redazione il torinese

I sentimenti e le complicità tra una madre e un figlio

Da un lato i colori nervosi di un paesaggio, i gialli e i verdi del terreno che s’allungano dritti verso il confine delle montagne e del cielo. O ancora gli oli, in piccole dimensioni, ad offrire simpaticamente visi di bambini

Accanto, tra matite e sanguigne, la maturità di una Ragazza con gli occhi azzurri, uno sguardo antico, i lineamenti finemente tratteggiati, gli occhi che guardano lontano, i capelli divisi e la bocca lievemente corrucciata; o la bellezza della Bambina pensierosa, un angolo di pensieri e di infelicità che si leggono in quel viso giovanile, la perfezione dell’ovale, i leggeri tratti del disegno che segnano un sentimento o il Volto di donna attraversato da un carico di tristezze, avvilito, però altrettanto forte e trattenuto nella propria signorilità. E poi i tanti ritratti di bimbi, a indicare stupori, allegria e divertimento, sfrontatezza (Lo scugnizzo), innocenza, prime vanità come nella Giovinetta col fiocco.  Poi, di Lisena Aresu, di questa giovane artista che sta crescendo e perfezionandosi all’ombra dei consigli di Sergio Unia e che espone fino al 4 novembre le proprie opere nella Galleria “Arte per Voi” in una mostra dal titolo Espressioni di bellezza tra forma e segno, curata da Luigi Castagna e Giuliana Cusino (la presentazione è di Antonio Buccolo), vi sono le sculture. Ormai belle, importanti. Sono terracotte che prendono vita come per incanto, un ritratto di bimba, un Fanciullo seduto che riporta chi guarda al ricordo di Gemito, una ragazzina – Scolaretta – che sembra guardare lontano, esempi di primi tracciati di vita. Quello che più colpisce sono i ritratti di madri, di giovani madri in attesa e di quelle già legate alla propria creatura, intimamente intesi e realisticamente resi, con eccellente partecipazione. Basta un atteggiamento, un gesto e ti si spalanca un mondo di affetti, chiusi all’interno dei due esseri e spensierati, profondi e reciproci, che soltanto una madre e un figlio possono costruire. Tutto è limpido nella propria naturalezza, umano, strettamente legato all’esistenza di due persone che si cercano, si toccano, si fissano. Gli abbracci, i giochi, la protezione, l’allattare, le unioni sempre ricercate, ogni cosa si coglie appieno nelle opere di Aresu, che modella ormai con sicurezza, che rende ogni verità con piccoli tratti, con incisioni precise, con dolcezze infinite. Sguardi antichi ma resi con una sicura mano moderna. Ritrovi all’interno di ciascuna delle opere bellezza e armonia, grande autenticità di sentimenti. In L’amore sta il ritratto di quei sentimenti, gli sguardi che si incrociano, il desiderio di affetti che accomuna l’una e l’altra parte: e scopri la complicità che unisce i due corpi.

 

Elio Rabbione

 

Le immagini:

 

Lisena Aresu, “L’amore”, terracotta, 50x83x42 cm, 2017

Lisena Aresu, “Fanciullo seduto”, terracotta, 32x28x26 cm, 2018

Lisena Aresu, “Fanciulla con fiocco”, contè nero, 46,5×31,5 cm

 

 

 

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Informazione commerciale

La sindaca Appendino alla Scuola di applicazione

Dopo il saluto di benvenuto, dinanzi alla Bandiera di Istituto, decorata di Medaglia d’Argento al Valore Militare, il Generale di Corpo d’Armata Fungo ha illustrato alla prima cittadina, la struttura e le attività del Comando

