Domenica 24 giugno dalle 9 alle 17 presso il rifugio Fontana Mura di Coazze (To) si svolgerà il corso di guida a basse velocità adatto a tutti i biker che vogliono scoprire e affinare le tecniche di guida sui sentieri. Lo scopo del corso è quello di fare apprendere le tecniche base della guida a basse velocità al fine di poter affrontare anche situazioni tecniche nel pieno controllo del mezzo. Info: 3333929241
Rolatine di pollo in salsa
Un secondo facilissimo e gustosissimo realizzato con delle semplici rolatine di pollo servite con una cremosa salsina di pomodoro davvero irresistibile. La carne cotta direttamente nel sugo risultera’ ricca di sapore e tenerissima, da leccarsi i baffi !
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Ingredienti
3 rolatine di pollo
1 gambo di sedano
1 carota
1 piccolo peperone giallo
1 spicchio di aglio
½ cipolla
200gr. di polpa di pomodoro
1 rametto di rosmarino
1 bicchiere di bino bianco secco
Sale, olio q.b.
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Lavare tutte le verdure, asciugarle e tritarle nel mixer. In una larga padella scaldare l’olio, versare il trito di verdure, lasciar insaporire a fuoco vivace poi, sfumare con il vino bianco. Versare la salsa di pomodoro, mescolare, aggiungere le rolatine, senza pelle e salare. Lasciar cuocere per circa mezz’ora, se la salsa di asciuga troppo, aggiungere un poco di acqua calda. Servire con patate lesse o una fresca insalata.
Paperita Patty
Una “medicina” contro gli omofobi
La Deomofobina è un ironico “farmaco” il cui principale ingrediente è la conoscenza, ideato per guarire gli omofobi. Nella confezione è contenuto un bugiardino con le definizioni di sesso, identità, espressione di genere, orientamento sessuale. E’ un’idea di Geco, associazione delle famiglie e dei figli contro l’omofobia, patrocinata da Comune di Torino e Farmacie Comunali, Regione Piemonte e Coordinamento Torino Pride. L’assessora alle Pari opportunità della Regione Piemonte, Monica Cerutti, in occasione del Torino Pride ha annunciato che ne verranno spedite dieci scatole al ministro per la Famiglia Lorenzo Fontana, accompagnate da una lettera in cui si chiede di “cambiare la denominazione del suo dicastero: da ministero della Famiglia a ministero delle Famiglie, perché di famiglie ce ne sono di tipi diversi, piaccia o no”.
(foto archivio il Torinese)
Favaro mondiale


9 giorni, 150 appuntamenti in 130 luoghi di Torino, 85.000 visitatori: si chiude così il ricco calendario OFF del Bocuse D’Or Europe 2018, la kermesse che ha reso Torino il palcoscenico di un grande racconto culturale e gastronomico fatto di dialoghi, mostre, degustazioni, spettacoli, eventi e laboratori.
Più di 200 i soggetti – tra musei, istituzioni e associazioni culturali, player privati, associazioni di categoria e attori del mondo dell’enogastronomia– che si sono mobilitati per dare vita a una programmazione eterogenea e capillare: oltre 100 personalità tra chef, intellettuali, artisti, autori, musicisti, giornalisti, artigiani del cibo hanno animato presentazioni, dialoghi e spettacoli, 26 chef stellati sono stati protagonisti con le loro storie e la loro cucina e oltre 150 tra ristoranti, gelaterie, caffè, negozi, librerie e B&B sono stati coinvolti con cene, attività e iniziative speciali.
“Questo progetto, inedito nell’ambito del Bocuse d’Or e da noi fortemente voluto – ha ricordato l’assessore alla Cultura della Regione Piemonte Antonella Parigi –, ha avuto l’indubbio merito di mettere in rete le migliori istituzioni culturali di Torino e del Piemonte offrendo un programma ricco e di grande interesse, capace di far dialogare patrimonio culturale ed enogastronomico, nonché chef, studiosi, scrittori e artisti. Un esempio virtuoso di sinergia che ha contribuito a rafforzare questo dialogo che sempre più caratterizza il nostro territorio e la sua identità. Vorrei quindi ringraziare tutti coloro che hanno collaborato a questo importante progetto, offrendo a torinesi e piemontesi una stagione di eventi che ha animato tutto il territorio in occasione delle selezioni europee del Bocuse d’Or”.
Il pubblico ha risposto con entusiasmo al programma OFF – prima edizione nella storia del concorso Bocuse d’Or –, facendo registrare un’appassionata partecipazione per un evento corale distribuito su più appuntamenti e in diversi luoghi. 18 000 i visitatori delle 8 mostre, 4000 i partecipanti ai talk e ai laboratori, 3000 gli spettatori degli appuntamenti di cinema e teatro, 50 000 i passaggi agli eventi in piazza e 10 000 le persone che hanno preso parte agli eventi enogastronomici. “Siamo alla fine di un lungo e affascinante percorso che abbiamo gioiosamente contribuito a tracciare – ha sottolineaato l’assessore al Commercio e al Turismo della Città di Torino Alberto Sacco –. Il Bocuse d’Or Europe OFF ha costituito un altro importante tassello della strategia di promozione e consolidamento della nostra cultura enogastronomica, strategia che coinvolge sia gli enti pubblici, sia i tanti operatori del settore. Cultura e cibo sono indissolubilmente legati e la loro unione acquisirà ulteriore importanza nel futuro, dato che l’Italia è un serbatoio inesauribile di entrambi.
