redazione il torinese

Primo giorno di campagna abbonamenti al campionato della Fiat Torino

Una giornata calda, tanto calda: ma non solo per quel che riguarda il termometro. Inizia con la notizia che per molti era già nell’aria della rescissione del contratto con Royce White, campione indiscusso ma con diversi problemi personali da risolvere, al quale credo che dovrebbe andare da parte di tutti coloro che vanno oltre alcuni aspetti materiali, l’augurio di migliorare la sua condizione   mentale sia per lui, per la sua vita, e sia per lo spettacolo del basket stesso. Alle 11.00 qualcuno è già pronto a recuperare i primi abbonamenti di questa stagione, ed è già in pole position in attesa che si aprano i “botteghini” per siglare, anche con una foto, la storia che parte di questa stagione sportiva. E poi si comincia, qualcuno arriva e piano piano si popolano le scale della sede Auxilium. L’umore di tutti è comunque gioviale, nonostante le vicissitudini alle quali da queste parti sembra non poter porre freno il destino non proprio generoso nei confronti di questa comunque nuova società di basket. Solo alcuni, che nonostante tutto ovviamente si abbonano, si lamentano di non aver potuto vedere prima l’impianto per capire bene dove posizionarsi, ma era difficile se non impossibile, poter far aprire il Palavela per questi motivi; purtroppo si sa, noi tifosi, non a caso definiti “tifosi”, talvolta perdiamo di vista la ragione oggettiva. Ma tant’è: a volte è proprio questo il bello della follia di tifare per qualcuno. E’ comunque coda sulle scale, ma ordinata e direi anche divertente. Si conoscono quelli che sono davanti e inotrno a te e ci si emoziona per il ricordo di gare passate. So che i poco estimatori di Torino prediligono la critica, ma per i vani del palazzo della sede, la palla rubata di Washington e il lay up di Sasha aleggia sempre carpendo una e più lacrime a tutti. E il racconto di questo episodio, ormai leggenda allo stato puro per tutti i tifosi dell’Auxilium FIAT Torino, basterebbe da solo a zittire tutti coloro che vorrebbero altro; ricordiamo ulteriormente a tutti che senza coloro contro cui si inveisce per motivi forse personali o forse per aridità individuale, il primo livello cittadino di basket non sarebbe al Palavela e non si sarebbe qui ad abbonarsi per Serie A ed Eurocup… . Dopo diverse ore di coda arriva l’agognato bancone degli abbonamenti: e qui la sorpresa. C’è solo un ragazzo di nome Jacopo che a tardo pomeriggio sta facendo tutto! Prima c’erano altre persone, ma poi è rimasto solo. Eroi tutti i tifosi in attesa al caldo sulle scale, ma super eroe Jacopo! Sorride, pazientemente spiega e consiglia sui posti tutti gli “avventori”, vola dal bancone al pc, dal pc alla cassa e alla stampa degli abbonamenti. E ha una parola veramente sorridente per tutti. Come fai ad arrabbiarti, quando mai ne avessi avuta l’intenzione dopo le lunghe ore di coda, quando vedi questo? Un ciuffo che mi fa invidia e una prontezza di reazione notevole ad ogni richiesta. E la giornata non è iniziata da poco, anzi è stata lunga e non finirà presto per lui. Ma tutti i presenti potranno ricordare con piacere la sua figura che ha consegnato con solerzia ma con pazienza l’agognato premio di cotanta attesa. Siamo usciti tutti come bambini con le caramelle, pronte a scartarle il prima possibile per sapere che gusto avranno. Si attende di nuovo il mercato e si spera che i miracoli accadano ancora. Ma se chi lavora dietro le quinte avrà la forza di Jacopo… il futuro della FIAT Torino è sicuramente in buone mani.

