redazione il torinese

I libri più letti: giugno 2018

Torna anche questo mese l’appuntamento con i consigli di lettura del gruppo FB Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri. Tre titoli di recente uscita sono quelli più commentati nel mese di giugno: La treccia di Laetitia Colombani, tre storie di coraggio al femminile che sembrano molto apprezzate dai nostri lettori;  La scomparsa di Stephanie Mailer, di Joël Dicker, consigliato soprattutto a chi cerchi una lettura di svago in vista delle imminenti vacanze;  Il ministero della suprema felicità di Arundhati Roy, che ha intrigato i cultori del “realismo magico”.

Due autori, Philip Roth e Alessandra Appiano, ci hanno lasciato di recente, suscitando numerosi commenti da parte dei nostri iscritti: del primo in molti sono tornati a commentare i suoi titoli più significativi, come Lamento di Pornoy e Pastorale Americana, mentre la seconda è stata ricordata soprattutto per il suo ultimo lavoro: Ti meriti un amore.

L’estate è spesso protagonista, diretta o indiretta, di racconti e romanzi; è la stagione dei giochi spensierati per bambini e adolescenti che si godono le vacanza, è il momento in cui è più facile viaggiare, cambiare vita e abitudini, è la perfetta metafora della raggiunta maturità. Ecco, nel mese del solstizio, una piccola selezione di titoli ambientati durante l’estate: il malinconico L’estate incantata, di Ray Bradbury, l’inquietante L’estate della paura di Dan Simmons, l’esilarante Vacanze matte di Richard Powell.

Nella nostra community è sempre molto viva la curiosità per la cultura dei nativi americani e spesso qualcuno chiede informazioni su romanzi e saggi a riguardo: scegliendo tra le recensioni del nostro sito, ecco tre titoli che consigliamo a chi voglia approfondire l’argomento o vi si accosti per la prima volta. L’impero della luna d’estate, di Sam Gwynne, è un documentato saggio, avvincente come un romanzo, sui Comanche e il loro impatto sulla storia e la cultura americana: una lettura veramente appagante per appassionati di storia e tradizioni. La luna delle foglie cadenti, di James Welch è, invece, un romanzo nel quale viene raccontata l’epopea dei Piedi Neri e delle altre tribù settentrionali: narrazione potente, ritmo incalzante, non riuscirete facilmente e staccarvi dalle pagine. La casa tonda, di Louise Erdrich è un romanzo di formazione, che unisce una trama da romanzo giallo a una profonda riflessione sul ruolo dei nativi americani dei giorni nostri: premiato con il National Book Award nel 2012, La casa tonda è una notevole prova di narrativa e di riflessione sociale, per lettori interessati ai molti aspetti che coinvolgono la vita di una minoranza.L’ultima parte della rassegna è, in via del tutto eccezionale, dedicata a un breve resoconto del primo raduno ufficiale del nostro gruppo, che si è tenuto in 12 giugno a Firenze, presso il Caffè letterario Le Murate: all’incontro, moderato dai fondatori e amministratori del gruppo, hanno partecipato i membri della community, in una serata divertente di chiacchiere e ricordi, terminata con un incredibile scambio di libri e segnalibri. Troverete sul gruppo i video e i commenti all’evento.

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Podio del mese

La treccia, di L. Colombani (Nord) – La scomparsa di Stephanie Mailer, di J. Dicker (La nave di Teseo) – Il ministero della suprema felicità, di A. Roy (Guanda).

Focus on Philip Roth e Alessandra AppianoLamento di Pornoy (Einaudi) – Pastorale Americana (Einaudi) – Ti meriti un amore (Cairo)

Obiettivo Nativi americani: La casa tonda, di L. Edrich (Feltrinelli) – L’impero della luna d’estate, di S.C. Gwynne (Mondadori) – La luna delle foglie cadenti, di J. Welch (BUR)

Quando la protagonista è l’estateL’estate incantata, di R. Bradbury (Mondadori) – L’estate della paura, di D. Simmons (Gargoyle Books) – Vacanze matte, di R. Powell (Einaudi)

 

Testi : valentina.leoni@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

Grafica e Impaginazione : claudio.cantini@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