 Successivamente, nel corso della visita a Palazzo Arsenale, dal 1739 storica sede della Scuola di Applicazione, la Sindaca Appendino ha incontrato gli ufficiali italiani e stranieri che attualmente frequentano i vari corsi, portando loro il saluto della città di Torino e manifestando il proprio apprezzamento per un Istituzione profondamente radicata nella città e protagonista della vita quotidiana del territorio. La visita, improntata a un clima di reciproca cordialità, ha ulteriormente

testimoniato la costante ed efficace collaborazione che intercorre da anni tra le Istituzioni locali e l’Esercito le cui attività risultano essere particolarmente apprezzate riscuotendo la stima e il consenso della cittadinanza. Il Generale di Corpo d’Armata Fungo ha messo in luce l’unicità del sistema formativo torinese nel quale Esercito ed istituzioni cittadine operano in stretta sinergia garantendo una proposta didattica moderna, flessibile e come tale di grande interesse anche per i numerosi studenti civili attratti da possibili sbocchi professionali nei settori della sicurezza, difesa e cooperazione internazionale. Nel lasciare Palazzo Arsenale la Sindaca Chiara Appendino ha sottolineato l’importanza delle ottime relazioni fra istituzioni militari e cittadine, essenziali soprattutto per garantire una sempre più consapevole partecipazione al progresso del “sistema Italia”. Il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito presiede alla formazione di base e avanzata del personale appartenente ai diversi ruoli e categorie della Forza Armata. Ha alle proprie dipendenze l’Accademia Militare di Modena, la Scuola Sottufficiali dell’Esercito di Viterbo, le Scuole militari “Nunziatella” di Napoli e “Teuliè” di Milano, la Scuola Lingue Estere dell’Esercito di Perugia, l’80° Reggimento Addestramento Volontari “ROMA” di Cassino ed il Centro Studi Post Conflict Operations di Torino, quest’ultimo preposto allo studio, alla ricerca e alla formazione di personale militare e civile, nazionale ed internazionale, nei settori della ricostruzione e stabilizzazione.

Fiamme nella tentata rivolta al cpr

Nel tentativo di rivolta di ieri al Cpr di Torino,  alcuni ospiti hanno dato fuoco a materassi e masserizie in diverse aree della struttura. Decine di moduli abitativi del centro di corso Brunelleschi sarebbero stati bruciati. I vigili del fuoco hanno spento l’incendio e un agente di polizia, colto da malore e rimasto leggermente intossicato per aver respirato il fumo, è stato portato nell’infermeria interna. la polizia è al lavoro per individuare i responsabili.

 

(foto archivio)

Pizzium arriva a Torino

Dopo Milano, Gallarate, Serravalle e Roma la pizzeria Food&Mood è anche torinese. Prodotti regionali di qualità senza rinunciare alla napoletanità

 Il brand Pizzium continua a crescere e arriva a Torino: il nuovo locale ha aperto i battenti in Piazza Vittorio, per la precisione in Via Eusebio Bava 2R, angolo Via Matteo Pescatore, dopo i successi di Milano (che conta già tre indirizzi), Gallarate, Serravalle e Roma. Un marchio giovane ma che si sta rapidamente affermando in tutta Italia: il primo Pizzium nasce infatti nel 2017 a Milano, da un’idea di Stefano Saturnino, Giovanni Arbellini e Ilaria Puddu. C’è un po’ di Napoli in ogni regione e a garantirlo è Pizzium che non abbandona la tradizione partenopea ma la declina utilizzando in modo creativo i prodotti d’eccellenza di tutta Italia e la condisce con il meglio della materia prima DOP e IGP. La base della pizza è napoletana, il cornicione è alto e spesso ma è possibile sedersi a tavola e ordinare anche una pizza Piemonte con provola affumicata, salsiccia di maialino nero e patate al forno. Il menu di Pizzium si compone infatti sia di proposte regionali sia di pizze più classiche: prodotti ricercati come capocollo di Martinafranca, pesto ligure fatto in casa e guanciale del Salumificio Villani possono affiancare gli immancabili pomodoro, mozzarella, olio extra vergine di oliva e basilico, anch’essi rigorosamente DOP e IGP.  Nell’attesa si possono invece ordinare bruschette, friselle e focaccia da accompagnare a una ricca selezione di prodotti locali. Lo stile di Pizzium è inconfondibile ma mai uguale a se stesso perché trae sempre ispirazione dalla terra che lo ospita: così la nuova pizzeria entra in sintonia con l’anima della città, elegante e discreta, con un ambiente accogliente e dal sapore vintage, grazie alle pareti di mattoni, le sedie di legno e i lampadari di stoffa che ricreano atmosfere di altri tempi. Pizzium strizza l’occhio alla memoria dei luoghi e dei loro abitanti che coniuga con il meglio di Napoli e della Campania, con un approccio innovativo e contemporaneo. Pizzium è aperto dalla domenica al giovedì dalle 12:00 alle 14:30 e dalle 19:00 alle 23:30. Il venerdì e il sabato dalle 12:00 alle 14:30 e dalle 19:00 a 00:00.

