redazione il torinese

Con 85mila visitatori chiude il Bocuse d’Or Off

9 giorni, 150 appuntamenti in 130 luoghi di Torino, 85.000 visitatori: si chiude così il ricco calendario OFF del Bocuse D’Or Europe 2018, la kermesse che ha reso Torino il palcoscenico di un grande racconto culturale e gastronomico fatto di dialoghi, mostre, degustazioni, spettacoli, eventi e laboratori.

 

Più di 200 i soggetti – tra musei, istituzioni e associazioni culturali, player privati, associazioni di categoria e attori del mondo dell’enogastronomia– che si sono mobilitati per dare vita a una programmazione eterogenea e capillare: oltre 100 personalità tra chef, intellettuali, artisti, autori, musicisti, giornalisti, artigiani del cibo hanno animato presentazioni, dialoghi e spettacoli, 26 chef stellati sono stati protagonisti con le loro storie e la loro cucina e oltre 150 tra ristoranti, gelaterie, caffè, negozi, librerie e B&B sono stati coinvolti con cene, attività e iniziative speciali. 

“Questo progetto, inedito nell’ambito del Bocuse d’Or e da noi fortemente voluto – ha ricordato l’assessore alla Cultura della Regione Piemonte Antonella Parigi –, ha avuto l’indubbio merito di mettere in rete le migliori istituzioni culturali di Torino e del Piemonte offrendo un programma ricco e di grande interesse, capace di far dialogare patrimonio culturale ed enogastronomico, nonché chef, studiosi, scrittori e artisti. Un esempio virtuoso di sinergia che ha contribuito a rafforzare questo dialogo che sempre più caratterizza il nostro territorio e la sua identità. Vorrei quindi ringraziare tutti coloro che hanno collaborato a questo importante progetto, offrendo a torinesi e piemontesi una stagione di eventi che ha animato tutto il territorio in occasione delle selezioni europee del Bocuse d’Or”.

 Il pubblico ha risposto con entusiasmo al programma OFF – prima edizione nella storia del concorso Bocuse d’Or –, facendo registrare un’appassionata partecipazione per un evento corale distribuito su più appuntamenti e in diversi luoghi. 18 000 i visitatori delle 8 mostre, 4000 i partecipanti ai talk e ai laboratori, 3000 gli spettatori degli appuntamenti di cinema e teatro, 50 000 i passaggi agli eventi in piazza e 10 000 le persone che hanno preso parte agli eventi enogastronomici. “Siamo alla fine di un lungo e affascinante percorso che abbiamo gioiosamente contribuito a tracciare – ha sottolineaato l’assessore al Commercio e al Turismo della Città di Torino Alberto Sacco –. Il Bocuse d’Or Europe OFF ha costituito un altro importante tassello della strategia di promozione e consolidamento della nostra cultura enogastronomica, strategia che coinvolge sia gli enti pubblici, sia i tanti operatori del settore. Cultura e cibo sono indissolubilmente legati e la loro unione acquisirà ulteriore importanza nel futuro, dato che l’Italia è un serbatoio inesauribile di entrambi.

Desidero ringraziare con tutto il cuore tutti coloro che hanno partecipato e collaborato per rendere questa bellissima iniziativa una realtà. Il Bocuse d’Or Europe OFF sarà sicuramente un modello per coloro che organizzeranno eventi di questo genere negli anni a venire”.

 

Attorno al Bocuse d’Or Europe OFF ha gravitato un mondo di chef e protagonisti della cultura che hanno fatto crescere la consapevolezza della presenza in città di un grande evento: la finale europea della più importante competizione internazionale di alta cucina, per la prima volta in Italia e nel Sud Europa.

 

La grande partecipazione – che ha registrato molti sold out – e la dimensione partecipativa del calendario di eventi hanno reso concreto l’obiettivo di audience engagement che la Regione Piemonte, la Città di Torino e la Camera di commercio di Torino si erano date con la creazione del Bocuse d’Or Europe OFF: coinvolgere diversi pubblici in una riflessione sul cibo che non fosse squisitamente gastronomica, per raccontare attraverso una moltitudine di esperienzeil legame tra cibo e cultura e il ruolo del territorio nel portare avanti questa relazione. Un esperimento di successo, a cui potranno guardare le città e i Paesi che ospiteranno il Bocuse d’Or negli anni a venire.

