redazione il torinese

C’era una volta un pacchetto

C’era una volta un pacchetto rosso Grande Grande che piaceva tanto ad un bimbo di nome Niccolò. Era il periodo di Natale e la mamma aveva insegnato a Niccolò a disegnare tanto pacchetti da mettere sotto l’albero di Natale nella camera dei giochi.  C’erano pacchetti di tutte le dimensioni e colori: grandi grandi, piccoli piccoli, azzurri con il fiocco rosa, gialli con il fiocco verde ma soprattutto c’ erano pacchetti rossi con il fiocco rosso. Tutti i pacchetti erano vuoti all’inizio, perché Niccolò non aveva ancora deciso cosa metterci dentro né cosa farsi regalare per Natale. La sua gioia era disegnarli ma doveva farsi aiutare perché era ancora piccolo per farlo da solo. Il suo preferito era il pacchetto rosso con all’ interno tre caramelle, una rosa, una blu, una verde. Tutti i pacchetti erano belli, ma quello con le caramelle era speciale. “ il pacchetto rosso rosso con dentro le mie caramelle è il mio preferito” diceva Niccolò a tutti coloro che gli chiedevano perché se lo portasse sempre con sè, ma nessuno ne aveva capito il motivo, è lui non lo diceva a nessuno, neanche alla sua mamma. Non appena i pacchetti per i suoi amici erano pronti, Niccolò chiedeva al postino di spedirli direttamente a Babbo Natale. Alla fine in casa rimasero solo tre pacchetti: uno per Niccolò, uno per la mamma ed uno per il papà…rispettivamente verde,rosa e blu.  Il Natale passò, la mamma ed il papà aprirono i loro pacchetti mentre Niccolò volle tenere il suo chiuso per continuare a portarlo con sè, anche di notte accanto al suo cuscino…Passarono i mesi, il pacchetto rosso grande grande era ancora nella camera da gioco di Niccolò; un giorno tornato dalla scuola materna Niccolò chiamò mamma e papà dicendo loro che aveva fatto una magia da vero mago ed il pacchetto era sparito, l’ aveva trasformato in una bellissima farfalla rossa che era volata via. Come farai senza il tuo pacchetto adesso?, chiese la mamma. “Il pacchetto serviva per contenere le mie caramelle preferite, ma ho capito che siete tu e papà le mie caramelle, e voi sarete sempre con me ovunque andrò!

Angela Barresi

Accordo raggiunto con Gl Events, il Salone del Libro sarà ospitato anche questa volta al Lingotto

La trattativa con Gl Events è andata a buon fine e sarà ancora una volta il Lingotto, storica sede della rassegna, ad ospitare il Salone del Libro. Il Circolo dei Lettori ha infatti raggiunto un accordo con la società francese che gestisce il centro fieristico. Librolandia giunta alla  31a edizione occuperà  anche il padiglione 5, i padiglioni 1, 2 e 3 e le sale per i convegni. Ridotto rispetto al passato l’affitto, che si aggirerebbe sui 650 mila euro.

 

(foto: il Torinese)

Foodora sotto accusa: prima battaglia legale contro la famosa società

Scritte e slogan di protesta comparsi durante la notte davanti al Palazzo di giustizia. Per la prima volta a processo il colosso del cibo a domicilio.

