redazione il torinese

Maledetto plateau. E l’Italia sfigura al Bocuse d’Or

di Enzo Biffi Gentili

Alla disfida gastronomica del Bocuse d’Or che si è tenuta a Torino, gli italiani andarono per suonare e furono suonati. Eppure una loro affermazione era probabile per un’attenta preventiva strategia “politica” nella selezione del nostro campione nazionale, Martino Ruggieri, che però lavora al ristorante Ledoyen di Parigi, così come gli altri due membri dell’ équipe, François Poulain e Curtis Clément Mulpas. Potenza geometrica in teoria perfetta, sapendo che gli sciovinisti d’Oltralpe da sempre considerano loro patrimonio culturale gli artieri là residenti. Cosa allora non ha funzionato? Una risposta l’ha data Enrico Crippa, lo chef del Duomo di Alba, rilasciando a gara persa un’intervista a Fabrizia Bagozzi, pubblicata ieri con un titolo rivelatore: Bocuse d’Or, disfatta Italia: «Quel vassoio ci ha rovinato» (“Corriere Torino” on line, 13 giugno 2018). Per Crippa i giurati non hanno gradito il vassoio di presentazione del piatto, dove campeggiavano residui combusti di prove di cottura, e una lisca, alla Jacovitti. Non basta. Per me, che da ieri sull’argomento su Facebook impazzo, è stato fatto un altro più grave errore nella creazione di quel plateau, che Rocco Moliterni, in un suo pezzo sul Bocuse d’Or, descrive come sormontato da un polipo in “ceramica di Albenga” (sbagliando, difatti quell’ artefatto è stato foggiato ad Albisola, svarione grave per chi per anni si è occupato pure di arte. Dato che ad Albenga, come ha ben commentato su Facebook Marco Cossu, “l’unica ceramica che lavorano è quella odontoiatrica”). E Moliterni non cita neppure il papà del polpo, Paolo Anselmo, che invece io ben conosco, e pure apprezzo, avendolo invitato a una delle mie mostre più divertite, intitolata Viaggio intorno alla ceramica grottesca, allestita nel Palazzo dei Baroni Carosino a Vietri sul Mare nel 2003. Qui sta il punto: Anselmo è un campione, quasi sempre irridente, del grottesco e dell’antigrazioso, tendente, consapevolmente, a provocare persino ripugnanza. La colpa non è quindi sua, ma chi l’ha scelto, che delle mie amate arti applicate –art de la table compresa- ha una conoscenza deficiente. E dire che un soggetto come il polpo, che era ammissibile privilegiare, è stato trattato in passato, senza tornare ai figuli greci, da Leoncillo e Fontana, Gambone e Valentini, e il seafood più in generale dai due più grandi artieri fittili del mondo, Giampaolo Bertozzi e Stefano Dal Monte Casoni. Insomma, il difetto sta nella scarsa cultura storica e del progetto, della tradizione e dell’innovazione in materia di arti decorative degli allenatori e consulenti. E lo dico pur adorando l’umorismo: lo prova la mostra DOPPIO SENSO. Visioni e inalazioni eno-culinarie, inserita nel calendario del Bocuse d’Or OFF, in corso nella Galleria Sottana del mio MIAAO. Ma non mi sarei mai sognato di presentare all’Oval portate contenute in scatole vuote di tonno… Bisogna aver consapevolezza del contesto. Insomma il team italiano, ha detto Alberto Valloni, più che un polpo ha preso un granchio. E non si è qualificato, ma è stato solo “ripescato”. Direi “un atto dovuto”, visto quanto alla Regione Piemonte il Bocuse d’Or in euri è costato…

Le immagini:

1.   Paolo Anselmo, Vassoio per il “Bocuse d’Or Torino 2018, ceramica policroma

2.   Paolo Anselmo, “Pesciolone”, sd, ceramica policroma

3.   Bertozzi e Casoni, “Mediterraneo”, 2014, ceramica policroma

4.   Corrado Bonomi, “Mare”, 2018, particolare installazione per la mostra “Doppio Senso”, MIAAO. Foto Mario Colica.

Grande musica ad alta velocità

 Italo, da sempre sostenitore dei grandi eventi e della buona musica, sarà al fianco del grande evento musicale in programma per la prossima estate: lo Stupinigi Sonic Park di Nichelino


L’evento, che si terrà dal 25 giugno all’11 luglio nello splendido giardino della Palazzina di Caccia di Stupinigi (da oltre 20 anni patrimonio dell’UNESCO), propone sei concerti, offrendo la possibilità di vivere serate speciali all’insegna della grande musica italiana ed internazionale.Immersi nel parco settecentesco si esibiranno Jeff Beck (25 giugno) ovvero uno dei chitarristi rock più influenti di sempre; Steven Wilson (26 giugno) che in estate girerà l’Europa con il suo tour To The Bone; la cantautrice statunitense LP (29 giugno), vincitrice di 6 dischi di platino e uno d’oro per brani come “Lost On You”, “Other People” e “Strange”; i Negrita (5 luglio) in occasione della tournée iniziata in primavera Desert Yatch Club, ricca di successi; Caparezza (9 luglio) ossia l’artista italiano dell’anno che da novembre 2017 a febbraio 2018 ha registrato ben 20 sold out nei palazzetti italiani; e i Deep Purple (11 luglio), icone del rock a livello mondiale, che alterneranno brani storici a nuovi successi.Ma non finisce qui: chi arriva a Torino con Italo avrà uno sconto del 10% valido fino al 10 giugno sull’acquisto di 2 biglietti per uno dei concerti a scelta (acquisto su www.stupinigisonicpark.com/italo).Gli iscritti al programma fedeltà Italo Più potranno inoltre partecipare ad un esclusivo concorso che partirà il 1° giugno. Grazie al contest Con Italo vinci i concerti dell’estate ogni giorno in palio dei voucher sconto per viaggiare in treno entro la fine dell’anno. Ad estrazione finale invece un’esperienza di viaggio davvero unica: un pacchetto per due persone comprensivo di biglietto andato e ritorno in treno e un pass vip per il Festival che comprende il biglietto per il concerto, una fast lane dedicata, un tour guidato della Palazzina sabauda, una cena nel food park di Stupinigi Sonic Park ed una notte in un Hotel a 4 stelle offerta da Booking.com. Un’occasione in più per iscriversi al programma fedeltà Italo Più e godere dei vantaggi offerti a tutti i viaggiatori fidelizzati. Iscriversi è semplice, veloce e a portata di click, basta collegarsi al sito www.italotreno.it e compilare il form di registrazione oppure tramite il proprio account social di Facebook.Tutti i viaggiatori Italo potranno così comodamente raggiungere il festival musicale arrivando a Torino, oggi ancor più collegata rispetto al passato grazie al debutto dei nuovi treni Italo EVO lungo la trasversale Torino-Milano-Venezia. Il capoluogo piemontese infatti dal prossimo 10 giugno (in occasione del cambio orario ferroviario) sarà servito da 26 collegamenti giornalieri fra quelli lungo la dorsale Napoli-Roma-Milano-Torino e quelli lungo la Trasversale del Nord Est.

 

Allegri: “Dopo le vacanze ripartiamo concentrati per un’altra grande stagione”

“Godiamoci le vacanze, e poi ripartiamo concentrati per un’altra grande stagione, con l’obiettivo di  arrivare a marzo in tutte le competizioni. Abbiamo un ottavo scudetto consecutivo da vincere, e c’è da fare bene in Coppa Italia e Champions League”. Così Massimiliano Allegri  intervistato da Juventus Tv, in occasione del Camp da lui organizzato a Livorno. “Bisogna alzare l’asticella, migliorare continuamente noi stessi. Per vincere lo scudetto e per fare bene in Coppa Italia dovremo affrontare avversari sempre più agguerriti, come il Napoli, che ha fatto tornare Ancelotti in Italia, la Roma, la Lazio, l’Inter e il Milan. E anche in Europa il livello è cresciuto. Ma la Champions non deve essere un’ossessione. Anche la prossima stagione vogliamo andare in fondo, un passo alla volta, facendo il meglio possibile”.

