redazione il torinese

LAVORO, TRONZANO (FI): “COMUNE DI ANDEZENO ACCERCHIATO DALLE CRISI AZIENDALI. REGIONE INTERVENGA”

“Il Comune di Andezeno è accerchiato dalle crisi aziendali e vede messi a repentaglio decine di posti di lavoro. La chiusura dello stabilimento del Gruppo JDE, gestore dei marchi Hag e Splendid, è infatti solo l’ultima nel territorio se osserviamo più nel suo complesso il territorio del Chierese. La Regione Piemonte ha il dovere di intervenire per salvaguardare un territorio che è da troppo tempo penalizzato”. Ad affermarlo il vicecapogruppo di Forza Italia Andrea Tronzano. Conclude Tronzano: “Ho presentato una interrogazione urgente per conoscere gli sviluppi per i 57 lavoratori di Andezeno a seguito degli incontri avvenuti in Regione tra i vertici del Gruppo Jde e l’assessore. E’ da comprendere poi come intenda comportarsi l’assessore al Lavoro per il Chierese che vede solo in parte rientrata la questione Embraco e che registra anche le difficoltà della Cartotecnica Chierese – pronta a lasciare per investire all’estero e l’industria dolciaria Ferrero che sta completando il trasferimento da Pino Torinese”.
(foto archivio)

M5S su piazza San Carlo: “No parte civile”

La capogruppo M5S in sala rossa, Valentina Sganga, a proposito della costituzione di parte civile della Città nel processo per il dramma di piazza San Carlo, alla luce di una mozione delle minoranze di centrosinistra discussa dai capigruppo che chiedeva la costituzione di parte civile del Comune ha commentato: “Non vediamo la necessità di intraprendere una procedura nebulosa come quella della nomina di un curatore speciale e nemmeno di impegnare l’amministrazione ad agire contro sé stessa in un caso di conflittualità di interesse. Non è obbligatoria per tutelare l’ente, come vorrebbe far credere chi propone la richiesta: è sempre possibile, alla fine del processo penale, agire in sede civile per  il risarcimento danni. Anche la Corte dei Conti, in caso di sentenza di condanna passata in giudicato, può agire per ottenere il risarcimento per la Città. La costituzione come parte civile rimane un atto di mera opportunità politica”.

 

(foto: il Torinese)

Arresti no-tav, Prc: “Giustizia forte con i deboli”

DICHIARAZIONE DEL SEGRETARIO DI RIFONDAZIONE COMUNISTA EZIO LOCATELLI

“Trent’anni di carcere per le manifestazioni No Tav del 2015 in Valsusa sono un’assurdità. In occasione di quella manifestazione un migliaio di manifestanti raggiunse il cantiere Tav osteggiati dalle forze di polizia. Per il lancio di sassi e fuochi d’artificio che ne è seguito sedici manifestanti sono stati trattati alla stregua di terroristi veri e propri. Inammissibile! La criminalizzazione della lotta No Tav è un approccio regressivo, un approccio del tutto sbagliato alle manifestazioni di opposizione ad un’opera inutile e distruttiva. Voglio sperare che i ricorsi avversi alle condanne comminate saranno accolti nella sede giudiziale successiva. Ma intanto occorre levare forte la voce contro una giustizia debole con i forti, forte con i deboli”.

Muore travolto mentre attraversa la strada. Il conducente denunciato per omicidio stradale

Fiorenzo Perotto, 91enne è morto, ieri sera a Cantoira, nel Torinese, mentre attraversava la strada per rientrare a casa. L’anziano  si trovava in via Roma, quando è stato investito da un’automobile. Alla guida un 40enne di Chialamberto, negativo all’alcol test, che si e’ fermato a prestare i soccorsi. È’ stato denunciato per omicidio stradale.
(Foto archivio)

Una Manovra per La Vita

 

Domenica 14 ottobre 2018 in piazza San Carlo, a Torino, e in altre piazze italiane

