redazione il torinese

Sette Colli, lampo Miressi nei 100 stile libero

Una grandissima prestazione ha regalato a Alessandro Miressi la prima vittoria di carriera al Trofeo Sette Colli, storico e prestigioso meeting internazionale in corso allo Stadio del Nuoto di Roma. Il 19enne di Fiamme Oro e Centro Nuoto Torino ha conquistato i 100 stile libero con un fantastico 48″25, record personale di 11 centesimi inferiore rispetto al tempo che ad aprile gli ha regalato il primo titolo ai Tricolori Assoluti. Un tempo che rappresenta anche il record della manifestazione e il nuovo primato italiano della categoria Cadetti. Gara perfetta per Alessandro, quarto al termine delle qualificazioni della mattinata e di conseguenza nella corsia 6 della finale A della gara regina. Una gara di altissimo livello, con accanto a lui il campione europeo in carica Luca Dotto in corsia 5 e il giapponese Shinri Shioura in corsia 7, con i brasiliani Bruno Fratus, Pedro Spajari e Marcelo Chierighini, il belga Pieter Timmers e l’americano Santo Condorelli. Miressi è passato quinto ai 50 metri in 23″30 e nella vasca di ritorno è volato verso la vittoria con la progressione che sta sempre più diventando un marchio di fabbrica. Negli ultimi metri ha “bruciato” Fratus, secondo in 48″58 davanti al connazionale Spajari 48″72. Dopo l’argento nei 100 stile libero ai Giochi del Mediterraneo e il notevolissimo 47″18 “lanciato” nuotato in ultima frazione della 4×100 stile della stessa manifestazione, l’allievo di Antonio Satta ha così confermato il suo brillante stato di forma; un ottimo segnale anche in vista dei Campionati Europei, in programma a Glasgow dal 3 al 9 agosto.
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Aggiornamenti e risultati completi del Sette Colli su https://www.federnuoto.it/discipline/nuoto.html

Di Maio, pace olimpica tra i pentastellati

L’arrivo del vicepremier Luigi Di Maio sotto la Mole sembra aver sancito la pace olimpica all’interno dei cinque stelle. La sindaca Appendino dopo l’incontro tra il capo politico e i consiglieri grillini a Palazzo Civico dice:  “Ora i rapporti sono ricuciti e siamo compatti nel mandare avanti la candidatura di Torino alle Olimpiadi del 2026”. La prima cittadina annuncia che martedì  sarà inviato a Roma  lo studio di fattibilità per  partecipare all’iter di candidatura. Appendino spiega inoltre che Di Maio proporrà al governo le tematiche olimpiche presentate dai consiglieri torinesi , così che siano  da modello per  la gestione dell’evento dal punto di vista dei costi-benefici  per tutte le città candidate.

Visionari digitali: Piercarlo Chiavassa

Da Torino uno dei primi imprenditori digitali italiani su eBay.it.  Le attività dei pionieri continuano a crescere ancora oggi, +144% su eBay.it nell’ultimo anno

 

 

Visionari, capaci di cogliere in anticipo i trend del futuro e di cambiare per continuare ad avere successo. Non vengono da oltre Oceano ma da tutta Italia. Non sono manager di aziende multinazionali ma imprenditori di Piccole e Medie Imprese che si sono aperte al mondo.

 

Sono i primi venditori che, fin dal 1996, hanno deciso di scommettere sull’eCommerce quando nel nostro Paese era difficile persino avere una connessione internet di qualità e continuano a farlo ancora oggi, puntando spesso sull’integrazione tra i canali offline e online, con negozi fisici nati a volte proprio dal successo dell’attività online.

 

eBay racconta, in una pagina dedicatal’evoluzione del commercio online attraverso le storie dei pionieri italiani dell’eCommerce che ancora oggi, dopo 20 anni, portano avanti con successo le loro attività, registrando addirittura una crescita a tre cifre: +144% nel 2017 su eBay.it [1].

 

Proprio da Torino arriva uno di questi pionieri, Piercarlo Chiavassa, che nel 1983 fonda con sua moglie l’attività ‘Antiquario e Rigattiere Chiavassa’ a Balon, lo storico mercato delle pulci di Torino. Nel 1999, Piercarlo ha l’idea di mettere alcuni dei loro oggetti in vendita su eBay e da allora il negozio online ha sempre affiancato e supportato le vendite tradizionali. “Il negozio online ci ha dato la possibilità di raggiungere collezionisti in tutto il mondo e di stabilire nuovi contatti. Ad oggi eBay è il canale attraverso il quale riusciamo a vendere oggetti anche molto rari e particolari, dato che il bacino di utenti è davvero mondiale. L’export conta circa il 50% del nostro fatturato online e siamo riusciti a vendere i nostri prodotti in Paesi come il Kazakistan, la Russia e Israele”, racconta Piercarlo.