Riprenderà domani, mercoledì 11 aprile 2018, la prima causa in Italia contro la società colosso del food delivery, Foodora. Proprio il tribunale del lavoro di Torino emetterà la sentenza sul primo processo nel nostro Paese contro il sistema del lavoro – definito ormai “gig economy”- messo in piedi e attuato dalla più famosa piattaforma di “cibo a domicilio”. A fare causa alla società e a dare il via a questo processo divenuto ormai mediatico, sono stati sei ex giovani fattorini, licenziati dopo aver partecipato ad alcune manifestazioni di protesta contro la cosiddetta economia dei lavoretti. A fare da sfondo a tutta questa faccenda, oltre ai numerosi messaggi di solidarietà per i sei ragazzi che girano da giorni su tutti i canali social, si sono aggiunte anche diverse scritte di protesta comparse sulle pareti di una delle uscite del parcheggio sotterraneo che si trova di fronte al Palazzo di giustizia Bruno Caccia. “Foodora sfruttatori”, “No alla gig economy”, sono solo alcuni degli slogan che sono stati tracciati con vernice spray rossa e nera nelle prime ore di questa notte. Nella giornata di domani è previsto anche un presidio davanti al tribunale, organizzato dalla Camera del lavoro precario e autonomo di Torino che ha da sempre sostenuto la battaglia legale dei giovani ex rider. E’ inoltre stato organizzato, una volta resa pubblica la decisione dei giudici -qualunque essa sia- , un corteo in bicicletta che partirà dal Palagiustizia e si concluderà in piazza Statuto.

Simona Pili Stella

 

Comune, Morano: “Qualcosa non torna nel bilancio di previsione”

Ho letto con attenzione la relazione dell’Assessore Rolando, il Bilancio di Previsione 2018-2020 e la relazione del Collegio dei Revisori. In sede di approvazione del Bilancio di Previsione 2017-2020 erano emerse alcune criticità nei rapporti tra l’amministrazione Cinque Stelle ed il Collegio dei Revisori.

In questa occasione mi pare che la relazione fra la Città ed il Collegio dei Revisori si sia svolta in modo istituzionalmente più corretto, anche se restano alcune zone d’ombra e di opacità e soprattutto mi pare che l’attività di controllo sia stata formale e superficiale, senza affrontare seriamente i problemi fondamentali. Lascio ad altri una critica puntuale e politica sulle scelte operate dalla Giunta Cinque Stelle in sede di predisposizione del Bilancio di Previsione e mi limito ad alcune brevi osservazioni e domande.

In data 10 Gennaio 2018 ho formulato una richiesta di Accesso agli Atti indirizzata tra gli altri al Dottor Calvano e al Dottor Pizzichetta finalizzata a conoscere lo stato dei conti delle tre principali fondazioni culturali partecipate dal Comune di Torino. In particolare ho richiesto:

Consistenza della cassa al 31/12/2017;

Dettaglio dei crediti (con indicazione di importo e soggetto debitore) esistenti al 31/12/2017;

Dettaglio dei debiti in essere (scaduti) alla data del 31/12/2017 con indicazione dell’importo, del creditore e della data in cui il debito è scaduto;

Importo dei contributi versati dal Comune di Torino nel 2017 e dei contributi tutt’ora dovuti dal Comune di Torino per l’anno 2017 e per gli anni precedenti e non ancora versati.

A questa richiesta ha dato risposta solo la Fondazione Torino Musei precisando con riferimento all’ultima domanda che il credito della Fondazione Torino Musei nei confronti del Comune di Torino alla data del 31 Dicembre 2017 ammontava ad Euro 5.726.894. Il Teatro Regio ha risposto in data 29 Gennaio 2018 testualmente: “Trattandosi di una elaborazione complessa che richiede l’ultimazione dei conti necessari per la chiusura del Bilancio 2017 riteniamo poter far pervenire quanto richiesto entro la data del 31 Marzo 2018”. Detta data è passata, nessuna informazione è stata fornita dal Teatro Regio e tantomeno dalla Città di Torino.

Analogamente in data 5 Febbraio 2018 il Direttore della Fondazione Teatro Stabile ha richiesto al Presidente del Teatro Stabile una proroga del termine in quanto l’amministrazione del Teatro Stabile stava effettuando le operazioni di chiusura del 2017 e nelle more alcuni dati contabili potevano subire sensibili variazioni.

