Silvio Viale (Radicali Italiani), Daniele De Giorgis (Coordinatore Associazione Radicale Aglietta) e Andrea Maccagno (Direttivo +Europa Torino) – i tre primi firmatari dell’istanza di referendum consultivo comunale – hanno consegnato oggi (martedì 13 novembre) in Comune le 1000 firme raccolte sabato 10 novembre durante la manifestazione in Piazza Castello
Silvio Viale dichiara: “La procedura da oggi avviata prevede dapprima una conferenza stampa organizzata dal Comune e, in seguito, l’audizione da parte dei capigruppo. Sta a loro decidere se proporre in Consiglio Comunale la delibera definitiva per il referendum consultivo. Chiedo a questo punto agli esponenti del Movimento 5 Stelle, che da sempre dicono che nessuno ascolta i cittadini come fanno loro, quale miglior mezzo di questo per consultare effettivamente i torinesi. Se poi i 5 Stelle non dovessero dare seguito a quest’istanza, chiedo allora a tutte le opposizioni di proporre loro la delibera per un referendum consultivo. Credo infatti che su questa posizione oggi la maggioranza di Appendino non rappresenti affatto i torinesi”.
Dopo che il presidente del Museo del Cinema Sergio Toffetti ci ha fatto l’elenco dei vari sponsor – pressoché vivace intermezzo con la direttrice Emanuela Martini: “Quando collaboravo con il festival dei Due Mondi, Menotti ideò un’operina di pochi minuti in cui musicò i nomi dei vari sponsor”, “Potremmo farne una noi e poi cantarla”, “Una proposta buona, se ci fosse un musicista a disposizione” (!) -, in primis Ministero, Regione, Città di Torino, Fiat e Intesa San Paolo; dopo che il medesimo ha snocciolato cifre, ricordando come il budget dello scorso anno fosse di 1 milione e 926 mila euro mentre quello attuale raccoglie 20 mila euro in più, dopo che l’assessora Leon con la sua solita stringatezza ha portato il saluto della sindaca Appendino e dopo che Antonella Parigi ha scherzato (?) con Toffetti (“Cosa vuoi aver fatto tu, sei appena arrivato”) e ha tenuto a farci sapere che quest’anno si brinda con Asti Secco (altro sponsor) cancellando il prosecco, “il mio nemico mortale”, si passa, come avrebbe detto Woody Allen, dal culturale al ricreativo: e finalmente usciamo a rivedere le stelle e a parlare di questo TFF numero 36 che s’inaugurerà il 23 novembre prossimo per concludersi il 1° dicembre. Niente red carpet, a Torino non è d’uso, niente madrine o madrini come in laguna, niente sfavillii oltre il dovuto. Si bada al cinema e ai cinefili, magari infilando nel programma
anche un film di 14 ore a prova di sfinimento, ad un confronto tra il passato e il presente, ad un’analisi di momenti storici e di società diverse, si approntano “due anime di cinema che si incontrano e si intrecciano”, ovvero il ciclo dedicato a Jean Eustache (scomparso nel 1981 a soli 43 anni, un titolo per tutti La maman et la putain: a Jean-Pierre Léaud, che in più di una storia ha incarnato le logiche e i sentimenti dell’autore, icona della ribellione francese e della Nouvelle Vague, verrà consegnato il Gran Premio Torino) e quello che riproporrà la filmografia del duo Powell&Pressburger (un titolo per tutti Scarpette rosse), si innesca il meccanismo di discussione tra vicini di poltrona, si instaura la legge delle lunghe file e del panino tra una proiezione e l’altra. Le sale sono quelle ormai immancabili di Reposi e Massimo, dentro cui triturare ad incastro 133 lungometraggi, di cui 36 opere prime e seconde, 34 anteprime mondiali, 23 anteprime
internazionali, 59 anteprime italiane, risultato di una selezione che ha visto 4000 film iniziali a disposizione.
