“In queste ore ho incontrato numerosi sindaci del torinese che hanno fronteggiato o stanno ancora affrontando incendi sul loro territorio. La situazione è ancora drammatica e si contano i danni e le spese sostenute per l’accoglienza delle famiglie presenti nelle zone più colpite. Chiederò in un documento a Regione e Governo che vengano erogate risorse per le spese sostenute dai Comuni in questi giorni”. Ad affermarlo la vicepresidente del Consiglio regionale Daniela Ruffino. Conclude Ruffino: “Un ringraziamento particolare va alle forze dell’ordine e della protezione civile impegnate sul campo. I vigili del fuoco in particolare
stanno facendo un lavoro fondamentale come ho avuto modo di verificare parlando con il Prefetto. C’è sicuramente molta preoccupazione per domani, quando é previsto di novo vento forte, confido che si riesca nel più breve tempo possibile a limitare i danni attraverso l’organizzazione che la Regione Piemonte si è data e che è sempre stata all’avanguardia nell’affrontare le emergenze e calamità naturali. La morte di un giovane a Cantalupa deve farci aumentare gli sforzi per superare questo difficile momento e se fosse necessario diventa fondamentale precettare le componenti non ancora attivate, come l’esercito”.
Ragazzo muore nel tentativo di spegnere un incendio
Un ragazzo di 26 anni è morto a Cantalupa, mentre tentava di spegnere le fiamme che stavano raggiungendo la propria abitazione. Il giovane, nel tentativo di fermare l’incendio – uno dei numerosi che stanno bruciando le montagne e le campagne torinesi in questi giorni – stava tagliando dei rami affinché non prendessero fuoco. E’ stato probabilmente colto da malore e i soccorsi non hanno potuto salvarlo.
(foto: archivio)
Venerdì 27, sciopero di 4 ore del trasporto pubblico GTT Gruppo Torinese Trasporti
Lo sciopero si svolgerà con le seguenti modalità:
servizio urbano e suburbano della Città di Torino dalle 15 alle 19
metropolitana dalle 16 alle 20
autolinee extraurbane dalle 10.30 alle 14.30
ferrovie GTT dalle 18 a fine servizio.
Info: http://www.gtt.to.it/…/4326-sciopero-di-4-ore-dei-mezzi-gtt…
Ode a Torino
Guarda! Distesa su fertile piana,
per corona il candore alpino. Ammira!
Le crode granata degli edifici,
l’opera svettante del novarese.
Respira! La vivifica atmosfera
del Risorgimento glorioso. Culla
dell’indomita anima cavouriana,
Torino, regale Torino, appari,
ancora oggi, quella sublime musa
che il Gozzano cantò. Nel grande figlio
del Monviso, orgogliosa, ti contempli.
Le sinuose colline dal verdeggiante
splendore svelano la tua pudica
bellezza. Reagisci, augusta città!
Sospesa tra epico passato, ignoto
presente e quel magnifico destino
a cui non potrai sottrarti in eterno.
.
(foto: Mihai Bursuc)
“L’applicazione dell’imposta regionale sulle emissioni sonore nella nostra regione può provocare delle distorsioni della concorrenza con gli altri aeroporti. Per esempio la Lombardia non applica questa imposizione come la maggior parte delle Regioni italiane. È giusto che chi inquina debba pagare, ma il problema dovrebbe essere affrontato a livello globale”.
In questi termini si è espresso Dario Maffeo, direttore delle risorse umane, affari societari e qualità della Sagat Spa, l’ente di gestione dell’aeroporto di Torino, nel corso dell’audizione in merito all’applicazione dell’imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili (Iresa). L’audizione, tenuta il 25 ottobre congiuntamente dalla prima e seconda Commissione, è stata presieduta dal presidente della prima, Vittorio Barazzotto, alla presenza della presidente della seconda, Nadia Conticelli. L’imposta ambientale sulle emissioni sonore è dal primo gennaio 2013 un tributo proprio regionale, attualmente applicato in Lazio e Campania, nell’ambito di quanto stabilito dal decreto legislativo 68/2013. Con un successivo provvedimento statale è stata disposta una entità massima di € 0,50 per tonnellata per aeromobile ed altri parametri come il riferimento a decollo o atterraggio diurno o notturno. Importante poi l’adozione, nella normativa di riferimento, della suddivisione dei velivoli in cinque classi inquinanti secondo le disposizioni dell’Icao, l’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile, l’agenzia autonoma delle Nazione Unite che gestisce la navigazione aerea, standard compresi.Secondo la norma regionale che istituisce l’Iresa piemontese, approvata con il Bilancio di previsione l’aprile scorso, questa deve entrare in vigore dal primo gennaio 2018. Sono state poste alcune domande dai commissari e, in particolare, sono intervenuti Gianpaolo Andrissi e Davide Bono (M5s), Marco Grimaldi (Sel) e Conticelli per il gruppo Pd.
