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Boxing de Rua al Bocciodromo Rossini

Torino si prepara a una serata di fuoco: sabato 13 alle ore 20 il Bocciodromo Rossini si trasformerà in un’arena vibrante di energia per un evento targato Boxing de Rua che promette spettacolo, adrenalina e grande boxe.

A illuminare il main event ci sarà Andrea “The Doctor” Fontana, 27 anni, atleta di punta della scuderia torinese: record di 15 match (13-2-0) e una vittoria nettissima lo scorso 25 luglio contro Giulio Fiorillo. Fontana affronterà sulle sei riprese il georgiano Ambrosi “Ato” Sutidze, 37 anni, veterano con 34 incontri all’attivo (9-20-5) e reduce da due prestazioni convincenti, ultimo match il 22 novembre. Un test vero, duro e internazionale, pensato per accompagnare il percorso di crescita del pugile italiano verso le importanti novità previste per il 2026, che saranno annunciate proprio dalla Boxing de Rua.

La serata si aprirà con ben 12 incontri di pugilato olimpico, che vedranno protagonisti gli atleti della scuderia: ci saranno esordi attesissimi e quattro match femminili, ulteriore prova dell’impegno della società verso un’inclusione reale e concreta del pugilato in rosa. Un gruppo giovane, nato meno di un anno e mezzo fa, che sta crescendo con entusiasmo e risultati.

Spazio anche alla Boxe Sociale Torino, con una speciale esibizione che coinvolgerà una decina di partecipanti: un progetto che sta dando frutti importanti, dimostrando quanto lo sport possa diventare strumento di aggregazione, disciplina e crescita personale.

Il peso ufficiale dei pugili è fissato per venerdì sera presso Red Cars di via Reiss Romoli 6.

Nonostante la concomitanza con i Campionati Nazionali Elite di Trieste, la Boxing de Rua nella persona di Stefano Abatangelo  si dice “Fiera di organizzare un evento così ricco e partecipato, specialmente nel periodo prima della pausa natalizia”, confermando ancora una volta la propria determinazione nel far crescere i giovani e la qualità del movimento pugilistico torinese.

Sul ring saliranno infatti anche molti giovanissimi talenti, impegnati in vista degli appuntamenti del 2026: un chiaro segno della vivacità e dell’espansione costante della società.

Una serata imperdibile per gli appassionati, per chi ama la boxe e per chi vuole vivere un evento sportivo carico di emozioni autentiche. La Boxing de Rua vi aspetta a bordo ring!

Info: 347 887 7843

Attacchi alla tav: a cosa serve il Decreto Sicurezza?

Grande solidarietà alle forze dell’ordine e ai Valsusini  danneggiati da una lotta sbagliata.
La Violenza politica che da vent’anni ritarda la TAV, una Infrastruttura di interesse nazionale, che ha fatto aumentare i costi dell’opera già di alcuni miliardi, che ritarderà i benefici positivi di lavoro, ambiente e crescita economica , continua a attaccare cantiere e forze dell’ordine.
A cosa serve il Decreto sicurezza? L’organico delle forze dell’ordine che dovrebbero garantire la sicurezza a Torino e in particolare nelle zone più a rischio come Aurora e Barriera di Milano e’ inferiore alle necessità ed è distolto per garantire il cantiere più importante per il futuro della economia italiana. Ricordo che senza l’attivo export meno import verso la Francia il nostro PIL che cresce dello zero virgola  sarebbe negativo .
Ai Ponzio Pilato che non hanno il coraggio di dire parole di verità’ sulla utilità della TAV ricordo Don Vachet , il Parroco di Bardonecchia che accompagnò gli Ingegneri che dovevano costruire il primo Traforo del Frejus per consigliare il punto migliore di inizio dei lavori. Quel Traforo rilancio ‘ l ‘Italia che aveva un PIL di un quarto rispetto alla Inghilterra.
A chi celebra le lotte storiche della Val di Susa, non parlando mai dei senza lavoro frutto della decrescita, ricordo che migliaia di persone muoiono in Italia e in Europa causa l’inquinamento e in tutto il mondo si punta sul trasporto su rotaia per ridurre l’inquinamento prodotto dal trasporto su gomma.
La vera priorità del Paese è la crescita della economia, unico modo per ridurre il Debito e creare nuovi posti di lavoro veri. Ecco perché per noi la TAV è la difesa dell’industria sono priorità irrinunciabili.