La proroga non è stata concessa, ma nessuna informazione è stata fornita. Vale la pena sottolineare che nemmeno la Città di Torino ha fornito risposte in merito e ciò appare grave soprattutto per quanto attiene ai rapporti con le Fondazioni. Tralasciando il fatto che le risposte alle richieste di Accesso agli Atti devono essere fornite nel termine di 30 giorni, mi chiedo e chiedo all’Assessore al Bilancio, al Sindaco e al Collegio dei Revisori quale grado di attendibilità ha il Bilancio di Previsione Finanziaria 2018-2020 se non si ha conoscenza dei debiti della Città nei confronti delle fondazioni culturali?

Come avete determinato infatti i residui passivi presunti al 31 Dicembre 2017 se non siete stati in grado di rispondere ad una specifica domanda in merito? Un secondo punto che non appare chiaro è quello concernente i rapporti tra GTT, Infra.To e Comune di Torino. Ed infatti come più volte ho avuto modo di sottolineare o si salva GTT o salta l’intero sistema. Ma anche in questo caso qualcosa non torna nel Bilancio di Previsione 2018-2020.

Nel Piano Industriale di GTT approvato anche dalla Città di Torino si precisa, alla pagina 56, che il Canone dei Parcheggi 2018 dovuto da GTT al Comune pari a 17,4 milioni di Euro sarà pagato per Euro 10 milioni al termine del Piano Industriale e quindi nel 2022 e per Euro 7,4 milioni in dieci anni a partire dal 2021 al pari degli altri debiti di GTT nei confronti del Comune di Torino e di FCT ammontanti a complessivi 92 milioni di Euro.

Questo è quanto scrive GTT, con l’approvazione del Comune di Torino (si veda lettera del Sindaco Appendino del 12/01/2018) ed è confermato anche dalla lettera inviata da Peat Marwick a Deloitte e GTT in data 11 Dicembre 2017, ma ciò non trova conferma nel Bilancio di Previsione ove si fa riferimento unicamente all’importo di 7,4 milioni di Euro (il cui pagamento avverrà peraltro in dieci rate annuali a partire dal 2021). Forse che il principio di competenza rafforzata utilizzato per giustificare la contabilizzazione del debito Ream non trova applicazione per i crediti?

Ed ancora, nel Bilancio di Previsione come sono contabilizzati i debiti del Comune nei confronti di GTT ed Infra.To per l’anno 2018 pari a complessivi 31 milioni di Euro (7 milioni GTT e 24 milioni Infra.To) oltre a 6,4 milioni dovuti a GTT ed Infra.To per i debiti pregressi (risultanti dalle bozze di accordo approvate dal Consiglio Comunale nel Settembre 2017 e confermati anche alle pagine 53-55 del Piano Industriale di GTT) per un totale di 37,4 milioni di Euro?

In particolare, sembrerebbe che nel Bilancio di Previsione manchino circa 18 milioni di Euro essendo stanziati solo 6 milioni di Euro per GTT e 13,5 milioni di Euro per Infra.To. Tutto ciò che impatto ha sul Piano di salvataggio di GTT? Ricordo al Sindaco e all’Assessore al Bilancio (ma anche al Collegio dei Revisori) che il Piano di Salvataggio di GTT è stato approvato dalla Città e deve essere riflesso nel Bilancio di Previsione.

Ed ancora perché nell’individuare il perimetro di consolidamento della Città di Torino, per quanto riguarda GTT si riporta il dato 2015(utili di 200.000 Euro) e non quello del 2016 risultante dalla bozza di Bilancio approvata dal Consiglio di Amministrazione (perdita di 63 milioni di Euro) come sarebbe stato più corretto? In ultimo, nella nota integrativa e nei dati di sintesi si parla di dismissioni di immobili per 42 milioni di Euro, di avvio della procedura di vendita delle partecipate e si dà per scontato l’esito positivo della vendita di azioni Iren. È vero che stiamo parlando di un Bilancio di Previsione e quindi il grado di attendibilità non deve essere alto, ma:

Quante possibilità concrete vi sono di vendere immobili per 42 milioni di Euro entro fine anno e qual è lo stato concreto delle procedure di vendita oggi in essere; Dopo la dilettantesca gestione della vendita del Caat di cui abbiamo avuto notizie ieri, quante possibilità vi sono che la partecipata più appetibile venga effettivamente venduta;

E per finire, Iren: cosa succederà se alcuni azionisti di minoranza (fondi o piccoli comuni) si rivolgeranno a Consob lamentando un cambio di controllo e la Consob formulerà osservazioni sulla Bozza del Patto Parasociale approvata qualche giorno fa dal Consiglio Comunale o attiveranno la procedura per fare accertare la violazione del Patto Parasociale oggi in essere; siete sicuri di dar corso alla scissione e alla vendita entro l’anno?

 

Alberto Morano

 Lista Civica Morano

(INTERVENTO CONSIGLIO COMUNALE 10 APRILE 2018)

Ecco la cinquina dei finalisti del Premio Strega Europeo

È stata presentata, presso la Common Room del Collegio Carlo Alberto, la quinta edizione del Premio Strega Europeo

Nicola Lagioia, direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino e Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, hanno annunciato i cinque autori candidati al Premio Strega Europeo 2018. L’incontro, inaugurato dal saluto istituzionale di Massimo Gaudina, Capo della Rappresentanza a Milano della Commissione europea, ha visto alternarsi gli interventi degli scrittori Giuseppe CulicchiaFabio GedaMartino GozziGiusi Marchetta ed Elena Varvello, ciascuno dei quali ha presentato uno dei cinque libri finalisti, che sono:

• Fernando AramburuPatria (Guanda), tradotto da Bruno Arpaia

Premio Nacional de Narrativa 2017, Spagna

• Olivier GuezLa scomparsa di Josef Mengele (Neri Pozza), tradotto da Margherita Botto

Prix Renaudot 2017, Francia

• Lisa McInerneyPeccati gloriosi (Bompiani), tradotto da Marco Drago

Baileys Women’s Prize 2016, Irlanda

• Auður Ava ÓlafsdóttirHotel Silence (Einaudi), tradotto da Stefano Rosatti

Icelandic Literature Prize 2016, Islanda

• Lize SpitSi scioglie (E/O), tradotto da David Santoro

Nederlandse Boekhandelsprijs 2017, Belgio

Le autrici e gli autori finalisti al Premio Strega Europeo 2018 interverranno al Salone Internazionale del Libro di Torino, dove presenteranno i loro rispettivi libri, ciascuno in un incontro individuale, tra sabato 12 e domenica 13 maggio. Lacerimonia di premiazione avrà luogo domenica 13 maggio alle ore 18.30 (Sala Azzurra). Il Premio Strega Europeo, nato nel 2014 in occasione del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea per diffondere la conoscenza di alcune tra le voci più originali e profonde della narrativa contemporanea, è promosso dallaFondazione Maria e Goffredo Bellonci, dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea, dall’azienda Strega Alberti Benevento, dalla Casa delle Letterature, e dal Festival Internazionale Letterature di Roma. Concorrono a ottenere il riconoscimento, del valore di 3.000 Euro, cinque romanzi recentemente tradotti in Italia, provenienti da aree linguistiche e culturali diverse, che hanno vinto nei Paesi europei in cui sono stati pubblicati un importante premio nazionale. Dallo scorso anno è previsto inoltre un riconoscimento di 1.500 Euro al traduttore del libro premiato, offerto dalla FUIS (Federazione Unitaria Italiana Scrittori).

CAPUTO – APPIANO (PD) “E’ RIPRESA L’ATTIVITA’ DEL REPARTO DI OFTALMOLOGIA. IMPEGNO MANTENUTO”

“Esprimo soddisfazione per la ripresa ufficiale con il primo intervento, dell’attività del reparto di Oftalmologia del San Luigi di Orbassano” ha dichiarato la Consigliera regionale del Partito Democratico Valentina Caputo.