***
All’inizio è The Front Runner di Jason Reitman sulla parabola tutta in discesa del senatore democratico Gary Hart, in corsa nel 1988 per Casa Bianca ma incappato in un’avventura con la modella di turno che gli sbarrò la strada (fu sostituito da Dukakis ma la vinse papà Bush), al termine della rassegna Santiago, Italia, un film-documentario (in uscita sugli schermi il 6 dicembre) con cui Nanni Moretti, attraverso le parole dei protagonisti e i materiali d’epoca, mostra i mesi successivi al colpo di stato dell’11 settembre 1973, guardando soprattutto al ruolo che ebbe l’ambasciata italiana nella capitale cilena, pronta a dare rifugio a centinaia di oppositori del regime di Pinochet. In mezzo altre storie, il concorso con 15 film, altrettante le nazionalità, opere prime e seconde, soltanto La disparition des lucioles del canadese Sébastien Pilote è un’opera terza, la storia della giovane Léo, la nostalgia per il padre, il rapporto negativo con la madre e con il patrigno, l’incontro con un chitarrista, pigro e debosciato, più grande di lei. L’Italia allinea Ride, che vede il passaggio dietro la macchina da presa di Valerio Mastandrea, una donna e il figlio di dieci anni che affrontano il lutto per la morte del marito e del padre, un film dove il pluripremiato attore “sorprende dirigendo un dramma stralunato e originale, raccontato come una commedia, risate e commozione, senza trucchi o facili scorciatoie”. Ancora in concorso, ancora un attore dietro la macchina da presa – ma dev’essere l’annata delle sfide, se anche Ralph Fiennes ha voluto con The white crow raccontare la storia di Rudolf Nureyev (compreso il flashback della nascita, in un vagone della Transiberiana, nel ’38, zeppo di giocatori, ubriachi e contadini) e quel momento soprattutto in cui sfuggì nel 1961 al rimpatrio consegnandosi alla polizia parigina; se James Franco dirige Pretenders, due amici al college s’innamorano della stessa ragazza, tra i Settanta e gli Ottanta, trovandosi, perdendosi e ricercandosi, e se Ethan Hawke, giunto qui alla sua terza prova, racconta vita e opere del misconosciuto cantante country Blaze Foley e la sua morte a soli 39 anni -: Paul Dano con Wildlife, ambientato nel Montana degli anni Sessanta, con un adolescente che assiste alla fine del matrimonio tra i genitori (Jake Gyllenhaal e Carey Mulligan).
***
In buona compagnia dell’omaggio di Pupi Avati, quest’anno Guest Director, ai rapporti tra il cinema e quel jazz che da sempre è la sua seconda passione, di quella giornata (28 novembre) che ricorderà Ermanno Olmi – Lunga vita a Ermanno Olmi! -, proponendo film, documentari, materiali rari o inediti, testimonianze di collaboratori, la sua voglia di fare cinema (da rivedere Il mestiere delle armi del 2001) e la spinta fatta non soltanto di consigli che attraverso “Ipotesi Cinema” dette a giovani autori, come Giacomo Campiotti, Mario Brenta e Maurizio Zaccaro che testimonieranno qui con le loro opere prime. Dall’apporto di Film Commission Torino Piemonte derivano Drive me home di Simone Catania, con Marco D’Amore e Vinicio Marchioni, una storia di amicizia tra le strade d’Europa, i drammi e le fughe di due uomini che dalla Sicilia si ritrovano uno cameriere a Londra e l’altro camionista in Germania; e Il mangiatore di pietre di Nicola Bellucci, dal romanzo di Davide Longo, un thriller notturno ambientato nelle valli piemontesi tra vecchi passeur e nuovi trafficanti, con Luigi Lo Cascio cupo e travagliato vedovo che si trova a dover affrontare l’omicidio del figlioccio Fausto. Dalla Cina arriveranno il presidente della giuria Jia Zhangke e il suo ultimo film Ash is purest white, protagonista la musa e moglie Zhao Tao ad impersonare l’avventura di una donna e il cammino che lei compie in 17 anni per stare accanto al suo uomo, mentre il paese continua a cambiare.
Elio Rabbione
Le foto: (nell’ordine) Il manifesto del 36mo TFF; Una scena di “Ride”, opera prima di Valerio Mastandrea; “Ash is purest white” di Jia Zhangke (presidente della Giuria del TFF); Luigi Lo Cascio in “Il mangiatore di pietre” di Nicola Bellucci dal romanzo di Davide Longo e “Wildlife” opera prima di Paul Dano.