Mino GIACHINO commissario torinese UDC

Virus Respiratorio Sinciziale, somministrate 12mila dosi

Sono già oltre 12.000 le dosi di anticorpo monoclonale contro il Virus Respiratorio Sinciziale somministrate dal 1° ottobre, data di avvio della campagna di immunizzazione gratuita lanciata da Regione Piemonte.

Il RSV

Il Virus Respiratorio Sinciziale (RSV) è uno dei principali agenti patogeni che colpiscono le basse vie respiratorie nei bambini più piccoli. Più della metà dei bambini contrae il RSV entro il 1° anno di età (i bambini più a rischio sono quelli di età inferiore ai 3 mesi), e quasi tutti si infettano almeno una volta entro i 2 anni. Il rischio di infezione severa da RSV è stagionale ed è particolarmente elevato tra ottobre e marzo.

Il RSV causa infezioni che possono portare a raffreddore, bronchiolite con febbre, polmonite con febbre, tosse e difficoltà respiratoria. Tuttavia, nei neonati di età inferiore ai sei mesi, nelle persone di età superiore ai 65 anni e nelle persone con un sistema immunitario compromesso, il RSV può causare gravi malattie e morte.

Al momento non esistono terapie specifiche per la cura di infezioni gravi da RSV: per questo motivo la cura delle forme gravi di malattia si limita generalmente a terapie sintomatiche e misure di supporto (idratazione e ossigeno).

L’immunizzazione

Attualmente è disponibile un anticorpo monoclonale che conferisce una protezione stimata per almeno 5 mesi ed è somministrato in una sola dose. L’anticorpo monoclonale utilizzato è un farmaco sicuro e non presenta particolari controindicazioni.

L’attivazione della campagna contro RSV nel corso della scorsa stagione ha ridotto drasticamente l’incidenza della malattia, gli accessi in Pronto Soccorso e i ricoveri in ospedale.

A chi è rivolta

Tutti i bambini sono a rischio di sviluppare una forma di infezione severa delle basse vie aeree da RSV, ma vi sono fattori di rischio aggiuntivi per una prognosi più grave, quali ad esempio nascita pretermine, displasia bronco-polmonare, cardiopatie congenite emodinamicamente significative o altre malattie che implicano deficit immunitari o neuromuscolari.

È raccomandata a tutti i bambini nati tra l’inizio di ottobre e la fine di marzo.

Come funziona

L’utilizzo di un anticorpo monoclonale è un’immunizzazione passiva, in quanto il farmaco fornisce anticorpi pronti che neutralizzano il virus prima che possa causare danni significativi nei polmoni.

Tale farmaco ha dimostrato di essere sicuro e in grado di ridurre l’80% delle infezioni respiratorie da RSV che richiedono assistenza medica e il 77% delle infezioni respiratorie da RSV che richiedono ospedalizzazione.

Come fare per riceverla

I bambini nati tra ottobre 2025 e marzo 2026 riceveranno l’immunizzazione direttamente al Punto Nascita, prima della dimissione. I bambini nati tra aprile e settembre 2025 riceveranno l’immunizzazione presso l’ambulatorio del proprio pediatra, se aderente all’iniziativa, o il centro vaccinale della ASL di residenza.

Collegandosi a www.salutepiemonte.it è possibile richiedere on line l’immunizzazione con anticorpo monoclonale contro il virus respiratorio sinciziale presso la ASL di appartenenza.