 

Da pioniere digitale Piercarlo ricorda come all’inizio le vendite erano quasi esclusivamente rivolte all’estero: “all’inizio vendevamo molto di più verso gli USA mentre ora abbiamo acquirenti in Italia e nel mondoA livello di piattaforma, il sistema di inserzioni è migliorato moltissimo e, grazie all’App, ora gestisco tutto il negozio dal mio iPad. Anche i gusti degli acquirenti si sono evoluti: negli ultimi anni vendiamo sempre di più oggetti particolari e da collezione per veri appassionati”.

 

Ma quali sono le categorie in cui opera il maggior numero di pionieri digitali? La maggior parte di loro si occupa di Elettronica (33%), Collezionismo (29%) e Moda (13%).

 

Secondo Susana VocesGeneral Manager di eBay in Italia e Spagna, “le storie straordinarie dei primi venditori sulla nostra piattaforma raccontano come l’Italia sia un Paese aperto e ricettivo alle innovazioni del mondo digitale. In eBay cerchiamo di mettere tutto il nostro impegno e le nostre conoscenze per far sì che vendere e acquistare online sia sempre più semplice e alla portata di tutti. Il successo di questi venditori testimonia come sia possibile integrare le innovazioni digitali nel tessuto imprenditoriale italiano e come sia possibile avviare un’azienda anche partendo dall’online senza per questo rinunciare a identità o tradizione ma, anzi, valorizzandole.”

 

[1] Dati interni eBay calcolati sulla base della crescita media annua dei primi 100 venditori italiani ancora attivi su eBay.it

Le Api dei cappuccini

La donna senza volto. Torna il sequel di Lola. Il sesto, intrigante noir, della accoppiata Biagio Carillo e Massimo Tallone. Ciascuno di noi, quando legge un libro, un romanzo, un giallo cerca di dare una fisionomia all’interprete principale. Chi vi scrive non è da meno e cerca sempre di ipotizzare un volto, un corpo e un’anima. Quando ho incontrato il criminologo Biagio Carillo, durante il successo di Torino Crime Festival, in uno scambio di conversazioni, gli ho posto la domanda: la relatrice della conferenza, potrebbe essere la sosia di Lola? Lo scrittore ha risposto: “può essere”. Sarò vanitoso, ma da lì, è nata l’idea di non dare un volto alla “pasionaria”. Sarà una coincidenza, un mero indizio che sarà confutato da prove inoppugnabili, però il dubbio rimane. A questo punto dovrei scrivere che il giallo si legge tutto di un fiato. Non è così, almeno per me non lo è, leggo e poi torno indietro per centellinare le frasi, le emozioni, i risvolti psicologici. Gli amici di Lola che sono eterni, in legame indissolubile e commistione di pensieri e anime, tante quante sono quelle degli appartenenti al suo clan. Vorrei andare all’ultima pagina per vedere se l’eroina si reinventerà un’altra vita, un altro amore e si rigenererà, ma ho fatto il contrario. Mi sono fermato e ho ricominciato daccapo la lettura. Se l’acqua è sempre fonte di ispirazione, di vita, di morte e di forti emozioni, il Po è anche il fiume sui cui si ambientano gialli, noir e thriller. Il sequel della Saga di Lola di Biagio Fabrizio Carillo e Massimo Tallone (Edizioni il Capricorno) è, come sempre, ambientato a Torino per le vie della città. L’enigma da risolvere sono le parole “When the sa” scritte, ma non completate, sul cellulare del fidanzato di Lola e c’è il mistero su chi sia l’assassino che, con la tuta da apicoltore, ammazza in un raptus di furia ceca. Gli amici le domandano: “Perché non hai voluto informare la polizia”?, risposta, “perché l’assassino di Guiscardo lo devo prendere io, con il vostro aiuto”. La ricerca della vendetta ha inizio e Lola ridiventa, ancora una volta invisibile.Se Lola mi fa questo effetto, probabilmente non dovrei più leggere il seguito della saga. O forse no?

