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Cosa cambia con l’accorpamento del Sant’Anna al Regina Margherita

Il Consiglio regionale ha approvato lo scorporo del Presidio Sant’Anna dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino ed il suo accorpamento con l’ospedale infantile Regina Margherita con decorrenza dal 1° gennaio 2026.

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«La nascita della nuova azienda ospedaliera, frutto dell’accorpamento tra Sant’Anna e Regina Margherita, rappresenta una svolta strategica per la sanità piemontese. Puntiamo su specialità verticali e gestione ottimizzata, facendo emergere le eccellenze cliniche e rendendo il sistema più efficiente e gestibile. La candidatura a IRCCS e la medicina di genere, in sinergia con CTO e Molinette, rafforzeranno percorsi innovativi per la salute della donna. L’inclusione di Sant’Anna nel futuro Parco della Salute e la progettazione di un ospedale pediatrico integrato garantiranno prestazioni migliori e percorsi mamma-bambino all’avanguardia.» sottolinea l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Federico Riboldi.

 

«Questa riorganizzazione porterà vantaggi concreti: bilanci più efficaci, trasparenza contabile, controllo dei costi e rafforzamento delle specialità ginecologiche. Migliorerà la qualità delle cure e offrirà nuove opportunità di crescita al personale, che potrà lavorare in un contesto altamente specializzato. Unendo queste due realtà, trasformiamo una struttura elefantiaca in un modello più snello e di qualità, capace di rispondere alle sfide della sanità moderna.» afferma Riboldi.

«Sono particolarmente soddisfatto anche per il rispetto dei tempi che ci eravamo prefissati. Ringrazio il direttore generale dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, Livio Tranchida, e il commissario dell’OIRM, Franco Ripa, per l’impegno e la disponibilità che da subito hanno dimostrato per raggiungere nel minor tempo possibile un risultato che andrà a beneficio di tutto il Piemonte. Un ringraziamento anche ai Consiglieri regionali per il loro contributo al dibattito che ha consentito di sviluppare i temi connessi ad una decisione di grande rilievo per la sanità regionale.» conclude l’assessore Riboldi.

IL DIBATTITO IN CONSIGLIO REGIONALE

Nella seduta del Consiglio sono stati approvati quattro emendamenti alla delibera presentati delle opposizioni. Prevedono sostanzialmente la creazione di un piano dettagliato per l’integrazione dei sistemi informativi, la garanzia dell’interoperabilità dei dati clinici e amministrativi tra l’A.O.U. Città della Salute e della Scienza e la nuova A.O. O.I.R.M. – Sant’Anna, e di rendere esplicito che l’Ospedale Ostetrico Ginecologico Sant’Anna svolge una funzione strategica nella presa in carico complessiva della salute della donna, in tutte le fasi della vita e non soltanto in relazione alla gravidanza e al parto.

Nelle dichiarazioni di voto grande soddisfazione da parte dei consiglieri di maggioranza per il nuovo assetto della sanità torinese, mentre dalle opposizioni si registra una ferma contrarietà all’operazione.

Per Roberto Ravello (FdI) ”Lo scorporo del Sant’Anna non è un atto d’ufficio, ma una scelta di merito, convinta e coerente. Ricreare un vero polo materno–infantile, capace di unire due eccellenze come l’Ospedale Infantile Regina Margherita e il Sant’Anna, significa mettere davvero la salute della donna e del bambino al centro della sanità piemontese. La riorganizzazione non solo rafforza specializzazioni di livello nazionale, ma permette di superare i limiti della pachidermica Città della Salute, un colosso sempre più difficile da governare”

“Il nostro voto è convintamente contrario – ha spiegato Gianna Pentenero (Pd) – questa delibera a livello economico finanziario non sarà sicuramente a costo zero. Non riusciamo a capire né i benefici per i cittadini né perché la maggioranza si sia così ostinata a portare avanti questa operazione. Invece di potenziare la sanità, si frammenta ulteriormente il sistema, moltiplicando centri di spesa e confusione amministrativa. La delibera avrebbe dovuto essere subordinata alla presentazione di un Piano attuativo completo, con analisi economico-finanziaria e organizzativa”.