PROGETTARE IL FUTURO:“PROMUOVERE UNA NUOVA CULTURA D’IMPRESA PER UNA CRESCITA SOSTENIBILE”
- Focus su formazione, passaggio generazionale, filiere e sostenibilità
- A regime il sistema qualitativo del rating di credito
- Competitività e trasformazione digitale delle imprese
È stato presentato oggi a Lauriano (Torino), presso il Caseificio Pugliese F.lli Radicci, l’addendum all’accordo 2016-2019 tra Confindustria Piccola Industria e Intesa Sanpaolo “Progettare il futuro”, dedicato alla competitività e alla trasformazione delle imprese per cogliere le opportunità offerte dalla ‘quarta rivoluzione industriale’. L’addendum “Promuovere una nuova cultura di impresa per una crescita sostenibile” valorizza gli aspetti già previsti dall’accordo in vigore e, dando ulteriore impulso alla collaborazione, promuove una nuova cultura d’impresa intesa come capacità degli imprenditori di attivarsi per utilizzare le soluzioni e gli strumenti disponibili per il rafforzamento aziendale. La partnership, che mette a disposizione un plafond nazionale di 90 miliardi di euro nell’arco dei tre anni, dei quali 8 miliardi di euro destinati alle imprese del Piemonte, viene presentata all’interno dei luoghi deputati ad accogliere e fare proprie le finalità dell’accordo: le imprese. In Piemonte presso il Caseificio Pugliese F.lli Radicci, dove ha introdotto i lavori il presidente della Piccola Industria dell’Unione Industriale di Torino Giovanni Fracasso. Il responsabile Industry & Banking Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo Fabrizio Guelpa ha illustrato lo scenario macroeconomico, con focus in particolare sulla provincia di Torino. Sono seguiti gli interventi di Cristina Balbo, direttore regionale Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria di Intesa Sanpaolo e di Carlo Robiglio, presidente Piccola Industria Confindustria. Alla tavola rotonda di chiusura, dedicata al rafforzamento del sistema produttivo locale, hanno partecipato Giuseppe Locati, direttore generale Lanzi, Paolo Musso, direttore commerciale regionale di Intesa Sanpaolo, Carlo Radicci, amministratore delegato del Caseificio Pugliese e Dante Valua, amministratore delegato Propagroup.
Per l’industria italiana – composta soprattutto da Pmi – diventa sempre più strategico rafforzarsi e adottare nuovi modelli di business. Per questo è determinante puntare con decisione sulla sostenibilità – economica, sociale ed ambientale – favorendo l’adozione di processi di sviluppo qualitativo che rendano le imprese capaci di adattarsi ai cambiamenti e di saperli governare.
Carlo Robiglio, presidente Piccola Industria Confindustria: “Le leve per aumentare la competitività delle imprese, sopratutto se parliamo di pmi, sono la cultura d’impresa, la contaminazione, la formazione e la sostenibilità intesa in ogni ambito. Mai come oggi le imprese, specie se piccole, devono cambiare pelle lavorando su questi temi. L’imprenditore che sceglie di contaminarsi con altre idee, che si informa e investe in formazione rende la propria azienda resiliente e più forte nel rispondere ai cambiamenti in atto. Proprio per questo nella collaborazione in corso con Intesa Sanpaolo, che abbiamo presentato oggi, abbiamo scelto di dedicare un’attenzione particolare a questi argomenti. La vera sfida è creare un capitale umano competente e specializzato, migliorare la governance affinché i passaggi generazionali siano efficaci e garantiscano la continuità aziendale, informare e formare le imprese rendendole capaci di aprirsi al mercato, di comunicare al meglio il proprio valore e di trovare soluzioni e opportunità di crescita attraverso la finanza innovativa”.
Cristina Balbo, direttore regionale Intesa Sanpaolo: “L’Addendum all’accordo che presentiamo oggi nasce con l’intento di aiutare le aziende a migliorare la loro capitalizzazione e a proseguire il cammino verso la quarta rivoluzione industriale. Intesa Sanpaolo ha scelto di agevolare le imprese che investono, semplificandone l’accesso al credito. In concreto, nella determinazione del rating, valorizziamo gli aspetti qualitativi come l’investimento in capitale umano e l’innovazione, l’appartenenza alle filiere e la sostenibilità. I numeri, per quanto riguarda la nascita di nuove filiere, sono incoraggianti: in Piemonte sono stati firmati 66 accordi, per un giro di affari di oltre 6 miliardi di euro e 2.300 aziende coinvolte che danno impiego a 9.500 dipendenti. Continuiamo a presidiare il territorio con la forza di una grande banca attenta ai bisogni e alle esigenze delle realtà produttive locali”.
