redazione il torinese

La più grande pizzeria è a Mondovicino

DAL 22 GIUGNO AL 22 LUGLIO  L’OUTLET VILLAGE OSPITERA’ LA KERMESSE DEDICATA ALLA SPECIALITA’ ITALIANA PIU’ CONOSCIUTA AL MONDO

 

La più grande pizzeria a cielo aperto del Nord d’Italia aprirà i battenti venerdì 22 giugno a Mondovicino Outlet Village, che con Pizza in Langa si consacra come punto di riferimento della pizza con un mese di eventi dedicati alla specialità gastronomica italiana più amata al mondo. La kermesse, che durerà fino al 22 luglio, farà scoprire al grande pubblico il gusto della pizza napoletana e non solo in tutte le sue declinazioni, i segreti e i trucchi per replicarla a casa. Organizzata dall’Associazione Pizzaiuoli Napoletani e dal giornalista gastronomico Vincenzo Pagano, Direttore di Scatti di GustoPizza in Langa ospiterà laboratori, show cooking con pizzaioli di fama internazionale e lezioni per “piccoli pizzaioli”. Saranno coinvolti, oltre all’Associazione Pizzaiuoli Napoletani, anche esperti panificatori del panorama italiano. A Mondovicino Outlet Village sarà allestito un grande villaggio, dedicato al mondo della pizza ed alle sue interpretazioni più famose. Tutti i giorni dalle 10 alle 20 sarà possibile degustare e acquistare le specialità dell’Associazione Pizzaiuoli Napoletani, il sabato e la domenica si potrà anche assistere a spettacolari show cooking al sapore di pizza e ci saranno laboratori per bambini.

 

 DI SCENA IL PIZZAIOLO CHE VIENE DAL MONDO DELLE AUTO FUORISERIEE IL MARADONA DELLA PIZZA NAPOLETANA CON I FORMAGGI DI OCCELLI

 

Il 23 e 24 giugno show cooking di due maestri pizzaioli che vengono da due mondi agli antipodi ma accomunati dal gusto per la ricerca e l’innovazione

 

Il 23 giugno e il 24 giugno a “Pizza in Langa” – la kermesse gastronomica di Mondovicino Outlet Village – sarà un week end dai forti contrasti. Scenderanno in campo due maestri pizzaioli dalle storie agli antipodi: Patrick Ricci, ex manager che viene dal torinesissimo mondo delle auto fuoriserie, e Diego Vitagliano, napoletano verace dalla inevitabile passione per Diego Maradona, dietro al bancone a sfornare pizze dall’età di 16 anni. I loro saranno show cooking intriganti e speciali, ancor di più se si pensa che Vitagliano “contaminerà” le sue pizze gourmet con gli speciali formaggi cuneesi di Beppino Occelli, tra cui l'”Occelli nel fieno Maggengo”.

 

Si inizierà sabato 23 giugno con lo show cooking di Patrick Ricci dalle ore 12.30 alle 13.30 e dalle ore 15 alle 16. Ricci, che da una decina di anni è titolare di una delle migliori pizzerie del Piemonte e d’Italia, a San Mauro Torinese, nasce come dirigente della Pininfarina, che ha lasciato per aprire un locale dal sottotitolo particolare, simbolo di una filosofia precisa: “Terra, grani, esplorazioni”. Una scelta dettata dalla necessità di ricominciare da zero, da cui è iniziato un appassionante viaggio di ricerca, studio, esplorazione e selezione delle materie prime. Il tutto con un’impostazione molto personale e anticonformista. Il 23 giugno, nel suo show cooking proporrà una pizza a degustazione, servita a spicchi. Assaggi, anzi percorsi sensoriali, frutto di storie e racconti diversi. La scelta delle materie prime è attentissima e quasi maniacale, frutto di un rapporto diretto con i produttori. La base è un blend messo a punto negli anni, acquistando personalmente diversi tipi di grano e macinandoli a pietra presso alcune realtà locali.