Desidero ringraziare con tutto il cuore tutti coloro che hanno partecipato e collaborato per rendere questa bellissima iniziativa una realtà. Il Bocuse d’Or Europe OFF sarà sicuramente un modello per coloro che organizzeranno eventi di questo genere negli anni a venire”.
Attorno al Bocuse d’Or Europe OFF ha gravitato un mondo di chef e protagonisti della cultura che hanno fatto crescere la consapevolezza della presenza in città di un grande evento: la finale europea della più importante competizione internazionale di alta cucina, per la prima volta in Italia e nel Sud Europa.
La grande partecipazione – che ha registrato molti sold out – e la dimensione partecipativa del calendario di eventi hanno reso concreto l’obiettivo di audience engagement che la Regione Piemonte, la Città di Torino e la Camera di commercio di Torino si erano date con la creazione del Bocuse d’Or Europe OFF: coinvolgere diversi pubblici in una riflessione sul cibo che non fosse squisitamente gastronomica, per raccontare attraverso una moltitudine di esperienzeil legame tra cibo e cultura e il ruolo del territorio nel portare avanti questa relazione. Un esperimento di successo, a cui potranno guardare le città e i Paesi che ospiteranno il Bocuse d’Or negli anni a venire.
“La tradizione enogastronomica di Torino ha avuto con Bocuse d’Or Europe OFF una straordinaria occasione di visibilità per i tanti turisti accorsi per il premio Bocuse d’Or. A Palazzo Birago poi, la nostra rassegna con i Maestri del Gusto, i viticoltori di Torino DOC, insieme alle associazioni di categoria, hanno appassionato con il loro lavoro oltre 3.800 visitatori. Le visite guidate Passeggiando con “Gusto” hanno permesso ai cittadini e turisti di scoprire tutti i giorni il lato goloso di Torino e di visitare Palazzo Birago, incontrando le nostre eccellenze enogastronomiche. Dal cioccolato al vino, dai formaggi alla gastronomia, dal vermouth di Torino ai cocktail di territorio, tutti hanno mostrato grande cura per le serate, unendo anche talk show musicali e culturali e offrendo una panoramica di elevata eccellenza – ha dichiarato Vincenzo Ilotte, presidente della Camera di commercio di Torino –. Questa esperienza ha dimostrato che con la grande opera di selezione, formazione e promozione che la Camera di commercio porta avanti con i suoi progetti e il lavoro sinergico con le associazioni locali, abbiamo proposto eventi fantastici, mostrando all’Italia e all’estero la nostra “torinesità” dell’industria enogastronomica, comparto che può e sa darsi una visione comune. È questa eccellenza che riporterà sicuramente molti visitatori a tornare a Torino e molti imprenditori a cominciare o a rinsaldare relazioni commerciali con le nostre imprese. Ricordo infatti che, a conferma della rinomata vocazione agroalimentare della nostra provincia, le oltre 58.000 imprese dell’industria alimentare e di prodotti agricoli, con un bacino occupazionale stimato di circa 38mila addetti, sono attive anche con l’export, in crescita nel 2017 di oltre il 9%, e con una dinamica della produzione industriale sempre positiva”.
Il programma OFF è nato dal presupposto che il cibo, e quindi anche l’alta cucina, sia espressione di un bagaglio storico, dell’identità di un territorio, di un’idea di contemporaneità in continuo dialogo con altre arti e discipline con cui condivide la capacità di interpretare il presente e disegnare il futuro. Il Bocuse d’Or Europe OFF 2018 è un progetto di Regione Piemonte, Città di Torino e Camera di commercio di Torino, realizzato da Circolo dei lettori e Accademia Bocuse d’Or Italia. Main partner Il Palato Italiano.
Precipita in montagna e muore ragazzo di 24 anni
Un escursionista 24enne e’ morto ed è stato recuperato nella notte dal soccorso alpino sulle montagne del Pinerolese. Il ragazzo e’ stato trovato sotto le pareti del Dente orientale di Cumiana. Dopo essere uscito ieri mattina, nel tardo pomeriggio i familiari ne hanno denunciato il mancato rientro. Il soccorso alpino ha ritrovato lo zaino in montagna e un’ora dopo ha individuato il corpo ormai privo di vita. (Foto archivio)
Delitto Rosboch: Gabriele vuole diplomarsi
Gabriele Defilippi, il 24enne condannato a trent’anni di carcere per l’assassinio di Gloria Rosboch, la sua ex insegnante di francese, che lui aveva truffato per 187mila euro, ha chiesto di fare gli esami di Maturità. Sta scontando la pena alle Vallette di Torino, in una sezione a custodia aperta, e si sta comportando come un detenuto modello. Ora chiede di completare le superiori in un istituto tecnico di Torino per ottenere il diploma in servizi socio-sanitari.