Si chiama “Una Manovra per La Vita” ed è l’iniziativa – promossa dalla Simeup (Società Italiana Medicina di Emergenza e Urgenza Pediatrica) in collaborazione con la Pediatria d’Urgenza dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino e la Croce Verde Torino – che dalle ore 10 alle ore 17 di domenica 14 ottobre in piazza San Carlo, a Torino, promuoverà la manovra necessaria ad impedire il soffocamento da inalazione di corpi estranei, un fenomeno generato dall’ostruzione completa delle vie aeree, che in Italia provoca ogni anno la morte di circa trenta bambini. Nei tre stand di piazza San Carlo – allestiti da ospedale Infantile Regina Margherita e Croce Verde Torino – gli operatori saranno a disposizione dei cittadini e spiegheranno come eseguire la manovra di disostruzione delle vie aeree in caso di inalazione dei corpi estranei. Lo faranno anche con alcune prove pratiche realizzate con l’ausilio di manichini pediatrici. “Quando c’è ostruzione completa – spiega Antonio Urbino, past-president Nazionale SIMEUP e primario della Pediatria d’Urgenza dell’ospedale Infantile Regina Margherita – i tempi d’azione sono davvero limitati e se si agisce immediatamente, le possibilità di salvare il bambino crescono in modo notevole: “Ecco perché è opportuno che la manovra di disostruzione da corpo estraneo delle vie aeree sia conosciuta da quanta più gente possibile”, conclude il dottor Urbino. Ed è questo il motivo per cui è nata “Una Manovra per La Vita”: domenica 14 ottobre, per l’undicesimo anno consecutivo, l’iniziativa sarà presente in più di 40 piazze italiane. Da anni un appuntamento fisso sulla preziosa strada della prevenzione.

 

Il supporto agli studenti in difficoltà cognitive

DAL PIEMONTE In Sala della Resistenza del Municipio di Alba, mercoledì 10 ottobre, si registrava una strana aria. Sembrava di essere in prossimità del Natale, periodo in cui tutti diventano più buoni. L’argomento era il sostegno agli studenti in difficoltà di apprendimento per alcune tipologie, oggi “mediche”: dislessia, disgrafia, disortografia, autismo e via di seguito. Mentre oggi portano al sostegno, con insegnanti specificamente ad hoc, una volta relegavano al <<banco degli asini>>, una sorta di gogna, riservata a quegli studenti incolpevoli e che la società di allora giudicava riprovevoli e da punire, come ha ricordato il presidente del Comitato di Sorveglianza di Egea Olindo Cervella. Anche l’intervento dell’amministratore delegato Pierpaolo Carini era “scolastico”, tanto da citare Odisseo il viaggiatore che ci mise trent’anni per il viaggio andata e ritorno a Itaca. Se Ulisse è ‘ l’icona del viaggiatore curioso di apprendere, quale migliore augurio agli studenti che iniziano il loro percorso scolastico? Sempre Carini ha ribadito “il sostegno all’assistenza scolastica appartiene al nostro modo di essere: siamo un’azienda che eroga servizi essenziali, ma prima ancora una realtà che mette al centro il benessere della persona e del territorio”. Il progetto si sostegno agli studenti in “difficoltà di apprendimento” ammonta a 80 mila euro messi a disposizione dal Gruppo Egea e 270 mila stanziati da parte del Comune di Alba. Il dirigente scolastico, Alessandro Zannella del Liceo “Leonardo Di Vinci” di Alba, si è espresso a favore del rapporto pubblico privato che una volta era visto come riprovevole ed invece è, come in questo progetto, vantaggioso per la collettività Fra i grandi assenti, don Lorenzo Milani con la sua “Lettera ad una professoressa” dava la stura ad un nuovo metodo di insegnamento e l’avvio ad una nuova sensibilità verso gli studenti che oggi, non si chiamano più “remigini”, come ai miei tempi, ma sempre sono bisognosi di cure e attenzioni. Tanti auguri.