 

“La tradizione enogastronomica di Torino ha avuto con Bocuse d’Or Europe OFF una straordinaria occasione di visibilità per i tanti turisti accorsi per il premio Bocuse d’Or. A Palazzo Birago poi, la nostra rassegna con i Maestri del Gusto, i viticoltori di Torino DOC, insieme alle associazioni di categoria, hanno appassionato con il loro lavoro oltre 3.800 visitatori. Le visite guidate Passeggiando con “Gusto” hanno permesso ai cittadini e turisti di scoprire tutti i giorni il lato goloso di Torino e di visitare Palazzo Birago, incontrando le nostre eccellenze enogastronomiche. Dal cioccolato al vino, dai formaggi alla gastronomia, dal vermouth di Torino ai cocktail di territorio, tutti hanno mostrato grande cura per le serate, unendo anche talk show musicali e culturali e offrendo una panoramica di elevata eccellenza – ha dichiarato Vincenzo Ilotte, presidente della Camera di commercio di Torino –. Questa esperienza ha dimostrato che con la grande opera di selezione, formazione e promozione che la Camera di commercio porta avanti con i suoi progetti e il lavoro sinergico con le associazioni locali, abbiamo proposto eventi fantastici, mostrando all’Italia e all’estero la nostra “torinesità” dell’industria enogastronomica, comparto che può e sa darsi una visione comune. È questa eccellenza che riporterà sicuramente molti visitatori a tornare a Torino e molti imprenditori a cominciare o a rinsaldare relazioni commerciali con le nostre imprese. Ricordo infatti che, a conferma della rinomata vocazione agroalimentare della nostra provincia, le oltre 58.000 imprese dell’industria alimentare e di prodotti agricoli, con un bacino occupazionale stimato di circa 38mila addetti, sono attive anche con l’export, in crescita nel 2017 di oltre il 9%, e con una dinamica della produzione industriale sempre positiva”.

 Il programma OFF è nato dal presupposto che il cibo, e quindi anche l’alta cucina, sia espressione di un bagaglio storico, dell’identità di un territorio, di un’idea di contemporaneità in continuo dialogo con altre arti e discipline con cui condivide la capacità di interpretare il presente e disegnare il futuro. Il Bocuse d’Or Europe OFF 2018 è un progetto di Regione Piemonte, Città di Torino e Camera di commercio di Torino, realizzato da Circolo dei lettori e Accademia Bocuse d’Or Italia. Main partner Il Palato Italiano.

 

 

Precipita in montagna e muore ragazzo di 24 anni

Un escursionista 24enne e’ morto  ed è stato recuperato nella notte dal soccorso alpino sulle montagne del Pinerolese. Il ragazzo  e’ stato trovato sotto le pareti del Dente orientale di Cumiana. Dopo essere uscito ieri mattina, nel tardo pomeriggio i familiari ne hanno denunciato il mancato rientro. Il soccorso alpino ha ritrovato lo zaino in  montagna e un’ora dopo ha individuato il corpo ormai privo di vita.  (Foto archivio)

Delitto Rosboch: Gabriele vuole diplomarsi

Gabriele Defilippi, il 24enne condannato a trent’anni di carcere per l’assassinio di Gloria Rosboch, la sua ex insegnante di francese, che lui aveva truffato per 187mila euro, ha chiesto di fare gli esami di Maturità. Sta scontando la pena alle Vallette di Torino, in una sezione a custodia aperta, e si sta comportando come un detenuto modello. Ora chiede di completare le superiori in un istituto tecnico di Torino per ottenere il diploma in servizi socio-sanitari.

Rivalta sbarca sui social

Facebook, twitter e Instagram per migliorare la comunicazione

 