 

Pinerolo, la Croce Verde compie 105 anni

La Pubblica Assistenza Anpas Croce Verde di Pinerolo, domenica 28 ottobre, festeggerà il suo 105° anniversario di fondazione e presenterà alla Città i suoi nuovi automezzi

 

 Il programma della giornata prevede alle 8.30 il ricevimento delle consorelle in piazza III Alpini, a Pinerolo, e il ritrovo alle ore 9 in piazza San Donato, dove si terranno i saluti del presidente e delle autorità. Alle ore 10 si assisterà alla funzione religiosa in Duomo. Al termine si terranno i saluti alle associazioni intervenute e l’inaugurazione dei nuovi automezzi. Seguirà la sfilata dei volontari per le vie cittadine verso il monumento ai Caduti. Alle ore 12.30 il rinfresco presso i viali di piazza III Alpini e alle 13.15 il pranzo sociale presso il Ristorante Le Siepi Hotel Barrage. Presidente Croce Verde Pinerolo, Maria Luisa Cosso: «Un ringraziamento grande a tutti i volontari e alle persone che hanno creduto al nostro lavoro e ci hanno negli anni sostenuto con le loro offerte. Alla base della fiducia che la cittadinanza ripone in noi c’è il nostro progetto di miglioramento costante e continuo del servizio di assistenza in ambito sociale e sanitario. Da 105 anni i volontari della Croce Verde Pinerolo si dedicano attivamente, in maniera gratuita e solidale, ai bisogni della comunità e alla tutela del diritto alla salute»La Croce Verde Pinerolo, associata Anpas, può contare sull’impegno di 123 volontari, di cui 35 donne, grazie ai quali ogni anno svolge oltre 15mila servizi con una percorrenza di circa 334mila chilometri. Effettua servizi di emergenza 118, trasporti ordinari a mezzo ambulanza come dialisi e terapie, trasporti interospedalieri, assistenza sanitaria a eventi e manifestazioni, accompagnamento per visite anche con mezzi attrezzati al trasporto dei disabili. L’Anpas Comitato Regionale Piemonte rappresenta 79 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 9.471 volontari (di cui 3.430 donne), 6.635 soci sostenitori e 377 dipendenti. Nel corso dell’ultimo anno le associate Anpas del Piemonte hanno svolto 432mila servizi con una percorrenza complessiva di circa 14 milioni di chilometri utilizzando 382 autoambulanze, 172 automezzi per il trasporto disabili, 223 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile.

I 70 anni dell’Associazione Commercialisti Piemonte e Valle d’Aosta

“LA LIBERA PROFESSIONE: SCELTA DEL FUTURO?”

 

Venerdì 19 ottobre, in occasione del 70° anniversario dell’Associazione Commercialisti Piemonte e Valle d’Aosta si tiene  a Palazzo Cisterna, via Maria Vittoria 12 a Torino  il convegno: “LA LIBERA PROFESSIONE: SCELTA DEL FUTURO?”. L’iniziativa ha il patrocinio della  Città metropolitana di Torino, rappresentata all’evento dalla  consigliera Anna Merlin, delegata alle  relazioni e progetti europei ed internazionali. La partecipazione ai lavori è gratuita e utile per la formazione professionale di commercialisti e avvocati. Interverranno rappresentanti delle istituzioni e delle professioni. Nella mattinata si parlerà di digitalizzazione e nuove normative europee in materia di Privacy e successivamente si affronterà il tema della responsabilità civile e penale del professionista. In chiusura di sessione l’intervento dedicato alla professione in Europa, presente e futuro. Nel pomeriggio, tavola rotonda sull’internazionalizzazione  alla quale seguiranno riflessioni su: “libera professione: scelta del futuro?” .