Tommaso Lo Russo

 

Studenti in piazza bruciano manichini di Salvini e Di Maio

Alcune centinaia di studenti manifestano oggi a Torino, per protestare contro “razzismo, finto governo del cambiamento e diseguaglianze”. Il corteo è organizzato  dagli Studenti Indipendenti, e si è snodato da piazza Arbarello per il centro città, fino in piazza Castello. Qualche tensione come sempre davanti alla sede del Miur, in corso Vittorio Emanuele, dove questa volta i giovani  hanno bruciato una finta telecamera di cartone collocata sopra dei mattoni. “quelli che rischiano di caderci in testa ogni giorno – dicono – mentre le telecamere sono quelle che vogliono mettere nelle scuole per controllarci”. Nelle scuole a all’università gli studenti propongono  “una società multiculturale che educhi alle diversità a partire dai luoghi del sapere”. Cartelli contro il governo: “Lega Salvini e lascialo legato”. In piazza Castello alcuni manifestanti hanno bruciato manichini di Salvini e Di Maio.

 

(foto archivio)

Dove non andare

Le storie spesso iniziano là dove la Storia finisce
Folletti e satanassi, gnomi e spiriti malvagi, fate e streghe, questi sono i protagonisti delle leggende del folcklore, personaggi grotteschi, nati per incutere paura e per far sorridere, sempre pronti ad impartire qualche lezione. Parlano una lingua tutta loro, il dialetto dei nonni e dei contadini, vivono in posti strani, dove è meglio non avventurarsi, tra bizzarri massi giganti, calderoni e boschi vastissimi. Mettono in atto magie, molestie, fastidi, sgambetti, ci nascondono le cose, sghignazzano alle nostre spalle, cambiano forma e non si fanno vedere, ma ogni tanto, se siamo buoni e risultiamo loro simpatici, ci portano anche dei regali. Gli articoli qui di seguito vogliono soffermarsi su una figura della tradizione popolare in particolare, le masche, le streghe del Piemonte, scontrose e dispettose, mai eccessivamente inique, donne magiche che si perdono nel tempo e nella memoria, di cui pochi ancora raccontano, ma se le loro peripezie paiono svanire nei meandri dei secoli passati, esse, le masche, non se ne andranno mai. Continueranno ad aggirarsi tra noi, non viste, facendoci i dispetti, mentre tutti fingiamo di non crederci, e continuiamo a “toccare ferro” affinchè la sfortuna e le masche, non ci sfiorino. (ac)
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5 / Dove non andare
Le mamme di tutto il mondo lo dicono da sempre: “Non fare quello”, “Non dire quell’altro” e, soprattutto, “Là non ci devi andare”; postulati imperativi ai quali non si può porre questione. Ma tutti quei divieti non fanno altro che accrescere la curiosità e la voglia di ribellione e alla fine, più un luogo è proibito, più si finisce col ficcarci il naso. La verità è che in certi posti ci sono i fantasmi, in altri è possibile incontrare il Diavolo e, in altri ancora, ci sono le mashe: non sarebbe saggio avventurarsi da soli con il rischio di incontrare qualcuna di queste malefiche creature, e allora ecco dove non andare. Le Langhe sono permeate di segreti e inquietudini, case da sempre disabitate emergono sul territorio come macchie non lavabili su una camicia bianca, per quanto infastidiscano è impossibile liberarsene, così come è inimmaginabile smettere di passarci il dito sopra. I boschi, le grotte, i vecchi seccatoi si mescolano alle strade curve e agli incroci, ogni porzione di terra pare la più adatta per nascondere streghe, fantasmi o folletti. Il giro del Servaion, (Il giro delle masche) si trova poco dopo Feisoglio; a Niella Belbo si trova Il Bivio dell’Inferno, (il Ponte Nero e i due Pian della Croce); verso Murazzano c’è il Gerbazzo, i muri e le rocche del Salto del Diavolo; ci sono poi le Murazze, le Grotte del Bistagnino a San Benedetto Belbo. A Cravanzana c’è la Fontana delle Masche, vicino alla quale, verso mezzanotte, durante il plenilunio, è possibile vedere una donna, -una masca-, interamente vestita di bianco, con anche un ombrellino in pizzo del medesimo colore, che chiede ristoro per la notte. Un’altra masca conosciuta è quella che si aggira nei boschi del Gerbazzo e della Bossola, questa si diverte a far sparire i funghi da sotto il naso dei cercatori. I contadini delle Langhe