ilTorinese

Sequestro di auto e denaro a un trafficante di droga

La Polizia di Stato di Torino ha sequestrato beni riconducibili a un trafficante di sostanze stupefacenti di origine barese, trapiantato in provincia di Torino.

Il provvedimento di sequestro, finalizzato alla confisca dei beni, è stato emesso dal Tribunale di Torino: oltre al principale indagato, sono coinvolte altre sette persone, a lui vicine, a cui sono contestati a vario titolo i reati di “trasferimento fraudolento di valori” e il “riciclaggio”, in concorso.

Il sequestro ha riguardato autoveicoli, denaro contante, nonché una cassetta di sicurezza per un valore di svariate decine di migliaia di euro.

La figura del principale destinatario della misura era già emersa nell’ambito di altra indagine condotta dalla Squadra Mobile di Torino che aveva portato, nel 2020 e nell’arco temporale di poche settimane, al suo arresto in esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dalla locale Procura della Repubblica per reati in materia di stupefacenti in quanto gravemente indiziato di appartenere all’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti capeggiata dal pregiudicato R.V. Per tali fatti, l’uomo è stato condannato irrevocabilmente a una pena detentiva di 5 anni e 4 mesi.

Grazie ai successivi approfondimenti  posti in essere dagli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Torino,  è stato possibile accertare la consistenza patrimoniale del quarantasettenne, ritenuta frutto della sua attività delittuosa, nonché documentare l’alienazione di un immobile, abitazione principale dell’indagato e della compagna, a un prestanome, al fine di sottrarsi a eventuali misure di prevenzione patrimoniale; è stata, inoltre, accertata la “dispersione” del denaro ricavato attraverso una serie di bonifici, giroconti e acquisti di rami d’azienda e autovettura, in favore di altri soggetti, che per questo  sono stati indagati per riciclaggio.

Cottocircuito: un laboratorio di cucina solidale da regalare a Natale


Sabato 28 febbraio 2026 da Eataly Torino

Il cibo come gesto di cura, incontro e solidarietà: è questo lo spirito di Cottocircuito, il progetto torinese che trasforma la cucina in un luogo di scambio culturale e sostegno concreto alle realtà sociali del territorio. Per il Natale 2025, Cottocircuito diventa anche un’idea regalo solidale, perfetta per chi desidera donare un’esperienza che fa bene due volte: a chi partecipa e alle persone supportate dalle associazioni coinvolte.

Il nuovo appuntamento sarà sabato 28 febbraio 2026, quando il laboratorio porterà il pubblico in Albania, un paese vicino ma ancora poco conosciuto nella sua ricchezza gastronomica. Tre ore di cucina condivisa, da Eataly Lingotto, per scoprire ricette, gesti e storie.

A guidare il laboratorio saranno le cuoche di IDEADONNA ONLUS, associazione torinese attiva da oltre vent’anni accanto a donne migranti e persone in difficoltà, parte della Piattaforma Nazionale Antitratta. Il ricavato netto dell’evento sarà interamente devoluto all’associazione.

Nel 2026 Cottocircuito non si ferma: sono in arrivo tre nuove date, con altre cucine da esplorare e nuove associazioni da sostenere. Il programma sarà annunciato nei prossimi mesi.

Il programma del laboratorio

Durante le tre ore di laboratorio, si cucinerà insieme alcuni piatti della tradizione albanese:

  • Lakror me presh – torta di porri

  • Qofte – polpette di vitello

  • Kulaç – pane senza lievitazione

  • Salse vegetariane di accompagnamento

A seguire, una degustazione condivisa dei piatti preparati e le ricette complete da portare a casa.

Informazioni pratiche

 

📍 Dove: Eataly Lingotto, Via Ermanno Fenoglietti 14, Torino
🕓 Orario: 16:00–19:00
💶 Contributo: donazione libera a partire da 45 €
✉️ Info e iscrizioni: prenotazione su Eventbrite a questo link
Seguirà conferma tramite bonifico all’associazione.
Per informazioni scrivere a cottocircuito@gmail.com. Chi non potrà partecipare potrà comunque contribuire con una donazione.