Il gruppo M5s ha chiesto come una tassa che, secondo i calcoli della stessa Sagat porterebbe ad un aggravio di costi di circa 40 euro per decollo o atterraggio dell’aereo tipo che opera su Caselle (B 737), possa influire così sensibilmente sui costi, visto che per ogni volo si vendono mediamente oltre un centinaio biglietti per altrettanti passeggeri. Grimaldi ha argomentato circa una corretta proporzionalità che possa indurre le compagnie a comportamenti virtuosi, mentre Conticelli ha chiesto se la precedente tassa ambientale, all’inizio degli anni ’90, abbia portato a concreti investimenti per la mitigazione dell’inquinamento acustico e il risarcimento delle popolazioni interessate, visto che da 15 anni non ci sono più tasse. Inoltre, “è un principio che deve essere applicato da tutte le Regioni, non è possibile creare disparità territoriale ai danni di chi vive nelle zone aeroportuali e subisce i danni ambientali conseguenti”. Dalle risposte della delegazione Sagat è emerso che i 40 euro corrispondono, sempre nell’esempio del velivolo della Boeing, ad un aumento di circa il 25 per cento e che nel loro complesso le compagnie aeree, su Torino, verrebbero a pagare annualmente un milione di euro in più l’anno. Secondo Maffeo, sarebbe provato statisticamente che un aumento di questa entità porta normalmente le compagnie aeree, soprattutto quelle low cost, ed essere fortemente influenzate nella scelta degli scali sui quali operare. In merito ad una possibile proporzionalità delle tariffe, è stato rilevato che a Torino operano un 60 per cento di velivoli di classe terza e un 40 per cento di classe quarta (un po’ meno inquinanti). Infine, la delegazione Sagat ha raccontato come a suo tempo vennero acquistate le otto centraline per il rilevamento del rumore con i proventi della vecchia tassazione. Centraline che comunque sono state successivamente rinnovate.
www.cr.piemonte.it
Al via le nuove assunzioni del personale sanitario dopo tanto tempo, ” anche se la strada da percorrere è ancora lunga perché i vincoli imposti da tanti anni di piano di rientro si fanno sentire”, afferma l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, in Consiglio regionale. Le opposizioni sono scettiche sulle assunzioni promesse ma Saitta ha dichiarato che “ nei giorni scorsi la Città della Salute di Torino ha deliberato le prime 51 assunzioni di infermieri per i presidi di propria competenza, e in queste ore ho avuto modo di sentire i direttori dell’Asl Città di Torino e dell’Asl TO5, che hanno confermato come entro la fine dell’anno assumeranno rispettivamente 85 e 25 infermieri”. Secondo l’assessore si sta applicando l’accordo siglato il 10 marzo con le associazioni sindacali del comparto sanitario, “privilegiando la stabilizzazione del precariato e continuando costantemente l’interlocuzione con i sindacati che hanno firmato l’intesa: presto verrà convocato nuovamente un incontro con tutti i sottoscrittori”. I tetti di spesa massima per il personale fissati per il 2017 dalla Giunta regionale per le aziende sanitarie, spiega la Regione attraverso una nota, sono gli stessi del 2016. Questo atto, unito alla conferma del blocco del turnover per il personale amministrativo, significa nella pratica che “ci sarà per la prima volta una significativa crescita del personale sanitario, soprattutto infermieri e medici, presente nelle aziende sanitarie regionali”. L’unico vincolo è quello previsto dalle norme nazionali: la spesa per il personale deve essere inferiore dell’1.4% rispetto al corrispondente ammontare del 2004.
Santa Polenta!

Di seguito il programma dei 3 giorni di festa:
Polenta Rock
Il weekend comincia nel modo migliore con la musica dal vivo dei Rock a’ Tock: una serata all’insegna del divertimento durante la quale andremo ai grandi classici degli anni ’70 e ’80, fino al Rock e al Pop dei giorni nostri, senza dimenticare i brani d’autore. Sarà inoltre presente la Fondazione Ricerca Molinette per presentare l’edizione 2017 di “Un Baffo per la Ricerca”, la campagna per la prevenzione dei tumori maschili. Informazioni sul programma di eventi e iniziative organizzate sul territorio durante tutto il mese di novembre, saranno disponibili al banchetto, dove sarà possibile ricevere il merchandising a tema baffo in cambio di una donazione. I fondi raccolti nell’ambito della campagna, verranno devoluti al dipartimento di Urologia dell’Ospedale Molinette, per l’acquisto di strumenti di biopsia di precisione.