hanno un bell’adoperarsi per tenere lontane questa moltitudine di creature dispettose e capricciose, è perciò abbastanza comune vedere le scope di saggina appoggiate presso la porta d’ingresso, dove può anche esserci dell’aglio. Altri metodi, adottati ad esempio a Mombarcaro, prevedono che venga affisso alla porta di casa un ferro di cavallo, in modo da scongiurare le visite indesiderate, verso Ceva invece si usa sciogliere un po’ di cera della Candelora sui polsi dei familiari formando una croce, e poi eseguire lo stesso rito sulla porta di casa. Altri luoghi in cui si dice che le masche siano solite incontrarsi sono segnati dalla presenza di menhir e massi di diversa forma e dimensione: si tratta di massi erratici o riferibili al megalitismo, forme litiche di singolare morfologia o in posizioni “insolite”, pietre caratterizzate dalla presenza di incisioni rupestri. Nell’area dei Piani d’Invrea (nei pressi di Varazze, in Liguria) si trova, ad esempio, un masso di notevoli dimensioni, che, secondo i racconti popolari, è stato il centro di danze forsennate e incontri stregoneschi. Si erge nel pianoro di Cian da Munega, è alto oltre due metri e mezzo, di circonferenza ne misura quasi cinque, ha un aspetto tozzo, un tempo circondato da altri massi di notevole dimensione, che gli stavano intorno come una sorta di recinto. 
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Esistono, poi, dei sassi con vere e proprie proprietà magiche, forse assorbite da qualche magia che era stata eseguita in quel luogo, o perché toccati da qualche strega boschiva. In provincia di Biella vi è la pietra detta pietra lubricam (pietra scivolosa): si tratta dei massi detti “Roc d’ la sguija” (della scivolata), pietre di medie dimensioni che erano utilizzate dalle donne con problemi di sterilità: le fanciulle si sdraiavano sulla superficie litica e si facevano scivolare. Per risolvere il medesimo problema c’erano anche le così dette “Pietre con la pancia”, rintracciabili sulla Rocca di Cavour, una collina che si trova appunto nei pressi di Cavour, ma anche in Valle di Susa e vicino a Moncalieri (alle porte di Torino), massi la cui forma ricorda il ventre dilatato di una donna incinta sopra i quali le spose che riscontravano difficoltà ad avere figli si sedevano, aspettando che le proprietà magiche dei massi facessero effetto. Le masche si riunivano anche nei pressi del santuario della Madonna di Loreto di Graglia, (vicino a Biella), con lo scopo di suscitare temporali e grandinate. Esse si ritrovavano attorno ad un masso denominato Roc Barèsio, così pregno di energia magica che, se veniva toccato, provocava l’”ammascamento”, una sorta di malocchio, un assorbimento di energie negative che potevano causare al malcapitato avventore vari accidenti più o meno gravi o sgradevoli.  A Campiglia Cervo, (ancora in provincia di Biella), si dice che vivesse una masca che si aggirava sempre con un recipiente di pietra, dentro il quale teneva i suoi unguenti e filtri malefici, che usava soprattutto contro gli animali domestici, principale fonte di reddito dei contadini. Da quello stesso contenitore, la strega era solita far uscire un vento travolgente, che distruggeva i raccolti e metteva a soqquadro le campagne circostanti. Rimanendo nei pressi di tale località, troviamo un altro luogo dove non è consigliabile andare, vicino al Pian di Cavij, (Pian dei Capelli), alle pendici del monte Mazzaro, sempre nel Biellese: qui si svolgeva periodicamente un grande Sabba, al quale partecipavano molte masche, anche provenienti da zone lontane. Il luogo viene anche chiamato Baldusablo e si dice che il giorno successivo al grande incontro infernale nelle campagne si abbattano sempre fortissimi temporali.  Una storia simile riguarda la “Pietra Borghese” che si erge a Borzonasca, si tratta di una singolare formazione geologica di natura meteoritica. Le voci vogliono che questo sia un luogo infestato dagli spiriti e da ogni sorta di creatura dell’oltre tomba, in aggiunta, nel sotterraneo annesso ai massi, pare che si trovino i resti delle streghe condannate dal Tribunale dell’Inquisizione. Questo, dunque, un elenco di luoghi dove non andare… gli altri trovateveli da soli!
Alessia Cagnotto