La Città di Rivalta sbarca finalmente sui social. Da qualche giorno all’indirizzo @cittadirivalta è attiva la pagina facebook del Comune, uno strumento di comunicazione diretto e flessibile di cui ormai le amministrazioni pubbliche non possono più fare a meno. È un modo nuovo di raccontare la città e di portare all’attenzione di tutti i rivaltesi le informazioni di servizio che riguardano la quotidianità: aggiornamenti sulla viabilità, decisioni dell’amministrazione, appuntamenti culturali, iniziative.È anche un canale pensato e creato per i cittadini, che potranno inviare segnalazioni, suggerimenti e osservazioni per aiutare a migliorare la vita della comunità. Attenzione però: proprio perché si tratta di una piazza comune, aperta a tutti, va usata con educazione e rispetto nei confronti dei fruitori del servizio. Per questo gli utenti troveranno un vademecum con le regole da rispettare per poter seguire la pagina e interagire con gli altri follower.«L’apertura dei canali social ci consente una comunicazione più veloce e immediata e ci permette di intercettare e dialogare con tutti i rivaltesi, che sempre più usano questi strumenti» spiega il vicesindaco Sergio Muro. «Oggi con questo atto completiamo la rivoluzione del sistema di comunicazione di Rivalta e iniziamo una nuova fase di promozione della Città, dentro e fuori i suoi confini».L’account facebook non è l’unico modo per rimanere in contatto con la Città di Rivalta. Sono attivi anche un account twitter e un profilo Instagram, entrambi raggiungibili all’indirizzo @cittadirivalta. L’ultima novità riguarda poi la testata Rivalta Informa. Con il mese di giugno, accanto alla pubblicazione trimestrale cartacea che continuerà ad essere distribuita in tutte le buche delle lettere della città, il giornale è disponibile anche nella nuova veste web, on-line all’indirizzo www.rivaltainforma.it, aggiornata con le ultime novità dal territorio.

 

Intesa Sanpaolo e il villaggio Coldiretti

Intesa Sanpaolo ha accolto l’invito del “Villaggio Coldiretti”, che dal 15 al 17 giugno porterà a Torino un’importante testimonianza di integrazione tra agricoltura, enogastronomia, cultura e turismo nell’Anno nazionale del Cibo italiano

 

Cristina Balbo, direttore regionale Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria della Banca ha dichiarato: “Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati del nostro Programma Sviluppo Filiere, iniziativa per far crescere le filiere produttive di eccellenza grazie ad un accesso al credito più semplice, possibili miglioramenti del rating, offerte bancarie dedicate. Da quando è partito il Programma, nel Nord-Ovest vi hanno aderito oltre 70 aziende capo-filiera, di cui 14 nel solo settore agroalimentare con 824 fornitori, con un fatturato complessivo per il 2016 di 652 milioni e oltre 1200 dipendentiAl 31 maggio 2018 le erogazioni della nostra Direzione al settore agroalimentare sono state pari a circa 90 milioni di euro (180 milioni il dato 2017) e gli stock di impieghi di oltre 1 miliardo (di cui circa 338 milioni a breve e circa 745 milioni a medio lungo termine)”.Intesa Sanpaolo è presente nel Villaggio con lo stand n° 13, dove i visitatori possono degustare i prodotti della piattaforma di e-commerce Destination Gusto, che offre ai produttori agricoli, in particolare ai più piccoli, nuove grandi opportunità commerciali e che porta direttamente nelle case dei consumatori, a cominciare dai 14 milioni di clienti della Banca, le eccellenze dei produttori locali. La filiera agroalimentare e più in generale l’intero comparto agroalimentare rappresentano un fattore trainante dell’economia del Paese, della Regione e del Made in Italy, che Intesa Sanpaolo sostiene da sempre con convinzione, attraverso finanziamenti, servizi mirati e un presidio centrale e territoriale garantito da una rete di 550 “filiali verdi”, di cui 45 in Piemonte. Grazie all’accordo stipulato con il MIPAAF con l’obiettivo di sostenere le imprese agricole e le filiere agroalimentari e promuovere la convergenza tra politiche creditizie e industriali, Intesa Sanpaolo ha reso disponibile un plafond dedicato all’agribusiness di 8 miliardi di euro. La conoscenza del settore ha consentito di individuare e valorizzare alcuni fattori qualitativi “intangible” nei modelli di rating della Banca, con importanti novità appositamente dedicate all’agricoltura. Con ISMEA è stato creato un questionario, completamente online, che permette alle imprese agricole di autovalutare il proprio posizionamento rispetto alla capacità di competere sul mercato. L’output del questionario viene inoltre valorizzato all’interno del modello di rating della Banca.

