redazione il torinese

Gustoso arrosto di maiale al latte

Servitelo con un soffice pure’ di patate, e’ semplicemente buono !

 

arrosto ciboUn classico delizioso arrosto, perfetto per ogni occasione. Preparazione semplice e pochi semplici ingredienti, gusto delicato e saporito allo stesso tempo. La cottura nel latte manterra’ la lonza di maiale morbida e succosa e formera’ una salsina vellutata da leccarsi i baffi. Servitelo con un soffice pure’ di patate, e’ semplicemente buono !

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Ingredienti:

 

800gr. di lonza di maiale intera

500ml di latte intero

½ bicchiere d’acqua

1 spicchio d’aglio

1 foglia di alloro

1 rametto di rosmarino

1 noce di burro

olio evo, sale, pepe q.b.

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In un tegame mettere il burro, l’olio, l’aglio, il rosmarino e l’alloro, rosolare la lonza a fuoco vivace da tutte le parti, pepare, salare, aggiungere il latte e l’acqua, abbassare la fiamma e lasciar cuocere a fuoco lentissimo coperto per circa un’ora. Scoperchiare e proseguire la cottura per altri 30 minuti. A cottura ultimata togliere la carne dal tegame. Filtrare e frullare la salsa. Affettare la carne e nappare con la salsa. Servire caldo.

Paperita Patty

 

Studenti no-Tav in “vetrina” dal presidente

Ha approfittato della vetrina straordinaria del teatro Carignano  per dire che gli studenti stanno “con le comunità che ogni giorno lottano per i territori, come il movimento No Tav in Val di Susa, che ha una frontiera chiusa e invalicabile per chi migra, ma aperta a una grande opera inutile e dannosa” . Con queste parole  Teresa Piergiovani, presidente del Consiglio degli Studenti dell’Università di Torino è intervenuta all’inaugurazione dell’Anno Accademico, alla presenza di Sergio Mattarella. Brusio in sala da parte dei numerosi esponenti del mondo economico torinese. Tra le reazioni quelle del responsabile dei giovani di Forza Italia, Tommaso Varaldo: “non tutti gli studenti sono no-tav, anzi. La maggioranza sa che la Torino-Lione significa sviluppo e lavoro”.

“Ragazzi in aula”, conclusa la formazione

Con gli 85 studenti degli Istituti “Berti” di Torino, “Albert” di Lanzo Torinese (To), “Ferraris” di Settimo Torinese (To), “Lagrangia” di Vercelli, “Alciati” di Trino (Vc) e “Calamandrei” di Crescentino (Vc) si sono concluse a Palazzo Lascaris le tre giornate formative in preparazione della ventunesima edizione di “Ragazzi in Aula”
26/11/2018 incontro formativo nell’ambito del progetto “Ragazzi in Aula”.
Realizzata dall’Assemblea legislativa piemontese in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, l’iniziativa “Ragazzi in Aula” è rivolta agli studenti e alle studentesse che frequentano gli Istituti d’istruzione secondaria di secondo grado per consentire loro d’immedesimarsi nel ruolo di consiglieri e di consigliere regionali e di sperimentare in prima persona i meccanismi che stanno alla base delle decisioni democratiche.Ai 225 studenti autori delle 33 proposte di legge in concorso il Consiglio regionale propone un percorso formativo per supportarli nella stesura dell’articolato e per permettere loro di approfondire le competenze e il funzionamento dell’Assemblea legislativa e l’iter di approvazione delle leggi.La giornata odierna segue quelle del 19 novembre, cui hanno preso parte 77 studenti degli Istituti “Da Vinci” di Alessandria, “Amaldi” di Novi Ligure (Al), “Leardi” di Casale Monferrato (Al) e “Pascal” di Novara e del 23 novembre, cui sono intervenuti 63 studenti degli Istituti “Bona” di Biella, “Arimondi-Eula” di Savigliano (Cn), “Mucci” di Bra (Cn), “Fobelli” di Crodo (Vco) e “Mellerio-Rosmini” di Domodossola (Vco).Ciascun gruppo ha tempo fino al 18 gennaio per predisporre l’articolato definitivo della propria proposta di legge che – accompagnata da una relazione illustrativa – dovrà essere inviato all’indirizzo ragazzinaula@cr.piemonte.it entro il 18 gennaio.Una Commissione composta da rappresentanti del Miur e funzionari del Consiglio regionale esaminerà le proposte e ne selezionerà un numero massimo di otto, che parteciperanno alla seduta speciale del Consiglio regionale prevista per i primi giorni di marzo.