A CRESTA ALTA CONTRO IL BULLISMO: “CHI DONA, VOLA!”

TORNA LA TERZA EDIZIONE DELL’EVENTO ORGANIZZATO DA GIRARROSTI SANTA RITA CONTRO IL BULLISMO. OBIETTIVO: DIVERTIRSI E RACCOGLIERE FONDI A FAVORE DI FONDAZIONE FORMA ONLUS

 

Con il patrocinio della città di Torino, quest’anno anche con il supporto di Just Eat con un simulatore di realtà virtuale per “volare” di generosità, e insieme all’iniziativa Ristorante Solidale per donare le eccedenze alimentari dell’evento contro lo spreco! Torna anche quest’anno il Generosity Day (G-Day), la giornata di festa e divertimento, che dal 2016 a Torino, raccoglie fondi a supporto di Fondazione Forma Onlus e sostiene la lotta contro il fenomeno del bullismo. Organizzata da Girarrosti Santa Rita – da oltre 50 anni un punto di riferimento della rosticceria all’italiana nel panorama torinese – la giornata all’insegna della generosità vede quest’anno anche la partecipazione di ragazzi e bambini che hanno preso parte al progetto A Cresta Alta contro il Bullismo, con l’obiettivo di dare un contributo importante in termini di formazione sul fenomeno del bullismo e avere un ruolo attivo vicino ai giovani per fare education in modo concreto, divertendosi e facendo anche del bene, tra musica, buon cibo e una camminata “a cresta alta”, ma anche integrando attività nelle scuole elementari e medie. Domenica 14 ottobre, Piazza Castello si animerà dalle 9.00 del mattino fino a sera, invitando tutti a partecipare alla grande raccolta fondi e a tutte le attività dedicate ai bambini, ma anche ai più grandi!

Tema centrale, il Volo. Perché? Perché chi prende parte alla grande crociata in favore di Forma Onlus, ha il merito di elevarsi sopra gli altri! Grazie a Just Eat infatti, l’app per ordinare online pranzo e cena a domicilio in tutta Italia e nel mondo, che quest’anno partecipa al G-Day per supportare la raccolta fondi, sarà possibile calarsi un’area esperienziale con simulatori virtuali VR, per provare il brivido del volo e superare i propri limiti in totale sicurezza, dimostrando davvero che chi dona vola!La giornata del 14 ottobre sarà quindi protagonista di questo impegno attraverso un programma di eventi, iniziative ed esperienze coinvolgenti che animeranno la piazza: una divertente battaglia dei cuscini, un’esposizione di lavori artistici dei piccoli, lanci con il paracadute, la distribuzione gratuita di prodotti tipici di Girarrosti Santa Rita, musica e una camminata veloce di 3km per le vie del centro città – senza vincitori si intende: sarà un momento di puro divertimento, per un riscatto collettivo contro il bullismo e per valicare i confini del pregiudizio. Disponibile per tutti, con una piccola donazione di 5 euro, ci sarà il “kit del generoso”: t-shirt, sacca e braccialetto ufficiale dell’evento, ma soprattutto il mitico cappellino con la cresta. Girarrosti Santa Rita e Just Eat puntano quindi con il Generosity Day, a una giornata di collaborazione e generosità dedicata ai bambini, con i bambini e soprattutto per i bambini dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino a cui sarà donato tutto il ricavato grazie a Forma Onlus.