Combattenti e Reduci

Quel che resta di un sogno è il titolo dell’incontro che si è svolto lo scorso lunedì 25 giugno, in Via delle Rosine presso Camera, per ricordare , organizzato dal Corriere della Sera Torino, la prima giunta Castellani venticinque anni dopo. Il mio essere lì per caso, avevo concordato con l’amico Giampiero Leo di vederci ,prima dell’inizio , per discutere di alcune questioni, mi ha permesso di osservare con distacco la sala ed i partecipanti. Su tutto prevaleva un’aria di tristezza. Dal numero dei partecipanti, considerando che partecipavano tre ex sindaci della città , Castellani, Chiamparino e Fassino  oltre a  Enrico Salza, Umberto La Rocca, l’immancabile Davide Canavesio ed altri. Mi ha riportato alla memoria l’atmosfera che che percepivo , da ragazzino al mio paese natale , Rionero in Vulture, quando riuscivo ad entrare , curioso, in quel “luogo” di adulti, nella Sezione dei Combattenti e Reduci. Ero affascinato, in particolare, da uno di quegli anziani che fumava il sigaro Toscano con la parte accesa all’interno della bocca, cosa indispensabile, nella prima guerra mondiale , per fumare di notte in trincea  senza essere bersaglio dei cecchini austriaci e salvare la vita.

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Ma quelli, riflettendo oggi, erano anziani , modesti nell’abbigliamento ed in qualche caso dimessi, più che reduci erano combattenti ed avevano vinto la ” grande guerra” mentre questi altri hanno perso ed hanno concorso , con grandi responsabilità , a portare il centro sinistra alle più cocenti sconfitte . Era talmente palpabile la cosa che non si erano presentati nemmeno tutti i “comandati” ed i molti, troppi, beneficiati e miracolati dai venticinque anni di cui si dibatteva. Scappato via prima  dell’inizio ma incuriosito da quanto ho descritto , il giorno dopo ho chiesto , a tre dei presenti, qualche commento e dei resoconti, combacianti, del dibattito. Due cose mi hanno colpito , a parte la continua ed incredibile  mancanza di un minimo di autocritica , la richiesta, praticamente la pretesa da parte di Davide Canavesio , che parlava anche per la “sua” squadra, di ricevere non più le nomine ma le chiavi del ” palazzo”. Il “palazzo” non si chiede ma si prende avendo il coraggio e la forza di prenderlo come ha precisato l’attento Umberto La Rocca. La seconda , tra diverse cose condivisibili dette da  Castellani , …noi siamo stati bravi ed ora la città ” galleggia”.  Mi ha ricordato la famosa frase : l’operazione è riuscita ma il paziente è morto.

Roberto Placido

L’emozione della luce sul finire del giorno

Visite speciali in notturna, concerti live, balli di corte, performance di teatro danza, osservazioni astronomiche in musica

 

 

