A Moriondo Torinese, per consentire la manutenzione straordinaria della carreggiata, con la bitumatura ex novo del piano viabile, la Strada Provinciale 120 di Riva di Chieri sarà chiusa tra il km 12 e il km 13+020 lunedì 15 e martedì 16 dicembre tra le 7,30 e le 19. La chiusura non si protrarrà oltre il termine dei lavori e si rende necessaria in ragione della larghezza limitata della carreggiata.
| VENERDI 12 DICEMBRE
Venerdì 12 dicembre ore 17 INCONTRO CON PATRICK TUTTOFUOCO E DRIANT ZENELI MAO – incontro nell’ambito del progetto DIGITAL VISUAL Il MAO Museo d’Arte Orientale presenta un incontro con Patrick Tuttofuoco e Driant Zeneli in conversazione con Anna Musini. L’evento è realizzato nell’ambito del progetto DIGITAL VISUAL, ideato da Quartz Studio e realizzato con il supporto di MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile, Fondazione Santagata e Università di Torino, e con il patrocinio della Regione Piemonte e della Città di Torino. Il dialogo approfondirà la pratica dei due artisti, focalizzandosi su una selezione di opere che mostrano la relazione con lo spazio pubblico, con il contesto urbano e con le comunità con cui i loro lavori interagiscono. L’incontro sarà occasione per esplorare in particolare il legame con la città di Torino e le opere commissionate dal MAO ai due artisti, tra cui l’installazione luminosa Ultraworld, realizzata da Patrick Tuttofuoco nel 2024, e il lavoro in fase di sviluppo di Driant Zeneli, che sarà presentato nel novembre 2026 all’interno del progetto Declinazioni Contemporanee. Una parte del dialogo sarà dedicata inoltre all’analisi del digitale nella realtà contemporanea e nelle pratiche artistiche. L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti.
Patrick Tuttofuoco (Milano, 1974) è un artista visivo, docente presso la facoltà di Arti Visive e Studi Curatoriali alla NABA di Milano. La sua pratica, che mescola Modernismo e Pop, è concepita come un dialogo tra l’individuo e la sua capacità di trasformare l’ambiente in cui abita, esplorando le nozioni di comunità e di integrazione sociale. L’artista spinge le proprie opere verso l’astrazione utilizzando l’uomo come paradigma dell’esistenza e unità di misura della realtà. Da questo processo prendono vita infinite versioni dell’essere umano e del contesto della sua esistenza, capaci di animare le sculture.
La ridefinizione dei concetti di fallimento, utopia e sogno è al centro della ricerca di Driant Zeneli (Scutari, 1983), in quanto elementi che aprono possibili visioni e realtà alternative. Nei suoi film e nelle sue installazioni video-scultoree, la rappresentazione del potere, della scienza, della mitologia e delle fiabe si intreccia con narrazioni individuali, dando vita a utopie che sovvertono l’ordine naturale delle cose. L’atto creativo si nutre di incontri casuali e del rapporto con il patrimonio architettonico dei luoghi con cui l’artista si confronta. Driant Zeneli è docente presso la NABA di Roma ed è attualmente in residenza presso Artist residencies Art Explora – Cité internationale des arts di Parigi.
DOMENICA 14 DICEMBRE
Domenica 14 dicembre ore 16 GAYE SU AKYOL MAO – performance per la presentazione di “In palmo di mano”, il Calendario di Porta Palazzo 2026, realizzato dal Comune di Torino con l’assessorato al Commercio e il MAO @Tettoia del Contadini, piazza della Repubblica – Torino In occasione della presentazione di “In palmo di mano”, il Calendario di Porta Palazzo 2026, realizzato dal Comune di Torino con l’assessorato al Commercio e il MAO Museo d’Arte Orientale, domenica 14 dicembre alle ore 16, sotto l’iconica Tettoia dei Contadini, si svolgerà la performance musicale di Gaye Su Akyol, una delle voci più originali e dirompenti della scena turca contemporanea. Cantautrice e chitarrista femminista, Akyol fonde rock e pop con la musica popolare anatolica in una miscela esplosiva. Acclamata come “la nuova promessa della musica turca” dal New York Times, si ispira tanto alla psichedelia turca degli anni ‘70 quanto a icone folk come Selda Bağcan. A fare da scenografia alla performance sarà la piazza stessa che, per l’occasione si trasformerà in un palcoscenico aperto e non esclusivo, privo di barriere visive e fisiche: nessun palco, ma solo un’area a livello del suolo, in continuità con lo spazio circostante. Partecipazione gratuita.