Giovanni Fracasso, presidente Piccola Industria Unione Industriale Torino: “L’incontro di oggi dimostra come le sinergie tra gli attori del tessuto economico siano vantaggiose per tutti e le ricadute portino benessere alla collettività. Se un’azienda ha una visione di sviluppo concreta per il futuro e viene supportata da validi partner con proposte concrete, i risultati saranno la crescita dell’impresa. Una crescita che però non sarà solo quantitativa ma anche qualitativa con incremento occupazionale, sviluppo della presenza sui mercati esteri e creazione di nuovi prodotti e servizi frutto di R&D innovativo. I casi della tavola rotonda di oggi lo hanno dimostrato. Le nostre PMI devono intraprendere questi percorsi virtuosi e il nostro ruolo è di supportarle nel migliore dei modi”.
L’impegno di Intesa Sanpaolo per lo sviluppo delle Pmi italiane è testimoniato anche dalla recente creazione della Direzione Sales & Marketing dedicata unicamente alle imprese. La nuova struttura contribuisce ad arricchire le iniziative previste dall’addendum tra Confindustria Piccola Industria e Intesa Sanpaolo, focalizzato alla valorizzazione del capitale delle imprese attraverso:
- 1) Ecosistemi di imprese e integrazione di business
Mettere a disposizione un insieme di soluzioni che permettano alle imprese di migliorare i processi produttivi ricorrendo a nuove tecnologie e a nuove metodologie, tra cui i percorsi “Lean 4.0” che abilitano le imprese alle tecnologie digitali. Le filiere possono rappresentare a tal fine un veicolo strategico per facilitare la trasmissione di informazioni, tecnologie, competenze e propensione al cambiamento tra le imprese che ne fanno parte.
- 2) Finanza per la crescita e nuova imprenditorialità
Finanziare la crescita del business valorizzando il patrimonio intangibile delle imprese. Vengono quindi identificati fattori qualitativi legati al credito, come capacità innovativa, formazione e strategicità della catena fornitore-champion.
- 3) Formazione
Gli imprenditori e i loro collaboratori potranno accedere a un insieme di iniziative informative e formative tra cui “Skills4Capital”, una linea dedicata a far comprendere le strategie e le soluzioni più adatte per l’apertura del capitale al mercato, il miglioramento della governance, della comunicazione e la valorizzazione dei talenti e delle competenze aziendali.
- 4) Passaggio generazionale
Previste iniziative ad hoc per accompagnare le imprese in questo cambiamento diffondendo best practice, nuove tecniche di gestione aziendale e soluzioni idonee a cogliere le opportunità legate al cambiamento.
- 5) Sostenibilità
Garantire una crescita sostenibile e duratura valorizzando strategie e investimenti in innovazione, digitalizzazione, progetti di integrazione, in aggiunta alle opportunità del Piano nazionale Impresa 4.0. La sostenibilità ambientale sarà promossa attraverso attività nell’ambito dell’economia circolare e della cultura della resilienza, intesa come strategia di prevenzione dei rischi ambientali e di messa in sicurezza delle strutture industriali anche attraverso soluzioni finanziarie e assicurative ad hoc. Incentivati inoltre i benefici del welfare aziendale per le imprese, con effetti in termini di produttività, di benessere e qualità della vita dei collaboratori. Intesa Sanpaolo ha creato la piattaforma Welfare Hub e intende “dare valore” creditizio ad un nuovo modo di fare impresa responsabile e sostenibile.
L’incontro è fissato per giovedì 15 novembre, ore 17.30, alle OGR, in corso Castelfidardo 22
“Quando il mestiere diventa passione, non si contano più ore di lavoro: negli anni che passano è disegnata la nostra storia”. Con questo slogan l’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino e Provincia chiama a raccolta i propri iscritti per l’evento annuale della categoria, in cui saranno premiati i colleghi con maggiore anzianità. L’incontro è fissato per giovedì 15 novembre, ore 17.30, alle OGR, in corso Castelfidardo 22, a Torino. All’ incontro interverranno esponenti del mondo accademico e della società civile tra cui la Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, Allegra Agnelli, per sancire l’accordo che affida all’ Ordine dei Commercialisti la redazione del Bilancio Sociale della Fondazione che ha realizzato l’Istituto per la Ricerca e Cura del Cancro di Candiolo. Il Presidente dell’Ordine, Luca Asvisio, premierà 80 Commercialisti, a cominciare dal decano del Piemonte, il centenario Maurizio Daniele, che ha raggiunto il traguardo dei 70 anni di professione. Sul palco saliranno poi Commercialisti con 60, 50 e 30 anni di professione sulle spalle. “L’Ordine – dice Asvisio – si fa portavoce, promuove, registra e tramanda le azioni di tutti quei Professionisti che, con il loro impegno costante, difendono la legalità, la crescita del Paese e il futuro di una categoria che ‘conta’ “. Durante l’evento si ricorderà che l’Ordine ha redatto il suo primo Bilancio sociale e che è il ventennale di attività dei suoi Gruppi di Lavoro.