 

Il giorno dopo, domenica 24 giugno, dopo sarà la volta di Diego Vitagliano che terrà il suo show cooking dalle ore 13.30 alle 14.30 e dalle ore 15 alle 16. Il suo è un viaggio incominciato con il piglio del fuoriclasse con sulle spalle (e sull’insegna del locale) il numero dieci di chiara ispirazione maradoniana. Oggi è una delle figure di spicco della “nuovelle vague” partenopea, con una pizza leggera come la piuma e al contempo digeribile (con un impasto lievitato 48 ore e controllato ogni due ore), che guarda al futuro e all’innovazione. Ma con le radici ben salde nella tradizione, quella tradizione che ha fatto conoscere Napoli e il suo fiore all’occhiello nel mondo intero. Il tutto con un’attenzione particolare al recupero della biodiversità e un proprio orto in cui curare erbe e ortaggi che arricchiscono le pizze.

 

Durante il weekend non mancheranno inoltre le attività per i più piccoli con “Piccoli Pizzaioli crescono”: il laboratorio per pizzaioli in erba si terrà sabato e domenica alle ore 11.30 e 17.00 e sarà condotto da Marilena Miccù in collaborazione con l’Associazione Pizzaiuoli Napoletani.

 

Pescatori cadono nel torrente, due vittime

DAL PIEMONTEDue i morti per cadute nei torrenti di montagna. Ieri un 18enne è morto a Scareno, frazione di Aurano, nel Verbano Cusio Ossola, mentre stava andando a pescare con  un amico. Invece in  Valsessera è deceduto un insegnante di educazione fisica di 62 anni, Bernardino Fraire, di Vigliano Biellese che  si trovava con la moglie  sul sentiero dell’Artignaga, nel parco dell’oasi Zegna, verso la Casa del Pescatore.

I quadri-scultura di Mazzucchelli in mostra a Milano

“BI – FACE” – FINO AL 3 AGOSTO

 

Quadri Bifacciali. Otto complessivamente, realizzati (in pvc – plastica e aria, inseparabili materiali a partire dagli anni Sessanta) fra il 2017 e il 2018, che in mostra interrogano il visitatore – con pungente ironia – sul senso stesso dell’arte, ponendogli virtuali domande, le stesse che più concretamente si pone l’artista nell’atto del meditare del concepire e del fare e che suonano pressappoco così: “Qual è il futuro dell’arte?”“Che senso ha ‘fare’ quadri oggi?”“Quanto conta oggi l’aspetto decorativo nell’arte?”. E’ questa la chiave di lettura di “Be – Face”, ciclo inedito di opere mai esposto al pubblico, presentate da Franco Mazzucchelli (Milano, 1939) in una personale curata da Sabino Maria Frassà e seconda mostra del ciclo “On Reflection” promosso dal noto brand “Gaggenau” e da “Cramum” (progetto non profit per sostenere l’arte in Italia), all’interno del Gaggenau DesignElementi HUB in corso Magenta 2, a Milano.

La mostra, che sarà inaugurata mercoledì 20 giugno e si protrarrà fino al 3 agosto, segue l’altra grande personale dell’artista milanese (allievo di Marino Marini e docente di “Tecniche della Scultura” nonché coordinatore di “Comunicazione Visiva Multimediale” all’Accademia di Brera) dal titolo “Non ti abbandonerò mai”, tenutasi al Museo del Novecento fino al 10 giugno scorso, e rappresenta una rara se non unica possibilità di conoscere questo ciclo di opere che completa – anche a livello teorico – il fortunato ciclo della cosiddetta Bieca Decorazione: una sorta di manifesto intellettuale e programmatico che Mazzucchelli persegue con tenace ostinazione a partire dagli anni ’90 e che fa della sua produzione artistica una “riflessione – ironica e cinica – sul significato e sul ruolo dell’arte oggi”. Post-avanguardia? Rito concettuale o puro (e per altro piacevolissimo) “divertissement? O ancora arte che diventa arte nel momento stesso in cui si pone al fruitore in termini di domanda sul suo essere per davvero arte? Di tutto un po’. E questo “tutto” vogliono proprio essere i “Bifacciali” presentati in mostra dall’artista milanese e resi possibili dalla collaborazione con la “Tornitura Morella”: quadri-scultura che, scrive bene Sabino Maria Frassà “sono labirinti di forma e contenuto, capovolgendo o azzerando tutte le certezze e i punti di riferimento. “Le opere di Mazzucchelli – prosegue Frassà – sono indiscutibilmente dei quadri, ma non si appendono. Il fronte e il retro finiscono con il fondersi in un’unica dimensione, in un’unica ‘facciata’ che ha infinite soluzioni di osservazione. Non solo non esistono più il fronte e il retro del quadro, ma non resiste integro nemmeno il confine tra opera d’arte e ambiente esterno: ciò che è sullo sfondo, al di là dell’opera, è portato in primo piano o all’interno dell’opera grazie all’uso del Pvc trasparente. Allo stesso modo le superfici specchianti portano lo spettatore e l’ambiente circostante dentro l’opera. Infine i ‘piani’ sfasati e l’alternanza tra pareti trasparenti e superfici specchianti portano lo sguardo a perdersi ‘dentro’ l’opera, in quel ‘vuoto’ di aria imprigionato nel pvc”.