Che cos’è Cottocircuito

Cottocircuito è un laboratorio di cucina solidale nato dall’energia di un gruppo di donne torinesi che si sono conosciute grazie a Torino Elettrica, la community di mutuo aiuto ideata da Montera.

Ogni appuntamento sostiene una diversa associazione attiva nel sociale, alla quale viene donato il ricavato netto della serata. Chi partecipa impara ricette autentiche dalle persone dell’associazione ospite, ascolta la sua storia e condivide una tavola con chi ogni giorno sostiene altre persone.

Un regalo solidale di Natale

Quest’anno, Cottocircuito diventa anche un regalo natalizio: un’esperienza da donare a chi ama cucinare, scoprire nuove culture e partecipare a un progetto che genera valore sociale sul territorio. Un dono che parla di cura, convivialità e comunità.

Contatti

📩 cottocircuito@gmail.com
📸 Instagram: @cottocircuito

Accademia delle Scienze: 50 anni di scoperte archeologiche in Siria

 Tra il 16 e il 17 dicembre l’Accademia delle Scienze di Torino ospiterà studiosi e accademici internazionali per per celebrare cinquant’anni di scoperte archeologiche in Siria.

La due giorni dal titolo “E la Siria incontrò l’Egitto: 50 anni di scoperte in Siria” vedrà la partecipazione di relatori provenienti da Francia, Italia e Siria per fare il punto su mezzo secolo di ricerche archeologiche, che hanno rivoluzionato la conoscenza di questa civiltà.

Era il 1975 quando gli archeologi portarono alla luce gli archivi reali di Ebla, a 60 km da Aleppo. Le migliaia di tavolette cuneiformi rovesciarono completamente la visione che fino ad allora si aveva della Siria antica: non più una semplice terra di passaggio tra Egitto e Mesopotamia, ma una civiltà ricca e potente già nella seconda metà del III millennio a.C., con fiorenti centri urbani e intensi scambi commerciali.

Da allora oltre di 110 missioni archeologiche internazionali hanno lavorato in Siria, riportando alla luce città leggendarie: Ebla, Mari, Ugarit, Palmira, e soprattutto Aleppo, la città abitata ininterrottamente da più tempo al mondo, documentata già nel 2350 a.C. E’ progredita così la comprensione di una civiltà sviluppatasi a cavallo tra Asia centrale, Mediterraneo ed Egitto.

Dopo i saluti istituzionali del presidente dell’Accademia delle Scienze di Torino, Marco Mezzalama, di Stefano Ravagnan, Ambasciatore italiano a Damasco, di Mohammed Yassin Saleh, Ministro della Cultura di Siria, di Anas Zeidan, Direttore generale delle Antichità della Siria, interverranno studiosi dell’Università di Lione, del CNRS francese, della Sapienza di Roma, dell’Università di Torino, del Politecnico e del CNR di Catania.

Tra i momenti particolarmente attesi ci sono gli interventi del professor Stefano De Martino dell’Università di Torino su “Il regno di Mittani e l’Egitto in Siria nel II millennio a.C.: nuove evidenze degli ultimi 50 anni” e l’intervento conclusivo del dottor Ahmad Karbotly, studioso siriano rifugiato in Italia, che affronterà il tema della distruzione del patrimonio culturale siriano dal 2011 al recente cambio di regime dell’8 dicembre 2024, tracciando prospettive per la ricostruzione futura.

Il convegno è aperto al pubblico con ingresso libero.

Fondazione Amendola: “Speranze e fermenti. Arte a Torino Dopo il 1945”

