ilTorinese

Cade durante un’escursione in Valle Orco, salvata in tempo dal Soccorso Alpino

Si ferisce lungo un sentiero e cade: recuperata in extremis dal Soccorso Alpino. È successo nel tardo pomeriggio di ieri a Noasca, in Valle Orco, quando una donna di 61 anni stava percorrendo un tratto in discesa del sentiero che scende dalla Casa di Caccia del Gran Piano, nei pressi della borgata Varda. L’escursionista accusava forti dolori alla schiena e alla zona cervicale. Sul posto sono intervenuti i tecnici del Soccorso Alpino, allertati da una chiamata al 112. La donna è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Cuorgné e affidata alle cure del personale del 118; le sue condizioni risultano stabili.

VI.G

MPP e Comitato Autonomia Veneto: ddl Roma Capitale per tutte le Città metropolitane

E’ in corso di discussione alla Camera il disegno di legge che introduce in Costituzione che Roma diventi una Città con ampie prerogative di autonomia in alcune materie. Perché solo Roma? Le grandi città italiane, le città metropolitane, non hanno la medesima necessità di poter gestire alcune funzioni come il turismo, l’artigianato, il trasporto pubblico e i relativi fondi.

La domanda se l’è posta Paolo Franco, già senatore della Repubblica, e coordinatore del Comitato Autonomia Veneto che ha trasmesso ai vari componenti della Commissione Affari Istituzionali tre proposte di emendamenti da presentare in quella sede in modo che vengano estesi a tutte le Città Metropolitane: Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria, Cagliari, Catania, Messina, Palermo.

Il Movimento Progetto Piemonte appoggia in pieno, e fa propria la proposta di Paolo Franco e del Comitato Autonomia Veneto, sostenuta anche dal Partito Popolare del Nord di Roberto Castelli.

A tal proposito Massimo Iaretti, presidente del Movimento Progetto Piemonte – MPP dichiara:“Le Città Metropolitane sono, ad oggi, un’opera incompiuta in quanto non hanno una loro caratteristica peculiare e i confini geografici ricalcano, nel caso della Città Metropolitana di Torino, esattamente quelli della fu Provincia di Torino. Qualcuno, anzi, potrebbe dire paradossalmente l’unica cosa che è cambiata è l’intestazione della segnaletica stradale e della carta intestata. Certamente la possibilità di poter gestire alcune funzioni, analoghe a quelle di Roma Capitale, darebbe loro una maggiore ed effettiva possibilità di governo dei territori metropolitani accompagnata dall’elezione diretta da parte del popolo degli organi di governo. Per la Città Metropolitana di Torino e per il Piemonte sarebbe anche una giusta restituzione storica: non dimentichiamo che Torino è stata la prima città Capitale d’Italia. Il Movimento Progetto Piemonte si attiva di subito per sensibilizzare, a tutti i livelli e con tutti i contatti, istituzionali, politici ed amministrativi, parlamentari del territorio, consiglieri regionali, provinciali e comunali al fine di arrivare a tale obiettivo che sarebbe una conquista non soltanto per il Piemonte ma per l’Italia intera.

Movimento Progetto Piemonte – MPP è un movimento politico regionalista nato nel 2009 a Casale Monferrato, aderente alla Confederazione del Nord.

Nella foto: Massimo Iaretti

Torna anche a Torino la campagna di Natale di Fondazione Telethon

Il numeratore, che segnerà l’inizio ufficiale della raccolta fondi, si accenderà sabato 13 dicembre in prima serata su Rai 1, durante la puntata di “Ballando con le Stelle” condotta da Milly Carlucci. A chiudere la trentaseiesima edizione sarà Marco Liorni con “L’Eredità”, uno speciale per Fondazione Telethon domenica 21 dicembre in prima serata su Rai 1.