 

Gianni Milani

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“Bi – Face”

Gaggenau DesignElementi Hub, corso Magenta 2, Milano; tel. 02/29015250

Dal 20 giugno al 3 agosto – Orari: dal lun. al ven. su appuntamento ore 10/18,30

 

Nelle foto:
– “Bifacciale n. 7”
– “Bifacciale n. 1”
– Franco Mazzucchelli

 

Made in Minnesota

Nella storia del rock è incalcolabile la quantità di errori, inesattezze e misunderstandings dovuti alle diffuse omonimie tra bands inglesi, statunitensi e non solo. Anche testi “storici” in materia sono caduti in equivoci talvolta clamorosi, a causa di pigrizia nella verifica delle fonti o di errata natura delle fonti stesse, allorquando l’informatore o l’intervistato erano già portatori di fraintendimenti. Il rischio aumentava nel caso di bands il cui nome era pressoché identico e formato da due termini che potevano, a seconda dei casi, risultare uniti o separati (per esempio [The] Night Riders o Nightriders con o senza articolo, che nella sola area anglosassone avvicinava nella “zona di errore” parecchie bands). Premessa doverosa, in quanto qui si parlerà di una band dello stato del Minnesota che viene spesso confusa con una omonima, coeva e più conosciuta della Florida. I “nostri” si chiamavano The Night Crawlers (diviso) e sorsero nell’estate del 1965 a Northfield. A Marc Reigel (org) e Mark Headington (b) (studenti al Carleton College) si unirono tre liceali di Owatonna: Barry Gillespie (V), Mike Jines (chit) e Bill Redeker (batt); presto l’affiatamento si consolidò anche in relazione alle comuni influenze musicali, tra cui Byrds, Rolling Stones, Beatles, Hollies e Beach Boys. Come spesso accadeva in quegli anni, la rampa di lancio iniziale fu una “Battle of the bands”, che si tenne in occasione della Steele County Free Fair di Owatonna (evento che fa risalire le sue origini al XIX secolo); sebbene non vincitori, The Night Crawlers emersero per temperamento e coesione, tanto che poterono avviare un nutrito numero di gigs in vari locali e venues della zona. Dall’inizio del 1966 se ne occupò personalmente il manager Donald J. Madison, che seppe gestire le date con abilità tra i classici sock hops dei teenagers, dance halls, eventi sportivi e clubs non solo nell’area sud del Minnesota, ma anche in Nebraska, Iowa, Wisconsin e North Dakota. Il successo live fu immediato e il feeling con il pubblico molto positivo; tuttavia, come spesso accadeva per le bands emergenti in aree periferiche, l’abilità manageriale sul versante organizzativo dei concerti non si manifestava con altrettanta efficacia in ambito discografico, dove l’esperienza e il “saperci fare” contavano notevolmente. Ne è prova il primo (ed unico) 45 giri, inciso nel 1966:“You Say” [B. Gillespie] (MAAD IMP-51166; side B: “Night Crawlin’”), con etichetta MAAD records [Promotions], prodotto a New Ulm (Minnesota) dallo stesso Donald J. Madison. Il singolo “You Say” era, in linguaggio a stelle e strisce, il classico “can’t get it out of my head tune” che con un’adeguata promozione manageriale si sarebbe potuto trasformare in una hit ad ampio raggio; purtroppo l’operato di Madison lasciò parecchio a desiderare e le copie probabilmente non raggiunsero nemmeno il numero di 400… In seguito si tenne un’altra sessione di registrazione ai Columbia Studios di Chicago, ma le tracce (“Dandelions”’, “Feel So Fine”, “Want Me”, “Chimes Of Freedom”, “Just Like Romeo & Juliet”, “Shoulder Of A Glint”) restarono a livello di acetati; solo in tempi molto recenti l’etichetta svizzera Feathered Apple ha riversato su vinile “Want Me / Feel So Fine” (FA-6510). Nel 1967 il mood generale stava ormai cambiando, passando dal carattere “danceable” allo “psychedelic/heavy” e l’approccio musicale ed esecutivo dei The Night Crawlers non era in grado di rinnovarsi e di affrontare la generale trasformazione di gusto che portò alla Summer of Love di San Francisco e alle sue conseguenze. La band si sciolse entro il 1967, ma seppe occasionalmente riunirsi a più riprese nel 1992, 2004, 2006, 2010 e 2012 (reunion del 45° anniversario della classe ‘67 al Carleton College).