In visita alla reggia con il Bocuse D’or Europe

In occasione del Bocuse D’or Europe OFF 2018, il Consorzio Residenze Reali Sabaude, Città Metropolitana di Torino e Turismo Torino e Provincia presenta un’edizione speciale di “Brindisi a Corte”: una visita teatrale proposta dalla compagnia teatrale Teatro e Società all’interno degli ambienti aulici della Reggia di Venaria alla scoperta della vita domestica dei Savoia. Alla fine della visita, presso il cortile della chiesa di Sant’Uberto, occasionalmente aperto al pubblico i produttori della celebre Strada dei Vigneti Alpini presenteranno agli ospiti vini e prodotti gastronomici tradizionali che potranno essere degustati, comodamente seduti sull’erba nello scenografico Giardino delle rose oppure all’ombra delle pergole che sostengono la varietà storica di rose rampicanti Alberich Barbier. Un vero e proprio déjeuner sur l’herbe previsto per circa 300 persone, in una cornice eccezionale, voluto per chiudere la programmazione culturale Bocuse d’Or OFF, che ha coinvolto tutto il territorio dall’8 al 16 giugno in un cartellone di oltre 130 eventi, 6 rassegne culturali e 8 mostre. La visita guidata all’interno della Reggia di Venaria di sabato 16 giugno ha un sapore speciale e si sofferma sui numerosi dipinti che testimoniano il momento conviviale a corte soprattutto in occasione delle celebri battute di caccia. Da un testo di cronache venatorie redatto dal nobile Niccolò Zocca da Parma, vengono riportate le varie fasi della caccia al cervo che era solita terminare con la degustazione di numerosi vini a bassa temperatura per rinfrescare “le fauci di tutti aride da sì furiosa caccia fatta con tanta fatica nel più cocente ardor del sole. La vita di corte era scandita
e allietata da numerosi momenti conviviali ma anche dal ciclo delle stagioni che regolava la produzione agricola: le coltivazioni vitivinicole intorno alle Dimore Sabaude, ad esempio, erano protagoniste indiscusse della quotidianità dell’epoca.

Ma quali vini bevevano i sovrani? Come avveniva
la coltivazione dei vigneti? Come venivano preparati i sontuosi banchetti regali?
Questo e molto altro si può scoprire con le visite teatrali di “Brindisi a Corte”, itinerari tra vigneti e ambienti aulici per scoprire aspetti della vita domestica dei Savoia degustando vini e prodotti gastronomici torinesi. Per questo Brindisi a Corte speciale, dedicato al Bocuse d’Or OFF, l’attenzione è puntata sull’Erbaluce di Caluso DOCG nell’omonimo vitigno coltivato a poca distanza dalla Reggia di Venaria con il tipico allevamento detto a “topia”, unico nel suo genere. L’erbaluce sarà protagonista della degustazione di questo Brinidisi a Corte dedicato al Bocuse OFF insieme ad altri pordotti tipici del territorio.

 

I Giardini della Reggia

I Giardini della Reggia sono oggi diventati uno stretto straordinario connubio tra antico e moderno, un dialogo virtuoso tra insediamenti archeologici e opere contemporanee. Nel Parco Basso infatti si estende per 500 metri il Giardino delle Sculture Fluide di Giuseppe Penone, con 14  sculture che scandiscono un cammino senza cesure tra mondo minerale, vegetale e umano. Nel Parco Alto invece, al centro del Gran Parterre juvarriano, la suggestiva installazione dell’artista Giovanni Anselmo: sei lastre di granito su cui è incisa la scritta “Dove le stelle si avvicinano di una spanna in più”. Il tutto incorniciato in un’incomparabile visione all’infinito che non ha riscontri analoghi fra i giardini italiani per la magnificenza delle prospettive e la vastità del panorama naturale circondato dai boschi del Parco La Mandria e dalla catena montuosa delle Alpi.

I giovani Giardini della Reggia di Venaria, inaugurati nel 2007, superata la prima fase di assestamento, sono in un momento importante della loro crescita ed evoluzione durante la quale iniziano a delinearsi in maniera più evidente e definita gli elementi caratterizzanti e la “forza” del loro disegno, a testimonianza di una continua trasformazione naturale che nel panorama dei grandi giardini storici europei rappresenta un’esperienza unica. La loro visita può dunque costituire una piacevole sorpresa anche per chi li ha già visitati in passato. I Giardini della Reggia di Venaria fanno parte della rete dei Grandi Giardini Italiani.

