redazione il torinese

Salone dell’Auto, format vincente

Parco Valentino è l’evento automotive più importante in Italia e si svolgerà a Torino dal 19 al 23 giugno 2019, in una 5ª edizione per la quale sono attesi oltre 600.000 visitatori

Confermati i criteri vincenti del format che ha rivoluzionato il concetto di Salone dell’Auto: l’ingresso gratuito al pubblico, l’orario prolungato fino alle 24 e l’esposizione all’aperto di novità e anteprime delle case automobilistiche, lungo i viali di quello che fu il circuito del Gran Premio del Valentino in cui corsero piloti leggendari come Ascari, Nuvolari, Villoresi, Fangio. Sono 54 i brand che hanno confermato la loro presenza durante questa edizione di Parco Valentino: Abarth, Alfa Romeo, Aston Martin, Audi, Bentley, BMW, Bugatti, Chevrolet, Citroën, Dacia, Dallara, DR, Fiat, Fioravanti, Ford, GFG Style, Giannini, Honda, Hyundai, Italdesign, Jaguar, Jannarelly, Jeep, KIA, Lamborghini, Lancia, Land Rover, Lexus, Mazda, McLaren, Mercedes-Benz, Militem, Mitsubishi, Mole Automobiles, Nissan, Opel, Pagani, Peugeot, Automobili Pininfarina, Porsche, Quadro Vehicles, Renault, SsangYong, SEAT, Škoda, Smart, SPICE-X, Studiotorino, Suzuki, Tesla, Toyota, Volkswagen, XEV e Yamaha.

Inaugurazione con taglio del nastro attraverso un’auto a guida autonoma 

Alle ore 9:30 di mercoledì 19 giugno 2019, durante la cerimonia d’inaugurazione della 5ª edizione di Parco Valentino, sarà un’auto a guida autonoma a tagliare il nastro.

La Formula 1 sfila in città

Il sogno e le emozioni della Formula 1 danno appuntamento alle 20 di mercoledì 19 giugno, quando la Ferrari Formula 1 di Michele Alboreto inaugurerà il circuito dinamico cittadino sfilando per le strade del centro, la prima di uno slot di monoposto che hanno fatto la storia del Mondiale grazie alla collaborazione con Gian Carlo Minardi, fondatore dell’omonima scuderia protagonista in F1 dal 1985 al 2005 e organizzatore della kermesse Historic Minardi Day.

Nuovo Focus Auto Elettriche e Ibride plug-in

Le nuove tecnologie saranno presenti, oltre che all’interno degli stand delle case automobilistiche, anche nel nuovo Focus Auto Elettriche, che diventerà parte stessa dell’esposizione, trasferendosi dal centro città al parco: le auto elettriche e le ibride plug-in di attuale produzione delle case automobilistiche saranno visibili all’interno del Parco Valentino, a disposizione per test drive con il pubblico, la vetrina di tutte le vetture interessate al bonus della nuova legge sull’auto in procinto di entrare in vigore. I visitatori potranno confrontarsi, conoscere e informarsi su tutte le vetture elettriche e ibride plug-in e potranno anche provarle su strada, in percorsi di viabilità ordinaria. Altra grande novità sarà l’approfondimento sulla tecnologia al servizio del guidatore: i sistemi di guida assistita saranno al centro di un’area dell’esposizione nella quale i visitatori vedranno all’opera auto di diversi brand e il pubblico potrà vederli all’opera in versione dinamica, in un circuito sperimentale messo a punto dall’amministrazione, nel quale si sperimentano anche le auto a guida remota con tecnologia 5G.

 

(foto Claudio Benedetto – Mihai Bursuc)

I carabinieri scoprono traffico illecito e maltrattamento

Su delega della Procura della Repubblica di Torino i Carabinieri Forestale di varie articolazioni del Gruppo di Torino e del Comando Provinciale di Asti, coordinati dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale (NIPAAF) di Torino hanno eseguito, negli scorsi giorni, una serie di perquisizioni presso privati nella zona di Torino, Caluso e Mombercelli (AT) per smantellare una organizzazione dedita al traffico illecito di cuccioli.