La Fondazione Giorgio Amendola presenta, dall’11 dicembre al 14 febbraio 2026, un’esposizione curata da Luca Motto dal titolo “Speranze e fermenti. Arte a Torino Dopo il 1945”. La mostra, realizzata in collaborazione con il Comune di Torre Pellice, sarà successivamente ospitata dalla Civica Galleria d’Arte Contemporanea Filippo Scroppo dal 28 febbraio al 18 aprile 2026. Proseguendo il proprio percorso nella valorizzazione dell’arte piemontese del Novecento, la Fondazione dedica l’appuntamento espositivo alla stagione della ricostruzione culturale torinese tra il 1945 e il 1955, periodo cruciale per la rinascita del Paese dopo la guerra. La mostra si sofferma sul decennio che precede l’affermarsi dell’Informale, restituendo la complessità e la vitalità di un ambiente caratterizzato da grandi maestri e giovani talenti. Il percorso espositivo si articola in sezioni dedicate ai principali protagonisti di quegli anni: da Felice Casorati e il suo gruppo (Daphne Maugham), Nella Marchesini (Lalla Romano) ai pittori dei “Sei di Torino”, tra cui Carlo Levi, Nicola Galante, Enrico Paolucci e Francesco Menzio. Accanto a loro, figure centrali come Piero Martina e il geniale Luigi Spazzapan. Un’ampia sezione è riservata all’Astrattismo torinese, rappresentato da Filippo Scroppo, Adriano Parisot, Albino Galvano, Carol Rama, Paola Levi Montalcini, Annibale Biglione, Piero Rambaudi, Mario Davico e Gino Gorza. Sono anche presenti le sculture di Sandro Cherchi, Umberto Mastroianni, Franco Garelli, Giuseppe Tarantino, a testimonianza del rinnovato fermento plastico del periodo.

La mostra si conclude con una panoramica sulla nuova generazione di artisti che nei primi anni Cinquanta avviò una stagione di sperimentazione destinata a segnare il futuro dell’arte italiana: Francesco Casorati, Nino Aimone, Francesco Tabusso, Giacomo Soffiantino, Sergio Saroni, Piero Ruggeri, Antonio Carena, Romano Camoagnoli, Mario Merz e Mauro Chessa. L’esposizione sarà accompagnata dal volume “Speranze e fermenti. Arte e critica d’arte aAm Torino 1945-1955”, a cura di Luca Motto, edito da Il Rinnovamento, che raccoglie un ampio corpus di testi di critica apparsi su quotidiani e riviste dell’epoca, quali l’Unità, La Stampa, il Popolo Nuovo e la Gazzetta del Popolo, firmati da autori come Albino Galvano, Filippo Scroppo, Lalla Romano, Lionello Venturi e Italo Cremona.

Fondazione Giorgio Amendola ETS – Via Tollegno 52, Torino  / lunedì e venerdì 9.30-12.30 /15.30-19  – sabato 9.30-12.30

Info: 011 2482970 – www.fondazioneamendola.it

Mara Martellotta

Progressioni economiche per i dipendenti  della Città della Salute 

Un accordo storico per i dipendenti del comparto della Città della Salute e della Scienza di Torino. E’ quello che è stato firmato ieri sera dopo una lunga trattativa tra la Direzione aziendale, capeggiata dal Direttore generale Livio Tranchida, e la delegazione sindacale (OO.SS. E RSU). Erano più di sei anni (2019) che non veniva firmato un accordo di tale importanza, che prevede l’attribuzione delle progressioni economiche all’interno delle aree, le cosiddette fasce ora DEP. Insomma si tratta di uno scatto di carriera e conseguente aumento di stipendio per il 50% dei dipendenti del comparto aventi diritto (infermieri, professioni tecnico – sanitarie, Oss, amministrativi, tecnici). L’accordo integrativo prevede i criteri per l’attribuzione delle progressioni economiche, con decorrenza 1 gennaio 2025 di durata quadriennale, al fine di riconoscere il maggior grado di competenze professionali progressivamente acquisite. Grazie alla destinazione dei fondi 2025, sono stati destinati, per tale annualità, 3.670.700 euro che consentiranno la possibilità di garantire la progressione economica orizzontale ad un numero di dipendenti non superiore al 50% degli aventi diritto per ciascuna area e profilo professionale (circa 3409 dipendenti), garantendo così un’equa assegnazione di DEP tra tutto il personale in possesso dei requisiti. L’Azienda emetterà apposito avviso interno per almeno 30 giorni, durante i quali i dipendenti interessati presenteranno domanda per l’accesso alla selezione secondo le procedure concordate. Al termine verranno definite le graduatorie degli aventi diritto, in base ai criteri stabiliti nell’accordo firmato ieri, sulla base della media delle ultime tre valutazioni annuali conseguite, esperienza professionale maturata nell’attuale area di appartenenza, esperienza professionale complessiva, formazione certificata e per anzianità.
“Un traguardo molto importante che è stato possibile raggiungere grazie al ritrovato clima collaborativo. Il mio ringraziamento va a tutta la delegazione sindacale (OO.SS. E RSU). La sottoscrizione di questo accordo ci permetterà di valorizzare e premiare il lavoro e la professionalità dei nostri dipendenti, ogni giorno in prima linea per accogliere le fragilità e dare risposte appropriate ai bisogni di salute della cittadinanza” dichiara Livio Tranchida (Direttore generale CDSS).