 

(foto Claudio Benedetto www.fotoegrafico.net)

Maglie di Messi e Ronaldo tarocche e 20 mila altri articoli falsi sequestrati

Più di  20.000 articoli sportivi taroccati sono stati sequestrati dalle fiamme gialle di Torino in vista dell’ inizio dei Mondiali di calcio in Russia. Le persone denunciate per frode in commercio, contraffazione e ricettazione sono 20. L’operazione ha permesso di smantellare un’organizzazione con basi in tutta Italia. Tra i tarocchi c’ erano in particolare le maglie di Cristiano Ronaldo e Leo Messi, in vendita a 50 euro l’una.

Music Tales, la rubrica musicale

Nel 2016 incontro un ragazzo con un labbro un po’ così. Ho l’onore di seguirlo e di innamorarmi perdutamente di quel viso che mi ricorda le stars tormentate dei miei tempi; si vede dai suoi occhi che ha troppo da dire e che, forse, sette note non gli basteranno mai. Oggi decido di intervistarlo, perchè mi sento in dovere, nel giorno del mio compleanno, di regalarvi un pezzo di un cantautore che trovo strepitoso e che va assolutamente conosciuto. Lui è Diego Conti, chioma nera, occhi melanconici, labbro un po’ così.
D: Ciao Diego, in due parole la tua infanzia, quanto ha influito sulle scelte musicali fatte oggi?
R: Ero un bambino agitato, spericolato, senza il senso del rischio, ho cercato da subito la musica ma mi ha trovato prima lei. Led Zeppelin e Battisti, sono cresciuto così, in un centro storico di circa 400 abitanti con la voglia di sentire il mondo. Senza la mia chitarra e le mie fantasie sarei un uomo morto!


D: Attualmente sei sotto etichetta discografica. Quanto questo rende vantaggioso e quanto svantaggioso il tuo percorso musicale.
R: Attualmente sto lavorando alle nuove canzoni con Rusty Records (www.rustyrecords.nete Richveel (www.richveel.com), sono fortunato ad avere al mio fianco delle persone che ci credono. Io ci credo tantissimo!


D: Se tu fossi una canzone che canzone saresti?
R:Non ce la faccio ad essere una canzone sola, ma sicuramente una delle mie o Simpathy For The Devil degli Stones!!!


D: Del percorso musicale fatto fino ad ora, di cosa ti penti e di cosa vai invece molto fiero?
R: Ho vissuto tante esperienze in questi ultimi 5 anni, dai primi live milanesi, i primi singoli, al palco del Festival Show, l’avventura ad X Factor 10 con Arisa, fino alle collaborazioni come autore e chitarrista negli ultimi due album di Clementino. Detto così sembra tutto facile… Ma di cosa dovrei pentirmi? Questi ultimi 5 anni me li porto tutti nel sangue per sempre.


D: A X Factor mi dicesti che Torino per te ha un’importanza fondamentale, vorrei raccontassi ai nostri lettori in che termini.
R: Qualche anno fa ero a Torino per la prima volta, avevo tutto contro quel giorno. Erano le sette di mattina, mentre aspettavo il bus, non c’era nessuno per strada oltre a me e a qualche amico distratto. “Diego canta qualcosa!”, mi appoggio al muro con l’umore sotto i piedi tipico di quel periodo, pensando di suonare quella vecchia chitarra sgangherata non mia e subito dopo qualcuno mi butta 50 centesimi. Non so chi, un secondo dopo non c’era più, ma da quel giorno è cambiato tutto e la moneta la porto al polso.
Sono tornato a Torino circa 2 anni fa per le Home Visit di X Factor 10, dove ho cantato davanti a Patty Pravo, un sogno.