GIOVEDI 18 DICEMBRE
Giovedì 18 dicembre ore 18 LA “VIA DEL TACCUINO”. VIAGGI IN ORIENTE CON IL “CARNET DE VOYAGE” MAO – conferenza nell’ambito del corso di formazione extracurricolare 2025/26 Il Viaggio, in quanto occasione privilegiata di scoperta del mondo, è l’esperienza in cui, più d’ogni altra, il taccuino- nelle sue classiche partiture, quella figurativa e quella “scritta”- ci rivela tutta la sua efficacia. Diversamente dal taccuino quotidiano, il “journal intime”, di cui poche testimonianze di qualità sono sopravvissute all’avvicendarsi delle generazioni, il taccuino di viaggio ha invece una lunga storia e splendidi esempi in archivio. A partire dal XVII secolo, il viaggio in Oriente (o più genericamente il viaggio esotico) è stato declinato in forme, stili e attitudini molto diverse. Strumento di prospezione coloniale e archeologica (Amelia Edwards) o supporto di fughe più o meno oniriche, (Gauguin:“…des notes éparses, sans suite come les reves, comme la vie toute faite de morceaux”), laboratorio antropologico, raccolte di Stefano Faravelli ha frequentato e lavorato come “artista viaggiatore” in Cina, India, Giappone, Tibet. Ha studiato in modo approfondito il mondo islamico e viaggiato in medio oriente. A partire da queste esperienze sono nati dei libri che hanno contribuito alla diffusione e alla riscoperta del Carnet de Voyage in Italia. Il suo intervento, dopo una breve ricognizione nella storia del genere, si concentrerà sulla sua personale interpretazione del “taccuino orientalistico”. Supporto della mia riflessione saranno i suoi libri: “India per vedere l’Elefante” (EDT) e “Giappone, taccuini dal Mondo Fluttuante” (De Agostini), che si prestano particolarmente ad entrare in relazione con gli oggetti delle collezioni del museo. Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili.
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| Visite guidate in museo alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO a cura di CoopCulture. Per informazioni e prenotazioni: t. 011 19560449 (lunedì-domenica ore 10-17)ftm.prenotazioni@coopculture.it
https://www.coopculture.it/it/poi/gam-galleria-darte-moderna/ |
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Il Teatro Colosseo ospiterà, fino al 21 dicembre prossimo, il comico Angelo Duro, protagonista assoluto della comicità contemporanea, che sarà in scena con la più lunga tenitura dell’intera stagione 2025–2026, per un totale di sedici serate consecutive (alcune già sold out) che stanno trasformando il teatro di via Madama Cristina nella “casa” dello spettacolo più atteso delle feste.
Dopo il successo travolgente del tour “Sono cambiato”, Duro ha scelto nuovamente Torino e il Teatro Colosseo per presentare al pubblico piemontese il suo nuovo show, “Ho tre belle notizie” che ha già registrato oltre 60 “tutto esaurito in tutta Italia” confermando un legame speciale con un palcoscenico che ha accompagnato e amplificato la sua esplosione artistica, diventando una delle piazze più importanti del suo percorso teatrale. Il Colosseo è stato infatti tra i primi teatri italiani a credere nella forza scenica di Angelo Duro, ospitando i debutti e contribuendo a quel passaparola straordinario che lo ha portato a riempire teatri in ogni regione e a imporsi come una delle voci più originali e seguite della stand-up italiana.
“Ho tre belle notizie” è il suo quarto spettacolo e arriva in un momento di maturità artistica definitiva e dopo il successo travolgente del suo primo film Io sono la fine del mondo dello scorso anno: un Angelo Duro più tagliente, più diretto, più spiazzante che mai. Il nuovo live promette una scrittura imprevista, sorprese narrative e il suo inconfondibile sguardo controcorrente, capace di far ridere mentre scardina certezze e mette a nudo ipocrisie, abitudini e fragilità del presente. E, come suggerisce il titolo, questa volta il pubblico è atteso da tre notizie, che solo il giovane comico sa trasformare in un mondo di provocazioni irresistibili.