 

Gian Marchisio

 

VALENTINA CAPUTO (PD) “AUSPICO CHE LA NUOVA DIRETTRICE DEL POLO MUSEALE DIMOSTRI UNA MAGGIORE COLLABORAZIONE”

“Nella seduta di giovedì del Consiglio regionale ho interrogato l’Assessora alla Cultura Antonella Parigi per sapere quali azioni stia valutando di intraprendere, per quanto di propria competenza, per chiarire la vicenda dell’esclusione del parco del Castello di Racconigi dalla Maratona reale, causata dalla richiesta all’associazione onlus organizzatrice “Base running” da parte della direzione del Polo museale del pagamento di 2.500 euro, comprendente il costo della concessione e dei biglietti di ingresso al parco, oltre a una fideiussione” ha affermato la Consigliera regionale del Partito Democratico Valentina Caputo. “La direttrice del Polo museale piemontese, Ilaria Ivaldi, che ricopre questo ruolo dal 1° febbraio 2018, a seguito della vittoria di un bando di un concorso del Mibact – ha proseguito la Consigliera Caputo – non ha fornito alcuna risposta alle richieste avanzate dalla Base running, obbligando gli organizzatori a scegliere un tracciato alternativo. Restano ancora inevase delle questioni a lei sottoposte da altre realtà del circuito delle Residenze reali, che riguardano l’organizzazione e la realizzazione di eventi che hanno sempre richiamato un numero molto alto di visitatori”. “Come gruppo, abbiamo sollecitato sin da inizio mandato una riorganizzazione che si ponesse l’obiettivo di rilanciare il grandissimo patrimonio artistico e culturale che all’estero ci invidiano e di cui, spesso, non comprendiamo appieno l’importanza, dando vita ad un prodotto turistico fruibile e accessibile da parte dei visitatori e promuovendo la centralità di questi luoghi di cultura, di mostre e di spettacoli grazie agli sforzi delle tante persone che si sono adoperate ed alla sinergia della Giunta, della Regione, dei Comuni e delle Direzioni delle Residenze Reali. Auspico, quindi, che la nuova direttrice del Polo museale dimostri un’opportuna collaborazione per non vanificare e disperdere i risultati raggiunti tutti insieme sino ad oggi”. “Nella sua risposta – ha concluso Valentina Caputo – l’Assessora Parigi ha precisato: “Si è  provveduto a scrivere una lettera al Ministro Bonisoli per informarlo di queste criticità, che non si limitano solamente a Racconigi ma riguardano il Polo Museale nel suo complesso, comprendente , tra le altre, anche le Residenze di Agliè, Moncalieri e Villa della Regina. Inoltre, con l’obiettivo di poter assicurare una gestione ed una valorizzazione più strutturata e coerente del patrimonio del territorio piemontese, la Giunta Regionale ha comunicato l’intenzione di avviare un percorso, ai sensi dell’art.116 comma 3 della Costituzione, volto alla richiesta di ulteriori forme di autonomia, tra cui quella relativa alla valorizzazione dei Beni Culturali”.

 

LA “MISSIONE” DI SIMONE LEO TRA CORSA E VOLONTARIATO

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO “La Mezza Maratona di Roma – che si è corsa in notturna lo scorso sabato 16 giugno – è stata una bellissima occasione per ringraziare i volontari de La Via della Felicità attivi nella Capitale e per incontrare tantissimi amici.”
Così Simone Leo, ultramaratoneta piemontese, testimonial ufficiale della guida scritta da L. Ron Hubbard con lo scopo di ripristinare buon senso e rispetto, valori sempre più impellenti nelle metropoli colpite da vandalismo, incuria e criminalità.
E’ stato anche un buon momento per promuovere la 5^ Maratonina della Felicità evento podistico a scopo benefico del quale è cofondatore, che si svolgerà a Torino domenica 21 ottobre.
Il 23 luglio Simone Leo correrà la gara più dura al mondo, la Badwater, nella Valle della Morte in California. Tra cento podisti selezionati in tutto il mondo cercherà di portare a termine questa nuova impresa, sempre a fianco de La Via della Felicità.