Polenta e salsiccia
Polenta e baccalà alla vicentina
Cialda di farina di polenta lardo e noci
Bruschetta di polenta
Quadrotti di polenta con salsa di parmigiano
Ciambellino di polenta con ratatouille
In abbinamento la birra artigianale alla spina Baladin e il vino sfuso Barbera e Arneis Fontanafredda
Al dolce ci penserà FOL POPCORN, Via Maria Vittoria 2, Torino:
Margherita: fragranti popcorn con pomodoro e origano
Fondente passione: popcorn mushroom scoppiati ad aria, ricoperti da diversi strati di cioccolato ed infine arricchiti con soffice polvere di cacao
Pistacchio: popcorn capaci di sprigionare tutta la bontà dei pistacchi
La polenta nei Ristorantini
I Ristorantini di Eataly ospiteranno gli chef di alcuni ristoranti, che proporranno piatti pensati per l’occasione:
Ai Ristorantini di Salumi&Formaggi e Verdure LA SARTORIA, Via Sant’Anselmo 27/a, Torino
Polenta bianca alla parmigiana, 10,00 €
Al Ristorantino della Carne SANTA POLENTA, Via Barbaroux 33, Torino
Polenta e salsiccia, 12,00 €
Polenta e garitule, 14,00 €
Polenta, salsiccia e garitule, 14,00 €
Al Ristorantino del Pesce BACALHAU – OSTERIA DEL BACCALÀ, Corso Regina Margherita 22, Torino
Baccalà alla vicentina con polenta, 14,00 €
Fish and chips in salsa di gorgonzola, 13,00 €
Show cooking con l’associazione BreadHeArt
Ci saranno anche gli amici dell’associazione culturale BreadHeArt, nata con l’obiettivo di diffondere la cultura e tutti i segreti dell’arte bianca, che proporranno uno show cooking gratuito. Insieme vedremo come preparare un pane non convenzionale usando la farina di mais ed alcune eccellenze della tradizione regionale del Belpaese come speck e fontina. Andremo anche alla scoperta della pasta madre, per realizzare il pane a casa, con tante gustose ricette.
La merenda sinoira
Merenda sinoira a base di polenta e musica dal vivo, nel Dehors. Verrà a trovarci la band dei Trelilu, che proprio nel 2017 festeggia i suoi 25 anni di attività!
Di seguito il menu:
Polenta semplice, 4,00 €
oppure
Con fricandò: salsiccia maiale, bocconcini di manzo e bocconcini di maiale in umido, 6,00 €
Con crema di formaggi: fontina, gorgonzola e taleggio, 6,00 €
Con bagna dell’inferno: salsa con pomodoro, aglio e acciughe, 6,00 €
Con marmellata di ramasin, 5,00 €
Con marmellata di albicocche, 5,00 €
In abbinamento birra artigianale alla spina Baladin e vino sfuso Barbera e Arneis Fontanafredda
La sentenza della Corte d’Appello di Torino infligge 30 anni di carcere, confermando la condanna in primo grado, a Luigi Caramello, il 49enne che nel 2015 uccise a coltellate l’ex moglie Barbara Natale, di 44 anni, a Canelli, nell’Astigiano. L’uomo, oggi detenuto alle Vallette, poco dopo avere ucciso la donna (i due si erano separati tempo prima) tentò il suicidio. Per l’avvocato difensore si tratta di una pena troppo elevata.
(foto: il Torinese)
Ora che i gatti sono diventati tanti, la recente lettera al Presidente di Almo Nature ha portato alla nuova donazione
A distanza di tre anni una storia di amore per gli animali si ripete (era il 2014 quando, per la prima volta, le detenute delle carceri de Le Vallette di Torino chiesero aiuto per salvare 30 gatti che vivevano nelle case circondariali di Lorusso e Cotugno). A farsi portavoce dell’emergenza cibo, per una colonia felina di 300 gatti censita dal Comune di Torino, ancora una volta sono le donne detenute con una lettera indirizzata a Pier Giovanni Capellino, Fondatore e Presidente di Almo Nature, azienda che produce cibo per cani e gatti. “… mi rivolgo a lei perché sono in una situazione disperata, sono detenuta presso la casa circondariale di Torino e mi occupo come volontaria della colonia felina che vive nella parte esterna del carcere, colonia censita dal comune e che ormai ha raggiunto la cifra di circa 250 – 300 esemplari. L’ENPA entra per le sterilizzazioni ma non riesce a monitorare la situazione…Io con altre mie compagne raccogliamo gli avanzi di cibo della sezione ma non sono sufficienti a garantire loro la pappa…La prego di darmi una risposta nella speranza che non sia negativa”.