Luci e geometrie torinesi
Le luci segnano le geometrie tracciate dalle vie di Torino, in questa bella immagine di Vincenzo Maiorano.
Rivalta sbarca sui social
Facebook, twitter e Instagram per migliorare la comunicazione
La Città di Rivalta sbarca finalmente sui social. Da qualche giorno all’indirizzo @cittadirivalta è attiva la pagina facebook del Comune, uno strumento di comunicazione diretto e flessibile di cui ormai le amministrazioni pubbliche non possono più fare a meno. È un modo nuovo di raccontare la città e di portare all’attenzione di tutti i rivaltesi le informazioni di servizio che riguardano la quotidianità: aggiornamenti sulla viabilità, decisioni dell’amministrazione, appuntamenti culturali, iniziative.È anche un canale pensato e creato per i cittadini, che potranno inviare segnalazioni, suggerimenti e osservazioni per aiutare a migliorare la vita della comunità. Attenzione però: proprio perché si tratta di una piazza comune, aperta a tutti, va usata con educazione e rispetto nei confronti dei fruitori del servizio. Per questo gli utenti troveranno un vademecum con le regole da rispettare per poter seguire la pagina e interagire con gli altri follower.«L’apertura dei canali social ci consente una comunicazione più veloce e immediata e ci permette di intercettare e dialogare con tutti i rivaltesi, che sempre più usano questi strumenti» spiega il vicesindaco Sergio Muro. «Oggi con questo atto completiamo la rivoluzione del sistema di comunicazione di Rivalta e iniziamo una nuova fase di promozione della Città, dentro e fuori i suoi confini».L’account facebook non è l’unico modo per rimanere in contatto con la Città di Rivalta. Sono attivi anche un account twitter e un profilo Instagram, entrambi raggiungibili all’indirizzo @cittadirivalta. L’ultima novità riguarda poi la testata Rivalta Informa. Con il mese di giugno, accanto alla pubblicazione trimestrale cartacea che continuerà ad essere distribuita in tutte le buche delle lettere della città, il giornale è disponibile anche nella nuova veste web, on-line all’indirizzo www.rivaltainforma.it, aggiornata con le ultime novità dal territorio.
Intesa Sanpaolo e il villaggio Coldiretti
Intesa Sanpaolo ha accolto l’invito del “Villaggio Coldiretti”, che dal 15 al 17 giugno porterà a Torino un’importante testimonianza di integrazione tra agricoltura, enogastronomia, cultura e turismo nell’Anno nazionale del Cibo italiano
Cristina Balbo, direttore regionale Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria della Banca ha dichiarato: “Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati del nostro Programma Sviluppo Filiere, iniziativa per far crescere le filiere produttive di eccellenza grazie ad un accesso al credito più semplice, possibili miglioramenti del rating, offerte bancarie dedicate. Da quando è partito il Programma, nel Nord-Ovest vi hanno aderito oltre 70 aziende capo-filiera, di cui 14 nel solo settore agroalimentare con 824 fornitori, con un fatturato complessivo per il 2016 di 652 milioni e oltre 1200 dipendenti. Al 31 maggio 2018 le erogazioni della nostra Direzione al settore agroalimentare sono state pari a circa 90 milioni di euro (180 milioni il dato 2017) e gli stock di impieghi di oltre 1 miliardo (di cui circa 338 milioni a breve e circa 745 milioni a medio lungo termine)”.Intesa Sanpaolo è presente nel Villaggio con lo stand n° 13, dove i visitatori possono degustare i prodotti della piattaforma di e-commerce Destination Gusto, che offre ai produttori agricoli, in particolare ai più piccoli, nuove grandi opportunità commerciali e che porta direttamente nelle case dei consumatori, a cominciare dai 14 milioni di clienti della Banca, le eccellenze dei produttori locali. La filiera agroalimentare e più in generale l’intero comparto agroalimentare rappresentano un fattore trainante dell’economia del Paese, della Regione e del Made in Italy, che Intesa Sanpaolo sostiene da sempre con convinzione, attraverso finanziamenti, servizi mirati e un presidio centrale e territoriale garantito da una rete di 550 “filiali verdi”, di cui 45 in Piemonte. Grazie all’accordo stipulato con il MIPAAF con l’obiettivo di sostenere le imprese agricole e le filiere agroalimentari e promuovere la convergenza tra politiche creditizie e industriali, Intesa Sanpaolo ha reso disponibile un plafond dedicato all’agribusiness di 8 miliardi di euro. La conoscenza del settore ha consentito di individuare e valorizzare alcuni fattori qualitativi “intangible” nei modelli di rating della Banca, con importanti novità appositamente dedicate all’agricoltura. Con ISMEA è stato creato un questionario, completamente online, che permette alle imprese agricole di autovalutare il proprio posizionamento rispetto alla capacità di competere sul mercato. L’output del questionario viene inoltre valorizzato all’interno del modello di rating della Banca.