redazione il torinese

NAVE DICIOTTI , BONI (RADICALI ITALIANI): “LA NONVIOLENZA E LA LEGALITA’ HANNO BATTUTTO BULLISMO E ARROGANZA”

“Salvini hai perso! Giunto al 6° giorno di digiuno, essendo sceso anche l’ultimo dei sequestrati, sospendo lo sciopero della fame”
Igor Boni, della Direzione nazionale di Radicali Italiani, già candidato di +Europa alle scorse elezioni politiche, giunto al 6° giorno di sciopero totale della fame, sospende l’iniziativa dopo il ripristino della legalità e del rispetto della legge sulla vicenda della Nave Diciotti.
“E’ stata un’azione dura, faticosa, di cui vado fiero. Ringrazio i 50 cittadini, radicali e non radicali, che hanno aderito allo sciopero della fame e i tanti che ci hanno sostenuti con commozione e partecipazione. Ringrazio Riccardo Magi, Segretario di radicali Italiani, che salendo per primo sulla nave ha aperto una finestra di informazione su una realtà che rischiavamo di non poter far vedere. Oggi la nonviolenza e la legalità battono bullismo e arroganza ma la partita sarà molto lunga. Per giorni il nostro Governo, Salvini in testa, ha realizzato sotto gli occhi del mondo, un’azione vergognosa che, a nostro avviso, si configura come ‘sequestro di persone a scopo di coazione’, condotta criminale denunciata con un esposto dallo stesso Magi. Una sorta di flagranza di reato in mondovisione, rivendicata e issata a simbolo del cambiamento antidemocratico e contro lo stato di diritto che è in atto in Italia. La Magistratura è giustamente intervenuta e sarà suo compito procedere, sempre ribadendo che anche per Salvini il garantismo ci impone di considerarlo innocente fino al termine del processo. Quello di cui dobbiamo essere consapevoli è che questa vicenda è solo una tessera di un terribile domino che proseguirà. Chi ha a cuore il futuro democratico di questo Paese e di questa Europa deve organizzare e dare corpo insieme a noi a una resistenza nonviolenta, che possa rispondere agli attacchi e conquistare nuovi spazi di libertà e di apertura contro nazionalismi, disumanità e illegalità. Per oggi, caro Matteo Salvini, hai perso e io ricomincio a mangiare”.

Allegri: “Ronaldo intelligente e umile”

JUVENTUS LAZIO 2-0

Per il ct bianconero Massimiliano Allegri, come riporta l’agenzia Ansa,  è stata “una partita diversa rispetto a quella di Verona, con un impatto fisico diverso. All’inizio abbiamo avuto fretta e c’era il pericolo di andare dietro all’entusiasmo per la prima di Cristiano in casa. Si poteva andare meglio tra le linee, ma senza Dybala ci rimane difficile. La squadra ha concesso poco, e sono contento per quello che abbiamo fatto. Ronaldo è 15 giorni che è che noi, è intelligente. Capisce che il calcio italiano è diverso dal calcio spagnolo. Tutti si aspettano il gol, ma sono contento come si sta inserendo, è un ragazzo molto umile”.

(foto Claudio Benedetto www.fotoegrafico.net)

Ultimo giorno di vacanza per la sindaca Appendino

La sindaca Chiara Appendino, con un post su Facebook che la ritrae assieme a figlia e marito, annuncia la ripresa dell’attività al Comune di Torino: “Con una polentata di fine estate a Balme chiudiamo questo breve periodo dove – non senza qualche puntata a Torino – sono riuscita a dedicarmi un po’ alla mia famiglia”, scrive la prima cittadina. “Da lunedì mattina – prosegue –  si riprende a pieno regime con l’agenda, che in questo ultimo periodo di agosto mi lascerà più tempo per dedicarmi agli incontri con i cittadini sul territorio. Un doveroso grazie va a quanti hanno lavorato durante il mese di agosto, in particolare nei cantieri della Città. Per tutte e tutti quelli che riprendono la normale attività in questi giorni auguro un buon rientro. Per chi invece avrà scelto settembre per iniziare la sua pausa auguro un buon riposo”.

In piazza Castello per la nave Diciotti

Sono scesi in piazza a centinaia, ieri sera  a Torino, di fronte alla prefettura per il presidio “Call for solidarity: confini aperti da Torino a Catania”. L’iniziativa è stata organizzata dal laboratorio culturale autogestito Manituana e dal centro sociale Gabrio “per contestare l’orrore della nave  Diciotti e per chiedere una rottura definitiva con queste politiche sull’immigrazione, per ottenere confini aperti e libertà di movimento per tutti”.  “Nessuna pace per Salvini”, è la scritta su manifesti affissi in piazza Castello. Sono intervenuti alla manifestazione anche esponenti dell’associazione Rainbow4africa, di Emergency, e delle Acli, insieme ai sindacati di base e di movimenti di sinistra. C’era anche l’assessore regionale Giovanna Pentenero.

