redazione il torinese

“Puccini” chiude l’Estate Reale

In piazzetta Reale. Grande successo per la manifestazione

Manon Lescaut, La Bohème, Tosca, Madama Butterfly. Le eroine di Giacomo Puccini, che il più delle volte hanno dovuto affrontare un destino tragico, saranno in scena per ballare sulle note delle arie più belle. Composta da venti ballerini, la coreografia è un tributo all’opera, alla musica classica, ma soprattutto all’illustre compositore. Come un’eco di questi brani che tutti conoscono, le opere sinfoniche illustrano la padronanza dell’orchestrazione eccezionale di Giacomo Puccini e le molteplici innovazioni armoniche.Lo spettacolo della prima étoile italiana dell’Opéra di Parigi, nonché direttrice del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, dal titolo “Puccini, è dedicato alle eroine tragiche che balleranno sulle note delle aree più belle del compositore.

 

 

Una coproduzione Italia-Francia

Daniele Cipriani Entertainment
Compagnie Julien Lestel

 

Con Eleonora Abbagnato e Giorgia Calenda, Giacomo Castellana, Claudio Cocino, Virginia Giovanetti, Federica Maine, Flavia Morgante, Michele Satriano, Alessio Rezza, Arianna Tiberi e la Compagnia Julien Lestel

 

ELEONORA ABBAGNATO

Danseuse Etoile, Ballet de l’Opéra de Paris

Direttrice del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma

Foto Rolando Paolo Guerzoni

Presenze visitatori: all’Egizio dati positivi

In relazione alle notizie relative al calo di pubblico diffuse ieri da più testate, il Museo Egizio precisa che i dati dell’OCP si riferiscono esclusivamente all’emissione di biglietti ordinari (biglietteria) che non tengono conto dei visitatori degli eventi privati (aperture private in orario serale) e degli eventi gratuiti (come “Io Sono Benvenuto” organizzato lo scorso 23 giugno, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, a cui hanno partecipato più di 3.100 persone), altrettanto rilevanti per un corretto monitoraggio dell’andamento del Museo di Via Accademia delle Scienze. Nel primo semestre 2018, l’Egizio ha accolto 470.430 visitatori, pari a – 2,1% rispetto all’anno precedente. Un dato non trascurabile, ma che indica un sostanziale pareggio e un recupero raggiungibile. A fianco dell’attività ordinaria, il Museo Egizio ha da tempo adottato una strategia di “diversificazione” che pone al centro la valorizzazione delle collezioni e la loro promozione attraverso una serie di progettualità sinergiche e complementari (notevole occasione di visibilità internazionale anche per la Città di Torino e la Regione Piemonte): le mostre itineranti e gli eventi speciali sono azioni che producono risultati rilevanti, che premiano gli investimenti in termini progettuali e di risorse, dedicate a questi nuovi ambiti. I reperti delle collezioni egizie di Torino sono attualmente in tour in Cina, con la mostra Egypt. House of Eternity, giunta alla terza tappa al Liaoning Museum di Shenyang, e in Canada, con l’esposizione Regine d’Egitto a Pointe-à-Callière, Cité d’archéologie et d’histoire de Montréal.  L’interesse dei visitatori all’estero è notevole: le mostre hanno registrato rispettivamente oltre 2.000.000 di visitatori nelle prime due tappe a Zhengzhou e a Taiyuan (Cina) e quasi 200.000 a Montréal (Canada).

In città è febbre-Ronaldo. CR7 è atterrato a Caselle

Il benvenuto di Torino a Cristiano Ronaldo, atterrato nel pomeriggio a Caselle da un volo privato, e condotto in una località segreta, sarà certamente corale, da parte di istituzioni e cittadinanza. La febbre per CR7 è scoppiata ormai da giorni. Non solo sono stati ideati gelato, pizza, croissant dedicati al celebre giocatore, ma numerosi  negozi del centro mostrano in vetrina le locandine predisposte in 5.000 copie dall’Ascom-Confcommercio provinciale scritte in portoghese, “Bem-vindo em Torino”. Domani il calciatore  dovrà sottoporsi alle visite mediche. Intanto Ronaldo scrive sulla sua pagina Facebook da 122 milioni di followers: “Italia, come stai, tutto bene”? Ma è un fake, o meglio, un video dello scorso anno riproposto in rete. Di certo, al momento, solo la conferenza stampa in una sala della cittadella juventina dell’Allianz Stadium alle 18,30 di lunedì. Accreditati centinaia di giornalisti da tutto il mondo.