L’attività ha avuto origine da una denuncia ricevuta nel marzo dello scorso anno con la quale veniva segnalata la morte di un cane razza bouledogue francese che, acquistato via internet, era deceduto il giorno successivo dopo atroci sofferenze. Il cucciolo non aveva il microchip identificativo e i documenti che lo accompagnavano erano risultati fasulli e, nonostante la cifra pagata (600€), l’acquirente non veniva risarcito. Nello stesso periodo venivano alla luce altri casi simili per i quali il fattor comune era una documentazione veterinaria con timbri e nomi risultati, in un secondo momento, di fantasia. Dalle informazioni fornite dalle numerose persone truffate, e con indagini rese particolarmente difficili dai luoghi di scambio dei cani, spesso localizzati in strada o in zone molto frequentate, e naturalmente dai nomi di fantasia dei venditori, si riusciva a ricostruire un collegamento tra i vari soggetti coinvolti (6 persone) e si individuava la reale identità degli autori delle truffe. Gli investigatori del NIPAAF sono riusciti ad individuare connessioni tra i vari venditori e le singole vendite risalendo al luogo di origine dei cani, che apparivano provenire dai paesi dell’Est Europa e che successivamente venivano venduti sul territorio nazionale. Nel corso delle perquisizioni sono stati rinvenuti 12 cuccioli insieme a timbri, vaccini e documentazioni fasulle. Si apprendeva inoltre che uno dei sei soggetti coinvolti era stato recentemente condannato per maltrattamento di animali dalla giustizia Ungherese, in quanto sorpreso a trasportare nel bagagliaio della macchina 19 cuccioli di cane, di cui 3 deceduti durante il viaggio. Gli altri soggetti coinvolti, tutti pluripregiudicati, avevano precedenti specifici per gli stessi reati. Il modus operandi dei criminali era piuttosto semplice. Gli stessi effettuavano, o facevano effettuare, viaggi con autoveicoli privati verso i paesi dell’est Europa (Slovenia e Ungheria in particolare) dove si approvvigionavano di cuccioli di cane, spesso non vaccinati e allontanati precocemente dalla madre, da non meglio precisati allevatori a prezzi molto vantaggiosi (circa 50 euro per esemplare). Gli stessi animali, quando sopravvivevano al lungo viaggio stipati nei bagagliai, presentavano gravi problemi di salute e successivamente erano rivenduti a dieci volte il prezzo d’acquisto tra Lombardia e Piemonte. Il contatto con gli acquirenti avveniva tramite i maggiori siti internet di annunci di vendita e, per convincere gli acquirenti, venivano mostrate fotografie di cani realmente esistenti e regolarmente detenuti presentati come genitori dei cuccioli oltre, come detto, a documenti falsificati che riportavano le vaccinazioni mai eseguite o sommariamente eseguite dagli stessi allevatori con abusivo esercizio della professione medico veterinaria. E’ bene sapere che tutti gli esemplari di cani devono essere dotati di microchip identificativo entro i primi due mesi di vita e comunque prima di essere ceduti devono essere identificati, pena una sanzione amministrativa per il detentore del cane. Per il trasporto di animali da compagnia dall’estero esiste una specifica normativa di settore volta alla tutela del benessere degli stessi animali che mira ad evitare la diffusione di malattie provenienti da Paesi stranieri. Il consiglio per chi desidera avere dei cani è quello di rivolgersi in prima battuta ai canili municipali, e in alternativa, esclusivamente presso allevamenti seri e qualificati e non affidarsi ad incauti acquisti via internet in quanto il risparmio iniziale è spesso vanificato da tutte le spese mediche che si richiedono successivamente, oltre a sostenere ed alimentare un mercato criminale finanziando persone senza scrupoli.

Il presidente Cirio rende omaggio a Soldati

Il nuovo presidente della Regione, Alberto Cirio, ha reso omaggio alla tomba di Mario Soldati nel ventennale della morte, al  Cimitero Monumentale di Torino  con il professor Pier Franco Quaglieni, direttore e cofondatore insieme a Soldati e Arrigo Olivetti del Centro Pannunzio e grande amico di Soldati che del Centro fu presidente per oltre vent’anni. Con loro Giampiero Leo, già assessore regionale alla Cultura e vincitore del premio Mario Soldati per la cultura 2019. Giovanni Soldati,  figlio dello scrittore, impossibilitato ad intervenire per motivi di salute, ha inviato un messaggio per la cerimonia.

