Nei giorni scorsi, nell’ambito dei servizi di presidio disposti dal Questore di Torino, è stato effettuato un controllo del territorio nel quartiere San Salvario da personale del Commissariato Barriera Nizza, coadiuvato da equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine, e da personale della Divisione PAS della Questura.Durante il servizio sono stati controllati diversi esercizi commerciali. Il titolare di un minimarket di via Nizza è stato sanzionato per oltre 3000 euro e denunciato in stato di libertà per violazioni in materia di salute e tutela dei luoghi di lavoro. Sempre in via Nizza, gli agenti del Commissariato hanno arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti un cittadino gabonese, dopo che questi aveva deglutito alcuni ovuli. Personale del Reparto Prevenzione Crimine ha invece denunciato in stato di libertà un tunisino di 35 anni e un marocchino di 38, entrambi trovati in possesso di un coltello e alcune lame da cutter. In un locale di via Saluzzo, sono stati controllati due giovani italiani, uno dei quali è stato sanzionato amministrativamente visto che celava una dose di cocaina negli slip. Il secondo, un ventiquattrenne, aveva con sé una decina di grammi di hashish e altrettanta marijuana. Nel corso della perquisizione domiciliare effettuata a Gassino, a casa del ventitreenne, i poliziotti hanno rinvenuto quasi un chilo di droga: più di 800 grammi di marijuana e oltre 100 grammi di hashish. Lo stupefacente è stato rinvenuto nella stanza da letto del giovane e nella cantina-tavernetta dell’abitazione. A seguito del rinvenimento, il ventiquattrenne è stato arrestato per spaccio di sostanza stupefacente.
I genitori le avevano impedito di uscire con le sue amiche, così una diciassettenne ha cercato di calarsi dalla finestra di casa ma è caduta ferendosi in modo grave. E’ precipitata dal secondo piano di una palazzina di Cusano Milanino. Verso la mezzanotte è stata soccorsa e trasportata al San Gerardo di Monza, dove è stata sottoposta a un intervento neurochirurgo. Rimane ricoverata in prognosi riservata e non sarebbe in pericolo di vita.
INTITOLATO UN GIARDINO A FRANCO SCAGLIONE
E’ stato intitolato a Francesco “Franco” Scaglione il giardino situato fra via Osasco e via Rivalta, nel quartiere San Paolo, in Circoscrizione 3. Alla cerimonia erano presenti: Enzo Lavolta, vicepresidente vicario del Consiglio comunale, Francesca Troise, presidente della Circoscrizione 3, Chanh Le Huy, amico della famiglia Scaglione, Gian Filippo Salvetti fondatore e presidente dell’Alfa blue team Milano, Giuliano Silli, biografo di Franco Scaglione. Tutti gli intervenuti, pure con toni diversi, hanno sottolineato come Scaglione si stato una figura di riferimento nel campo del design automobilistico, dove ha dato espressione, in modo compiuto, alla sua creatività e alla sua professionalità. Di Franco Scaglione, ingegnere, disegnatore, collaboratore fra gli altri di Pininfarina, Bertone, Michelotti, si ricordano le versioni di alcuni fra i più prestigiosi modelli dell’epoca quali, la Ferrari Abarth 166 MM/53 spider, la Lancia Aurelia B53 coupè, la Lamborghini 350 GTV coupè prototipo, la Maserati Birdcage tipo 64, la Jaguar XK150 coupè, l’Aston Martin DB2/4 coupè, l’Alfa Romeo 33 stradale. “Fu uno dei primi designer indipendenti”, ha ricordato Giuliano Silli, aggiungendo che: “riuscire ad esserlo nella Torino degli anni Cinquanta, voleva dire avere una forza di volontà superiore. Ma lui era fortemente convinto della sua idea, che per valorizzare un’automobile di prestigio, fosse necessario indicare anche chi l’aveva disegnata”. “Giusto quindi ricordarlo in questa città, punto di riferimento mondiale dell’automobile”, precisa Salvetti, ispiratore della decisione di dedicare un giardino a Scaglione, e che sottolinea ancora come questa intitolazione sia: “un doveroso, grande passo per la comunità degli amanti delle belle auto di cui Franco Scaglione è stato uno dei massimi esponenti”. Francesca Troise ha ricordato che Scaglione, origini toscane, visse il suo periodo torinese poco lontano dal giardino che gli è stato intitolato: “una scelta espressamente voluta dalla figlia, proprio per ricordarne il vissuto nel quartiere San Paolo”. “Oggi la Città – ha concluso Lavolta – esprime il giusto tributo verso un personaggio poco propenso alla ribalta della cronaca ma dallo straordinario talento creativo. Una vita, quella di Scaglione, intensa ed appassionata per il suo lavoro, che fu l’espressione migliore del suo ingegno”.