Le voci del bosco

IL NUOVO LIBRO DI DANIELE ZOVI

DOMENICA 21 OTTOBRE 

San Secondo di Pinerolo (Torino)

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“Se si sta dentro un bosco in posizione di ascolto, prima o poi si avverte, si intuisce la presenza di un flusso di energia che circola fra i rami, le foglie, le radici. Talvolta è un sussurro, altre volte strepiti e grida. E’ come se le piante parlassero tra loro”. Può essere. Perché non crederci? Certo ne è assolutamente convinto Daniele Zovi, un amore infinito per la natura (tale da guidarne le più importanti scelte di vita), camminatore infaticabile e scrittore di piante, di foreste e di animali selvatici, che proprio quei suoni del bosco, per mestiere e per fatale attrazione, ha imparato negli anni ad ascoltare e ad interpretare. Vicentino, classe ’52, quarant’anni al servizio del Corpo Forestale dello Stato fino alla nomina nel 2017 a generale di brigata del Comando Carabinieri – Forestale del Veneto, con lui si parlerà domenica prossima 21 ottobre, alle 15,30, al Castello di Miradolo, in via Cardonata 2, a San Secondo di Pinerolo, del suo ultimo libro edito da Utet: “Alberi sapienti, antiche foreste. Come guardare, ascoltare e avere cura del bosco”. Ospite della Fondazione Cosso (nell’ambito del progetto Invito al Parco), Zovi guiderà anche un’interessante passeggiata nel Parco del Castello e fornirà ai partecipanti l’occasione di ascoltare affascinanti storie di boschi, alberi maestosi e angoli incontaminati appartenenti a mondi lontani. “Un bosco – racconta – non è solo l’insieme degli alberi che lo compongono, e neppure la somma di flora e fauna. Un bosco è il risultato di azioni e reazioni, alleanze e competizioni, crescita e crolli. Un mondo mobile che sebbene continuiamo a sforzarci di studiare e catalogare, limitare e controllare, resterà sempre un selvaggio, vibrante spazio di meraviglia”. E proprio in questo mirabile spazio, Zovi guida il lettore, addentrandosi con lui sempre più nel folto della foresta, per arrivare alla scoperta e alla conquista dello spirito, dell’essenza vitale del bosco. “Una ricerca che, pagina dopo pagina, appare sempre più come una ricerca del nostro spirito”Ingresso libero, fino a esaurimento posti. Prenotazione consigliata al n.° 0121/502761 o prenotazioni@fondazionecosso.it

g. m.

Giovani, arti e professioni creative

Accessibilità, trasformazione delle professioni, sostenibilità e nuove forme di creatività

18 ottobre 2018 – h.15-19,30

Polo del ‘900, via del Carmine 4, Torino

Ingresso libero

La precarietà dei percorsi professionalizzanti in ambito artistico e musicale, l’instabilità del lavoro e le difficoltà nella realizzazione professionale delle nuove generazioni saranno oggetto di confronto delle conversazioni su “Giovani, arti e professioni creative” in programma giovedì 18 ottobre (h.15-19,30) al Polo del ‘900 di via del Carmine 4 a Torino. In occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio culturale ci si interrogherà sia sulla formazione alle professioni delle arti performative e digitali sia sulla sostenibilità dei mediatori artistici che rendono sempre più accessibile la cultura. La complessità che emerge nell’esplorazione delle figure professionali e delle situazioni di precariato che caratterizzano il settore artistico e dello spettacolo è la chiave di lettura per comprendere gli ambiti entro cui si muovono gli artisti, tra libertà creativa e difficoltà lavorative che spesso la limitano. 