Gatto Panceri torna in radio
L’artista milanese di ‘Pelle d’oca e lividi’ propone in airplay i due momenti più intensi del nuovo album
Il 16 novembre 2018 è un radio date molto particolare per il cantautore Gatto Panceri che estrapola dal suo ultimo, apprezzato album ‘Pelle d’ oca e lividi’ contemporaneamente ben due nuovi singoli in promozione, con cui regalare a volontà emozioni e calore a chi da sempre ama la musica italiana di qualità. La stampa specializzata, nel corso di questi primi sei mesi trascorsi dall’uscita dell’album a oggi, ha decretato per l’appunto ‘Ero Polvere’ e ‘Tu mai’ come i brani più intensi e interessanti del nuovo lavoro del cantautore lombardo, che consta appunto di ben 19 brani pubblicati dall’etichetta ‘Hit Rainbow’ di Athos Poma e Roby Facchinetti, storico leader dei Pooh. Così Gatto Panceri sul binomio di canzoni scelte a proseguire la promozione del cd: “TU MAI è la più ritmata e veloce. Miscela l’intimità del testo a un clima rock metropolitano intriso di suoni elettronici, con un effetto-ascolto immediato e dal sound impattante e contemporaneo. ERO POLVERE è la ballata che non può mancare in qualsiasi grande disco: parte pianoforte e voce, ma poi cresce fino a esplodere e di nuovo implodere sul toccante finale”. I testi sono davvero al top del livello delle miglior cose che ha scritto e sa scrivere questo autore. Abbracciano temi attuali e primari, propri dell’umanità dispersa e distratta dei nostri tempi. “La solitudine, l’alienazione, l’indifferenza intorno a noi e il domandarsi se gli altri provano le stesse nostre emozioni sono il tema di TU MAI. La rinascita e il riscatto dopo un momento negativo sono invece gli ingredienti di ERO POLVERE”, aggiunge l’artista. Quest’ultima, in particolar modo, si configura all’istante per chi vorrà farla sua come una canzone davvero terapeutica: “Nel senso che farà un gran bene all’anima di chi almeno una volta nella vita ha provato a sentirsi a terra come la più misera polvere, ma si è però risollevato”, conclude Gatto Panceri.
DALLA PUGLIA Un’imprenditrice di 48 anni di Frosinone è morta schiacciata da un muletto, guidato da un suo collaboratore. La donna lavorava nelle campagne di Torremaggiore, nel Foggiano, ed è deceduta sul colpo, mentre stava dirigendo le operazioni di carico e scarico delle balle di fieno. L’uomo stava effettuando una manovra in retromarcia e non si è accorto della sua presenza. La procura di Foggia ha aperto una inchiesta nella quale il collaboratore dovrà rispondere di omicidio colposo.
Torino maestosa vista dalla Gran Madre
Una veduta maestosa di Torino dall’alto delle scalinate della gran Madre. La splendida foto è di Vincenzo Maiorano
Ex fabbrica in fiamme a Borgo Vittoria
Un incendio è divampato in una fabbrica abbandonata in Borgo Vittoria. L’edificio era da tempo utilizzato come riparo da alcuni senzatetto. Sono intervenuti vigili del fuoco e polizia, e sul posto il 118 ha medicato alcune persone, rimaste ferite in modo lieve, mentre altre due sono state portate al San Giovanni Bosco perchè sarebbero state lievemente intossicate dal fumo. Tra gli intossicati forse anche un poliziotto.