Alice Ravinale (Avs) ha evidenziato che “su materie così serie non si può navigare a vista, non sappiamo nemmeno i progetti sul Regina Margherita. Questa delibera manca di dati e chiarezza. separare ostetricia-ginecologia dalle specialità medico-chirurgiche dell’adulto significa indebolire la medicina di genere, frammentare i percorsi di cura e creare rischi per la sicurezza clinica”.

“Respingiamo le preoccupazioni sollevate dai banchi della sinistra sul futuro accorpamento dell’ospedale Sant’Anna e del Regina Margherita ha dichiarato Fabrizio Ricca (Lega) – abbiamo ricevuto un mandato preciso dai cittadini che per il Piemonte chiedevano una salute più vicina alle loro esigenze e il lavoro fatto in questo anno dall’Assessore Riboldi va in quella direzione. I presidi manterranno la loro piena operatività, col pregio di ridurre i costi e migliorare l’efficienza complessiva del sistema sanitario.”

Per Sarah Disabato (M5s) ”maggioranza porta a casa questa delibera senza aver sentito l’Università di Torino e tanti stakeholder. Manca di un piano finanziario, sui conti non vi è alcuna certezza. Questa delibera segna la fine del presidio del Sant’Anna, da sempre un’eccellenza per i bisogni della salute delle donne.

Silvio Magliano (Lista Cirio) ha ringraziato “l’assessore per il percorso che ha intrapreso, sono certo che si troveranno tutte le soluzioni affinché ci sia  una continuità operativa. Questa nuova azienda sarà un’eccellenza, l’impostazione data dall’assessorato consentirà di ottimizzare l’impegno delle risorse uniformando gli standard di qualità, anche in prospettiva della creazione IRCCS OIRM-Sant’Anna.

“Questo accorpamento porterà efficientamento ed una migliore qualità delle cure verso i piemontesi – ha sottolineato Davide Buzzi Langhi (Fi) – una nuova organizzazione della sanità piemontese che consentirà di ottimizzare l’impiego delle risorse, mantenendo al contempo un elevato livello di appropriatezza clinica, organizzativa e di prossimità assistenziale.

Infine Vittoria Nallo (SUE) ha rimarcato “il nostro no a questo provvedimento. Non è un approccio ideologico, non siamo favorevoli a questa delibera perché ci sono troppi aspetti poco chiari: dalla diagnostica all’aspetto finanziario dell’operazione. Ritengo che i problemi della sanità siano altri, come il fatto che molti piemontesi ormai rinunciano alle cure”.

Prima della votazione finale del provvedimento l’Assemblea ha approvato tre Ordini del giorno.

Il primo, presentato dalla prima firmataria Valentina Cera (Avs) a tutela della medicina di genere e dei percorsi integrati della salute femminile in relazione all’ipotesi di scorporo del Sant’Anna dall’Aou Città della Salute impegna tra l’altro la Giunta regionale “a presentare al Consiglio regionale una relazione tecnica completa”, che risponda a diversi punti, tra cui la garanzia della multidisciplinarità e dei percorsi integrati con i presidi Molinette, la definizione dell’assetto clinico-organizzativo, la sostenibilità amministrativa e organizzativa dello scorporo e le soluzioni logistiche necessarie per mantenere la continuità delle cure e delle emergenze”, a coinvolgere formalmente i professionisti dell’Aou, le società scientifiche, gli ordini professionali e le rappresentanze delle pazienti, al fine di poter attivamente compartecipare al processo” e a “garantire come obiettivo prioritario la tutela della medicina di genere, dei percorsi integrati e della sicurezza clinica delle pazienti e dei neonati”.

Quello presentato dalla prima firmataria Alice Ravinale (Avs), inerente la riapertura dell’area funzionale del Centro nascita presso l’Ospedale Sant’Anna, impegna la Giunta a far sì che “riapra quanto prima, presso l’Ospedale Sant’Anna, l’area funzionale del Centro nascita”, sia promossa “la creazione di ulteriori aree funzionali per le gravidanze a basso impatto ostetrico e la loro gestione autonoma in altre Unità ospedaliere ostetricia e ginecologia piemontesi e “assicuri il corretto funzionamento dei Comitati percorso nascita in ciascuna azienda ospedaliera interessata”.