Nel corso delle conversazioni, curate dalle Associazioni Merkurio – progetti musicali e Filieradarte nell’ambito del progetto La Città Nuova, verranno presentati i risultati di una ricerca svolta nel contesto torinese da Sonia Bertolini e Andrea Maggiora, anche in forma di reading musicale con una prima esecuzione di un testo scritto per l’occasione da Paolo Cascio per due attrici (Silvia Genta e Antonella Delli Gatti) e il musicista Angelo Adamo. L’instabilità occupazionale, conseguenza di politiche culturali non sintonizzate e assenza di percorsi di formazione specifica, viene sentita dagli artisti intervistati in modi diversi, al confine tra opportunità e limite. In situazione di contrazione delle risorse finanziarie destinate al settore culturale, i giovani artisti si trovano a dover trovare fondi per realizzare i loro progetti artistici. La creatività si esprime attivamente sia nella direzione artistica sia investendo la propria creatività innovando le modalità attraverso le quali si realizzano i progetti. L’intervento sul tema narrerà alcunicasi di successo e di insuccesso di nuove progettualità e di carriere dei giovani artisti, alla presenza del Direttore del Conservatorio G. Verdi di Torino Marco Zuccarini.

Oltre all’ambito musicale, converseranno sulle nuove professioni della danza contemporanea e di comunità il Prof. Alessandro Pontremoli e Doriana Crema, coreografa e counselor, mentre il Prof. Antonio Pizzo approfondirà con Stefano Trinchero le occasioni professionali nate dalla digitalizzazione del patrimonio culturale. Fra le professioni creative più innovative emerge l’esperienza di co-working di Toolbox della quale parlerà il project manager Aurelio Balestra in conversazione con Ewa Gleisner, manager culturale. Infine, concluderà il pomeriggio Giovanna Paladino la direttrice del Museo del Risparmio in dialogo con gli artisti presenti sui possibili obiettivi di pianificazione e risparmio nelle carriere artistiche.

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Saranno presenti i relatori: Sonia Bertolini e Valentina Moiso (sociologhe del lavoro, Dipartimento di Culture, Politica e Società, Università degli Studi di Torino); Alessandro Pontremoli (storico della danza, Dipartimento di Studi Umanistici, Università degli Studi di Torino); Doriana Crema (coreografa); Sandro Carnino (regista e documentarista); Aurelio Balestra (project manager di Toolbox, Torino), Ewa Gleisner (manager culturale); Marco Zuccarini (Direttore del Conservatorio G. Verdi di Torino); Antonio Pizzo  (Dipartimento di Studi Umanistici, Università degli Studi di Torino), Stefano Trinchero (information achitect, product manager piattaforma Archiui, Promemoria Group); Giovanna Paladino (Direttore Museo del Risparmio).

Parte integrante del programma è l’allestimento della mostra fotografica You(th) Vision: Becoming Adult Today(progetto Except – Social Exclusion of Youth in Europe) visitabile a ingresso libero fino a venerdì 19 ottobre (9-21) nella biblioteca del Polo del ‘900. La mostra raccoglie le foto più rappresentative sul tema del lavoro e del distacco dalla famiglia in Europa e in Italia, realizzate attraverso il concorso fotografico internazionale You(th) Vision, rivolto ai ragazzi tra i 18 e i 29 anni sul tema “Adulti non si nasce, si diventa”. 

Programma – Giovedì 18 ottobre 2018

 

  • Ore 15– 19,30 Convegno Giovani, arti e professioni creative

Conversazioni sul tema dell’instabilità e della trasformazione dei percorsi professionali nel campo delle arti performative e digitali, in occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio culturale che ci interroga sulla sostenibilità dei mediatori artistici che rendono accessibile la cultura.

ore 15.00 Presentazione delle conversazioni e saluti istituzionali.

ore 15,30 Giovani senza futuro? Insicurezza lavorativa e autonomia nell’Italia di oggi.

Sonia Bertolini e Valentina Moiso (Dipartimento di Culture, Politica e Società, Università degli Studi di Torino).

ore 16.15 Nuovi coreografi nuovi danzatori.

Alessandro Pontremoli (Dipartimento di Studi Umanistici, Università degli Studi di Torino)

Doriana Crema (Coreografa). Estratti dal documentario “Solitudo” di Sandro Carnino.

ore 16.45 Nuovi modelli organizzativi per le professioni del futuro.