Nella foto, da sinistra: Francesca Troise, Giuliano Silli, Gian Filippo Salvetti, Enzo Lavolta
Salone dell’Auto, format vincente
Parco Valentino è l’evento automotive più importante in Italia e si svolgerà a Torino dal 19 al 23 giugno 2019, in una 5ª edizione per la quale sono attesi oltre 600.000 visitatori
Confermati i criteri vincenti del format che ha rivoluzionato il concetto di Salone dell’Auto: l’ingresso gratuito al pubblico, l’orario prolungato fino alle 24 e l’esposizione all’aperto di novità e anteprime delle case automobilistiche, lungo i viali di quello che fu il circuito del Gran Premio del Valentino in cui corsero piloti leggendari come Ascari, Nuvolari, Villoresi, Fangio. Sono 54 i brand che hanno confermato la loro presenza durante questa edizione di Parco Valentino: Abarth, Alfa Romeo, Aston Martin, Audi, Bentley, BMW, Bugatti, Chevrolet, Citroën, Dacia, Dallara, DR, Fiat, Fioravanti, Ford, GFG Style, Giannini, Honda, Hyundai, Italdesign, Jaguar, Jannarelly, Jeep, KIA, Lamborghini, Lancia, Land Rover, Lexus, Mazda, McLaren, Mercedes-Benz, Militem, Mitsubishi, Mole Automobiles, Nissan, Opel, Pagani, Peugeot, Automobili Pininfarina, Porsche, Quadro Vehicles, Renault, SsangYong, SEAT, Škoda, Smart, SPICE-X, Studiotorino, Suzuki, Tesla, Toyota, Volkswagen, XEV e Yamaha.
Inaugurazione con taglio del nastro attraverso un’auto a guida autonoma
Alle ore 9:30 di mercoledì 19 giugno 2019, durante la cerimonia d’inaugurazione della 5ª edizione di Parco Valentino, sarà un’auto a guida autonoma a tagliare il nastro.
La Formula 1 sfila in città
Il sogno e le emozioni della Formula 1 danno appuntamento alle 20 di mercoledì 19 giugno, quando la Ferrari Formula 1 di Michele Alboreto inaugurerà il circuito dinamico cittadino sfilando per le strade del centro, la prima di uno slot di monoposto che hanno fatto la storia del Mondiale grazie alla collaborazione con Gian Carlo Minardi, fondatore dell’omonima scuderia protagonista in F1 dal 1985 al 2005 e organizzatore della kermesse Historic Minardi Day.
Nuovo Focus Auto Elettriche e Ibride plug-in
Le nuove tecnologie saranno presenti, oltre che all’interno degli stand delle case automobilistiche, anche nel nuovo Focus Auto Elettriche, che diventerà parte stessa dell’esposizione, trasferendosi dal centro città al parco: le auto elettriche e le ibride plug-in di attuale produzione delle case automobilistiche saranno visibili all’interno del Parco Valentino, a disposizione per test drive con il pubblico, la vetrina di tutte le vetture interessate al bonus della nuova legge sull’auto in procinto di entrare in vigore. I visitatori potranno confrontarsi, conoscere e informarsi su tutte le vetture elettriche e ibride plug-in e potranno anche provarle su strada, in percorsi di viabilità ordinaria. Altra grande novità sarà l’approfondimento sulla tecnologia al servizio del guidatore: i sistemi di guida assistita saranno al centro di un’area dell’esposizione nella quale i visitatori vedranno all’opera auto di diversi brand e il pubblico potrà vederli all’opera in versione dinamica, in un circuito sperimentale messo a punto dall’amministrazione, nel quale si sperimentano anche le auto a guida remota con tecnologia 5G.
(foto Claudio Benedetto – Mihai Bursuc)
Su delega della Procura della Repubblica di Torino i Carabinieri Forestale di varie articolazioni del Gruppo di Torino e del Comando Provinciale di Asti, coordinati dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale (NIPAAF) di Torino hanno eseguito, negli scorsi giorni, una serie di perquisizioni presso privati nella zona di Torino, Caluso e Mombercelli (AT) per smantellare una organizzazione dedita al traffico illecito di cuccioli.