Il terzo documento, presentato dalla prima firmataria Sarah Disabato (M5s) – infine – impegna la Giunta “a definire un piano straordinario di investimenti e di potenziamento dei consultori familiari presenti sul territorio piemontese”.

Al Pop App Museum i libri si animano

 L’inaugurazione è prevista l’11 dicembre prossimo

Nasce  a Torino il Pop App Museum a palazzo Barolo, l’unico a livello italiano e europeo, un suggestivo percorso  alla scoperta dei libri animati, libri speciali capaci di suscitare meraviglia e divertimento grazie ad effetti di tridimensionalità,  veri precursori delle moderne applicazioni digitali.  Si arricchisce così il viaggio fantastico tra libri animati e multimedialità del MUSLI, unico a livello italiano ed europeo. L’inaugurazione sarà l’11 dicembre al Musli di Torino, Museo della Scuola e del Libro per l’infanzia di via delle Orfane 7/a, con una mostra dedicata al geniale creatore di libri animati Lotont Meggendorfer, in occasione del centenario della sua morte. I materiali fanno parte del ricco patrimonio della Fondazione Tancredi di Barolo, donato dal presidente Pompeo Vagliani.

Le nuove sale, messe a disposizione dall’Opera Barolo, integrano il percorso già  esistente al MUSLI sui libri animati  e vengono inaugurate l’11 dicembre con la mostra “Sempre allegri bambini! Lothat Meggendorfer e il libro animato in Italia tra Ottocento e Novecento”, visitabile dal 12 dicembre al 28 giugno 2026. Il nuovo museo ha suscitato un grande interesse internazionale, testimoniato dalla presenza all’inaugurazione di ospiti illustri, che racconteranno diverse esperienze sul tema dei libri animati sviluppate in tutto il mondo , in particolare negli Stati Uniti, in Francia e Germania.

Il Pop App Museum rappresenta il punto di arrivo di un progetto avviato nel 2017 dalla Fondazione Tancredi di Barolo allo scopo di valorizzare  e mettere a disposizione del pubblico, degli studiosi e specialisti, ma anche degli appassionati e collezionisti, il patrimonio di materiali , conoscenze ed esperienze  sviluppati  negli ultimi dieci anni. Il progetto ha visto contemporaneamente la costituzione all’interno della Fondazione Tancredi Barolo dell’International Centre on Interactive Books, che supporta e garantisce le attività scientifiche,  di ricerca e valorizzazione sul tema e pubblica anche la rivista online “JIB journal on  Interactive Books”.

Il Pop-App Museum integra in un percorso espositivo unitario le sei nuove sale e gli spazi preesistenti del MUSLI dedicati ai libri animati. Si tratta di un nuovo museo interattivo che valorizza il collegamento tra la storia dei libri animati e le nuove tecnologie digitali, a partire da un patrimonio librario di interesse storico di oltre 1500 esemplari, che costituisce la più importante collezione in Italia  a disposizione del pubblico. Il progetto proseguirà nel 2026-2027 con l’allestimento definitivo del percorso complessivo. Saranno sviluppati nuovo contenuti multimediali,  con la creazione di un database consultabile online sulla collezione di libri mobili del MUSLI e verranno ampliate l’attività di formazione e i laboratori per la realizzazione di artefatti interattivi, sia cartacei sia multimediali.

Attraverso le attività didattiche rivolte alle scuole, il Museo permetterà di stimolare la creatività e facilitare l’avvicinamento alla lettura. Potrà inoltre costituire un’officina di sperimentazione per favorire lo sviluppo di competenze scientifiche e professionali,  per esempio nell’ambito del restauro e del cinema di animazione , in continuità con le esperienze già consolidate con il Centro di Conservazione Restauro La Venaria Reale, il Centro Sperimentale di Cinematografia e a quelle avviate recentemente con il Politecnico di Torino e l’Accademia Albertina.

Il Pop- App Museum intende inoltre stimolare esportare anche in Italia la presenza di nuovi talenti nel campo della creazione dei libri animati , capaci di unire capacità cartotecniche alle più avanzate tecnologie multimediali.

Tra gli obiettivi 2026-2027 vi è l’istituzione di un Premio rivolto ai giovani intitolato aLuisella Terzi , fra le prime donne attive in questo campo del Novecento, per libri che prevedono  parte cartotecnica e componente multimediale.