D: La canzone che avresti voluto scrivere…non tua naturalmente.
R: Avrei voluto scrivere You Are So Beautiful di Joe Cocker, perché ha un’eleganza e una bellezza che toccano le stelle più alte. Ma anche Siamo Solo Noi di Vasco, oppure Domani di Lucio Dalla o Paradise City dei Guns’n’Roses. Me ne vengono troppe in mente, mi fermo qua con l’elenco.


D:So che scrivi…la maggior parte dei tuoi brani nasce in che modo? Cosa davvero ti ispira più di ogni altra cosa?
R: Le mie canzoni non lo so come nascono, so solo che a volte le cerco senza mai trovarle e altre invece mi piombano addosso quasi a farmi male. Vengono fuori lontano dalla chitarra o qualsiasi altro strumento di solito, mi viene in mente la melodia ed il testo contemporaneamente, ho la memoria del cellulare intasata da memo vocali. Scrivo soltanto quando vivo emozioni forti, qualcosa che mi smuove dentro e che mi accende, non so il perché di questa esigenza sinceramente ma non posso farne a meno, è una droga seducente!


Questa estate ci aspetta una grande sorpresa…vi invito a seguirlo sui social.
Diego tanta fortuna per te e solo cose belle. Lo dissi nel 2016, oggi lo sostengo più che mai: sei nato per questo.
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Chiara De Carlo


Chiara vi segnala i tre eventi da lei scelti per la settimana…mancare sarebbe un sacrilegio! Scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!
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Bach al tempio valdese

Venerdì 15 giugno alle ore 20.45, presso il Tempio Valdese di Corso Vittorio Emanuele 23, si conclude il ciclo dei concerti d’organo che la Chiesa Valdese di Torino ha organizzato per ricordare i cinquecento anni della Riforma di Martin Lutero (1517-2017). Eseguire l’opera integrale bachiana per organo è stato un progetto impegnativo che ha visto alternarsi alla consolle dell’organo Pinchi diversi organisti. La scelta di tale proposta è nata dalla convinzione che nessun musicista più di Bach ha rappresentato, anzi incarnato gli ideali e i principii della Riforma. A chiudere questa lunga rassegna sarà Walter Gatti, organista titolare del Tempio Valdese. L’ingresso è a pagamento e i biglietti si trovano anche in prevendita presso la Libreria Claudiana in Via Principe Tommaso 1. Al termine del concerto verrà offerto un rinfresco.Maggiori informazioni si possono trovare su:www.torinovaldese.org; https://it-it.facebook.com/unacasaperlamusica/;

“Sequestrano” ambulanza costringendola a intervenire

DALLA CAMPANIA

Un’ambulanza ferma all’ospedale Loreto Mare di Napoli, è stata costretta a soccorrere due feriti in un incidente avvenuto poco distante. Due persone in sella a uno scooter si sono recate nel pronto soccorso minacciando i sanitari per costringerli a seguirli per soccorrere i feriti nell’incidente . Hanno detto che i soccorsi tardavano a intervenire.

Stretching-shiatsu alle Reali Terme di Valdieri

Lo stupendo scenario della giornata nella natura condotta da Matteo Parigi 

 

 

Saranno le terme Reali di Valdieri ed il parco Naturale delle Alpi marittime lo stupendo scenario della giornata di Stretching-shiatsu nella natura in programma per il prossimo 17 giugno, organizzata da Matteo Parigi, specializzato nella disciplina dello Stretchingshiatsu e nel trattamento Vitality, fusione di tecniche di massaggio orientali ed occidentali, con studio a Torino in Crocetta. Lo Stretching-shiatsu è la fusione di due tecniche che si rifanno alla teoria dei meridiani cinesi e presentano un efficace effetto combinatorio sia a livello di rilassamento muscolare ed aumento della flessibilità corporea, sia di conquista del benessere psicofisico.