 

(foto fb Gabrio)

Santa Liberata tra storia e fede

Sul territorio del Comune di Villamiroglio, nella località Case Alemanno (nome che forse ricorda l’antica presenza dei Longobardi in Valcerrina), in una valletta isolata e a diretto contatto con la natura, si trova la chiesa di Santa Liberata

Proprietà dell’ente ecclesiastico Parrocchia dei Santi Filippo e Michele di Villamiroglio, la sua edificazione viene fatta risalire al XVII secolo. Della sua esistenza se ne parla negli atti di una visita pastorale effettuata nel 1619, in cui si riferisce della chiesa e dell’adiacente romitorio, piccolo convento in cui i monaci si ritiravano in preghiera a contatto con la natura. Notizie sul luogo di culto della Santa, alla quale si rivolgevano le partorienti, risalgono anche al 1685 con l’accenno all’altare laterale dedicato a San Luigi Gonzaga, sovrastato da una tela che raffigura il Beato con l’angelo dell’Apocalisse ed alla base lo scritto “Vero ritratto del Beato Luigi Gonzaga della Compagnia del Gesù”, del 1710 e del 1725 redatto in occasione della visita del Vescovo di Casale Monferrato, Radicati. Tra il 1658 ed il 1685 venne costruito presso la chiesa un romitorio, piccolo convento in cui i monaci si ritiravano in preghiera a contatto con la natura. L’edificio si presenta come una chiesa campestre (una delle più antiche della Valcerrina) di discreta grandezza, con sagrato recintato da un muretto ed una facciata ottocentesca con quattro lesene in doppio ordine, culminante con un timpano in cui si prolungano le due lesene mediali. Sul lato sinistro è conservato il porticato seicentesco, molto suggestivo, mentre nella zona posteriore c’è il piccolo romitorio di cui si scriveva poc’anzi. All’interno le pareti del presbiterio presentano affreschi murali che risalgono ad un’epoca a cavallo tra il tardo Cinquecento e l’inizio del Seicento, recuperati alla memoria collettiva in occasione di lavori effettuati al suo interno. In particolare sulla parete di fondo si vede, interrotta dal successivo inserimento di una nicchia, una processione di sacerdoti e di personaggi abbigliati con una foggia che ricorda la seconda metà del XVI secolo, con sullo sfondo quel che rimane di un castello. Su quale fosse il maniero (quello dei signori Miroglio che hanno dato il nome a comune o altro) e su un motivo tanto inconsueto, quale quello della processione dei sacerdoti, l’interrogativo è aperto. Sulle pareti laterali sono raffigurati, a sinistra, 9 Santi, per alcuni dei quali non si è raggiunta l’identificazione, mentre a destra riaffiora un precedente affresco con gli stessi Santi ed un curioso effetto di sdoppiamento delle immagini. Il luogo di culto, che era stato danneggiato dal terremoto dell’agosto del 2000, è stato sottoposto ad intervento di consolidamento, mentre il restauro dell’interno è stato completato sette anni orsono, nel 2011. Da notare il particolare impegno del parroco don Davide Mussone, che alternando i suoi impegni parrocchiali a quelli di giudice rotale e di cancelliere della Diocesi di Casale, ha seguito i lavori ed effettuato, anche manualmente, alcuni interventi, contribuendo al consolidamento, al restauro ed all’abbellimento della chiesa che era ad inizio anni Duemila pericolante. Nel 2016 è stato depositato alla Sovrintendenza, e da questa autorizzato un intervento per la facciata, l’aggancio e la sistemazione dei coppi del tetto, ed altre opere di sistemazione, ma che necessità di fondi. Nel luogo di culto, il più antico di quelli che si trovano nel territorio comunale di Villamiroglio, viene celebrata la Messa, come è avvenuto in occasione del recente raduno annuale della sezione Avis della frazione Vallegioliti, alla presenza di numerosi amministratori dei comuni della Valcerrina, a partire dal sindaco di Villamiroglio, Paolo Monchietto, dell’Unione dei Comuni della Valcerrina e dell’assessore regionale Gianna Pentenero.

Massimo Iaretti

 

 

L’antipasto di nonna Ziella

Squisita tradizione gastronomica regionale

 

ziella

E’ una ricetta piemontese che si tramanda in famiglia da molto tempo. Ci vuole pazienza ma ne vale la pena.