L’emozione della luce sul finire del giorno sarà il leit motiv della terza edizione delle Sere FAI d’Estate, la grande festa dei Beni del FAI – Fondo Ambiente Italiano che torna quest’anno rinnovata e ampliata: 24 i Beni aperti straordinariamente in notturna per i mesi di giugno, luglio e agosto per oltre 180 appuntamentivisite speciali a lume di candela, concerti di musica dal vivo, spettacoli e performance di danza e teatro, cinema all’aperto, osservazioni astronomiche, cene e aperitivi – che consentiranno ai visitatori di scoprire i luoghi d’arte e natura della Fondazione in via eccezionale dal tramonto a mezzanotte, nelle ore più belle e piacevoli dell’estate, quando cala la sera, cambia lo scenario e l’atmosfera si fa magica. Musiche e danze di corte saranno protagoniste al Castello e Parco di Masino (TO) nella serata di sabato 30 giugno, con il tenore Gianluigi Ghiringhelli che proporrà un repertorio di chansons, duetti e madrigali, e con il “Gran Ballo Risorgimentale” della Società di Danza Torinese. Il violoncello di Daniele Bovo sarà protagonista della serata di sabato 28 luglio, con un programma musicale che contempla musiche di Johann Sebastian Bach a Giuseppe Clemente Dall’Abaco e Domenico Gabrielli, mentre il violino del musicista rumeno Costantin Voicu proporrà per sabato 4 agosto un eclettico repertorio che spazia dalla celebre La vie en rose di Louiguy a Yesterday di Paul McCartney e John Lennon, da Libertango di Astor Piazzolla a brani famosi di Fryderyk Chopin e Johann Strauss jr fino a Besame mucho di Consuelo Velasquez. In occasione della Notte di San Lorenzo, sabato 11 agosto, si potrà ammirare lo spettacolo della pioggia di Perseidi nel suggestivo scenario del parco con un accompagnamento musicale d’eccezione. Il tenore Rino Scaturro e la soprano Daniela Catalano intratterranno il pubblico con un concerto di musica lirica sulle arie dell’Elisir d’amore di Gaetano Donizetti, della Tosca, di Madama Butterfly e della Bohème di Giacomo Puccini, della Carmen di Georges Bizet e del Rigoletto di Giuseppe Verdi. Inoltre, dalle ore 22 si potranno ascoltare suggestivi “Racconti di stelle”, a cura dell’attrice Anna Zamuner che leggerà brani da Le Cosmicomiche di Italo Calvino, da Il sole e la cometa di Sergio Bambarén, da Stardust di Neil Gaiman, da testi di Stephen Hawking e Margherita Hack e molto altro. Nel corso di tutte le serate, inoltre, il pubblico sarà accolto con un calice di Erbaluce Rustia dell’Azienda vitivinicola Orsolani di Caluso, per accedere quindi alle sontuose sale del Castello illuminato e visitare liberamente il piano inferiore. Presso la Caffetteria del Castello sarà disponibile in ogni serata un aperitivo, mentre nel Salone Marchesa Vittoria – a esclusione del 2 giugno – sarà allestito un ristori con servizio a buffet (si consiglia la prenotazione telefonando al numero 0125 778100). La passeggiata proseguirà nella Grande Allea, mentre il Salone medievale degli Stemmi sarà scenario delle varie performance musicali della durata di venti minuti alle 20.30, alle 21.30 e alle 22.30.

 

 

Tutti gli investimenti della Regione

Sono davvero molte e tutte importanti le novità contenute nella legge di variazione al bilancio di previsione finanziario 2018-2020 della Regione Piemonte approvata il 28 giugno dal Consiglio regionale