La giornata si articolerà in una sessione di rilassamento in acqua dalle 9.30 alle 11.30, cui seguiranno una camminata medidativa ed una sessione pomeridiana, dalle 15 alle 17, di Stretching-shiatsu rivolta sia a principianti sia ad esperti. Il pranzo buffet includeràprodotti biologici a km zero offerti dalla cucina Vitale. È possibile concludere la giornata di Stretching-shiatsu nella natura con una cena con prodotti a km zero a 23 euro. Il contributo di partecipazione è  di 35 euro. La partenza è alle ore 7 da via Nazionale 8 a Mercenasco, alle 8 a Torino da via Cassini 7. Le terme Reali di Valdieri costituiscono una sorgente naturale solfurea. Dalla massa rocciosa del Monte Matto sgorgano acque con proprietà terapeutiche anche molto efficaci nel trattamento delle patologie a carico degli apparati respiratorio, locomotore, dermatologico,  otorinolaringoiatrico. Appartengono al gruppo delle acque solfuree solfato-cloruro-sodiche ipertermali (50-75 gradi) e presentano un ph alcalino. Le terme hanno un’origine storica in quanto nel lontano 1755 il re di Sardegna Carlo Emanuele II decisedi utilizzare le terme di Valdieri per , dando impulso alla realizzazione di un nuovo edificio termale, soprannominato “Il baraccone”. Dopo le parentesi delle guerre napoleoniche i Savoia tornarono a interessarsi della terme e nel 1857 re Vittorio Emanuele II decise di costituire la Riserva di caccia di Valdieri, fece costruirele case di caccia di San Giacomo e di Entracque e nel 1857 fu posata la prima pietra dell’Hotel Roya Centro Benessere di Terme di Valdieri.

MARA MARTELLOTTA

Torino Magazine, 30 anni vissuti con la città

252 pagine per un numero da collezione davvero speciale: Torino Magazine esce in edicola in una veste grafica extra-ordinaria per ricordare il traguardo dei trent’anni passati insieme alla città. Una storia di copertine iconiche tra volti noti e disegni d’artista, interviste esclusive e reportage spettacolari con l’obiettivo diinformare i torinesi e mostrar loro il meglio che Torino aveva, e tuttora ha, da offrire. Uno storytelling corale che dal 1988 prosegue ancora oggi continuando ad animare e colorare il territorio. «Abbiamo voluto affrontare il tema attraverso quattro chiavi di lettura – sottolinea Andrea Cenni, direttore editoriale di Torino Magazine agli autori delle nostre rubriche, come Marco Berry, Darwin Pastorin e Gian Paolo Ormezzano, abbiamo chiesto un aneddoto su questi ultimi trent’anni secondo il loro punto di vista. Ai ricordi dei contributors segue un grande servizio, a firma del direttore Guido Barosio, su tutte quellepagine di Torino Magazine che hanno saputo raccontare meglio la storia della città. La redazione ha poi chiesto a sessanta protagonisti della vita cittadina di questi anni la loro opinione sul passato, sul presente e sul futuro di Torino e ne è scaturito un quadro di testimonianze, scenari e propositi che mai da soli saremmo riusciti a offrirvi. Infine, un ampio reportage dedicato ad alcune aree metropolitane del mondo, per analizzarne l’evoluzione rispetto alla nostra città. Speriamo che questa operazione di lettura del passato, inserita anche in uno scenario internazionale, possa essere di utilità per poter progettare un futuro importante». Raccontando il patrimonio storico e culturale della città e documentandone il presente attraverso gli occhi dei protagonisti che nel corso del tempo si sono avvicendati tra le pagine, oggi Torino Magazine si rivolge al futuro accrescendo sempre più il suo legame con Torino e mantenendo ben definito il suo carattere di city magazine dedicato alla città metropolitana e dei suoi abitanti. «Questa è l’occasione per dire un grazie sincero a tutti i torinesi che in questi anni si sono ‘dati da fare’ in mille modi in e per questa città – ci tiene a precisare Andrea Cenni – sappiamo perfettamente che senza di loro Torino Magazine non sarebbe potuto esistere».