Che gran “cinquina” di scrittrici a “Contemporanea”!

Nell’ultimo appuntamento dell’anno, il Festival ideato dalla biellese “BI-BOx – APS” chiude nello storico “Palazzo Ferrero” con cinque ospiti di alta classe

Sabato 13 dicembre, ore 15,30 – 19,30

Biella

Non poteva brindare al nuovo anno con “bollicine” migliori “Contemporanea. Parole e storie di donne”, il Festival “al femminile” realizzato a Biella da “BI-BOx-APS” (a cura di Irene Finiguerra e Barbara Masoni), giunto al suo ultimo round del 2025 con un appuntamento, in programma sabato 13 dicembre (dalle 15,30 alle 19, 30), che vedrà dialogare e invitare al dialogo cinque autrici sicuramente di gran richiamo impegnate a raccontarsi e a raccontare le loro ultime produzioni letterarie. Cinque incontri che si terranno presso lo storico “Palazzo Ferrero” (corso del Piazzo, 25), per chiudere insieme l’anno, in compagnia di parole storie idee ed emozioni ruotanti intorno ai temi delle relazioni, fra quotidianità e antiche consuetudini mai del tutto sopite. Cinque scrittrici in dialogo con il pubblico, in un critico suggestivo interfacciarsi fra loro e le loro ultime opere. I loro nomi: Maria Grazia CalandroneIrene FacherisTiziana FerrarioMariachiara Montera e Linda Laura Sabbadini.

Scrittrice, poetessa, drammaturga e artista visiva, sarà la milanese Maria Grazia Calandrone, già finalista (fra i numerosi “Premi”) allo “Strega 2021”, ad aprire i giochi, portando a Biella il suo recente “Dimmi che sei stata felice” (“Einaudi”, 2025): un romanzo, ambientato sull’insolito – per un libro di Narrativa – litorale di “Nuova Ostia”, che “mescola vicende intime e tensioni collettive” (tra Aurora, psicologa cinquantenne, già nonna, e Viola, illustratrice, nasce un sentimento intenso), nato da un’accurata indagine storica che attraversa il periodo dalla Seconda guerra mondiale fino ai giorni nostri, seguendo le esistenze di ben tre generazioni di donne.

“Tutti gli uomini hanno lo straordinario privilegio di potersi far ascoltare da un altro uomo”: parole decise, dal contenuto e dai sottintesi ben chiari espressi un giorno da Irene Facheris (seconda ospite di “Contemporanea”), anche lei milanese, formatrice e attivista, dal 2014 impegnata nelle “soft skills” e nelle “tematiche di genere”. Ebbene, proprio da quelle sue succitate riflessioni e parole,  è nato prima un podcast di interviste, “Tutti gli uomini – voci maschili si raccontano per cambiare”, in cui si esprimeva l’idea che il ruolo del maschile nell’eliminazione della violenza di genere fosse centrale, anche se non semplice, e poi il libro (“Tlon”, 2025) che sarà presentato a “Contemporanea” e in cui sono state raccolte decine di testimonianze di uomini che parlano di sé, delle relazioni, delle difficoltà e delle possibilità di cambiamento. Un accorato invito ad aprire un dialogo autentico, per capire e trasformarsi.