DALL’UFFICIO STAMPA DELLA GIUNTA REGIONALE – Lo stanziamento per gli investimenti ammonta a 150 milioni di euro, e comprende 82 milioni di spazi finanziari frutto di una legge nazionale, 40 milioni del Fondo sviluppo e coesione per il dissesto idrogeologico, 35 milioni dello stesso Fondo per la viabilità, 40 milioni che saranno girati al Comune di Torino per coprire i debiti pregressi di Gtt (non sono risorse della Regione, ma fondi che entrano nel bilancio in quanto trasferimenti per il risanamento dell’azienda). Viene inoltre formalizzata la riduzione di 200 milioni del capitale sociale di Finpiemonte, con l’obiettivo di rendere la somma immediatamente disponibile per il sistema economico piemontese riallocando 143 milioni sulla “legge omnibus” che riguarda industria, artigianato e commercio, mentre oltre 18 verranno destinati al turismo. “Abbiamo bisogno di riaprire ulteriormente le opportunità per gli investimenti in modo da sostenere l’economia, per molti aspetti ancora in forte sofferenza – afferma il vicepresidente della Regione, Aldo Reschigna – Ci sono settori economici, penso per esempio alle costruzioni, che vivono ancora una situazione molto difficile. Con questo provvedimento mettiamo in campo importanti risorse per gli investimenti, destinate in gran parte alle comunità locali”. Riguardo a Finpiemonte, Reschigna sottolinea “una scelta coerente con il percorso che è stato avviato. Riportiamo 200 milioni nel bilancio della Regione per metterli subito a disposizione del sistema economico piemontese. E lo facciamo con una grande attenzione a non irrigidire il meccanismo, in modo da mantenere flessibilità sulla loro destinazione. A questo punto è necessario aprire un dibattito rispetto alla valutazione di quali siano le politiche che posso costituire incentivi per il sistema economico, e su come indirizzare le risorse per aiutare al meglio la crescita”. I Centri per l’impiego vengono riorganizzati e affidati alla gestione dell’Agenzia Piemonte Lavoro, che riassorbirà gli oltre 400 dipendenti dei Centri assunti a tempo indeterminato e stabilizzerà con l’assunzione a tempo indeterminato i 22 precari in arrivo soprattutto dalla Città metropolitana di Torino. “Su questo fronte – precisa Reschigna – ci siamo impegnati affinché venissero pienamente tutelati i dipendenti e l’abbiamo ottenuto. Ora dobbiamo alzare lo sguardo e riflettere su come questo servizio possa ricollocarsi per diventare davvero il punto di interconnessione oggi mancante fra domanda e offerta di lavoro, come avviene in molti Paesi europei. Senza questo passaggio, non ci sono politiche attive del lavoro che tengano. Inoltre, non vogliamo ripetere la conflittualità già vista nel rapporto tra personale regionale e personale delle ex Province ed abbiamo cercato di creare le condizioni per il rafforzamento dei Centri con la massima tutela dei lavoratori”.  L’assessora Gianna Pentenero aggiunge che “allarghiamo le competenze dell’Agenzia Piemonte Lavoro dando credibilità a un ente che oggi ha 34 dipendenti e che si trasforma assorbendo ex provinciali e organizzando una rete servizi importante”. Cospicue anche le risorse per l’edilizia scolastica, che ammontano a 250 milioni nell’arco del triennio. La legge comprende anche l’internazionalizzazione dell’Agenzia per le adozioni internazionali.

 

Gianni Gennaro – www.regione.piemonte.it
(foto: il Torinese)

Un piano per la ricarica di veicoli elettrici

Il Consiglio Comunale di Torino ha approvato  una mozione (primo firmatario: Aldo Curatella – M5S) per attivare una serie di azioni per incentivare l’installazione di colonnine di ricarica di veicoli elettrici in tutta la Città di Torino

DALL’UFFICIO STAMPA DI PALAZZO CIVICO

La mozione impegna Sindaca e Giunta ad avviare entro il secondo quadrimestre 2018 una manifestazione di interesse che consenta di attivare la procedura di richiesta di installazione di colonnine in regime di libero mercato da parte di cittadini e operatori economici, con semplificazione delle pratiche amministrative. Sono inoltre previsti esoneri dal pagamento dell’occupazione del suolo pubblico, agevolazioni per i proprietari di immobili che vogliano installare colonnine a uso pubblico su suolo pubblico e stalli dedicati. Verranno inoltre valutati possibili incentivi per i distributori di carburante che intendano installare sistemi di ricarica ultraveloce e per i parcheggi in struttura, pubblici e privati, che si doteranno di infrastrutture di ricarica elettrica.Il documento chiede anche di informare la Città Metropolitana qualora venissero fatte installazioni di colonnine elettriche nelle parti periferiche di Torino.“Nei prossimi anni – ha dichiarato in aula Aldo Curatella – si diffonderanno sempre di più veicoli elettrici, non solo auto. Con questa mozione si vuole permettere ai cittadini di avviare agevolmente e in tempi rapidi le pratiche per l’installazione di colonnine di ricarica, evitando che rimangano totem isolati, ma favorendo un sistema di ricariche ad uso pubblico”.