 

Il futuro delle aree di montagna

Fino al 16 luglio  a Grangesises (Sauze di Cesana, Torino) la Summer School di Politecnico di Torino e Southeast University Nanjing

 

 

 Come si è costruito e si costruisce in montagna? Attraverso quali tipi edilizi e quali spazi di relazione l’uomo ha abitato le Alpi occidentali? Che intrecci possibili ci sono oggi tra il paesaggio alpino, l’architettura e lo sviluppo economico? E, più in generale, come avverrà la transizione dalle forme insediative del passato a quelle del futuro?

Sono questi i temi che un gruppo di docenti e studenti del Politecnico di Torino (Dipartimento di Architettura e Design) e della Southeast University di Nanjing (sede di una delle più importanti scuole di architettura cinesi) stanno trattando durante la Summer School “Morphological studies and alpine valleys settlements”, in corso nella settimana dal 10 al 16 luglio a Grangesises, nel comune di Sauze di Cesana, a pochi passi da Sestriere. Il villaggio, progettato da Pompeo Trisciuoglio tra il 1972 e il 1987, ospiterà lezioni di esperti provenienti da diverse università e soprattutto un design studio dedicato ai villaggi stagionali della Valle Argentera, dove sorge Grangesises.

Per il Politecnico, impegnato ad affiancare la Tsinghua University negli studi e nei progetti legati alle Olimpiadi invernali di Beijing 2022, si tratta di un’occasione per fare conoscere ai cinesi la cultura alpina come parte della cultura italiana ed europea, a partire proprio dalle forme insediative: solo così è possibile creare solide connessioni sul piano della ricerca e intensi scambi nell’attività progettuale. In questo senso va letto il coinvolgimento dell’Istituto di Architettura Montana del Politecnico di Torino e dell’Unione Montana Alta Valle Susa.

L’iniziativa è promossa dall’unità di ricerca congiunta “Transitional Morphologies”, dedicata allo studio della trasformazione nel tempo di tipi e spazi urbani. L’unità di ricerca è coordinata dai professori Bao Li, Vice Preside della Scuola di Architettura di Nanjing e Marco Trisciuoglio, Coordinatore del dottorato di ricerca in “Architettura, Storia e Progetto” di Torino.

“Transitional Morphologies”, che ha all’attivo alcune pubblicazioni e iniziative di didattica, ricerca e progetto sia in Cina che in Italia, è il frutto di un progetto per l’internazionalizzazione della ricerca finanziato dal Politecnico insieme con la Compagnia di San Paolo.

All’iniziativa partecipa anche il Sino-Italian Smart Cities Joint Research Laboratory (sostenuto dal Ministero degli Affari Esteri italiano e dal Ministero della Scienza e della Tecnologia cinese) che il Politecnico di Torino coordina insieme con la Normal University di Luoyang.

La Summer School ha preso avvio a Como il 2 luglio scorso, con un viaggio di addestramento al riconoscimento delle morfologie urbane europee, che ha toccato anche Verona, Venezia, Bologna, Firenze, Lucca e Genova, attraverso esercizi di lettura e rilievo dei tessuti urbani delle città italiane.

L’attività formativa si concluderanno il 17 e il 18 luglio a Torino, con una esposizione dei lavori al Castello del Valentino e la conferenza di Liu Jian, docente della Tsinghua University e visiting pofessor al Politecnico di Torino.

La donna della luna

“La donna della luna” (Meridiano Zero,2018) è il bel libro con il quale Matteo Severgnini fa conoscere ai lettori Marco Tobia, investigatore privato che vive sull’isola di San Giulio, in mezzo al lago d’Orta. In una storia a metà strada tra il noir e il giallo d’ambiente, il protagonista (un ex poliziotto dall’infanzia difficile,afflitto dalla sindrome di Tourette che complica i rapporti con le persone, spesso intento a “rollarsi” una canna come il vicequestore Rocco Schiavone) affronta  la sua prima indagine nei luoghi di una delle più piccole province italiane, stretta tra monti e laghi a ridosso del confine con la Svizzera. Come un lupo solitario, protetto dal silenzio e dall’acqua dell’isola,Tobia indaga sul presunto suicidio del fratello di una donna dal profilo misterioso. Accanto a lui un ex collega costretto su una sedia a rotelle e l’amico Anselmo,barcaiolo ortese.La sorte di una misteriosa bambina, Marilena, che ha perso il suo zainetto rosa e la necessità di difendere Clara – la sua compagna, di professione sex worker – da uno stalker, rendono ancora più intricata l’indagine. Come scrive in una nota Carlo Lucarelli è “la tranquilla normalità della provincia” che fa paura. “ Perché nasconde sempre qualcosa di eccezionalmente inquietante. Per squarciare quel velo placido e immobile come la superficie di un lago ci vuole qualcuno di speciale, un personaggio bello, tormentato ed eroico come Marco Tobia. E uno scrittore preciso e visionario come Matteo Severgnini”. In un seguirsi di investigazioni e di brillanti invenzioni narrative, il personaggio uscito dalla penna di Matteo Severgnini in questo suo primo romanzo si cimenta con una storia di ricatti e di parentele mai chiarite. Con intelligenza l’autore colloca i fatti in un territorio straordinariamente bello come il lago d’Orta e più in generale i  luoghi più a nord del Piemonte. Un fondale naturale che si presta a rendere ancor più suggestiva la storia, con le sue vicende di confini e contrabbando, di frontiere e di misteri. Del resto in questi luoghi Matteo Severgnini – che è di Omegna, città di Gianni Rodari e delle caffettiere – ci è nato e tutt’ora vive. Collaboratore della Radio Televisione Svizzera Italiana a diversi programmi culturali, radiofonici e televisivi, ha pubblicato racconti su diverse antologie, tra le quali “La spesa del commissario”. Per il cinema ha scritto e co-sceneggiato il film documentario poliziesco “A Omegna non si beve più il caffè” di Erik Bernasconi (prodotto dalla Ventura Film) che sarà nelle sale cinematografiche italiane e svizzere quest’anno. Dopo l’ottimo esordio con “La donna della luna” non resta che attendere la seconda indagine di Marco Tobia.
Marco Travaglini