TFF e Museo del Cinema ricordano Bertolucci

Il Museo Nazionale del Cinema e il Torino Film Festival esprimono il loro cordoglio per la scomparsa di Bernardo Bertolucci, grande amico e maestro del cinema internazionale. Con lui il mondo del cinema perde una delle sue voci più illustri, autore di film indimenticabili entrati nell’immaginario collettivo

Tra i registi più apprezzati a livello internazionale, ha diretto pellicole di successo, con le quali ha vinto i premi più importanti: l’Oscar per la Miglior regia e Miglior Sceneggiatura con L’Ultimo Imperatore nel 1988, il Leone d’Oro alla carriera nel 2007 e la Palma d’Oro onoraria a Cannes nel 2011.  “Bernardo Bertolucci, prima e oltre il suo grande contributo al cinema internazionale, è uno degli autori che sanno rinnovare il nostro cinema, creando una vera e propria nouvelle vague all’italiana, fino poi alla creazione di un’opera che – sapientemente preparata da un capolavoro giovanile come ‘La strategia del ragno’ – travalica gli stessi confini del cinema, per affermarsi come componente costitutiva della nostra identità nazionale: ‘Novecento’ ”. Afferma Sergio Toffetti, Presidente del Museo Nazionale del Cinema.”Un visionario, un intellettuale, soprattutto un sognatore. Bernardo Bertolucci, dopo la rivoluzione, ha fatto il cinema come non immaginavamo più di farlo: più grande della vita, e per questo capace di restituirci tutta la vita, e la Storia, e la memoria, e il futuro, nella loro profondità. Tragedie di ideali che si frantumano, di uomini e donne che si perdono in rapporti impossibili, affreschi magnifici del nostro passato recente e bruciante, di imperatori e Buddha e ragazzi e ragazze in cerca di identità. Ragazzi e ragazze che sognano, a Parigi come altrove, la loro vita, un’altra vita, migliore. Meno di venti film in quasi cinquant’anni di carriera sono troppo pochi per uno dei più grandi registi del mondo”. Dichiara Emanuela Martini, Direttore artistico del Torino Film Festival. Il TFF saluta Bernardo Bertolucci e lo ricorda con un breve montaggio che sarà proiettato prima dei film in programmazione e con una giornata dedicata a lui domenica 2 dicembre al Cinema Massimo 3.

La goccia scava… Lapietra (e i ponti)

Ogni volta che piove, torrenti d’acqua si riversano giù dal cavalcavia di via Guido Reni: a terra si forma una sorta di lago. Se per i cittadini è un problema, per la Giunta va tutto bene:È così dal 2007, nulla di anormale”. Dopo la discussione in Sala Rossa della mia interpellanza, ho chiesto di poter approfondire il tema in una prossima seduta della Commissione Urbanistica. Tutte le volte che piove, il ponte si trasforma in una cascata e sulla strada sottostante si forma  un lago di due metri di diametro. Parliamo del cavalcavia di via Guido Reni. Per i cittadini, il fatto rappresenta un problema.Solo per loro, però: per l’Amministrazione molto meno. L’Assessore Lapietra spiega la situazione richiamando, con nonchalance, un intervento di drenaggio effettuato, addirittura, nel 2007. Tutto “normale”, dunque.Ho chiesto di poter approfondire il tema in Commissione Urbanistica, anche per capire se altri ponti in Torino siano o meno in simili condizioni.Chiudo con una battuta: la goccia, si sa, scava la roccia… o Lapietra?

Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.

Alla scoperta del mondo sommerso del garage rock americano anni ‘60

Buona cornice di pubblico lunedì 26 novembre presso la biblioteca civica musicale “A. Della Corte”, dove si è tenuto un incontro sul garage rock americano degli anni 1965-1970 intitolato “Il mondo sommerso del garage rock americano anni ‘60”. Il musicologo Giancarlo Marchisio (nella foto)  durante il suo intervento ha illustrato, con puntualità e con l’ausilio di ascolti musicali, il mondo delle bands “meteora” che hanno animato gli anni più intensi della fiammata del garage rock a stelle e strisce. Sono stati indicati la distribuzione geografica dei sottogeneri, i luoghi più usuali in cui si tenevano concerti e performances musicali (con riferimento anche alle “Battles of the bands”), le realtà home-made della produzione discografica e della gestione manageriale dei gruppi musicali, le fasi di affermazione del filone proto-punk e la sua precoce diffusione. Sono state sottolineate anche le problematiche di natura metodologica sul controllo delle fonti delle informazioni e sull’ancora scarna letteratura sul tema del garage rock in confronto ad altri generi e sottogeneri coevi.

 

FIAT Torino: in un momento difficile, è necessario risorgere!

Quando diventa difficile tutti si devono unire. È un periodo assolutamente complicato per il basket della Fiat Torino Auxilium.Le sconfitte sono purtroppo sotto gli occhi di tutti e non valutarle negativamente sarebbe folle

Le colpe sicuramente ci sono, ci mancherebbe, ma lo sport è anche questo, dove talvolta solo la buona volontà non basta, ma non vedere anche una quantità di attenuanti notevole è solo volontà di cecità assolutamente perniciosa o assenza di informazioni dirette. Questo è un anno sportivo così pieno di incidenti di percorso da fare sperare più in un viaggio a Lourdes (chiediamo pietà per la “irriverenza”… ma è solo per identificare le difficoltà incontrate) che in un tiro che entri all’ultimo secondo. La lunga serie di infortuni cui sembra abbonata la squadra di Torino non ha mai permesso di presentarsi due volte consecutive con lo stesso gruppo di giocatori e, a ben vedere, anche nel breve prossimo futuro sarà ancora così. La partita con Brescia ha evidenziato notevoli carenze di amalgama, ma d’altra parte, come avrebbe potuto essere altrimenti? Limito volutamente i commenti sui singoli che tra social e stampa “varia” sono già stati ampiamente colpevolizzati e forse anche giustamente… però, in tutto questo bailamme, che colpa avrebbe la dirigenza? La conduzione tecnica è stata affidata ad una delle leggende del basket mondiale, ad ogni infortunio è stato contrapposto un acquisto anche solo per permettere di potersi allenare in settimana, e senza alcun indugio a costo di sacrifici personali ogni elemento dello staff sta contribuendo a mantenere il più alto possibile il livello di qualità del basket Torinese. A Trento, che ora ha i punti di Torino, la squadra è abbracciata da tutti i tifosi e la stampa locale sostiene il patrimonio sportivo della propria élite regionale. Brescia è in totale fiducia nei confronti dei propri tecnici e giocatori. A Torino, dove perfino uno come Allegri…viene criticato…con 12 vittorie ed 1 pareggio…non è sorprendente vedere tale comportamento.E allora sarebbe giusto un cambio di rotta di mentalità, di atteggiamento sportivo, di sana critica ma di forte sostegno: chi si sta criticando adesso è anche chi tutto questo ha realizzato, ed essere volontariamente ottenebrato per non riconoscere i meriti altrui è sinonimo di ottusità. Certo, la fiducia va mantenuta da entrambe le parti, ma il coro dei “io lo sapevo” che nulla ha fatto e mai farà ha voce forte perché strilla alto il suo disappunto da tecnico e imprenditore da “gioco elettronico”.La realtà, quella sportiva di alto livello, volente o nolente, deve sopravvivere a costi elevatissimi a fronte di entrate difficoltose e chi ha realmente posto il suo piede nella stanza del lavoro sportivo sa di cosa si parla. I veri tifosi, coloro che soffrono perché non vincono, che macinano chilometri, che spendono del loro per seguire la squadra del cuore e che gioiscono se vincono sono gli unici legittimati ad una protesta istintiva perché vorrebbero sempre che lottassero tutti al massimo così come loro fanno il possibile per dare sostegno ai loro beniamini… .Ma anche in questo caso, la protesta deve essere giusta ed educata, sportivamente parlando. I media hanno dato vasta eco ad un episodio che nulla ha a che vedere con la partita e con i veri tifosi, e per il quale diventa perfino superfluo dire che la voglia dello scandalo da giornali rosa, supera di gran lunga le analisi attente di un momento sportivo difficile.Sicuramente il momento di confusione quasi permanente decretato dalla strage di infortuni piccoli e grandi non ha mai permesso di lavorare con calma, e la catena di innovazioni permanenti non hanno mai permesso di vedere all’opera la vera FIAT Torino Auxilium. Questa pausa delle “nazionali” permetterà a qualcuno di riprendersi dagli infortuni e a tutti di recuperare con la testa da un periodo da incubo. La notte probabilmente si diraderà e se succederà sarà anche grazie ai veri tifosi che fin dalla partita contro Trento del prossimo 8 dicembre cercheranno di spingere tutta la squadra a tornare a vincere, credendo e lottando NEI e PER i colori che dovranno onorare per consentire a tutti i tifosi di poter tornare ad urlare tutti insieme…questa è …Torino.