Tommaso Lo Russo

 

Tariffe Gtt, ecco cosa cambia

Addio da lunedì ai tradizionali biglietti da obliterare, che  verranno sostituiti dai ticket elettronici  cartacei ma con un microchip. Questi  dovranno essere bippati e conterranno i titoli di viaggio singolo o giornaliero. Al via anche il nuovo biglietto «City», valido  100 minuti su tutta la rete urbana e suburbana, con  una corsa in metropolitana,  al costo di 1,70 euro. Non ci sarà più  il biglietto urbano da 1,50 euro e il suburbano da 1,30 euro. Sarà in vendita inoltre anche il nuovo biglietto «Daily», valido tutto il giorno  per la rete urbana e suburbana con viaggi in metro illimitati, al prezzo di 4 euro, e a 3 euro per chi lo carica su Smart card. La formula  «Park&Ride» permette  invece di lasciare l’auto in uno dei parcheggi di interscambio  Caio Mario, Stura, Venchi Unica e utilizzare tutti i mezzi pubblici per l’intera giornata al  costo di 5 euro. Viene inaugurata  la tariffa giovani per tutti i ragazzi al di sotto dei 26 anni e  gli over 65 dal 1° luglio risparmieranno secondo le varie fasce Isee. Chi ha acquistato un abbonamento Gtt nel 2018 potrà beneficiare della detrazione Irpef del 19%.

 

(foto: il Torinese)

Viali Shopping Park, un orto didattico aperto a tutti

 Nasce presso I Viali Shopping Park di via Cacciatori a Nichelino (TO) l’orto didattico Giardino IncrEdibile, un gioco di parole che suggerisce la natura speciale e “commestibile” del progetto.

Il Giardino IncrEdibile è un giardino edibile, uno spazio pubblico e un orto in cassoni, progettato per ospitare attività collaborative aperte alle associazioni e alle scuole del territorio al fine di:

  • – coltivare e sperimentare la complessità e la bellezza della filiera di produzione orticola km zero.
  • – avviare laboratori di orticoltura per bambini di età diversa dove sperimentare programmi di educazione ambientale e alla produzione e al consumo alimentare.
  • – creare uno spazio di condivisione per promuovere esperienze di cittadinanza attiva, tramite la cura condivisa di uno spazio verde a disposizione della comunità.

 

Situato in un’area verde di 450 metri quadri, tra la Galleria Commerciale e Bounce, il giardino è composto da 18 cassoni per coltivare ortaggi, erbe e fiori eduli, di cui 2 rialzati, accessibili ai disabili. All’ingresso una piazza pavimentata in legno con due grandi sedute favorisce momenti di incontro e relax, mentre un percorso in legno conduce a un’area centrale con una grande pergola con tavoli e panche per pranzare e svolgere attività. Completano la dotazione dell’orto 3 teche trasparenti che consentono di osservare la stratificazione del terreno e la crescita delle radici, una casetta per gli attrezzi, piante di lavanda e rosmarino e alberi da frutto.L’iniziativa, promossa da I Viali Shopping Park, Carmila e Carrefour Property, con il patrocinio del Comune di Nichelino, è ideata e coordinata da OrtiAlti, un’associazione di architetti, educatori e agronomi che sperimenta pratiche di orticultura urbana, riuso degli spazi e partecipazione dei cittadini nella cura della città.

 

A partire dal mese di luglio Giardino Incredibile ospiterà i bambini dei centri estivi della Polisportiva Garino di Vinovo e dell’associazione L’Onda Perfetta che, con gli educatori di OrtiAlti, parteciperanno ad attività didattiche dedicate all’orticultura.

Altre associazioni del territorio collaboreranno con gli agronomi di OrtiAlti nella gestione dell’orto, tra cui l’associazione Il Raggio di Sole di Nichelino che supporta le famiglie che hanno a carico bambini con diagnosi di autismo. Il Giardino IncrEdibile può così offrire ai bambini e alle loro famiglie l’esperienza di cura dell’orto come strumento educativo e terapeutico.

 

A partire dal mese di settembre le scuole materne e primarie del territorio saranno coinvolte in un progetto educativo nell’orto, totalmente gratuito.

Il Giardino Incredibile diventerà un’aula all’aperto per lavorare in gruppo e fare esperienze pratiche, imparare a prendersi cura della natura, conoscere i tempi dell’orto e la stagionalità degli ortaggi, imparare ad usare strumenti ed attrezzi e a riconoscere le principali piante orticole, il loro ciclo vegetativo e le loro esigenze agronomiche.