Terzo incontro, quello con con Tiziana Ferrario, celebre volto televisivo, scrittrice e giornalista, inviata di guerra (dall’Afghanistan al Medio Oriente all’Africa) e politica estera (corrispondente da New York), nominata nel 2003 “Cavaliere al merito della Repubblica” dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Nello staff del TG1 fin dai primi Anni ’80, la Ferrario metterà al centro del suo incontro a “Palazzo Ferrero”, la sua “Anna K” (“Fuoriscena”, 2025). In particolare, gli anni finali di Anna Kuliscioff, la “signora del socialismo”, dal 1912 alla vigilia del fascismo: un periodo attraversato da guerre, lotte politiche, passioni civili e figure femminili straordinarie. Quello mirabilmente tracciato da Tiziana Ferrario è un ritratto potente di una donna che ha segnato la storia italiana, narrato da un’altra donna, una delle più importanti giornaliste del nostro Paese.

A chiudere la ben combinata “cinquina” saranno Mariachiara Montera e Linda Laura Sabbadini. Salernitana di nascita ma oggi residente a Torino, la prima, foodwriter e content creator presenterà il suo ultimo libro “Sugo” (“Blackie Edizioni”, 2025), in cui emerge tutta la sua predilezione per il tema – racconto “cibo”, in pagine che invitano però a “guardare oltre il piatto, per illuminare le dinamiche che ci hanno reso le persone che siamo”. Statistica e pioniera negli studi di genere e già direttrice “ISTAT”, la seconda, arriverà a Biella con il suo “Il Paese che conta. Come i numeri raccontano la nostra storia” (Marsilio, 2025), libro in cui l’autrice ricostruisce la storia recente dell’Italia da una prospettiva unica, restituendo il ritratto di un Paese per molti aspetti diverso da quello che si penserebbe: un Paese dove gli uomini si dilettano nel ricamo e le donne preferiscono l’enigmistica, ma anche dove “più di sei milioni di italiane hanno subito violenza fisica o sessuale almeno una volta nella vita”. E per finire con gusto una bella “tavola imbandita”. Un ricco banchetto sì, ma a base di libri. “Disposti sopra i piatti, legati da nastri o poggiati su tovaglie di lino, i volumi – spiegano le organizzatrici – diventano i veri invitati a questo banchetto ideale. Ogni libro è un posto a tavola, un invito a sedersi, a condividere parole, storie, pensieri. La tavola è imbandita come per le grandi occasioni. Ma al centro, invece del convivio del cibo, c’è il convivio delle idee”.

g.m.

Nelle foto: Maria Grazia Calandrone (Ph. Barbara Ledda); Irene Facheris; Tiziana Ferrario (Ph. Mirta Lipsi_5) 

Dalla Regione sostegno alle produzioni di cinema e fiction

La Regione Piemonte annuncia la chiusura della seconda sessione del bando “Aiuti a imprese cinematografiche e audiovisive – Piemonte Film TV Fund 2025”, misura del Programma FESR 2021/2027 dedicata al sostegno delle produzioni di cinema, fiction, animazione e serie TV. Per questa sessione – con una dotazione di circa 3,3 milioni di euro su un totale di 7 milioni complessivi previsti per il 2025  – sono stati ammessi a contributo i nuovi progetti che hanno superato le fasi di valutazione formale, sostanziale e tecnico-finanziaria, secondo i criteri stabiliti dal bando. La misura, sostenuta dal Programma Regionale FESR Piemonte, gestito direttamente dalla Regione e promosso in collaborazione con Film Commission Torino Piemonte, rappresenta uno strumento essenziale per accompagnare la crescita dell’industria audiovisiva regionale.

Il bando che incentiva le produzioni a lavorare in Piemonte attraverso contributi a fondo perduto calcolati sulle spese effettuate nel territorio, mira a rafforzare la competitività delle imprese, attrarre investimenti, generare occupazione qualificata e valorizzare la filiera audiovisiva locale.

«Con la chiusura della seconda sessione del Piemonte Film TV Fund confermiamo la volontà della Regione di sostenere con continuità un comparto strategico come quello audiovisivo. È un settore che crea lavoro, attiva economie diffuse, valorizza il nostro territorio e rafforza l’identità culturale del Piemonte.