 

Sarà possibile sostenere la ricerca di Fondazione Telethon scegliendo i Cuori di cioccolato in oltre 4.500 punti di raccolta in tutta Italia e in 97 punti di raccolta in Piemonte, distribuiti dagli oltre 9.000 volontari di Fondazione Telethon, Uildm, Avis, Anffas, Unpli, Azione Cattolica e presso le edicole di SI.NA.GI aderenti. Le piazze in cui saranno presenti i volontari saranno disponibili sul sito www.fondazionetelethon.it.

 

Fino al 31 dicembre sarà possibile donare chiamando da rete fissa o inviando un sms al numero solidale 45510.

  Torna la campagna di Natale di Fondazione Telethon, con la maratona sulle reti Rai dal 14 al 21 dicembre: sarà una settimana all’insegna della solidarietà, dell’impegno e della partecipazione, con tanti appuntamenti per sostenere la ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare.

La campagna di quest’anno è dedicata alla rarità, in tutte le sue sfumature: quella che incanta, come una meraviglia della natura, e quella che fa paura, come una malattia genetica che nessuno conosce, che nessuno studia. Ognuno di noi può trasformare questa paura in speranza, sostenendo la ricerca.

In tutta Italia, il 20 e 21 dicembre sarà possibile trovare oltre 4.500 punti di raccolta dove scegliere i Cuori di cioccolato a fronte di una donazione minima di 15 euro. In Piemonte saranno 97 i punti di raccolta dove trovare i Cuori. A distribuirli saranno gli oltre 9.000 volontari di Fondazione Telethon, di UILDM – Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, di AVIS – Associazione Volontari Italiani Sangue, di Anffas – Associazione Nazionale di Famiglie e persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, di UNPLI – Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia, di Azione Cattolica Italiana, e le edicole aderenti al SI.NA.GI – Sindacato Nazionale Giornalai d’Italia.

I Cuori di cioccolato sono il perfetto regalo di Natale: disponibili nei classici gusti cioccolato fondente e al latte, sono racchiusi in due magnifiche scatole scrigno con chiusura magnetica, declinate nei colori rosso (per il fondente) e verde (per il cioccolato al latte), ideali per essere conservate e riutilizzate. Ogni confezione contiene 15 cioccolatini grandi a forma di cuore avvolti in un incarto colorato con stampate dolcissime dediche che parlano di affetto, impegno e speranza.

Grazie alla ricerca, possiamo donare speranze, terapie e futuro ai bambini e a tutte le persone con una malattia genetica rara, e alle loro famiglie.

È possibile trovare i Cuori di cioccolato anche sullo shop online di Fondazione Telethon (shop.fondazionetelethon.it).

La Maratona RAI

Il numeratore, che segnerà l’inizio ufficiale della raccolta fondi, si è acceso sabato 13 dicembre in prima serata su Rai 1, durante la puntata di “Ballando con le Stelle” condotta da Milly Carlucci.

La Maratona andrà in onda per tutta la settimana, all’interno di numerosi programmi del palinsesto Rai e in un’ideale staffetta su Rai 1Rai 2 e Rai 3, e proseguirà con lo studio dedicato a Fondazione Telethon dal pomeriggio di giovedì 18 dicembre fino alla seconda serata di domenica 21 dicembre, in diretta dagli Studi Dear “Fabrizio Frizzi” di Roma.

A condurre lo studio di Fondazione Telethon, in una serie di fasce di programmazione in onda sulle tre reti Rai, si alterneranno Tiberio TimperiElenoire CasalegnoArianna CiampoliPaolo BelliPaola PeregoBenedetta RinaldiElisa IsoardiMonica SettaFrancesca FialdiniIlaria D’AmicoGianluca GazzoliDaniela FerollaIngrid Muccitelli, con la partecipazione di vecchi e nuovi amici, fra i quali Marco CarraraMario BenedettoMarco Di Buono, i Gemelli di Guidonia e Gigi Marzullo.