L’attività ha avuto origine da una denuncia ricevuta nel marzo dello scorso anno con la quale veniva segnalata la morte di un cane razza bouledogue francese che, acquistato via internet, era deceduto il giorno successivo dopo atroci sofferenze. Il cucciolo non aveva il microchip identificativo e i documenti che lo accompagnavano erano risultati fasulli e, nonostante la cifra pagata (600€), l’acquirente non veniva risarcito. Nello stesso periodo venivano alla luce altri casi simili per i quali il fattor comune era una documentazione veterinaria con timbri e nomi risultati, in un secondo momento, di fantasia. Dalle informazioni fornite dalle numerose persone truffate, e con indagini rese particolarmente difficili dai luoghi di scambio dei cani, spesso localizzati in strada o in zone molto frequentate, e naturalmente dai nomi di fantasia dei venditori, si riusciva a ricostruire un collegamento tra i vari soggetti coinvolti (6 persone) e si individuava la reale identità degli autori delle truffe. Gli investigatori del NIPAAF sono riusciti ad individuare connessioni tra i vari venditori e le singole vendite risalendo al luogo di origine dei cani, che apparivano provenire dai paesi dell’Est Europa e che successivamente venivano venduti sul territorio nazionale. Nel corso delle perquisizioni sono stati rinvenuti 12 cuccioli insieme a timbri, vaccini e documentazioni fasulle. Si apprendeva inoltre che uno dei sei soggetti coinvolti era stato recentemente condannato per maltrattamento di animali dalla giustizia Ungherese, in quanto sorpreso a trasportare nel bagagliaio della macchina 19 cuccioli di cane, di cui 3 deceduti durante il viaggio. Gli altri soggetti coinvolti, tutti pluripregiudicati, avevano precedenti specifici per gli stessi reati. Il modus operandi dei criminali era piuttosto semplice. Gli stessi effettuavano, o facevano effettuare, viaggi con autoveicoli privati verso i paesi dell’est Europa (Slovenia e Ungheria in particolare) dove si approvvigionavano di cuccioli di cane, spesso non vaccinati e allontanati precocemente dalla madre, da non meglio precisati allevatori a prezzi molto vantaggiosi (circa 50 euro per esemplare). Gli stessi animali, quando sopravvivevano al lungo viaggio stipati nei bagagliai, presentavano gravi problemi di salute e successivamente erano rivenduti a dieci volte il prezzo d’acquisto tra Lombardia e Piemonte. Il contatto con gli acquirenti avveniva tramite i maggiori siti internet di annunci di vendita e, per convincere gli acquirenti, venivano mostrate fotografie di cani realmente esistenti e regolarmente detenuti presentati come genitori dei cuccioli oltre, come detto, a documenti falsificati che riportavano le vaccinazioni mai eseguite o sommariamente eseguite dagli stessi allevatori con abusivo esercizio della professione medico veterinaria. E’ bene sapere che tutti gli esemplari di cani devono essere dotati di microchip identificativo entro i primi due mesi di vita e comunque prima di essere ceduti devono essere identificati, pena una sanzione amministrativa per il detentore del cane. Per il trasporto di animali da compagnia dall’estero esiste una specifica normativa di settore volta alla tutela del benessere degli stessi animali che mira ad evitare la diffusione di malattie provenienti da Paesi stranieri. Il consiglio per chi desidera avere dei cani è quello di rivolgersi in prima battuta ai canili municipali, e in alternativa, esclusivamente presso allevamenti seri e qualificati e non affidarsi ad incauti acquisti via internet in quanto il risparmio iniziale è spesso vanificato da tutte le spese mediche che si richiedono successivamente, oltre a sostenere ed alimentare un mercato criminale finanziando persone senza scrupoli.
Il nuovo presidente della Regione, Alberto Cirio, ha reso omaggio alla tomba di Mario Soldati nel ventennale della morte, al Cimitero Monumentale di Torino con il professor Pier Franco Quaglieni, direttore e cofondatore insieme a Soldati e Arrigo Olivetti del Centro Pannunzio e grande amico di Soldati che del Centro fu presidente per oltre vent’anni. Con loro Giampiero Leo, già assessore regionale alla Cultura e vincitore del premio Mario Soldati per la cultura 2019. Giovanni Soldati, figlio dello scrittore, impossibilitato ad intervenire per motivi di salute, ha inviato un messaggio per la cerimonia.