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Ingredienti :

 

2 kg. di pomodori Perini
1 peperoncino
300gr. di carote
300gr. di peperoni
300gr. di sedano
300gr di fagiolini
500gr. di cipolline pulite
1 bicchiere di aceto
1 bicchiere di olio evo
2 cucchiai di sale grosso
1 cucchiaino di zucchero

 

Preparare le verdure lavate e tagliate a dadini. In un pentolone cuocere i pomodori lavati e tagliati a meta’ per 10 minuti,  passarli al passaverdure conservando tutto il liquido. Aggiungere tutte le verdure asciutte, il peperoncino, l’olio, l’aceto, lo zucchero. Lasciar cuocere per 30 minuti. Salare verso la fine. Quando fredda mettere nei vasi di vetro precedentemente sterilizzati, chiudere bene e cuocere a bagnomaria per 30 minuti. Lasciar raffreddare in acqua. Conservare in luogo fresco.
E’ un antipasto pronto, casalingo che piace sempre a tutti.
Buon lavoro!

Paperita Patty

Intramontabile toret

Il profilo inconfondibile del toret, la fontanella simbolo di Torino (e del nostro giornale “il Torinese”), in questo scatto inviatoci da Fabio Darò.

toret 2

Castellamonte, ceramica in mostra sotto il segno dell’amore

Il manifesto ufficiale della Mostra, già di per se’, la dice lunga. Creato da Guglielmo Marthyn, artista poliedrico e geniale fantasioso ceramista (di origini valdostane ma canavesano di adozione), presenta un’immagine di raffinato erotismo sospesa fra sogno e realtà – che è consueta cifra stilistica della ceramica d’arte di Marthyn – tratta da una delle opere più celebri del “Louvre” di Parigi, l’“Amore e Psiche” di Antonio Canova. Nientemeno. Nasce infatti sotto il segno dell’ “Amore” l’edizione 2018, la cinquantottesima, della “Mostra della Ceramica” di Castellamonte che, da sabato 18 agosto a domenica 2 settembre, tornerà a fare della cittadina canavesana la capitale italiana di un’arte antica quanto il mondo e che quest’anno si presenta con la grande novità di un concorso internazionale promosso dal Comune e dal curatore della rassegna, Giuseppe Bertero, che ha come tema e titolo, per l’appunto, “Ceramics in love…”. Amore declinato in ogni forma di ceramica artistica. Dalla più ligia ai canoni della tradizione artigianale ad altre totalmente immerse nella creativa estrosità di un connubio terra e fuoco e colore, più al passo coi tempi e interamente giocato su schemi di totale libertà compositiva e creativa. “L’obiettivo – sottolineano gli organizzatori – è proprio quello di allargare gli orizzonti sulla contemporaneità dell’arte ceramica, tanto antica quanto moderna e sempre attraente per la qualità delle sue forme, dei colori, delle dimensioni e delle tecnologie innovative”. Enorme e inaspettato il successo del concorso: 130 sono state infatti le adesioni di artisti provenienti da tutta Italia e dall’estero (da Francia, Russia, Croazia e Grecia) e 150 le opere presentate, che saranno esposte a Palazzo Botton – dove si potranno anche ammirare le Collezioni Storiche con firme di altissimo prestigio insieme alle celebri “stufe” di Castellamonte – e al Centro Congressi “Piero Martinetti”. Ma la Mostra permetterà anche agli artisti locali e alle numerose botteghe d’arte aperte sul territorio di presentare le loro più recenti creazioni. Da segnalare inoltre le stranianti e seducenti “ceramiche da indossare” portate a Castellamonte da CNA (la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e delle Piccole e Medie Imprese). Anche per l’edizione di quest’anno sono confermati i punti espositivi pubblici e privati che da sempre accompagnano il percorso ufficiale della Mostra. Fra i siti pubblici, oltre ai già segnalati Palazzo Botton e Centro Congressi “Piero Martinetti”, tappa d’obbligo sarà come sempre il Liceo Artistico Statale “Felice Faccio” (partner ufficiale della manifestazione) che presenterà le opere realizzate – anche attraverso il linguaggio 3D- dagli studenti dei corsi di Architettura e Ambiente, Grafica, Design Moda e Design Ceramica. Fra i punti espositivi privati – luogo di confronto e di dialogo fra artisti e appassionati dell’arte ceramica – il “Cantiere delle Arti”, la ditta “La Castellamonte”, la “Casa Museo Allaria”, le “Fornaci Museo Pagliero”, le “Ceramiche di Castellamonte” di Elisa Giampietro, le “Ceramiche Camerlo”, le “Ceramiche Grandinetti” e la Bottega d’Arte di Teresa Rosa Maria. Da non perdere la visita ai “castelletti”, da dove si ricava la famosa argilla rossa di Castellamonte e raggiungibili con apposita navetta gratuita (partenza di fronte al Centro “Martinetti”) nei giorni prefestivi e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. Numerose sono anche le iniziative collaterali in programma, dalle conferenze a tema agli spettacoli musicali e teatrali alla presentazione di libri fino alla “Festa della birra” e al concerto serale per pianoforte di Alessandro Rosso che, domenica 2 settembre alle 21, concluderà la manifestazione alla “Rotonda Antonelliana”.