La mensa per i poveri di Don Oreste si sposta all’aperto

Ogni volta che del cibo ancora buono viene gettato via non c’è solo uno spreco di eccedenze, ma anche la perdita di pasti potenziali per sfamare chi non riesce a provvedere ai propri bisogni. Lo sanno bene le persone e i volontari della Comunità Papa Giovanni XXIII (Apg23), fondata da don Oreste Benzi nel 1968, che a Torino hanno dato vita a una sfida che ha fatto del food-sharing la sua filosofia portante: vale a dire mettere in rete tanti alimenti che non vengono consumati e farne i ‘mattoni’ di un argine contro la povertà che avanza in città, la solitudine e lo sconforto di una piccola popolazione spesso invisibile. Avviene intorno alle tavole che da tre anni ormai, ogni settimana, accolgono per la cena una cinquantina di ospiti, che qui trovano pasti cucinati e serviti dai ragazzi della Comunità: giovani che stanno loro stessi superando situazioni problematiche, spesso legate alla tossicodipendenza o all’alcolismo. Da pochi giorni, visto l’arrivo della bella stagione, il servizio, che nei mesi invernali si tiene nel convitto dei frati di Sant’Antonio da Padova nell’omonima via in zona Porta Susa, si è spostato all’aria aperta, nei giardinetti di fronte all’ingresso della stazione. La materia prima la forniscono le tante realtà cittadine e dei territori limitrofi: le panetterie di Grugliasco, che danno pane, pizze e brioches non venduti; una parrocchia di Collegno, che raccoglie le eccedenze da un supermercato di Torino; il mercato di Chieri, da cui si ottiene la frutta e la verdura che altrimenti andrebbe buttata; le suore di Asti e la Caritas di Villanova che regalano quel che hanno in più. In questo meccanismo, che funziona grazie ai tanti volontari, la mensa della Comunità fa da intermediario, crea una rete fatta di incontri e relazioni, organizza e cura i viaggi per il trasporto della materia prima, stabilisce contatti che favoriscono il mutuo aiuto, connette i luoghi dello spreco e quelli del bisogno su tre piani: fa incontrare chi può offrire qualcosa, chi cerca un’occasione di riscatto ed è pronto ad impegnarsi per l’altro, e chi fa fatica ad andare avanti ed è solo al mondo. A servirsene sono i senza dimora della città e i figli della disgregazione del ceto medio. La maggior parte sono torinesi anziani o invalidi che non riescono a fare la spesa, non mangiano per giorni e ciononostante sono in rosso con le bollette. “Facciamo parte del tavolo di lavoro istituito dal Comune per le unità di strada”, spiega Tommaso Cancellara, membro della Comunità Papa Giovanni XXIII e responsabile del progetto: “Nell’attività all’aperto la Apg23 è impegnata dal 2010, e ci coordiniamo con le altre associazioni che operano in città anche per la gestione e la segnalazione dei casi di emergenza. Speriamo che, con lo spostamento della mensa direttamente in strada, molte più persone senza dimora potranno conoscerci e venire a mangiare alla nostra tavola”.  Le donazioni però non sempre bastano, e una parte del cibo, come la carne, va acquistata. “Usufruiamo di un contributo del Comune e da parte di un istituto di credito, ma il bisogno è sempre alto, anche per cose che possono sembrare scontate, come i costi per il carburante e l’autostrada che ci permettono ogni settimana di raggiungere le persone che vivono in strada e ci aspettano”, racconta Cancellara: “Noi della Comunità mettiamo la nostra vita e le nostre forze, ma ci serve l’aiuto di tutti e un’occasione per chi vorrà contribuire a sostenerci può essere quella offerta dal 5 per mille o tramite le tante altre iniziative solidali che portiamo avanti in Piemonte e in tutta Italia da oltre 50 anni”. La mensa è anche uno spazio relazionale, il suo obiettivo non è solo quello di sfamare le persone, ma creare un gruppo di condivisione umana: “Spesso si gioca a carte, organizziamo il karaoke. Si sono instaurati percorsi positivi al di là del bisogno primario del mangiare – conclude il responsabile del progetto –. Portiamo beni di prima necessità, abiti e prodotti per l’igiene. C’è un mondo che si muove intorno a queste cene”. Un impegno che, grazie all’aiuto di tanti, sostiene una parte fragile della città.