Al Gru Village è passato il Diablo

Grande rock al GruVillage Music Festival


Ieri sera travolgente concerto del diablo Piero Pelù, probabilmente il maggior esponente del rock italiano, sicuramente uno dei più coinvolgenti con il suo carisma e la sua voce, portatore anche di messaggi che vanno spesso oltre alla musica. Rock esplosivo quello che si è ascoltato dal palco, con l’ex leader e cofondatore dei Litfiba che ha aperto il concerto con lo slogan “la nostra guerra è la pace” di cui oramai si è fatto da numerosi anni portabandiera mandando subito in delirio il pubblico ed esibendosi poi nel suo ampio repertorio di brani degli stessi Litfiba ma senza tralasciare quelli più recenti da solista.Il GruVillage Music Festival, entrato ormai nel suo clou, continuerà martedì sera col molto atteso concerto di Francesco De Gregori… quindi per noi appuntamento a molto presto! Ecco qui le foto del Diablo, buona visione!

Caudio Benedetto www.fotoegrafico.net


Morta insegnante torinese. Ha una ferita alla testa

E’ stata trovata senza vita, con una ferita alla testa, una insegnante di Torino, di 44 anni, Silvia Rosetto. Il corpo era sul passo  delle Ginestre, in Liguria, dove l’auto della donna si trovava parcheggiata in una  piazzola con  la portiera aperta e la radio accesa. Non sono stati riscontrati segni di violenza e la ferita è compatibile con una caduta.  Il magistrato di turno ha ordinato l’autopsia. L’insegnante stava tornando a Torino da Andora dove trascorreva le vacanze con la famiglia. Forse un malore ha spinto la donna a uscire dalla vettura. I carabinieri non escludono alcuna ipotesi.

I progetti della giunta di Quagliuzzo

Dallo scorso mese di giugno Quagliuzzo, comune dell’Unione delle Terre del Chiusella, ha un nuovo sindaco

A capo dell’amministrazione c’è Ernesto Barlese, al suo sesto mandato, dopo 4 passati all’opposizione ed uno, breve, come vice sindaco del suo competitor nella tornata elettorale, Pier Luigi Terzi. La vittoria, sua e di “Insieme per Quagliuzzo”, la lista civica che lo appoggiava, è stata netta: 151 voti pari al 70,89% contro i 62, pari al 29.105 dell’ex sindaco. Con Barlese, in giunta, ci sono il vice sindaco Albarosa Bertoli, già assessore nella giunta Terzi, e Rolando Giacoma, alla sua prima esperienza, dopo essere stato dirigente della Provincia di Torino. Li abbiamo incontrati in margine alla Conferenza Nazionale Anci dei Piccoli Comuni a Viverone che è stata l’occasione per tracciare un primo punto sulla nuova amministrazione.

Quali sono stati i vostri primi passi ?

Appena entrati abbiamo trovato il problema di doverci confrontare con la realtà del bilancio che ha numeri molto risicati. Stiamo lavorando per poter portare avanti alcuni progetti, dovendo stare con i piedi per terra e confrontarci con una realtà oggettiva. Tra le prime cose, avendo parlato con i cittadini l’appoggio alla nuova pro loco per farla ripartire.

Avete delle priorità ?

Certamente ci sono delle priorità individuate in alcuni progetti come la sistemazione viaria, il decoro del paese. E poi c’è il Museo a cielo aperto dei reperti morenici, fatto in modo tale che possa essere fruibile per tutti.