(foto: Daniele Solavaggione)
La polizia salva uomo in cima al tetto
La sera del 17 giugno alle ore 20:30 circa gli equipaggi della Polizia di Stato di Novara sono intervenuti a Lumellogno dove era stata segnalata la presenza di un uomo seduto sul tetto, sulla grondaia del palazzo ad un’altezza di circa 15 metri
Giunti sul balcone, con la massima attenzione, gli agenti si arrampicavano lungo i pilastri portanti dell’abitazione giungendo a fatica sul tetto che, essendo spiovente, risultava molto difficile da gestire. Ciononostante gli operatori riuscivano a raggiungere l’estremità dello stesso e a prendere contatto visivo con l’uomo che nel frattempo aveva cambiato posizione, mettendosi in piedi sulla grondaia con le braccia aperte come per darsi una spinta. Si rendeva quindi necessaria un’azione fulminea posto che sembrava ormai inevitabile che l’uomo tentasse di saltare verso il vuoto.
Con grande lucidità e fermezza gli agenti decidevano di avvicinarsi al soggetto, e una volta giunti ad una distanza ravvicinata cingevano prontamente le braccia intorno al torace dell’uomo assicurando quindi una salda presa in modo da impedirgli il compimento dell’insano gesto.
Riportata la situazione alla calma e tranquillizzati familiari in evidente stato di agitazione gli veniva riferito che l’uomo è una persona con seri problemi psichici che già da tempo ha intrapreso un percorso di cura psichiatrico e che più volte, in passato, ha tentato di farla finita.
Un preludio alla festa patronale di San Giovanni sarà l’appuntamento concertistico in programma venerdì 21 giugno prossimo alle 21, nella cattedrale di San Giovanni, a Torino
I Virtuosi dell’Accademia di San Giovanni, diretti dal Maestro Antonmario Semolini, proporranno un programma di grande interesse musicale, con due pagine sinfoniche piuttosto note, la Sinfonia n. 40 in sol minore K 550 di Wolfgang Amadeus Mozart e la Sinfonia n.5 in si bemolle maggiore D 485 di Franz Schubert.
Il concerto fa parte del progetto “Lo spirituale nell’arte”, che è il fulcro dell’attività artistica dell’Accademia di San Giovanni, associazione nata verso la fine del 2017 per dar vita a percorsi di filosofia pratica e di pensiero applicato nelle diverse forme espressive dell’arte.
L’Accademia si propone, infatti, di animare lo spazio storico architettonico della Cattedrale di San Giovanni, fulcro della cristianità torinese, esaltando la sua anima. Il titolo del progetto che anima i Virtuosi dell’Accademia di San Giovanni è stato scelto, non a caso, nell’espressione “Lo spirituale nell’arte”, che riprende il celebre saggio di Kandinskij, suggerendo una prospettiva di meditazione capace di fornire una sintesi della visione del mondo, il cui fulcro è la liturgia dell’amore cristiano.
Direttore ospite della formazione orchestrale dei Virtuosi dell’Accademia di San Giovanni è il Mº Antonmario Semolini, di origine senese, figlio d’arte (il padre era violinista), con un debutto nel primo dei suoi tanti concerti a soli venti anni (iniziò tardi, a 17 anni, lo studio della musica…) ed una brillante carriera di flautista.
Nella prima parte del concerto verrà proposta la Sinfonia n. 40 in sol minore K 550, che Mozart compose a Vienna durante il luglio 1788. È la seconda di tre sinfonie ( le altre sono la n. 39 e la n.41 “Jupiter”) composte in rapida successione proprio durante l’estate del 1788. La strumentazione prevede parti per flauto, due oboi, due clarinetti, due fagotti, due corni ed archi. Mancano, invece, timpani e trombe, strumenti di solito presenti nelle ultime sinfonie di Mozart.
È sicuramente la Sinfonia mozartiana più nota, considerata originariamente solo un esempio di grazia e leggerezza, e successivamente interpretata anche in una luce introspettiva e drammatica.