Paolo Michieletto

 

Fascia tricolore nella piazza no-tav

In Consiglio Comunale il vice sindaco Guido Montanari ha risposto alla richiesta di comunicazioni sulla rappresentanza della Città alla manifestazione No Tav, dell’8 dicembre prossimo.Il vice sindaco ha affermato che in merito alla presenza istituzionale della Città, sarà egli stesso presente con la fascia tricolore. Non ci saranno invece simboli della Città come bandiera e gonfalone.

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Gli interventi in Sala Rossa

 

Domenico Carretta (PD) Nonostante i sotterfugi, l’8 dicembre la sindaca sarà comunque in piazza e non sarà l’assenza del Gonfalone, con sola presenza della fascia indossata dal vicesindaco, a salvarvi. Usate la fascia per prendere a schiaffi la città. Consiglio al vicesindaco, quel giorno, di portare in piazza anche la sindaca e tutti i suoi consiglieri e assessori, in testa al corteo. Metteteci la faccia, fateci capire la vostra posizione, dite cosa volete fare. Noi non useremo le parole di disprezzo da voi rivolte ai manifestanti di piazza Castello. Quando si indossa la fascia, si rappresentano tutti i cittadini, anche quelli che la pensano diversamente. Liberi di manifestare il dissenso verso l’opera ma senza fascia, non prendete in giro la città.

Osvaldo Napoli (FI) Il gruppo consiliare di maggioranza ha messo in difficoltà il proprio sindaco. Perché avete voluto la forzatura sulla TAV, che non è di competenza della Città? La maggior parte della piazza, in occasione della manifestazione di piazza castello, era presente anche in conseguenza del vostro “no” alle Olimpiadi. Sull’uso della fascia tricolore, ricordo che quella dell’8 dicembre non sarà una manifestazione istituzionale, e la Città non è contro la TAV. Concludo dicendo che Appendino è in minoranza nel M5S, la invito a dimettersi e cercare una nuova maggioranza, faccia come Pizzarotti a Parma.