 

Ristorante Solidale, no allo spreco

Se si parla di cibo, anche non sprecare diventa fondamentale! Con Just Eat, infatti, Generosity Day partecipa all’iniziativa Ristorante Solidale, il primo progetto di food delivery solidale contro lo spreco alimentare, attivo a Torino dal 2017 con 15 ristoranti partner di Just Eat che ogni mese mettono a disposizione le proprie eccedenze alimentari in favore delle comunità e case accoglienza di Caritas Diocesana Torino. Al termine del G-Day le eventuali eccedenze alimentari di arancini e specialità di rosticceria saranno infatti raccolte e consegnate, grazie anche alla collaborazione di Pony Zero, a due comunità e centri di accoglienza per i senza tetto della Caritas in città, come vere e proprie consegne di food delivery pronte da consumare. Ma non solo: Just Eat raddoppierà il numero di piatti derivanti dalle eccedenze della giornata, al fine di distribuire più piatti possibili e generare inclusione sociale, grazie alle bontà di Girarrosti Santa Rita, e all’insegna della generosità e della condivisione.

Il programma del G-Day nel dettaglio:

  • H. 9.00 ultime iscrizioni
  • H. 10.30 – 12.30 apertura giornata, inizio della distribuzione di vivande al pubblico: somministrazione gratuita con offerta libera di prodotti Girarrosti Santa Rita e delle attività di raccolta fondi in piazza: distribuzione gadget e materiale promozionale
  • H. 12.30 – 13.00 da Piazza Castello partenza e arrivo della camminata; battaglia di cuscini per bambini e adulti; simulatore virtuale di volo (per i maggiori di 12 anni), per adulti e bambini con Just Eat simulatori VR (unici in Italia) per esperienze da brivido con realtà aumentata;
  • H. 13.00 – 14.00 pranzo con prodotti Girarrosti Santa Rita
  • H. 14.00 – 15.00 prosecuzione delle attività promozionali e raccolta fondi, animazione bambini, spettacolo: presentazione e dichiarazione d’intenti, introduzione della raccolta fondi per Forma ONLUS ed esposizione dei lavori artistici dei bambini
  • H. 16.30 – 17.30 lancio da paracadute da parte di professionisti
  • H. 17.30 – 19.00 attività ricreative per i bambini, prosecuzione della raccolta fondi a beneficio della Fondazione Forma ONLUS. Musica live con gruppi emergenti del panorama torinese

La camminata A Cresta Alta contro il Bullismo, che ha avuto molto successo già alla sua prima edizione, raccoglierà il 14 ottobre alle ore 12:30 tutti coloro che stanno sostenendo il progetto, dai ragazzi ai genitori, dagli psicologi agli atleti professionisti, dal comitato scientifico al tavolo di lavoro, per camminare fianco a fianco e portare un messaggio di unione e amicizia, seguendo questo percorso: partenza da piazza Castello, Via P. Micca, Via Cernaia, P.zza XVIII Dicembre, C.so San Martino, P.zza Statuto, Via Garibaldi, arrivo di nuovo in P.zza Castello. Con A Cresta Alta il Gruppo Santa Rita ha raccolto nel 2017 ben 11.000 euro, che ha devoluto interamente a Forma Onlus, l’associazione dei bambini dell’ospedale Regina Margherita di Torino.