La Sinfonia n. 5 in si bemolle maggiore D 485 di Schubert dimostra un distacco dai modi e dalle forme beethoveniane, indicando un ritorno allo stile mozartiano, evidente già a partire dalla scrittura per piccola orchestra senza trombe né tamburi militari. Conclusa il 3 ottobre 1816, questa Sinfonia di Schubert rivela una levità di tocco che pare richiamare la Sinfonia K 550 di Mozart. Rappresenta sicuramente uno degli esempi più significativi del sinfonismo giovanile del compositore viennese, contraddistinto da una straordinaria freschezza inventiva, da un felice equilibrio e da una particolare intimità lirica. Il primo tempo è caratterizzato da un’eleganza ben calibrata, caratteri ancora più schubertiani presenta l’Andante con moto, mentre il Minuetto si richiama a quello della Sinfonia K 550 di Mozart, seppur con accenti meno severi. Il Finale, Allegro vivace, con il primo tempo concepito in forma sonata, irrompe carico di brio e si avvicina maggiormente, per il suo spirito bonario, al mondo di Haydn piuttosto che alle armonie di Mozart.
Mara Martellotta
Malato, ma non troppo
Claudio Cuccia, cardiologo, direttore del dipartimento Cardiovascalare della Fondazione Poliambulanza di Brescia, è autore di una nuova raccolta di riflessioni, semiserie e molto ironiche sulla vita dell’ammalato in ospedale e negli altri centri di cura. Uno spaccato della vita quotidiana negli ospedali, con tutti gli affanni che il paziente subisce e sui quali, scarsamente, può incidere. Di primo acchito, alla lettura delle prime righe ho pensato che l’editore avesse commesso un errore di assemblaggio di testi che non c’entravano nulla con il libro che andavo a leggere. Citazioni di Sant’Agostino, altri autori significativi e frasi latine mi inducevano in tale abbaglio. Quasi subito mi accorgevo dell’errore: non c’erano stati collage e confusioni di narrazioni. Pertanto sono entrato nella parte e mi sono immedesimato nel lettore paziente e mi sono divertito con la nozione di tempo e di tutte le sue declinazioni, perché a seconda di dove sei, il tempo arriva perfino a fermarsi e tutti hanno un modo proprio di definirlo e misurarlo. Per alcuni il tempo scorre lento, per altri va veloce e c’è chi infine sostiene che il tempo si sia fermato. Fino ad arrivare ai fisici per i quali il tempo non esiste e chiuso lì senza poter obiettare perché loro sanno!!. Non ci avevo mai pensato, ma il tempo è una variabile personale, indipendente e in ospedale lo è ancor più. Con l’aggiunta che il tempo non vi apparterrà e…fatevene una ragione. A dirla quasi tutta, “Malato, ma non troppo” finisce per essere una satira coinvolgente, che ci fa sorridere come tutte le satire; ci lascia un po’ di amaro in bocca e ci fa esser pazienti che si prendono un po’ in giro, perché il significato della parola paziente equivale a chi sopporta con rassegnazione, ma anche con filosofia e un pizzico di felicità perché al malato basta poco per illudersi. Il libro, con la formula della felicità, è da leggere per prendersi un po’ in giro e ironizzare su questi dispensatori di verità e sentenze, spesso, dell’ovvio.
Tommaso Lo Russo
Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori
Tanti ormai sono coloro che comprano gli pneumatici sui numerosi siti online che li vendono a prezzi estremamente convenienti. Al momento dell’acquisto, oltre alla corretta misura dello pneumatico, è necessario porre attenzione anche alla data di fabbricazione che è importante per evitare di comprare pneumatici vecchi, magari stoccati per anni nei magazzini. Per controllare le informazioni sull’età dello pneumatico bisogna controllare la marcatura DOT presente sul lato di ogni pneumatico: le ultime tre o quattro cifre codificano la data di produzione. Tre cifre indicano che lo pneumatico è stato prodotto prima degli anni duemila, mentre quattro cifre indicano che lo pneumatico è stato prodotto a partire dal 2000 in poi. Per quanto riguarda la durata del pneumatico è opportuno precisare che a livello normativo non esistono prescrizioni o limitazioni di impiego direttamente collegabili alla sua data di fabbricazione, questa semplice sigla però ci permette di capire facilmente la data di fabbricazione al momento dell’acquisto di uno pneumatico nuovo o usato. Esistono determinate procedure da seguire per un corretto immagazzinamento degli pneumatici. Quest’ultimi devono infatti essere protetti dalla luce del sole, dall’umidità e da sbalzi termici. L’ETRTO (associazione europea dei produttori di pneumatici) indica come 36 mesi il periodo massimo per il quale un pneumatico può essere considerato pari al nuovo.