Questa misura – che nel 2025 mette a disposizione complessivamente 7 milioni di euro – rappresenta un investimento concreto sulla crescita del sistema produttivo regionale, sulla qualità delle opere e sulla capacità del Piemonte di essere una casa naturale per le produzioni italiane ed europee. Continueremo a lavorare perché il nostro territorio rimanga competitivo, attrattivo e al centro delle grandi scelte culturali del Paese» hanno dichiarato gli assessori Marina Chiarelli e Andrea Tronzano.

La Regione Piemonte prosegue così nel consolidamento del comparto cinematografico e audiovisivo, dedicato al sostegno delle opere di animazione e di finzione e “Il Piemonte Film TV FUND” si conferma strumento essenziale per accompagnare la crescita dell’industria audiovisiva regionale. La seconda sessione ha visto la presentazione di 20 domande, 18 ammesse alla valutazione, e 12 progetti finanziati (9 di finzione e 3 di animazione) di cui 7 vedono la presenza di società di produzione estere. Il quadro economico di questa tornata è stato rafforzato dall’utilizzo delle risorse residue della prima sessione, pari a circa 298 mila euro, che la Regione ha scelto di reinvestire integralmente per ampliare la platea dei beneficiari.

L’ultimo progetto in graduatoria ha ricevuto la quota finale delle risorse residue, mentre tutti gli altri hanno ottenuto l’importo richiesto sulla base della spesa prevista in Piemonte, secondo i criteri di rendicontazione e impatto territoriale previsti dal bando.

Grazie al pieno utilizzo delle risorse FESR a disposizione la Regione ha potuto sostenere un numero significativo di opere, rafforzando la capacità produttiva del comparto.

Guida autonoma in città: Torino e Piemonte si candidano per essere primi in Europa

Torino e il Piemonte in prima fila per le sperimentazioni dell’intelligenza artificiale negli ambiti sanitari e della mobilità. Il presidente della Regione Alberto Cirio e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo (in videocollegamento) hanno illustrato oggi a Bruxelles il dossier per candidare Torino a diventare la città‐laboratorio dell’Unione Europea per la sperimentazione della guida autonoma e il sistema sanitario regionale per le applicazioni dell’intelligenza artificiale in ambito diagnostico, organizzativo e per la telemedicina.

Il documento, consegnato questa mattina al direttore generale della Direzione generale Comunicazione, Reti, Contenuti e Tecnologie della Commissione Europea Roberto Viola, raccoglie numeri importanti su infrastrutture già esistenti e su un ecosistema tra i più avanzati sul fronte dell’innovazione e della ricerca.

La proposta di candidatura presentata punta a trasformare queste esperienze in un ruolo formale dentro la rete europea delle città pilota della guida autonoma, con Torino pronta a ospitare nuove fasi di sperimentazione soprattutto attraverso test in ambiente reale con modelli di governance dell’AI che consentiranno anche il monitoraggio dei flussi veicolari.

«L’obiettivo è essere la prima città in Europa dove si prova a far viaggiare su una strada pubblica un auto senza conducente adibita al servizio pubblico, quindi taxi o navetta, come già oggi avviene con la sperimentazione nella zona del Campus universitario – spiega il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. – L’Europa lancerà una call nelle prossime settimane per quelle che Viola ha chiamato le città e le Regioni ambiziose e io credo che Torino e il Piemonte lo siano e su questo c’è un alto interesse da parte della Commissione Ue. Torino ha le caratteristiche giuste per quando attiene all’ambito urbano, per le competenze che offre, con il Politecnico e la filiera dell’auto e per la possibilità di attrarre investimenti: ci sono quindi tutte le condizioni perché, già 2027, possa essere una città, come San Francisco o Denver, dotata di un servizio di mobilità pubblica con auto senza conducente. Per quanto riguarda la sanità – prosegue il presidente Cirio – l’uso dell’intelligenza artificiale è legato alla possibilità di fare diagnosi anche fuori dagli ospedali: in Piemonte oltre il 40 per cento del territorio è montano ed è quindi adatto a sperimentare in maniera estesa il sistema di cabine di telemedicina che l’Europa intende avviare e sostenere, dove è possibile fare tutti gli esami e verificare le condizioni di salute di un paziente, alla presenza di un operatore sociosanitario formato, con il medico in videocollegamento da un ospedale. Questo significa garantire davvero la sanità territoriale e portare il diritto alla salute anche nei luoghi più periferici del Piemonte, con una diagonistica capillare e efficiente».