Link

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/sanita/prevenzione/profilassi-contro-bronchiolite-virus-respiratorio-sinciziale-rsv

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/sanita/prevenzione/malattie-prevenibili-vaccinazione-virus-respiratorio-sinciziale-rsv

Torino, in piazza Solferino c’è il villaggio di Natale

È stato inaugurato il Villaggio di Natale di piazza Solferino, che fino al 6 gennaio offrirà un’atmosfera festosa tra luci, canti, profumi e attività per grandi e piccoli. La Casa di Babbo Natale, il boschetto intorno al monumento, i mercatini con prodotti artigianali ed enogastronomici, la pista di pattinaggio e un fitto programma di animazione hanno accolto il pubblico con musica natalizia, zampognari, una dimostrazione sul ghiaccio e momenti dedicati ai più piccoli.

“Siamo ormai alla terza edizione del Villaggio di Natale in piazza Solferino, un appuntamento che cresce e si arricchisce a ogni nuova stagione – ha dichiarato l’assessore al Commercio della Città di Torino Paolo Chiavarino -. Il boschetto, la Casa di Babbo Natale ispirata alle atmosfere del Nord Europa, il grande albero, la magnifica pista di pattinaggio e le casette che propongono prodotti enogastronomici e artigianali: tutto contribuisce a creare un luogo e un’atmosfera di gioia e serenità per tutte le cittadine e i cittadini. Vorrei citare in particolare l’animazione di Nida Supereroi e il progetto di solidarietà del giocattolo sospeso, che portano un sorriso ai bambini, anche a quelli che stanno vivendo con le loro famiglie momenti difficili. Anche quest’anno abbiamo immaginato un Natale non solo nel centro, ma in tutta la città, con alberi e luminarie diffuse in ogni circoscrizione. Un ringraziamento va agli uffici dell’Assessorato al Commercio per il grande lavoro svolto e a tutte le realtà che hanno reso possibile questa inaugurazione. Auguro a tutte e tutti che questo Natale possa portare serenità e accompagnarci verso un 2026 ricco di nuova energia”.

Il Villaggio si sviluppa attorno al grande boschetto che incornicia il monumento centrale e accoglie i visitatori con un percorso di casette in legno dall’architettura nordica: ventiquattro dedicate a prodotti tipici, decorazioni, oggetti fatti a mano e idee regalo, otto riservate alle degustazioni e all’area ristoro, due pensate per laboratori creativi destinati ai più piccoli. Accanto alla Casa di Babbo Natale trovano spazio il Borgo degli Elfi, la buca per le letterine e numerose proposte solidali, tra cui la casetta della beneficenza dei bambini dove i lavoretti realizzati nei laboratori saranno messi in vendita per sostenere una onlus.

Le attività del Villaggio offriranno ogni giorno laboratori artistici, giochi della tradizione in legno, momenti di incontro con Babbo Natale, iniziative e attività dedicate a famiglie e visitatori di tutte le età. Durante il periodo festivo non mancheranno esibizioni musicali itineranti, animazioni teatrali, parate come la Preziosa Parade con i suoi trampolieri dorati e, nel giorno dell’Epifania, la Parata della Befana che attraverserà il Villaggio.

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No Tav, la marcia dell’Immacolata. Disordini, ferito un poliziotto

Oggi 8 dicembre 2025 il movimento No Tav tornerà a manifestare in Val di Susa con un corteo da Venaus a San Giuliano di Susa, in occasione del ventennale delle giornate del 2005 che segnarono l’inizio della resistenza popolare contro la Torino–Lione.  Ieri si sono verificati disordini al cantiere. Negli scontri  un funzionario di polizia è’ rimasto ferito. La ricorrenza avrà un forte valore simbolico, ma si inserisce in un clima nuovamente teso: gli ultimi giorni sono stati segnati da proteste, occupazioni di case espropriate e scontri nei pressi dei cantieri, con interventi delle forze dell’ordine e chiusure temporanee dell’autostrada. Alla marcia parteciperanno attivisti, abitanti della valle e amministratori dell’Unione Montana, accomunati dall’opposizione all’opera e dalla richiesta di destinare le risorse pubbliche a servizi locali e progetti di mobilità sostenibile anziché a grandi infrastrutture considerate impattanti e non necessarie. La giornata sarà anche una “prova di forza” per un movimento che, a vent’anni da Venaus, intende mostrare come la mobilitazione in valle resti viva e radicata nel territorio.