“Il Gruppo del Partito Democratico – ha proseguito Valentina Caputo – si era impegnato, anche attraverso un ordine del giorno da me presentato e condiviso dall’Assessore Saitta, a fare in modo che venissero riprese, presso il nosocomio di Orbassano, sessioni di interventi chirurgici oculistici, un servizio importante per tutto il territorio e per i cittadini. Oggi, ottemperate le formalità burocratiche, l’impegno è stato mantenuto. Dal Pd e dalla Giunta Chiamparino fatti e non parole”.

 “Una notizia positiva – ha commentato il consigliere regionale Andrea Appiano – Ora ci sono gli spazi per implementare le attività del San Luigi e di altri ospedali, un altro segnale di rinascita dopo l’uscita dal commissariamento della nostra sanità regionale”

Consiglio e Miur per educare i giovani ai diritti umani

È l’obiettivo comune che si sono dati il Comitato Diritti Umani del Consiglio regionale e l’Ufficio Scolastico Regionale con il protocollo firmato lunedì 9 aprile a Palazzo Lascaris. “L’esigenza di offrire ai ragazzi e al mondo della scuola occasioni di approfondimento sui temi legati alla tutela dei diritti fondamentali è, al giorno d’oggi, sempre più avvertita, diffusa e pressante. Non si tratta più infatti di una materia riservata alla competenza di pochi, bensì di un nuovo orizzonte culturale, giuridico e professionale da cui anche la scuola moderna non può in alcun modo prescindere. I diritti umani sono il “dato fondativo” della cittadinanza e dunque, in quest’ottica, educare ai diritti significa prima di tutto farli conoscere, perché divengano concreti riferimenti da cui non si può prescindere e fari che illuminano il percorso delle nostre scelte civili”, spiega il presidente dell’Assemblea regionale Mauro LausIl protocollo prevede la realizzazione di un questionario per le scuole con lo scopo di diffondere tra gli studenti la conoscenza e la cultura dei diritti umani. Sulla base dei risultati verranno organizzati momenti formativi e iniziative pubbliche specifiche. “Il mondo della scuola  –  afferma il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Fabrizio Manca  – sente in maniera forte, nei confronti dei giovani, la responsabilità di aiutarli a sviluppare delle solide competenze di cittadinanza, nella consapevolezza che oggi, ancora più che in passato, le sole competenze culturali, tecniche e professionali non sono sufficienti a rapportarsi con la complessità del nostro tempo e con le mille sfide che la società contemporanea pone quotidianamente a ciascuno di noi. Non si può essere pienamente cittadini del nostro tempo, consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri, se non si acquisisce la consapevolezza che è altrettanto necessario riconoscere agli altri gli stessi identici diritti. Il Protocollo d’intesa testimonia quindi la ferma convinzione delle Istituzioni che occorra “educare giovani e adulti a svolgere un ruolo attivo nella vita civile democratica, contribuendo alla difesa di una cultura universale dei diritti umani”, con un costante impegno a lavorare in tal senso.”fmalagnino – www.cr.piemonte.it

Il turismo fa sistema, Torino si allea con Langhe e Roero per farsi conoscere (ancora) di più

Torino guarda alle Langhe per farsi conoscere ed apprezzare ancora di più all’estero. Il piano di promozione internazionale ”Langhe Roero and Turismo Torino Together” prevede tra le prime iniziative  presentate  alle Ogr  la distribuzione di 12.000 copie della Guide Vert Weekend Michelin Turin Langhe in tutti i Paesi francofoni, oltre che  nei punti vendita italiani serviti da Michelin, nelle librerie e nelle edicole. Sono poi  10.000 le  brochure di promozione turistica  realizzate in italiano e in inglese, mentre un road show passerà da Stoccolma, San Pietroburgo, New York, Londra e Cannes. Il progetto è a cura delle Atl Turismo Torino Provincia e Langhe e Roero, Fondazione Crt, Città di Torino, Sagat, Città di Alba e Bra. Torino,  Langhe e Roero non sono quindi mai state così vicine e unite. Torino capitale sabauda, con le sue splendide residenze reali, città dell’innovazione tecnologica e del design e le Langhe e il Roero, ai quali l’UNESCO ha riconosciuto l’ambito traguardo di paesaggio culturale, sono costellati di castelli e incantevoli borghi medievali da vivere e ammirare.