«Torino, oggi, – spiega il sindaco Stefano Lo Russo – è un laboratorio dove si sperimenta il futuro anche grazie alla sua capacità di mettere insieme la vocazione manifatturiera, che è parte integrante della sua storia e del suo presente, con la capacità di essere luogo d’innovazione e modello per la transizione ecologica. Per il 2024-2025 la città è stata Capitale Europea dell’Innovazione. Un titolo conferitole dall’Unione Europea che ne ha riconosciuta la capacità di generare e attrarre progettualità di alto livello, dalla mobilità sostenibile all’intelligenza artificiale, dalla manifattura 4.0 alla ricerca avanzata e di far dialogare università e impresa, tradizione e tecnologia. Vogliamo proporci come nodo cruciale dell’ecosistema europeo dell’innovazione e siamo certi di avere tutti i requisiti. Dallo scorso mese di ottobre è partita sulle strade della città, prima in Italia, la sperimentazione della navetta elettrica a guida autonoma AuToMove, parte del progetto Living Lab ToMove, dedicato allo sviluppo di nuove soluzioni di mobilità urbana smart e sostenibile. Un progetto che ci consente di esplorare nuove soluzioni tecnologiche in grado di assicurare spostamenti efficaci e sicuri e forti del quale, insieme ad una tradizione senza eguali nel settore dell’automotive e di un ecosistema d’innovazione così fertile, pensiamo davvero che Torino e il Piemonte possano diventare il centro di riferimento europeo per l’Intelligenza Artificiale applicata alla guida autonoma. Per queste ragione ci candideremo, insieme alla Regione Piemonte, non appena la commissione europea avrà lanciato ufficialmente la manifestazione di interesse».

Per quanto riguarda la guida autonoma, a Torino si sono succedute nel tempo numerose progettualità che hanno consolidato la città come piattaforma di riferimento per la sperimentazione della guida autonoma in ambiente reale e dell’applicazione del concetto della Mobility as a Service. In questo quadro, nell’ambito del Torino Mobility Living Lab, è nato AuToMove, primo servizio urbano autonomo attualmente aperto al pubblico in Italia e autorizzato tramite Sperimentazione Italia. Una navetta connessa e integrata nel MaaS cittadino, dove l’AI è impiegata per permettere al veicolo di analizzare l’ambiente circostante e muoversi in modo sicuro e consapevole, mentre la guida rimane sotto la super visione di un safety driver. Dal 2021 a sostegno di Startup e PMI innovative opera CTE NEXT – Casa delle Tecnologie Emergenti, 700 le imprese coinvolte in 4 anni, oltre 150 quelle che hanno fruito di percorsi e servizi dedicati e oltre 35 le soluzioni testate in campo. Dentro CTE NEXT è nato anche il primo Board Etico sulle tecnologie emergenti e sull’Intelligenza Artificiale applicate in ambito urbano.

La seconda direttrice del dossier riguarda la sanità digitale, presentata come l’ossatura di un nuovo modello di servizio pubblico per integrare prevenzione, territorio e ospedale attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale. Il Piemonte presenta caratteristiche demografiche, geografiche e di maturità digitale che lo rendono un contesto ideale per la sperimentazione avanzata dell’AI applicata alla sanità. L’obiettivo del Piemonte Health Lab è creare un living lab regionale in cui sperimentare soluzioni digitali e AI-based nei segmenti della prevenzione e del territorio in aree rurali e a bassa densità abitativa. Una sfida che trova nelle aree montane la sua applicazione più immediata e più strategica. In un territorio in cui il 40% della superficie è montano, l’intelligenza artificiale diventa un fattore di riequilibrio, prima ancora che tecnologico. Il modello proposto dal Piemonte introduce un insieme di strumenti integrati: televisita, telemonitoraggio, Fascicolo Sanitario Elettronico di nuova generazione, algoritmi predittivi in grado di segnalare precocemente situazioni di fragilità con l’obiettivo di anticipare i bisogni e portare la cura vicino alla persona.