 

(foto: Daniele Solavaggione)

La polizia salva uomo in cima al tetto

La sera del 17 giugno alle ore 20:30 circa gli equipaggi della Polizia di Stato di Novara sono intervenuti a Lumellogno dove era stata segnalata la presenza di un uomo seduto sul tetto, sulla grondaia del palazzo ad un’altezza di circa 15 metri

 

Giunti sul balcone, con la massima attenzione, gli agenti si arrampicavano lungo i pilastri portanti dell’abitazione giungendo a fatica sul tetto che, essendo spiovente, risultava molto difficile da gestire. Ciononostante gli operatori riuscivano a raggiungere l’estremità dello stesso e a prendere contatto visivo con l’uomo che nel frattempo aveva cambiato posizione, mettendosi in piedi sulla grondaia con le braccia aperte come per darsi una spinta. Si rendeva quindi necessaria un’azione fulminea posto che sembrava ormai inevitabile che l’uomo tentasse di saltare verso il vuoto.

Con grande lucidità e fermezza gli agenti decidevano di avvicinarsi al soggetto, e una volta giunti ad una distanza ravvicinata cingevano prontamente le braccia intorno al torace dell’uomo assicurando quindi una salda presa in modo da impedirgli il compimento   dell’insano gesto.

Riportata la situazione alla calma e tranquillizzati familiari in evidente stato di agitazione gli veniva riferito che l’uomo è una persona con seri problemi psichici che già da tempo ha intrapreso un percorso di cura psichiatrico e che più volte, in passato, ha tentato di farla finita.

I Virtuosi dell’Accademia di San Giovanni in concerto

Un preludio alla festa patronale di San Giovanni sarà l’appuntamento concertistico in programma venerdì 21 giugno prossimo alle 21, nella cattedrale di San Giovanni, a Torino

I Virtuosi dell’Accademia di San Giovanni, diretti dal Maestro Antonmario Semolini, proporranno un programma di grande interesse musicale, con due pagine sinfoniche piuttosto note, la Sinfonia n. 40 in sol minore K 550 di Wolfgang Amadeus Mozart e la Sinfonia n.5 in si bemolle maggiore D 485 di Franz Schubert.

Il concerto fa parte del progetto “Lo spirituale nell’arte”, che è il fulcro dell’attività artistica dell’Accademia di San Giovanni, associazione nata verso la fine del 2017 per dar vita a percorsi di filosofia pratica e di pensiero applicato nelle diverse forme espressive dell’arte.

L’Accademia si propone, infatti, di animare lo spazio storico architettonico della Cattedrale di San Giovanni, fulcro della cristianità torinese, esaltando la sua anima. Il titolo del progetto che anima i Virtuosi dell’Accademia di San Giovanni è stato scelto, non a caso, nell’espressione “Lo spirituale nell’arte”, che riprende il celebre saggio di Kandinskij, suggerendo una prospettiva di meditazione capace di fornire una sintesi della visione del mondo, il cui fulcro è la liturgia dell’amore cristiano.

Direttore ospite della formazione orchestrale dei Virtuosi dell’Accademia di San Giovanni è il Mº Antonmario Semolini, di origine senese, figlio d’arte (il padre era violinista), con un debutto nel primo dei suoi tanti concerti a soli venti anni (iniziò tardi, a 17 anni, lo studio della musica…) ed una brillante carriera di flautista.

Nella prima parte del concerto verrà proposta la Sinfonia n. 40 in sol minore K 550, che Mozart compose a Vienna durante il luglio 1788. È la seconda di tre sinfonie ( le altre sono la n. 39 e la n.41 “Jupiter”) composte in rapida successione proprio durante l’estate del 1788. La strumentazione prevede parti per flauto, due oboi, due clarinetti, due fagotti, due corni ed archi. Mancano, invece, timpani e trombe, strumenti di solito presenti nelle ultime sinfonie di Mozart.

È sicuramente la Sinfonia mozartiana più nota, considerata originariamente solo un esempio di grazia e leggerezza, e successivamente interpretata anche in una luce introspettiva e drammatica.