La lunga residenza torinese, unica nel tour, fa del Colosseo il cuore della tournée invernale e conferma il ruolo del Teatro come luogo privilegiato per la comicità di nuova generazione: pop, intelligente, radicale e seguitissima.
Info: www.teatrocolosseo.it e sui profili social del Teatro
Mara Martellotta
Quando l’estremismo porta a esagerare
IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
Ho conosciuto Vittorio Feltri che giocava a golf con il mio amico Camillo Olivetti. Notai già allora l’”incontinenza” affatto senile di Feltri che per il gusto della battuta avrebbe rinunciato a priori ad un ragionamento meditato. Era il contrario di suo figlio Mattia Feltri che ha scelto ben altre strade. Vittorio Feltri è stato un giornalista di successo, malgrado alcuni infortuni clamorosi. Ha fatto aumentare le tirature dei giornali diretti, ma forse non basta questo risultato per fare un giornale che informi con un minimo di criticità e di indipendenza. Si può anche essere di parte e rispettare la deontologia giornalistica che molti giornali di finta opinione trasgrediscono ogni giorno. Ma la condanna di Feltri decisa dal Tribunale civile di Torino che ha stabilito una penale di 20mila euro, è senza dubbio motivata. Il giornalista in una trasmissione radiofonica non si è trattenuto e ha detto testualmente: “Sparerei in bocca ai musulmani che considero razze inferiori”.I 200 presepi di Schierano d’Asti



Agroalimentare e neve, il Piemonte su Rai e Mediaset
Il tappo che salta da una bottiglia di Alta Langa scatena la sinfonia di sapori di una tavola di Natale imbandita degli straordinari prodotti dell’agroalimentare piemontese: dai ravioli del plin al risotto al vino rosso, dal gran bollito misto ai formaggi, dal decanter di Barolo alla nocciola Tonda Gentile, dalle castagne alla Mela Rossa di Cuneo Igp. «Piemonte is. Eccellenza da gustare», il claim. E l’ebbrezza di lanciarsi in una discesa con gli sci o la tavola dalle vette innevate delle Alpi – catturate con spettacolari riprese dal drone – per poi ritrovarsi nel calore di un calice e di una cena romantica a due passi dalle piste.
Sono i due spot emozionali – della durata di 20” ciascuno – voluti dall’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport e Post-olimpico, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni – con cui il Piemonte promuove per la prima volta in una massiccia campagna di comunicazione sui media nazionali due sue eccellenze: l’agroalimentare e il turismo della neve. Entrambi saranno diffusi sulle reti televisive generaliste e tematiche Rai e Mediaset. Entrambi sono in programmazione dal 7 dicembre: quello sull’agroalimentare proseguirà fino al 14 gennaio prossimo; quello sulla neve fino a fine marzo 2026, coprendo l’intero periodo dei Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina e della Coppa del Mondo di Sci alpino. I due spot saranno in circuito dal 15 al 24 dicembre anche sui monitor delle 14 Grandi Stazioni ferroviarie d’Italia con 150 passaggi giornalieri ciascuno.
Commenta l’assessore Bongioanni: «I prodotti dell’eccellenza enogastronomica e il turismo della neve sono due asset su cui il Piemonte ha una potenzialità enorme, eppure sui mercati non è ancora conosciuto e percepito come merita. Con questa massiccia campagna – che non ha precedenti per sistematicità e presenza – voglio dare al Piemonte la visibilità e l’identità che merita rispetto ad altre Regioni più presenti da tempo nella comunicazione promozionale. Sotto quest’aspetto abbiamo dalla nostra due fattori rilevanti: la curiosità e che spinge i mercati a scoprire sempre nuove mete e nuovi prodotti, e l’enorme lavoro che stiamo compiendo a tutti i livelli per ridisegnare l’offerta e la promozione, con strumenti come la legge 18 per l’offerta turistica che ho riattivato dopo anni e la cui graduatoria sarà pubblicata entro fine anno. È solo l’inizio di una strategia promozionale strutturata e coordinata che coinvolgerà sempre di più le Atl, i Consorzi e tutti gli attori attivi sui territori».