A chiudere questa trentaseiesima edizione sarà Marco Liorni con “L’Eredità”, uno speciale per Fondazione Telethon dedicato al sostegno della ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare, domenica 21 dicembre in prima serata su Rai 1. A seguire, in seconda serata su Rai1, lo Studio di Fondazione Telethon si riaprirà per i saluti finali.

Anche quest’anno Rai Cinema realizzerà un cortometraggio per Fondazione Telethon, dal titolo “Achille”, con la regia di Greta Scarano e prodotto da Groenlandia con Rai Cinema.

Oltre alla televisione, Radio Rai rinnova il proprio impegno a favore della ricerca sulle malattie genetiche rare. In particolare, Rai Radio 2 affiancherà la Fondazione con una speciale collaborazione che coinvolgerà l’intero palinsesto nel corso della settimana di sensibilizzazione sulle reti Rai.

L’impegno dei partner aziendali

A testimonianza di un impegno condiviso, in questo periodo dell’anno alcuni partner aziendali, tra i quali bofrost*Gamelife SrlEurospinMercati Città La PrimaPata S.p.A.PayPal, scelgono di attivare iniziative di raccolta fondi che coinvolgono anche i propri clienti. A dare continuità e forza a questo impegno è il contributo quotidiano delle aziende partner, che supportano la migliore ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare. Ci sostengono con grande convinzione BNL BNP Paribas, partner storico da oltre 30 anni, insieme ad Arval BNP ParibasGruppo GreenvisionDHL Express ItalyEngie ItaliaEsselungaFondazione Ferrarelle ETSFindomestic Banca S.p.A.Iveco GroupItalo – Nuovo Trasporto Viaggiatori S.p.A.Poste ItalianeReale FoundationSofidelTelesia e VIVI Energia. Anche quest’anno DHL Express Italy è il vettore ufficiale della campagna di piazza con i Cuori di cioccolato.

 

Il numero solidale: 45510

Dal 1° al 31 dicembre 2025 sarà attivo il numero solidale 45510.  

Il valore della donazione è di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari WINDTRE, TIM, Vodafone, iliad, PosteMobile, Fastweb, Coop Voce, Tiscali.

È possibile donare 5 o 10 euro anche chiamando da telefono fisso TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb, Tiscali e Geny Communications e 5 euro da TWT, Convergenze e PosteMobile.

Donazione con carta di credito  

È possibile donare con carta di credito su www.fondazionetelethon.it oppure telefonando da rete fissa al numero verde 800 11 33 77 dal 1° al 31 dicembre (02.34989500 dall’estero).

 

Come continuare a sostenere Fondazione Telethon

È possibile sostenere Fondazione Telethon tutto l’anno attraverso il sito web con una donazione (fondazionetelethon.it/sostienici) o scegliendo un prodotto solidale (shop.fondazionetelethon.it)

 

PER VEDERE DOVE SARANNO DISTRIBUITI I CUORI VISITATE:

https://www.fondazionetelethon.it/partecipa/eventi/siamo-in-piazza-con-tutto-il-cuore/

 

Giachino: “Va a finire un 2025 senza rilancio economico”

“Tanti ritardi , una forte disoccupazione giovanile e la speranza che gli investimenti privati sistemino parte della Città dopo anni di bassa crescita economica e di degrado…”