La Sinfonia n. 5 in si bemolle maggiore D 485 di Schubert dimostra un distacco dai modi e dalle forme beethoveniane, indicando un ritorno allo stile mozartiano, evidente già a partire dalla scrittura per piccola orchestra senza trombe né tamburi militari. Conclusa il 3 ottobre 1816, questa Sinfonia di Schubert rivela una levità di tocco che pare richiamare la Sinfonia K 550 di Mozart. Rappresenta sicuramente uno degli esempi più significativi del sinfonismo giovanile del compositore viennese, contraddistinto da una straordinaria freschezza inventiva, da un felice equilibrio e da una particolare intimità lirica. Il primo tempo è caratterizzato da un’eleganza ben calibrata, caratteri ancora più schubertiani presenta l’Andante con moto, mentre il Minuetto si richiama a quello della Sinfonia K 550 di Mozart, seppur con accenti meno severi. Il Finale, Allegro vivace, con il primo tempo concepito in forma sonata, irrompe carico di brio e si avvicina maggiormente, per il suo spirito bonario, al mondo di Haydn piuttosto che alle armonie di Mozart.

 

Mara Martellotta

Malato, ma non troppo  

Claudio Cuccia, cardiologo, direttore del dipartimento Cardiovascalare della Fondazione Poliambulanza di Brescia, è autore di una nuova raccolta di riflessioni, semiserie e molto ironiche sulla vita dell’ammalato in ospedale e negli altri centri di cura. Uno spaccato della vita quotidiana negli ospedali, con tutti gli affanni che il paziente subisce e sui quali, scarsamente, può incidere. Di primo acchito, alla lettura delle prime righe ho pensato che l’editore avesse commesso un errore di assemblaggio di testi che non c’entravano nulla con il libro che andavo a leggere. Citazioni di Sant’Agostino, altri autori significativi e frasi latine mi inducevano in tale abbaglio. Quasi subito mi accorgevo dell’errore: non c’erano stati collage e confusioni di narrazioni. Pertanto sono entrato nella parte e mi sono immedesimato nel lettore paziente e mi sono divertito con la nozione di tempo e di tutte le sue declinazioni, perché a seconda di dove sei, il tempo arriva perfino a fermarsi e tutti hanno un modo proprio di definirlo e misurarlo. Per alcuni il tempo scorre lento, per altri va veloce e c’è chi infine sostiene che il tempo si sia fermato. Fino ad arrivare ai fisici per i quali il tempo non esiste e chiuso lì senza poter obiettare perché loro sanno!!. Non ci avevo mai pensato, ma il tempo è una variabile personale, indipendente e in ospedale lo è ancor più. Con l’aggiunta che il tempo non vi apparterrà e…fatevene una ragione. A dirla quasi tutta, “Malato, ma non troppo” finisce per essere una satira coinvolgente, che ci fa sorridere come tutte le satire; ci lascia un po’ di amaro in bocca e ci fa esser pazienti che si prendono un po’ in giro, perché il significato della parola paziente equivale a chi sopporta con rassegnazione, ma anche con filosofia e un pizzico di felicità perché al malato basta poco per illudersi. Il libro, con la formula della felicità, è da leggere per prendersi un po’ in giro e ironizzare su questi dispensatori di verità e sentenze, spesso, dell’ovvio.

 

Tommaso Lo Russo

Pneumatici, come conoscere la loro età esatta

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

 

Tanti ormai sono coloro che comprano gli pneumatici sui numerosi siti online che li vendono a prezzi estremamente convenienti. Al momento dell’acquisto, oltre alla corretta misura dello pneumatico, è necessario porre attenzione anche alla data di fabbricazione che è importante per evitare di comprare pneumatici vecchi, magari stoccati per anni nei magazzini. Per controllare le informazioni sull’età dello pneumatico bisogna controllare la marcatura DOT presente sul lato di ogni pneumatico: le ultime tre o quattro cifre codificano la data di produzione. Tre cifre indicano che lo pneumatico è stato prodotto prima degli anni duemila, mentre quattro cifre indicano che lo pneumatico è stato prodotto a partire dal 2000 in poi. Per quanto riguarda la durata del pneumatico è opportuno precisare che a livello normativo non esistono prescrizioni o limitazioni di impiego direttamente collegabili alla sua data di fabbricazione, questa semplice sigla però ci permette di capire facilmente la data di fabbricazione al momento dell’acquisto di uno pneumatico nuovo o usato. Esistono determinate procedure da seguire per un corretto immagazzinamento degli pneumatici. Quest’ultimi devono infatti essere protetti dalla luce del sole, dall’umidità e da sbalzi termici. L’ETRTO (associazione europea dei produttori di pneumatici) indica come 36 mesi il periodo massimo per il quale un pneumatico può essere considerato pari al nuovo.