Almo Nature, attraverso l’ENPA di Torino, dona così 9.000 pasti solidali, tra cibo umido e secco, ai gatti della colonia felina delle carceri delle Vallette di Torino. “Pensiamo e agiamo dal punto di vista degli animali – spiega Pier Giovanni Capellino – per questo abbiamo creato l’azione Love Food che ogni anno mette a disposizione 1 milione di pasti per aiutare strutture e associazioni di soccorso e accoglienza per animali in pericolo. Azioni solidali partite dall’Italia, per poi estendersi anche a Francia e Germania e che in futuro arriveranno anche in altri paesi europei. Love Food rientra nel progetto A Pet Is For Life, un impegno concreto volto a ridurre drasticamente l’abbandono di animali: non vogliamo lavorare solo sull’emergenza ma provare ad essere attori di un cambiamento che passi dall’emergenza alla soluzione. È anche per questo che recentemente abbiamo lanciato AdoptMe, per offrire un mese di pappa gratuita, tramite i canili e gattili aderenti, a chi adotta consapevolmente un animale. Desideriamo e speriamo così di far crescere una comunità che ponga al centro il rispetto per l’animale, qualunque esso sia”.
L’azione di Almo Nature a Torino rientra infatti in un progetto molto più ampio a sostegno degli animali e della natura. Gli azionisti di Almo Nature hanno scelto di donare il 100% delle azioni della società Almo Nature spa, e delle sue filiali, ad una Fondazione che avrà come unica finalità partecipare alla salvaguardia della biodiversità e trasformare Almo Nature in un’azienda capitalista il cui dividendo annuale apparterrà al 100% ai valori difesi dalla Fondazione, anziché ad uno scopo privato. Con questa donazione, gli animali e la natura diventeranno i veri proprietari di Almo Nature. La storia tra le donne del carcere e i gatti ha inizio grazie al progetto di Pet Therapy. I benefici che le persone traggono dalla presenza degli animali sono molteplici: aumenta la comunicatività grazie al linguaggio non verbale, lo stress e l’ansia diminuiscono, c’è una maggior costanza nel movimento e nelle attività cognitive e anche un maggior stimolo mentale; tutto ciò aiuta l’autostima e la socialità.
Iren ai vertici della classifica mondiale
Il premio conferma l’attenzione del Gruppo alle performance di sostenibilità ambientale e sociale |
Iren spicca a livello mondiale per le perfomance ambientali: è quanto emerge dal report del Carbon Disclosure Project (CDP), organizzazione no-profit indipendente che a livello globale raccoglie, analizza e diffonde dati sulle performance ambientali di imprese, città, stati e regioni. Iren ha infatti ricevuto il più alto riconoscimento (livello A) per le azioni e le strategie messe in campo per ridurre le emissioni, mitigare i cambiamenti climatici e sviluppare soluzioni per favorire la decarbonizzazione. Sulla base dei punteggi assegnati dal CDP, Iren è tra le 5 imprese italiane e le 106 imprese a livello mondiale (5% del totale) che hanno ottenuto un livello A per le performance ambientali per mitigare i cambiamenti climatici. Più di 5.500 organizzazioni partecipano alla rilevazione annuale delle proprie emissioni di gas effetto serra e analizzano i rischi e le opportunità legate al climate change, attraverso il CDP che, operando su richiesta di 827 investitori con un patrimonio di 100 miliardi di dollari, detiene il più grande database internazionale sulle politiche di gestione del climate change attuate dalle più importanti organizzazioni mondiali. “La sostenibilità è sempre più parte integrante del modello di business del Gruppo Iren – ha commentato Ettore Rocchi, Vice Presidente Iren con deleghe alla Corporate Social Responsibility – un importante fattore di sviluppo per tutti i settori di attività aziendali. Gli obiettivi di lungo termine su cui siamo impegnati, sono legati alla creazione contestuale di benefici per la società attraverso azioni per la tutela dell’ambiente e della qualità della vita delle comunità in cui operiamo”. “E’ stimolante osservare come diverse società abbiano adottato importanti azioni per mitigare i rischi del cambiamento climatico e cogliere le opportunità che derivano dalla transizione verso un’economia sostenibile. In questo scenario, il mondo del business gioca un ruolo cruciale affinchè avvenga questa transizione”, ha affermato il Presidente di CDP Paul Dickinson.