In questi giorni le aziende , i gruppi politici si ritrovano attorno a panettoni o a cene più o meno spartane a scambiarsi auguri e auspici sul futuro in un mondo che sta cambiando alla velocità della luce grazie o a causa di leader come Trump, Putin, etc. I Paesi europei sono su una nave che sta navigando in mezzo a marosi sempre più forti tra gli USA di Trump, la Russia di Putin e la crescita delle potenze asiatiche e la polveriera del Medio oriente. La politica estera è sempre più importante per la sicurezza ma anche per il nostro lavoro e il nostro benessere perché oltre un terzo del nostro PIL è quindi del nostro lavoro dipendono dal mercato mondiale. Lo han capito tutti salvo tremila valsusini No Tav e qualche centinaio dei centri sociali che oltre a impegnarsi a lanciare di tutto ai cantieri del lavoro del futuro oggi dietro le manifestazioni Pro PAL bloccano stazioni ferroviarie e il centro della Città come sabato scorso. Non so se basterà cambiare alcuni Questori. Il Decreto sicurezza che aveva spaventato qualcuno non mi pare riesca a funzionare.
I dati dicono che le importazioni degli USA quest’anno sono in calo e che l’Europa che vale solo il 5% della popolazione globale, detiene il 20% della ricchezza globale e ha un PIL che vale il 14% del PIL mondiale superato da Cina e USA. Verso L’Europa si dirigono 2/3 delle nostre esportazioni.  Per noi l’Europa è quindi fondamentale e quindi non deve più sbagliare un colpo come la decisione sul settore auto (votato e voluto dalla Schlein , da Lorusso e da Tavares) . Una Europa che guardi all’Africa il continente che crescerà di più in tutto questo secolo, Medio Oriente e Asia.  Nella attesa che si aprano nuovi collegamenti ferroviari con l’Asia dalla Via del cotone in la, il Canale di Suez e’ più che fondamentale. Lo dico chiaro le Infrastrutture , i trasporti e la logistica saranno ancora più importanti che in passato perché per un Paese che cresce dello zero virgola come il nostro essere collegati al mercato mondiale che cresce del 3% all’anno e’ una garanzia di lavoro e di sviluppo. la TAV è ancora più importante di 20 anni fa anche se molti politici hanno paura di dirlo. Chi , anche del mondo cattolico , non ha il coraggio di dirlo ai valsusini e lì vellica con titoli giornalisti sbagliati e non reali sbaglia della grossa.
In questa situazione Torino è il Piemonte , malgrado ci siano belle realtà, vanno piano, molto piano perché si è sottovalutato il peso e la importanza della industria. L’industria da un valore aggiunto tre volte il turismo e aveva generato un importantissimo indotto. Chi ha puntato tutto solo sul turismo e sugli eventi non ha capito che non potevano sostituire tutto ciò che ci dava l’industria. E questo errore si ripercuoterà in futuro perché purtroppo molti non riusciranno ad avere le pensioni come quelle dei lavoratori FIAT.
Ecco perché è gravissimo il disimpegno della grande famiglia che pare abbia a cuore ormai solo la JUVE,  che per l’Avvocato Agnelli era una questione della domenica.
Ecco oerche’ aveva ragione il Cardinale Repole a chiedere ai torinesi che dispongono di importanti patrimoni di investire e credere di più sulla Città in cui hanno prosperato.
La crescita economica è bassa perché gli investimenti in infrastrutture viaggiano con tempi scandalosi, mentre per cento anni (dal 1848 al 1975j siamo stati  ai primi posti per qualità della classe politica e  efficienza amministrativa.
Dopo 4 Anni dalla elezione della Giunta Lo Russo i quartieri svantaggiati lo sono ancora di più, finalmente ci sono dei lavori in corso a partire da piazza Baldissera , le ore passate alla guida in auto sono aumentate , la povertà è in aumento mentre le donazioni diminuiscono. Tutti effetti della bassa crescita economica della Città certificate dal forte calo del PIL procapite..
Ora speriamo in due investitori privati uno interessato all’area ex Gondrand e l’altro alla Piscina Sempione.
Sono contento che la mia proposta di puntare sulla MOBILITÀ del futuro frutto della applicazione della IA con il settore auto verso la guida autonoma ma non solo , sia stat fatta propria da Sindaco e Presidente della Regione.
Nell’incontro che insieme al Comitato Barriera di Milano abbiamo avuto in Comune, il Sindaco ha concordato con la mia proposta di spostare una iniziativa economica tra Barriera e Aurora con la speranza che la moneta buona (il lavoro) possa scacciare la moneta cattiva ..
Invitiamo il Sindaco ad aprire bene a tutti il dibattito sul nuovo Piano Regolatore che dovrà disegnare la Torino di domani e ad evitare che sia frutto di manovre trasversali.
La grande sala delle OGR venga organizzata seriamente con l’intervento di tutte le associazioni produttive e con tutti i partiti in una forma di Stati generali della Città per definire democraticamente il Piano di rilancio , ascoltando tutte le voci soprattutto di quelle che in questi anni a Torino hanno dato qualcosa di concreto, dalla Autorità dei Trasporri alla grande Piazza della TAV. Noi UDC abbiamo proposte concrete per rilanciare economia, lavoro e benessere nella sicurezza.
Per un anno nuovo migliore dovremo impegnarci ancora di più ma i tanti che sabato sono venuti a portarci borse e pacchi di generi alimentari ci danno una grossa spinta per ridare lo politica un’anima più sensibile ai problemi dei giovani , del lavoro e degli ultimi .
La elezione di un Papa che si rifà alla Rerum Novarum, la enciclica della Dottrina sociale della Chiesa deve spingerci a essere più vicini alla gente e a recuperare gli ideali e le proposte che fecero rinascere Torino e l’Italia con i governi dello scudo crociato.
Con questo spirito auguro a tutti un Buon Natale Buon anno nuovo.
Mino GIACHINO
Commissario UDC Torino