La felicità si può imparare

Spopolano i corsi di psicologia positiva, qualsiasi cosa pur di essere felici.

Già da qualche tempo, soprattutto durante e dopo il periodo pandemico, si sono moltiplicati i corsi di psicologia positiva, una didattica che insegna la felicità o perlomeno propone una strada in discesa per raggiungerla utilizzando regole, suggerimenti precisi e anche la pratica. Non solo, quindi, teoria o ipotesi sul come spingersi versolo stato di grazia tanto ambito, ma una scienza vera e propria che si avvale di lezioni e compiti a casa. I numeri sono da capogiro. Un esempio? La psicologa Laurie Santos, insegnante a Yale ha 3,8 milioni di iscritti in tutto il mondo e il suo è corso più seguito in più di 300 anni di storia dell’Università; inoltre è stato creato un podcast –  “Happiness Lab”- che conta più di 65 milioni di download. Il corso “Leadership and Happiness” dell’Università di Harvard, invece, esaurisce regolarmente i 180 posti a disposizione, per coloro che non riescono a partecipare in presenza le lezioni sono garantite online.

Sembra quindi che, anche se non si è nati con il dono della letizia, sia possibile impararla, sia concepibile acquisire nozioni su come conquistarla, su come essere felici.

Ma cosa è la psicologia positiva? Di cosa si occupa?

Il benessere personale e la qualità della vita sono l’obiettivo, il centro e l’oggetto di studio della “psicologia positiva”. Secondo Martin E. P. Seligman, lo psicologo statunitense a cui è riconosciuta la paternità di questa scienza, la psicologia deve dedicarsi anche agli aspetti positivi dell’esistenza umana: emozioni gradevoli, potenzialità, virtù e capacità dell’individuo. La qualità della vita è un tema  sempre più all’attenzione della medicina, della sociologia e della psicologia in generale e gli aspetti ed avvenimenti positivi presenti nella nostra esistenza costituiscono una protezione per la salute fisica e mentale.

Sono diversi gli argomenti trattati durante questi corsi che mirano,innanzitutto, ad una inversione di tendenza, ad un deciso e consapevole cambiamento di alcune nostre abitudini e attitudini. In cima alla lista c’è la questione temporale, la nostra inclinazione a pensare troppo al futuro e fare riferimento al passato, principale produttore di sensi di colpa e rimpianti. Per perseguire la felicità e la serenità è necessario stare nel presente, collocarsi nel qui e ora, non spostare ne’ avanti ne’ indietro il nostro pensiero. Troppo spesso siamo tormentati da ciò abbiamo sbagliato, da cosa non è andato bene, dai nostri presunti fallimenti; la mente si concentra sui trascorsi, presumibilmente negativi, creando frustrazione e di certo non producendo, in tale modo, uno stato positivo. Allo stesso modo speculare sul futuro avvantaggiandosi eccessivamente sulle cose che dovremmo fare o che succederanno non ci permette di vivere pienamente la nostra vita attuale.

Un altro elemento importante  su cui si concentrano le lezioni di felicità è la gratitudine, è importante essere riconoscenti per quello che si ha, fare una lista delle cose belle della nostra vita, sentirsi fortunati contrastando un’altra inclinazione molto frequente che è quella di lamentarsi, di pensare che si potrebbe avere di più magari utilizzando uno strumento, perlopiù frustrante, come quello della comparazione. Inseguire mete impossibili, avere modelli irraggiungibili, spesso poco reali, non fa bene. E’ costruttivo cercare di migliorare la nostra vita, tuttavia, essere grati per ciò che si ha è il primo passo verso la felicità.