Le aree montane, per condizioni demografiche e orografiche, diventano così il laboratorio ideale per testare soluzioni replicabili sull’intero territorio regionale e in linea con le priorità europee: European Care Strategy, European Health Data Space, AI Act e le politiche di trasformazione digitale dei sistemi sanitari.

cs

Piano sociosanitario: 300 emendamenti di merito dalle opposizioni

Continua il lavoro sul piano sociosanitario in Quarta commissione: come opposizioni abbiamo presentato quasi 300 emendamenti di merito, volti a integrare il testo e provare a dare riscontro alle istanze raccolte nelle audizioni.

Siamo convinti che sia necessario non perdere questa occasione di dare alla sanità pubblica Piemontese un piano sociosanitario all’altezza delle sue esigenze e ambizioni

 

Sarah DISABATO – Presidente Gruppo Movimento 5 Stelle

 

Vittoria NALLO – Presidente Gruppo Stati Uniti d’Europa per il Piemonte del Consiglio regionale

 

Gianna PENTENERO – Presidente del Gruppo Pd del Consiglio regionale

 

Alice RAVINALE – Presidente Gruppo AVS del Consiglio regionale

 

Daniele VALLE – Vicepresidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale

Le tredicesime dell’amicizia di Specchio dei Tempi

Tutti gli anni, dal 1976, la Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi consegna in Piemonte le TREDICESIME DELL’AMICIZIA e negli ultimi tre anni anche in Liguria.

L’obiettivo è di riuscire a soddisfare le oltre 3.000 richieste pervenute alla Fondazione Specchio dei Tempi.

Il 10 dicembre, in Via Luserna di Rorà 8, sono stati consegnati quasi 1.000 assegni di 500 euro, oltre ai 1.000 che verranno distribuiti nei prossimi giorni nelle province piemontesi e a quelli già consegnati in Liguria la scorsa settimana.

Una parte delle persone anziane che hanno ricevuto o riceveranno l’assegno sono anche supportate da un altro dei numerosi progetti di Specchio dei tempi. Si tratta di “Forza Nonni!”, iniziativa che porta speranza alle persone sole, talvolta non autosufficienti, offrendo durante tutto l’anno assistenza domiciliare, consegna della spesa, supporto telefonico e psicologico per chi è in difficoltà. Il Progetto Tredicesime dell’Amicizia è giunto alla 49esima edizione con almeno 85.000 anziani aiutati e quasi 35 milioni di euro distribuiti.

La Presidente della Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, Lavinia Elkann, ha dichiarato: “Grazie alla straordinaria generosità dei nostri donatori e al cuore grande dei cittadini piemontesi, possiamo anche quest’anno procedere con la consegna di oltre 2.000 assegni. Il progetto rappresenta un gesto concreto di solidarietà verso gli anziani in difficoltà economica e questo risultato ci riempie di orgoglio. Ogni contributo ricevuto si trasforma in un abbraccio simbolico verso chi ne ha più bisogno, dimostrando che insieme possiamo fare davvero la differenza.”

Erano presenti, come accade ormai da anni, anche i ragazzi del Lycée Francais International Jean Giono a consegnare le buste ai beneficiari, insieme alla squadra dei volontari della Fondazione.

La solidarietà e la partecipazione per le Tredicesime, l’impegno per sviluppare benessere e inclusione, oltre al rispetto per le persone più deboli, grazie alla forza di un contributo, grande o piccolo, o piccolissimo, sono alla base dei progetti che la Fondazione Specchio dei tempi sviluppa e sostiene.

La raccolta continua, per soddisfare la necessità di tutti i richiedenti, e i contributi possono essere versati con bonifico bancario, online su specchiodeitempi.org con pagamento attraverso carta di credito; PayPal e Satispay; tramite bonifico bancario sul conto intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi ets, Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200 Banca Intesa Sanpaolo e attraverso bollettino postale sul conto n. 1035683943.