 

Cappella di Sant’Uberto

Insieme alla Galleria Grande, un altro capolavoro di Filippo Juvarra alla Venaria è la Cappella di Sant’Uberto, titolata al santo protettore dei cacciatori come rimando alla destinazione venatoria della residenza. Le numerose fastose decorazioni arricchiscono all’interno i sapienti contrasti di luce rendendo l’ambiente davvero unico. Il vero “protagonista radioso” della Cappella è l’altare maggiore, opera di Giovanni Baratta, che si presenta come sospeso, quasi incorniciato dal fascio di luce che da sfondo al tabernacolo retto da angeli marmorei. L’altare si sviluppa in senso verticale collocandosi tra le due colonne centrali della conca realizzata dall’abside. La luce, che entra copiosa dalle alte vetrate retrostanti, evidenzia la forma frastagliata dell’altare e ne moltiplica i toni ed i colori.

I collegamenti della Cappella con la Reggia, lasciati incompiuti da Juvarra, vennero portati a termine sotto Carlo Emaneuele III da Benedetto Alfieri, cui si deve anche lo scenografico scalone monumentale che sale alle tribune della Cappella.

 

 

INFO:

Giardini della Reggia di Venaria Reale

domenica 16 giugno 2018

ore 10 – 15

 

Partenza tour in bus alle ore 10.00 da Piazza Castello – fronte Teatro Regio.
Presenza di guida turistica a bordo.
Per chi raggiunge il sito con mezzi propri, appuntamento presso la biglietteria della Residenza Reale alle ore 10.30.
Durata del tour: 4/5 ore.
Prezzo intero con trasporto: € 25,00
Prezzo ridotto con trasporto: € 22,00 – possessori Torino+Piemonte Card, Royal Card o Abbonamento Musei in corso di validità
Prezzo ridotto SENZA trasporto: € 19,00
Prezzo ridotto Child 6-11: € 10,00
Prezzo ridotto Child 0-5: € 5,00
La tariffa include: biglietto di ingresso alla Residenza, transfer da e verso la residenza, guida turistica a bordo del bus, rappresentazione teatrale tematica, degustazione di vini e prodotti tipici.

 

Per informazioni

Contact Centre 011 535181 tutti i giorni dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.00.

turismotorino.org o residenzereali.it

 

A Torino “la casa più bella del mondo” è anche la più visitata

The Number 6, il palazzo barocco del cuore torinese trasformato dal Gruppo Building in condominio contemporaneo, definita “la casa più bella del mondo” per avere vinto un concorso internazionale come miglior progetto di recupero architettonico, è la casa più visitata della seconda edizione di Open House Torino. Oltre 3000 persone hanno visitato l’edificio di via Alfieri 6 nei due giorni di Open House, l’evento nato a Londra nel 1992 che apre residenze, palazzi, interni abitualmente non accessibili. Il piano nobile di The Number 6 e l’attico del nuovo condominio è stato assalito da oltre 3000 visitatori, ancora più numerosi della nuova Nuvola di Lavazza, realizzata dall’Architetto Cino Zucchi e dal Grattacielo Intesa San Paolo, firmato da Renzo Piano.

 

Lo straordinario successo del weekend di Open House significa aver lavorato al recupero di un grande patrimonio pubblico, trasformandolo in una nuova icona della città di Torino. L’idea che ci guida è la salvaguardia della bellezza abitativa e la sua trasformazione in spazi di residenza, da condividere e aprire alla città” dichiara Luca Boffa, AD del Gruppo Building.

Inaugurato a inizio del 2013, The Number 6, antica gemma del barocco piemontese, già Palazzo Valperga Galleani, è stato trasformato dal Gruppo Building, attraverso lo studio Boffa, Petrone & Partners, in spazio abitativo e di servizi del tempo libero e ricreativo. Nel 2015 The Number 6 è stato eletto miglior restauro al mondo dai lettori di Arch Daily, il sito di architettura più letto su scala globale, come connubio di riconversione storica, design di interni e spazio d’arte pubblica. Nella due giorni di Open House Torino, i visitatori hanno potuto visitare il piano nobile, headquarter del Gruppo Building, e l’attico del palazzo che guarda alle colline e alle montagne di Torino, città che Le Corbusier definì “la città con la migliore posizione naturale del mondo”. L’attrazione fatale tra l’edificio e il pubblico, oltre che nel recente successo di Open House, è testimoniata anche dalle ultime edizioni di Luci d’Artista, le storiche luminarie natalizie d’artista di Torino, nel corso il cortile (aperto alla città tutti i giorni, tutto l’anno) e le sculture luminose dell’artista Richi Ferrero sono visitate in media da 15 mila persone nei tre mesi di evento. L’edificio, luogo di visita per la sua bellezza monumentale e la suggestione del dialogo tra linee storiche e arte contemporanea, è anche sede della scuola di cucina amatoriale Let’s Cook by Ifse e luogo del benessere con lo shop della start up cosmetica Alkemy e la spa urbana Alfieri6 Urban SPA. Una casa, dove si vive la bellezza a 360 gradi, attraverso l’arte, il gusto, la cosmetica e il wellness.

