe rivelarsi non una folata isolata ma una tempesta che potrebbe sconquassare gli equilibri del Parlamento europeo. Ciò significherebbe, tanto per fare un esempio, che l’attuale governo di destra-centro guidato da Giorgia Meloni avrebbe un ruolo fondamentale anche a Strasburgo…

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Tutti in Europa (tranne uno)

Auto si schianta contro un muro: quattro ragazzi feriti in ospedale

Ieri una Fiat Panda con a bordo quattro ragazzi ventenni è finita violentemente contro il muro  di un’abitazione. Sono  intervenuti il 118, i Vigili del Fuoco di Mathi e i Carabinieri di Venaria per verificare le cause dell’incidente. I giovani hanno ricevuto  le prime cure sul posto e sono stati poi trasportati all’ospedale di Ciriè.

I giovani CRI del Piemonte a confronto

Si è svolta nel fine settimana  l’ultima Assemblea Regionale dei Giovani CRI di questo mandato 2020-2024. Una due giorni di confronto e workshop ospitata alla Certosa di Pesio (CN). Attraverso laboratori e momenti di discussione sono stati analizzati i risultati raggiunti e i cambiamenti avvenuti in questi quattro anni nella gioventù della CRIPiemonte, con lo sguardo verso il prossimo futuro dell’ Associazione e della sua rappresentanza giovanile.

(Facebook)

Il fair play di Cirio: “Con Pentenero campagna basata sul rispetto”

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Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ieri ha commentato con fair play la notizia della candidatura di Gianna Pentenero  come sua avversaria del Centrosinistra alle elezioni regionali di giugno 2024. “E’ una persona che ha una grande conoscenza della macchina amministrativa regionale. È il miglior presupposto per una campagna elettorale fatta sul rispetto delle persone e degli avversari”. Intanto le prove di “campo largo” tra Pd e M5S in Piemonte stentano a decollare nonostante l’invito di Pentenero al dialogo tra le due forze politiche. Le distanze su temi come la Tav e le tensioni del passato tra Lo Russo e Appendino sembrano non lasciare speranze per un’alleanza.

Il Sappe: “Altro episodio violento in carcere contro gli agenti”

 
 
Ennesimo fatto violento all’interno delle carceri piemontesi. Vicente Santilli, segretario nazionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, racconta quanto avvenuto nelle ultime ore nel penitenziario di Novara: “Nella giornata di sabato, si è verificato l’ennesimo evento critico. Due detenuti (uno dei quali psichiatrico) stranieri hanno litigato tra di loro: ad avere la peggio, ancora una volta, è stato il personale di Polizia Penitenziaria, segnatamente il Sovrintendente di sorveglianza, che è dovuto ricorrere alle cure del vicino ospedale per la frattura di una mano. Solo grazie al professionale intervento del personale di Polizia Penitenziaria si è dunque evitato il peggio. La situazione è insostenibile: al collega ferito va la mia solidarietà e l’augurio di una pronta guarigione”.
Anche Donato Capece, segretario generale del SAPPE, esprime solidarietà al poliziotto ferito a Novara ed è impietoso nella sua denuncia: “Cambiano governi, Ministri della Giustizia e Capi del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, ma non cambia l’indifferenza verso le violenze che quotidianamente subisce la Polizia Penitenziaria: aggressioni, colluttazioni, ferimenti contro il personale, così come le risse ed i tentati suicidi, sono purtroppo all’ordine del giorno. Ma sembra che a nessuno freghi nulla”. “Importante e urgente”, prosegue, “è invece prevedere un nuovo modello custodiale. È infatti grave che la recrudescenza degli eventi critici in carcere si è concretizzata proprio quando sempre più carceri hanno introdotto la vigilanza dinamica ed il regime penitenziario ‘aperto’, ossia con i detenuti più ore al giorno liberi di girare per le Sezioni detentive con controlli sporadici ed occasionali della Polizia Penitenziaria. Esattamente come la Sezione del carcere di Novara dove è avvenuto questo grave fatto”. Per Capece, “servono interventi urgenti e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto, anche prevedendo la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari dove mettere i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi, oggi presenti nel circuito detentivo ordinario. La Polizia Penitenziaria è veramente stanca di subire quotidianamente gratuite violenze per l’incapacità di una Amministrazione che non riesce ad intercedere ai livelli politici competenti, anch’essi sicuramente non esenti da gravi responsabilità“.

Punto 17 Agenda 2030 Partnership

4 / MERCATO ITINERANTE

Per concludere il nostro approfondimento sul Mercato Itinerante, l’ultimo argomento che tratteremo riguarda l’importanza per le nuove PMI di non solo creare opportunità lavorative ma anche di farlo attraverso processi che generino impatti ambientali, alimentari e sociali positivi. Questo principio rispecchia l’obiettivo 17 dell’agenda 2030, ovvero promuovere partnership e cooperazione per facilitare il raggiungimento di obiettivi comuni.

In questa ottica, è stata avviata una collaborazione tra Mercato Itinerante e la Fondazione Collegio Universitario Einaudi. Attraverso una pagina web dedicata, i collegiali hanno l’opportunità di accedere al servizio del Mercato Itinerante, potendo così acquistare alimenti sani e contribuire a sostenere la rete locale, riducendo allo stesso tempo le emissioni di CO2, l’uso di plastica e l’inquinamento acustico.

Si stima che siano 40.000 gli studenti universitari provenienti da altre regioni d’Italia. Interessante è analizzare quanti di questi decidano di rimanere a lavorare in Piemonte dopo la laurea: il 65% trova occupazione nella regione entro un anno dal conseguimento del titolo, percentuale che sale al 68% dopo cinque anni. Il 6% si trasferisce all’estero, attratto da migliori condizioni lavorative e stipendi più elevati, mentre il restante 29% si sposta in altre regioni italiane, prevalentemente del Nord, o ritorna nella propria regione di origine. Tra i residenti in Piemonte che si sono laureati negli atenei locali, l’80% rimane a lavorare sul territorio.

Mercato Itinerante condivide gli ideali di Réseau Entreprendre, un’organizzazione che supporta i neo-imprenditori desiderosi di creare nuovi posti di lavoro nel proprio territorio e di contribuire allo sviluppo di un ecosistema locale solido.

Il motivo di questo interesse, conclude Eman Saffo, fondatore di MI, nasce nell’importanza di integrare gli studenti universitari nel capoluogo piemontese, offrendo servizi e iniziative che li aiutino a conoscere e apprezzare maggiormente la città, in modo di aumentare il benessere e qualità della vita, così da poter aumentare le chance per decidere di rimanere a Torino.
Questo non solo arricchirà Torino di individui altamente qualificati, ma avrebbe benefici per tutta la comunità urbana.

Nella speranza d’incontrare progetti come questo, non ci rimane che augurare un in bocca al lupo a Mercato Itinerante.