I pensieri negativi, invece, vanno non scacciati ma limitati. Concedere spazio alle considerazioni ostili va bene, accettarle è necessario perché reprimerle avrebbe un effetto  dannoso. Il suggerimento è quello di dedicargli un tempo fisso, anche giornaliero, per esempio 10 minuti al giorno, poi basta!

Infine ci sono gli altri, gli amici, la famiglia, le persone intorno a noi. Saper stare soli è determinante, e spesso necessario, ma la felicità va cercata anche nell’ insieme, in compagnia, socializzando, condividendo, ridendo insieme, giocando. La solitudine prolungata, l’isolamento e la non connessione con gli altri provoca tristezza e infelicità mentre l’amicizia, la vicinanza, gli altri possono procurare quella gioia che ci permette di affrontare le cose della vita con la sicurezza del supporto e, spesso, del mutuo soccorso . La cosa importante è ridurre le aspettative, non pretendere gesti o dimostrazioni, ma vivere le persone, stare semplicemente insieme a loro.

Sapere di poter essere felici, di poter migliorare il nostro stato d’animo dando spazio alla serenità è molto incoraggiante e innovativo. Scardinare quelle credenze secondo le quali si nasce con delle attitudini, con un carattere e una personalità seguendo la sola teoria dell’ineluttabilità, del non riparabile è possibile e anche doveroso, come lo è darsi la possibilità di stare bene, di superare quelle abitudini e attitudini mentali che ci fanno vivere uno stato di negatività e malcontento.

Maria La Barbera 

Sempre intolleranti

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

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Pier Franco Quaglieni

Al Salone del libro di Torino del 2017 il direttore Lagioia, il presidente della Regione Chiamparino, la sindaca Appendino impedirono ad una casa editrice di destra, Altaforte, di avere lo stand, malgrado lo avesse già pagato. Si mosse la tribù degli intolleranti. Un’autrice sciocchina propose niente di meno  che di offrire una percentuale del suo venduto (in verità quattro soldi) all’ ANPI come ulteriore risarcimento. Follie che sanzionai anche in un mio libro. Io andai a quell’edizione, esibendo il “ Trattato  sulla tolleranza” di Voltaire. Dovetti spiegare ad alcuni il senso di quella scelta, opposta all’esclusione maldestra operata da Lagioia. Alla Fiera di Roma in corso scrittori, editori e attivisti si sono  schierati contro lo stand di “Passaggio al bosco”. Hanno messo dei drappi neri sui libri, in effetti il colore giusto sarebbe  stato il rosso. Zero Calcare è il capofila della protesta. Eppure la rassegna si intitola “Più Libri più Liberi“. Una rassegna che , se si applicasse un criterio equanime dovrebbe escludere in primis i fascisti rossi. Un corteo di editori è arrivato alla stand contestato, urlando “ Via i fascisti dalla fiera” ,intonando poi “Bella ciao” .  Alcuni editori sostengono che “la democrazia non è una scatola vuota dove possono stare tutti. I fascisti per noi e per la Costituzione non possono stare”. In verità la Costituzione all’articolo 21 garantisce una libertà di pensiero senza limitazioni ideologiche di sorta. Mi ricordano alcuni estremisti che volevano escludere dal liceo “Segreé“ di Torino gli studenti di destra, dimenticando il diritto costituzionale all’istruzione. I cartelli “chiuso per antifascismo” in una fiera  rivelano anche un certo sciocco e ridicolo   autolesionismo. Dire che “il fascismo non è cultura” è un’altra  sciocchezza. Nel 1925, cent’anni fa, Giovanni Gentile scrisse il manifesto degli intellettuali fascisti a cui rispose Croce con quello degli intellettuali non fascisti. Basterebbe questo fatto storico a dirimere la questione. Quello che sta accedendo a Roma fa il paio con i pro Pal della violenza e degli spray che vogliono “bloccare tutto”. Il fascismo degli antifascisti, diceva Ennio Flaiano, è una realtà. Purtroppo siamo ancora fermi al palo, malgrado i decenni trascorsi. Povera libertà!