Beinasco, anziano cade dal quinto piano e muore

Cade dal quinto piano e 91enne perde la vita. È successo a Beinasco nella serata di ieri, intorno all’ora di cena, quando l’anziano è caduto dal quinto piano di un palazzo in via Gaetano Donizetti.

Sul posto sono intervenuti i soccorritori della Croce Bianca di Orbassano, ma purtroppo per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Presenti anche i carabinieri: secondo una prima ricostruzione, si tratterebbe di un gesto volontario.

VI.G

Accademia delle Scienze: 50 anni di scoperte archeologiche in Siria

 Tra il 16 e il 17 dicembre l’Accademia delle Scienze di Torino ospiterà studiosi e accademici internazionali per per celebrare cinquant’anni di scoperte archeologiche in Siria.

La due giorni dal titolo “E la Siria incontrò l’Egitto: 50 anni di scoperte in Siria” vedrà la partecipazione di relatori provenienti da Francia, Italia e Siria per fare il punto su mezzo secolo di ricerche archeologiche, che hanno rivoluzionato la conoscenza di questa civiltà.

Era il 1975 quando gli archeologi portarono alla luce gli archivi reali di Ebla, a 60 km da Aleppo. Le migliaia di tavolette cuneiformi rovesciarono completamente la visione che fino ad allora si aveva della Siria antica: non più una semplice terra di passaggio tra Egitto e Mesopotamia, ma una civiltà ricca e potente già nella seconda metà del III millennio a.C., con fiorenti centri urbani e intensi scambi commerciali.

Da allora oltre di 110 missioni archeologiche internazionali hanno lavorato in Siria, riportando alla luce città leggendarie: Ebla, Mari, Ugarit, Palmira, e soprattutto Aleppo, la città abitata ininterrottamente da più tempo al mondo, documentata già nel 2350 a.C. E’ progredita così la comprensione di una civiltà sviluppatasi a cavallo tra Asia centrale, Mediterraneo ed Egitto.

Dopo i saluti istituzionali del presidente dell’Accademia delle Scienze di Torino, Marco Mezzalama, di Stefano Ravagnan, Ambasciatore italiano a Damasco, di Mohammed Yassin Saleh, Ministro della Cultura di Siria, di Anas Zeidan, Direttore generale delle Antichità della Siria, interverranno studiosi dell’Università di Lione, del CNRS francese, della Sapienza di Roma, dell’Università di Torino, del Politecnico e del CNR di Catania.