Paolo Michieletto

 

Come dolcificare il cibo e la vita

Come direbbe il Prof. Franco Berrino (epidemiologo ed esperto di correlazione tra cibo e tumori) “Facciamolo scomparire questo zucchero”

Lo zucchero o saccarosio è usato per far sembrare i cibi più buoni, in quanto la loro qualitá è scarsa. Quando mangiamo troppo zucchero, la fame di zucchero continua a salire; sembra un gioco di parole, ma il pancréas, dovendo produrre molto insulina per smaltirlo, viene sollecitato in modo anomalo, portando successivamente il corpo in ipoglicemia; questo fa sì che il nostro organismo si senta debole e stanco, creando irritabilitá, tensioni addominali e alterazioni della flora batterica. Lo zucchero bianco per renderlo bianco è trattato con calce, anidride carbonica, acido solforoso e, poi, viene cotto e più volte raffreddato, cristallizzato e decolorato con carbone animale; in ultimo vengono utilizzati coloranti per renderlo bianco e brillante. Lo zucchero liquido, chiamato anche sciroppo di glucosio, è un gran veleno, ancor più di quello semolato o granulare; essendo sciolto è piú facile da ingerire e va in circolo nel sangue molto più rapidamente, innalzando la glicemia. Lo si trova spesso in bevande gassate, biscotti, fette biscottate, pane, pasta, marmellate, dolci, succhi di frutta ecc…

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Dunque gli zuccheri artificiali andrebbero eliminati dalle nostre diete. È composto di glucosio e fruttosio, che ostacola un buon funzionamento dell’insulina. Tutto questo provoca gravi danni nei bambini soprattutto, esponendoli a malattie come obesità e diabete. La mia professione mi porta a pensare che ad oggi ci sia poca educazione alimentare, soprattutto nelle scuole; bisognerebbe spiegare ai bambini il benessere di un alimento sano, questo per aiutarli a crescere in salute. Esistono alternative allo zucchero bianco; i dolcificanti naturali sono molto più buoni e non hanno effetti collaterali, chiaramente non bisogna esagerare. Vediamo insieme gli alimenti naturali, che potrebbero sostituire gli zuccheri artificiali: Il miele per esempio, contiene meno calorie dello zucchero, ed è un ottimo antibiotico naturale, disintossicante del fegato, antianemico e ricostituente.

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Lo zucchero di canna integrale, sempre meno calorico dello zucchero bianco, ricco di minerali, a completa maturazione viene raccolto e portato direttamente sulle nostre tavole. Attenzione, ricordate che lo zucchero di canna grezzo non va confuso con quello integrale, in quanto quello grezzo subisce un processo di raffinazione, imbrunito con l’aggiunta di melassa e caramello, ottenedo cosí un colorito giallo/beige, al contrario di quello integrale che mostra un colore molto piú scuro ed i suoi cristalli hanno una granulometria disomogenea. Il vero zucchero di canna integrale è molto scuro ed umido. Lo zucchero da barbabietola, integrale, non esiste ed è privo di qualità nutrizionali. Il fruttosio o levulosio è un monosaccaride, i cosiddetti zuccheri semplici, uno dei carboidtrati, come quelli che troviamo nella frutta, nel miele e in alcune verdure; il suo indice glicemico è decisamente piú basso rispetto a quello del saccarosio. Ha un alto potere dolcificante rispetto allo zucchero tradizionale, meno rischioso per i diabetici, ma comunque non consigliabile. Lo sciroppo d’agave, ricavato dalla Linfa dell’ agave blu messicana, dolcifica molto piú dello zucchero bianco ed è indicato per i diabetici, per il suo basso indice glicemico; inoltre contiene una buona fonte di sali minerali e oligoelementi. Il dolce sciroppo di malto d’orzo è un dolcificante naturale, contiene zuccheri a rilascio lento ed una buona percentuale d’acqua, quindi si deve maggiorare la dose per dolcificare. Alimento poco calorico, contiene maltosio, vitamine e minerali. Il maltolo è una sostanza antitumorale, combatte la cistite, proteggere i polmoni come tutti i malti di cereali; il migliore quello di riso. Il malto aiuta anche a tenere a bada il sistema nervoso; utilizzato molto dagli sportivi, proprio per il suo rilascio lento di zuccheri, mantiene costante l’énergia nel corpo. “Lo zucchero addolcisce la vita” (cit.), ma quello giusto

 