Arriva la ‘Tutta Dritta’

“La ‘Tutta Dritta’ del 15 aprile è il primo evento della Biennale dello sport e della salute, due anni nei quali grazie a una fitta programmazione di eventi e di proposte suggerite da enti di promozione sportiva e istituzioni locali, sarà possibile promuovere il benessere la salute le buone pratiche, lo sport e la corretta alimentazione. Un evento che costituisce per il Piemonte un primato a livello nazionale”. Così si è espresso il presidente del Consiglio regionale, Mauro Laus, portando il saluto,  nella Sala Viglione di Palazzo Lascaris, nel corso della conferenza stampa di presentazione della 16esima edizione della “Tutta Dritta”, prima tappa di Tcs – Torino Care & sport biennale della salute e dello sport. Laus ha sottolineato come “il saluto di tutta l’Assemblea non è formale: insieme a colleghi provenienti dalle diverse aree politiche, abbiamo promosso attraverso gli Stati generali dello sport e del benessere la visione secondo la quale investire nel connubio prevenzione e attività fisica porta con se anche enormi risparmi per la sanità pubblica”. L’iniziativa del 15 aprile sarà arricchita dal Medical village che offrirà consulenze e visite gratuite.

 

 

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Fede e Ragione, Ragione e Fede. Conferenza di mons. Ravasi

Due conferenze a ingresso libero per fornire due letture parallele sul tema in occasione dei dieci anni di attività della Fondazione Franco e Marilisa Caligara In occasione dei dieci anni di attività, la Fondazione Franco e Marilisa Caligara insieme al Collegio Einaudi presenta il nuovo ciclo di Caligara Lectures 2018 con due conferenze a ingresso libero dal titolo “Fede e Ragione” e “Ragione e Fede”, per fornire due letture parallele su un tema sempre attuale e profondo, nelle diverse angolazioni in cui viene affrontato il rapporto tra queste due forze apparentemente in contrasto tra loro. La prima conferenza, dal titolo “Fede e Ragione”, di ispirazione più umanistica e spirituale, sarà tenuta dal Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, e avrà luogo martedì 10 aprile alle ore 17:30 nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale dell’Università degli Studi di Torino. La seconda conferenza, dal titolo “Ragione e Fede”, è in programma lunedì 14 maggio alle ore 17:30 nella cornice della settecentesca Sala dei Mappamondi dell’Accademia delle Scienze di Torino e intende riflettere su una dimensione più tecnico-scientifica dell’argomento con il prof. Alberto Piazza, Presidente dell’Accademia delle Scienze di Torino. Due importanti partecipazioni che si integrano perfettamente tra loro in questo nuovo ciclo delle Caligara Lectures, promosso dalla Fondazione Franco e Marilisa Caligara e dal Collegio Einaudi. Con questi incontri e con la costante attività di erogazione di borse di studio e di ricerca per giovani studiosi, la Fondazione Caligara, nel decimo anno di attività, si conferma come punto di riferimento all’interno del panorama culturale torinese nell’ambito della promozione del dialogo tra le diverse culture. L’ingresso alle conferenze è libero.

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Per maggiori informazioni: info@fondazionecaligara.it Fede e Ragione Gianfranco Ravasi, Presidente Pontificio Consiglio della Cultura Martedì 10 aprile 2018, ore 17:30 Aula Magna della Cavallerizza Reale, Università degli Studi di Torino Via Verdi 9, Torino