 

Un corso per comprendere lo yoga

L’organizzazione del corso è a cura della Scuola Yoga Contemporaneo, Associazione sportiva dilettantistica associata al CONI e Affiliata a CSEN

https://yogacontemporaneo.it/formazione-insegnanti-yoga/

Il Corso Formazione Insegnanti Yoga è riconosciuto a livello nazionale dall’Ente Sportivo CSEN. Alla fine del corso i partecipanti possono avere la certificazione e conseguire il diploma nazionale di istruttore di yoga. Di 300 ore di pratica e Teoria (250 ore di istruzione a tempo pieno delle quali 120 ore di pratica) + 50 ore di studio individuale sui testi consigliati e sui materiali forniti. Il programma del corso soddisfa i requisiti delle organizzazioni internazionali di Yoga

L’essenza di 5000 anni di conoscenza: la scienza dei Veda

Questo corso è indicato non solo per chi vuole diventare un insegnante di yoga professionale, ma anche per chi vuole comprendere meglio lo yoga, da diversi punti di vista. L’apprendimento si sviluppa attraverso l’integrazione di diverse metodologie didattiche: lezioni frontali, pratica dello yoga, e-learning e studio individuale. Il corso ti insegna a gestire l’energia dell’intero gruppo. Al corso oltre la filosofia yogica si illustra non solo come costruire le sequenze delle asana e marketing dello yoga, ma anche a capire di cosa hanno bisogno gli studenti che parteciperanno  e offrire quello che  serve per il loro sviluppo. Si spiega realmente come rigenerarsi  continuamente, quali pratiche personali dobbiamo usare per gestire le energie.

Irina

INFORMAZIONI

A Chieri, da Novembre 2018 a giugno 2020, le lezioni si terranno un weekend al mese. La frequentazione del corsi permetterà di migliorare significativamente il livello della pratica personale, acquisire importanti conoscenze teoriche e fare esperienza nella conduzione di lezioni del gruppo di yoga. È previsto un colloquio preliminare.

SEDE DEL CORSO

Presso lo  Studio 5 C.so Matteotti, 8, Chieri (TO).  Alcune lezioni potranno essere svolte in altre sedi.Al termine del corso per conseguire il diploma di istruttore di yoga è necessario superare l’esame, teorico-pratico e la conduzione di una lezione in una classe o di una parte della stessa. L’Accesso agli esami finali è consentito solo agli studenti ammessi ai corsi per insegnanti di yoga, che non avranno superato il 10% delle assenze e avranno eseguito i compiti assegnatigli. E’  possibile conoscere gli insegnanti alle  lezioni. Il calendario completo è sul sito www.yogacontemporaneo.it/calendario 

E’ previsto aiuto continuo anche dopo il corso, supervisione e consultazioni, assistenza garantita 3 anni dopo il corso.

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INFO E ISCRIZIONI
Tel.+39 335.474980
Email: yogacontemporaneo.it@gmail.com

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PROGRAMMA E ORARI

Il corso prevede cinque sezioni di insegnamento: – Pratica di hatha yoga – Metodologie didattiche di insegnamento – Anatomia e fisiologia dello yoga – Filosofia ed etica – Pratica dell’insegnamento Le lezioni si svolgeranno una volta al mese (sabato e domenica) con orario 9,30 – 16,30 Il programma per ogni giorno 9:30 – 11:30 Pratica di hatha yoga 11:30 – 13:30 Lezione teorica 14:00 – 16:00 Lezione teorica 2 Sono previsti 16 incontri complessivi, otto week end da Novembre 2018 a Giugno 2019 e otto da Ottobre 2019 a Giugno 2020. SEDE DEL CORSO: Presso lo Studio 5 C.so Matteotti, 8, Chieri (TO) Alcune lezioni potranno essere svolte in altre sedi Calendario del 1° anno: 17-18 Novembre 8-9 Dicembre 19-20 gennaio 16-17 Febbraio 16-17 Marzo 20-21 Aprile 25-26 Maggio 15-16 Giugno