Aggiunge l’assessore alla Montagna e Sistema Neve Marco Gallo: «Per potenziare e rendere ancora più attrattive e competitive le nostre stazioni sciistiche abbiamo messo a disposizione 50 milioni di euro attraverso il Bando Neve per il rilancio dell’intero sistema neve piemontese. È un investimento che non ha precedenti: per la prima volta non riguarda soltanto gli impianti di discesa ma anche le piste da fondo e rappresenta un passaggio strategico per garantire sicurezza, innovazione e sostenibilità alle nostre montagne. I 41 progetti finanziati – dagli interventi sulla sicurezza delle funivie, dal potenziamento dell’innevamento programmato all’acquisto di battipista – inoltre sono la dimostrazione che il Piemonte ha scelto una direzione chiara: dare ai comprensori le condizioni per crescere, competere e accogliere ospiti da tutta Italia e dall’estero».
A questo link lo spot agroalimentare:
https://vimeo.com/1143469444/6fe5782ea4
Per motivi contrattuali lo spot neve non è disponibile al di fuori dei circuiti commerciali concordati
Parrocchia San Domenico Savio di Torino
Il presepe meccanico dell’Oratorio Michele Rua è frutto di un ‘idea nata da alcuni Cooperatori salesiani, che decisero di allestirlo per la prima volta nel Natale del 2000, nell’attuale sede di via Paisiello 44 a Torino. Negli anni si è arricchito di nuove figure meccaniche ed ammodernato con una nuova scenografia. E’ realizzato su di una superficie di 35 metri quadri e si possono ammirare elementi caratteristici come un mulino, un castello, le torri, le grotte , i torrenti accompagnati da artigiani all’opera e contadini.
I movimenti meccanici presenti sono oltre 40 , realizzati con materiale di recupero, grazie al sapiente lavoro artigianale dei volontari del Laboratorio degli uomini del Michele Rua: il desiderio di costruire un’opera per ricordare la nascita di Gesù è stato anche il modo per condividere il tempo e ritrovarsi con gli amici.
Nella parte esterna un presepio artistico a grandezza naturale, con la natività , le figure dei pastori e i tre Re Magi posti sopra i cammelli, accoglie il visitatore. Nel laghetto che è stato aggiunto possiamo ammirare le riproduzioni di rane, tartarughe, scoiattoli, uccelli, un pavone ed una coppia di germani con i piccoli. Vicino alla grotta si possono notare pulcini, galline, conigli, un fabbro con la sua fucina.
Ogni anno il presepe si rinnova nei piccoli dettagli, a volte impercettibili ma interessanti per la veracità e la ricostruzione storica del paesaggio
Negli ultimi anni si è aggiunta anche l’esposizione di presepi artigianali eseguiti con vari materiali e di tutte le fogge.
In occasione del Natale 2025 gli uomini del Laboratorio del Michele Rua hanno restaurato e allestito un Presepe Napoletano che è stato donato.
La mostra si è arricchita delle poesie del ” Collettivo Versi Appesi ” curato da Rosita Panetta
Opere diverse che rappresentano la nascita di Gesù Bambino: è sempre bello dedicare del tempo per visitare la mostra e la sua atmosfera magica. Un mix di spiritualità, tradizione,senso di appartenenza e un’immersione nel clima festoso e gioioso che il presepe ci offre.
Gli amici del Presepio del Michele Rua
Referente Pasqualino Zanatta (348 323 1982 )
Via Paisiello 44 Torino
dal 22 Dicembre 2025 all’ 6 Gennaio 2026
orario di apertura:
-giorni feriali: 15,00-19,00
-orari festivi: 9,30-12,30 – 15,00-19,00
APERTURE STRAORDINARIE 07/12 08/12 14/12 21 /12
INGRESSO LIBERO
Piano socio-sanitario regionale in commissione
Il nuovo Piano socio-sanitario regionale 2025-2030 arriva all’esame in quarta Commissione, presieduta da Luigi Icardi. Continua così l’iter del provvedimento, che ha già sommato quindici sedute dedicate e sette tappe di consultazione sui territori, da cui sono arrivate 155 memorie di enti, associazioni e operatori. Il Piano ha ottenuto anche parere favorevole a maggioranza da parte del Consiglio delle Autonomie locali (Cal).