“In via Nizza il cantiere infinito fa strage di attività commerciali”

 

Ancora 18 mesi di sofferenza: i lavori non termineranno prima della fine del 2020. Se tutto andrà bene. Un’agonia iniziata nel 2012. Ancora oggi i negozi continuano a chiudere

Hanno patito anni di disagi. Neanche oggi intravvedono – è proprio il caso di dirlo – la luce in fondo al tunnel. Commercianti e residenti di via Nizza e dintorni avranno almeno il diritto di sapere con certezza quando i lavori per il prolungamento della Linea Metro 1 saranno terminati e quando si potrà tornare a tutti gli effetti a una situazione di normalità? Evidentemente no: è tutto un coro di “crediamo”, “contiamo” e “speriamo”, con un controcanto di “possibilmente entro”, “verosimilmente prima di” e “auspicabilmente non oltre”. Nel frattempo, le serrande che si abbassano quasi non si contano più.

Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.

TROFEO PINOCCHIO, LA FINALE NAZIONALE PER LA PRIMA VOLTA A VENARIA REALE

Con la conferenza stampa odierna è ufficialmente scattato il conto alla rovescia verso finale nazionale del Trofeo Pinocchio – Finale Nazionale dei Giochi della Gioventù, in programma sabato 6 e domenica 7 luglio a Venaria Reale

 Ad accogliere l’incontro è stata la Sala del Consiglio Comunale della cittadina alle porte di Torino, che a metà maggio – per quanto riguarda il Trofeo Pinocchio – ha già ospitato la seconda tappa regionale. L’evento è organizzato dalla società Sentiero Selvaggio, in collaborazione con il comitato regionale FITARCO Piemonte e con il patrocinio del Comune di Venaria Reale, ben conosciuto per la sua splendida Reggia sabauda. La finale nazionale del Trofeo Pinocchio vedrà in campo le 21 rappresentative regionali d’Italia e coinvolgerà complessivamente oltre 230 arcieri di età compresa tra gli 8 e i 13 anni. Il Trofeo Pinocchio è proprio questo: un momento di incontro, di confronto, di crescita tecnica e umana per tanti giovani atleti, nel clima di amicizia e che sempre contraddistingue le competizioni di tiro con l’arco. Non solo; per la Federazione è uno degli appuntamenti più importanti della stagione perché in gara ci sono i ragazzi che, attraverso il lavoro delle società e dei comitati regionali sui propri campi e negli istituti scolastici, si sono avvicinati al tiro con l’arco. Rappresentano la base del movimento arcieristico, anche di altissimo livello; prima di diventare campioni olimpici, Marco Galiazzo e Michele Frangilli erano giovanissimi arcieri impegnati nei Giochi della Gioventù, e lo stesso discorso si può estendere a tanti azzurri della nazionale, compresa la ventenne piemontese Tatiana Andreoli, campionessa del mondo Junior a squadre.

Un po’ di storia

La prima edizione dei Giochi della Gioventù si tenne nel 1974. Nel 1985, in seguito a un accordo di partnership tra FITARCO e Disney, la manifestazione assunse la denominazione di Trofeo Topolino, poiché associata all’immagine del celebre personaggio disegnato da Walt Disney. Il Trofeo proseguì con 14 edizioni fino al 2006 e negli anni in cui la Federazione non usufruì della collaborazione con Disney Sport i Giochi della Gioventù si disputarono ugualmente. Nel 2009 la FITARCO firmò quindi un accordo con la Fondazione Nazionale Carlo Collodi, che permise di legare l’immagine dell’evento al noto burattino di legno. Quella di Venaria Reale sarà quindi la decima finale nazionale del Trofeo Pinocchio, la seconda organizzata in Piemonte dopo quella del 2014 a Fossano (Cuneo), anche se in precedenza la finale dei Giochi della Gioventù si era già disputata ad Asti e Avigliana. La regione ospitante andrà a caccia del titolo già conquistato in due occasioni (nel 2010 e nel 2012) e sfuggito per un soffio nelle ultime tre stagioni, quando si piazzò al secondo posto. Nell’albo d’oro del Trofeo figurano anche la Toscana, la Lombardia – con due titoli – e il Veneto, con quattro affermazioni compresa quella di un anno fa a Ascoli Piceno.