 

www.thenumber6.it

Agricoltura e non solo al Villaggio Coldiretti #stocoicontadini

La prima Capitale del Regno di Italia è stata scelta per far conoscere il contributo dell’agricoltura alla storia e allo sviluppo del Paese con il Villaggio contadino della Coldiretti inaugurato alle ore 9,00 di Venerdì 15 giugno, per restare aperto tutto il weekend, con l’apertura straordinaria al pubblico dei Giardini Reali Superiori per l’esclusivo abbinamento tra cultura ed enogastronomia che rappresentano l’elemento trainante della vacanza Made in Italy.

Una opportunità unica per vivere in città un giorno da contadino nella stalla con gli animali della fattoria, sui trattori, in sella ad asini e cavalli, nell’agriasilo con i bambini, nell’orto con le verdure di stagione ma anche scoprire i trucchi di bellezza delle nonne con l’agricosmetica, gustare le ricette tradizionali dei cuochi contadini o acquistare direttamente dagli agricoltori esclusivi souvenir per se stessi o a regalare agli altri. L’unico posto al mondo dove tutti possono fare una esperienza da gourmet con il miglior cibo italiano a soli 5 euro per tutti i menu preparati dagli agrichef con i sapori antichi della tradizione, dal riso Carnaroli al basilico genovese Dop e Parmigiano Reggiano Dop al riso S.Andrea al gorgonzola Dop e nocciole del Piemonte Igp fino al riso Vialone nano Igp all’isolana e alla pasta di grano Senatore Cappelli e condimenti all’amatriciana, al pesto, al basilico, all’oliva taggiasca e Grana Padano. Senza dimenticare l’innovazione con i salumi e la carne 100% italiana servita nelle bracerie e la pizza autenticamente tricolore, dalla farina all’olio, dal pomodoro alla mozzarella di bufala campana Dop ma anche il pesce ligure, lo street food green, gli agrigelati con latte d’asina e la torta di nocciole Piemonte Igp. E ancora birre agricole e degustazione di vini. Spazio al più grande mercato a chilometri zero con Campagna Amica con aree dedicate alle categorie più deboli e alle specialità delle aree terremotate che saranno offerte dagli agricoltori colpiti dal sisma in Piazza Castello. Solidarietà anche con l’iniziativa “La spesa sospesa” con la possibilità per i visitatori di lasciare pagati frutta, verdura, formaggi, salumi e ogni tipo di genere alimentare della spesa a chi non può permettersela. #Stocoicontadini (www.coldiretti.it) è anche una occasione unica per scoprire la Fattoria italiana, dalla mastodontica Piemontese alla minuta Pezzata Rossa Oropa fino alla Cabannina considerata a rischio di estinzione per i pochi animali ancora presenti, dal cavallo Avelignese all’asino Pantesco di Pantelleria (in Italia ci sono solo 77 esemplari) , dalla pecora delle Langhe che stava scomparendo alla Sambucana dalla preziosa lana, ma anche il maiale nero di Parma, la capra di Roccaverano dal cui latte si ottiene la inimitabile Robiola di Roccaverano Dop. E, ancora, le razze curiose di oche, anatre, conigli e galline come la Bionda Piemontese e la Bianca di Saluzzo detta anche bianca di Cavour, che animano la campagna italiana.

 

Salvini da Appendino: “A disposizione per Torino”

Giornata torinese per il ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Prima di visitare il villaggio Coldiretti nelle foto del Torinese) ai Giardini Reali e in piazza Castello, è stato ricevuto in Comune dalla sindaca Chiara Appendino. “L’incontro con la sindaca è andato bene: abbiamo parlato dei problemi e delle bellezze della città, di cosa si può fare per aiutare i torinesi”, commenta con l’Ansa il ministro dell’Interno “Il vostro  è un questore in gamba e anche il prefetto. Sulla situazione dell’ordine pubblico, Rom, spaccio sono a totale disposizione. Vedremo di aiutare”. In serata tappa a Orbassano e Ivrea in vista dei ballottaggi per le comunali.