La mostra intitolata “Sempre allegri bambini” vuole essere un omaggio a uno dei più importanti e geniali creatori di libri animati per l’infanzia, Lothar Meggendorfer,  nato nel 1847 e scomparso nel 1925, di cui quest’anno ricorre il centenario della scomparsa. Mettendo evidenza la ricchezza e la varietà della sua produzione. Egli realizzò più di 160 libri , oltre 77 giochi da tavolo e numerose illustrazioni per riviste,  pubblicità e cartoline. La sua importanza nella storia dei libri mobili e interattivi presenta alcuni dei suoi capolavori più noti e spettacolari, come quelli dedicati al circo e alla casa delle bambole.

Parallelamente è anche l’occasione per esplorare il contesto dell’editoria italiana specifica tra gli anni Settanta dell’Ottocento e la prima guerra mondiale, in gran parte legato alla produzione internazionale.

Particolare spazio è dedicato al volume dal titolo Pierino Porcospino Vivente, che “prende vita” grazie a un tavolo interattivo multimediale . Il percorso prevede anche un focus sulla musica, a cui Meggendorfer ha dedicato ampio spazio nella propria produzione. In mostra sono presenti alcuni corti animati  realizzati dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Torino, a partire dalle sue tavole mobili a tema musicale e una serie di animazioni  sonore.

L’esposizione prosegue nella biblioteca fantastica con una sezione incentrata sul contesto editoriale italiano coevo. Accanto a un approfondimento sulle case editrici  Hoepli e Vallardi, sono esposti gli album animati in un unico esemplare realizzati da Luisa Terzi tra il 1913 e il 1917, recentemente restaurati nell’ambito della collaborazione  con il Centro Restauro La Venaria Reale e le versioni animate di Pinocchio con i disegni di Attilio Mussino.

Completano la sezione le card animate e tridimensionali realizzate dal grafico Sergio Martinatto, grande collezionista di Pinocchio, la cui grande collezione è conservata al MUSLI.
Il Pop App Museum , in occasione della sua apertura e fino a domenica 11 gennaio prossimo, sarà aperto tutti i giorni dalle 14 alle 19. Chiusura il 24,25, 31 dicembre e il 1 gennaio 2026.

Mara Martellotta

Capitale europea dell’Innovazione: Torino incorona Grenoble

È Grenoble Alpes Métropole a ricevere da Torino il testimone di European Capital of Innovation 2026: la vincitrice è stata svelata  durante la cerimonia alle Ogr dove è stato anche assegnato il titolo di European Rising Innovative City alla città danese di Aalborg. A fare il passaggio di consegne il sindaco di Torino Stefano Lo Russo che ha voluto porre l’attenzione: “sul momento che l’Unione Europea sta vivendo, perché dopo decenni di sviluppo, di coesione sociale e di valori come la libertà dalla guerra e la democrazia, questi sono in crisi e sotto attacco. E la cosa più importante è che in questo particolare momento per l’Unione Europea dobbiamo rafforzare il ruolo delle città”.

Torino, giovedì 4 dicembre 2025 OGR, corso Castelfidardo 22 European Capital of Innovation Award Ceremony 2025 Partecipano il sindaco Lo Russo e l’assessora Foglietta

Il premio iCapital viene assegnato alle città distintesi per essere all’avanguardia nell’utilizzare l’innovazione come strumento utile a rendere gli ambienti urbani più sostenibili, inclusivi e resilienti. Dopo un intenso processo di selezione una giuria di alto livello ha fatto la sua scelta: quest’anno nella categoria “European Rising Innovative City”, le finaliste erano Aalborg, Nicosia e San Sebastian.

Nella categoria “Capitale Europea dell’Innovazione”, le città finaliste, oltre a Grenoble Alpes Métropole che alla fine ha prevalso, erano Liverpool e Rotterdam.

Un passaggio di testimone con Torino, quindi, che nel 2024 era stata premiata a Lisbona da una giuria che aveva evidenziato come fattori per l’assegnazione di questo premio il ruolo di iniziative come la piattaforma Torino City Lab, il laboratorio di innovazione aperto e diffuso della Città di Torino che dal 2021 si è arricchito con la Casa delle Tecnologie Emergenti CTE Next. Così come la collegata piattaforma Torino Social Impact con le numerose progettualità finalizzate a creare impatto sociale sul territorio. Strumenti ma soprattutto ecosistemi di attori ed energie che hanno consentito la co-creazione e la sperimentazione di soluzioni urbane all’avanguardia in settori che vanno dalla Smart Mobility, allo Smart Living verso un modello di Città a zero emissioni e generativa di opportunità per tutti.