Tutta mia la Città, circoscrizioni protagoniste

 E’ il cartellone dei progetti che per il terzo anno animerà l’estate torinese. Il calendario è realizzato dall’Assessorato alla Cultura della Città di Torino in collaborazione con la Fondazione per la Cultura e il sostegno di Intesa Sanpaolo


Nelle 8 circoscrizioni sono in programma oltre 120 appuntamenti che fanno parte di 14 progetti che coinvolgono oltre 30 associazioni25 proiezioni cinematografiche, 45spettacoli di teatro, danza, circo, reading, laboratori e 37 momenti musicali. Anche quest’anno il cartellone di Tutta mia la città offre a Torino quasi quattro mesi, da giugno a settembre, in cui sarà possibile accedere a un’offerta culturale diffusa in tutti i quartieri – afferma Francesca Paola LeonAssessora alla Cultura della Città di Torino -.Cinema, teatro, musica, arte e animazione per famiglie e bambini in posti inusuali, spazi comuni da riscoprire e luoghi del nostro patrimonio, come il Borgo Medioevale, per vivere l’estate e la città in modo condiviso e partecipato.Il cartellone, con la sua ricca offerta di proposte culturali e linguaggi artistici differenti, valorizza parchi, piazze e aree pubbliche. Per aiutare i cittadini a orientarsi nella proposta estiva, l’Assessorato alla Cultura della Città ha predisposto un programma cartaceo che sarà distribuito gratuitamente nei diversi punti informativi da fine giugno. Come nella passata edizione, simbolo della kermesse è un caleidoscopio che rifrange tanti colori, simboleggianti la vivacità e la ricchezza di un calendario che spazia dalla musica al teatro, dalle arti di strada al cinema fino all’arte contemporanea. Tutta mia la Città è il risultato di un lavoro svolto in sinergia con le Circoscrizioni attraverso il coinvolgimento di chi opera e vive sul territorio come ad esempio le associazioni culturali.

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Programma: http://www.torinoestate.it/wp-content/uploads/2018/06/Tutta_mia_la_citta_2018.pdf

Conticelli e Carretta bacchettano Plano

Il Presidente della Commissione Trasporti del Consiglio regionale Nadia Conticelli e il Segretario provinciale del Pd Mimmo Carretta intervengono a proposito della lettera del sindaco di Susa, Sandro Plano, in cui si sostengono posizioni no-tav. Ecco le loro dichiarazioni
“La lettera  di Sandro Plano é irresponsabile e offensiva in primo luogo per i cittadini di Susa”. Dichiarano senza mezzi termini la presidente della Commisione Trasporti della Regione Nadia Conticelli e il Segretario del Partito Democratico Domenico Carretta-  “Nel mese di agosto la commissione Trasporti della Regione, su esplicita e pressante richiesta  del Sindaco Plano ha liberato con parere favorevole la delibera di giunta, che destinava tre milioni e novecentomila euro dei fondi compensativi per la linea ad alta velocità al recupero del teatro civico di Susa e delle pertinenze, col restauro della gradinata di accesso al castello. Una richiesta specifica dell’amministrazione comunale e di Plano, che ha fatto annullare una delibera precedente per reindirizzare questi fondi in opere non specificamente collegate all’assetto idrogeologico e alla viabilità. I fondi collegati alla valorizzazione ambientale e sociale della Valle di Susa provenienti dalla realizzazione della linea Torino Lione complessivamente ammontano a circa cento milioni. Plano non puó con una mano usufruire correttamente e  responsabilmente dei fondi dell’Alta Velocitá per sviluppare il territorio e con l’altra fare demagogia politica, ammiccando al partito di governo”, contestano Conticelli e Carretta. “Il tracciato dell’alta velocità é stato profondamente modificato da quando si è partiti con la progettazione, e ora si é in fase di revisione anche del tratto di adduzione verso Torino in modo da ottimizzare l’interconnessione con la rete esistente e ridurre al minimo l’impatto ambientale. Ma interconnessione significa sviluppo e per sostenere la ripresa in atto nella nostra Regione, ancora a macchia di leopardo geograficamente e settorialmente, servono le infrastrutture. Altrimenti la politica si prenda la responsabilità di fare campagna elettorale sul futuro dei Piemontesi”, concludono i due esponenti del Pd

Tfw, prosegue la settimana torinese della moda

Prosegue con successo la settimana della moda torinese che si tiene presso la Ex Borsa Valori in via San Francesco da Paola 28. Inserita tra le fashion week mondiali dagli operatori del settore, la settimana della moda ha per protagonisti gli stilisti emergenti torinesi, italiani e stranieri, alcuni dei quali famosi nel proprio paese d’origine, ma non all’estero.