Francesco Tresso (Lista Civica per Torino) La sindaca sarebbe in imbarazzo nel partecipare alla manifestazione NO TAV e manda il suo vice, con la fascia tricolore, Un gioco delle parti che ha fatto il suo tempo. La sindaca si esponga, dimostri coerenza e senso delle istituzioni. La TAV è rilevante per Torino e il suo territorio. La sindaca dopo il voto in Consiglio ha detto di avere aperto il dialogo ma vediamo che è ostaggio della sua stessa maggioranza. Non è questioni di opinioni politica ma di rispetto delle istituzioni e della gran parte di città che non ha votato per Appendino.

Roberto Rosso (Noi per l’Italia) Migliaia sono in piazza per dire Sì a Torino e allo sviluppo. Un’altra piazza dirà No tra pochi giorni. Alla manifestazione per il si c’era gente arrivata da tutta Torino, in bici, in bus, in taxi: l’8 dicembre arriveranno invece con i pullman i black block e i centri sociali. Possibile che gente che è stata eletta da una determinata città, Torino, rappresenti invece gli interessi di un altro territorio? La sindaca continua a sottrarsi al confronto in aula, si mostra senza coraggio, va a braccetto col “Sistema Torino” ma poi non prende una posizione netta. Spero in un ravvedimento, sarebbe giusto non sfilare con la fascia tricolore. Perché non fare un referendum consultivo sulla TAV, sentendo cosa vogliono i torinesi?

Fabrizio Ricca (Lega Nord) Non mi scandalizzo per l’utilizzo della fascia a una manifestazione politica, ma mi stupisce che il Movimento 5 stelle non si renda conto che il mondo è cambiato: i torinesi sono scesi in piazza per dire sì al Tav! Per la contromanifestazione invece arrivano persone dal resto dell’Italia… Il Tav è un’opera fondamentale per il nostro territorio.

Silvio Magliano (Moderati) La fascia tricolore ha la stessa valenza di un gonfalone e non può essere usata in modo improprio. Mi auguro la manifestazione sia pacifica e non ci siano scontri e atti vandalici. Spero poi che chi arriverà da fuori Torino almeno non usi i treni ad alta velocità…

Valentina Sganga (M5S) La Sindaca oggi non è in aula perché è con il presidente Mattarella. Noi abbiamo già approvato un atto per uscire dall’Osservatorio Torino-Lione e aderire alle manifestazioni contrarie all’opera, come avverrà il prossimo 8 dicembre. La nostra posizione è sempre stata chiara e i cittadini ci valuteranno sulle nostre scelte. È impossibile poi con la fascia tricolore rappresentare tutti i cittadini: solo i dittatori lo fanno.

Piero Fassino (PD) Il rispetto per Mattarella ci vorrebbe sempre… La fascia, comunque, rappresenta Torino, come il gonfalone. Vi state mettendo contro tutta la città: siete isolati e dovreste ascoltare i cittadini e capire cosa pensano! Vi state trasformando in un movimento di antagonismo sociale.