 

Dichiara Giuseppe Spissu, direttore de I Viali: «Sostenibilità è il termine che più ci sta a cuore. Con questo progetto vogliamo legare i temi di rispetto per l’ambiente, efficienza economica e equità sociale. Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione del Giardino IncrEdibile: OrtiAlti, la proprietà (Carmila e Carrefour Property ndr) che ha investito i capitali necessari, gli Operatori de I Viali Shopping Park, ma anche il Sindaco Tolardo e tutta l’Amministrazione Comunale che si è resa parte attiva di tutto il progetto, consentendone la realizzazione nel separatore pubblico tra i punti vendita Terranova e Bounce».

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Suv travolge auto, muore una donna

Sulla  strada direttissima della Mandria a Venaria una  donna di 55 anni, che viaggiava su una Panda con una ragazza di 17 anni, è stata  travolta da un suv Grand Cherokee. Sul veicolo c’erano padre e figlia. Le due auto sono andate a finire nella scarpata lungo  la strada provinciale 1. I vigili del fuoco, la polizia municipale di Venaria e i medici del 118 non hanno potuto salvare la donna, morta  all’arrivo  in ospedale. I feriti non sono in pericolo di vita. Il Suv ha travolto la Panda dopo aver invaso la corsia opposta.

Il fado di Dulce Pontes

Domenica 1 luglio sarà Dulce Pontes a calcare le scene, artista portoghese dalle straordinarie doti vocali e interpretative. Grazie al suo stile unico, frutto dell’unione delle sonorità piene di saudade del fado con quelle più moderne del pop e del folk, Pontes è considerata una delle star mondiali della A lei si deve il rilancio del fado e delle radici della cultura popolare portoghese ma il suo stile e la sua voce unica, limpida e brillante non possono essere rinchiusi in nessuno stile predefinito. Grazie ad una continua ricerca di nuove espressioni musicali e alle sue grandi doti canore rappresenta indifferentemente un mix di stili senza che la sua impronta artistica perda i tratti caratteristici ed esclusivi che la rappresentano. Nella sua carriera vanta innumerevoli collaborazioni artistiche, dal Maestro Ennio Morricone ad Andrea Bocelli, passando per Caetano Veloso, Estrella Morente e Marisa Monte.

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Dulce Pontes, voce e pianoforte –  Daniel Casares, chitarra, Marta Pereira Da Costa, chitarraportoghese – Davide Zaccaria, violoncello – Amadeu Magalhães, strumenti popolari – Paulo Silva, percussioni – Juan Carlos Cambas, pianoforte

ItaliaOnline. Paolo Capone, UGL : “Nessun contentino per placare i lavoratori”

“Emblematica la scritta ‘gli utili siamo noi’ sulle magliette dei lavoratori di ItaliaOnline, in sciopero  per affermare con forza che una azienda in attivo non può procedere al licenziamento di 400 dipendenti. È necessario che ci sia un confronto definitivo tra i sindacati, le Istituzioni e i vertici aziendali al fine di tutelare il futuro occupazionale dell’organico.” – Lo ha dichiarato in una nota Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito alla situazione di ItaliaOnline.  – “Recepiamo positivamente il processo di digitalizzazione avviato con la Digital Factory per reintegrare parte dei lavoratori coinvolti: ciò non deve essere un ‘contentino’ per tenere a bada i dipendenti, ma un punto di partenza verso la soluzione della controversia.” 

Il parroco di Aleppo: “Come a Varsavia distrutta dalla guerra”

FOCUS INTERNAZIONALE  di Filippo Re

“È una storia di grande sofferenza quella che noi siriani viviamo da otto anni. Una tragedia che purtroppo continuerà perchè la Siria è ancora un campo di battaglia. Non dobbiamo farci illusioni, non è finita né la guerriglia né la guerra, il caos prosegue sia ad Aleppo che nel resto della Siria”. Fra Ibrahim Alsabagh, parroco della comunità latina di San Francesco d’Assisi di Aleppo e vicario del vescovo, esprime tutta la sua preoccupazione per la situazione attuale. Nato a Damasco, il religioso siriano ha 47 anni e si trova ad Aleppo dal 2014. Lo abbiamo incontrato a Torino, ospite dell’Associazione Ponte di Pace, a margine del Festival Cinema-ambiente.


D Padre Ibrahim, Aleppo è ancora la città fantasma di un tempo o si sta tornando a vivere in qualche modo?

R Aleppo sembra Varsavia dopo la seconda guerra mondiale. La parte orientale della città è stata rasa al suolo, c’è poca acqua, poche ore di luce, l’economia distrutta, povertà immensa, carenza di cibo, tanta sofferenza e disperazione tra la gente. La situazione è drammatica, non dimenticate la Siria.