Ilaria Chionetti Pininfarina

ilanaturopatia@gmail.com

Oulx, la torre delfinale tra storia e leggenda

Svetta imponente sul paese di Oulx in alta Valle di Susa e domina l’abitato da molti secoli ma pochi se ne accorgono al di là di una veloce occhiata transitando in auto o a piedi. Non vederla è impossibile ma sono davvero pochi coloro che la raggiungono per visitarla. E pensare che ad agosto decine di migliaia di persone, tra italiani e turisti stranieri, passano per Oulx e molti si fermano per le vacanze estive. È la Torre Delfinale di Oulx che dalla collina del paese, sulla strada che sale a Sauze, fa bella mostra di sé. Dovrebbe esserci la fila di gente ma non c’è. Da centinaia di anni il monumento simbolo di Oulx racconta storia e leggende di una valle ricchissima di Storia, da Annibale (forse, chissà, non si saprà mai con certezza se è passato da qui) all’imperatore Augusto, che, tra l’altro, ringraziamo tutti per aver concesso, nel 18 a.C. , le vacanze ferragostane, le “Feriae Augusti” di duemila anni fa appunto, dai longobardi di Desiderio e Adelchi a Carlo Magno, dai terribili Saraceni a Carlo VIII e Francesco I di Francia che in qualche modo hanno avuto a che fare con questo paese e a tanti altri personaggi storici. La torre delfinale o torre saracena come viene erroneamente chiamata, di proprietà del Delfino di Francia, fu eretta su uno sperone roccioso nella seconda metà del Trecento. È stata anche definita “torre saracena” ma in realtà è di molto posteriore alle scorrerie dei mori e faceva parte del castello delfinale del Quattrocento. Dopo decenni di totale abbandono è stata riportata, alcuni anni fa, al suo antico splendore dal Comune di Oulx, Regione Piemonte e Compagnia di San Paolo con un complesso e costoso intervento di restauro. Anticamente la rocca serviva da magazzino per conservare il grano e in seguito fu trasformata in una torre merlata a scopo difensivo. Dal tetto si gode una bellissima vista sul borgo e la torre è ancora più suggestiva con l’illuminazione notturna. Un sistema multimediale racconta ai visitatori la storia della valle e il territorio di Oulx. Questo piccolo ma importante tesoro d’arte sorge nei pressi della chiesa di Santa Maria Assunta ed e’ gestito dalla Pro Loco di Oulx. Al suo interno si possono vedere mostre di pittori e artisti della valle.

Filippo Re

Chiamparino: “In Piemonte strade monitorate”

Il presidente della Regione, Sergio Chiamparino afferma che in Piemonte “non ci sonno allarmi particolari per le infrastrutture viarie. In merito alle autostrade, aggiunge il presidente “siamo in contatto con i tecnici dei concessionari che stanno facendo i controlli e allo stato attuale non sembrano esserci criticità”. Secondo il governatore il sistema regionale è attentamente monitorato e sono già in pista interventi  per i quali sono stati destinati oltre 800 milioni , di cui il  90% spendibili già nel periodo  2018-2019″. Chiamparino ha poi proposto una regia delle Regioni, singolarmente o per gruppi di area territoriale, come ad esempio il Nord Ovest, per  vigilare sul rispetto delle concessioni dei privati che gestiscono le autostrade.

Madonna di Campagna: il borgo protesta per l’erba alta

Il gruppo dei Cittadini della Circoscrizione 5 di Torino – Borgo Vittoria – Madonna di Campagna-Lucento-Vallette considera inaccettabile che gli abitanti “siano costretti  da soli a tagliarsi l’erba, che ha raggiunto un’altezza mai vista”. Mettono l’accento  soprattutto sull’area riservata  agli animali nel parco in via Pietro Cossa, dove le erbacce – dicono – “hanno superato il metro e mezzo ed è invasa la pista ciclabile” . Il gruppo di residenti chiede alla sindaca  Chiara Appendino, di intervenire o di “restituire il denaro destinato a questo servizio non realizzato, agli abitanti”

 

(foto: archivio “il Torinese”)

Boeti: “Il blocco della nave è incostituzionale”

“L’articolo 10 della Costituzione recita: “Lo straniero, al quale sia impedito nel suo Paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche, garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge.” E’ incredibile il fatto che degli stranieri  cui la Costituzione riconosce il diritto di essere accolti nel nostro Paese non possano esercitare tale diritto malgrado si trovino su una nave italiana. Credo che il Governo italiano debba usare buon senso in una situazione come questa e “liberare” gli stranieri che oggi si trovano sulla nave Diciotti”, così il presidente del Consiglio regionale e presidente del Comitato Diritti Umani, Nino Boeti, sulla vicenda della nave ferma al porto di Catania.