Programma di massima e formula di gara

Con le belle immagini dello stadio Del Duca marchigiano ancora negli occhi degli appassionati l’evento è pronto a spostarsi sul campo di via Cavallo 38 alle porte di Torino. Le gare andranno in scena domenica ma come di consueto saranno anticipate nel pomeriggio di sabato dalla cerimonia di apertura, con la sfilata delle rappresentative regionali accolta nella suggestiva cornice della Reggia di Venaria Reale. Sabato sarà anche il giorno dei tiri di prova, preludio alle gare di domenica.

Secondo regolamento vi partecipano i giovani arcieri qualificati al termine delle due tappe regionali, divisi nelle tre categorie – maschili e femminili – Ragazzi di seconda media (classe 2006), Ragazzi di prima media (classe 2007) e Giovanissimi (classi 2008-2010). La formula della competizione prevede 48 frecce su visuali ridotte (per il tiro alla targa all’aperto) da 80 centimetri, alla distanza di 20 metri per i Ragazzi e di 15 metri per i Giovanissimi. Al termine della finale verranno premiati i primi tre di ogni categoria e sarà naturalmente stilata la classifica per regioni, ottenuta sommando i punteggi dei componenti della singola regione.La manifestazione sarà trasmessa in diretta streaming su YouArco, il canale YouTube ufficiale della FITARCO.

 

La conferenza stampa

Di seguito le dichiarazioni della conferenza stampa di oggi, occasione per presentare la delegazione piemontese che parteciperà alla finale del Trofeo Pinocchio. Il Presidente del Sentiero Selvaggio Enzo Caruso ha consegnato ai relatori la maglietta ufficiale dell’evento e il pacco gara, mentre il Presidente FITARCO Mario Scarzella ha omaggiato gli stessi relatori con i gagliardetti tricolori e recanti lo stemma della Federazione. Il Sindaco di Venaria Reale Roberto Falcone ha infine consegnato alcune stampe d’epoca. Ad aprire gli interventi è stato proprio Roberto Falcone, Sindaco di Venaria Reale. “Presentiamo oggi un evento nazionale, eccezionale per la nostra città” ha esordito, mostrando una freccia donata recentemente dal Sentiero Selvaggio, “per questo desidero ringraziare la società organizzatrice e tutti coloro – Federazione e Comitato Regionale in primis – che con impegno e passione hanno contribuito alla realizzazione di questa manifestazione”.

Si è unita ai ringraziamenti Antonello D’Afflitto, Assessore alla Cultura, al Turismo e agli Eventi di Venaria Reale. “La finale nazionale del Trofeo Pinocchio coinvolgerà circa 250 atleti che arriveranno nella nostra città con le loro famiglie” ha aggiunto, “daranno una dimostrazione di ciò che è il tiro con l’arco, uno sport con valori forti di amicizia e salute; una disciplina quasi ‘magica’ per la concentrazione che richiede”.

 

È quindi intervenuto Mario Scarzella, Presidente della Federazione Italiana Tiro con l’Arco: “desidero innanzitutto ringraziare tutti coloro che hanno lavorato (e sempre lavorano) sul territorio per l’organizzazione di questo evento” ha affermato, “nel 2006 abbiamo portato qui la Coppa delle Regioni e siamo sicuri che tra qualche giorno ripeteremo il successo registrato in quell’occasione”. Il Presidente Scarzella ha quindi ricordato i Mondiali della scorsa settimana e l’imminente impegno della nazionale italiana ai Giochi Olimpici Europei (Minsk, 21-27 giugno). Quindi, rivolgendosi ai ragazzi presenti in sala, ha detto: “il Trofeo Pinocchio rappresenta per voi un punto di partenza, con l’augurio che possiate ricalcare le orme di campioni come Marco Galiazzo, Michele Frangilli e Tatiana Andreoli, tutti passati anche attraverso i Giochi della Gioventù. Date il massimo; e indipendentemente da quale sarà il risultato di questa gara e il futuro della vostra carriera divertitevi e vivete appieno il tiro con l’arco, sport capace di regalare soddisfazioni uniche”. La parola è passata a Gianfranco Porqueddu, Presidente del CONI Regionale, che si è complimentato con la Federazione e gli organizzatori per aver portato un evento di rilevanza nazionale sul territorio regionale, anche al di fuori del capoluogo. “La finale del Trofeo Pinocchio rappresenta un importante momento di promozione dello sport, ciò di cui ci occupiamo anche come CONI Regionale al fine di formare buoni atleti e buoni cittadini” ha sottolineato, “vorrei ricordare gli ottimi risultati conseguiti dal Piemonte nelle cinque edizioni del Trofeo CONI finora disputate; risultati cui il tiro con l’arco ha spesso contribuito”. La finale nazionale del Trofeo Pinocchio prosegue la tradizione organizzativa di manifestazioni nazionali in Piemonte, che nel recente passato ha accolto Campionati Italiani Targa 2015, Campagna 2016 e 3D 2017. “Per quanto riguarda l’imminente Trofeo mi associo ai ringraziamenti già fatti e in particolare al Sentiero Selvaggio per la perfetta organizzazione” ha dichiarato Odilia Coccato, Presidente FITARCO Piemonte, che ha proseguito: “tanti ragazzi che nelle passate stagioni hanno vestito la maglia della rappresentativa piemontese al Trofeo Pinocchio oggi fanno parte dei gruppi regionali e proseguono con impegno e buoni risultati la loro carriera”.