Capitale europea dell’Innovazione: Torino incorona Grenoble

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È Grenoble Alpes Métropole a ricevere da Torino il testimone di European Capital of Innovation 2026: la vincitrice è stata svelata  durante la cerimonia alle Ogr dove è stato anche assegnato il titolo di European Rising Innovative City alla città danese di Aalborg. A fare il passaggio di consegne il sindaco di Torino Stefano Lo Russo che ha voluto porre l’attenzione: “sul momento che l’Unione Europea sta vivendo, perché dopo decenni di sviluppo, di coesione sociale e di valori come la libertà dalla guerra e la democrazia, questi sono in crisi e sotto attacco. E la cosa più importante è che in questo particolare momento per l’Unione Europea dobbiamo rafforzare il ruolo delle città”.

Torino, giovedì 4 dicembre 2025 OGR, corso Castelfidardo 22 European Capital of Innovation Award Ceremony 2025 Partecipano il sindaco Lo Russo e l’assessora Foglietta

Il premio iCapital viene assegnato alle città distintesi per essere all’avanguardia nell’utilizzare l’innovazione come strumento utile a rendere gli ambienti urbani più sostenibili, inclusivi e resilienti. Dopo un intenso processo di selezione una giuria di alto livello ha fatto la sua scelta: quest’anno nella categoria “European Rising Innovative City”, le finaliste erano Aalborg, Nicosia e San Sebastian.

Nella categoria “Capitale Europea dell’Innovazione”, le città finaliste, oltre a Grenoble Alpes Métropole che alla fine ha prevalso, erano Liverpool e Rotterdam.

Un passaggio di testimone con Torino, quindi, che nel 2024 era stata premiata a Lisbona da una giuria che aveva evidenziato come fattori per l’assegnazione di questo premio il ruolo di iniziative come la piattaforma Torino City Lab, il laboratorio di innovazione aperto e diffuso della Città di Torino che dal 2021 si è arricchito con la Casa delle Tecnologie Emergenti CTE Next. Così come la collegata piattaforma Torino Social Impact con le numerose progettualità finalizzate a creare impatto sociale sul territorio. Strumenti ma soprattutto ecosistemi di attori ed energie che hanno consentito la co-creazione e la sperimentazione di soluzioni urbane all’avanguardia in settori che vanno dalla Smart Mobility, allo Smart Living verso un modello di Città a zero emissioni e generativa di opportunità per tutti.

Torino, giovedì 4 dicembre 2025 OGR, corso Castelfidardo 22 European Capital of Innovation Award Ceremony 2025 Partecipano il sindaco Lo Russo e l’assessora Foglietta

Per il sindaco Stefano Lo Russo il fatto che Torino sia stata quest’anno Capitale Europea dell’Innovazione rappresenta: “una grande soddisfazione frutto di un grande lavoro, per cui ringrazio l’assessora Chiara Foglietta, ma anche uno stimolo a riflettere sul futuro dell’Europa, sul ruolo dell’innovazione in Europa e su cosa possiamo fare per rafforzare la capacità di innovazione del nostro continente, soprattutto in questo momento. E quello di oggi è un passaggio di testimone che è un messaggio positivo per il mondo, le città, la comunità in Europa”.

Arrestato in Spagna anarchico condannato a Torino

E’ stato arrestato in Spagna l’anarco-insurrezionalista spagnolo Gabriel Pombo Da Silva. Era stato condannato a due anni per apologia e istigazione a delinquere con finalità di terrorismo, nell’ambito dell’operazione “Scripta Manent” della Digos di Torino, che ha disarticolato l’associazione terroristica Fai-Fri, Federazione Anarchica Informale/Fronte Rivoluziorio promossa da Alfredo Cospito, condannato a venti anni di reclusione e sottoposto al 41 bis. Da Silva è stato fermato dagli uomini del Comisarìa General de Informaciòn della Policìa Nacional spagnola, in coordinamento con la Direzione centrale della Polizia di Prevenzione e la Digos di Torino.