D Particolarmente terribile è stata la mancanza dell’acqua in città perchè l’Isis ne aveva bloccato l’erogazione nelle case per far morire i cittadini e costringerli ad arrendersi.

R Per fortuna i pozzi trovati nelle chiese e nei conventi hanno reso un po’ meno difficile l’esistenza. Ma quando l’acqua manca per due o tre mesi di fila, come è successo alcune volte, è una sofferenza grandissima. Io stesso avevo a disposizione appena mezzo litro d’acqua fredda per fare la doccia. Ben più drammatica la situazione che ha colpito migliaia di bambini, molti dei quali sono morti per aver bevuto acqua non potabile e tanti altri vivono con gravi problemi intestinali. L’acqua è un dono prezioso e fondamentale per queste terre. Le guerre future nell’area mediorientale scoppieranno non per il petrolio e il gas ma per l’acqua.

D La ricostruzione di Aleppo fatica a partire mentre dal settore orientale partono ancora missili verso i vostri quartieri a ovest…

R Proprio così, la guerra non è finita. In alcune zone di Aleppo ovest, il settore della città rimasto in piedi anche se colpito e danneggiato più volte, continuano a piovere missili provenienti dalla parte orientale della città dove, tra le macerie, si annidano gruppi di miliziani irriducibili. Il loro obiettivo è terrorizzare la popolazione e ostacolare i lavori di riscostruzione della città. Il 22 dicembre 2016 si era aperto uno spiraglio di pace e le armi improvvisamente tacquero. Aleppo fu dicharata “città libera”. Sembrò un sogno e si ricominciò a camminare per le vie dei quartieri, senza paura. Ma il sogno durò poco, la guerra non era finita, i combattimenti più duri si erano spostati altrove.

D La Chiesa siriana e i francescani della Custodia di Terra Santa sono in prima linea per aiutare i siriani. Cosa avete fatto finora?

R Aleppo resta una grande sfida. Noi francescani di Terra Santa siamo presenti da otto secoli in queste terre e anche adesso siamo chiamati a continuare la nostra missione al servizio dell’uomo che soffre e che non riesce a rimettersi in piedi da solo. Le devastazioni sono davanti agli occhi di tutti. Abbiamo già fatto molto negli ultimi anni ma tanto altro resta da fare per aiutare questa gente ad alleggerire la croce che porta sulle spalle. La Chiesa siriana ha avviato progetti di ricostruzione per le case distrutte. Ad oggi 1200 case sono già state ricostruite. Di fronte a una città paralizzata sotto l’aspetto economico abbiamo sostenuto alcune centinaia di interventi di micro-economia a favore di 400 famiglie e abbiamo pensato alla ricostruzione della persona umana con particolare attenzione ai bambini afflitti da turbamenti di tipo psicologico. Abbiamo aperto un doposcuola per recuperare 150 studenti in difficoltà che, a causa dei tormenti provocati dal conflitto, non riuscivano più a sostenere gli esami.

D La Chiesa locale come punto di riferimento per la popolazione…

R Il lavoro portato avanti dalla Chiesa è di grande importanza per tutti, cristiani e musulmani. Ci siamo mossi subito per rispondere alle esigenze primarie della gente. Sono nati progetti per portare nelle case l’acqua dei pozzi, distribuire migliaia di scatole di generi alimentari, piccoli interventi per aiutare l’economia locale e l’apertura di oratori.


D La Siria sembra avviata verso la spartizione del territorio in zone di influenza. Come vede il futuro della sua nazione ?

R In Siria c’è una massiccia presenza di potenze regionali e internazionali che si combattono sul territorio siriano. Assistiamo a scenari spaventosi che confermano che tutta la Siria si è trasformata in un campo di battaglia. La presenza di almeno dieci eserciti di diversi Stati e di varie potenze e l’escalation degli scontri aerei nel sud del Paese sono segnali molto preoccupanti che ci confermano che la guerra sarà lunga.

D C’è grande preoccupazione per il futuro dei cristiani in Siria e nel resto della regione.

R Ci saranno ancora domani i cristiani in Medio Oriente? È un interrogativo che dobbiamo porci. Il futuro è denso di nubi ma siamo certi della vittoria della vita sulla morte e sentiamo la responsabilità di essere ponte di riconciliazione, perdono e pace.

(dal settimanale “La Voce e il Tempo”)