Torino, giovedì 4 dicembre 2025 OGR, corso Castelfidardo 22 European Capital of Innovation Award Ceremony 2025 Partecipano il sindaco Lo Russo e l’assessora Foglietta

Per il sindaco Stefano Lo Russo il fatto che Torino sia stata quest’anno Capitale Europea dell’Innovazione rappresenta: “una grande soddisfazione frutto di un grande lavoro, per cui ringrazio l’assessora Chiara Foglietta, ma anche uno stimolo a riflettere sul futuro dell’Europa, sul ruolo dell’innovazione in Europa e su cosa possiamo fare per rafforzare la capacità di innovazione del nostro continente, soprattutto in questo momento. E quello di oggi è un passaggio di testimone che è un messaggio positivo per il mondo, le città, la comunità in Europa”.

Bue grasso, Cia: “Vergognoso contestare agricoltori”

«Andiamo avanti tutti insieme con le nostre tradizioni, non dobbiamo avere paura di nessuno, si vergogni chi tira in ballo le famiglie che con il loro lavoro rendono grande il made in Italy e il territorio».

Così il presidente regionale di Cia Agricoltori italiani del Piemonte, Gabriele Carenini, dal palco della Fiera del Bue grasso di Nizza Monferrato, replicando alle contestazioni di un gruppo di animalisti che ha presidiato la manifestazione, con slogan e azioni di disturbo.

«La zootecnia è da sempre una colonna portante dell’agricoltura e dell’economia del territorio – ha detto Carenini -, il lavoro degli agricoltori va rispettato, anche perché sono loro i primi custodi dell’ambiente e della natura».

Insieme al presidente regionale Carenini, erano presenti alla Fiera del Bue grasso anche il direttore di Cia Alessandria Asti, Paolo Viarenghi, con il vicepresidente Amedeo Cerutti.

A Chivasso un anno di Cantiere Giovani

Il Cantiere giovani, un nuovo progetto innovativo del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL TO4, guidato dalla dottoressa Silvana Lerda, in collaborazione con la Cooperativa sociale Il Màrgine, ha festeggiato un anno di attività con l’evento “Mi illumino al buio” a Chivasso, nella sala convegni di Palazzo Einaudi, alla presenza dell’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte Federico Riboldi, del Direttore Generale dell’ASL TO4  Luigi Vercellino, dei Sindaci Claudio Castello (Chivasso), Elena Piastra (Settimo Torinese) e Giulia Guazzora (San Mauro Torinese) e di Dimitri Buzio (presidente LEGACOOP Piemonte).
Silvana Lerda e Simonetta Matzuzi (vicepresidente della cooperativa Il Margine) hanno introdotto la giornata ricordando come il progetto, che parte da esperienze pregresse, intende dare ascolto, visibilità e spazi in cui i giovani si possano sentire ascoltati e trovare momento di cura, se necessario. Per questo primo anno si è scelto di chiamarlo “Kaukokaipuu”, parola finlandese che descrive la nostalgia per un luogo in cui non si è vissuto, ma che rappresenta un rifugio in cui trovare riparo.
La forma è stata un talk dinamico, curato dalla dottoressa Anna Maria Accetta, psicologa del CSM di Settimo e referente clinica del Cantiere Giovanni per l’Asl TO4, sul tema del mondo giovanile, arricchito da contributi video, letture, testimonianze, interventi artistici e voci autorevoli di esperti (il professor Alessandro Zennaro, professore ordinario del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino, e il dottor Fabrizio Starace, presidente della Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica-SIEP, Presidente del Collegio nazionale dei Dipartimenti di Salute Mentale e direttore dell’ASL TO5).
 Al centro diversi temi d’attualità, come l’attivismo, il lavoro, l’uso di sostanze e il ritiro sociale. Hanno dialogato con gli esperti le psicologhe del progetto Simona Santoro e Sharon Carfora Lettieri, sottolineando in particolare la necessità di adottare, sul tema del disagio giovanile, un modello di intervento integrato e multidisciplinare, che unisce assistenza sanitaria e sociale per rispondere a bisogni complessi e sempre più emergenti.
Al termine, l’evento si è poi spostato all’XXL Café di Chivasso per un “AperiPare nel chill”, con musica e gadget ispirati al mondo della GenZ. All’interno del locale la regista Elena Beatrice con il videomaker Daniele Lince, hanno raccolto testimonianze dirette dei giovani e delle giovani presenti. A seguire, puro svago in cui poter dialogare, confrontarsi e essere semplicemente se stessi.