Carrù, Borgo San Dalmazzo e Morozzo: ecco le fiere

“Questa mattina ho accolto con piacere a Palazzo Lascaris, a Torino, i rappresentanti dei Comuni impegnati nell’organizzazione delle loro note fiere enogastronomiche: la Fiera del Bue Grasso di Carrù (dal 4 al 9 dicembre), la Fiera Fredda di Borgo San Dalmazzo (13 dicembre) e la Fiera del Cappone di Morozzo (16 e 17 dicembre). Questa iniziativa prosegue idealmente la conferenza stampa dello scorso 6 novembre che come Presidenza del Consiglio regionale abbiamo voluto organizzare per presentare in quel caso le Fiere “San Nicolao e dei Puciu” di Farigliano, di “Aj a Caraj” di Caraglio e del Porro di Cervere”. Ad affermarlo il vicepresidente del Consiglio regionale Franco Graglia.
Graglia spiega: “Questa iniziativa, coordinata con i territori cuneesi ha lo scopo di creare una connessione tra il Capoluogo e le iniziative fieristiche che ormai da tanti anni sono capaci di richiamare migliaia di persone nella Granda e in Piemonte per degustare le nostre eccellenze enogastronomiche. Anche fiere come questo hanno resto possibile che la Guida Lonely Planet abbia decretato queste zone del Piemonte come uno dei dieci assolutamente da visitare nel 2019”.
Prosegue Graglia: “Si tratta di un importante momento di incontro con i media per avvicinare simbolicamente Torino al Cuneese, valorizzando il lavoro degli amministratori dei piccoli Comuni e dei volontari che animano le iniziative del nostro territorio. Sono fiero che altri Comuni abbiano aderito a questa disponibilità del Consiglio regionale simbolo di un Cuneese capace di aprirsi in modo sempre più strategico verso l’esterno, dando voce agli allevatori, agricoltori e operatori che con la loro imprescindibile attività rendono vitale la nostra terra”.
Il sindaco di Borgo San Dalmazzo, Gian Paolo Beretta ha spiegato: “Oggi il consiglio regionale si è distinto per una iniziativa utilissima visto che permette di pubblicizzare le eccellenze della nostra città anche a Torino. Ci stiamo accingendo a inaugurare la 449esima Fiera Fredda, una delle più antiche manifestazioni enogastronomiche del Piemonte e dove saranno presenti 23 paesi del territorio circostante e 6 regioni. Si tratta quindi di un evento nazionale che rappresenta la tradizione e la caparbietà piemontese di durare attraverso i secoli, guardando con sagacia al futuro del nostro territorio”. 
Il sindaco di Morozzo Mauro Fissore ha aggiunto: “E’ sempre utile espandere il bacino di utenza di queste manifestazioni che solo apparentemente hanno carattere locale. Da un po’ di anni vediamo che c’è una forte attenzione e sensibilità verso il nostro prodotto tipico, il cappone di Morozzo. Abbiamo ordinativi da tutta Europa, nazioni che sono in cerca di un prodotto di nicchia e qualità quale quello che possiamo offrire e che d’altra parte ci è stato riconosciuto anche accordandoci il titolo di primo presidio Slow Food nel mondo. La vetrina che ci è stata offerta oggi è utile anche per rappresentare il luogo dove vengono allevati i nostri capponi, simbolo di un’arte antica che attinge ad anni e anni di tradizione”.
Conclude il consigliere comunale di Borgo San Dalmazzo Christian Sciolla: “Quella che ci ha offerto oggi la Presidenza del Consiglio regionale e in particolare l’amico vicepresidente Franco Graglia é una bellissima opportunità per poter divulgare a livello regionale le eccellenze dei nostri territori. Fra pochi giorni apriremo la 108esima fiera nazionale del Bue Grasso con l’esposizione di oltre 100 capi di bestiame a cui seguirà la nota premiazione per gli esemplari migliori. Come da tradizione la Pro Loco distribuirà in versione non stop il tradizionale bollito. L’anno scorso abbiamo servito oltre 4mila pasti. In occasione della Fiera il 9 dicembre consegneremo il premio Bue d’oro che quest’anno è stato attribuito a Jessica Notaro come simbolo della lotta contro la violenza di genere. Cerchiamo quindi come sempre di coniugare la nostra fiera enogastronomica con la cultura”

Muore travolto da un’auto mentre attraversa. Fuggito il pirata della strada

Il corpo senza vita è di Vittorio Barosso, di 89 anni. È stato trovato dai vicini di casa questa mattina in un fosso  in strada Rivalba a Gassino. Potrebbe essere stato investito, mentre stava attraversando la strada, da un’auto pirata il cui conducente sarebbe fuggito. I carabinieri di Chivasso stanno visionando le immagini delle telecamere di videosorveglianza, che potrebbero aver ripreso la scena dell’incidente.