Tra i momenti particolarmente attesi ci sono gli interventi del professor Stefano De Martino dell’Università di Torino su “Il regno di Mittani e l’Egitto in Siria nel II millennio a.C.: nuove evidenze degli ultimi 50 anni” e l’intervento conclusivo del dottor Ahmad Karbotly, studioso siriano rifugiato in Italia, che affronterà il tema della distruzione del patrimonio culturale siriano dal 2011 al recente cambio di regime dell’8 dicembre 2024, tracciando prospettive per la ricostruzione futura.

Il convegno è aperto al pubblico con ingresso libero.

Lettera aperta a Fulvio Gianaria. In nome di Pannella, Tortora, Chiusano, Sciascia, Mellini

Caro Gianaria,

tanti anni fa, più di mezzo secolo, ci trovammo giovanissimi a militare nella Gioventù Liberale Italiana. Non ci trovammo sulle stesse posizioni, ma rimase sempre inalterato un rispetto reciproco, anche quando fummo su posizioni lontane. Ho letto con la dovuta attenzione l’articolo scritto insieme al tuo collega Mittone sul referendum relativo alla magistratura in seguito alla Legge Nordio. Il limite di questa legge è che essa non riguarda la responsabilità dei giudici, tema mai affrontato e risolto, ma non mi pare di cogliere un tuo particolare interesse per questo argomento come, invece, dimostrarono i radicali con Tortora che venne abbandonato a sé stesso proprio dai liberali di Zanone. Un momento infelice della storia del PLI, se si esclude Alfredo Biondi che fu uno dei difensori di Enzo. Si può discutere sulla Legge Nordio ed anch’io non la considero l’optimum; essa tuttavia  è un lodevole tentativo di superare l’esagerato potere delle correnti politiche all’interno della Magistratura, un potere davvero patologico se si pensa allo scandalo devastante di Palamara che non si può accantonare come un incidente casuale e solo  personale. L’eccessiva politicizzazione di una parte di Magistrati va arginata a tutela del diritto da parte del cittadino ad una giustizia giusta e indipendente. L’ indipendenza del giudice non è solo un diritto, ma un dovere dei magistrati. Molte delle tue  osservazioni possono essere condivisibili anche perché provengono da un’esperienza di mezzo secolo di avvocatura iniziata nello studio della comune amica Magnani Noya, sicuramente garantista anche nelle sue scelte politiche che non esitò a stare dalla parte di Craxi dopo il suo tramonto politico e le condanne.  Quello che si stenta a capire è se  tu e il tuo collega voterete Sì o No al referendum. La stragrande maggioranza degli avvocati voterà Sì, anche ambienti qualificati della sinistra hanno annunciato un voto favorevole alla separazione delle carriere e ai due CSM che rappresentano il punto più importante della riforma. Tu sembri a metà strada tra il Sì e il No, anzi più favorevole al No come l’avvocato Grosso che ha scelto di presiedere il Comitato per il No, memore anche dei suoi illustri  precedenti famigliari. Io invece non posso dimenticare la grande lezione liberale di Vittorio Chiusano, principe del Foro, che accompagnò con favore la riforma Vassalli, vedendone tuttavia la incompletezza. Vorrei anche ricordare  la lezione di Pannella e di Sciascia e la tragedia di Tortora che sembrano interessarvi poco. Ma per i liberali valgono più che mai quelle posizioni  autenticamente radicali nel senso storico della parola: da Pannunzio a Pannella, a Mellini. Quei nomi restano una guida e una bandiera più che mai oggi.

PIER FRANCO QUAGLIENI

Al Castello di Miradolo sonorizzazione del film ‘Il giudizio universale’ 

Al Castello di Miradolo torna un appuntamento speciale, immerso in un’atmosfera intensa e ricca di suggestione. Andrà in scena una inedita sonorizzazione del film “Il giudizio universale” di Vittorio De Sica e Cesare Zavattini, a partire dalla rilettura del requiem di Franz Liszt, a cura di Avant-dernière pensée, che rende omaggio a questo film in occasione del tradizionale concerto di Natale. Un evento unico che si ripete dal 2008, presentando ogni anno una nuova produzione.