Fino a lunedì 8 dicembre il panettone solidale

Nelle piazze di Torino, vendita dei panettoni e dei pandori per aiutare i bambini del Reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Sant’Anna.

Ha preso il via venerdì “Due Volte Buoni”, l’iniziativa della Fondazione Crescere Insieme ETS, che da anni unisce gusto, musica e impegno solidale per i piccoli guerrieri del Reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Sant’Anna di Torino.

La madrina dell’iniziativa, Alena Seredova, con la presidente di ASCOM Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa, il presidente della Fondazione Crescere Insieme Daniele Farina, la vicepresidente Caterina Carbonara, il responsabile marketing di MAINA Ugo Di Gennaro e il presidente onorario di CRAI Piero Boccalatte, ha inaugurato la campagna natalizia a bordo di una simpatica Piaggio ApeCar 400 allestita per l’occasione in via Lagrange, davanti alla Rinascente. Con il taglio del mega panettone da 10 chili, offerto alla folla spontaneamente radunata, è iniziata la vendita del Gran Panettone e Gran Pandoro MAINA, il cui ricavato contribuirà al miglioramento delle attrezzature, alle tecnologie all’avanguardia e ai percorsi terapeutici del Reparto di Terapia Intensiva Neonatale del Sant’Anna.

Fino all’8 dicembre panettoni e pandori solidali potranno essere acquistati nelle principali piazze e vie del centro di Torino, sullo Shop Online della Fondazione e nelle attività commerciali aderenti.

Napoli-Juventus 2-1, 14ª giornata: il Napoli di Conte continua a volare

 

Il Napoli di Antonio Conte supera anche l’ostacolo Juventus e, con il 2-1 del Maradona, consolida la propria candidatura al ruolo di squadra più solida del campionato. La doppietta di Højlund, decisivo nei momenti chiave, ribalta il guizzo iniziale di Yildiz e consegna agli azzurri la terza vittoria di fila, la seconda in un big match dopo Roma.
Gli uomini di Conte restano imbattuti in casa nel 2025, unico club nei top 5 campionati europei, e tornano per una notte in vetta alla Serie A, in attesa delle risposte dell’Inter. La squadra mostra identità, intensità e una crescente maturità nel controllo delle gare.
Per la Juventus di Spalletti, fischiato dai suoi ex tifosi, arriva invece una nuova battuta d’arresto. I bianconeri confermano alcune fragilità: poca profondità nelle giocate, difficoltà nel proteggere il vantaggio e solita sofferenza sulle palle alte. Il gol decisivo di Højlund riapre ferite già note al popolo juventino, ora costretto anche a guardare con preoccupazione alla corsa Champions, con quattro punti da recuperare.
Una serata che ribadisce un concetto: oggi, la vera certezza della Serie A parla ancora azzurro.

Enzo Grassano

Arrestato in Spagna anarchico condannato a Torino

E’ stato arrestato in Spagna l’anarco-insurrezionalista spagnolo Gabriel Pombo Da Silva. Era stato condannato a due anni per apologia e istigazione a delinquere con finalità di terrorismo, nell’ambito dell’operazione “Scripta Manent” della Digos di Torino, che ha disarticolato l’associazione terroristica Fai-Fri, Federazione Anarchica Informale/Fronte Rivoluziorio promossa da Alfredo Cospito, condannato a venti anni di reclusione e sottoposto al 41 bis. Da Silva è stato fermato dagli uomini del Comisarìa General de Informaciòn della Policìa Nacional spagnola, in coordinamento con la Direzione centrale della Polizia di Prevenzione e la Digos di Torino.