Gianni Milani

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“Ceramics in love…” – Cinquantottesima edizione dellaMostra della Ceramica di Castellamonte (Torino) Per info: tel. 0124/5187216, ingresso libero- Dal 18 agosto al 2 settembre- Orari: lun. – ven. 17/21, sab. e dom. 10/21

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Nelle foto

– Guglielmo Marthyn: Manifesto della mostra
– Interni di Palazzo Botton

 

Tiro con l’arco: Tatiana Andreoli e Irene Franchini in Polonia

La nazionale olimpica di tiro con l’arco è in ritiro al Centro Tecnico Federale di Cantalupa da giovedì e vi rimarrà fino a domani, quando partirà per Legenica (Polonia) dove parteciperà ai Campionati Europei (26 agosto-1 settembre). Si gareggia ovviamente per i titoli e le medaglie continentali (individuali, a squadre e mixed team delle divisioni olimpico e compound), ma anche per la qualificazione ai Giochi Europei di Minsk 2019. Gli azzurri convocati nell’arco olimpico sono gli arcieri dell’Aeronautica Militare Mauro Nespoli, Marco Galiazzo e David Pasqualucci, campioni del mondo in carica, insieme alle campionesse del mondo junior 2017 Lucilla Boari (GS Polizia di Stato/Fiamme Oro), Tatiana Andreoli (Iuvenilia) e Vanessa Landi (Arcieri Montalcino). Nel compound sono invece convocati Sergio Pagni (Arcieri Città di Pescia), Federico Pagnoni (Arcieri Montalcino), Elia Fregnan (Arcieri del Torrazzo), Marcella Tonioli (Arcieri Montalcino), Irene Franchini (Fiamme Azzurre) e Anastasia Anastasio (Marina Militare). In campo dunque la torinese Tatiana Andreoli e l’emiliana Irene Franchini, tesserata anche per la società piemontese degli Arcieri delle Alpi.  Le prime frecce degli Europei saranno scoccate lunedì durante i tiri di prova ufficiali, seguiti dalla cerimonia di apertura. Martedì 28 agosto via alle competizioni con le 72 frecce di ranking round che determineranno il tabellone degli scontri diretti individuali e a squadre (olimpico e compound). Mercoledì 29 si terranno le eliminatorie individuali e a squadre di entrambe le divisioni, che proseguiranno giovedì 30 insieme agli scontri a squadre miste fino alle semifinali. La giornata di venerdì 31 sarà interamente dedicata alla qualificazione per la seconda edizione dei Giochi Europei di Minsk 2019, che a differenza dei primi disputati a Baku nel 2015 saranno aperti anche al compound. Sabato 1 settembre si assegneranno le medaglie, con tutte le finali trasmesse in diretta streaming. 

Tutti i dettagli sul sito FITARCO a questo link

Vuole seguire la fidanzata dell’amico su Instagram. Ma lui non è d’accordo e gli spara

DALLA CAMPANIA Intendeva seguire una ragazza su Instagram, peccato che il di lei  fidanzato non fosse d’accordo. Anziché attraverso un botta e risposta sul web la questione si è risolta a colpi di arma da fuoco. Il fatto è avvenuto nel Napoletano, a Grumo Nevenao, dove un 35enne già noto alle forze dell’ordine, è ora sottoposto a fermo dai carabinieri per tentato omicidio. L’altro protagonista, un  30enne, la vittima, che si trovava ai domiciliari, è stato denunciato per evasione. Per gelosia un bel giorno, dopo aver discusso, il 35enne va a casa del 30enne, spara e fugge. Ma dopo qualche ora il 30enne, nonostante fosse ai domiciliari, si fa accompagnare a casa dell’aggressore per “regolare i conti”, ma questi  gli spara ancora dei colpi di pistola senza però ferirlo.