A chiudere gli interventi dei relatori sono stati Liviana Marchet, Delegato Nazionale dell’evento, e Enzo Caruso, Presidente del Sentiero Selvaggio. Entrambi hanno sottolineato la spettacolarità della gara, il suo spirito di partecipazione e sano divertimento, il suo essere “punto di partenza” di sogni e speranze. Hanno quindi rivolto il personale “in bocca al lupo” a tutti i giovani atleti e alle delegazioni partecipanti.

JAZZASCONA APRE GIOVEDÌ CON IL JAZZ COSMOPOLITA DI SERGIO CAPUTO & FRANCESCO BACCINI

 

Non c’è migliore inizio che rompere gli indugi con quello che il pubblico mai si aspetterebbe da una rassegna storicamente legata alle sonorità jazz. L’apertura della dell’edizione 2019 di JAZZ ASCONA, parte, infatti, all’insegna dello swing ironico e meticcio della coppia Sergio Caputo & Francesco Baccini, The Swing Brothers, per l’appunto.

Il palco principale della rassegna vedrà, a partire dalle 22, i due noti artisti italiani – accompagnati per l’occasione da una band – letteralmente rimbalzarsi i rispettivi successi – da “Un sabato qualunque” a “Sotto questo sole” per continuare con le “Donne di Modena”, “Italiani mambo” e il “Garibaldi innamorato” – in un vero e proprio ping-pong musicale, così come lo hanno descritto i diretti interessati. Nel corso della performance non mancheranno momenti di curioso storytelling. Se musicalmente Caputo pare votarsi a una fusion nel segno pop di Carlos Santana, Baccini non cede al facile desiderio di abbandonare le sue intenzioni blues portando il mood ironico della coppia verso i confini della satira.

Per tutti i numerosi appassionati e i turisti curiosi convenuti sulle rive del Lago Maggiore, la giornata inaugurale di JAZZ ASCONA parte con gli standard blues & boogie woogie dello spagnolo Lluís Coloma alle 17:45 al RSI Corner; continua con il tributo dei Blues Swingers a T-Bone Walker, uno dei pionieri della chitarra elettrica (Stage Elvezia, dalle 22.30); per concludersi oltre la mezzanotte allo Stage New Orleans con la Midnight Session, l’appuntamento dei giorni festivi, con il progetto Southern Spirit del bavarese Christian Willisohn.

 

EVENTI DA NON PERDERE:

19:00, Municipio/City Hall
Ambrosia Brass Band & Friends, Opening Second Line/Welcome to Ascona

17:45-19:00 (RSI Corner) – Lluís Coloma, Blues & Boogie Woogie Piano Standards

20:00-21:30 (Stage New Orleans) – Boogie Connection

20:15-21:15 (Stage Seven) – Al Copley & The Locals, Bluesin’ the Piano

21:45- 23:45 (Stage al Pontile) – Raphael Jost Quartet, With Nat King Cole in Mind

21:45-23:45 (Stage Seven) – Sand’s 2B a Band feat. Enrique Parra

22:00-23:30 (Stage New Orleans)
Sergio Caputo & Francesco Bacccini, Jazz Ascona 2019 Opening Concert

22:30-00:00 (Stage Elvezia) – The Blues Swingers, T-Bone Jumps Again

00:00-01:30 (Stage New Orleans) – Christian Willisohn’s Southern Spirit, Midnight Session

00:00 (Enoteca La Cambüsa) – The Syncopators,  Jam Session