Tasse universitarie e riduzioni, quel che c’è da sapere

A cura dell’Avvocato Patrizia Polliotto

 

Gli studenti iscritti a un corso di studi universitario o le matricole che effettuano l’iscrizione al primo anno del corso universitario prescelto, vanno incontro al pagamento delle tasse. Per questo motivo è importante sapere come calcolare l’ISEE o meglio l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Per usufruire di diverse agevolazioni come l’esenzione o la riduzione delle tasse universitarie e per calcolare l’ammontare delle tasse universitarie, le famiglie degli studenti e gli studenti che posseggono un nucleo familiare indipendente devono compilare il modello ISEE.Prima di tutto, gli interessati devono rivolgersi al CAF o all’INPS e richiedere il rilascio della dichiarazione sostitutiva unica (DSU) che attesta, attraverso il calcolo ISEE, il reddito del proprio nucleo familiare e quindi la fascia di appartenenza. Il calcolo dell’ISEE è dunque determinante perché in base a questo viene definita la fascia di reddito. Su quest’ultima viene individuato l’ammontare che lo studente dovrà pagare nella seconda rata della tassa universitaria che varia sulla base del reddito.Qualora il reddito ISEE del proprio nucleo familiare fosse inferiore ai 13.000 €, è possibile richiedere l’esenzione totale delle tasse universitarie (no tax area studenti università).L’ISEE viene calcolato in base all’indicatore della situazione economica (I.S.E.) del nucleo familiare e al parametro scala di equivalenza. Quest’ultimo fa in modo che le famiglie, diverse tra loro per numero di componenti possano assicurarsi lo stesso livello di benessere. Per conoscere la fascia di reddito di appartenenza è necessario consultare la tabella presente nel sito ufficiale del proprio Ateneo. L’attestazione ISEE universitaria va presentata entro il 31 dicembre 2018, pena il versamento dell’intero importo.

Estate a Torino con Ogr e Fashion week

Dopo il successo delle due precedenti edizioni, dal 27 giugno al 3 luglio torna la Torino Fashion Week che quest’anno si tiene presso la Ex Borsa Valori in via San Francesco da Paola 28. Inserita tra le fashion week mondiali dagli operatori del settore, la settimana della moda ha per protagonisti stilisti emergenti torinesi, italiani e stranieri, alcuni dei quali famosi nel proprio paese d’origine, ma non all’estero. Gli oltre 80 protagonisti firmano una capsule collection realizzata appositamente per la Torino Fashion Week puntando sulla ricerca estetica e stilistica, sull’impiego di materiali inediti o animal free, sull’arte come espressione di moda. La vocazione internazionale della TFW – che tuttavia non sottovaluta l’importanza dei talenti del territorio e nazionali presenti dal 27 giugno al 3 luglio – è confermata dalla capacità di richiamare aziende, marchi, buyers e stilisti da tutti i continenti grazie alla collaborazione con enti locali e stranieri per offrire ai fashion designer una vetrina mondiale. In questo modo anche il made in Italy meno conosciuto ha la possibilità di essere scoperto all’estero e Torino torna ad essere epicentro della moda come nel secolo scorso. Lesfilate sono pomeridiane e serali (ore 17.00-19.00 e 21.00-23.00) e vedono salire in passerella gli stilisti selezionati da CNA Federmoda, quelli torinesi o stranieri residenti nel capoluogo e in Italia, gli studenti IED Torino e ancora i fashion designer del Sud Africa, dell’America e del Modest fashion.