L’assessore alla Sanità Federico Riboldi ha spiegato che il testo, inizialmente concepito come documento illustrativo, è stato trasformato in un vero articolato legislativo, conservando i contenuti ma rivedendo completamente la forma. Si tratta di un Piano programmatico che sostituisce quello datato 1995 e orienterà la sanità piemontese dei prossimi vent’anni; saranno poi decreti attuativi e provvedimenti successivi a definire nel dettaglio gli interventi, con il contributo della Commissione.
Da parte della Giunta sono stati presentati poco più di centottanta emendamenti, firmati da Riboldi e dall’assessore alle Politiche sociali Maurizio Marrone, molti dei quali accolgono le richieste arrivate dagli stakeholders.
Il consigliere Daniele Valle ha sollecitato un confronto più approfondito sui contenuti, non solo sugli aspetti formali.
Nel merito, Riboldi ha spiegato di puntare a spostare l’asse della sanità dall’ospedale al territorio, rafforzando prevenzione, assistenza domiciliare e servizi di prossimità. Il Piano introduce anche nuove figure professionali per rispondere ai bisogni di una popolazione più anziana e colpita da malattie croniche. L’obiettivo, come spiegato, è rendere l’accesso alle cure più semplice, ridurre le liste d’attesa e limitare le rinunce dovute ai costi o ai tempi troppo lunghi. Una riforma che, nelle intenzioni dell’assessore, vuole avvicinare la sanità piemontese ai cittadini e costruire un sistema più moderno, capillare e sostenibile.
Lo stesso Valle ha ribadito che il Piano deve diventare un progetto vero, solido e trasparente. A suo giudizio il Piemonte merita una strategia sanitaria all’altezza delle sfide che lo attendono. Ha inoltre segnalato che il testo attuale lascia poco spazio di intervento al Consiglio e, sul piano politico, presenta ancora vuoti significativi. Per questo ha auspicato il massimo livello di condivisione prima dell’approvazione.
Ufficio Stampa CRP
Va in scena mercoledì 10 dicembre, al teatro Gioiello di Torino, per la regia di Francesco Branchetti e la direzione artistica di Vincenzo Iannone, lo spettacolo teatrale “Malena e il tango”, che rappresenta un viaggio intimo e struggente nell’anima di un genere musicale e poetico che ha incantato generazioni. Ad interpretare il personaggio di Malena, che si ispira all’omonimo brano “Malena canta il tango”, non sarà Maria Grazia Cucinotta, come previsto all’inizio, ma l’attrice Barbara De Rossi, che diventerà la voce di un universo fatto di storie Intrecciate e sentimenti profondi. Le sue parole conducono il pubblico in un labirinto di emozioni, evocando immagini di vita a ritmo di tango. Le musiche omaggiato i grandi maestri del genere: Astoria Piazzolla, Carlos Gardel, Anibal Troilo e Osvaldo Pugliese. Brani iconici come Oblivion, Volver, Uelbo al sur e Malena canta il tango vivono sulla scena raccontando storie diverse, unite dalla forza del tango. A Malena si ispirò il grande poeta del tango, Homero Manzi, per il testo “Malena canta il tango”, scritto nel 1941 e musicato da Lucio Demare. In “Malena e io tango”, non vi è solo una danza, ma una filosofia di vita:una poesia che prende forma, fusione di corpi e di anime, desiderio e nostalgia che si animano in un sogno senza tempo. Ne nasce un mondo di magia evocato dalle luci e dagli elementi scenografici, capaci di esaltare il fascino femminile e la passione eterna. La regia indaga l’animo umano attraverso musica, toni, atmosfere e colori, guidata dall’interpretazione di una bravissima attrice.
Teatro Gioiello: via Cristoforo Colombo 31, Torino
Mara Martellotta