Donne toste: Milena di Praga

MILENAEra una donna istruita, determinata, di bell’aspetto, piena di quell’entusiasmo che ne accompagnerà tutta la vita. Curiosa, intelligente, ribelle, aperta al mondo e generosa, ma spesso sola

 

Donatella Sasso, brillante ricercatrice storica presso l’istituto Salvemini di Torino, con il suo libro “Milena. La terribile ragazza di Praga” (Effatà Editrice, 2014. Collana Donne toste ), consegna ai lettori la storia di una donna straordinaria. Milena Jesenskà, giornalista e scrittrice di talento, stimata dallo stesso Kafka (che di lei s’innamorò), brillante e generosa, figlia di una famiglia benestante praghese (padre chirurgo dentale), sposata con Ernst Pollak, un illustre letterato e critico ebreo. Di Milena, Donatella Sasso traccia un ritratto dalle tinte calde, emozionante, senza omettere le contraddizioni o nascondere gli angoli più discutibili, di una persona dal carattere volitivo, sorretta da un’intelligenza ironica e da un innato talento per la scrittura. “Milena di Praga”, così era solita presentarsi la Jesenskà che era nata a Praga nel 1896, crescendo in una bella casa nei pressi di piazza Venceslao, nel tempo in cui la capitale della Boemia voleva darsi un’immagine europea e competere in bellezza con Vienna. Milena era una donna istruita, determinata, di bell’aspetto, piena di quell’entusiasmo che ne accompagnerà tutta la vita. Curiosa, intelligente, ribelle, aperta al mondo e generosa, ma spesso sola, nella vita e nelle sue tribolazioni così come nei legami d’amore complessi e difficili, come quello con Franz Kafka. Tra gli uomini della sua vita, Franz Kafka (lei lo chiamava Frank) di cui  tradusse alcune opere in ceco, che egli, ebreo di lingua tedesca, conosceva solo oralmente, le scrisse, manifestando questo suo sentimento complesso e tortuoso  :” Siccome amo te […] amo il mondo intero“, ma anche: “amore è il fatto che tu sei il coltello col quale frugo dentro me stesso“. Da Praga a Vienna e ritorno a Praga, Milena, giornalista e traduttrice affrontò notevoli ristrettezze economiche adeguandosi anche ai lavori più umili, lottando contro le ingiustizie, le disuguaglianze sociali e la persecuzione degli ebrei. Una donna che seppe alzare la testa volgendo il suo sguardo verso le persone che soffrivano e proprio la sua volontà ad occuparsene la rese invisa ai nazisti. La sua vita si concluse nel campo di concentramento di Ravensbruck, a 90 chilometri a  nord di Berlino, il 17 maggio del 1944. Nel Giardino dei Giusti, a Gerusalemme, un albero porta il suo nome e conserva la memoria della sua generosità.

Marco Travaglini

Il ghanese denunciato per un secondo tentato stupro

I carabinieri lo ritengono responsabile di un secondo episodio di tentata violenza. E’ il ghanese di 28 anni fermato  per aver tentato di stuprare una donna alle Vallere. E’ stato denunciato per un’aggressione avvenuta il 18 agosto, al parco Colonnetti, al confine con Nichelino. La vittima dell’aggressione è una ragazza torinese di 25 anni che stava camminando con un’amica, quando un uomo l’ha fermata cercando di strapparle la maglietta.

Genova nel cuore

La scritta “Genova nel cuore” apparirà sulla maglietta con cui le squadre della Lega Serie A e gli ufficiali di gara scenderanno in campo per la seconda giornata di campionato, per ricordare le vittime del crollo del viadotto Morandi e per sostenere la città di Genova. L’iniziativa è stata annunciata dalla Regione Liguria insieme con la Lega Serie A. Oltre alla scritta anche  un disegno del ponte crollato con  al centro un cuore formato da tanti piccoli cuori in rappresentanza delle persone coinvolte. Dice il presidente della Lega Serie A, Gaetano Miccichè: “Lega Serie A istituirà un fondo che sarà destinato ai bisogni della popolazione genovese, in accordo con le autorità cittadine”