Quagliuzzo, Strambinello, Parella e Colleretto Giacosa sono quattro comuni che si trovano in un ambito territoriale molto piccolo. Non sarebbe meglio una fusione (Barlese è anche vice presidente dell’Unione dei Comuni delle Terre del Chiusella, ndr) ?

Adesso dobbiamo portare avanti l’Unione affinché il processo di collaborazione tra i Comuni continui. In questo ambito cercheremo di capire come proseguire all’interno e quali siano le possibilità e le ricadute di una fusione. Certamente una fusione a freddo non è la strada da seguire”.

Massimo Iaretti

 

 

Flor Estate, prima volta a Bardonecchia

Flor non si ferma più e dopo il successo dello scorso maggio a Torino, inaugura la prima edizione estiva della propria storia a Bardonecchia, tra le montagne della Val di Susa.Domenica 15 luglio, dalle 9 fino alle 20, più di 70 espositori provenienti da tutta Italia trasformeranno Via Medail, centralissima arteria del borgo valsusino, in un immenso giardino, proponendo le proprie eccellenze florovivaistiche a tutti gli amanti del verde in ogni stagione.

Particolare attenzione sarà rivolta alle numerose tipologie di piante tipiche delle coltivazioni di montagna, tra cui alcune vere e proprie chicche come la stella alpina, lo spinacio buon enrico, l’artemisia genepi, l’arnica montana, il sedano di montagna, diverse specie di timo e di origano, le calendule, i nasturzi e la santoreggia di montagna, solo per citarne alcune. Non mancheranno, naturalmente, proposte più tradizionali e “cittadine”, che ben si adattano sia alla coltivazione in piena terra che in vaso, tra cui erbacee perenni a fioritura estiva, una ricca selezione di piante aromatiche, graminacee, piccoli frutti, ortensie e rose, bonsai, arbusti e piante rampicanti. Saranno poi presenti vivaisti con piante succulente, carnivore e piante da appartamento, tra cui le orchidee. E, ancora, stand e spazi dedicati all’ oggettistica per il giardinaggio, libri, sementi e prodotti naturali, decorazioni e spezie.

Come consuetudine durante le edizioni torinesi, anche la versione estiva di Flor vivrà i suoi momenti di incontro, cultura e dibattito sul tema del verde:

Per tutta la durata di FLOR – Stand Kiko Ceramica, VIA MEDAIL

“A TUTTO TORNIO

Per tutta la durata di Flor, dimostrazioni creative a cura di Sara Bazzano di Kiko Ceramica, su come usare il tornio, strumento indispensabile per la realizzazione di magnifici oggetti decorativi e ceramiche per il giardino.

 

ORE 10e30 – Spazio incontri, VIA MEDAIL

“L’ORTO IN MONTAGNA”

Anche in montagna può nascere un magnifico orto. I vivaisti Fratelli Gramaglia racconteranno storie ed esperienze alla ricerca del bilanciato equilibrio tra ordine razionale e natura spontanea.

 

ORE 11e30 e ORE 16 – Spazio incontri, VIA MEDAIL

“ERBE IN TAVOLA”

Degustazione di prodotti tipici del territorio ricavati dalle erbe alpine, tra cui il lardo, la toma, i dolci da viaggio al Genepi e diverse tipologie di liquori, in compagnia di alcuni produttori, che ne illustreranno storia, tradizioni e ricette. Sarà presentato, inoltre, il gin prodotto con il ginepro della Val di Susa, in collaborazione con le associazioni dei produttori di Genepi.

 

ORE 17 – Spazio incontri, VIA MEDAIL

“ERBE ALPINE”

In compagnia dei vivaisti Fratelli Gramaglia, un viaggio alla scoperta delle erbe alpine tra cibo, cultura e medicina. La flora di montagna raccontata da un raccoglitore che potrà svelarci segreti e offrire buoni consigli.

 

Flor è, nelle sue edizioni torinesi, un appuntamento consolidato nei calendari delle mostre mercato italiane e rientra a pieno titolo tra le dieci manifestazioni floro – vivaistiche nazionali per quantità e qualità degli espositori presenti.  Per la prima volta esce dai confini del capoluogo piemontese, ampliando il proprio “sguardo verde” in nuovi contesti e in nuovi periodi dell’anno e proponendosi come format replicabile anche in altre località. Flor Estate Bardonecchia è organizzata dall’Associazione Nuova Orticola del Piemonte(www.orticolapiemonte.it) insieme ad Ascom Bardonecchia e in collaborazione con il Consorzio Turismo Bardonecchia e ha ottenuto il patrocinio del Comune di Bardonecchia.

 

 ***

Flor Estate Bardonecchia

Domenica 15 luglio 2018

Dalle 9 alle 20

Via Medail – Bardonecchia (TO)

Ingresso libero

www.orticolapiemonte.it