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Mostre, concerti e cultura: questa la ricca offerta della prima stagione estiva delle OGR di Torino, guidate dal Presidente Fulvio Gianaria, dal Direttore Generale Massimo Lapucci e dal Direttore Artistico Nicola Ricciardi. Il via è stato dato  venerdì 22 giugno, con “OGR is more: l’estate si snoda qui”, una giornata a porte aperte in cui vivere le OGR a 360°, con mostre, appuntamenti, incontri e visite guidate alla scoperta della programmazione artistica, a partire dall’opening della videoinstallazione Reverse angle di Davide Ferrario, che mostra un punto di vista originale sull’Altro. Ferrario ha commissionato ad alcuni migranti della comunità di Pecetto Torinese (TO) una serie di riprese effettuate con lo smartphone, rendendoli veri e propri autori. L’estate delle OGR prosegue il 12 luglio con l’inaugurazione della mostra Forgive me, distant wars, for bringing flowers home, la prima personale in un’istituzione italiana del trio di artisti Ramin Haerizadeh, Rokni Haerizadeh e Hesam Rahmanian (di origine iraniana e residenti negli Emirati Arabi), a cura di Abaseh Mirvali. Venerdì 13 luglio il grande jazz internazionale torna

a risuonare nella suggestiva Sala Fucine con OGR Jazz Club: tre set con altrettanti protagonisti della musica d’autore, animeranno per una notte il palco delle ex officine. John De Leo Trio, Yamanaka Female Trio e Diego Borotti NU4tet si alterneranno in session dall’atmosfera vibrante, dando vita a una serata capace di coinvolgere gli appassionati del genere e attrarre il grande pubblico. A partire da settembre, le OGR proporranno il meglio della musica africana contemporanea grazie alla rassegna Africa Now: tre concerti eccezionali con artisti di primo piano nel panorama musicale internazionale. Si parte sabato 22 settembre con Tony Allen & Jeff Mills, due giganti della musica afro, seguiti venerdì 5 ottobre da Amadou & Mariam, la coppia che fonde elementi di musica tradizionale maliana con il funky e il jazz, per concludere, venerdì 19 ottobre, Bombino, stella del desert blues, definito il nuovo Jimi Hendrix.

 

 

Coppa deliziosa alla frutta

coppa ciboDa preparare con la frutta che piu’ preferite abbinata ad una delicata crema al limone. Un risultato irresistibile

La proposta della settimana e’ una golosissima coppa alla frutta. Un dessert da gustare fresco, semplice da realizzare, di grande effetto, adatto ad ogni occasione. E’ una coppa macedonia, armoniosa nei gusti e nei colori da preparare con la frutta che piu’ preferite abbinata ad una delicata crema al limone. Un risultato irresistibile.

Ingredienti:

12 biscotti savoiardi

2 banane

2 pesche

1 cestino di fragole

4 fette di ananas

Crema pasticcera

1 bicchierino di limoncello

250ml. di panna fresca da montare

Mandorle a lamelle per decorare

 

Preparare la crema pasticcera sbattendo 3 tuorli con 80gr.di zucchero. Aggiungere 20gr. di farina e 500ml. di latte a filo. Cuocere senza smettere di mescolare sino a quando si addensa, lasciar raffreddare e aggiungere mezzo bicchierino di limoncello. In una terrina di vetro trasparente sistemare i savoiardi sul fondo e bagnarli con il rimanente limoncello diluito con poca acqua. Disporre a strati la frutta tagliata e ricoprire il tutto con la crema pasticcera. Montare la panna con poco zucchero a velo, coprire la crema e decorare a piacere con mandorle a lamelle. Riporre in frigo. Servire fresco.

 

Paperita Patty

 

DOPO 30 ANNI MONTEZEMOLO TORNA A MONTEZEMOLO

Un ritorno alle origini, nel posto dove sono nati i suoi nonni e dove c’è ancora il palazzo di famiglia, ormai abbandonato degli avi, Cordero di Montezemolo. Luca di Montezemolo, presidente di Ntv e di Manifatture Sigaro Toscano, ha colto l’occasione di una visita ad Alba per un viaggio all’indietro nel tempo, nel paese Montezemolo, Piemonte, 300 abitanti a 750metri di altezza. Il tempo di una chiacchierata con il sindaco Giuseppe Taramazzo, il ricordo di nonno Mario che è stato tanti anni fa sindaco del Paese e una visita al cimitero dove riposano i suoi cari: “Quanta emozione e nostalgia nel rivedere questi posti e questa bellissima terra di boschi e agricoltura. Erano ormai trent’anni che non tornavo in questi luoghi”, ha ricordato Luca di Montezemolo spiegando come i cugini, poco vicino tra Alba e Morra, producano dell’ottimo vino. Meno turisti in queste terre rispetto alle più famose Langhe, ma per Montezemolo una terra cara e piena di ricordi felici.