Aurelio Balestra (Project Manager di Toolbox, Torino), Ewa Gleisner (Manager culturale).

Question time.

ore 17.30 Coffee break e visita alla mostra fotografica You(th) Vision: Becoming Adult Today.

ore 18.15 Le figure professionali in ambito musicale.

Presentazione Sonia Bertolini (Dipartimento di Culture, Politica e Società, Università degli Studi di Torino), Marco Zuccarini (Direttore del Conservatorio G. Verdi di Torino).

ore 19.00 Oggetti immateriali: lavoro, cultura e conservazione delle arti negli archivi digitali.

Antonio Pizzo (Dipartimento di Studi Umanistici, Università degli Studi di Torino), Stefano Trinchero (Informationachitect, Product manager piattaforma Archiui, Promemoria Group).

ore 19.30 Pianificazione e risparmio: obiettivi possibili nelle carriere artistiche?

Giovanna Paladino (Direttore Museo del Risparmio) / dialogo con artisti.

Interventi musicali di Angelo Adamo | Interventi teatrali di Antonella Delli Gatti e Silvia Genta | Testi di Paolo Cascio | Coordinamento scientifico e performativo: Andrea Maggiora, Rita M. Fabris

Informazioni: info@merkurio.org | filieradarte@gmail.com | www.lapiattaforma.eu / FBLa Piattaforma. Nuovi corpi, nuovi sguardi (La Città Nuova)

LE FORTIFICAZIONI DEL MEDITERRANEO “DALLA GUERRA ALLA PACE”

Dal 18 ottobre 2018 Ore 9.00 – Salone d’Onore Castello del Valentino, Viale Mattioli 39, Torino

 

Si terrà quest’anno al Politecnico di Torino il convegno “Fortificazioni dalla guerra alla pace: modelli di ricerca, documentazione e rilievo del patrimonio mediterraneo, europeo, internazionale”, focalizzato sul ruolo che le opere di difesa hanno rivestito in passato e rivestono oggi, concentrandosi in modo particolare sul progressivo abbandono dell’attività difensiva (volta all’inaccessibilità) in favore di nuove funzioni culturali (volte invece proprio all’accessibilità e alla condivisione, sia materiale che immateriale). La conferenza ha raccolto più di 200 testimonianze da 40 nazioni diverse: si delinea quindi un panorama multidisciplinare che indaga l’argomento attraverso la blind review, il riesame di  documenti storici come cartografie, trattati, biografie, con il supporto di nozioni di Ingegneria Militare – dai  sistemi difensivi tradizionali all’artiglieria –  e di petrografica-minerale, fisica, geochimica ma senza dimenticare l’indagine digitale che prevede strumenti come la fotogrammetria e il 3D laser scanner. Attraverso queste metodologie e i diversi approcci si “reinterpreta” questo ampio patrimonio culturale correlato all’assetto territoriale: le fortificazioni vanno considerate come un bene materiale e immateriale che, avendo perso oramai la funzione di difesa legata alla guerra, assumono la nuova funzione di percorsi culturali di pace. Dal passato alla contemporaneità, dalla conoscenza al progetto, per trovare nuove forme di fruizione e valorizzazione dell’architettura fortificata.

I lavori saranno introdotti da Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino, Paolo Mellano, Direttore del Dipartimento di Architettura e Design, Guido Montanari, vicesindaco della città di Torino, Vito Cardone, presidente dell’Unione Italiana del Disegno. A presiedere i lavori sarà il professor Pablo Rodriguez Navarro, dell’Università Politecnica di Valencia; chairs del convegnoAnna Marotta e Roberta Spallone, docenti del Politecnico di Torino. L’evento si inserisce nel ciclo di convegni internazionali dell’associazione FortMed, che vede come soggetti fondatori e aderenti docenti, ricercatori e studiosi delle università di Valencia e Alicante, con quelle di Firenze, Pavia, Politecnico di Torino, insieme a numerosi istituti culturali italiani ed europei.

Maggiori informazioni: https://fortmed2018.blog/