Il pubblico potrà muoversi in una scenografia composta da 27 schermi e 40 diffusori audio distribuiti nelle dodici sale del castello di Miradolo, non soltanto come spettatore, ma come elemento chiave di una narrazione fatta di ironia feroce e apparente leggerezza. Come un controcanto le note sospese dell’inedita lettura del Requiem di Franz Liszt per viola, violoncello, armonica e live electronics. Prima del concerto, alle ore 20, la guida all’ascolto sarà curata da Roberto Galimberti, ideatore del progetto artistico.

I posti sono limitati.

È possibile acquistare in prevendita tramite il link dedicato oppure presso la biglietteria del castello di Miradolo, aperta al pubblico per l’acquisto dei biglietti del concerto del 23 e 24 dicembre.

Informazioni allo 0121502761

prenotazioni@fondazionecosso.it

Mara Martellotta

Terre alte al centro: il Piemonte guida le politiche per la montagna

La Regione Piemonte presenta un bilancio della programmazione degli interventi avviati relativi alla montagna, che l’hanno portata a distinguersi come una delle realtà di riferimento a livello nazionale.

La strategia 2025/2027 prevede infatti un investimento complessivo di 180 milioni di euro, destinato a un ampio ventaglio di azioni strutturali che spaziano dalla resilienza ai cambiamenti climatici al potenziamento delle infrastrutture, dai servizi alla digitalizzazione, fino alla valorizzazione economica delle comunità alpine. Gli interventi comprendono il recupero dei terrazzamenti storici, la rigenerazione dei presidi montani, le misure per ridurre il divario digitale e il sostegno alla progettazione tecnica degli enti locali. Centrale è anche il contrasto allo spopolamento e alla progressiva perdita di servizi essenziali, come la chiusura degli sportelli bancari, nella consapevolezza che una montagna dotata di servizi è una montagna viva, in grado di attrarre famiglie e imprese. Una quota significativa delle risorse è stata programmata attraverso il Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (Fosmit), che il Piemonte ha trasformato in un vero e proprio laboratorio di politiche innovative.

«La Giornata internazionale della Montagna è un richiamo politico e culturale al quale il Piemonte risponde con una strategia chiara: la montagna non è un luogo da assistere, ma un motore di sviluppo – afferma l’assessore regionale allo Sviluppo e Promozione della montagna Marco Gallo – Abbiamo investito 180 milioni perché crediamo che questi territori siano centrali per la sostenibilità, la competitività e l’identità stessa del Piemonte. Le Alpi non sono margini, ma frontiera di innovazione, di servizi ecosistemici e di nuove economie. I risultati finora ottenuti e la risposta dei territori confermano che la strada che la Regione ha intrapreso è quella giusta: investire, innovare e lavorare insieme alle comunità che vivono le nostre terre alte. A gennaio presenteremo un pacchetto di misure Fosmit completamente rinnovato, costruito insieme alle Unioni Montane e ai GAL, per rafforzare ulteriormente questa traiettoria».

Nel corso della legislatura, la Regione ha inoltre rafforzato il proprio impegno sulla governance multilivello, coinvolgendo in modo strutturato enti territoriali, comunità locali e attori dello sviluppo rurale. Le Green Communities stanno assumendo un ruolo sempre più centrale nei processi di pianificazione condivisa, mentre le Unioni montane sono state collocate al cuore del nuovo impianto strategico, con risorse dedicate al rafforzamento della loro capacità amministrativa e progettuale. In parallelo, i GAL sono stati valorizzati come nodi fondamentali per l’innovazione sociale, lo sviluppo delle micro-filiere produttive e la rigenerazione diffusa dei territori.