 

Il 30 giugno sfilano i fashion designer americani del Modest fashion, tra i quali il brand MadamButterfly che ha realizzato i costumi per la trilogia del celebre film “Hunger Games”. L’1 luglio salgono in passerella gli stilisti della moda islamica di altri continentiTutti sono statiselezionati dall’Islamic Fashion and Design Council (IFDC). Grazie alla collaborazione tra la Torino Fashion Week, Unioncamere Piemonte in qualità di partner della rete Enterprise Europe Network – la più grande rete europea a supporto delle Piccole e medie imprese orientate ai mercati esteri (la rete EEN è cofinanziata dalla Commissione Europea, aiuta le PMI a crescere, innovarsi e internazionalizzarsi attraverso servizi di ricerca partner, eventi di matchmaking -b2b- di assistenza personalizzata tramite indicazioni su agevolazioni finanziarie e bandi europei) – e l’Islamic Fashion and Design Council (IFDC) con la sua Presidente Alia Khan, anche quest’anno la moda islamica è infatti protagonista.  Con uffici in dieci Paesi del mondo, l’IFDC è leader del Consiglio moda e del Modest design che rappresenta l’economia islamica e si pone come un protagonista del mercato globale. Dopo la TFW 2017, unica location italiana selezionata per le sfilate di Modest fashion, lo scorso anno le principali riviste nazionali hanno dedicato grande attenzione alla moda islamica che ha una cifra d’affari in costante crescita.

 

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Biografia MadamButterfly & Company LLC

Head Designer di MadamButterfly & Company, LLC, Wahida Latif, crede che le donne dovrebbero avere una scelta quando si tratta di stile e moda. Troppo spesso la nostra cultura spinge le donne verso mode che possono oggettivare i loro corpi. C’è un movimento creativo verso il design di abiti che celebrano “The Butterfly” in tutte le donne! Mentre la Modest Fashion per le donne si sta sviluppando, la linea MadamButterfly celebra il potere di trasformazione delle donne. I capi di MadamButterfly riescono a spingerti  fuori dal bozzolo e lanciarti in volo.

Come imprenditrice e titolare della propria società di moda da oltre 20 anni, il talento di Wahida Latif è approdato nell’industria cinematografica,  lavorando in film come “Good Deeds”, “The Code of Many Colors”, Hunger Games I, II e III” e molte altre produzioni nell’area di Atlanta, GA.

Un pezzo di MadamButterfly, che si tratti di abbigliamento, gioielli o arte, è una creazione unica e finemente disegnata. Ogni gioiello è realizzato artigianalmente con argilla polimerica, cristallo e perline da tutto il mondo. Per quanto riguarda l’abbigliamento, MadamButterfly dice: “Quando il mio capo è sul gancio è un bozzolo, ma quando una donna lo indossa si trasforma in una farfalla”.

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Sabato 30 giugno ore 21.00-23.00 USA (Modest fashion IFDC)

Huda Negassi

Myra Wallace

Leslie Farrakhan

Whaida Latif Madame Butterfly

Al Nisa

Domenica 1 luglio ore 21.00-23.00 IFDC (Modest fashion)

Chantique (Dubai)

Mali Rose (USA)

Schmiley Mo (Indonesia)

Bow Boutique (Arabia Saudita)

Mahboubech (Iran)

Zaman Ghafori (Afghanistan)

Avvocati, non c’è una lira

Scarseggiano  i fondi per gli avvocati dei patrocini gratuiti,  oltre che per i periti, giudici popolari e  testimoni. Dei  9 milioni di euro, richiesti in due tranche nel 2018 per le spese di giustizia, il Ministero non ne ha stanziati nemmeno  cinque. L’Ordine degli Avvocati di Torino lancia quindi l’allarme per una situazione “che va avanti da tempo, ma quest’anno si è aggravata”. Una parte significativa dei fondi è per gli avvocati del patrocinio gratuito, che sono  circa 400 nel penale.