(foto archivio)
Sovvertendo i pronostici, il Royal Park I Roveri ha sconfitto il Circolo Golf Torino (13-12) nel derby golfistico benefico a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro
Sono stati raccolti oltre 5 mila euro, consegnati alla Presidente della Fondazione, Allegra Agnelli, durante la premiazione della gara.Sul campo Trent Jones del Royal Park I Roveri si sono sfidati i giocatori over 50 dei due più prestigiosi e importanti club di golf del Piemonte. Ben 100 i partecipanti, 50 per ogni circolo. Hanno gareggiato secondo la formula della Ryder Cup, la più importante competizione di golf al mondo, che per la prima volta nel 2022 si disputerà in Italia, a Roma, e che mette di fronte due coppie provenienti dai club in competizione.L’evento si ripeterà ogni anno con l’alternanza del club ospitante. La prossima edizione si terrà il 20 settembre 2019 al Circolo Golf Torino.Il trofeo verrà custodito nella bacheca del Royal Park I Roveri fino al prossimo anno
Dal Piemonte farmaci al popolo venezuelano
Il Piemonte raccoglierà soldi e medicine per aiutare il popolo venezuelano. Parte la campagna di sensibilizzazione e donazione farmaci “Emergenza Venezuela: il crepuscolo di un Paese” a cura del Comitato diritti umani del Consiglio regionale e delle Associazioni “Venezuela in Piemonte”, “Ali Onlus” e “AiresVen”
Attraverso due incontri, il cineforum del 16 novembre, nel quale sarà presentato il docufilm di Michele Calabresi “Il crepuscolo del socialismo magico” e il convegno del 19 novembre, il Comitato e le associazioni desiderano far conoscere la drammatica realtà che sta attraversando il Paese sudamericano e avviare la raccolta di medicine e donazioni in denaro, finalizzata alla spedizione di farmaci e presidi sanitari alla popolazione venezuelana, attraverso la rete Caritas locale, ospedali e organizzazioni di volontariato. “Il popolo venezuelano sta vivendo giorni drammatici – ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale del Piemonte e del Comitato diritti umani, Nino Boeti – come Consiglio regionale riteniamo doveroso dimostrare la nostra vicinanza alle donne, ai bambini e agli uomini del Venezuela che stanno lottando contro fame e miseria, e offrire ai nostri concittadini un’occasione di approfondimento della situazione. Qualunque sia il giudizio sul socialismo chavista e i suoi eredi, quello che è certo è che libertà e diritti non possono mai essere negati e violati. Dove la libertà e la dignità sono calpestate, lì dobbiamo essere presenti con la nostra voce per denunciare e con il nostro impegno per soccorrere”. Dal 2014 il Venezuela vive una crisi economica che ha messo in ginocchio il paese. Una drammatica crisi umanitaria e una forte crisi dello Stato di diritto, segnata da forti restrizioni nella libertà di espressione e di manifestazione del dissenso politico. Le conseguenze non lasciano alternative: la maggior parte dei venezuelani soffre la carenza di cibo e di medicinali. Secondo il ministero della salute venezuelano, più di 11mila bambini con meno di un anno sono morti nel 2016 per cause legate alla mancanza di medicine, di macchinari, di controlli. “Il Venezuela soffre oggi di una grave mancanza di democrazia, giustizia e beni primari. Queste cose sono fra loro interdipendenti – ha poi aggiunto Giampiero Leo, vicepresidente del Comitato diritti umani – La campagna per il Venezuela, che partirà venerdì 16 novembre, ha esattamente questi obbiettivi: ottenere il pieno ripristino dei diritti civili in Venezuela e assistere la popolazione con l’invio di beni primari essenziali (cibo, medicine, latte per i bambini”. “Sono circa 3 milioni, secondo le stime dell’Onu, i venezuelani che hanno lasciato il paese a causa della grave crisi economica e sociale – ha puntualizzato Maria Requena, presidente dell’associazione Venezuela in Piemonte – L’inflazione nel paese ha superato il 40mila per cento, rendendo impossibile l’acquisto di generi alimentari, mancano pane, latte e medicine. Oggi più che mai è giunto il momento di richiamare l’attenzione su quella che ormai si è tramutata in crisi umanitaria e dobbiamo farlo avviando azioni concrete. Il docufilm di Michele Calabresi che presenteremo nella serata del 16 novembre, racconterà tutto questo attraverso le testimonianze di importanti figure politiche latino-americane, dagli esordi al potere di Chàvez fino agli effetti devastanti delle politiche del governo nella vita quotidiana”.